GIORNALE DI SICILIA
TRASPARENZA Approvato dal commissario Infurnari il piano per prevenire la corruzione nell'ente
La Provincia si dota del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma triennale per la trasparenza e l'integrità per il triennio 2014/2016. Il commissario straordinario Benito Infurnari con propria determinazione ha approvato la proposta elaborata dal direttore generale Dr. Giuseppe Vella con il supporto dell'ufficio Area Controlli, Anticorruzione, trasparenza e contenzioso" dell'ente. Il provvedimento è composto dal Piano triennale di prevenzione della corruzione e dal programma triennale per la Trasparenza e l'integrità per il triennio 2011-2016, dalla griglia di programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014/2016, dal modello per la procedura (li adozione del piano, dalla mappatura dei rischi, dalle misure organizzative
per le attività ad alto rischio di corruzione e dalle tavole e misure organizzative previste per la realizzazione del piano. Il provvedimento rivolto ai dirigenti e ai dipendenti dei vari settori dell'Ente, è stato adottato per dare tempestiva attuazione alle norme, già in vigore, per garantire il massimo grado di trasparenza dell'azione amministrativa e mettere in atto le politiche di prevenzione della corruzione previste dalla legge. Lo scopo del provvedimento è quello di ridurre in maniera consistente il rischio del manifestarsi di fatti riconducibili alla corruzione attraverso apposite misure di controllo. In particolare è previsto l'istituto della rotazione del personale, con funzioni di responsabilità, operante nelle aree a rischio corruzione, la tutela del wistleblower e la formazione e l'aggiornamento del personale in materia di anticorruzione. Una tutela speciale viene riservata al wistleblower, il dipendente che effettua segnalazioni di illecito all'autorità giudiziaria, alla Corte dei Conti ovvero la riferisce al proprio superiore gerarchico, nei confronti del quale non possono essere adottate misure discriminatorie o azioni di ritorsione. (PAPI)
Liceo «Fazello», assegnato un premio sulla legalità
Gli studenti della quinta A del liceo classico "Tommaso Fazello" hanno ricevuto, al teatro Cielo di Alcamo, il primo premio, pari a cinquecento euro, nell'ambito della manifestazione conclusiva del concorso nazionale promosso dall'associazione "Vento di Legalità" guidata da Caterina Viola. Il loro cortometraggio, dal titolo "La battaglia a Cosa Nostra", è stato selezionato tra 47 elaborati provenienti dalle scuole di tutta Italia e affronta il tema della legalità e della lotta alla mafia che grandi giudici come Paolo Borsellino e Giovanni, Falcone hanno condotto instancabilmente perdendo tragicamente la vita. Il corto è stato ben interpretato dagli studenti che, per l'occasione, hanno mostrato grande competenza e ottima interpretazione. "Il mio obiettivo - evidenzia la regista Giorgia Grisafi impegnata nel ruolo del giudice - è stato quello di incitare i giovani a continuare a lottare e a fare in modo che fatti del genere non accadano più'.
ARS. Gli articoli della legge approvati in commissione: previsti nove consorzi e tre città rnetropolitane. Si profila un referendum popolare Riforma delle Province in Sicilia, arriva il primo "via libera"
PALERMO
Nove liberi consorzi e tre città metropolitane, un'altra legge per stabilire le funzioni dei nuovi enti, niente elezioni per scegliere i vertici. La prima commissione all'Ars ha approvato gli articoli della riforma delle Province, oggi il voto finale. E si profila l'ipotesi di un referendum popolare. «La commissione Affari istituzionali ha fatto un buon lavoro dice il presidente, Antonello Cracolici -, abbiamo rispettato i tempi: adesso la parola passa all'aula. È un grande segno di innovazione e cambiamento, un primo passo verso una delle più grandi riforme degli ultimi anni». A Sala d'Ercole la legge dovrà essere approvata entro il 14febbraio o si tornerà alle vecchie Province e al voto.
