LA SICILIA
Raccolta, smaltimento e trasporto a
privati
PALMA D MONTECHARO.
In arrivo una
rivoluzione decisa dal sindaco nel delicato settore dei rifiuti
PALMA Di MONIECHIARO. Il Comune
affiderà ad una ditta esterna il servizio di raccolta, smaltimento e
trasporto dei rifiuti solidi urbani.
Su questa scia ormai ha deciso di
incamminarsi il sindaco Pasquale Amato, dopo che il Consiglio
comunale ha approvato nei mesi scorsi la costituzione dell'Ambito
rifiuti ottimale, più comunemente chiamato con l'acronimo Aro.
Organismo gestionale questo che, tra l'altro, sarà autonomo, in
quanto dal civico consesso non è stato previsto alcun accordo con i
Comuni limitrofi, escludendo pertanto la costituzione di un
consorzio.
Entro la fine del prossimo mese di
febbraio, il primo cittadino palmese è convinto che si possa bandire
la gara d'appalto.
Amato infatti ha già incaricato i
settori competenti a determinare il computo metrico e a redigere il
capitolato d'appalto con il quale verrà affidato l'espletamento
del servizio di nettezza urbana.
Capitolato in cui dovrebbe essere
previsto in primo luogo il potenziamento della raccolta differenziata
dei rifiuti, attualmente assestatasi ai minimi termini, a differenza
di alcuni anni fa, quando cioè con la giunta Gallo addirittura il
riciclo della spazzatura aveva raggiunto la percentuale considerevole
di oltre il 30%.
Per quanto riguarda il personale da
assumere il sindaco Pasquale Amato ha calcolato in non meno di 43
operatori ecologici.
Un organico questo che sarebbe
superiore a quello attualmente in servizio nel territorio palmese,
alle dipendenze della Società d'ambito Dedalo Ambiente, con il cui
commissario liquidatore Rosario Miceli il sindaco nei giorni scorsi
ha avuto un colloquio non certo sereno, a quanto pare per le
divergenze sulla reale consistenza della pianta organica.
La decisione di costituire in campo
locale una Aro autonoma con l'affidamento ai privati
dell'importante servizio di nettezza urbana, in una cittadina dove
purtroppo la condizione ambientale e igienica continua ad essere un
fattore emergenziale, è stata giustificata poiché l'incasso della
ex Tarsu, assestatosi mediamente a quasi 3 milioni di euro annui, è
considerato sufficiente per potere garantire al territorio palmese un
servizio economico ed efficiente. Una vera e propria svolta per un
settore strategico e fondamentale per la comunità palmese.
li sindaco Pasquale Amato, infine, ha
garantito il suo impegno affinché gli operatori ecologici palme- se
trimestralisti abbiano la possibilità di fare parte dell'organico,
avendo maturato titoli sufficienti con i loro diversi duri ma
proficui anni lavorativi, sostenuti in maniera precaria.
FILIPPO BELLIA
Molti spettacoli del Pirandello
Dal catalogo di «Teatro 88» di
Roma
Costituiscono la base delle
rappresentazioni per gli agrigentini
Siamo abbastanza certi che a dire agli
addetti ai lavori del teatro agrigentino il nome della "Teatro 88",
questi non saprebbero esattamente di cosa stiamo parlando.
Eppure la società romana è da anni,
qualcuno dice addirittura venti, che propone artisti per le stagioni
teatrali del "Luigi Pirandello'. Tutto senza che mai il suo nome
sia venuto fuori. Eppure è tutto limpido, trasparente e alla luce
del sole.
Basta consultare il sito on line www.
teatro88.it e scoprire che tra i teatri con i quali collabora c'è
proprio quello agrigentino.
Ma cosa fa esattamente? Si tratta di
una società di "intermediazione teatrale" che, si legge sulla
pagina web, ha il compito di distribuire compagnie nazionali, nei
vari teatri del centro sud.
Tra le strutture con cui opera, oltre
al Pirandello, ci sono il "Diana" e il "Bellini" di Napoli,
il "Massimo" di Palermo, il "Vittorio Emanuele" di Messina e
altri.
E la 'distribuzione", in effetti,
in questi anni è stata importante dal punto di vista numerico: a
guardare le stagioni passate emerge infatti che spesso più di metà
degli spettacoli rientrano tra quelli proposti da "Teatro 88",
almeno a quanto consultabile sulla pagina web della società (anche
se mai si parla del "Pirandello").
Partiamo dalla stagione 2010/2011:
riconducibili alla società sono "li fu Mattia Pascal" di Tato
Russo, 'La Vedova allegra" di Lehar, Scidia e D'Angelo, "Chat
a due piazze" con Raffaele Pisu.
Non "veicolate" alla "Teatro 88"
sono i restanti 4 spettacoli, dei quali uno è "Girgenti Amore mio"
del direttore artistico Gianfranco Jannuzzo.
