CROCETTA HA FIRMATO IL DECRETO Provincia, Infurnari ancora commissario fino al 30 giugno
Benito Infurnari è stato riconfermato Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Agrigento. Il nuovo decreto di nomina firmato dal Presidente della Regione Rosario Crocetta è pervenuto oggi, in tarda mattinata, ed avrà validità fino al rinnovo degli organi e comunque entro e non oltre il 30giugno 2014.
Infurnari, subito dopo la conferma, ha dichiarato di volere proseguire l'attività amministrativa, come già fatto precedentemente, focalizzando, in primo luogo, i propri sforzi nei settori strategici dell'Ente: Viabilità provinciale, Solidarietà Sociale, servizi in favore dei portatori di handicap, Scuole e Turismo. Inoltre continuerà, nei limiti delle risorse finanziarie dell'Ente, a sostenere le attività del Consorzio Universitario di Agrigento e dell'istituto Toscanini di Ribera.
Rispetto al Cupa il Commissario, unitamente al sindaco di Agrigento Zambuto e al Presidente della Camera di Commercio Messina, ha incontrato il rettore dell'Università degli studi di Palermo Lagalla per ricercare una soluzione che comporti la sostenibilità dei costi da parte dei soci fondatori del Consorzio purché l'intesa, che appare vicina, garantisca il mantenimento ad Agrigento degli attuali c orsi di laurea attivi, incluso il corso di laurea in Servizio sociale".
Resta fermo l'intendimento da parte del Commissario, dopo il voto dell'Assemblea Regionale sulla manovra correttiva del bilancio della Regione, di predisporre ed approvare il bilancio di previsione 2014 da consegnare al Libero Consorzio che si dovrà costituire nei prossimi mesi.
Il Commissario ha detto di aver già dato disposizione al settore competente di predisporre i trasferimenti dei fondi necessari al funzionamento delle scuole medie superiori della provincia attivando il pagamento del secondo bimestre. Inoltre saranno garantiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali per tutelare l'incolumità dei cittadini. In questi mesi il Commissario si occuperà anche dell'edilizia scolastica mediante la partecipazione ai bandi di finanziamenti regionali per il miglioramento di alcuni istituti scolastici.
Per Infurnari tutta l'azione amministrativa sarà improntata, nei prossimi mesi, ad un rigoroso controllo delle spese per razionalizzare al massimo le risorse disponibili in modo da destinare i fondi del bilancio provinciale per assicurare i servizi di competenza dell'Ente.
Il Commissario ha ringraziato il personale di ruolo e non di ruolo che io ha collaborato in questi mesi, ed ha aggiunto che continuerà ad adoperarsi per garantire il massimo della serenità ai lavoratori dell'Ente in questa fase di incertezza e di attesa per l'approvazione della nuova riforma sulle Province.
A1l'Ars difficile il recupero
delle Città metropolitane
In vista della ripresa del dibattito sulla riforma delle Province, prevista martedì prossimo, si cerca di recuperare le Città metropolitane. Non sarà semplice: l'occasione sarà il voto sul'art. 7 che, come per il secondo comma dell'art. I e per le votazioni di questi giorni, sarà chiesto lo scrutinio segreto. E nessuno potrà vietarlo, nemmeno il governo che non può porre la fiducia. L'impresa si profili alquanto difficile.
intanto, si fa sentire la Confindustria con i presidenti di Catania, Messina e Palermo. Da Catania, Bonaccorsi di Reburdone esprime preoccupazione perché l'arresto delle città metropolitane, «al di là del suo significato politico, assume connotati estremamente preoccupanti per tutto il mondo delle imprese». Entrando nel merito Bonaccorsi precisa: «Dall'istituzione di queste realtà amministrative passa anche la canalizzazione d'importanti risorse economiche dedicate a investimenti per le infra
strutture nei territorio, con evidenti vantaggi per cittadini e sistema produttivo. Nel momento in cui la crisi ci spinge a ragionare in una logica di rete per essere più competitivi, la politica, ancora una volta, non sembra essere allineata ai tempi e alle esigenze delle imprese».
