8 marzo - sabato
LA SICILIA
Liberi consorzi «Legge iniqua» Gela si prepara ad impugnarla
MARIA CONCETTA GOLDINI
GELA. "Tredici mesi per partorire un pastrocchio: nella città del presidente Crocetta non si fanno salti di gioia rispetto all'abolizione delle Province in Sicilia.
Piuttosto si affilano le armi per impugnare una legge di riforma che «cambia tutto per non cambiare niente». Cela, dunque, la battaglia non la considera finita, prepara la reazione nelle sedi giudiziarie preposte.
Se la politica locale tace evitando di commentare l'attività messa in arto dall'Ars, a muoversi è il Comitato per lo sviluppo dell'area gelese, un gruppo di 46 associazioni locali impegnate da 10 anni in una battaglia per l'applicazione dello Statuto siciliano.
Battaglia che al momento sembra proprio perduta. "Nulla di nuovo ha partorito l'Ars - sostiene il comitato - e le speranze di cambiamento nutrite dalla città del governatore della Sicilia sono svanite con le recentissime decisioni dell'Ars». «I falsi Liberi consorzi dice il portavoce del Comitato Filippo Franzone saranno nove, come le nove Province che si intendono abolire. L'Ars ha creato una brutta copia della Legge Regionale o" 9 del 6 marzo 1986. Però, a differenza di quella vecchia, per dar vita a nuovi Liberi consorzi ha inserito norme ancor più severe create ad arte contro Cela. Mi riferisco alla continuità territoriale, al tetto di l80rnila abitanti, alla delibera dei consigli comunali adottata da 2/3 dei componenti ed al referendum confermativo della delibera del consiglio. E nel contempo, la provincia di Enna, nonostante i soli 172.000 abitanti, assumerà anch'essa la denominazione di Libero Consorzio di Comuni».
E' stata contestata anche l'ipotesi secondo cui i soldi per il referendum debbano metterli le amministrazioni comunali Nonostante la forte delusione, perciò, a Cela non si depongono le armi perché si è convinti che la legge che ha mandato in soffitta le Province sia, in vari punti, incostituzionale.
«Noi lottiamo da 10 anni-continua Franzone -. non saranno di certo i 90 dell'Ars a far cambiare idea ai gelesi».
Intanto la prossima settimana il comitato incontrerà il sindaco Angelo Fasulo (Pd) per la nomina di un costituzionalista a cui sarà conferito l'incarico di impugnare la legge. Per fare opera di sensibilizzazione, il Comitato ha realizzato due diverse cartine della Sicilia su prima e dopo i Liberi consorzi: «Messe l'una accanto all'altra sembrano due fotocopie. Cambiano i nomi conclude Franzone ma in realtà tutto resta come prima. Il risparmio? Non lo vediamo, I rappresentanti politici dei Liberi consorzi riceveranno solo le spese di rimborso delle missioni. Lo sappiamo molto bene cosa significa: quella voce può essere gonfiata ed i costi alla fine possono lievitare».
Non c'è un punto di quella legge insomma che sia gradito ai gelesi, i quali si sono sentiti privati della libertà di scegliere il proprio Libero Consorzio.
