LA SICILIA
PALMA DI MONTECHIARO
Strada provinciale che porta aMarina urgono interventi
PALMA DI MONTECHIARO. f. b.) La stradaprovinciale che dal quadrivio sulla ss 115 conduce a Marina di Palmae al Castello di Montechiaro, ormai costituisce un pericolo per inumerosi mezzi che ogni giorno l'attraversano e che saràmaggiormente percorsa nei prossimi mesi con l'inizio della stagioneestiva, quando cioè il flusso veicolare si farà intensissimo. Sonodiversi gli inconvenienti stradali segnalati dagli automobilisti, dairesidenti delle villette circostanti e anche dagli operai di una notaditta di rivestimenti murali plastici. Proprio di fronte a questaazienda che riceve ogni giorno decine di pesanti mezzi di trasporto,si trovano in precario stato diversi pini secolari i cui antichi egrossi tronchi ormai rischiano di spezzarsi, con conseguenze perquegli automobilisti che dovessero transitare contemporaneamente.L'Ufficio tecnico della Provincia ha già scritto al proprietariodell'appezzamento di terreno dove sono presenti i pini instabili,per fare sradicare i grossi 'fusti che rischiano di precipitaresulla carreggiata, mettendo così le mani avanti e togliere così laProvincia regionale da ogni responsabilità nei caso in cui sidovessero verificare danni fisici agli automobilisti in transito. Manon esiste solo questo grave pericolo sulla provinciale Palma- Marinadi Palma. Il manto stradale è infatti in pessimo stato, diversecunette rimangono ancora intasate dal fango con grave rischio diinondazioni per alcune abitazioni ed inoltre nella curva di fronte acasa Scicolone e in quella dopo il ponte di Ficamara, la carreggiatarisulta invasa da acqua non piovana, ma addirittura potabile. Ilcantoniere dipendente della Provincia che con alcuni operai ha inparte migliorato le condizioni dissestate del manto stradale, haspiegato che l'acqua fuoriesce dalla vecchia rete idrica comunale eche quindi compete al Comune eliminare il grave pericolorappresentato dalla strada resa viscida dal liquido, con il rischioche i mezzi in frenata potrebbero sbandare. Provincia e Comune,pertanto, sono ormai chiamati ad intervenire per rendere sicura lacircolazione in una arteria stradale tra le più importanti del nodoviario che conduce nella fascia, costiera palmese.
AL COMMISSARIO
Orlando «La legge è viziata»
PALERMO. Al di là dei commenti(positivi o negativi) sulla riforma delle Province, ci sono deilasciti all'attenzione del Commissario dello Stato. Orlando, inqualità di presidente dell'Ance-Sicilia, dopo aver sottolineato diessere favorevole al superamento delle Province, non è convinto deicontenuti del ddl varato dall'Ars: «Riteniamo che la leggeapprovata, in alcuni suoi aspetti, costituisca un vulnuscostituzionale per l'autonomia comunale. Pertanto, facciamo appelloa un intervento degli organi di controllo e del Commissario delloStato».
Orlando constata che «siamo inpresenza di una legge che non prevede in nessun caso né un'intesa,né alcuna forma di confronto istituzionale con gli enti locali,attraverso la Conferenza Regione-Autonomie locali o l'Anci».
Per il presidente dell'Ance-Siciba,che è sindaco di Palermo, il ddl presenta gravi criticità: traqueste, il fatto che l'adesione debba avvenire senza averepreventiva contezza delle funzioni e del quadro finanziario. Inoltre,in riferimento agli organi e al tema relativo alla composizione delleGiunte, non è coerente con i principi della legge 6 sulla riserva digenere. E solamente attraverso la declinazione delle funzioni e deiservizi gestiti dai Liberi consorzi e la determinazione degli aspettidi natura finanziaria e patrimoniale che si possono creareaggregazioni efficienti»,
Anche ventuno ex consiglieriprovinciali di diverse province siciliane hanno conferito mandatoall'avvocato, Antonio Catalioto, di procedere con il ricorsogerarchico al Commissario dello Stato per denunziare «palesi vizi dicostituzionalità» nella norma istituenda i Liberi consorzi diComuni in Sicilia, Rilevano, inoltre, che mantenere «in vitacommissariate sine die le Province regionali» e realizzare «nuoviLiberi consorzi di Comuni, dove i sindaci eleggeranno e nominerannose stessi nei diversi ruoli previsti nei nuovi enti», palesaconflitti di poteri e d'interessi e con l'unico obiettivoraggiunto, sottraendo il diritto di elettorato attivo e passivo aisiciliani, di aver sancito la creazione di una super-casta deisindaci».