Da Messina, Alfredo Schipani: «Nel rispetto di quelle che possono essere le esigenze di partito o di un conflitto, peraltro fuori anche dagli schemi, non possono gli interessi di alcuni mortificare e danneggiare un territorio come quello siciliano che già di mortificazioni e danni ne ha subiti troppi».
Da Palermo, Alessandro Albanese: «All'ipotesi di modernizzazione e sviluppo, l'Ars ha preferito le logiche di sottobosco politico. Le Città metropolitane ben avrebbero rappresentato il segno della semplificazione, dell'accelerazione delle procedure?burocratiche e dei flussi di risorse destinate a investimenti infrastrutturali. E fondamentale che l'Ars ponga rimedio a questa scellerata battuta d'arresto e approvi in tempi brevissimi la riforma. Le imprese non possono più aspettare».
La Cisl-Sicilia torna alla carica per il ripristino delle città metropolitane, ma punta anche alla tutela del personale delle società 'house" degli enti: circa 700 dipendenti in quattro società nelle province di Catania (391), Palermo (circa 160), Caltanissetta (34) e Siracusa (110). Il segretario regionale della Fisascat-Cisl, Calabrò, parla di «macelleria sociale» e ricorda al governo: «E stato bocciato un emendamento che prevedeva la tutela di questo personale, perché a rischio impugnativa del Commissario dello Stato. Alcuni parlamentari hanno presentato un odg che impegna il governo Crocetta a salvaguardare i lavoratori».
D'Asero (Ncd): «A colpi di maggioranza, la riforma rischia seriamente di essere un'occasione sprecata per un dignitoso collocarsi in Europa dell'Isola. L'ultimo baluardo di difesa sta nelle democratiche elezioni dirette dei presidenti di Consorzio». Mercoledì prossimo il neosegretario regionale del Pd, Raciti, ha convocato il gruppo parlamentare all'Ars, mentre nell'Aula di Sala d'Ercole si svolge proprio il dibattito sulla riforma delle Province.
L'Anas risponde alle sollecitazioni promessi interventi sulla statale 115
Il tratto verso Gela e quello di Torre di Gaffe saranno riammodernati
PALMA Di Montechiaro
Ancise se in ritardo, riconosciuto dal direttore regionale Giuseppe Salvatore Tonti, l'Anas ha risposto alle sollecitazioni e alle proteste formulate quasi tre mesi fa dal Lions Club di Licata, rappresentato dal responsabile alla viabilità e trasporti, il palmese Calogero Castellino e con le quali sono sta ti chiesti interventi di manutenzione ordinaria, con il rifacimento della segnaletica nella strada statale 115 tra Agrigento e Gela e di riammodernamento del tratto Torre di GaffeLicata.
La risposta e giunta dopo che la Direzione generale delle lnfrastrutture e dei Trasporti del ministero, aveva proprio lamentato il mancato riscontro dell'Anas all'intervento del club servire licatese e palmese. Il direttore generale ha comunicato al responsabile del service per la viabilità e i trasporti, gli interventi che ha in programma l'area tecnica del settore Strade statali dell'Anas per migliorare la viabilità in Lino dei nodi stradali più importanti della Sicilia che collega cinque province, ma per il quale da anni non sono stati realizzati interventi migliorativi, per evitare pericoli di incidenti, ma anche per rendere più fluido il traffico veicolare, divenuto più intenso dopo l'apertura dell'aeroporto di Comiso, collegato proprio nel territorio palmese e licatese attraverso la ss 135 Palma-Licata-Gela,
L'ingegnere Giuseppe Salvatore Tonti ha scritto che allo Stato degli interventi Anas della ss 115 tra Agrigento e Cela, il tratto fa parte del complessivo itinerario Gela-AgrigentoTrapani, individuato nel primo Pnis sulla "legge obiettivo".
