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GIORNALE DI SICILIA


DISEGNO DI LEGGE Iniziativa con Castelvetrano-Selinunte
Province e liberi consorzi
Il no del sindaco Di Paola: «E' una falsa riforma»
I sindaci di Sciacca, Fabrizio Di Paola, e Castelvetrano-Selinunte, Felice Errante, hanno espresso forte contrarietà al disegno di legge approvato in commissione Affari Istituzionali, all'Assemblea Regionale Siciliana, sull'istituzione dei Liberi consorzi dei Comuni al posto delle Province. «il disegno di legge è una falsa riforma - dichiarano i due amministratori - un testo deludente, che cambia solo il nome agli enti che sì vogliono sopprimere. Invece di chiamarsi province si chiameranno liberi consorzi. Ai comuni non viene data libertà cli aggregarsi fin dall'inizio, secondo il criterio dell'omogeneità territoriale e di uguali aspirazioni e progettualità. I consorzi saranno calati dall'alto. comuni si concederà un termine per trasferirsi da un consorzio a un altro col rischio cli un caos istituzionale. Di Paola ccl Errante hanno lanciato un appello al governo e all'Assemblea Regionale Siciliana affinché venga preso in considerazione il documento dei sindaci delle province di Agrigento, Palermo e Trapani approvato durante l'assemblea che si è tenuta a Sciacca il 9 settembre2013. Nel documento si evidenzia che "i rappresentanti dei comuni partecipanti all'assemblea di Sciacca rivendicano la propria identità nonché la facoltà di aggregarsi con altri comuni di un territorio omogeneo, che lega realtà già unite da storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi che i Comuni hanno già sperimentato con esperienze amministrative, economiche e interrelazioni di vario genere. Il Libero Consorzio dei Comuni deve essere una nuova e reale opportunità, una forma che aggreghi funzionalmente Comuni uniti da identiche aspirazioni. Deve essere uno stimolo per portare avanti un comune progetto di sviluppo economico, una entità che, nel garantire i servizi essenziali, dia fiducia ai cittadini e agli amministratori". Nel documento si sottolinea che i Comuni" rifiutano entità preconfezionate dall'alto che non terranno conto di specificità storiche, geografiche ed economiche".




ENTI PUBBLICI Provvedimento del commissario
Provincia, firmata la proroga per 26 lavoratori precari
Disposta dal commissario straordinario Benito Infurnari, la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2014, dei contratti di diritto privato riguardanti 26 lavoratori dell'Ente, già prorogatial3 l gennaio2014. Con questo provvedimento - si legge in una nota - la Provincia, dopo l'approvazione della legge Finanziaria della Regione, ha voluto assicurato il posto di lavoro ai precari in scadenza di contratto.
Il provvedimento riguarda i dipendenti Giuseppe Bartolotta, Calcedonia Biancorosso, Teresa Bosco, Antonio Bunone, Gerlando Casà, Maria Castronovo, Pietro Cerami, Francesco Cinque, Anna Maria De Miceli, Salvatore Di Caro, Pietro Di Stefano, Letizia Galioto, Salvatore Gazzitano, Giuseppe Indelicato, Calogero Ingrao, Maria Vittoria Marsala, Antonino Nugara, Franca Pace, Lorenzo Pedalino, Angela Pitruzzella, Antonina Raneri, Francesco Santacroce, Maria Spiteri, Pellegrino Tometta, Grazia Villa e Giuseppina Vullo.
L'Ente - continua la nota - pur nello stato di assoluta incertezza in cui versa, come Istituzione, per effetto della legge che ha previsto l'istituzione dei liberi Consorzi comunali in sostituzione delle Province Regionali, ha deciso di assicurare continuità lavorativa ai dipendenti per tutto il 2014. Ciò in funzione dell'attuale mantenimento delle competenze previste dall'ordinamento e del permanere del fabbisogno organizzativo necessario per assicurare i servizi da erogare ai cittadini.


