5 aprile - sabato
LA SICILIA
PARLA LA DIRIGENTE DEL LICEO CLASSICO EMPEDOCLE
«Il mio sogno? Avere una sede unica»
«Il mio sogno è un'unica struttura, che accorpi il mio ginnasio, piuttosto che continuare con questa tradizione di una scuola ospitata da una sede all'altra, o almeno una succursale idonea, un auditorium e una palestra». La definisce, ora come ora, un'utopia, la dirigente del liceo classico Empedocle, Anna Maria Sermenghi, questa richiesta che potrebbe essere avanzata in base al piano Renzi. Concretamente, al Governo Nazionale, chiede più attente disposizioni normative: «che non ci sia quell'ambiguità tra ciò che viene previsto e ciò che viene garantito - afferma - che si occupi di scuola chi la vive; bilanci adeguati a un piano formativo coerente con le finalità di una scuola del terzo millennio e una maggiore attenzione su sicurezza, rapporto scuola-famiglia, lavoro degli insegnanti».
Per la Sermenghi, grandi sono i problemi gestionali legati a pagamento di utenze, riduzione dei finanziamenti regionali e provinciali per il bilancio annuale, tagli del fondo d'istituto e contraddittori interventi del Ministero sui contributi volontari delle famiglie. E poi bisogna garantire la manutenzione: «la presenza di ulteriori risorse - commenta - potrebbe consentire di provvedere annualmente a una manutenzione costante. Ogni intervento, anche solo di tinteggiatura, comporta una grossa preoccupazione». Non mancano, le infiltrazioni d'acqua, nei bagni e sul retro della facciata, o i cornicioni da riprendere, anche se le maggiori criticità SODO nella palestra «La nostra sede principale - dice - non è precaria, anzi è in una condizione di vantaggio rispetto ad altre, ma questo non vuol dire che non necessiti di miglioramenti. Per la palestra, attendiamo interventi dai fondi Cipe».
CHIARA MANGIONE
TURISMO. "Borsa" regionale a Sciacca anziché spendere soldi a Milano
Facciamo noi la Bit
SCIACCA. Senza più risorse economiche, i Comuni sono costretti ad aguzzare l'ingegno ed a scovare e percorrere strade alternative per promuovere e valorizzare i territori di competenza.
Finiti i soldi per le missioni" milanesi alla Borsa internazionale del turismo (come non ricordare le corpose delegazioni di politici che ogni anno da gran parte delle città della provincia di Agrigento e dallo stesso ente Provincia partivano per la manifestazione milanese) i centri di rilevanza turistica cercano di promuovere le loro bellezze con altri strumenti. Uno di questi potrebbe essere una "mini" borsa del turismo, un evento di carattere regionale al quale avvicinare i tour operator italiani. L'idea è nata a Sciacca nel corso di una riunione voluta dall'assessore al turismo Salvatore Monte con gli operatori turistici della città, una sorta di confronto per vagliare ed analizzare proposte su temi diversi riguardanti sempre la promozione turistica del territorio. Si è parlato di migliorare i servizi a favore dei turisti, potenziare le tratte aeree dalle maggiori capitali europee verso la Sicilia e i collegamenti in autobus e taxi tra gli aeroporti di Palermo e Trapani Birgi e Sciacca.
Su proposta di Daniele De Filippi, si è pensato di organizzare una fiera del turismo a Sciacca con il coinvolgimento delle strutture ricettive, per mettere in vetrina la città e mettere in contatto gli esperti del settore turistico, i tour operator e gli alberghi. Tutti sono apparsi entusiasti. Già dalla prossima settimana, con il dirigente del servizio turistico regionale Nuccio Catagnano, l'assessore Monte si metterà al lavoro per concretare queste idee. Si cancella quindi definitivamente, delegando per questo la Regione, la moda di andare a Milano alla Bit.
