GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITA'. Sabato scorso l'incontro con Lagalla
Cupa, Camera di commercio "Fiduciosi per il suo futuro"
Il presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina, è intervenuto a margine della riunione di sabato corso al Comune, chiesta dal sindaco Zambuto per fare il punto insieme al rettore La Galla e al commissario della Provincia Infurnari, che si faccia chiarezza sui futuro del Cupa. «Da tempo - sostiene Messina - abbiamo invitato gli altri soci del Consorzio universitario, in primis il Comune e la Provincia, a rivedere in aumento, tutti insieme, la quota di partecipazione, ritenendola un prezioso investimento nella studio e nella formazione dei nostri giovani. L'adesione al nostro appello pone al riparo il Cupa dalle incertezze a volte ricorrenti nei trasferimenti dalla Regione, come accaduto ad esempio in occasione dell'ultima Finanziaria. Lo svolgimento delta- volo tecnico - aggiunge - ha registrato la volontà di stipulare patto sinergico tra i soci del Cupa, e in questa direzione Lagalla, a fronte del segnale positivo che giunge da Agrigento, ha assicurato un aumento delle risorse di compartecipazione da parte dell'Università di Palermo, mantenendo così inalterata l'offerta didattica del Cupa agrigentino».
(AMM)
PROVINCIA Sono relative all'anno scolastico 2009/2010, gli esclusi sono stati 321
A marzo in pagamento le borse di studio: beneficiari sono 8.953
I genitori avranno un imporlo che va dai 51 fino a un massimo di 140 euro, per le spese sostenute per l'istruzione dei propri figli
Incasseranno da un minimo di 51,64 euro fino ad un massimo di 140 euro, quale sostegno delle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli. I beneficiari sono, complessivamente, 8.953 genitori. Gli esclusi, invece, appena 321 persone.
Le somme per pagare le borse di studio, per gli alunni che frequentano le scuole medie superiori dell'Agrigentino, relative ali' anno scolastico 2009/2010, sono, dunque, arrivate. Sono state accreditate dalla Regione Sicilia. Dal prossimo 3 marzo, coloro che ne hanno fatto richiesta (soltanto (firmati dell'istanza dunque ndr.) potranno presentarsi - muniti di proprio documento di riconoscimento e codice fiscale - in qualsiasi sportello dell'Unicredit o ormai ex banco di Sicilia e chiedere l'erogazione del contributo che gli è stato riconosciuto. Gli elenchi dei beneficiari, per l'anno 2009/2010, su disposizione del commissario Benito Infurnari, sono già disponibili sul sito internet della Provincia regionale, ma nei prossimi giorni verranno forniti anche all'Urp di piazza Vittorio Emanuele, ad Agrigento, ed ogni genitore interessato al pagamento potrà sapere se ha ottenuto o meno la borsa di studio per il proprio figlio. Informazioni si potranno avere recandosi di presenza oppure telefonando ai numeri verdi 800.3 15555 0800.236837 in orario d'ufficio.
Minimo, rispetto al totale dei genitori richiedenti, il numero degli esclusi: appena 321 persone. I motivi di esclusione sono stati, nella maggior parte dei casi, perché si è superato il tetto massimo dell'Isee per accedere al contributo. Si tratta, del resto, di una borsa di studio da concedere - secondo il bando - a quelle famiglie "che versano in condizioni di maggiore svantaggio economico", un sostegno - seppur piccolo - per fronteggiare le spese sostenute per l'istruzione dei propri figli. In altri casi, si è stati, invece, esclusi dalla formazione della graduatoria - la cui istruttoria viene realizzata dagli uffici della Pubblica istruzione della Provincia regionale di Agrigento - per mancanza della firma del richiedente, per mancanza proprio dell'Isee, per mancanza della certificazione sulla spesa sostenuta, per mancanza del codice fiscale del richiedente o perché il richiedente non è il rappresentante legale dell'alunno o perché, addirittura, la richiesta è giunta fuori tempo massimo. Le domande perle quali adesso è partita l'erogazione della borsa di studio andavano presentate entro il 30 aprile del 2010; l'Isee non doveva, invece, superare i 10.632,94 euro. Per quanto riguarda le borse di studio per gli studenti che hanno frequentato le scuole medie superiori dell'Agrigentino, nell'anno scolastico 2010/2011, l'ufficio Pubblica istruzione della Provincia ha già completato, e da tempo, l'istruttoria delle domande arrivate, inviando l'elenco alla Regione che ha competenza ad approvarlo e che, sulla base degli elenchi elaborati da Comuni e Province, procede alla redazione di un piano di riparto, stabilendo l'importo individuale delle borse di studio. Sarà necessario, però, in questo caso, attendere il relativo decreto di finanziamento da parte della Regione che ha comunque già impegnato le somme necessaria al pagamento dei contributi.