L'Ipia Fermi conta su Renzi
Lettera degli studenti. «Venga a vedere la nostra sede storica»
L'ipia Fermi adesso spera che sia il presidente del Consiglio Matteo Renzi a risolvere i suoi problemi e per questo gli studenti io hanno invitato ad Agrigento. L'attenzione che il nuovo governo sta ti- volgendo al mondo della scuola ha infatti ridestato le speranze sia del preside che degli insegnanti e degli alunni di poter riavere finalmente sistemata la loro scuola per poter svolgere serenamente l'attività didattica. E così gli stessi studenti hanno preso carta e penna ed hanno scritto al nuovo Capo del Governo. «Nell'accogliere positivamente le Sue intenzioni - si legge nella nota inviata a quest'ultimo - vorremmo illustrarle la difficile situazione che il nostro istituto sta vivendo dall'inizio dell'anno scolastico 2012/2013, quando la nostra amata" sede è stata chiusa definitivamente per problematiche strutturali costringendo oltre mille ragazzi a doppi turni, alla collocazione delle classi in quattro plessi, ad un orario scolastico ridotto e, soprattutto, a non poter fruire di laboratori adeguati, vitali per una scuola professionale ed un istituto tecnico del settore tecnologico», I giovani aggiungono che «nel corrente anno scolastico le nostre classi sono ospitate in ben sei plessi con orario di lezione antimeridiano, ma con le accennate difficoltà» e che «la Provincia regionale ha individuato una sede unica per tutti gli indirizzi, ubicata nella zona industriale, a circa dieci chilometri dal centro cittadino di Agrigento, in un altro comune».
Per garantire il diritto allo studio «e per porre da subito rimedio a questa nostra tragica emergenza conclude la nota degli studenti la invitiamo ad Agrigento per visitare la "vecchia struttura", perchè si renda conto che è un delitto lasciarla in un indecoroso abbandono, quando sussistono le condizioni per recuperarla».
Ma a dare ampia pubblicità alla drammatica situazione dell'istituto ci ha pensato anche il dirigente scolastico Francesco Casalicchio intervenendo alla trasmissione radiofonica "La notte di Radiouno" nel corso della quale si è acceso un "riflettore mediatico" sulla situazione della scuola per interessare l'opinione pubblica nella speranza che si riesca ad ottenere il risultato sperato.
SALVATORE FUCÀ
GIORNALE DI SICILIA
LAVORO. Sono state fissate le direttrici d'intervento
Disoccupazione da arginare La Provincia studia gli interventi
"Disoccupazione giovanile": la Provincia studia un programma di interventi per la creazione di nuovi posti di lavoro. L'ente, infatti, intende contribuire ad arginare la dilagante piaga della disoccupazione under 35, creando nuovi posti di lavoro attraverso la realizzazione di una serie di interventi organici in materia di occupazione giovanile. Si intendono utilizzare parte delle provvidenze finanziarie messe a disposizione dalla Regione - tre le direttrici di intervento. Il commissario straordinario della Provincia, Benito Infurnari, in questi giorni, sta infatti attenzionando le problematiche ed i diversi aspetti di tale crescente piaga e, su questo tema, ha deciso di concentrare gli sforzi organizzativi dell'Ente. Il programma di interventi allo studio alla Provincia prevede l'utilizzo di parte dei 452 milioni di euro messi a disposizione della Regione Siciliana da parte della Comunità Europea. I progetti di intervento sui quali si stanno concentrando, in questo momento, le priorità dell'Ente Provincia, si sviluppano in tre direzioni: le provvidenze in favore delle attività professionali, gli interventi per la creazione di nuove iniziative produttive e provvedimenti per coloro che intendano intraprendere attività nel campo agricolo e turistico. Le idee progettuali che la Provincia intende mettere in campo, nella sostanza ricalcano il programma di interventi già predisposto dalla Regione che è suddiviso in bandi. Secondo la programmazione del Governo regionale sono infatti previsti dodici milioni di euro per giovani che entro il prossimo settembre inizieranno il praticantato di avvocato o commercialista. Per loro è previsto un contributo mensile di 400 euro: 300 dalla Regione Siciliana e 100 garantiti dagli studi legali. (PAPI)