La riforma prevede 9 Consorzi e le tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina. I Comuni già previsti dal decreto del '95 sulle aree metropoli- tane, avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire alle Città metropoli- tane o meno. Sei mesi anche per i Comuni aderenti, per contiguità territoriale, ad un Consorzio per cambiare. Trascorsi questi sei mesi, durante i quali le Province saranno guidate la funzionari regionali, un'altra legge regionale stabilirà compiti e funzioni dei nuovi Enti per i cui vertici non sono previste elezioni ma organi scelti dai Comuni. Proprio su questo punto si profila l'ipotesi di un referendum su cui sarà si è cercato di raggiungere una mediazione impossibile fra le proposte del governo e quelle della maggioranza che lo sostiene -. dice Vincenzo Vinciullo (Ncd) - il risultato è una inutile accozzaglia di commi, un pastrocchio che non prevede né il ruolo, nè i compiti, nè come potranno le Province contribuire alla rinascita dei territori. L'unico lato positivo del disegno di legge è la possibilità di un referendum attraverso so il quale i siciliani saranno chiamati a scegliere». «Abbiamo un testo che tutela la rappresentanza dei territoridice il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi ed al tempo stesso salvaguarda i lavoratori delleattuali Province».
Per Vinciullo altro passaggio obbligatorio è quello dalla Commissione Bilancio. «Non è necessario replica Cracolici -,la legge non comporta impegni finanziari». (STEGI)
MANCATO PAGAMENTO DELLO STPENDIO. Confermato lo sciopero, ma in città gli operatori ecologici forse non incroceranno le braccia Rifiuti, c'è uno spiraglio nella protesta. I netturbini potrebbero recarsi al lavoro
C'è uno spiraglio nell'emergenza rifiuti che da oggi interesserà Licata e gli altri sei Comuni dell'hinterland in cui la Dedalo Ambiente cura il servizio di raccolta e smaltimento. Ieri Michelangelo Landro e Antonino Lo Brutto, i due commissari che amministrano l'Ato Ag3, hanno annunciato che entro il 4 febbraio pagheranno la metà dello stipendio di dicembre e gli operatori ecologici di Licata, riuniti in assemblea fino alla tarda serata, potrebbero decidere di andare al lavoro regolarmente. Per oggi, come è noto, le segreterie provinciali della funzione pubblica delle organizzazioni sindacali confederali hanno proclamato lo sciopero dei netturbini dei sette cantieri della Dedalo Ambiente. All'origine della protesta c' il fatto che il personale non ha ancora ricevuto lo stipendio di dicembre (malgrado sia già maturato quello di gennaio). Già due giorni fa i sindacati avevano confermato la giornata di astensione dal lavoro, rilevando che da parte della Dedalo Ambiente non erano arrivate assicurazioni circa la data in cui gli stipendi sarebbero stati versati agli operatori ecologici. Ed anche ieri le organizzazioni sindacali hanno annunciato che oggi i netturbini incroceranno le braccia. L'unica eccezione potrebbe riguardare, appunto, Licata, considerato che fino alla tarda serata di ieri il personale, riunito in assemblea, ha discusso sulla possibilità di lavorare regolarmente. Ma la decisione arriverà soltanto stamattina. Ieri i commissari della Dedalo Ambiente hanno inviato una nota ai sindacati rivolgendo un nuovo appello alla revoca dello sciopero.
Si sono verificati sviluppi nei pagamenti scrivono Landro e Lo Bruttoda parte dei Comuni: Campobello di Licata ha trasferito le somme di dicembre che saranno accreditate entro fine mese, Camastra ha già effettuato il pagamento e si è in attesa del trasferimento delle somme, Palma di Montechiaro pagherà a giorni, non appena le somme pignorate saranno libere, Canicattì per le somme di novembre e dicembre 2013 è in attesa della liberatoria del pignoramento ed a giorni liquiderà il dovuto, Ravanusa è in attesa dì trasferimenti statali, Naro ha appena convocato il consiglio comunale per l'approvazione del bilancio e non appena lo strumento sarà esitato potrà versare le proprie quote, Licata ha già pagato il mese di dicembre alla Dedalo Ambiente e quelle somme sono state utilizzate per pagare il mese precedente".