«All'interno ditale itinerario ha spiegato il direttore regionale dell'Anas- è già in corso di progettazione definitiva la tangenziale dl Gela. Per gli altri interventi urgenti richiesti, si riferisce che la Direzione regionale per la Sicilia ha in programma numerosi interventi di ordinaria/straordinaria manutenzione del tratto di ss 115 oggetto delle richieste, Sull'intera ss 115 ha aggiunto Tonti- è in corso la manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale che viene mantenuta e monitorata mediante indicatori di performance verificati con cadenze almeno quadrimestrali. E in corso inoltre la manutenzione del verde, che garantisce livelli di sicurezza atti a ridurre potenziali tentativi di innesco di incendi, oltre a garantire decoro e visibilità lungo l'intero tratto al margine dell'infrastruttura in parola. Con Ordinanza n. 148 del 13/06/2013 sono stati introdotti limiti e prescrizioni volte ad instaurare un regime di cautela, in considerazione del fatto che le elevate velocità hanno in passato originato sinistri di gravità medio alta. Dall'efficacia dell'Ordinanza e dall'apposizione della nuova segnaletica coerente con la stessa lungo il tratto, anche grazie alle attività puntuali condotte dalla Stradale, non si sono registrati aimntri di rilievo. Si riferisce che sono presenti, nella pianificazione degli interventi per il 2014, ulteriori lavori per la riqualificazione della pavimentazione e che la rete di competenza e comunque costantemente monito- rata dal personale d'esercizio che attua la necessaria presegnalazione di eventuali anomalie e la riparazione immediata delle criticità.
Impiegati statali, arriva la mobilità obbligatoria
Mobilità obbligatoria agli impiegati statali in caso di vuoti d'organico. E questo uno dei principali ingredienti messi sul tavolo da Carlo Cottarelli, commissario straordinario della spending review, che punta a risparmiare tra i 15 e i 20 miliardi di curo entro il 2016, Questa misura nasce dal tavolo sul pubblico impiego in cui sono arrivati suggerimenti sulla possibilità di rafforzare gli attuali Strumenti che regolano la mobilità senza ricorrere a un dispositivo nuovo di zecca, Nell'ambito della mobilità, dunque, se cosi dovessero verificare dei vuoti d'organico, si darebbe sempre priorità ai trasferimenti volontari, Ma se non ci dovessero essere statali pronti a prendere volontariamente un posto lasciato vuoto, allora scatterebbe automaticamente proprio la mobilità obbligatoria.
Attenzione, però. E. previsto che questi trasferimenti siano a base regionale, A gestire il "traffico" sarebbe una nuova cabina cli regia in cui sarebbero presenti ministero dell'Economia e l'attuale ministero della Pubblica amministrazione. Le misure di Cottarelli riguardano anche i dirigenti pubblici. Per loro la retribuzione di risultato sarà garantita solo nel caso in cui vengano Centrali gli obiettivi di riduzione della spesa e con una efficiente gestione finanziaria delle strutture amministrative.
E il campo di intervento sul quale intende operare il commissario per "aggredire" la spesa pubblica del Paese, che ammonta a 600 miliardi, è vastissimo, Si parte dalla spesa delle amministrazioni pubbliche (centrali e periferiche), delle società controllate diretta mente o indirettamente da amministrazioni pubbliche che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati.
Tra i settori di intervento: i trasferimenti alle imprese, la razionalizzazione delle attività e dei servizi offerti, il ridimensionamento delle strutture, la riduzione delle spese per acquisto di beni e servizi, l'ottimizzazione dell'uso degli immobili, o ulteriori settori individuati da direttive del presidente del Consiglio, Allo studio interventi anche su: hai, Inivitalia, Casse conguaglio, llse, Istituto di Credito sportivo, Agenzie servizi difesa, Poligrafico dello stato, Rete Autostradale Mediterranee,
In tutto, si parla di 25 task force per questa spending review e le aree di intervento slilate da Cottarelli erano servite all'ormai ex premier Enrico Letta per indicare i risparmi prudenziali nel suo documento programmatico "Impegno ltalia",in cui si voleva puntare a ori risparmino cli 16,6 miliardi nel biennio 2014-2015. A questi 16,6 miliardi andrebbero però aggiunti altri 4813,4 milioni già nel corso di quest'anno per coprire il mancato taglio delle detrazioni fiscali, Si arriva quindi quasi a quota 17,1 miliardi e si potrebbe salire a quasi 17,9 miliardi per Coprire la mancata potatura delle detrazioni fiscali anche neI 2015 (quasi 800 milioni).
