La Sicilia
Province, al via l'iter del ddl di abolizione
g. c.). È arrivato il momento del dibattito in Aula del ddl, già licenziato dalla commissione competente, relativo alla sostituzione delle Province con le Città metropolitane e dei Liberi consorzi d comuni, Oggi in mattinata Sarà la capigruppo a stabilirne l'iter che, in ogni caso, dovrà avere le caratteristiche dell'urgenza. Lo scorso dicembre, l'Ars aveva prorogato la gestione commissariale delle Province fino al 15 febbraio. Per quella data dovrà essere pronta la legge statutiva dei Liberi consorzi, onde evitare d'incorrere nella convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo degli organi rappresentativi delle Province, posto che la gestione commissariale non è procrastìnabìle, avendo già usufruito di un rinvio.
Per il capogruppo del Pd, Gucciardi, «la riforma delle Province deve essere immediatamente esaminata dall'Aula». E aggiunge: «Il Pd sostiene un percorso di riforme:siamo di fronte a una sfida coraggiosa e in Assemblea ognuno deve fare la propria parte. Alla luce del sole, La cancellazione delle Province e l'istituzione dei consorzi di Comuni e delle Città metropolitane è un impegno preso con gli elettori già in campagna elettorale. Adesso siamo a un passaggio cruciale:
mi aspetto che in Aula ci si confronti sul merito della riforma, senza tatticismi né rinvii».
Gli studenti del classico «Empedocle» costretti a stare a scuola con i cappotti. Chiedono i riscaldamenti
Saltellando e al grido "noi vogliamo i riscaldamenti" gli studenti del liceo classico Empedocle di Agrigento, ieri mattina, hanno manifestato davanti alla Provincia, I ragazzi hanno urlato slogan, esposto cartelloni, e qualcuno ironizzando, addirittura è arrivato in piazza munito di plaid sulle spalle. Dall'inizio della stagione invernale, per combattere il freddo sono costretti a sedere nei banchi di scuola indossando giubbotti, sciarpe e cappelli I termosifoni non funzionano e nonostante le varie sollecitazioni alla Provincia, le richieste sono risultate lettera morta. E così ieri mattina un centinaio di giovani, autorizzati dalla Questura, ha tenuto un sitin di protesta. Presenti i rappresentanti d'istituto e i vertici della Consulta studentesca agrigentina, «Si sta meglio fuori Da qualche giorno - dice uno dei rappresentanti d'istituto, Alberto Petix - la situazione è diventata insostenibile. Non possiamo restare senza riscalda mento. Anche i professori sono d'accordo. Anche loro sentono il freddo Da dicembre sollecitiamo a una soluzione. In classe ribadisce un altro studente, Giacinto Luca Arcuri- fa davvero troppo freddo. Così rischiamo di ammalarci, abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione per avere delle risposte. I professori condividono il nostro disagio, lo sciopero può servire a ottenere una risposta in tempi brevi». Una rappresentanza è stata ricevuta dal commissario della Provincia, Benito Infurnari. Della vicenda si è pure interessato il prefetto Nicola Diomede, che per una decina di minuti si è intrattenuto in strada con un gruppo di studenti. Ha ascoltato i motivi della protesta e subito dopo si è attivato, sollecitando telefonicamente l'Ente Provincia a fare presto per risolvere la questione. Nei giorni scorsi la preside dell'Empedocle, Anna Maria Sermenghi ha chiarito che la caldaia è funzionante e l'intoppo è di tutt'altra natura. A fare rimanere all'addiaccio gli studenti sarebbe soltanto un problema burocratico, mancherebbe, infatti, una certificazione dell'inail. Venerdì prossimo, intanto, ci sarà un incontro con tra i vertici della scuola, la ditta incaricata per la documentazione e il responsabile della sicurezza della Provincia.
CAMERA D COMMERCO Domani il «Tavolo Europa)) «Un'occasione di sviluppo»
Domani alle 10 alla Camera di Commercio si terrà la seduta d'insediamento del Tavolo Europa, strumento operativo per sopperire al deficit progettuale che spesso non consente al territorio agrigentino di cogliere le opportunità offerte dai bandi finanziati con le risorse comunitarie.