G.C.
Opinioni contrastanti sui consorzifra Comuni
La nuova legge approvata allaRegione non convince tutti
La legge di abolizione delle Province èstata accolta dai personaggi della politica agrigentina in mododiverso e con commenti spesso disegno opposto. «Essendo statoconsigliere provinciale ed avendo vissuto positivamente questaesperienza afferma Michele Cimino non sono felicissimo, ma inquegli anni le competenze della Province erano maggiori. Io avreipreferito mantenerle sia pure con una strutturapolitico-amministrativa più leggera, ma anche con la soluzione che èstata scelta io penso che la professionalità dei dipendentiprovinciali potrà servire ai liberi consorzi per una programmazionecondivisa con le realtà locali. Ecco, l'aggregazione dei comuni èla scommessa su cui giocare per sfruttare i finanziamenti europei efavorire così lo sviluppo dei nostri territori», «Se l'obiettivoera il risparmio afferma l'ex presidente Eugenio D'Orsi èridicolo. Meglio sarebbe approvare una legge costituzionale perabolire le Regioni. Lì, come abbiamo visto, stanno i veri sprechiPer non parlare poi degli organismi di sottogoverno E' un grandepastrocchio su cui Crocetta e quanti l'hanno votato hanno subito lapressione di chi cercava un capro espiatorio. La realtà è che pianopiano gli elettori vengono esautorati. Tra poco non potremo piùvotare nemmeno il sindaco. E poi, sui contenuti, che fine farannolem strade provinciali o le proprietà della Provincia? »
«Per dare un giudizio afferma ilsindaco di Agrigento Marco Zambuto occorre aspettare il datodefinitivo della riforma, tra sei mesi. Comunque si è eliminato unorganismo che era diventato ormai solo un centro di potere e che eraprivo di senso mantenere. Per Giacomo Di Benedetto, deputatoregionale e sindaco di Raffadali, invece «non cambierà molto: lastruttura esistente bene o male resterà e l'unica novitàconsisterà nella variazione del meccanismo elettorale: forse sarebbebastato azzerare le indennità dei consiglieri provinciali. Dubitoperaltro che in sei mesi si possa completare la riforma, Quanticonsorzi da noi? Secondo me solo uno, altrimenti aumentano le spese».«E' una legge che sarà perfezionata spiega GiovanniPanepinto, deputato Pd e sindaco di Bivona è un buon testo chedeve portare alla creazione di un ente intermedio tra Regione eComuni, che abbia le funzioni del land tedesco, eliminando tutto ilresto. Per Agrigento prevedo un solo consorzio, sono contrario alle"secessioni"». «Non è la riforma che avrei voluto aggiungeLillo Firetto, deputato Udc e sindaco di Porto Empedocle ma èuna buona sintesi del dibattito, parlamentare e non, sviluppatosi direcente su questo argomento. E' comunque in divenire perché cisono ancora da precisare le competenze per attuare una logica diefficientamento dei costi» ed avere come obiettivo il riproporzionamento della spesa per gli investimenti rispetto alla spesa corrente.Bisogna inoltre incoraggiare le sinergie tra le municipalità perfruire di servizi comuni e istituire premialità tra queste ultime»,Vincenzo Fontana: «I Liberi Consorzi dei Comuni così come sonostati disegnati non hanno nè una forma, né un'anima, alla finec'è pure il rischio che potranno nascere altri liberi consorzi,l'eliminazione dell'organo politico è una boutade, perché cisaranno i Sindaci dei Comuni consorziati con giunte e assemblee, nonc'è nessun piano concreto di risparmio».