Nel 2011 l'ultima volta che una delegazione di Sciacca è stata a Milano. E in quella occasione molti dei presenti si pagarono il biglietto e il soggiorno con i propri soldi, proprio per non dare sfogo alle polemiche sui costi della politica che oggi sono ogni giorno dietro l'angolo. «Sono favorevole a questa iniziativa commenta il presidente provinciale di Federalberghi Francesco Picarella - non è semplice, in questi giorni sono alla borsa del turismo di Napoli e queste sono fiere di grande livello, sosteniamo tutto quello che può essere utile e da Sciacca arrivano molti stimoli».
L'assessore Monte ha inoltre fatto un resoconto dell'incontro che come amministrazione comunale abbiamo avuto lo scorso 19 marzo con Salvatore Castiglione, il presidente dell'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Trapani Birgi. «Ho consegnato a ciascun operatore il piano dei voli fino a ottobre e illustrato la situazione dei flussi turistici dalle principali città europee per come ci è stata prospettata ha detto ci saranno altri incontri, mi auguro in una presenza maggiore di operatori turistici».
GIUSEPPE RECCA.
Italcementi, il prefetto in campo
Porto Empedocle. Il Consiglio comunale cerca di rassicurare i lavoratori. Tutto porta a Crocetta
«Il prefetto Diomede si sta interessando alla questione e a breve solleciterà il presidente della Regione Rosario Crocetta a prendere posizione sul caso Italcementi».
In sintesi è questo il messaggio che il presidente del Consiglio Comunale Luigi Troja e di tutti gli eletti dal popolo empedoclino hanno voluto lanciare ai lavoratori dell'impianto di Vincenzella che, entro il prossimo 9 settembre rischiano di rimanere o a casa o con un lavoro di fatto dimezzato. Italcementi infatti ha da mesi preannunciato di voler procedere alla trasformazione dell'impianto in centro di macinazione del klinker, sospendendo la cassa integrazione attuata dall'estate del 2012, gestendo una trentina di maestranze appunto, solo per macinare. Come a Porto Empedocle sanno la «salvezza» del pane per queste persone deriverebbe dall'acquisto di stabilimenti e aree di ltalcementi da parte di ltalkali. Ma come ha detto e scritto giorni fa il padrone dell'azienda dei sali potassici Francesco Morgante c'è il Governo regionale che non sarebbe così «agile» nel dare la svolta alla vicenda. Governo regionale che pare faccia pesare ancora il proprio peso, derivante da un 51% di quote azionarie in ltalkali che - secondo Morgante, a rigore di legge - non avrebbe più titolo ad esercitare. In questo marasma generale i lavoratori loro malgrado sono nella veste di vasi di coccio tra quelli di metallo, rappresentati in questo caso - i vasi di metallo - dalla politica. I consiglieri comunali empedoclini, per quanto nei loro poteri si stanno almeno attivando dal punto di vista delle sedute d'aula, sollecitando il governatore Crocetta a intervenire per sbloccare la situazione e dare i nulla osta al passaggio dei lavoratori a ltalkali.
Nelle precedenti sedute era stata sollecitata l'»intercessione» del prefetto Nicola Diomede le cui capaciti professionali e diplomatiche sono rinomate anche fuori dai confini provinciali e siciliani. E il rappresentante del Governo, incontratosi giorni fa con una delegazione empedoclina, ha garantito il proprio impegno affinchè la faccenda quantomeno non degeneri, I giorni passano, la tensione per almeno 80 famiglie aumenta.