Un'iniziativa delle Associazioni datoriali e delle forze sociali della provincia che fa seguito all'impegno collegialmente assunto nel corso dell'incontro del 14 gennaio 2014 alla presenza del Prefetto Nicola Diomede. Tutti i partecipanti hanno evidenziato come l'attuale momento di difficoltà debba rafforzare quell'idea di collaborazione che puo consentire di condividere con i protagonisti del territorio la svolta culturale di cui ha bisogno la provincia di Agrigento.
"In questo senso - sottolinea il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina - l'obiettivo primario indicato dalle forze sociali e imprenditoriali, alla presenza del prefetto è stato quello di ricreare la fiducia, offrendo obiettivi perseguibili e strumenti per realizzarli, per cogliere tutte le opportunità che offrono le logiche alternative ai flussi di finanza derivata, sempre più esigui.
Coerentemente rispetto all'impegno assunto - aggiunge Messina - ogni organizzazione presente al Tavolo ha provveduto a segnalare quelle professionalità che per competenza e disponibilità sono in grado di assicurare un contributo tecnicamente idoneo al raggiungimento di risultati concreti".
Giornale di Sicilia
In vendita strade in disuso Ecco il piano di alienazione dei "relitti" della Provincia
La Provincia vende i terreni che prima erano utilizzati come strade e adesso sono diventati cosiddetti "relitti", Su disposizione del commissario straordinario Benito Infurnari che ha messo mano ai piano di alienazione, gli uffici dell'erite hanno predisposto il bando perla vendita di alcuni lotti, cioè appezzamenti di terreno dove prima passava il tracciato della rete viaria provinciale. In questa fase saranno interessati soltanto 3 lotti. In particolare del relitto sulla provinciale 38 Licata, contrada Cascirio Montesole confinante con la statale 115 in territorio di Licata con una consistenza di 191 metri quadrati ed un prezzo a base d'asta di 4.775 euro, quello lungo la cx provinciale 18 Joppolo Giancaxio di 1.000 metri quadrati che sarà venduto ad un prezzo iniziale di 3.000 euro, ed il relitto lungo la provinciale 17, tratto "Raffadali-Santa Elisabetta" nel Comune di Raffadali, che si estende per 600 metri quadrati ed è messo all'asta al prezzo iniziale di 3.000 euro. Insomma dalla vendita la Provincia spera di ricavare più di 10 mila euro almeno. Per partecipare all'asta pubblica, per singolo lotto si dovrà versare, quale cauzione un importo, pari al 10% del prezzo posto abase d'asta, sul conto corrente della Provincia. La Commissione di gara procederà all'apertura di tutte le buste e delle offerte pervenute al fine di verificare l'ammissibiità dei concorrenti e successivamente procederà all' aggiudicazione del bene provinciale al soggetto che avrà offerto il maggior aumento.
Imprese, la provincia maglia nera in Sicilia
Agrigento, maglia nera in Sicilia per la puntualità nei pagamenti ai fornitori da parte delle imprese. Secondo i dati diffuso dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti dì pagamento delle imprese siciliane nel terzo trimestre 2013, solo il 20,9 per cento delle imprese della provincia di Agrigento ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, mentre il 48,2 per cento, ha saldato, sempre nell'ultimo trimestre 2013, con un ritardo fino a 30 giorni oltre il termine e ben il 30,9 per cento con un ritardo superiore ai 30 giorni. La performance della provincia agrigentina, si piazza all'ultimo posto in Regione ed è nettamente inferiore alla media italiana. Da sottolineare anche che i pagamenti oltre i 30 giorni sono quasi triplicati negli ultimi 3 anni, passando dal 12,8 per cento del 2010 all'attuale 30,9.
A livello provinciale, Ragusa risulta la provincia più virtuosa con il 27,4 per cento di imprese puntuali.