IL VERTICE ROMANO Il presidente bloccato a letto dall'influenza, I leader di governo riuniti nella capitale per trovare un'intesa sulla riforma, da oggi è all'esame dell'Ars
Province, la maggioranza cerca l'accordo: ma Crocetta non c'è
Bloccato dall'influenza, Rosario Crocetta è stato costretto a non partecipare al vertice di maggioranza andato in scena a Roma. I leader di Pd, Udc, Megafono, Articolo 4 e Drs si sono visti alle 21 nella sede dei Democratici per trovare un'intesa sul testo della riforma delle Province che da oggi l'Ars è chiamata a votare entro venerdì. Un ritardo prolungato o una bocciatura della riforma provocherebbe il ritorno in vita degli enti soppressi a marzo e bisognerebbe anche convocare le elezioni per eleggere giunte e consigli. La maggioranza (ancora riunita al momento di attuare in stampa) arriva all'appuntamento carica di divisioni perché il testo uscito dalla commissione Affari istituzionali guidata da Antonello Cracolici (Pd) non piace nè all'Udc nè a Crocetta: prevede la sostituzione delle Province con i Consorzi di Comuni che saranno 9 (coincidenti col territorio degli enti soppressi) più tre città metropolitane. Malgrado l'ottimismo sul possibile accordo Crocetta ha ribadito che chiederà la modifica di un punto sostanziale: «Il testo di Cracolici impedisce ai Comuni di staccarsi dal perimetro della Provincia originaria per creare ori nuovo consorzio. In pratica, quando i Comuni che vogliono staccarsi inglobano più del 20% della popolazione della provincia, l'operazione viene impedita. Ma così non si può più parlare di liberi consorzi«. E un divieto che bloccherebbe Gela e Marsala, le prime città pronte a creare un nuovo consorzio di Comuni attorno a loro. Altri nodi alla vigilia del vertice riguardavano le funzioni da assegnare ai consorzi di Comuni ("devono essere solo programmatorie altrimenti aumenta la spesa, e non possiamo permettercelo ha avvertito Crocetta) e il destino del personale delle soppresse Province. Il testo su cui si sta confrontando la maggioranza è già bocciato dal Nuovo Centrodestra. Per Giuseppe Castiglione e il capogruppo Nino D'Asero è incompleto e frutto di un percorso affrettato. Critiche anche da Forza Italia, Mpa e la Lista Musumeci. GIA.PI.
ENTE PARCO Presentato il calendario delle iniziative collaterali che inizieranno il prossimo 21 febbraio con le mostre a Villa Aurea
Sagra, la festa raccontata dall'istituto Luce
E per i bambini nuovi laboratori nella Valle
Il Mandorlo nella Valle e La Sagra nella storia con documentari e cinegiornali dell'istituto Luce, che sarà possibile ammirare a Villa Aurea Sono queste due delle numerose iniziative collaterali alla Sagra dal Mandorlo, organizzate dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e dedicate ad adulti e bambini. Si comincia il 21febbraio alle 18 con l'inaugurazione delle mostre Il Mandorlo nella Valle e La sagra nella storia, due iniziative che affiancheranno mostra «Pittura di paesaggio», che apre il 21 febbraio alle 18 "Casa Sanfilippo" e il workshop di pittura nella valle »En plein air», che si svolgerà lungo i intera giornata dell'il marzo. Molto ricca anche l'offerta didattica, rivolta sia alle scolaresche sia alle famiglie con bambini, che darà ai più piccoli l'opportunità di fare numerose piacevoli esperienze giocando e creando in laboratori tematici legati alla storia di Akragas, ai miti greci e alle vite di personaggi che hanno lasciato un segno nella storia della città, da Gregorio Magno ad Alexander Hardcastle. Altri laboratori saranno dedicati invece a tematiche più strettamente archeologiche, relative alle arti, i gioielli, la ceramica, le monete degli antichi Akragantini. Il 23 febbraio, dalle 15 alle 18, sarà attivo presso Casa Pace "L'ergasterion" del ceramista», un laboratorio creativo di manipolazione dell'argilla, in cui sarà possibile, sotto la guida di esperti archeologi, ricreare gli antichi vasi mentre il 2 marzo, negli stessi orari, si svolgerà l'attività «Le stelle per gli antichi», che offrirà l'opportunità di osservare gli astri e scoprire come li vedevano e li interpretavano gli uomini del passato Alle scolaresche saranno invece prevalentemente dedicati i laboratori dei due sabati g e i5 marzo, che saranno realizzati, oltre che in punti diversi della Valle, anche presso la chiesa di Santa Maria dei Greci, dove le attività verranno svolte in collaborazione con la Soprintendenza di Agrigento. Tutti i laboratori saranno inoltre realizzati con la collaborazione dell'Auser-Libera Università Agrigentina. Per informazioni si può contattare lo 0922 621645, oppure 0922.621643 o lo 0922.62 i 644 e in alternativa digitare «didattica@parcovalledeitempli. it».