Nella stagione 2011/2012, invece, alla
società romana sono riconducibili "Cm cm la" di Casio Lombardo
(riproposto poi quest'anno ma che si era già visto nel maggio del
2009), "Per non morire di mafia" con Sebastiano Lo Monaco,
"Questa sera si recita a soggetto" (con la regia di Ferdinando
Ceriani) e "Se devi dire una bugia dilla più grossa" (regia
Gianluca Guidi). "Esterne" alle proposte della "Teatro 88"
quattro opere, "L'aria del continente", "Il borghese
gentiluomo" e "Doctor Jackill e Mister Hyde" e "Cena a
sorpresa", diretto però da Giancarlo Zanetti, che dirige anche
Jannuzzo in "Cercasi tenore".
La stagione 20 12/2013 è quella in cui
maggiore è la presenza almeno limitatamente alle opere di prosa
di compagnie collegate alla "Teatro 88".
Gli spettacoli sono infatti: "Varietà"
di Massimo Lopez, "Sogni di una notte di mezza estate", con Leo
Gullotta, "Questi fantasmi" con Carlo Giuffrè, "Il berretto a
sonagli" con Sebastiano Lo Monaco e il "Cyrano de Bergerac" di
Alessandro Preziosi. Fuori "sacco", invece altri tre spettacoli,
ovvero "Fulmine a ciel sereno " di Piero Macedonio,"L'avaro",
regia di Gabriele Lavia, e "Cercasi tenore", diretto da Zanetti e
con Jannuzzo, Tutto questo, però, non ha comportato un costo per le
casse comunali. Già, perché da quanto ci risulta siamo ancora in
attesa di una risposta dai diretti interessati) la "Teatro 88"
non percepisce nulla dal Comune o dalla Fondazione per il suo lavoro
di consulenza.
Però, per la stagione in corso, la
società è rimasta quasi del tutto fuori dalla programmazione degli
spettacoli per volontà del direttore
della Fondazione "Pirandello", Massimo Muglia, che portando
avanti un cartellone "low cost" ha direttamente contattato le
compagnie riuscendo, spiegò lui stesso in conferenza stampa, ad
ottenere un risparmio.
La "Teatro 88", però è rientrata
nella seconda versione della stagione, quella creata a
"quattro mani" con Gianfranco
Jannuzzo. Ed ecco l'inserimento di "Cin cin la" (un ritorno a
due anni di distanza) e delle "Lezioni americane" di Italo
Calvino recitate da Giorgio Albertazzi.
GIOACCHINO SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
SCUOLA La replica del commissario
Benito Infurnari:"stiamo valutando in che modo poterci muovere.
Valuteremo gli interventi."
IPIA MARCONI, LA CGIL ATTACCA LA
PROVINCIA
"NON SONO STATI PREVISTI
FINANZIAMENTI"
Alla vigilia del sopralluogo che verrà
effettuato dai tecnici della Provincia di Agrigento nei locali del
Centro Sociale di contrada Bastianella, messi a disposizione
dall'amministrazione comunale per far fronte all'emergenza aule
dell'Istituto Professionale Marconi, la vicenda della scuola
canicattinese ha finito per provocare un'altra dura presa di
posizione, questa volta del Segretario della Camera del lavoro di
Canicattì Anna Tascarella. All'origine dell'intervento del
segretario vi è la notizia dei fondi stanziati dalla Regione a
favore dell'edilizia scolastica ed il presunto disinteresse da
parte dell'ente provinciale, guidato dal Commissario straordinario
Benito Infurnari, nel prevedere interventi a favore dell'istituto
scolastico canicattinese. La Tascarella ieri ha inviato allo stesso
Infurnari ed al sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo una lettera
aperta, nella quale ha espresso il proprio malcontento per
l'irrisolta problematica che da anni attanaglia studenti ed
insegnanti del Marconi "Abbiamo appreso che la Regione ha stanziato
diversi milioni di coro per l'edilizia scolastica - ha dichiarato
il segretario della Camera del Lavoro - ed abbiamo letto che il
Commissario straordinario Infurnari, ha già avviato l'iter per la
realizzazione di una serie di progetti a favore di diverse scuole
della provincia. Pur rallegrandoci della notizia - ha continuata la
Tascarella - la Cgil di Canicattì non può non sottolineare che non
ci sia alcun cenno invece all'Istituto Marconi"
Nella nota la Tascarella fa riferimento
alle condizioni di precarietà cui sono costretti a fare lezione gli
studenti del professionale ed al fatto che, nonostante da anni venga
denunciata la mancanza di locali adeguati, docenti ed alunni si
ritrovano oggi senza scuola ma soprattutto hanno visto vanificare il
finanziamento stanziato per la costruzione dei nuovi locali per il
quale anche l'amministrazione comunale, si era interessata. Sulla
presa di posizione della Cgil di Canicattì c'e stata la replica
del Commissario Benito Infurnari, il quale ha garantito che verranno
presi in considerazione anche possibili interventi a fax ore della
scuola canicattinese." Il bando della Regione - ha detto Infurnari
- è stato pubblicato soltanto venerdì e quindi stiamo valutando in
che modo poterci muovere. Valuteremo gli interventi da realizzare
sulle scuole provinciali alla luce dei progetti già esistenti
secondo quelle che sono le linee guida previste proprio dal bando
regionale".