E' sulla scorta di queste considerazioni che i due commissari straordinari dell'AtoAg3 si sono impegnati con i lavoratori a liquidare loro, entro il 4 di febbraio, il cinquanta per cento dello stipendio del mese di dicembre. (AAU)
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALE
Prevenire la corruzione l'ente si dota del piano
La Provincia si dota del piano triennale di prevenzione della corruzione e del programma triennale per la trasparenza e l'integrità per il triennio 2014/2016. Il Commissario Straordinario Benito Infurnari con propria determinazione ha approvato, oggi, la proposta elaborata dal Direttore-Segretario Generale Giuseppe Vella con il supporto dell'ufficio «Area Controlli, Anticorruzione, trasparenza e contenzioso» dell'Ente, Il provvedimento è composto dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Programma Triennale per la Trasparenza e l'integrità per il triennio 2014-2016, dalla Griglia-Programma Triennale per la trasparenza e l'integrità 2014/2016, dal modello per la procedura di adozione del Ptpc, dalla mappatura dei rischi, dalle misure organizzative per le attività ad alto rischio di corruzione e dalle tavole e misure organizzative previste per la realizzazione del piano. Il provvedimento, rivolto ai dirigenti e ai dipendenti dei vari settori dell'Ente, è stato adottato per dare tempestiva attuazione alle norme, già in vigore, per garantire il massimo grado di trasparenza dell'azione amministrativa e mettere in atto le politiche di prevenzione della corruzione previste dalla legge. Lo scopo del provvedimento è quello di ridurre in maniera consistente il rischio del manifestarsi di fatti riconducibili alla corruzione attraverso apposite misure di controllo. In particolare è previsto l'istituto della rotazione del personale, con funzioni di responsabilità, operante nelle aree a rischio corruzione, la tutela del wistleblower e la formazione e l'aggiornamento del personale in materia di anticorruzione.
Oggi voto finale per le tre città metropolitane
PALERMO La commissione Affari Istituzionali ha completato 'esame del ddl che istituisce 3 città metropolitane e 9 liberi consorzi di comuni. Il voto finale è previsto per oggi. «La commissione - dice il suo presidente Cracolici - ha fatto un buon lavoro, abbiamo rispettato i tempi: adesso la parola passa all'Aula». Ha votato contro Vinciullo a nome del Ncd: «Un pastrocchio» lo ha definito: «L'unico lato positivo è la possibilità di un referendum attraverso il quale i siciliani saranno chiamati a scegliere se mantenere le Province così come sono adesso oppure applicare questo ddl. Meglio sopprimere le Province e passare le competenze ai Comuni». Positivo il commento del capogruppo Pd Gucciardi: «La riforma delle Province è stata fortemente voluta dal Pd, adesso abbiamo un testo che tutela la rappresentanza dei territori ed al tempo stesso salvaguarda i lavoratori delle attuali Province». Sulla elezione dei presidenti dei Consorzi c'è una proposta del democratico Panepinto: «I cittadini dovrebbero esprimere apertamente il proprio parere circa l'elezione del Presidente dei liberi consorzi che sostituiranno le Province, decidendo con un referendum se optare per l'elezione diretta o per quella di secondo livello».
Il ddl la prossima settimana potrebbe essere inserito all'ordine del giorno dell'Ars per essere varato entro 115 febbraio, come stabilito dalla legge di proroga della gestione commissariale, varata alla fine dello scorso dicembre.
G.C.