LiveSicilia
Big, assessori e "new entry"
La corsa per le Europee
di Accursio Sabella
I partiti lavorano alle liste per le elezioni di maggio. Forza Italia punterà su Iacolino, Fallica e Avanti. L'Udc deve decidere se andare da sola o con il Nuovo centrodestra. Gli alfaniani provano a convincere Cascio. Nel Pd si punterà su una donna-sindaco e Lumia sarà sostenuto dagli altri alleati della giunta Crocetta. Mentre un componente del governo regionale starebbe pensando a una candidatura clamorosa.
PALERMO - Tra congressi imminenti, improvvise crisi di governo e annunciati rimpasti, i partiti siciliani hanno anche acceso i motori in vista delle prossime elezioni europee, che si svolgeranno tra il 22 e il 25 maggio prossimo. Ottanta giorni che potrebbero ridisegnare la mappa del potere politico dell'Isola.
Le Europee, infatti, potrebbero segnare ufficialmente il ricongiungimento tra l'Udc di Casini e il centrodestra. Un avvicinamento che in queste ore rischia di far saltare in aria la giunta di Rosario Crocetta. L'Udc, a dire il vero, deve ancora sciogliere un nodo: presentare una propria lista o correre insieme al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Le liste della circoscrizione Sicilia-Sardegna prevedono la presenza di otto candidati. Di questi, appunto, una percentuale sarà costituita da politici sardi. Ma ovviamente, la scelta di correre da soli (l'ultimo riunione allargata del gruppo all'Ars ha deciso in questo senso) oppure in compagnia, segnerà le scelte dei centristi di D'Alia.
Nel primo caso, lo stesso ministro potrebbe correre come capolista (salvo poi dover decidere se mantenere il ruolo di componente del governo nazionale o lo scranno europeo, incompatibili), e tanti altri "big" potrebbero essere chiamati alle armi. Dal segretario regionale Giovanni Pistorio al capogruppo Lillo Firetto fino all'ex presidente della Provincia di Trapani e attualmente deputato regionale Mimmo Turano. Ma le scelte dell'Udc, in qualche caso, potrebbero coinvolgere, in maniera diretta o indiretta, anche la giunta regionale. Uno dei nomi caldi infatti è quello di Dario Cartabellotta. In ballo anche l'assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti. Un nome caldissimo, invece, è quello del magistrato Carmelo Carrara, marito dell'assessore alla Famiglia Ester Bonafede. Lui potrebbe essere presente anche nel caso di una lista-congiunta con il Nuovo centrodestra e altri movimenti moderati.
Gli alfaniani, dal canto loro, confermeranno in lista l'uscente Giovanni La Via, e potrebbero lanciare il messinese Nino Germanà. Anche all'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio sarebbe stato richiesto l'impegno diretto. Ma il parlamentare non sarebbe al momento convintissimo. Prendono quota, invece, le ipotesi di Renato Schifani come capolista e della senatrice Simona Vicari. Un candidato dovrebbe rappresentare, invece, la Sicilia orientale e potrebbe essere il deputato siracusano Vincenzo Vinciullo.