La Sicilia
Contro le strade chiuse un vertice oggi a Ribera «Agricoltura da salvare»
Quello della intransitabilità di buona parte delle strade di campagna di tutto il comprensorio riberese, che comprende anche i territori dei comuni adiacenti dove sono collocate le aziende agricole, è diventata la palla al piede dell'agricoltura riberese per cui si continua a lavorare sodo a Ribera, ad Agrigento e anche a Palermo per trovare presso le istituzioni una soluzione urgente alla sistemazione delle trazzere e delle strade rotabili di campagna.
Le organizzazioni professionali agricole della CIA, Coltivatori Diretti ed UPA di Ribera, unitariamente anche con il comitato spontaneo agricoltori (CSA), vista la disastrosa situazione della viabilità rurale di tutto il comprensorio, hanno invitato il sindaco, il presidente del consiglio, tutti i consiglieri comunali, il Consorzio Regionale della Bonifica e l'Azienda Regionale delle Foreste Demaniali ad intervenire al vertice che è stato indetto per oggi alle 18,30, nella sala giunta del comune di Ribera.
Un invito è stato rivolto pure per l'Anas che aveva promesso nella primavera scorsa, quando è crollato il ponte sul fiume Verdura, la sistemazione della strada alternativa di Scirinda", danneggiata dai mezzi pesanti in transito.
Le organizzazioni professionali agricole di Ribera, i cui dirigenti si sono incontrati nei giorni scorsi nella sede della Cia, sottolineano l'impossibilità di potere accedere ai loro terreni e alle aziende agricole, e spiegano la necessità urgente della riunione di oggi con gli amministratori straordinari dell'E. S. A. e del Consorzio di Bonifica per verificare assieme alle organizzazioni ed all'amministrazione comunale, l'effettiva praticabilìtà di un intervento straordinario e d'urgenza, per rendere praticabile la viabilità delle strade di campagna e consentire la coltivazione dei terreni, dando ossigeno all'economia locale.
L'invito, per le organizzazioni professionali agricole, è stato diffuso da Giovanni Caruana, responsabile di zona della Cia.
SICILIA24H.IT
Benito Infurnari dopo proroga incarico
Commissario
Benito
Infurnari è stato riconfermato Commissario straordinario della
Provincia Regionale di Agrigento fino al prossimo 30 giugno.
Infurnari afferma : "intendiamo proseguire il nostro impegno in
alcuni settori strategici, come viabilità provinciale, solidarietà
sociale, servizi a favore dei disabili, scuole e turismo, e poi, nei
limiti delle risorse finanziarie, il sostegno alle attività del
Consorzio Universitario di Agrigento e dell'Istituto Toscanini di
Ribera. Poi, predisporremo ed approveremo il bilancio di previsione
2014 da consegnare al Libero Consorzio che si costituirà nei
prossimi mesi, dopo l' ok in Assemblea regionale al Disegno di
legge di Riforma delle Province".
Acqua", Zambito e Mangione incontrano
Infurnari
Il
segretario provinciale del Partito Democratico di Agrigento, Peppe
Zambito, e il responsabile provinciale Diritti e Partecipazione del
Pd, Sabrina Mangione, hanno incontrato il commissario straordinario
dell'Ato Idrico di Agrigento, Benito Infurnari. Zambito e Mangione
hanno consegnato ad Infurnari un elenco di proposte e suggerimenti
affinché la gestione del servizio idrico sia trasparente ed ancorata
a criteri e modalità secondo legge, e non vessatrice nei confronti
dei cittadini. Tra le proposte vi sono, tra l'altro, la garanzia ad
ogni cittadino di un quantitativo minimo vitale d'acqua gratuito
pari a 80 metri cubi all'anno, e il divieto di sospensione del
quantitativo minimo vitale d'acqua anche in caso di persistente
morosità, poi la rateizzazione degli importi dovuti fino a 36 rate,
ed il controllo costante ed attento da parte dell' Autorità per
l'Energia ed il Gas delle tariffe idriche applicate.