ISTRUZIONE. Caldaia guasta, oggi protesta in piazza
Liceo "Empedocle" al freddo, le lezioni si fanno coi giubotti
Costretti a fare lezione con indosso giubbotto, sciarpa e cappellino di lana. Qualcuno, perfino, con un plaid sulle gambe portato da casa. Da oltre 20 giorni, gli studenti del liceo classico "Empedode" di Agrigento popolano le glaciali aule dell'istituto scolastico rimasto senza riscaldamenti.
Oggi - dopo aver ottenuto, ieri, l'autorizzazione della Questura - scenderanno in strada ed insceneranno un sit-in davanti il palazzo della Provincia regionale. Nessun problema di carburante ai liceo "Empedocle", né di malfunzionamento della caldaia, A fare rimanere all'addiaccio gli studenti, "soltanto" un inghippo burocratico; manca, al momento, una certificazione dell'Inail.
Gli alunni, comprensivi oltre- modo, finché ce l'hanno fatta, hanno resistito. Ma a mettere a dura prova i nervi saldi ed il fisico, sono state le temperature bassissime degli ultimi giorni. F. a "ballare" dal freddo, difficilmente si riesce a seguire per bene le lezioni. "La caldaia non è mai stata rotta - ha chiarito ieri il dirigente scolastico Anna Maria Sermenghi - . La Provincia ha effettuato un adeguamento alle norme di sicurezza e l'iter si concluderà con il rilascio della certificazione da parte dell'Inail". Un certificato che di fatto omologherà la caldaia e completerà l'iter di adeguamento alle norme di sicurezza, "Venerdì, alle 9,30 - ha continuato il dirigente scolastico - avremo un incontro con la ditta incaricata per la documentazione e con il responsabile della sicurezza della Provincia. i ragazzi, pur essendo stati al freddo, sono stati comprensivi, molto responsabili, e sono stati aggiornati su ogni passaggio. Il clima degli ultimi giorni non ci ha certamente aiutato".
Il tempo della "comprensione" sembrerebbe essere però ormai finito ed oggi, anziché entrare alle 8,10 in classe, dalla via Empedocle si sposteranno al vicino palazzo della Provincia regionale davanti al quale scoppierà la protesta.
(CR)


il Movimento 5Stelle:"Indignati per lo squallido teatrino, la gente assiste al massacro dell'unica manifestazione internazionale della città
SAGRA A PERDERE
Ha scatenato un putiferio la notizia dell'arrivo ad Agrigento di alcuni gruppi folk internazionali approdati nella città dei templi con largo anticipo rispetto all'inizio del Festival internazionale del folklore poiché avrebbero ricevuto "inviti falsi" ma con tanto di carta intestata del Comune e firma del sindaco. Gli inviti sono stato inviati da Dario Danile (collaboratore da diversi anni del comitato organizzatore della kermesse folkloristica) "su incarico del sindaco", ha detto facendo riferimento anche ad alcuni testimoni. Ma Marco Zambuto ha già annunciato una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento: "Inviti con firme false", accusa. Ancora non si sa se il primo cittadino ha già presentato la denuncia formale che farà partire l'inchiesta giudiziaria sul caso, intanto impazzano reazioni e commenti.
Dopo aver sentito il sindaco dichiarare che l'amministrazione disconosce la paternità della presenza in città dei gruppi folklorici giapponesi e lettoni sento innanzitutto il dovere di porgere le mie formali scuse ai nostri ospiti giapponesi, lettoni e bulgari, lasciati in balia di se stessi, nonostante Agrigento si vanti di essere capitale dell'accoglienza e della concordia tra i popoli». Lo ha scritto in una nota il consigliere comunale indipendente di Agrigento Alessandro Patti secondo il quale 'il secolare buon nome di Agrigento va ben al di là di passeggeri sindaci, assessori, consiglieri comunali ed esperti cli tarantelle: a nessuno può essere consentito di esporre la città al pubblico ludibrio e a cotanta ignominia. L'amministrazione si faccia quindi carico delle spese di vitto e alloggio; questo è il minimo sindacale affinché si lenti in extremis di arginare questa colossale e pessima figura,. Anche il Movimento 5 Stelle di Agrigento «esprime autentica indignazione per lo squallido teatrino. Loro malgrado, già abituati a brutte figure di ogni genere, gli agrigentini assistono oggi al triste spettacolo del massacro, forse definitivo, dell'immagine dell'unica manifestazione di caratura internazionale cli cui ancora si fregi la città. I gruppi arrivano e la Sagra non c'è. Insomma - aggiungono i grillini - siamo arrivati alla brutta figura su scala internazionale! Le spiegazioni e i balletti di responsabilità non giustificano la città agli occhi di questi nostri ospiti e soprattutto agli occhi dei loro connazionali e della stampa, anche nazionale, che già racconta questa tragicomica storia. Ospitare i gruppi giunti in città facendo onore alla tradizione della nostra terra è un dovere a cui Agrigento non può sottrarsi. Per tale motivo il Movimento 5 stelle attraverso la disponibilità di alcuni attivisti si sta facendo carico dell'ospitalità di uno dei gruppi che è già arrivato ed ha in programma di organizzare una cena di benvenuto con tutti i gruppi folkloristici stranieri che arriveranno in questa settimana». Intervengono con una nota congiunta anche i gruppi consiliari agrigentini di Forza Italia, Nuovo centrodestra, Patto per il Territorio, Pid Cantiere popolare e Gruppo misto: »Su questa vicenda che presenta diversi lati oscuri andrebbe fatta chiarezza per capire chi ha invitato i gruppi a venire ad Agrigento e sulla base di quali eventuali provvedimenti amministrativi autorizzativi siano partititi consequenziali inviti ufficiali. Il sindaco venga in consiglio a relazionare sull'intera vicenda e chiarisca.
«Che gran bella figura! La Sagra del Mandorlo in Fiore trasformata in una imbarazzante farsa internazionale,,, è il commento dei consiglieri comunali dell'Mpa, Aurelio Trupia, Alfonso Vassallo, Francesco Picone e Riccardo Mandracchia. «Una vera e propria disorganizzazione organizzata, ci viene da urlare - scrivono i quattro esponenti del movimento per l'autonomia - vedere quanto sta accadendo è davvero molto triste. Altro che vetrina per promuovere la terra mim i i he m