PROVINCIA. L'importo dei due finanziamenti non supera i quattro milioni
Edilizia scolastica, servono nuovi fondi dalla Regione
Edilizia scolastica: la Provincia bussa alle porte della Regione per trovare i fondi da impiegare per la sistemazione degli edifici. E' stata infatti chiesta l'ammissione al finanziamento per la costruzione di due istituti scolastici della Provincia. Si tratta del Liceo Scientifico Fermi di Sciacca e dell'I.T.C. di Campobello di Licata. Le istanze riguardano il decreto dell'assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale. L'importo dei due finanziamenti non supera i 4 milioni di euro a carico della Regione, mentre la Provincia si impegna a coprire una quota di finanziamento di poco inferiore al milione di euro. Il commissario Straordinario Benito Infurnari ha già richiesto al settore competente, alla luce della disponibilità annunciata dal premier Matteo Renzi nel privilegiare l'edilizia scolastica, di procedere alla progettazione aggiornata per i lavori di costruzione della scuola Polivalente di Canicattì: Ipia Marconi e Ipsaa Livatino e dell'Istituto Fermi di Agrigento che necessitano di una previsione di spesa di gran lunga maggiore rispetto a quanto previsto dal decreto dell'assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale. (PAPI)
PROVINCIA. E' disponibile anche su internet
Istituzioni e associazioni Aggiornato tutto l'elenco
E' stato aggiornato l'elenco di istituzioni ed associazioni operanti in provincia di Agrigento. Gli aggiornamenti in primo luogo, riguardano le ultime nomine a livello provinciale oltre il nuovo governo nazionale. L'elenco, in formato pdf, aggiornato a cura dall'ufficio stampa della Provincia, contiene una serie di notizie: nominativi, indirizzi e numeri telefonici utili a cittadini, associazioni e uffici pubblici. Lo strumento di lavoro, un work in progress, è aggiornabile e migliorabile da parte dell'ufficio stampa in qualsiasi momento. E' possibile contattare il numero 0922/593228 oppure lo 0922/593254 o inviare una e-mail all'indirizzo provinciaag.stampa@libero.it o ufficiostampaproag@yahoo.it (PAPI)
LiveSicilia
"Province, altro che rivoluzione
È uno spettacolo grottesco"
"Questa legge deride ogni concetto di rivoluzione. Basti pensare che, tra i primi risultati, avrà quello di tenere al loro posto i Commissari designati da Crocetta".
Luigi Caracausi
PALERMO - "Altro che rivoluzione, questo è solo uno spettacolo grottesco". Con queste parole, il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi ha commentato l'approvazione degli articoli che compongono la riforma delle Province siciliane. Per l'ok definitivo alla legge, manca infatti solo il voto finale. Ma quanto fatto finora, come detto, non convince il leader siciliano della Cisl Fp, che affonda: "Questa legge deride ogni concetto di rivoluzione. Basti pensare che, tra i primi risultati, avrà quello di tenere al loro posto i Commissari designati da Crocetta, con pieni poteri, proprio durante le elezioni europee". Ma c'è di più. Nella legge, secondo Caracausi, non c'è alcun elemento che "sollevi il personale delle Province dall'angoscia di non conoscere nulla del proprio futuro".
Secondo Caracausi, il governo avrebbe persino ignorato tutti i suggerimenti giunti durante l'iter della riforma: "Non si è tenuto conto - spiega Caracausi - degli studi fatti per mesi da ben quattro commissioni istituite dall'assessore Patrizia Valenti e che hanno prodotto tomi di carte e proposte divenute carta straccia, ovviamente. Così come nessuna considerazione è stata riservata al ruolo dei rappresentanti sindacali".
Siciliainformazioni
"Province? Macché rivoluzione, è uno spettacolo grottesco"
Il segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi ha commentato in maniera poco favorevole l'approvazione degli articoli che compongono la riforma delle Province siciliane: "Questa legge deride ogni concetto di rivoluzione. Basti pensare che, tra i primi risultati, avrà quello di tenere al loro posto i Commissari designati da Crocetta, con pieni poteri, proprio durante le elezioni europee".