FORZE DELL'ORDINE. Approvata la
proposta di affidare al Tiro a Segno nazionale il servizio di
formazione. Sono stati stanziati tremila euro
Polizia provinciale, è stato
finanziato l'addestramento
Passa attraverso l'addestramento
l'efficienza della Polizia provinciale. Per raggiungere questo
obiettivo, infatti, l'ente ha approvato la proposta di affidare al
Tiro a Segno Nazionale, sezione di Agrigento, il servizio di
formazione ed addestramento del personale della Polizia provinciale,
per la somma di 3.000 euro, già impegnata con determina dirigenziale
da imputare sul capitolo "Spese per formazione ed addestramento
personale servizio di polizia, tiro a segno nazionale". Il Tiro a
segno nazionale, sezione di Agrigento si legge nelle determina
pubblicata all'albo pretorio on lime della Provincia - non risulta
essere un'impresa e lo stesso, ha comunicato di esercitare un
servizio pubblico verso tutti coloro che prestino servizio armato
presso enti pubblici e privati. Quindi
è stato approvato lo schema di
scrittura privata, contenente le prescrizioni della tracciabilità
dei flussi finanziari che dovrà essere registrato in caso d'uso,
destinato a disciplinare i reciproci diritti ed obblighi della
prestazione. La spesa si è resa necessaria vista l'obbligatorietà
dell'iscrizione per gli ufficiali e gli agenti, e del rinnovo del
certificato al maneggio delle armi per tutto il personale della
Polizia provinciale relativo all'anno 2014. (PAPI)
EROGAZIONE. Fuoriuscite in via
Quasimodo, mentre i residenti di via De Gasperi e dell'area di
Rocca Dei Fiori lamentano turni lunghi
Perdite idriche e acqua col
contagocce Girgenti: «Stiamo intervenendo»
Quartieri senz'acqua e altri nei
quali le perdite non vengono riparate. Scoppia una nuova emergenza
con la gente che scende in piazza a protestare. Nel quartiere Rocca
dei Fiori, dove risiedono diverse centinaia di persone, i turni di
erogazione non vengono rispettati. I residenti sono scesi in strada a
protestare. "Siamo stanchi di subire questo disagio - dice Mimmo
Butera, residente in via Donizetti, una delle strade al centro del
quartiere - ma anche di non ricevere risposte. Devono essere
effettuati alcuni interenti agli impianti per risolvere in maniera
definitiva i problemi e invece questo non viene fatto". "E non
sono serviti a nulla - gli fa eco Pietro La Bella, un altra residente
- i diversi solleciti che abbiano effettuato al Comune, le raccolte
di firme e anche la nostra presenza in municipio. Tutto è stato
inutile". A poca distanza dalla zona Rocca dei Fiori c'è la via
Alcide De Gasperi, pure alle prese con una crisi idrica. "Da una
settimana non riceviamo l'acqua - dice Ignazio Bono - e non ne
conosciamo i motivi. Il problema coinvolge parecchi cittadini,
vorremmo sapere cos'è successo e quando verrà ripristinato il
servizio". Da un'altra parte della città, in via Quasimodo,
nella contrada Perriera, a pochi metri dal palazzo di giustizia, una
perdita idrica, da parecchi giorni, rende difficile anche l'accesso
dei bambini e dei genitori che li accompagno in un asilo privato. Si
lamentano anche i residenti nella zona. "Siamo costretti ad ogni
turno di erogazione dell'acqua a bagnarci le scarpe per uscire da
casa - dice Pippo Montalbano - ma quel che è più grave è il
pericolo che incombe. Con queste pozzanghere che si formano in una
vasta zona - continua - è facile cadere soprattutto per la gente
anziana. E allora mi chiedo quando verrà riparata questa perdita e
perché, considerato che l'acqua costa tanto cara, si debba perdere
casi senza nessuna ragione". Da Girgenti Acque rispondono su tutti
e tre i problemi segnalati. "In via Quasimodo - dicono - c'era
una perdita che è stata riparata. L'erogazione è già ripresa e
dovrà solo entrare a regime. Nel quartiere Rocca dei Fiori -
continuano - si sta facendo un lavoro per risolvere il problema in
via definitiva. Stiamo trasferendo questa zona su un'altra linea di
fornitura idrica. E questo allo scopo di risolvere in via definitiva
i problemi lamentati. Ancora alcuni giorni - continuano da Girgenti
Acque - e il lavoro sarà completato". Infine, per via Quasimodo,
dalla società che gestisce il servizio idrico fanno sapere che "la
perdita sarà riparata entro un palo di giorni nell'ambito di un
pro- continuano - sono già state riparate e adesso toccherà a
quelli di via Quasimodo. (GP)
TARES. «i 175 percento delle somme
caricate al contribuente in bolletta servono unicamente a pagare
stipendi»
Rifiuti, Legambiente e Pd concordi:
"la soluzione è nella differenziata".