Oggi il sindaco presenterà anche le numerose iniziative collaterali che scatteranno il 9 febbraio
Sagra, si ufficializza il programma
Sarà ufficializzato domani dal primo cittadino di Agrigento il programma definitivo di "Sagra del Mandorlo in fiore", del "Pesti- vai internazionale del folklore", del "Festival I bambini nei mondo" e soprattutto delle numerose iniziative collaterali annunciate dal 9 febbraio all'undici marzo. Rispetto al pre-programma annunciato la scorsa settimana durante una conferenza stampa le novità dovrebbero essere abbastanza poche e, ci dicono gli organizzatori, si dovrebbe trattare più che altro di "limature". Innanzitutto è stato confermato il concerto di apertura previsto nel week end dell'otto e nove febbraio da parte di Roy Paci insieme all'Orchestra municipale balcanica, che unirà sonorità mediterranee a quelle tipiche delle terre dell'est, così come è stata confermata la struttura di base della Sagra regionale e locale, con gruppi folk siciliani, carretti e, si dice, anche un corteo storico. Confermati, come dicevamo, gran parte degli eventi, anche se pare qualcuno potrebbe subire uno spostamento in ordine alle date o alla lunghezza dell'evento stesso. Vi sarà la Settimana dell'amore", che potrebbe tenersi dal 13 al 16 febbraio, così come i giorni dedicati alle "Eccellenze agrigentine", che dovrebbero svolgersi intorno al venti e durante i quali dovrebbe essere consegnata la cittadinanza onoraria alla scrittrice Simonetta
Agnello Hornby, Previsti in quei giorni anche un omaggio a Sciascia e Pirandello, con lo spettacolo "il berretto a sonagli" diretto da Bellomo. li primo marzo dovrebbe esibirsi poi Mario Venuti, per una sera dedicata a temi siciliani e sempre negli stessi giorni si terrà la "Vallicaldi open street", dedicato all'integrazione e all'arte. Dal 6 al 9 marzo i "Bambini nel mondo", mentre il dieci marzo partirà il Festival internazionale del folklore vero e proprio. Sui gruppi internazionali presenti è ancora riserbo, anche se il loro numero dovrebbe aggirarsi tra 12 e 15. Confermato invece uno dei presentatori degli spettacoli della sagra, ovvero il conduttore radiofonico Charlie Gnocchi, La sua presenza, pare, dovrebbe consentire alcuni collegamenti con Rtl 102.5 mentre si starebbe lavorando per ottenere la presenza da parte della Rai ad alcune manifestazioni.
Il modello a spezzatino" della Sagra, tra l'altro, potrebbe riguardare anche la fiera che ogni anno accompagna la kermesse folk, In questa fase, infatti, si sta pensando di consentire lo svolgimento dall'8 al 16 febbraio delle "bancarelle" sia in piazza La Malfa che al viale della Vittoria, dove la fiera si terrà in modo esclusivo dal 21 al 23 per poi riprendere in entrambe le location dal 28febbraio al 16 marzo. (G.SCH.)
Depurazione a San Leone, resta ancora da consegnare l'impianto a Girgenti acque
Soltanto qualche giorno addietro i due professionisti che erano titolari della direzione dei lavori di ampliamento del depuratore del Villaggio Peruzzo hanno consegnato la documentazione e gli incartamenti relativi alla contabilità finale di quell'intervento, risalente a tantissimi anni addietro. Un lavoro che non è stato portato a termine perchè nel frattempo la Soprintendenza ai beni culturali non ha più concesso I' autorizzazione e l'Amministrazione comunale ha operato scelte diverse. Come si sa, infatti, si è deciso di trasformare l'ormai ex depuratore in pompa di sollevamento per addurre i reflui di San Leone al depuratore di Sant'Anna.
Per avviare i lavori di realizzazione di quest'ultima condotta tuttavia il gestore privato ha chiesto l'autorizzazione al Dipartimento regionale acqua e rifiuti, anche se ancora non c'è il decreto di accreditamento delle somme finanziate dal Cipe, ed ovviamente deve ricevere in consegna l'area e gli impianti dell'ex depuratore di Villaggio Peruzzo che dovrà essere riconvertito in impianto di sollevamento.
Tale consegna, fino ad ora, non ha potuto avere luogo perchè non erano stati ultimati gli adempimenti relativi al precedente intervento: tra i progettisti ed il Comune è sorta una divergenza e nelle ultime settimane non è stato semplice per l'ufficio tecnico di Palazzo dei Giganti chiudere la faccenda. Finalmente qualche giorno addietro la documentazione è stata consegnata ed ora gli stessi tecnici dovranno effettuare un sopralluogo nell'ex depurato.- re allo scopo di predisporre un verbale di consistenza dei luoghi. Alla ricognizione dovrebbero essere presenti anche i progettisti, ma in caso di loro assenza pare che sia possibile procedere egualmente. Redatto il verbale di consistenza, finalmente potrà avvenire la consegna all'Ato idrico e per esso a Girgenti Acque che l'ha già reclamata da quasi due mesi.