Livesicilia.it
SETTE COMUNICATI IN SETTE GIORNI, MA
SULLA CONDANNA DI RAFFAELE LOMBARDO , IL SILENZIO
PALERMO- Sette
comunicati in sette giorni. Ma ne manca uno. Il senatore Giuseppe
Lumia, componente della commissione antimafia - di cui è stato
presidente in passato - ha infarcito la sua settimana di lavoro con
prese di posizione molto dure nei confronti della mafia. E
intervenendo - opportunamente e legittimamente, per carità - su
diverse emergenze. Il 13 febbraio, ad esempio, ecco un accorato
appello alle donne di mafia: "Seguite l'esempio di Carmela
Iuculano, di Giusy Vitale e adesso di Giovanna Galatolo. Ripudiare la
propria appartenenza mafiosa vuol dire diventare donne libere". E
da lì, come detto, ogni giorno un intervento. L'appello successivo
infatti è rivolto al governo, ed è finalizzato a sbloccare la
vertenza di Termini Imerese, cittadina di cui il senatore è
orginario. E ancora, ecco l'analisi sulle necessità di una
"globalizzazione dell'antimafia" dopo gli esiti dell'inchiesta
"Prato verde", l'annuncio della presenza - prevista per oggi -
a un convegno sull'Agricoltura sociale, una riflessione sulla
presenza della mafia nel settore ortofrutticolo dopo il mega
sequestro di un paio di giorni fa. E poi, ecco una difesa nei
confronti di 11mila lavoratori che assicurano il servizio ambientale
e di igiene nelle scuole, e quella riguardante i livelli
occupazionali nelle aziende consfiscate alla mafia. Un
comunicato al giorno.
O quasi. Perché nella sfilza delle note, una casella è vuota.
Quella del 19 febbraio. Quel giorno, il Tribunale di Catania ha
emesso la sentenza di condanna - in primo grado - nei confronti
dell'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. Ma in quelle ore,
il senatore siciliano, componente della commissione antimafia, ha
deciso di non commentare - almeno 'ufficialmente' - la condanna
per mafia di un ex governatore siciliano. Un silenzio sorprendente,
in effetti. Ma che qualche mente maliziosa ha giustificato con un po'
di imbarazzo. È noto a tutti, infatti, come Beppe Lumia, insieme
all'area del Pd che si raccoglieva attorno ad Antonello Cracolici,
fosse stato - da un certo punto in poi della scorsa legislatura -
uno dei massimi sponsor dell'ex governatore. In un periodo, per
intederci, in cui Lombardo era già finito sotto indagine per mafia.
Un fatto che in quei mesi incendiava regolarmente le direzioni
regionali del Partito democratico. Dove Lumia giocava il ruolo di
difensore. Del presidente di Grammichele, ovviamente. E - anzi -
spingeva per l'ingresso formale del Pd nella giunta di Lombardo. Il
"governo politico" su cui i democratici si divisero a lungo.
E
le divisioni, a dire il vero, alla fine del 2011 sono
così nette che giungono persino a Roma. E che portano Lumia a
recitare il ruolo di "garante" dell'ex governatore anche a costo
di scontrarsi col proprio partito. In quei giorni, infatti, l'allora
presidente del Pd Rosy Bindi chiese ufficialmente ai democratici
siciliani di togliere il sostegno a Raffaele Lombardo. Una presa di
posizione alla quale seguì una replica molto dura. Affidata a una
nota rilanciata sul sito personale del senatore. "Rosi Bindi -
scrissero Lumia e Cracolici - rispetti il Pd siciliano e la
stragrande maggioranza del Partito e dei parlamentari regionali.