Intanto, è ripartita per il Giappone, tra troupe della televisione di Stato nipponica « NIIK», che è stata nei giorni scorsi ad Agrigento per raccontarne la storia millenaria e la Sagra dei Mandorlo. La troupe, composta da 10 elementi, ha realizzato una trasmissione televisiva sulla Sicilia, clic andrà inonda sulla rete di diffusione principale nel territorio giapponese, con riprese ed immagini di altre città dell'isola, per poi focalizzare 1' attenzione sulla Valle dei Templi e sulla sfilata dei gruppi folkloristici e dei carretti siciliani. Filo conduttore del documentario il gruppo folk Val d'Akragas, che ha coordinato le riprese televisive, raccontando la Sagra attraverso i sentimenti di storie d'amore sbocciate ad Agrigento negli anni passati. «Una straordinaria occasione di promozione turistica per la città- ha commentato il sindaco Zambuto - che testimonia il valore della Sagra del Mandorlo e veicola il messaggio internazionale di fratellanza e di amicizia tra i popoli». (AMM)
LA SICILIA
PROVINCIA
Si pagano e borse di studio relative all'anno 2009/2010
Una buona notizia per gli studenti agrigentini. La provincia regionale di Agrigento ha infatti comunicato che sono in pagamento le borse di studio per le scuole medie superiori della provincia relative all'anno scolastico 2009/2010. Un pagamento tardivo, certamente, ma che viene giustificato coni tempi della burocrazia. Adesso gli interessati, possono avere tutte le informazioni necessarie rivolgendosi al personale dell'Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele oppure telefonando ai numeri verdi 800.3155550 800.236837 in orario d'ufficio.
LAMPEDUSA
Mostra sull'immigrazione
LAMPEDUSA. Apre il nuovo spazio di Askavusa «Porto M». M come: Mediterraneo, mutamenti, migrazioni, militarizzazione, movimenti, mobilitazione, mare, memoria e ancora altro. Lo spazio ospita una mostra permanente con gli oggetti appartenuti ai migranti passati da Lampedusa che Askavusa raccoglie dal 2009. Una parte dello spazio è dedicata a mostre temporanee: attualmente in esposizione la mostra di Giacomo Sferlazzo. Una piccola saletta è invece dedicata alle proiezioni ed ospita fino alla fine di marzo alcuni video di Libera Espressione il canale d'informazione on line di Lampedusa. «Porto M» ospiterà dibattiti e incontri e vuole essere un laboratorio politico e culturale, il primo incontro aperto sarà sul Muos l'11 di febbraio, con la proiezione del documentario di Enzo Rizzo «No Muos film". Lo spazio nasce dopo un percorso di anni e dall'esigenza di creare un luogo di memoria, condivisione e confronto sulle questioni lega- te alle migrazioni e al ruolo di Lampedusa nel mediterraneo.
DARIO BROCCIO.
Aumentare il contributo
Cupa. La Camera di commercio propone un maggiore sforzo economico dei soci
Le rassicurazioni giunte dal tavolo tecnico svoltosi sabato scorso al Comune di Agrigento sul destino del Cupa pare non abbiano rassicurato molti. Nonostante i volti sereni e i toni pacati da parte di tutti, in primis del rettore dell'Università di Palermo Roberto Lagalla, infatti, numerose sono state ancora oggi le prese di posizione in difesa dei corsi di laurea agrigentini.
L'intervento più importante perché si tratta di uno dei soci fondatori che dovranno mettere "mano al portafoglio" - è quello della Camera di Commercio, che in linea con quanto chiesto dal Rettorato chiede uno sforzo aggiuntivo a tutti.
"Da tempo - dice Messina - abbiamo invitato gli altri soci del consorzio, in primis Comune e Provincia a rivedere in aumento la quota di partecipazione, ritenendola un prezioso investimento. L'adesione al nostro appello pone il Cupa al riparo dalle incertezze a volte ricorrenti nei trasferimenti della Regione". Messina, inoltre, parla di "patto sinergico" tra i soci, con la previsione di un aumento dell'investimento anche da parte dell'Unipa.