LA SICILIA


FAVARA
Accordo con l'Università
Il Comune ha stipulato una convenzione con il prof. Pietro Navarra dell'Università degli Studi di Messina per l'attivazione di tirocini di formazione e di orientamento. Grazie a questa iniziativa gli studenti universitari potranno svolgere tirocini formativi per avere conoscenza. diretta del mondo del lavoro e dei servizi sociali, rapporti con l'Unione Europea. I tirocini e i corsi di orientamento si alterneranno tra momenti di studio e attività pratiche. Per ciascun tirocinante sarà predisposto un progetto formativo e di orientamento Soddisfazione per l'accordo raggiunto con il prof. Navarra esprime il sindaco di Favara Rosario Manganella e il capogruppo consiliare del Pd, Calogero Castronovo, promotore della convenzione firmata tra l'Ente Comune e l'Università degli Studi di Messina. Il prof. Pietro Navarra, ordinario di Economia Pubblica presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologie Quantitative (SEAM) dal 2013 è Rettore dell'università di Messina e lo sarà. fino 2019. Collabora con diversi quotidiani e periodici e svolge attività di consulenza nel campo dell'economia pubblica e della finanza locale sia in Italia, sia all'estero.
ENZO ARANCIO


Indagati i Moncada
Avrebbero realizzato un impianto solare in contrada Monte Narbone al posto di una serra per allevare polli e nonostante il divieto del Comune, incassando contributi per 9 milioni
Su un'area destinata dagli strumenti urbanistici all'attività agricola, con l'utilizzo di contributi pubblici, avrebbe realizzato un impianto industriale per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con questa accusa l'imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, 51 anni, è indagato, insieme al fratello, Stefano Moncada, 49 anni, e al progettista e direttore dei lavori, Girolamo Caruso, 61 anni, di Palermo. Coinvolte anche due società, la "M&A Rinnovabili" ela società agricola "SolarFarm". Ieri mattina a firma del procuratore capo Renato Di Natale, dell'aggiunto Ignazio Fonzo e dei sostituti procuratori Giacomo Forte e Salvatore Vella, il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Agrigento, con provvedimento d'urgenza, ha sequestrato in via preventiva, i conti bancari, nonché documentazione amministrativa e contabile degli indagati. L'ipotesi di reato è truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso, Il provvedimento è stato trasmesso al Gip del Tribunale di Agrigento, chiamato a decidere sulla convalida e la conferma dei sequestri, oppure rigettarlo.
Salvatore e Stefano Moncada, e Girolamo Caruso risultano indagati in quanto <(in concorso fra loro - Salvatore Moncada nella qualità di legale rappresentante della "M&G Rinnovabili" (società a nome della quale veniva presentata istanza di rilascio di concessione edilizia al Comune di Agrigento) e della Moncada Energy Group 5. r.
Stefano Monca da nella qualità di legale rappresentante della "Solar Farrn s. r. l.
Caruso in qualità di progettista e direttore dei lavori - realizzavano, senza la prescritta autorizzazione unica regionale, in contrada Monte Narbone nella campagne di Montaperto, alla periferia di Agrigento, classificata come zona agricola dagli strumenti urbanistici del Comune, un impianto di produzione di energia elettrica, da considerarsi a tutti gli effetti impianto industriale della portata di 6,5 MW, mediante la realizzazione di 54 pannelli fotovoltaici con copertura di una estensione di terre- nodi oltre 100.000 metri quadrati».
L'impianto, secondo la Procura della Repubblica di Agrigento, sarebbe abusivo e realizzato in totale difformità del provvedimento del 2009 del Comune. Proprio gli uffici di competenza del Municipio di Agrigento avevano, infatti, autorizzato la nascita di un allevamento di polli da carne biologici e di essenze vegetali aromatiche perenni, con coperture integrali fotovoltaiche, La società dei Moncada, nonostante il diniego del Comune, realizzò l'impianto fotovoltaico in una zona ad alto rischio sismico, incamerando fin qui per la sua attività contributi pubblici per oltre nove milioni di euro, erogati negli ultimi 4 anni dal Gse (Gestore Servizi Energetici) la società gestita dal Ministero dell'Economia e delle finanze.
ANTONINO RAVANA'