Anche Legambiente e il Circolo
Berlinguer del Pd, intervengono sulla irrisolta questione del nuovo
bando per il servizio dei rifiuti in città. Entrambi propongono al
Comune, di cercare una collaborazione con il CONAI, il Consorzio
Nazionale Imballaggi per l'individuazione di una società e/o un
professionista per redigere un efficace piano di raccolta
differenziata integrata dei rifiuti urbani. «È facile - dice
l'ambientalista Claudia Casa - porre oggi al centro dell'attenzione
mediatica la questione dei posti di lavoro e dei livelli
occupazionali da salvaguardare ad ogni costo nel passaggio dal
vecchio al nuovo sistema. Più difficile e sicuramente assai meno
conveniente per chi punta a fare carriera politica, è spiegare al
cittadino che mantenere gli attuali livelli occupazionali, significa
mantenere, se non addirittura aumentare, gli esosi esborsi richiesti.
Negli anni il numero di addetti nel settore dei rifiuti, ad Agrigento
è cresciuto a dismisura, con un sovradimensionamento del personale,
operaio ed impiegatizio, che non ha pro dotto miglioramenti evidenti
in termini di efficienza del servizio e che però, in termini
economici, quindi di costi per retribuzioni, influisce pesantemente,
se è vero come è vero che oltre il 75 per cento delle somme
caricate al contribuente in bolletta servono unicamente a pagare
stipendi. Si abbia il coraggio e la dignità di dire a chiare lettere
agli agrigentini che loro una bolletta per la raccolta dei rifiuti di
importo pari a quello pagato da un cittadino di Milano cioè di
150-180 euro a famiglia, possono solo sognarla, perché se a Milano
il rapporto è di un addetto ogni 1000 abitanti, ad Agrigento quel
rapporto è pari a un addetto ogni 250 abitanti». Legambiente, da
poi atto al vicesindaco Luparello di avere posto al centro della sua
attività proprio la questione della riduzione dei costi del
servizio. «Luparello - aggiunge Casa - dovrebbe tenere nella dovuta
considerazione l'accordo quadro ANCI-CONAI per la raccolta
differenziata e di verificare, nell'ambito di questo, la
possibilità di ottenere assistenza e consulenza".
Anche il direttivo del Circolo
Berlinguer di Agrigento ritiene indispensabile avviare immediatamente
azioni amministrative concrete per cercare una collaborazione con il
CONAI e per l'individuazione di una
società e/o un professionista d'indubbia esperienza tecnica,
per redigere un piano di raccolta
differenziata integrata dei rifiuti urbani. «Il Piano Rifiuti - dice
Epifanio Belini - deve necessariamente partire da un'analisi
rigorosa, anche minuziosa, della situazione della città sulla
tipologia delle abitazioni per arrivare progressivamente a soluzioni
su misura che consentano la definizione di obiettivi certi e
sostenibili di medio-lungo termine che permettano la riduzione, il
riciclo, il riutilizzo, ma soprattutto l'applicazione in tempi
brevi di una tariffa puntuale che riduca il costo pèr il cittadino,
visto che oggi Agrigento ha una tariffa Tares tra le più alte
d'Italia». (AMM)
LiveSicilia
Ars
Spunta la "Finanziaria-bis":
altri 51 articoli
L'Aula si ribella e ferma i lavori:
"Questo è un golpe"
di Accursio Sabella
Nemmeno oggi il parlamento è
riuscito a esitare la legge di stabilità. I lavori si sono arenati
di fronte al tentativo del governo di portare in Aula un
maxi-emendamento composto da 51 commi, tra i quali quelli che
prevedevano la riforma delle Partecipate e il mutuo per il
"salvaimprese". I deputati: "Non possiamo votare ciò
che non conosciamo". E così, l'esame slitta ancora di qualche
ora. Approvati oggi gli articoli che riguardano i Comuni, i fondi per
Teatri e sport e una norma che, dopo quella approvata già ieri,
estende ulteriormente i benefici destinati alle coppie di fatto.
PALERMO - Una Finanziaria parallela.