Ex Pdl, questi ultimi. Che correranno quindi, per la prima volta negli ultimi anni, in liste diverse da quelle degli ex compagni di Forza Italia. I fedelissimi del Cavaliere sarebbero intenzionati a confermare in lista l'uscente Salvatore Iacolino e a lanciare l'ex presidente della Provincia Giovanni Avanti, il miccicheiano Pippo Fallica e il deputato vicino alla Destra, Santi Formica. Non ha deciso se scendere in campo in questa competizione, invece, Saverio Romano. Mentre per il candidato della Sicilia orientale, la scelta cadrà su uno tra Salvo Pogliese e Basilio Catanoso. Ma è proprio attorno a Forza Italia che aleggia un nome che avrebbe del clamoroso. Nei giorni scorsi, infatti, si sarebbe addirittura parlato della possibile candidatura dell'assessore regionale all'Energia Nicolò Marino. Una indiscrezione che al momento non trova conferme ufficiali negli ambienti azzurri. Ma che non è stata mai nemmeno smentita dal diretto interessato mentre viene rilanciata su blog e testate locali, come nel caso de "ilvolatore.it". Quella che pare un'eventualità quasi irrealizzabile diventa verosimile sulla base, da un lato, delle recenti polemiche tra l'assessore e il presidente Crocetta. Dall'altro, dando un'occhiata anche ad alcuni tra i fedelissimi dell'assessore. La Regione, infatti, nel mandare a casa molti dirigenti generali esterni, a inizio legislatura, ha salvato, tra gli altri, Marco Lupo. Il burocrate è da tempo vicinissimo all'ex ministro Stefania Prestigiacomo, che ha deciso di restare in Forza Italia, appunto. Senza contare le accorate difese dell'assessore nei confronti dell'altro dirigente generale del suo assessorato: Maurizio Pirillo, ex capo di gabinetto di Gaetano Armao, che fu assessore con Raffaele Lombardo. Pirillo fu scelto da Armao anche per la guida di una società importante come Multiservizi. Pirillo e Lupo sono i più stretti collaboratori di Marino, quindi. E certamente non sono vicini al centrosinistra. "Ma Marino - scrive sempre 'ilvolatore.com' - ha trait d'union importanti anche con Saverio Romano, ex ministro del governo Berlusconi e oggi in Forza Italia. L'uomo di collegamento è Carmine Canonico, membro dell'Ismea (l'Istituto per studi, ricerche e informazioni sul mercato agricolo), legato a Marino attraverso una persona del suo staff, Ferdinando Buceti, nominato dall'assessore commissario in diversi Ato". Quanto basta, insomma, per rafforzare l'indiscrezione: Marino alle europee con Forza Italia. Si vedrà.
Mentre nel Movimento cinque stelle si discute ancora delle modalità di selezione dei candidati, su cui sembra ci sia un dibattito molto acceso all'interno del partito, nel centrosinistra i tempi non sono ancora maturi per scegliere i candidati.
Il maggiore partito, il Pd, è infatti in piena campagna congressuale. Prima di allora sarà difficile prevedere quali saranno gli effettivi equilibri in campo tra i democratici. Senza contare che la corsa alle Europee può intrecciarsi con le vicende del rimpasto di governo. È proprio in questo contesto che sembra maturare, però, la candidatura di Giuseppe Lumia. Fortemente appoggiato dal presidente Crocetta. Ma non solo. A sostenere la corsa del politico termitano, infatti, sarebbero pronti alcuni tra gli alleati del governatore: Drs, Megafono e Articolo 4. Una "cortesia" che verrebbe ricambiata, ovviamente, con l'inserimento di questi partiti nella compagine governativa in vista del prossimo rimpasto. A riflettere seriamente sull'idea di candidarsi, poi, sono altri due "big" siciliani del partito. Sia Giuseppe Lupo che Antonello Cracolici, infatti, potrebbero essere inseriti in lista. Entrambi stanno prendendo in seria considerazione l'ipotesi che gli è stata prospettata. Ma scioglieranno la riserva tra qualche giorno. Intanto, bisogna anche individuare delle donne "candidabili". La legge prevede infatti la presenza di almeno tre candidate in lista. E il Pd potrebbe proporre, soprattutto per la Sicilia orientale la rodata Concetta Raia. Mentre il partito è solleticato dall'idea di inserire in lista una candidata che non possiede tessera di partito. E che nutrirebbe ancora qualche resistenza a impegnarsi in prima persona. Ma per molti democratici, soprattutto in una competizione come le elezioni europee, il nome di Giusy Nicolini, battagliero sindaco di Lampedusa, pare quello giusto.