VERTICE A PALERMO. La stazione sarà riqualificata
I trasporti ferroviari saranno potenziati
Una delegazione licatese composta dal vice sindaco Angelo Cambiano, dal presidente del Consiglio comunale Saverio Platamone, dalla vice presidente Aurelia Urso e dal consigliere comunale Francesco Carità è stata ricevuta ieri mattina a Palermo dai vertici regionali di Rete Ferroviaria Italiana. Al sumrnit hanno preso parte l'ingegner Lo Bosco, presidente regionale di Rfi e il direttore territoriale produzioni dell'azienda, l'ingegner Cucinotta.
La delegazione licatese ha chiesto la riqualificazione della rete ferroviaria licatese e l'ampliamento del traffico ferroviario, soprattutto in direzione dell'aeroporto degli Iblei di Comiso. I vertici di Rfi hanno dato ampia disponibilità e sono state gettate le basi per la convocazione di un tavolo tecnico da tenere a stretto giro di posta sempre nel capoluogo per approfondire in maniera pratica i discorsi intrapresi ieri.
Diversi i temi che sono stati affrontati durante l'incontro, al termine del quale ha parlato il presidente del civico consesso, Saverio Platamone, il quale ha spiegato che «durante la riunione abbiamo registrato l'ampia disponibilità di Rfi per intervenire, di concerto con il comune, sulla riqualificazione della stazione ferroviaria e delle aree pertinenti.
L'attenzione si è comprensibilmente spostata anche sulla vicinanza con l'aeroporto comisano il cui raggiungimento in ferrovia rappresenta certamente un parametro da migliorare e da potenziare in tempi brevi per offrire all'utenza un servizio di fondamentale importanza.
«Si è anche ampiamente discusso dell'opportunità che offre l'aeroporto di Comiso per la rete ferroviaria continua Platamone — considerando l'ampio bacino di utenza che potrebbe sfruttare lo scalo ragusano. Inoltre il miglioramento della tratta ferroviaria porterebbe sicuri vantaggi economici all'area portuale sia per il settore turistico che per quello commerciale».
L'attenzione non si è però limitata solo agli aspetti legati al movimento ferroviario. Si è discusso infatti anche dell'ammodernamento del parco mezzi che attraversa la stazione di Licata e sono stati chiesti locomotori più nuovi rispetto a quelli in funzione attualmente, oltre che interventi sui binari, Questo aspetto andrà però affrontato direttamente con Trenitalia che ha la gestione diretta dei mezzi e delle strutture.
La delegazione licatese tra le varie richieste ha formulato anche quella di espletare alcuni interventi di riqualificazione della struttura ferroviaria vera e propria I locali sono infatti fatiscenti e chiusi ormai da diverso tempo. Non è possibile acquistare il biglietto direttamente in stazione poiché gli strumenti automatici non sono in funzione e, soprattutto di notte, l'area attorno alla ferrovia è diventata dimora per senza tetto. I partecipanti alla riunione operativa di ieri si sono dati appuntamento per un prossimo tavolo tecnico a cui parteciperanno oltre a Rete Ferroviaria Italiana anche i responsabili di Trenitalia, l'amministrazione comunale, una delegazione del consiglio comunale di Palazzo dell'Aquila e i tecnici dell'Ente, al fine di porre delle basi concrete su quanto discusso durante l'incontro del capoluogo.
GIUSEPPE CELLURA