SALVATORE FUCÀ
PIANO PAESAGGISTICO Gli ordiniprofessionali hanno evidenziato l'anomalia urbanistica
La Regione dimentica 500 ettari d iterritorio
Allarme; nel Piano paesaggistico diAgrigento mancano 500 ettari di territorio. La scoperta è arrivatada parte degli ordini professionali dei Geologi, degli Architetti edegli Ingegneri, che nelle scorse settimane avevano realizzato untavolo tecnico sull'importante strumento urbanistico, depositato alMunicipio alcuni giorni fa. La dimenticanza da parte della Regionenon è di poco conto; manca una vera a propria striscia diterritorio, dal centro storico della città fino alla Valle deiTempli. Aree, ironia della sorte, che hanno una enorme importanzaproprio dal punto di vista paesaggistico, il fine per il quale Iostesso strumento è stato realizzato, Adesso il Servizio integratoterritoriale regionale del Comune sta agendo presso la Regione el'Amministrazione comunale, attraverso una nota, ha chiestoall'Assessorato regionale di rimediare a tale incongruenza,"attraverso procedure idonee a limitare o evitare dispendiosicontenziosi che porterebbero inevitabilmente ad inficiare unostrumento così importante per la tutela delle nostre risorsenaturali, storiche ed artistiche". L'adozione di un piano con unacosì macroscopica incongruenza, infatti, potrebbe comportare seririschi per l'Ente, dato che di solito le previsioni dei pianipaesaggistici sono vincolanti per gli strumenti urbanistici deicomuni e sono prevalenti rispetto alle eventuali disposizionidifformi contenute negli stessi. Essi, inoltre, stabiliscono norme disalvaguardia applicabili in attesa dell'adeguamento dei Prg e, unavolta approvati, incidono direttamente sulla sfera giuridica epatrimoniale dei cittadini, comportando "una disciplinaregolamentare che potrebbe limitare anche l'esercizio del dirittodi edificare".
Solo il 3 marzo scorso il presidentedella Seconda commissione consiliare (Urbanistica, ambiente, assettodel territorio, lavori pubblici) Michele Mallia chiedeva alpresidente del Consiglio comunale Trupìa di attivarsi per promuovereun incontro urgente con tutti i presidenti dei civici consessi deiComuni della Provincia per "salvaguardare gli interessi diffusidelle collettività dei territori".
GI.S.
SCUOLA Edifici più sicuri con10.000 interventi e una cabina di regia per procedure rapide
ROMA. Oltre 3 miliardi e mezzo -recuperati nei capitoli di spesa del ministero dell'istruzione maanche attingendo alle risorse dei Fondo sociale europeo - 10.000interventi in tutta Italia, una cabina di regia attiva dal primoaprile a Palazzo.
Chigi con il coinvolgimento di quattroministeri, Istruzione, Economia, Infrastrutture, Ambiente. Perl'edilizia scolastica il Governo ha messo questo sul piatto. «Lascuola è il luogo da cui riparte la comunità per uscire dallacrisi» ha detto al termine del consiglio dei ministri il Premier,Matteo Renzi, assicurando che «stato trovato il modo per evitareproblemi con il Patto di stabilità», «Se non metto un pò di soldisulla scuola non sono felice» ha aggiunto confermando l'appuntamentogià annunciato per oggi con Renzo Piano perché contribuisca al«rammendo» delle scuole. «Si tratta - ha osservato il ministrodell'istruzione, Stefania Giannini - di una misura straordinaria,Non si è mai partiti dalla scuola nell'Agenda di governo».Soddisfazione da parte dei Comuni. «Era ora », ha commentatoVirginio Merola, sindaco di Bologna e componente dell'Ufficio diPresidenza dell'Anci. «Da tempo chiedevamo che si potesse uscireda patto stabilità per questo tipo di interventi, Oggi, finalmente,il Presidente del Consiglio lo sta facendo». «Ovviamente - haaggiunto - ci riserviamo di valutare la norma nei suoi contenuti, masiamo pronti a collaborare per la più rapida attuazione di quantoannunciato stasera dal Presidente