Saltata fuori nelle ore in cui - già in clamoroso ritardo - i
deputati cercavano di giungere all'approvazione di una legge di
stabilità esaminata quando ormai il limite massimo del 31 dicembre è
trascorso da due settimane.
Cinquantuno commi. Che si aggiungono
all'articolo 46. Che già ne conteneva 21. Un maxi-articolo da 72
commi, insomma, avrebbe dovuto portare all'approvazione di alcune
riforme importanti come quelle delle Partecipate che saranno ridotte
a 10, col "salvataggio" del Maas, inizialmente "chiuso" ("Ma
si tratta di una società peculiare, impossibile da fondere ad altre"
ha spiegato Crocetta), o interventi molto discussi, come il mutuo da
quasi un miliardo per pagare i debiti con le imprese siciliane: "Ma
non aumenteremo l'Irpef - ha spiegato Crocetta - e pagheremo il
mutuo attraverso risparmi di spesa".
Ma a quel maxi-articolo l'Aula s'è
ribellata. Non solo l'opposizione, che con Santi Formica, ad
esempio, ha parlato di "golpe" mentre con Figuccia di
"imboscata", ma anche da parte della maggioranza. Norme che in
alcuni casi rappresentano vere e proprie riforme, nonostante
l'apparenza di un innocuo "comma". Così, la discussione si è
arenata. A tarda notte.
Quando l'Ars ha approvato un altro
discusso articolo. Quello che riguarda i Comuni. La norma destina
l'8,47% dell'Irpef ai Comuni siciliani. Una parte di quei soldi, a
dire il vero, andrà in un Fondo perequativo vincolato a specifici
obiettivi individuati dall'amministrazione regionale. Prevista anche
la creazione di un Fondo da 60 milioni per gli investimenti, venti
milioni per integrare le spese per il ricovero dei minorenni, e altri
15 milioni per il ricovero dei disabili psichici. Azzerato, però, il
Fondo per le autonomie che ammontava a circa 650 milioni. Previsto
anche uno strumento per la "salvaguardia degli equilibri
finanziari" degli enti locali. Ai Comuni, nel rispetto delle norme
previste dal decreto Monti sulla Speding review potranno andare un
massimo di cinque milioni.
Approvati anche gli articoli 3 e 4 che
intervengono sulla gestione dei residui attivi, passivi e perenti.
"L'articolo 3 - ha spiegato l'assessore Bianchi in Aula - è
molto innovativo soprattutto nel comma che prevede l'avvio, entro
30 giorni dalla pubblicazione, di un'operazione di rivisitazione e
cancellazione dei residui attivi della Regione. E' un'operazione di
vera e propria ripulitura del bilancio". Passa anche l'articolo
sugli accantonamenti tributari, che nelle settimane scorse aveva
sollevato non poche polemiche, e aveva portato qualche esponente
della Commissione a parlare di un "buco in bilancio" da mezzo
miliardo.
Approvato anche un pacchetto di norme a
sostegno dei teatri, dello sport e dello spettacolo. In tre articoli
differenti, prevista la creazione del Fores (Fondo regionale per lo
spettacolo), un Fondo di rotazione da 15 milioni, che servirà per la
ristrutturazione del debito di enti, Teatri e Fondazioni pubbliche.
Mentre i contributi allo sport porteranno alle società siciliane e
alle associazioni complessivamente 4,6 milioni. Un emendamento del
deputato Ruggirello ha ampliato alle società di serie B i fondi (800
mila euro) inizialmente destinati alle società che militano nelle
massime serie. Ne gioveranno, quindi, anche ad esempio le società
calcistiche come il Trapani (società cara al parlamentare anche per
motivi "familiari") e il Palermo calcio. Numerose e trasversali
le manifestazioni di apprezzamento nei confronti del lavoro
dell'assessore al Turismo Stancheris.
Ma anche oggi, la discussione è stata
segnata dal tema delle coppie di fatto. L'articolo 39, infatti, ha
previsto l'ampliamento alle unioni civili e alle "famiglie
monoparentali" dei benefici destinati alle famiglie "tradizionali".
Anche in questo caso, come detto, non sono mancate le polemiche.
L'opposizione ha parlato di "norma spot", anche perché non è
previsto, nell'articolo, uno stanziamento esatto. Una norma che,
sempre per l'opposizione, avrebbe chiari segni di
incostituzionalità (per farla breve, la Costituzione riconoscerebbe
il matrimonio, e non le coppie di fatto). E per questo sarà
facilmente impugnata dal Commissario dello Stato. "Se il
Commissario dovesse intervenire - ha commentato Crocetta - ci
troveremmo di fronte a un atto di vero oscurantismo". Si vedrà
Intanto, nemmeno oggi è arrivata la
fumata bianca. Domani si ripartirà dall'articolo 18. Altra norma
che sarà al centro di polemiche e discussioni: si tratta infatti di
"norme di finanziamento di leggi" che riguardano un po' tutti i
settori del bilancio regionale. E poi, come detto, sarà il turno
della "Finanziaria ombra". Piovuta in Aula direttamente dalla
mano del governo, senza nemmeno, in molti casi, sfiorare le
commissioni di merito. Crocetta insiste: "Quelle norme vanno
approvate". Ma domani sarà un altro, forse l'ultimo, braccio di
ferro, prima del sofferto "sì" alla Finanziaria.
agrigentoflash
Canicattì. Lettera aperta su Ipia
Marconi a commissario provincia e sindaco
"Apprendiamo dagli organi di stampa ,
che la Regione Sicilia ha stanziato 4 milioni di euro per l'edilizia
scolastica .