Così, se i direttivi dei circoli del Pd "Enrico Berlinguer" ed Agrigento Centro "esprimono incredulità e gravissima preoccupazione per la paventata chiusura del Polo di Agrigento o comunque per la possibilità di un suo drastico ridimensionamento" e si rivolgono "con grande allarme in primo luogo al sindaco di Agrigento e all'assessore alla Cultura, nonché alla deputazione nazionale e regionale perché lavorino con tutte le loro forze pei: scongiurare questo gravissimo pericolo", in difesa dei corsi in Archeologia e Beni culturali intervengono il soprintendente Caterina Greco e il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello. Entrambi, in una lettera indirizzata all'Università di Palermo e alla Regione, esprimono "profonda preoccupazione per il rischio di chiusura, che comporterebbe un ulteriore grave impoverimento del nostro territorio in termini culturali e sociali". La chiusura, aggiungono, "interverrebbe tra l'altro in un momento in ci stanno rafforzando le politiche di collaborazione ed interazione tra corso e enti deputati, Ci si augura che il corso, unico nella Sicilia occidentale, possa continuando ad operare arricchendo l'offerta formativa". Appello a cui si sono accodati i rappresentanti degli studenti dei corsi, Alba Scalia, Marcella Tripoli, Mauro Gandolfo e Sabrina Armenio.
GIOACCHINO SCHICCHI
«Acquisire interviste a D'Orsi»
Tribunale Richiesta del pm Fonzo nel processo all'ex presidente della Provincia
Udienza ieri pomeriggio nel processo all'ex presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D'Orsi, accusato di concussione, peculato, truffa e abuso d'ufficio.
Dinanzi al primo collegio presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, a latere Gianfranca Infantino e Michele Contini erano chiamati a deporre nella qualità di testi della difesa il deputato regionale Roberto Di Mauro, l'ingegnere capo della Provincia Piero Hamel, l'avvocato Vincenzo Sinatra, l'ex segretario particolare di D'Orsi Rosario Bruna e l'agente di viaggi Calogero Bellavia. Di Mauro era assente pare per motivi politici, come assente era Hamel. Curioso il motivo dell'assenza di Vincenzo Sinatra, titolare dell'Hotel della Valle, al cui posto per un errore di notifica all'interessato è stato convocato l'estraneo al processo avvocato Guido Sinatra, Costui è stato ovviamente «licenziato» dall'aula con tante scuse da parte dell'avvocato di D'Orsi, Giuseppe Scozzari. Presenti erano puntualmente Rosario Bruna e Calogero Bellavia, Bruna ha raccontato quale fosse il proprio lavoro al seguito di D'Orsi, ricordando quanto accaduto in alcune cene al centro dell'indagine, sottolineando come in una delle occasioni contestate a D'Orsi avesse pagato uno dei commensali. Calogero Bellavia ha evidenziato come «durante l'amministrazione D'Orsi ci fosse attenzione a non spendere tanto in viaggi, scegliendo anche orari di partenza o arrivo scomodi, proprio per risparmiare sulle spese». Sul finire dell'udienza il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, in aula con il collega sostituto titolare dell'indagine Giacomo Forte ha chiesto al tribunale l'acquisizione di quattro interviste rilasciate nell'ottobre 2011 dall'allora presidente D'Orsi ad alcune emittenti televisive locali. «Le interviste possono essere acquisite, non passando dal filtro di articoli su carta stampata», ha motivato Fonzo, suscitando l'intervento di Scozzari.
L'avvocato - con la collega di collegio difensivo Daniela Posante - dopo un botta e risposta col pm su fair play e gentelman in aula - ha chiesto un termine a difesa per visionare i dischetti prodotti dalla Procura, Prossima udienza il 28 febbraio alle 9.
F.D.M.
D'ALIA SILURA I LIBERI CONSORZI
Una tegola sulla Giunta a poche ore dall'inizio oggi pomeriggio del dibattito all'Ars
Il governatore assente al vertice del Nazareno per via di un attacco influenzale.
PALERMO. Tutto sbagliato, tutto da rifare. Sarebbe stato questo il giudizio tranciante sul ddl per l'istituzione dei Liberi consorzi di Comuni e delle Città metropolitane, del ministro della Funzione pubblica, D'Alia, che subito dopo ha lasciato il tavolo attorno a cui si sono riuniti partiti e movimenti clic sostengono il governo Crocetta. Secondo D'Alia, bisognerebbe azzerare il ddl che l'Ars dovrebbe cominciare a discutere oggi pomeriggio e scrivere un testo che preveda solo l'istituzione di Liberi consorzi di Comuni con almeno duecentomila abitanti. Al tavolo, convocato ieri sera al Nazareno, sede del Pd, comunque è rimasto il segretario regionale dell'Udc, Pistorio, che è anche capo della segreteria tecnica dell'assessore alle Autonomie locali, Valenti, titolare della riforma degli enti locali che passa attraverso l'abolizione delle Province, e uno dei tre assessori tecnici di area Udc.