Renzi». E piace alla Uil scuolal'idea della cabina di regia: «E uno strumento fondamentale siaper la progettazione della tipologia degli interventi che perdeterminarne le priorità» ha commentato il segretario generale,Massimo Di Menna, suggerendo di prevedere «un intervento di surrogadello Stato in caso di enti inadempienti. Non basta dire questi soldinon ve li diamo. Occorre prevedere la figura di un commissario adacta che, in caso di inottemperanza degli enti, porti a buon fine gliinterventi finanziati e cantierabili. Non più dunque finanziamenti apioggia ma selezione delle priorità in base alle emergenze. La Uilpromuove anche l'idea della cabina di regia per semplificare almassimo le procedure: Sia la presidenza del Consiglio ad assumeredirettamente il coordinamento, la trasparenza e la responsabilitàdegli interventi», ha conclusa Di Menna. Ma bisogna partire subito.Gli edifici scolastici non a norma sono infatti circa il 40% e restavivo nella memoria il ricordo di tragedie come quella di Rivoli doveuno studente di 17 anni, Vito Scafidi, nel 2008 perse la vita per ilcrollo di un controsoffitto (stamani Renzi ha telefonato alla mammadel ragazzo). Scuole più sicure dunque, ma non solo. «Si andràoltre i muri» ha promesso il ministro Giannini annunciando che sista lavorando per il ripristino di risorse nel Fondo per ilmiglioramento dell'offerta formativa (Mof) eroso negli annipassati. TIZIANA CAROSELLI
Crocetta: "Per le Province riformastorica cosi risparmieremo dieci milioni di euro»
L'assessore Valenti: "Lefunzioni verranno trasferite fra sei mesi»
GIOVANNI CIANCIMINO
Il presidente della Regione haribattezzato il titolo del ddl istitutivo dei Liberi consorzi diComuni ìn sostituzione delle Province: «Chiamerò Diletti perdirgli che la legge Crocetta-Giletti è stata approvata. Tra il serioe il faceto il governatore Isa voluto dare una risposta singolare aquanti hanno definito «legge-spot la riforma appena varata dall'Ars.Come si ricorderà, nel dicembre 2012, Crocetta annunciò che avrebbeabolito le Province nel corso della trasmissione domenicale l'Arenasu Raiuno.
Ma è chiaro che l'opera ancora deveessere completata. Come ha affermato l'assessore, Valenti, che irapartecipato alla conferenza stampa: «Siamo in una fase Importantedella cosiddetta riforma dell'ente intermedio, che non riguardasolo le Province, in tutti gli enti di governo del territorio,coinvolgendo anche la Regione con la cessione di alcune funzioni.Oggi la Regione è costretta a decidere anche sulle nomine piùpiccole: perciò, vogliamo procedere a un alleggerimento. Dunque, nonsarà questo l'ultimo intervento. Fra sei mesi, quando i Comuniavranno definito se restare nei consorzi in cui si trovano ostaccarsi e legarsi a un altro consorzio, procederemo altrasferimento delle funzioni vero e proprio.
Questa in Sintesi i contenuti dellariforma illustrati dall'assessore: «L'architettura prevede che inuovi consorzi dovranno avere una dimensione non inferiore ai 180mila abitanti: i consorzi clic coincidono con le attuali Provinceinvece non potranno essere inferiori a 150 mila abitanti. Ladimensione territoriale e la continuità geografica saranno, dunque,i due aspetti principali. Il testo stabilisce anche quali sono lemodalità di elezione degli organi e le strutture amministrative.Esso risponde anche ai principi di spending review. I risparmi nonsaranno solo sugli emolumenti del presidente, degli assessori e deiconsiglieri. Con l'art. 11 provvediamo alla soppressione gradualedegli enti che insistono nel territorio provinciale, compresi gliuffici della Regione, allo scopo di razionalizzare i servizi. Daparte sua, Crocetta la definisce «una riforma storica, una rispostacerta all'esigenza iii cambiamento, a cominciare dal fatto cherisparmieremo dieci milioni di euro d'indennità».
