DI SICILIA
Due giorni di studi sulle malattie
autoimmuni
«Image Analysis and Autoimmune
Diseases» è il tema di un seminario multidisciplinare in programma
dal 20 al 22 gennaio ad Agrigento, nella sala Silvia Pellegrino in
via Acrone 27. Il seminario affronterà i temi delle malattie
autoimmuni e delle tecniche informatiche per l'imaging diagnostico.
Si tratta di un'iniziativa cooperazione transfrontaliera
dell'Università di Palermo che ha coinvolto un prestigioso
partenariato italo-tunisino di cui fa parte anche la Provincia
Regionale di Agrigento che ospita l'evento.
Disponibili all'Urp 200 offerte di
lavoro curate dal Ciapi.
Oltre duecento offerte di lavoro da
parte di aziende pubbliche e private, suddivise per tipologia
professionale e profili sono disponibili presso lo sportello
dell'Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia Regionale di
Agrigento. La raccolta delle offerte di lavoro è stata curata dal
personale del Ciapi con il quale la Provincia ha recentemente
stipulato una convenzione senza oneri finanziari per l'Ente, che
prevede l'utilizzo di alcune unità dell'Ente di formazione
presso gli uffici della Provincia.
CONSORZIO UNIVERSITARIO I tagli dei
fondi adottati dagli enti ha indotto la presidenza a creare una nuova
figura per incrementare bilancio.
Il Cupa e in cerca di nuovi
finanziamenti.
Piccoli mecenati saranno soci
benemeriti
«La grave crisi finanziaria che
attanaglia anche il nostro Polo può essere efficacemente contrastata
attivando una osmosi virtuosa con società civile e istituzioni della
provincia».
I soldi sono sempre di meno. Non
soltanto si rischia che il polo universitario di Agrigento prima o
poi scompaia, ma soprattutto - al momento - che vengano penalizzati
gli studenti che appartengono alle classi sociali meno agiate,
compromettendone, seppur capaci e meritevoli, il diritto allo studio.
Per evitare che tutto ciò accada, il polo universitario cerca dei
mecenati: privati, ma anche enti, associazioni, ordini professionali
che investano i propri soldi nella cultura, nell'alta formazione,
meritandosi - per questo - il titolo di "socio benemerito". Basta
dunque versare del denaro sul conto corrente del polo universitario
e, automaticamente, si acquisisce il diritto a partecipare
all'assemblea dei soci, potendo intervenire con funzione
propositiva e consultiva.
Il valore di partecipazione del socio
benemerito non potrà però mai superare quello delle quote versate
dei soci fondatori. Il socio benemerito, inoltre, non dovrà avere
carichi pendenti, procedimenti penali in corso, essere in regola con
la certificazione antimafia e non avere conflitto di interessi con il
consorzio universitario. «Adeguando lo statuto, con lo scopo di
stimolare la partecipazione delle istituzioni pubbliche e della
società civile alla gestione del polo universitario, è stata
prevista - spiega il presidente Maria Immordino - la possibilità
che, a soggetti pubblici e privati (enti, associazioni, ordini
professionali, banche, club service, aziende, imprese, singoli
privati) che sostengono con contributi economici l'attività del
polo e ne condividono le finalità di alta formazione, possa essere
riconosciuto il titolo di "socio benemerito"». La progressiva ed
irragionevole riduzione delle risorse finanziarie ed umane destinate
al sistema universitario sta ledendo irrimediabilmente le funzioni di
base di formazione e di ricerca, finendo con il colpire quasi
esclusivamente gli studenti appartenenti alle classi meno agiate. «La
grave crisi finanziaria che attanaglia anche il polo universitario di
Agrigento - continua Immordino - può essere efficacemente
contrastata attivando una osmosi virtuosa tra Consorzio, società
civile e istituzioni della provincia di Agrigento. Avendo ben chiaro
che l'università degli studi nel territorio di Agrigento è un'
istituzione pubblica che crea conoscenza diffusa e capacità di
sapere critico per i nostri giovani.
«Noi stiamo facendo sforzi giganteschi
- ha detto, invece, il vice presidente Giovanni Di Maida - per
salvare il polo universitario e fino ad ora ci siamo riusciti. Questa
iniziativa consolida gli sforzi per il reperimento delle risorse».
Attraverso la figura del socio benemerito, il polo universitario vuoi
ribadire che l'istituzione universitaria costituisce un diritto e
non un privilegio per pochi. Con i fondi raccolti si potranno
finanziare borse di studio per gli studenti capaci e meritevoli,
rinnovare le attrezzature dei laboratori in molti casi obsoleti,
acquistare libri per incrementare il patrimonio della biblioteca.CR