Assente il presidente della Regione, Crocetta, perché colpito da febbre influenzale, e oltre ai nomi già citati, si sono riuniti per trovare un'intesa sul ddl il componente la segreteria nazionale e uomo forte del Pd siciliano, Faraone, l'assessore alle Autonomie locali, Valenti: il "presidente della commissione Affari istituzionali dell'Ars, Cracolici. In rappresentanza di "Articolo 4", il capogruppo, Sammartino e Ruggirello; Picciolo (capogruppo) e Tamajo per i Drs, il senatore Lumia e Di Giacinto per il Megafono.
Dopo la sortita di D'Alia la via dell'accordo è tutta in salita: non solo confini geografici e intensità abitativa sono stati messi sul tappeto, ma anche competenze regionali da trasferire ai Liberi consorzi. Il capogruppo di "Articolo 4", Sammartino, ha detto di essere favorevole alla costituzione di soli Liberi consorzi di Comuni, ma con un minimo di centocinquantamila abitanti. Per Sammartino, inoltre, è necessario trasferire competenze della Regione ai consorzi.
La discussione si è protratta fino a tarda notte. Dunque, il risultato del vertice romano lo conosceremo oggi pomeriggio quando comincerà il dibattito a Sala d'Ercole. L'avvio non è stato dei più felici, Il ddl, per evitare d'indire elezioni provinciali, dovrà essere approvato entro il 15 di febbraio cioè, sabato prossimo. I tempi sono piuttosto risicati. Vero è che all'ordine del giorno all'Ars è iscritto anche il ddl di proroga della gestione commissariale delle Province. Proroga che avrebbe una ratio nel caso in cui venisse varata contestualmente la riforma che, ovviamente, non produrrà effetti immediati, In merito i dubbi sono molteplici.
Intanto, il Ncd, nel corso di una conferenza stampa tenuta dal sottosegretario all'Agricoltura, Castiglione, e dal capo- gruppo all'Ars, D'Asero, ha annunciato clic voterà contro il ridi. «E stato varato un documento - ha sottolineato D'Asero - che non rappresenta una svolta, come invece dovrebbe essere. La normativa clic prevede l'abolizione delle Province e il passaggio ai Liberi consorzi di Comuni o alle Città metropolitane non tiene conto di competenze, territori, confini e servizi. Basta con il clamore e con le imposizioni dall'alto con norme blindate La Sicilia ha bisogno di una riforma seria che tenga conto di competenze, servizi e semplificazione, e che stabilisca anche i vari livelli di governo. Per questo voteremo contro e proponiamo un articolo di legge ad hoc».
Ha aggiunto Castiglione: «A un anno dall'approvazione della legge che doveva riformare il governo degli enti locali, non esiste se non un testo molto confuso che non definisce funzioni e competenze. Chiediamo al governo di affrontare, entro questa settimana, in maniera coerente e seria un provvedimento organico di riforma degli enti locali.
Per il capogruppo del Pds-Mpa, Di Mauro, «l'ennesima riunione della presunta maggioranza di governo a poche ore dal decisivo confronto d'Aula su come superare l'impasse per l'abolizione delle Province è il segno di una crisi che assume ogni giorno di più contorni gravissimi e che richiederebbe, invece, che non si perda più tempo.
LiveSicilia
La lunga notte delle Province
La maggioranza tratta a Roma
A tarda notte l'intesa era ancora lontana. Il clima per nulla disteso tra i rappresentanti dei partiti all'Ars. Presente anche il ministro D'Alia. Non c'è Crocetta, bloccato dall'influenza. Domani pomeriggio riprende la discussione in Aula.