Ma non si è limitato alla riformadelle Province. More solito, un Crocetta a tutto campo. Sul rimpastodella Giunta: Oggi è una bella giornata, voglio godermi questariforma con l'assessore Valenti, con Cracolici e con i deputatipresenti. Del rimpasto parleremo quando se ne dovrà parlare. Marivolge un significativo invito all'opposizione perché rientrinell'ambito di un linguaggio più istituzionale e di uno spirito dicollaborazione per fare le riforme. Perché tanto noi le facciamo lostesso. Ovviamente, si tratta anche di un invito in vista dellamanovra-bis: «Se loro collaborano, possiamo andare più velocemente.A quest'ora avremmo approvato anche la manovra-bis o la legge peraiutare i collaboratori di giustizia. Li invito a non creare inutiliperdite di tempo. Spesso vengo tacciato d'individualismo. Mal'individualismo io lo esprimo nella denuncia.
Burocrazia: Dietro i ritardi dellaburocrazia c'è la corruzione, ne sono convinto. Ecco perchéauspico un esame rapido della legge sulla semplificazioneamministrativa con provvedimenti nei confronti dei dirigenti generaliche hanno assunto comportamenti di omissione».
Rifiuti: Non possiamo dipendere dallediscariche private anche in termini di spese di trasporto, di consumidi benzina, di noleggio dei mezzi. Con la scusa dell'efficienzanella raccolta dei rifiuti, negli anni si sono autorizzate troppediscariche private e nessuna discarica pubblica. lii questo modo, sirischia di riprodurre il modello napoletano che ha portato lediscariche nelle mani della camorra, L'assessorato all'Energia hainviato alle Procure di Catania cdi Palermo la relazione sullediscariche gestite dalla società Oikos, mentre l'assessorato alTerritorio ha presentato una denuncia su un presunto giro di tangentilegate alla discarica di Gela. E conferma «l'esigenza dipredisporre una direttiva antimafia, come ho già preannunciato, e sucui stiamo lavorando in Giunta».
GIORNALE DI SICILIA
PROVINCIA
Pubblicato il bando
Integrare e chiudere scadenza il 14marzo
Pubblicato sul sito internetwww.provincia.agrigento it,l'avviso per la selezione dell'incaricoper l'affidamento dell'attività di gestione nell'ambito delprogetto 'Integrare per includere", L'avviso è finalizzatoalla selezione di enti,associazioni o fondazioni con esperienza nelsettore delle politiche giovanili, in grado di promuoverel'inclusione sociale di giovani provenienti da contesti sociali efamiliari sfavorevoli. Gli interessati dovranno inviare le domande alSettore Ambiente della Provincia o alle sedi URP della Provinciaentro le 14 del 14 marzo.
Aggiudicata la gara per la fornituradi merce informatica
È stata aggiudicata alla ditta "EnterSrl", con sede a Castenaso in provincia di Bologna, la fornitura dimateriale di consumo informatico della Provincia, per un importo paria 1.302,69 euro (Iva inclusa) La spesa graverà sul capitolo"Materiale di consumo per sistema informatico" del Bilancio 2014.Liquidata la somma pari a 1.750 euro all'avvocato Sabina Sanfilippodi Canicattì, incaricata dalla Provincia di resistere all'atto dicitazione proposto da Lavinia Bruna Prestia. La parcella è stataemessa a seguito della chiusura del contenzioso, (PAPI)
EDILIZIA
Liquidata fattura per l'utenzaidrica di un immobile
Liquidata, su indicazione delcommissario Benito Infurnari, dal settore Edilizia e gestionepatrimoniale della Provincia, la somma di 886,72 euro riguardante ilpagamento della fattura relativa all'utenza idrica dell'immobiledi proprietà dell'ente, ubicato al viale Eduardo Spalanca diRacalmuto. Il consumo idrico, rendicontato dalla società Girgentiacque, si riferisce al periodo dal 31 ottobre 2013 al 31 gennaio2014. Rinnovato, anche per il 2014, il servizio di utilizzo"Ecomudweb" gestito dalla società "Ecocerved" di Roma.(PAPI)