Indietro non si torna nella sanità, nei rifiuti, nell'acqua, nelle
energie alternative ... e nella stessa politica. Del centrodestra e
del 61 a 0 non abbiamo nostalgia. Vogliamo costruire un'alleanza
politica - rilanciava anzi Lumia - con il Terzo polo per riformare
quel sistema di potere che ha sempre relegato le forze del
cambiamento a posizioni marginali e subalterne. Per noi governo
politico non vuol dire occupare posizioni di potere nella giunta di
governo, ma riformare, innovare, spazzare via il vecchio sistema e
proiettare questa alleanza nella competizione elettorale per le
prossime amministrative e per le future elezioni regionali e
nazionali". Insomma, il sogno di Lumia era quello di un Pd alleato
con Raffaele Lombardo anche in vista delle successive scadenze
elettorali. E la difesa della gestione della "sanità, dei rifiuti,
dell'acqua, e delle energie alternative" dell'era contraddistinta
dal leader dell'Mpa.
Non
è così difficile, quindi,
comprendere l'imbarazzo. E quella "dimenticanza". Del resto,
quell'alleanza fu considerata "sbagliata" anche dal nuovo
governatore. "Il senatore Lumia - disse Crocetta pochi mesi
dopo il proprio insediamento a Palazzo d'Orleans - sostenendo l'ex
governo di Raffaele Lombardo ha commesso un errore politico, ma non
può pagarne le conseguenze a vita". E in realtà, nessuna
conseguenza nemmeno a breve termine. Il senatore che difese
strenuamente il governatore allora indagato e oggi condannato per
mafia, fa parte della commissione antimafia nazionale. E sostiene ile
idee, il governo e il Movimento politico del presidente della
"discontinuità", della rivoluzione, della rottura. E
dell'antimafia, appunto.
Lasicilia.it
Tuttalaveritàsull'acqua
La
società che gestisce la distribuzione spiega perché da due giorni
non si può bere. Il Comune ha ottenuto da Girgenti Acque il report
trimestrale dei dati sulla salubrità
La conferenza di servizi convocata a
Palazzo di Città all'indomani dell'emissione del provvedimento di
non potabilità dell'acqua erogata ha generato la decisione di
istituire un tavolo tecnico permanente per avere un controllo
costante delle acque che vengono servite in città. L'impegno è
stato preso con l'assenso dei due consorzi che gestiscono il servizio
idrico integrato in città: Girgenti Acque e SicilAcque. Noi abbiamo
però provato a risalire alle cause che hanno portato all'ordinanza
di divieto della potabilità. E per far questo abbiamo trovato grande
collaborazione nei tecnici di Girgenti Acque e in particolare
nell'ingegner Carlino e nel geometra Giuffrida. In primo luogo
abbiamo chiesto spiegazioni sulla questione legata a due parametri
riscontrati nell'acqua: il colore definito "giallognolo" e
la durezza, non conforme ai normali valori. "Non si tratta di
agenti patogeni presenti nell'acqua - ci è stato spiegato da
Girgenti Acque - infatti non è stata riscontrata la presenza di
batteri. Abbiamo sottoposto i campioni di acqua ad analisi chimiche e
batteriologiche e non abbiamo riscontrato valori che potrebbero
comportare infezioni per la salute umana". Abbiamo chiesto
quindi il perché del colore giallognolo riscontrato nel liquido. E
anche questo parametro ha una sua spiegazione logica. "La
comparsa del colore giallognolo è dovuta all'esigua quantità di
sali che sono stati disciolti nell'acqua - continuano i tecnici di
Girgenti - l'abbassamento dei valori dei sali minerali ha reso
l'acqua più leggera. Questa leggerezza ha fatto sì che l'acqua nel
suo percorso tra le tubazioni sciogliesse il deposito presente nei
condotti. Per cui il colore giallognolo è segno dello scioglimento
dell'ossido di ferro presente all'interno dei tubi di conduzione".