PALERMO - Aggiornamento 00.25 A mezzanotte non c'è ancora intesa all'interno della maggioranza sul testo che dovrà riformare le Province e sancire il passaggio ai liberi consorzi. Riuniti a Roma, i big dei partiti a sostegno del governo, fino a tarda notte non avevano trovato un'intesa. E così, le divisioni manifestate nelle settimane scorse si sono rivelate che nel vertice romano. Presenti, oltre al ministro D'Alia (che abbandonerà il vertice nel corso della discussione) e al componente della segreteria nazionale del Pd Davide Faraone anche, tra gli altri. Baldo Gucciardi e Antonello Cracolici per il Pd, Luca Sammartino e Paolo Ruggirello di Articolo 4, Beppe Picciolo per i Drs, Lillo Firetto per l'Udc. Ha dovuto dare forfait, invece, Rosario Crocetta, bloccato dall'influenza. Il clima, stando a ciò che trapela dal Nazareno, sede del Partito democratico, non sarebbe stato affatto disteso. Il dialogo aspro e le divergenze evidenti. Sarebbe stato l'Udc, in particolare, a sollevare i dubbi maggiori su una riforma che sarebbe solo "di facciata". I centristi avrebbero chiesto un intervento più netto, più incisivo, che passasse anche dall'abolizione del limite dei nove liberi consorzi (che rappresenterebbero, secondo i centristi, solo una forma mascherata di Province, e attraverso una maggiore integrazione dei servizi dei singoli Comuni. Dall'altro lato il Pd, col capogruppo Gucciardi e il presidente della prima commissione Cracolici avrebbe difeso appunto l'impostazione del testo uscito dalla commissione affari istituzionali. Un'idea sostanzialmente condivisa dagli altri alleati come Articolo 4 e Drs. Adesso il tempo stringe. Si lavorerà tutta la notte per trovare un'intesa prima della sessione d'Aula prevista per domani alle sedici. Una seduta sulla quale incombono pericoli che potrebbero condurre al clamoroso fallimento della riforma. Da un lato, la richiesta delle opposizioni di riportare il testo in commissione, dall'altre le richieste di un referendum per chiedere ai siciliani come vorrebbero che venissero scelti i vertici dei Liberi consorzi. Intanto, a Roma si tratta. Ma l'impressione è che, a prescindere dall'accordo, a Sala d'Ercole la partita sarà comunque tutta da giocare.
Province, i grillini agli attivisti: "Diteci come votare"
Nel sito sarà presente anche un video, nel quale il deputato Salvatore Siragusa e il capogruppo Francesco Cappello spiegheranno le conseguenze del "sì" e del "no".
PALERMO- "Una riforma brutta e che faremo di tutto per cambiare in aula". Il gruppo parlamentare cinquestelle all'Ars è davanti ad un bivio per il voto alla legge di riforma che dovrebbe eliminare le Province. "Non è per il "no", che rimetterebbe in piedi i carrozzoni tanto criticati dal Movimento - si legge in un comunicato -, ma non è neanche per un "sì" convinto, visto che la legge che domani approda a sala d'Ercole non è quella per la quale ha lottato il Movimento, che ha definito la norma "più che una riforma epocale, un brodino per il goveno Crocetta. Per questo, i deputati, come accaduto già per la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Crocetta, fanno appello alla base, alla quale chiedono un'indicazione precisa tramite una votazione on line. Saranno gli attivisti, in pratica, a indirizzare il voto dei parlamentari, concretizando ancora una volta nel migliore dei modi il concetto di democrazia diretta.
"Ancora una volta- dicono i parlamentari Cinquestelle - dimostriamo con i fatti che con noi i cittadini entrano nelle istituzioni e contribuiscono a determinare le scelte importanti. Lo abbiamo fatto in occasione della mozione di sfiducia a Crocetta, ma lo facciamo quotidianamente con i nostri atti parlamentari, che produciano semnpre in stretta collaborazione con la gente.
"Questa la domanda rivolta agli attivisti: approvando la legge attualmente in discussione all'Ars si toglierà la componente elettiva/politica delle Province, ma tutto il resto rimarrà come prima ed in più si istituiranno le città metropolitane. Viceversa, bocciando questa norma si tornerà a votare per l'elezione dei consigli provinciali e per i presidenti delle Province, cosa deve fare il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all'ARS? Votare sì? Votare no?". Al quesito si accederà dal sito www.sicilia5stelle.it, tramite un link che porterà al modulo per la votazione. Nel sito sarà presente anche un video, nel quale il deputato Salvatore Siragusa e il capogruppo Francesco Cappello spiegheranno le conseguenze del "sì" e del "no".
"Province, testo incompleto
Voteremo contro"
"E' stato varato un ddl - dice D'Asero - che non rappresenta una svolta, come invece dovrebbe essere".
CATANIA- "Il disegno di legge sulla riforma delle province, approvato dalla commissione affari istituzionali, che domani approda in aula e che dovrà essere approvato entro il prossimo 15 febbraio, non è frutto di un confronto approfondito, ma il risultato incompleto di un percorso affrettato e dettato da tempi risicati". Lo ha affermato il capogruppo del Nuovo centrodestra all'Ars Nino D'Asero incontrando, con il coordinatore del Ncd in Sicilia Giuseppe Castiglione, i giornalisti a Catania. "E' stato varato un ddl - ha aggiunto D'Asero - che non rappresenta una svolta, come invece dovrebbe essere. La normativa che prevede l'abolizione delle province e il passaggio ai liberi consorzi di comuni o alle aree metropolitane non tiene conto di competenze, territori, confini e servizi. Basta al clamore e a imposizioni dall'alto con norme blindate. La Sicilia ha bisogno di una riforma seria che tenga conto di competenze, servizi e semplificazione e che stabilisca anche i vari livelli di governo. Per questo voteremo contro questo disegno di legge e proponiamo un articolo di legge ad hoc".