«Noi siamo pronti a cominciare i lavori anche domani - continua a dire il gestore privato - se la Regione ci dà il via libera potremo dare il via alla fase conclusiva degli espropri e se il Comune ci consegna l'area dell'ex depuratore potremo già eseguire i primi interventi preparatori (ad esempio decespugliamento e bonifica delle aree). Non va dimenticato che si corre contro il tempo dato che la Procura della Repubblica la scorsa estate dispose che il mare di San Leone avrebbe dovuto essere bonificato entro dieci mesi e ne sono passati già oltre la metà.
S.F
IL PROVVEDIMENTO passa ora all'esame della Camera
Il Senato proroga l'emergenza rifiuti in Sicilia
Così sarà possibile completare l'aggiudicazione degli appalti per i nuovi impianti di trattamento
PALERMO. Votando a favore dell'emendamento presentato da Giuseppe Marinello, presidente della commissione Ambiente, l'Aula del Senato ha prorogato ieri l'emergenza rifiuti in Sicilia, Il provvedimento, contenuto nella conversione in legge del «decreto milleproroghe», passa ora all'esame della Camera dei deputati. Il testo, nella versione attuale, prevede la proroga della gestione commissariale a partire dallo scorso I gennaio fino al prossimo 30 giugno e conferma la possibilità di utilizzare solo le somme non ancora spese della dotazione finanziaria assegnata a suo tempo dalla legge. Dunque, non ci saranno risorse aggiuntive.
Ma, stando a quanto emerge dalla struttura commissariale di viale Campania, la proroga consentirà di completare l'aggiudicazione tramite gare europee dei nuovi impianti di trattamento dei rifiuti già previsti in precedenza e programmati in base al budget assegnato lo scorso anno.
Negli otto mesi precedenti la gestione dell'emergenza, affidata a Marco Lupo, dirigente generale del dipartimento regionale Rifiuti, ha puntato alla messa in sicurezza della discarica palermitana di Bellolampo e alla dotazione di nuovi impianti a norma che possano garantire non solo la continuità del conferimento a Palermo, ma anche il raddoppio delle percentuali di raccolta differenziata. E' stata completata in parte la nuova sesta vasca, è stata aggiudicata la realizzazione dell'impianto di preselezione, biostabilizzazione e compostaggio e quella dell'impianto di trattamento del percolato. E' stata avviata inoltre la redazione del piano di caratterizzazione dell'intera area e la copertura delle vecchie vasche esauste. Prima della scadenza del mandato a dicembre, Lupo e l'assessore Nicola Marino hanno anche bandito le gare per la realizzazione di tre discariche pubbliche a norma: la piattaforma integrata di contrada Timpazzo a Gela, la piattaforma integrata di contrada Cozzo Vuturo (vasca 02) a Enna, e la piattaforma integrata di contrada Pace a Messina. Finora la gestione commissariale ha impegnato o speso un totale di circa 110 milioni di euro.
Qualora la Camera confermi la proroga, e a queste condizioni, entro giugno restano da utilizzare circa 80 milioni per aggiudicare la costruzione della piattaforma integrata in contrada Montagnola Cuddia della Borranea a Trapani, di quella in contrada Incarcavecchio a Camporeale; e gli impianti di compostaggio di Calatafimi, Castelvetrano, Augusta, Noto, San Cataldo, Casteltermini, Capo d'Orlando, Terrasini, Castelbuono, Ravanusa, Sciacca ampliamento), Paternò, Grammichele (ampliamento) e Messina.