Leggiamo che il Commissario
straordinario Infurnari , ha già avviato l'iter per la costruzione
di nuove aule in quel di Bivona,così come tra i progetti
menzionati,compare quello relativo all'adeguamento dei locali che
accoglieranno gli studenti del liceo licatese." E' il contenuto
di una lettera aperta del Segretario della Camera del Lavoro di
Canicattì , Anna Tascarella che continua: " Pur rallegrandoci
della notizia la CGIL di Canicattì non può non sottolineare che
nell'articolo non ci sia alcun cenno all'Istituto IPIA "
G.Marconi" di Canicattì .
Le condizioni dell'IPIA di Canicattì
sono note a molti, gli studenti ad oggi svolgono le lezioni in turno
pomeridiano ospiti nei locali del Liceo scientifico " A. Sciascia".
Gi studenti e gli operatori di questa
scuola hanno da anni denunciato la mancanza di locali adeguati e oggi
al culmine di una battaglia intrapresa molti anni orsono, si
ritrovano senza scuola ma soprattutto hanno visto vanificare il
finanziamento stanziato per la costruzione dei nuovi locali per il
quale anche l'amministrazione comunale, si era interessata.
La Camera del Lavoro di Canicattì si
augura che questa mancanza sia determinata solo da una parziale
comunicazione dei dati e chiede un incontro alla provincia
nell'intento di riuscire a trovare una soluzione ad un
delicatissimo problema che altrimenti potrebbe determinare la
chiusura di quella scuola tanto elogiata dal Commissario stesso,
quale unica realtà della provincia."
Maria Iacono presenta proposta di
Legge per l'istituzione della giornata della memoria e
dell'accoglienza.
La parlamentare Nazionale del Partito
Democratico, Maria Iacono è tra i firmatari della proposta di Legge
per l'istituzione della giornata Nazionale della memoria e
dell'accoglienza.
La proposta di Legge è stata
fortemente voluta dal comitato 3 Ottobre accoglienza , a cui la
Parlamentare Agrigentina ha aderito all'indomani della tragedia
consumatasi al largo delle coste di Lampedusa e vede tra gli altri le
adesioni dei parlamentari Nazionali del PD, Paolo Beni, Ermete
Realacci e khalid chaouki . "La proposta di legge, ha dichiarato la
parlamentare del PD Maria Iacono, nasce dall'esigenza di preservare
nella memoria collettiva del Paese il ricordo della grave tragedia
avvenuta al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013. "
"Quel tragico naufragio e` forse
l'episodio piu` grave in termine di perdita di vite umane, ma
purtroppo non e` l'unica strage di migranti avvenuta nel Canale di
Sicilia."
"In questi anni oltre 20.000 persone
hanno perso la vita trasformando i fondali del Mediterraneo in un
enorme cimitero. Erano uomini, donne e bambini in fuga dalle
persecuzioni, dalla violenza e dalla miseria."
"Ci troviamo, ha aggiunto Maria
Iacono dinanzi ad Un'emergenza umanitaria di fronte alla quale si
dimostrano insufficienti le misure dei Paesi europei in materia di
immigrazione e diritto di asilo.
Le coste italiane sono una porta di
accesso ai Paesi europei che tanti migranti vorrebbero raggiungere in
cerca di un futuro migliore, per questo l'Europa tutta è chiamata
ad assumersi le proprie responsabilita` e ad intervenire con Azioni
piu` incisive, garantendo ai Paesi maggiormente coinvolti dai flussi
migratori il supporto necessario per creare canali umanitari di
ingresso e contrastare il traffico di esseri umani."
Sicilia24h
Canicattì. Lettera aperta su Ipia
Marconi a commissario provincia e sindaco
"Apprendiamo dagli organi di stampa ,
che la Regione Sicilia ha stanziato 4 milioni di euro per l'edilizia
scolastica .
Leggiamo che il Commissario
straordinario Infurnari , ha già avviato l'iter per la costruzione
di nuove aule in quel di Bivona,così come tra i progetti
menzionati,compare quello relativo all'adeguamento dei locali che
accoglieranno gli studenti del liceo licatese." E' il contenuto
di una lettera aperta del Segretario della Camera del Lavoro di
Canicattì, Anna Tascarella che continua: "Pur rallegrandoci della
notizia la CGIL di Canicattì sottolinea che non c'è alcun cenno
all'Istituto IPIA "Marconi" di Canicattì .