"A un anno dall'approvazione della legge che doveva riformare il governo degli enti locali - ha osservato Castiglione - non esiste se non un testo molto confuso che non definisce funzioni e competenza. Chiediamo al Governo che entro questa settimana possa affrontare in maniera coerente e seria un provvedimento organico di riforma degli enti locali".
Sicilia24h
Regione. Di Mauro "Su Provinci e pronti al dialogo, purchè Consorzi siano vicini a cittadini"
"L'ennesima riunione della presunta maggioranza di governo a poche ore
dal decisivo confronto d'Aula su come superare l'impasse per l'abolizione delle provincie è il segno di una crisi che assume sempre più ogni giorno contorni gravissimi e che richiederebbe invece che non si perda più tempo.
La scadenza per portare a compimento la riforma degli enti locali sovracomunali è ormai prossima ed un ritorno al passato sarebbe certamente sbagliato visto che le Provincie non hanno mai raggiunto i risultati per cui erano nate.
Bisogna piuttosto favorire l'aggregazione dei comuni in base agli interessi, alla tipologia del territorio, alla possibilità di creare opportunità e strumenti per una economia di scala che permetta la
gestione dei servizi e rilanci lo sviluppo, rompendo vecchie logiche schematiche dove il numero dei consorzi è stabilito aprioristicamente senza alcun criterio espresso dai territori."
Roberto Di Mauro, presidente dei parlamentari del Partito dei Siciliani MPA, nel richiamare quindi il Governo e la maggioranza al senso di responsabilità, rilancia la proposta del suo gruppo
parlamentare.
"Per noi è importante affermare il principio del legame fra programmazione e gestione delle risorse e territorio dove quelle risorse devono portare sviluppo.
Per questo abbiamo depositato all'ARS da tempo una proposta di legge che serve non solo a dare vero potere decisionale a futuri consorzi, ma li fa nascere sulla base di interessi comuni e per affrontare problematiche comuni, favorendo allo stesso tempo un processo di
"dimagrimento" della Regione, oggi oberata da troppe competenze. In particolare Di Mauro ricorda che il DDL proposto dal MPA, ha previsto che i liberi consorzi diventino protagonisti nella
programmazione e gestione "di servizi essenziali per i quali una vera dimensione di scala può essere la chiave di volta per l'efficienza e l'economicità: le attività produttive; il commercio; le politiche
sociali; la formazione; i lavori pubblici, la tutela e valorizzazione dei beni culturali e dell'ambiente; i trasporti, il turismo; la gestione integrata dei rifiuti e del servizio idrico."
"Su questi temi e per questi obiettivi - conclude il capogruppo del PdS-MpA - siamo pronti al dialogo con la maggioranza, nella speranza che l'azione dell'ARS non resti impantanata dai veti incrociati e da fatti e relazioni di partito che ben poco hanno a che vedere con gli interessi dei siciliani."
Qualità dell'aria, Picone: ripristinare il funzionamento delle centraline di monitoraggio
"L'Amministrazione comunale attivi le procedure necessarie per verificare l'effettivo funzionamento delle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria ubicate all'interno del territorio della città di Agrigento e laddove necessario provveda, interfacciandosi con le autorità competenti, all'immediato ripristino e alla messa in funzione". E' il contenuto di una interrogazione che il consigliere comunale dell'Mpa, Francesco Picone, ha predisposto e indirizzato al sindaco Marco Zambuto.
"La mia iniziativa - spiega l'esponente autonomista - nasce dal fatto che, da informazioni acquisite, le centraline risulterebbero ferme e chiuse da quasi un anno.
L'ultimo bollettino, diffuso dal sito della Provincia Regionale di Agrigento, risale al marzo del 2013. Tenuto conto che il Comune, pur avendo l'obbligo di intervenire ai fini della prevenzione e della salvaguardia della salute pubblica, non si è ancora attivato aggiunge Francesco Picone - mi è sembrato opportuno e doveroso, nell'esercizio del mio mandato, farmi carico di questa problematica che ha certamente una rilevanza sociale notevole. E' infatti sacrosanto diritto di ogni cittadino sapere la qualità dell'aria che viene respirata. Diritto violato nella misura
in cui risulta impossibile conoscere i tassi di inquinamento, in particolare in zone ove sono stati superati i limiti di polveri sottili, tecnicamente il PM10. Tra l'altro le Autorità Competenti locali non starebbero attualmente ottemperando ad un dispositivo di legge che richiama gli stessi ad un'attività di controllo sull'inquinamento atmosferico. Appare dunque improcrastinabile rinviare ulteriormente la riattivazione delle centraline di monitoraggio dell'aria, aspettando
ipotetici finanziamenti" - conclude Francesco Picone.