MICHELE GUCCIONE
Col fiato sospeso in attesa
del "verdetto" sblocca fondi Crocetta ottimista: il governo riconosce gran valore sociale alla finanziaria
Sarà il tavolo tecnico che si riunisce questo pomeriggio al ministero degli Affari regionali ad indicare la soluzione per aiutare la Regione siciliana ad uscire dall'impasse creata dall'impugnativa di ben 33 articoli della legge di stabilità. Ma non ci sarà il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, contrariamente da quanto sostenuto dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, che evidentemente lo aveva appreso durante il vertice di ieri a Palazzo Chigi, Vertice, coordinato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, che ha visto la contemporanea presenza dei ministri Gianpiero D'Alia (Pubblica amministrazione), Angelino Alfano (Interno), Fabrizio Saccomanni Economia) e Graziano Delrio (Affari regionali) nonché degli assessori regionali Luca Bianchi (Economia) e Nelli Scilabra (Formazione professionale e istruzione), Erano presenti anche Davide Faraone, della segretaria nazionale del Pd, e il coordinatore del Nuovo centrodestra Renato Schifani. Al termine dell'incontro, il presidente Cioretta ha dichiarato che «i rappresentanti del governo nazionale hanno affermato che la manovra 2014 non solo ottiene il pareggio dei conti, come confermato dal capo di gabinetto dell'Economia Daniele Cabras e dal ministro Deirio, ma che è anche una manovra di grande valore sociale e di rilancio dello sviluppo, sostenendo che i tagli avreh bere conseguenze drammatiche sul piano regionale, ma anche nazionale». Insomma sarebbero state giudicate positive tutte le azioni effettuate dalla Regione nelle ultime due finanziarie e i tagli rigorosi operati dal governo. Non solo - ha aggiunto Crocetta - sono stati tagliati 2,4 miliardi, ma sono già stati accantonati 300 milioni per il fondo rischi per i residui attivi. Una cifra ritenuta insufficiente dal Commissario dello Stato nei confronti del quale il presidente della Regione, negli ultimi giorni, non ha lesinato critiche,
Polemiche che dovrebbero fare parte del passato. Non a caso, ieri, Crocetta ha usato toni concilianti: «Ritengo urgente riprendere il dialogo con il Commissario dello Stato, nel rispetto del principio di leale collaborazione, per il bene comune. La tragedia imminente della possibile perdita di migliaia di posti di lavoro ha contribuito ad alzare la tensione, ma è volontà della Regione riconoscere il ruolo di garanzia che svolge il Commissario. Spero sinceramente che si possa riprendere un ragionamento che consenta a Regione, Stato e Commissario, tutti assieme, di trovare soluzioni urgenti per evitare la catastrofe in Sicilia',, Il presidente della Regione ha lanciato un appello «a tutti i lavoratori e alle famiglie, affinché mantengano un atteggiamento responsabile per evitare che possano esserci degenerazioni che possano compromettere l'ordine pubblico, riconoscendo il dii itto alla libera manifestazione di pensiero, escludendo, però, episodi di violenza.
Dal tavolo tecnico di oggi a cui parteciperà l'assessore all'Economia, Bianchi, dovrebbero uscire indicazioni precise per consentire al governo regionale di portare in Aula al più presto una nota di variazione di bilancio in grado di superare le censure di Aronica. Le ipotesi in campo sono diverse. Per quanto riguarda il problema dei residui attivi, il ministero dell'Economia sta studiando un disegno di legge per risolvere il problema di tutte le Regioni, essendo una questione nazionale.
LA REPUBBLICA
Dopo Province, sì in commissione
9 Consorzi e 3 Città metropolitane
VIA libera in commissione Affari istituzionali dell'Ars ai ddl di riforma delle Province. i testo prevede l'istituzione di 9 Consorzi (coincidenti con le attuali Province) e 3 Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina). I Comuni avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire alle Città metropolitane. I Comuni che confinano con un altro Consorzio avranno sei mesi di tempo per scegliere se aderire al Consorzio confinante o rimanere in quello attuale. Le funzioni e le competenze dei Consorzi e delle Città metropolitane saranno assegnate con legge regionale. La governance dei Consorzi sarà composta da organi di secondo livello scelti fra gli amministratori dei Comuni: il testo non prevede elezione diretta, come chiedeva l'Udc. «Fatto un buon lavoro», dice il presidente Antonello Cracolici.
LiveSicilia
Liberi consorzi, disco verde in commissione Affari
Approvato l'intero articolato del ddl su Liberi consorzi in sostituzione delle Province. Domani il voto finale in commissione.
PALERMO- La commissione Affari istituzionali dell'Ars, presieduta da Antonello Cracolici (Pd), ha approvato l'intero articolato del ddl su Liberi consorzi in sostituzione delle Province. Domani il voto finale in commissione.