Agrigentonotizie
Corsi soppressi al Cupa di Agrigento, gli studenti rivendicano il diritto allo studio
Gli universitari annunciano che saranno presenti alla riunione con presiddente Immordino "per pretendere risposte esaustive e apprendere quali soluzioni di finanziamento immediate intendano adottare, Cupa, Unipa e la Regione siciliana"
Tagli al Cupa di Agrigento, gli studenti di Servizio sociale: "Salvate il nostro corso"
Chiuso il corso in Servizio sociale al Cupa, Iacono: "Sconfitta per la provincia di Agrigento"
Soppressi corsi di laurea al Cupa di Agrigento, Vullo: "Decisione grave"
Tagliati due corsi di laurea al Cupa, Cicero: "Scelta scellerata"
1A seguito della deliberazione numero 1 del 24 gennaio 2014 assunta dal CdA del Cupa, che prevede il taglio di due corsi di laurea, nonché della convocazione da parte del presidente del Cupa, Maria Immordino, i rappresentanti degli studenti di tutti i corsi di laurea "stigmatizzano in primo luogo che non risultano nemmeno tra gli invitati all'incontro".
"La gravità di tale atteggiamento - proseguono gli studenti - sta nel sottovalutare la rappresentanza studentesca in ordine alla decisione di tagliare il diritto allo studio dei giovani residenti in città e nella Provincia di Agrigento che insieme alle loro famiglie pagano pesantemente il peso di tale miope scelta. A tal proposito comunicano che parteciperanno il giorno 7 febbraio 2014 all'incontro, al fine di pretendere risposte esaustive e apprendere quali soluzioni di finanziamento immediate intendano adottare, Cupa, Unipa e la Regione siciliana per scongiurare il taglio della varietà e qualità dell'offerta formativa ed assicurare alle famiglie ed agli studenti la possibilità di esercitare il proprio diritto allo studio nella provincia di residenza senza essere sottoposti a gravi e pesanti sacrifici economici. I rappresentanti degli studenti si batteranno affinché venga evitato questo attentato al diritto allo studio che, ove dovesse persistere, pregiudicherà alle generazioni a venire l'esercizio di un diritto sacrosanto sancito dalla costituzione italiana".
Agrigento, riscaldamenti spenti al liceo "Empedocle": gli studenti manifestano in Prefettura
Armati di cartelloni e coperte, infatti, i giovani hanno spiegato al commissario Benito Infurnari e il prefetto Diomede che i termosifoni non sono mai stati accesi nel corso dell'anno
Gli studenti del liceo classico "Empedocle" di Agrigento, questa mattina, si sono ritrovati davnti il palazzo della Prefettura per manifestare contro la mancanza di riscaldamenti nell'istituto.
Armati di cartelloni e coperte, infatti, i giovani hanno spiegato al commissario Benito Infurnari e il prefetto Diomede che i termosifoni non sono mai stati accesi nel corso dell'anno.
Pare che l'impianto di riscaldamento non sia stato messo in funzione a causa della mancanza di una certificazione da parte dell'Inail.
GdSonline
Province, appello di Crocetta ai partiti:serve intesa fra tutte le forze politiche
Oggi la conferenza dei capigruppo calendarizzerà il disegno di legge sulle Province, esitato in commissione Affari istituzionali la scorsa settimana
PALERMO. «In Assemblea regionale si apre una partita importantissima, quella dell'istituzione dei Liberi Consorzi e c'è la necessità di una intesa tra tutte le forze politiche. I nuovi Consorzi non possono essere la ripetizione delle vecchie politiche e neppure enti di spesa, ma vanno concepiti come organi di programmazione poichè devono essere i comuni i veri protagonisti della vita politica siciliana». Così il governatore Rosario Crocetta a proposito della conferenza dei capigruppo che oggi dovrebbe calendarizzare il disegno di legge sulle Province, esitato in commissione Affari istituzionali la scorsa settimana.
Per Crocetta «le funzioni finora svolte dalle Province devono essere decentrate ai comuni, trasferendo anche le risorse necessarie». «In questo quadro - sostiene Crocetta - va chiarita in Parlamento la posizione del Nuovo centrodestra che fa parte del governo nazionale e che a Roma sostiene l'abolizione delle Province, mentre in Sicilia mi sembra che tentennino parecchio».
«Su questioni importanti come le riforme - è l'appello del governatore - non si possono assumere posizioni in base alla partecipazione o meno nel governo ma occorre avere coerenza. E questo vale per tutti».