La situazione dovrebbe tornare a normalizzarsi dall'inizio della
prossima settimana. Già lunedì Girgenti Acque ha infatti in
programma nuove verifiche per rilevare eventuali miglioramenti. La
speranza è che si possa arrivare alla revoca del provvedimento di
non potabilità già nei primi giorni della nuova settimana. Dalla
conferenza di servizi di venerdì, è emersa un'altra novità: su
richiesta dell'Amministrazione comunale, e nello spirito di
collaborazione tra gli enti chiamati ad assicurare il servizio e
garantire la qualità dello stesso a tutela della salute pubblica, è
stato chiesto a Girgenti Acque di avere una relazione trimestrale, da
pubblicare anche sul sito del Comune, sulla qualità dell'acqua
erogata a Licata. Ciò che urge maggiormente adesso è però tornare
a poter utilizzare l'acqua per fini potabili e buone nuove, in questo
senso, sono attese nelle prossime quarantotto-settantadue
ore.
GIUSEPPE CELLURA
Provincia, Infurnari ancora commissario
fino al 30 giugno
Benito Infurnari è stato riconfermato
Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Agrigento. Il
nuovo decreto di nomina firmato dal Presidente della Regione Rosario
Crocetta è pervenuto oggi, in tarda mattinata, ed avrà validità
fino al rinnovo degli organi e comunque entro e non oltre il 30
giugno 2014.
Infurnari, subito dopo laconferma, ha dichiarato di
volere proseguire l'attività amministrativa, come già fatto
precedentemente, focalizzando, in primo luogo, i propri sforzi nei
settori strategici dell'Ente: Viabilità provinciale, Solidarietà
Sociale, servizi in favore dei portatori di handicap, Scuole e
Turismo. Inoltre continuerà, nei limiti delle risorse finanziarie
dell'Ente, a sostenere le attività del Consorzio Universitario di
Agrigento e dell'Istituto Toscanini di Ribera.
Rispetto al Cupa il
Commissario, unitamente al sindaco di Agrigento Zambuto e al
Presidente della Camera di Commercio Messina, ha incontrato il
rettore dell'Università degli studi di Palermo Lagalla per ricercare
una soluzione che comporti la sostenibilità dei costi da parte dei
soci fondatori del Consorzio purché l'intesa, che appare vicina,
garantisca il mantenimento ad Agrigento degli attuali corsi di laurea
attivi, incluso il corso di laurea in "Servizio sociale".
Resta
fermo l'intendimento da parte del Commissario, dopo il voto
dell'Assemblea Regionale sulla manovra correttiva del bilancio della
Regione, di predisporre ed approvare il bilancio di previsione 2014
da consegnare al Libero Consorzio che si dovrà costituire nei
prossimi mesi.
Il Commissario ha detto di aver già dato
disposizione al settore competente di predisporre i trasferimenti dei
fondi necessari al funzionamento delle scuole medie superiori della
provincia attivando il pagamento del secondo bimestre. Inoltre
saranno garantiti gli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria delle strade provinciali per tutelare l'incolumità dei
cittadini. In questi mesi il Commissario si occuperà anche
dell'edilizia scolastica mediante la partecipazione ai bandi di
finanziamenti regionali per il miglioramento di alcuni istituti
scolastici.
Per Infurnari tutta l'azione amministrativa sarà
improntata, nei prossimi mesi, ad un rigoroso controllo delle spese
per razionalizzare al massimo le risorse disponibili in modo da
destinare i fondi del bilancio provinciale per assicurare i servizi
di competenza dell'Ente.
Il Commissario ha ringraziato il
personale di ruolo e non di ruolo che lo ha collaborato in questi
mesi, ed ha aggiunto che continuerà ad adoperarsi per garantire il
massimo della serenità ai lavoratori dell'Ente in questa fase di
incertezza e di attesa per l'approvazione della nuova riforma sulle
Province.