"L'Amministrazione comunale attivi le procedure necessarie per verificare l'effettivo funzionamento delle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria ubicate all'interno del territorio della città di Agrigento e laddove necessario provveda, interfacciandosi con le autorità competenti, all'immediato ripristino e alla messa in funzione". E' il contenuto di una interrogazione che il consigliere comunale dell'Mpa, Francesco Picone, ha predisposto e indirizzato al sindaco Marco Zambuto.
"La mia iniziativa - spiega l'esponente autonomista - nasce dal fatto che, da informazioni acquisite, le centraline risulterebbero ferme e chiuse da quasi un anno.
L'ultimo bollettino, diffuso dal sito della Provincia Regionale di Agrigento, risale al marzo del 2013. Tenuto conto che il Comune, pur avendo l'obbligo di intervenire ai fini della prevenzione e della salvaguardia della salute pubblica, non si è ancora attivato aggiunge Francesco Picone - mi è sembrato opportuno e doveroso, nell'esercizio del mio mandato, farmi carico di questa problematica che ha certamente una rilevanza sociale notevole. E' infatti sacrosanto diritto di ogni cittadino sapere la qualità dell'aria che viene respirata. Diritto violato nella misura
in cui risulta impossibile conoscere i tassi di inquinamento, in particolare in zone ove sono stati superati i limiti di polveri sottili, tecnicamente il PM10. Tra l'altro le Autorità Competenti locali non starebbero attualmente ottemperando ad un dispositivo di legge che richiama gli stessi ad un'attività di controllo sull'inquinamento atmosferico. Appare dunque improcrastinabile rinviare ulteriormente la riattivazione delle centraline di monitoraggio dell'aria, aspettando
ipotetici finanziamenti" - conclude Francesco Picone.
Agrigentonotizie
Tagli al Cupa di Agrigento, l'appello degli studenti di Archeologia
Anche la soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento e il direttore del Parco archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi si schierano dalla parte degli studenti
Tagli al Cupa, Circolo Berlinguer e Agrigento centro: "Scongiuriamo questo pericolo"
Cupa Agrigento, Vittorio Messina: "Prioritario l'impegno per il futuro dell'università"
Gli studenti agrigentini scendono in piazza: "Il Polo universitario non si tocca"
I rappresentanti degli studenti dei corsi di laurea in Beni Culturali e Archeologia del Cupa di Agrigento intervengono in seguito agli ultimi risvolti relativi alle difficoltà economiche legate alla sopravvivenza dei Cdl del Polo didattico agrigentino.
"Vogliamo porre l'attenzione sull'importanza del mantenimento dei Cdl in Beni Culturali e Archeologia - scrivono - che trovano la loro ragion d'essere proprio in relazione al contesto territoriale in cui sono collocati poiché, grazie a quest'ultimo, auspicano ad un'attiva ricerca sul campo. Si sottolinea inoltre l'alto valore qualificante dell'unico Corso di Laurea Magistrale in archeologia della Sicilia occidentale, che costituisce il fiore all'occhiello della
Provincia proprio perché strettamente connesso alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali che costituiscono la principale fonte di ricchezza economica e turistica dell'intera provincia di Agrigento; per di più tale corso ha da sempre garantito un'alta qualità formativa di professionisti altamente specializzati".
Anche la soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento e il direttore del Parco archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi si schierano dalla parte degli studenti: "La chiusura di tali corsi - hanno scritto - avverrebbe proprio nel momento in cui si stanno rafforzando le politiche di collaborazione e interazione tra i corsi di laurea e gli enti deputati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale della nostra città e della nostra provincia. Ci auguriamo che il corso in Beni culturali, unico nella Sicilia occidentale, possa continuare a operare e arricchire la propria offerta formativa".
Infoagrigento
Provincia: in pagamento le borse di studio dell'anno scolastico 2009/2010
Sono in pagamento le borse di studio per le scuole medie superiori della provincia relative all'anno scolastico 2009/2010. Gli interessati possono avere tutte le informazioni necessarie rivolgendosi al personale dell'Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza Vittorio Emanuele oppure telefonando ai numeri verdi 800.315555 o 800.236837 in orario d'ufficio.