Secondo Caracausi, il governo avrebbe persino ignorato tutti i suggerimenti giunti durante l'iter della riforma: "Non si è tenuto conto - spiega Caracausi - degli studi fatti per mesi da ben quattro commissioni istituite dall'assessore Patrizia Valenti e che hanno prodotto tomi di carte e proposte divenute carta straccia, ovviamente. Così come nessuna considerazione è stata riservata al ruolo dei rappresentanti sindacali". In sostanza un Crocetta che non ha inteso o non ha voluto intendere. L'acuto finale del segretario CISL è ancora più secco.
"Dalla prossima settimana, ovviamente, inizierà la 'passione dei 5 giorni' in attesa della decisione del Comissario dello Stato. Una decisione che non si tradurrà in una ovvia impugnativa solo se Aronica partisse per le Maldive. A quel punto, comunque, tutti potranno andare in ritiro per il rimpasto". Anche ieri i sindacati non hanno fatto mancare la loro nota di disappunto, con Crocetta che prova a rispondere sul campo.
Dopo la visita di stamattina a Vittoria, questo pomeriggio il presidente Crocetta, assieme all'assessore Vancheri, sarà a Gela. L'inizio della prossima settimana sarà dedicato dal Governatore, alla presentazione delle Zfu, zone franche urbane, a Catania e Messina.
9 marzo - domenica
GIORNALE DI SICILIA
BURGIO
Presto un museo di campane
La cittadina avrà tra breve un museo storico delle campane di bronzo. Lo hanno reso noto sia Luigi Mulè Cascio, il giovane fonditore, che ha eredito l'arte dal nonno Mario Virgadamo, che il sindaco Vito Ferrantelli il quale sta promuovendo con la civica amministrazione una capillare azione di valorizzazione dei beni storici e monumentali e delle attività artigianali.
Il nuovo museo, che sarebbe il primo in tutto il Meridione d'italia, sarà ospitato presso il palazzo Mandile, oggi di proprietà della famiglia Mulè Cascio, posto sul corso Vittorio Veneto. All'interno dell'immobile saranno messe in mostra diverse campane in disuso della fonderia Virgadamo e sarà allestita una virtuale fonderia che completerà il museo interattivo e didattico da utilizzare per la pubblica fruizione. "Cercheremo di far rivivere la tradizione campanaria che con la nostra famiglia va avanti dal XVI secolo dice Luigi Mulè Cascio, giovane laureato presso l'Accademia delle Belle Arti di Palermo compatibilmente con i nostri impegni professionali daremo la possibilità soprattutto agli alunni delle scuole di potei-e assistere anche a qualche fusione di campane di bronzo nell'antica fonderia del nonno e dei nostri antenati".
La cittadina di Burgio ormai è diventata l'emblema nazionale dell'arte e della fusione delle campane sia perché a Luigi Mulè Cascio arrivano ordinazioni dall'italia e dall'estero, ma anche perché i bronzi sacri burgitani sono presenti ormai da secoli nelle chiese di mezzo mondo. In questa pregevole iniziativa di creare a Burgio, il quarto museo, dopo quelli della ceramica artistica, delle mummie e dei venerabile Andrea, il fonditore è incoraggiato dalla famiglia e collaborato dall'amministrazione comunale diretta dal sindaco Vito Ferrantelli.
Luigi Mulè Cascio ha appreso l'arte della fusione dal nonno Mario che fin da piccolo gli mostrava i disegni, i calcoli e i segreti di un artigianato forse oggi unico in tutta Italia. "La fonderia e i suoi bravi artigiani dice il primo cittadino Ferrantelli sono depositari dell'identità culturale e religiosa non solo della cittadina, ma soprattutto della nostra Isola. Con il nuovo museo, Burgio avrà ben quattro fiori all'occhiello che porteranno nuovo flusso turistico e rinvigoriranno la locale economia. In collaborazione con la Regione e con la Soprintendenza ai Beni Culturali contiamo di far diventare realtà il sogno di un nuovo museo storico nel quale saranno raccolti i reperti più pregevoli della storia campanaria di Sicilia".
ENZO MINIO
10 marzo - lunedì