Falsi inviti ai gruppi folkloristici
Zambuto presenta una denuncia
Stamattina chiarirà tutto in conferenza stampa. Poi andrà in Procura
"Gentile XXXX, il Comune di Agrigento ha il piacere di invitare il suo gruppo folk a partecipare alla 60esima Sagra del Mandorlo in fiore — 59esimo Festival internazionale del folklore che si svolgerà ad Agrigento dal 4 al 9 febbraio".
inizia così una lettera in inglese inviata il 27 dicembre scorso ad un gruppo dell'Europa dell'est su carta intestata del Municipio e di cui il nostro giornale è venuto in possesso. Un invito in piena regola, che ari un primo sguardo appare assolutamente ufficiale e che reca, in calce, anche la firma del sindaco Marco Zambuto.
La lettera, infatti, spiega al gruppo quali gli impegni che dovranno portare a compimento e soprattutto come si svolgerà il festival che, ribadiamo, in quell'invito indicava come data di svolgimento il periodo tra il 4 e il 10febbraio. Lo stesso range temporale che l'ormai ex assessore al Turismo e spettacolo Davide Lo Presti proprio nel periodo in cui la missiva fu inviata, a fine dicembre, indicava come quello individuato per lo svolgimento di Sagra e Festival.
Nella lettera, inoltre, si precisa che i gruppi dovranno essere di al massimo 20 persone, che dovranno eseguire musica rigorosamente dal vivo e che non dovranno in alcun modo pagare nulla
ma saranno costretti a non svolgere esibizioni non concordate con l'amministrazione.
Curioso, inoltre, che nella lettera del 27 dicembre si individui già anche dove i gruppi folk andranno a pernottare, ovvero un noto albergo cittadino, nonostante, da che ci risulti, le procedure burocratiche collegate all'assegnazione dei servizi a supporto della Sagra. Insomma, tutto sembra in regola, a parte lo strano colore della firma del sindaco e del timbro del Comune. Dettaglio quest'ultimo di certo non individuabile da un occhio inesperto.
Peccato che, una volta sottoposto il documento al primo cittadino questo ne abbia disconosciuto la paternità. "Non si tratta di un invito redatto da me — ha spiegato Marco Zambuto — innanzitutto perché la data è ben lontana da quella in cui ho fatto partire le lettere. Solo dopo aver avuto la certezza delle risorse, infatti, abbiamo proceduto ad avviare la macchina organizzativa vera e propria. Questa lettera è un falso che provvederò a denunciare alla magistratura".
Qualcuno tuttavia sostiene che lei abbia dato degli incarichi informali per contattare i gruppi.
"Si, ma si trattava unicamente di un incarico esplorativo: si sarebbero dovuti unicamente contattare i gruppi, non invitarli ad Agrigento".
Insomma, sembra che la tesi sostenuta giusto ieri dal sindaco circa l'esistenza di inviti apocrifi, potrebbe essere suffragata dai fatti. Per questo il primo cittadino stamattina ha convocato una conferenza stampa nella quale potrebbe rivelare anche la presenza di altra documentazione di questo tipo di cui gli organizzatori potrebbero essere venuti in possesso in questi giorni. Una cosa, in attesa che si faccia chiarezza in tutte le sedi, appare abbastanza certa: chiunque abbia realizzato questi inviti era a conoscenza di tutti i dettagli delle fasi organizzative della Sagra, dato che indica modalità, tempi e dettagli clic in quel periodo ad Agrigento non erano ancora noti. C'è di più: uno dei gruppi folk contattati in quel periodo ha, sul proprio sito, addirittura il logo del 69esimo Festival, non ancora diffuso dagli organizzatori.
GIOACCHINO SCHICCHI