Le condizioni dell'IPIA di Canicattì
sono note a molti, gli studenti ad oggi svolgono le lezioni in turno
pomeridiano ospiti nei locali del Liceo scientifico " Sciascia".
La Camera del Lavoro di Canicattì si
augura che questa mancanza sia determinata solo da una parziale
comunicazione dei dati e che un incontro alla provincia.
Lavalledeitempli
SICILIA - EDILIZIA SCOLASTICA,
RETE DEGLI STUDENTI MEDI: BENE INTERVENTI ASSESSORATO REGIONALE MA
INSUFFICIENTI A SUPERARE UNA SITUAZIONE CHE RIMANE ALLARMANTE
Abbiamo appreso la notizia che la
Regione Sicilia destinerà trentaquattro milioni e mezzo di euro per
l'edilizia scolastica come previsto dal decreto dell'Assessorato
regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale del 23
Dicembre 2013 dal titolo "Avviso pubblico interventi per l'edilizia
scolastica - Delibera CIPE n. 94/2012″ che è stato pubblicato in
data 10/01/2014 sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia.
Il bando della Regione prevede
l'assegnazione dei suddetti fondi ai Comuni in ordine agli edifici
sede di scuole materne, medie ed elementari e alle Province in ordine
agli edifici sede di scuole superiori, principalmente con l'obiettivo
di demolire edifici fatiscenti, effettuare le opere di
ristrutturazione e di messa in sicurezza, implementare le strutture
sportive e soprattutto, abbattere le barriere architettoniche e
soprattutto con l'obiettivo di costruire nuovi edifici e acquistare
gli arredi scolastici, rivolgendo particolare attenzione anche alle
scuole che si trovano nelle isole minori e ai sistemi di risparmio
idrico ed energetico.
Secondo quanto dichiarato
dall'Assessore Scilabra questo sarebbe il terzo bando che prevede
finanziamenti per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici
scolastici e in totale fin ora la Regione avrebbe investito circa
novanta milioni di euro sull'edilizia scolastica, riuscendo ad
utilizzare i fondi CIPE che erano rimasti bloccati per anni.
L'Assessore ha inoltre espresso la volontà di realizzare un piano
pluriennale per l'edilizia scolastica, in particolare per risanare
gli edifici fatiscenti e costruirne nuovi.
Dichiara Leandro Bianco, Coordinatore
Regionale della Rete degli Studenti Medi: "Ci fa piacere che
finalmente un'amministrazione regionale rivolga un minimo di
attenzione al tema dell'edilizia scolastica. Da anni lavoriamo su
questo tema, ogni autunno portiamo in piazza migliaia di studenti sul
tema dell'edilizia scolastica, abbiamo avviato un monitoraggio in
tutte le scuole attraverso dei questionari sulla sicurezza e
vivibilità delle nostre scuole e continuamente lanciamo allarmi su
situazioni al limite e casi di crolli. Finalmente qualcuno ci
ascolta"
"A tal proposito" - continua
Bianco - "gli interventi che sta mettendo in atto l'Assessorato
regionale e i propositi dell'Assessore Scilabra, di fare
dell'edilizia scolastica una delle priorità della sua azione di
governo nei prossimi anni, ci sembrano buoni. Dopo anni di governi
regionali come quelli di Cuffaro e di Lombardo contraddistinti da
un'assoluta mancanza di interesse per i problemi veri delle scuole
e assenza di volontà di ascoltare e dialogare con gli studenti e
tutto il mondo della scuola riteniamo sicuramente un segnale
importante che qualcuno ascolti l'esigenze e i problemi che vivono
gli studenti e si attivi per risolverli."
Secondo quanto è emerso nei giorni
scorsi dalla quattordicesima edizione di "Ecosistema scuola 2013",
il rapporto annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e
dei servizi scolastici, in Sicilia le condizioni degli edifici
scolastici rimangono disastrose. Infatti secondo il dossier di
Legambiente in Sicilia nessuna delle province rientra nella top 50
della classifica nazionale. Gli edifici costruiti dopo il 1974 in
Sicilia sono il 32%, sotto il dato nazionale (38,7%), solo il 19,9% è
stato edificato con criteri antisismici e il 57,7% necessita di
interventi di manutenzione urgente contro il 37,6% della media
nazionale. La media di spesa di ogni singolo edificio per la
manutenzione straordinaria è ben il 91% inferiore a quella
nazionale, mentre quella per l'ordinaria risulta ridotta del 43%.