Gjogreen, Job Maria Mantese ha vintola selezione
È Mantese la vincitrice dellaselezione per l'incarico di "Promoter facilitatore" delprogetto Gjogreen, Job Opportunities bandita dalla Provincia diAgrigento. Il promoter avrà il compito di informare, sensibilizzarei giovani e supportare gli esperti nelle azioni previste dalprogetto, con un compenso di 2.850 euro. Mantese è stata selezionatasu partecipanti: Valeria Concilio, Emanuel Nocera, Matteo Pievano eValeria Mirabelli, (PAPI)
Terre Sikane
Si svolgerà il 3 aprile l'assembleaordinaria dei soci
È stata convocata per il 3aprile alle17, in prima seduta e l'indomani, in seconda convocazione, sempreallo stesso orario, l'assemblea ordinaria dei soci dell'Agenzia"Propiter Terre Sicane", una delle società partecipato dellaProvincia, La riunione si terrà nella sede dell'Agenzia, in piazzaScandaliato a Sciacca. Tra i soci, oltre alla Provincia, ci sono iComuni di: Calamonaci Caltabellota, Cattolica Eraclea, Ribera eSciacca. (PAPI)
DOPO LA RIFORMA Il presidente dellaRegione lancia sospetti di irregolarità nella gestione dellediscariche: «Troppe autorizzazioni a privati»
Abolizione delle Province, Crocettaesulta:«Facciamo la storia»
«Questa è una di quelle leggi chefanno la storia». TI giorno dopo il voto d aula con cui sicancellano le Province, il presidente Rosario Crocetta si gode lavittoria. E subito si profila una nuova battaglia quella sullediscariche su cui incombono sospetti di corruzione. Sulla vicendaindaga già (la mesi la commissione antimafia, come conferma ilpresidente Nello Musumeci.
Non c'è spazio per parlare dirimpasto («Oggi voglio solo godermi questa giornata», chiosaCrocetta) né delle nomine dei manager della sanità («Le faremo fraqualche giorno», taglia corto). Un dato lo annuncia insiemeall'assessore Patrizia Valenti: a riforma completata sirisparmieranno 100 milioni di euro.
«Abbiamo messo fine al ragionamentodella politica come carriera esordisce e non come servizio.La prima questione su cui ci scontriamo è quella culturale. Ladomanda che dobbiamo porci è se c'è necessità di enti intermedi:c'è solo se non sono una duplicazione di altri enti, altrimenti èsolo uno spreco». Respinge le accuse di «operazione trasformistica»e bacchetta «il boicottaggio di chi in aula è intervenuto anchecinque o sei volte nel corso della stessa seduta per dire le stessecose». «Adesso aggiunge - iniziamo un nuovo camini- no, che dàai Comuni la possibilità di autorganizzarsi, utilizzando proprierisorse e proprio personale.
Si toglie qualche sassolino dallescarpe «Berlusconi accusa la Sicilia di immobilismo ma lui davent'anni dice di voler abolire le Province, noi lo abbiamo fatto».Ammette le difficoltà di questi mesi: «Con Cracolici abbiamo fattouna mediazione dice perché la politica è anche questo. Cosìcome abbiamo mediato coni grillini che ringrazio». Alle opposizioniun invito «ad usare un linguaggio più istituzionale».
Crocetta, a margine della conferenzastampa, parla di presume irregolarità nella gestione dellediscariche. Sono state autorizzate troppe discariche private enessuna discarica pubblica, così si rischia di riprodurre il modellonapoletano che ha portato le discariche nelle mani della camorra»,dice. Poi spiega: «L'assessore (Nicolò Marino, ndr) ha scopertoche un funzionario avrebbe richiesto un parere legale bloccandoun'autorizzazione non corretta sulla discarica dell'Oikos diCatania. C'è una documentazione molto dettagliata sulla denuncia»,dice.