SICILIANFORMAZIONE


Liberi consorzi e "aree",
Crocetta all'ultima spiaggia
Il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha convocato per giovedì mattina la conferenza dei capigruppo. All'ordine del giorno il disegno di legge sulla nascita dei liberi consorzi e delle aree metropolitane esitato dalla Prima commissione legislativa Affari istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici. Sarà presente il presidente della Regione, Rosario Crocetta. È stato il governatore a sollecitare la conferenza. I tempi di approvazione del disegno di legge sono molto stretti e c'è quindi il rischio concreto che si debba andare al rinnovo delle amministrazioni provinciali. Il ritorno alle urne sarebbe una beffa, non solo per il presidente della Regione, che già un anno fa annunciò la primogenitura siciliana sull'abolizione delle amministrazioni provinciali, ma anche per l'Ars, che entrerebbe in conflitto con la linea pressoché unanime, nonostante i distinguo, del parlamento nazionale. Il governo nazionale ha intenzione, infatti, di usare disincentivi efficaci - un taglio ai trasferimenti di risorse - con quelle Regioni che oppongono resistenza. La Conferenza dei capigruppo di giovedì prossimo non è l'ultima spiaggia, ma di sicuro costituisce una tappa fondamentale per l'iter della riforma. È prevedibile che il passaggio della proposta legislativa nelle commissioni di merito incontri ostacoli di natura formale e sostanziale. L'Assemblea è affollata di deputati che non amano la riforma e difendono lo status quo con modalità diverse. Una presenza trasversale che non lascia fuori alcun gruppo parlamentare. I partiti, a Roma, dicono una cosa ed in periferia ne dicono un'altra, perché nel territorio prevalgono bisogni ed umori diversi ed è difficile trasferire nelle regioni le scelte romane. La maggioranza di governo, dai confini incerti, non può assicurare l'approvazione del provvedimento. Ci sono state dichiarazioni inequivocabili. C'è chi sostiene la necessità nel Pd, che si conservi la partecipazione diretta, e c'è chi vorrebbe lasciare le cose come stanno. Inoltre il disegno di legge esitato dalla commissione Affari istituzionali ha finito con lo scontentare sia i riformatori, che lo giudicano una finzione o quasi, sia i conservatori, che preferirebbero non si toccasse nulla,La vigilia del dibattito d'aula, infine, è stata preceduta da una convention a Caltagirone dedicata proprio alla riforma: la Fondazione Luigi Sturzo, presieduta dal senatore Parisi, ha convocato amministratori, esperti nazionali e siciliani, funzionari e parlamentari, che hanno detto peste e corna del disegno di legge uscito dalla commissione legislativa e guardato con attenzione alla riforma delle "vaste aree".Una sconfessione dei liberi consorzi e il superamento dell'attuale assetto territoriale con macro-province sul modello trentino, 36 in tutta Italia, due delle quali in Sicilia. La Regione siciliana sarebbe divisa in due, una macroprovincia occidentale e l'altra orientale che comprenderebbe anche l'area calabra dello Stretto.
Con queste premesse si apre la "sessione" dedicata alla riforma dei liberi consorzi a Palazzo dei Normanni.



AGRIGENTONOTIZIE
Tagli al Cupa di Agrigento, gli studenti di Servizio sociale: "Salvate il nostro corso"
"Tagliare il nostro corso - affermano - non rappresenta una sconfitta solo per la comunità Agrigentina, ma anche per l'Italia intera, essendo Agrigento frontiera d'Europa e punto d'arrivo ogni anno di migliaia di persone in condizioni di disagio e povertà"
La decisione del Cda del Polo universitario di Agrigento di eliminare i corsi di laurea in Servizio sociale e Ingegneria informatica e gestionale ha provocato una serie di reazioni, tra le quali anche quella degli studenti iscritti.I ragazzi di Servizio sociale, in special modo, parlano di "un corso di laurea che ha fornito, anno dopo anno, alla comunità operatori formati e specializzati nell'attivare e massimizzare le risorse, la cui presenza quindi dovrebbe esser considerata lapalissiana e scontata in un territorio già di per se povero a fronte anche dei sempre più consistenti tagli al Welfare ed alla spesa pubblica che rendono sempre più necessaria la presenza di figure esperte e creative, capaci di affrontare situazioni problematiche in condizioni economiche precarie. Tagliare il nostro corso inoltre non rappresenta una sconfitta solo per la comunità Agrigentina, ma anche per l'Italia intera, essendo Agrigento frontiera d'Europa e punto d'arrivo ogni anno di migliaia di persone in condizioni di disagio e povertà, su cui si dovrebbe considerare prioritario l'intervento di professionisti formatisi e specializzatisi nel territorio. Ecco perchè, con voci incessanti di trasferimenti ed accorpamenti coatti di studenti verso la sede centrale, dichiariamo collegialmente che non accetteremo alcun provvedimento lesivo dei nostri diritti di cittadini e studenti, riservandoci quindi di adottare ogni mezzo previsto dalla legge a nostra tutela. Dichiariamo inoltre la nostra totale adesione al corteo organizzato dall'associazione 'Il Cambiamento' e fissato per sabato 8 febbraio, alle 9, attivando parallelamente una petizione, online e cartacea, attraverso cui verrà demandata solidarietà e partecipazione all'intera comunità agrigentina".