F.D.M
GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCE
Broccio, Uil: «L'abolizione riduca il fisco ai cittadini»
Il segretario provinciale della Uil agrigentina Aldo Broccio, interviene sul recente provvedimento varato dal governo centrale che abolisce le province in tutta Italia. Salutiamo positivamente il provvedimento - dice Broccio - in un'ottica di riforme che possano portare veti risparmi su costi e sprechi della politica. Esprimiamo tuttavia qualche perplessità per quanto inerente i lavoratori per i quali non è stata ancora fatta chiarezza, ma solo annunci tranquillizzanti. La Uil è al fianco dei lavoratori dipendenti e vigilerà sull'iter che dovrà portare alla definizione della vicenda e riteniamo che l'abolizione delle Province debba portare anche concreti benefici economici ai cittadini, a cominciare dalla restituzione, anche parziale, delle tasse provinciali visto che gli incassi dello Stato provenienti dalle Imposte provinciali ammontano a poco meno di cinque miliardi di euro l'anno». In particolare, pesano per circa 1,3 miliardi l'Imposta provinciale di trascrizione auto e per 502 milioni la TEFA Tributo Provinciale sui Rifiuti mentre la Rca auto pesa per circa tre miliardi, mentre altre imposte e canoni costano ai contribuenti altri 202 milioni di euro, t'La Uil - conclude Broccio - auspica che questo Governo centrale ponga in essere tutte le riforme istituzionali possibili per rilanciare il Paese, per ridurre realmente costi e sprechi della politica ma anche per far stare meglio, anche economicamente i cittadini a cominciare dalla restituzione delle tasse provinciali e la riduzione della tassazione locale». (AMM)
TERRITORIO. Vertice all'assessorato a beni cultura per proporre le loro modifiche
Piano paesaggistico, a Palermo
il documento dei professionisti
Gli Ordini professionali di Agrigento, hanno redatto e presentato alla regione il documento che evidenzia le modifiche da apportare al Piano paesaggistico provinciale. Il Comitato interprofessionale composto dagli Ordini delle professioni tecniche ha infatti partecipato a Palermo all'incontro svoltosi all'assessorato regionale ai Beni culturali, con Massimiliano Trapani e Giuseppe Lagreca per gli Architetti, Salvatore Graceffo e Silvio Santangelo per i Geometri, Maurizio Gattano per gli Ingegneri, Calogero Pecoraro per i Geologi e Germano Boccadutri per gli Agronomi, hanno illustrato le criticità presenti nel Piano, conseguenza anche dell'assenza di concertazione con i portatori i d'interessi diffusi tra cui gli stessi tecnici, a Graziella Catania, segretario particolare dell'assessore al ramo, Mariarita Sgarlata, alla Soprintendente di Agrigento Caterina Greco ed al dirigente della relativa Sezione per i beni paesaggistici Antonino Terrana, nonché a Gaetano Montalbano della segreteria del presidente Crocetta che ha promosso la riunione
È stata ribadita dai professionisti la richiesta di ritiro dello strumento di pianificazione, ed è stata concordata 1 indizione di un tavolo tecnico per il prossimo 2 aprile attorno al quale siederanno anche i rappresentanti della Soprintendenza agrigentina.
«Siamo ottimisti - hanno detto i rappresentanti degli Ordini professionali agrigentini - un primo passo è stato mosso nella giusta direzione e confidiamo che quanto abbiamo rilevato nel nostro documento, le criticità che evidenzieremo, condurranno l'assessorato a riaprire la fase di concertazione. Il nostro documento mira a riscrivere interamente lo strumento di pianificazione». (AMM)
LA PROPOSTA. Il progetto condiviso dall'assessore Monte e dai rappresentanti de settore va ora alla Regione
Comune, vertice con i tour operator: una fiera de turismo