Nessuno avrebbe scommesso che cel'avremmo fatta, invece abbiamo sciolto le Province, anzi leabbiamo superate. Siamo i primi in Italia», dice AntonelloCracolici, presidente della I commissione. Cracolici parla di «leggecon il più alto consenso parlamentare, legge che non vuole essereuno spot. Ora bisogna dare concretezza alla riforma». Il cuore dellalegge lo illustra Valenti, spiegando che si tratta di un«alleggerimento della Regione e maggiori responsabilità ai Comuni,una riforma step by step». Intanto, da Messina, parte la guerra allalegge Crocetta, con ventidue cx consiglieri provinciali che hannoimpugnano la riforma davanti al commissario
dello Stato. STEFANIA GIUFFRÈ
Sicilia24h
Liberi Consorzi. Di Mauro "Alla fine un nulla di fatto chemortifica lo Statuto"
"Con l'ennesimo emendamento in zona Cesarini il GovernoCrocetta ha assestato il colpo definitivo ad una legge nata male efinita peggio, con una norma che di fatto renderà impossibilela nascita di nuovi liberi Consorzi ed una legge che nel suocomplesso fa alcuna chiarezza sui compiti e le funzioni deiConsorzi." "Abbiamo alla fine scelto l'astensione perchèda sempre siamo stati favorevoli alla cancellazione delle Province,ma avremmo voluto una norma che davvero desse ai Comuni lapossibilità di associarsi in base ad interessi, vocazioniterritoriali, economiche e turistiche, esigenze espresse daicittadini. Così non sarà , con buona pace dei Costituenti, checertamente non immaginavano un simile pasticcio quando inserirononello Statuto la figura dei Liberi Consorzi." Lo ha dichiaratoRoberto Di Mauro, capogruppo del PdS-MpA all'assemblea regionalesiciliana stasera al termine del voto di Sala d'Ercole.
On. Formica legge province finale
L'On. Santi Formica, presidente del Gruppo "Lista Musumeciverso Forza Italia, ha dichiarato:"Con l'approvazione dellacosiddetta legge di riforma delle Province, si è consumata una dellepagine più buie della storia del Parlamento siciliano. Dopo unagestazione di quasi nove mesi e con continue "minacce di aborto",si è assistito prima in commissione, dove non solo non si è tenutoconto delle audizioni di valenti docenti di diritto costituzionale,tutti contrari ai vari disegni di legge di volta in volta presentatiladdove non prevedevano il voto diretto e popolare, ma addirittura siè assistito al paradosso di un Presidente di commissione (dimaggioranza) che incardina una sua proposta ed il governo chepresenta emendamenti per stravolgerla e, successivamente, li ritirasostenendo tutto ed il contrario di tutto "pur di arrivare inAula". Il successivo percorso d'Aula poi è un festival dicontraddizioni, dove emerge con chiarezza l'unico intento delpresidente Crocetta, e cioè approvare una legge qualsiasi pur dipoter dichiarare da "Giletti": "ho fatto la riforma". Ementre i Siciliani stanno morendo di fame, la Sanità ècommissariata da oltre un anno, i fondi europei non si spendono, ilavoratori della formazione da oltre un anno non percepisconostipendi, i Forestali sono senza risorse, un governo incapace diqualsiasi provvedimento per le centinaia di migliaia di disoccupati eper i giovani disperatamente costretti ad emigrare, la maggioranza edil presidente Crocetta si sono baloccati ad approvare una norma chemoltiplicherà i costi, lascerà senza servizi i cittadini, faràfallire tutti i Comuni
Tutto questo solo ed esclusivamente per impedire ai cittadini divotare, si impone lo sfascio per potere nominare, senza l'intralciodel voto popolare, i trombati o, nella migliore delle ipotesi,consentire la contrattazione, il ricatto ed il baratto tra sindaciper la nomina dei presidenti dei nuovi enti. Avevamo proposto didiminuire i costi, quasi azzerandoli, in ossequio alla "spendingreview", lasciando però intatto il principio della democrazia, maproprio su questo ci siamo scontrati contro un muro, in pratica eranodisposti a tutto e a cambiare tutto ad una sola condizione:l'eliminazione del voto popolare. I cittadini tutto questo lodevono sapere, così come devono sapere che comunque alla fine per leragioni che ho esposto, si è approvata una scatola vuota che rimandaad una successiva nuova legge ( e siamo alla terza edizione) per darecontenuti e sostanza ai propositi solo annunciati in questa legge.Alla fine, dopo aver impegnato il Parlamento per più di 3 mesi,l'unico scopo che in questa fase si voleva raggiungere era ed èstato il prolungamento sine die del commissariamento delle (vecchie -attuali) provincie. Senza alcun controllo dei cittadini sull'operatoe sui criteri di spesa e gestione dei Commissari. UN GRANDERISULTATO!