Provincia regionale, garantito il rapporto di lavoro dei contrattisti fino al 31 dicembre 2014
L'Ente, pur nello stato di assoluta incertezza in cui versa, come Istituzione, per effetto della Legge regionale numero 7 del 27 marzo 2013, che ha previsto l'istituzione dei liberi Consorzi comunali in sostituzione delle Province regionali, ha deciso di assicurare continuità lavorativa ai dipendenti
Disposta, con determinazione numero 18 del 31 gennaio del commissario straordinario Benito Infurnari, la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2014, dei contratti di diritto privato riguardanti 26 lavoratori dell'Ente, già prorogati al 31 gennaio 2014. Con questo provvedimento la Provincia, dopo l'approvazione della legge Finanziaria della Regione, ha voluto assicurato il posto di lavoro ai precari in scadenza di contratto. Il provvedimento riguarda i dipendenti Giuseppe Bartolotta, Calcedonia Biancorosso, Teresa Bosco, Antonio Bunone, Gerlando Casà, Maria Castronovo, Pietro Cerami, Francesco Cinque, Anna Maria De Miceli, Salvatore Di Caro, Pietro Di Stefano, Letizia Galioto, Salvatore Gazzitano, Giuseppe Indelicato, Calogero Ingrao, Maria Vittoria Marsala, Antonino Nugara, Franca Pace, Lorenzo Pedalino, Angela Pitruzzella, Antonina Raneri, Francesco Santacroce, Maria Spiteri, Pellegrino Tometta, Grazia Villa e Giuseppina Vullo. L'Ente, pur nello stato di assoluta incertezza in cui versa, come Istituzione, per effetto della Legge regionale numero 7 del 27 marzo 2013, che ha previsto l'istituzione dei liberi Consorzi comunali in sostituzione delle Province regionali, ha deciso di assicurare continuità lavorativa ai dipendenti per tutto il 2014. Ciò in funzione dell'attuale mantenimento delle competenze previste dall'ordinamento e del permanere del fabbisogno organizzativo necessario per assicurare i servizi da erogare ai cittadini.



INFOAGRIGENTO
Provincia: prorogati di un anno i rapporti di lavori dei contrattisti
Disposta, con determinazione n.18 del 31 gennaio del Commissario Straordinario Benito Infurnari, la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2014, dei contratti di diritto privato riguardanti 26 lavoratori dell'Ente, già prorogati al 31 gennaio 2014. Con questo provvedimento la Provincia, dopo l'approvazione della legge Finanziaria della Regione, ha voluto assicurato il posto di lavoro ai precari in scadenza di contratto.
Il provvedimento riguarda i dipendenti Giuseppe Bartolotta, Calcedonia Biancorosso, Teresa Bosco, Antonio Bunone, Gerlando Casà, Maria Castronovo, Pietro Cerami, Francesco Cinque, Anna Maria De Miceli, Salvatore Di Caro, Pietro Di Stefano, Letizia Galioto, Salvatore Gazzitano, Giuseppe Indelicato, Calogero Ingrao, Maria Vittoria Marsala, Antonino Nugara, Franca Pace, Lorenzo Pedalino, Angela Pitruzzella, Antonina Raneri, Francesco Santacroce, Maria Spiteri, Pellegrino Tometta, Grazia Villa e Giuseppina Vullo. L'Ente, pur nello stato di assoluta incertezza in cui versa, come Istituzione, per effetto della L.R. n. 7 del 27 marzo 2013 che ha previsto l'istituzione dei liberi Consorzi comunali in sostituzione delle Province Regionali, ha deciso di assicurare continuità lavorativa ai dipendenti per tutto il 2014. Ciò in funzione dell'attuale mantenimento delle competenze previste dall'ordinamento e del permanere del fabbisogno organizzativo necessario per assicurare i servizi da erogare ai cittadini.











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