Anche per quanto riguarda le certificazioni tutti i valori si fermano
sotto la media nazionale: solo il 26,3% degli edifici ha il
certificato di collaudo statico, il 12,5 quello di agibilità, il
48,8% impianti elettrici a norma, il 26,3% il certificato di
prevenzione incendi, il 29,9% la certificazione igienico-sanitaria.
Aggiunge Bianco: "Il dossier di
Legambiente segnala la disparità degli investimenti per la
manutenzione straordinaria e ordinaria tra nord e sud. Nel Nord la
media degli investimenti per la manutenzione straordinaria è quasi
tre volte quella del Sud, nonostante come appare evidente dai dati vi
sia una maggiore necessità di interventi nel Meridione. Allo stato
attuale la Sicilia per quanto riguarda l'edilizia scolastica rimane
fanalino di coda del Paese. Di certo è positivo che finalmente
questa Regione riesca ad utilizzare i fondi CIPE destinati
all'edilizia scolastica dopo che per anni sono stati tenuti
bloccati. Non basta però riuscire ad ottenere quei pochi fondi
destinati alla manutenzione straordinaria. Occorre che la Regione
trovi le risorse per investire anche sulla manutenzione ordinaria.
Auspichiamo che gli interventi che sta mettendo in atto la Regione
siano i primi passi per affrontare al meglio questa emergenza nei
prossimi anni e cercare di far risollevare la Sicilia quanto meno su
questo tema."
"Per fare in modo che questo sia
possibile" - continua dicendo - "innanzitutto c'è bisogno
di una programmazione degli interventi. Gli interventi a pioggia e
non programmati non servono a risolvere pienamente una situazione
permanente di emergenza. Apprezziamo la volontà dell'Assessore
Scilabra di lanciare un piano triennale sull'edilizia scolastica
che punti in particolare alla costruzione di nuove scuole visto che
la nostra regione è sempre stata caratterizzata non solo da questa
brutta politica degli affitti, che abbiamo sempre denunciato e dietro
cui spesso ci sono tantissime speculazioni di soggetti privati, e da
troppo tempo non costruisce nuovi edifici da adibire a scuole. Ma
questo non può bastare. "
"La Regione" - secondo Bianco -
"deve avviare un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato
di sicurezza delle scuole siciliane che ad oggi non esiste e bisogna
farlo a partire dalla realizzazione dell'anagrafe regionale per
l'edilizia scolastica, senza la quale non è possibile accedere a
quelle informazioni che consentono a studenti, genitori e lavoratori
della scuola di conoscere lo stato in cui versano gli edifici e alle
istituzioni di avere un quadro preciso delle scuole che necessitano
di interventi e quindi, anche un quadro di orientamento della
programmazione e degli investimenti. Inoltre riteniamo necessario, e
questo pensiamo che debba essere fondamentale per un governo che fa
della legalità la propria bandiera, che venga nominata una
commissione permanente che indaghi sulla regolarità degli appalti e
della messa in sicurezza, troppo spesso condizionati dall'operato
della criminalità mafiosa organizzata."
"Infine" - conclude dicendo -
"non è possibile affrontare questa emergenza senza tenere conto
che qualsiasi intervento per l'edilizia scolastica deve far parte
di una riforma complessiva ed organica del sistema scolastico
regionale che a nostro parere è possibile soltanto realizzando una
legge quadro regionale sul diritto allo studio che l'Assessore
Scilabra ha più volte detto di voler realizzare ma di cui ancora non
c'è alcuna traccia. Se non si fa questo tutte le altre cose
rimangono solo delle briciole dietro cui è possibile fare grandi
annunci che però non possono far guarire un sistema malato quale
quello siciliano, che è allo stadio terminale."
Agrigentonotizie
Governance poll 2013, Marco Zambuto
nono sindaco d'Italia
È il dato emerso dal sondaggio
commissionato dal "Sole 24 Ore" sul gradimento ottenuto dai
politici locali. Il sindaco di Agrigento registra un -10 percento
rispetto al Governance poll del 2012
Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto,
occupa la nona posizione nella graduatoria nazionale e il primo posto
in Sicilia del gradimento ottenuto dai protagonisti della politica
locale da parte dei cittadini. È il dato emerso dal sondaggio
commissionato dal "Sole 24 Ore" sul gradimento ottenuto dai
politici locali, in base alle interviste effettuate dal 25 settembre
al 15 dicembre 2013 su un campione di duemila elettori di ogni
regione disaggregati per sesso, età e area di residenza al quale è
stato chiesto un giudizio complessivo sull'operato del sindaco
della propria città nell'arco del 2013 e se avesse rivotato il
sindaco attualmente in carica.
Il sindaco di Agrigento registra un -10
percento rispetto al Governance poll del 2012, che porta quindi alla
perdita di 6 posizioni rispetto allo scorso anno, quando si era
attestato al terzo posto della classifica.