Organizzare una fiera del turismo a Sciacca. E una delle proposte venute fuori nel corso dell'incontro che si è svolto al Comune con i tour operator della città promosso dall'assessore al Turismo, Salvatore Monte, Alla riunione ha preso parte anche il dirigente del Servizio Turistico Regionale Nuccio Catagnano. Monte ha annunciato che contatterà per un confronto il presidente provinciale di Federalberghi diAgrigento, Francesco Picarella, per poi chiedere un incontro in assessorato regionale al Turismo per portare avanti le iniziative concordate con i tour operator, tendenti a migliorare i servizi a favore dei turisti, potenziare le tratte aeree dalle maggiori capitali europee verso la Sicilia e i collegamenti in autobus tra gli aeroporti di Palermo e Trapani Birgi e Sciacca. "Ritengo l'incontro - dice l'assessore Salvatore Monte - molto proficuo, remiamo tutti nella stessa direzione. Per quanto mi riguarda, ho fatto un resoconto dell'incontro che come amministrazione comunale abbiamo avuto lo scorso 19marzo con Salvatore Castiglione, il presidente dell'Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Trapani Birgi. Ho consegnato a ciascun operatore il piano dei voli aerei fino a ottobre e illustrato la situazione dei flussi turistici dalle principali città europee per come ci è stata prospettata. Nel corso dell'incontro è stata sollevata la necessità di potenziare le tratte aeree dirette verso i due scali della Sicilia occidentale e potenziare e velocizzare collegamenti in autobus verso Sciacca. I tour operator hanno poi formulato delle proposte che saranno attentamente vagliate dall'amministrazione comunale. Ignazio Grisafi, della Gulliver, ad esempio, ha manifestato interesse per la pubblicità sui giornali nei voli Rayanair e all'interno dello scalo aereo di Trapani chiedendo un preventivo dei costi. Daniele De Filippi, della Dedalo Tour, ha invece proposto di organizzare in inverno una fiera del turismo a Sciacca con il coinvolgimento delle strutture ricettive, per mettere in vetrina le bellezze di Sciacca e mettere in contatto gli esperti del settore turistico, i tour operator e gli alberghi". Protestano i tassisti. "La nostra categoria - dice il loro rappresentante, Ignazio Abbruzzo - è posta ai margini dall'amministrazione comunale che continua a disinteressarsi dei nostri problemi". (GP)
IL MINISTRO MADIA INSISTE SUI PREPENSIONAM ENTI. LA CISL: PRONTI A COLLABORARE. LA CGL: O SIA EQUITA CON I PRIVATI
Pubblico impiego, stretta sui permessi sindacali
Il consiglio dei ministri taglia i «distacchi» ai dirigenti. Via libera anche a oltre tredicimila assunzioni nella scuola
Renato Giglio Cacioppo
Il Consiglio dei ministri ha deciso ieri di ridurre i permessi e i distacchi sindacali per i dirigenti della Pa mentre nel pomeriggio si è riaccese lo scontro tra il ministro della Pa, Marianna Madia e il leader della Cgil, Susanna Camusso sui prepensionamenti nel pubblico mipiego che il ministro vorrebbe avviare per «svecchiare» l'amministrazione e Consentire l'assunzione di giovani.
Meno permessi sindacali. Sì del Cdm alla proposta del ministro Madia, di tagliare «i distacchi e i permessi sindacali dei dirigenti della Pa parametrandone il numero - recita il comunicato di Palazzo Chigi - agli organici attuali, fortemente ridotti nel corso degli anni rispetto al contratto collettivo nazionale 2004-2005». La proposta riguarda il contratto per il 2013-2015, e si basa sull'assunto che essendo diminuito in questi anni il numero dei dirigenti pubblici, dovrà essere ridotto in proporzione anche il monte ore di distacchi sindacali che possono essere concessi, in quanto essi vengono dati in base al rapporto tra numero di dipendenti e iscritti ai sindacati. Il Cdmn - si legge - si è espresso affinché il ministro sottoscriva il nuovo contratto collettivo nazionale per la ripartizione dei distacchi e permessi alle organizzazioni sindacali nelle aree della dirigenza della Pa per il triennio 2013-2015. L'ipotesi di contratto è stata sottoscritta dall'Aran e dai sindacati il 30luglio 2013. Il nuovo contratto permetterà una riduzione dei distacchi e dei permessi sindacali dei dirigenti. Inoltre le prerogative delle Rsu, le rappresentanze sindacali unitarie, nell'ambito della dirigenza vengono vincolate alla costituzione delle Rsu stesse entro il 30 giugno». In Sicilia la riduzione dei distacchi sindacali ai dirigenti prima di essere recepita deve passare dall'Aran, per adeguare l'Isola alle indicazioni nazionali. I Cobas-Codir Sadirs hanno ricordato che i distacchi sindacali sono concessi in base al rapporto tra numero dipendenti e iscritti ma che in Sicilia i permessi concessi sono inferiori ad altre Regioni.
Scontro Camusso-Madia. «Quando il governo dice che si può pensare a pre-pensionamenti nella Pa si esercita una nuova drammatica rottura nel mondo del lavoro. Perché il pubblico può tornare al passato e i] privato no? Chiediamo una soluzione per tutti», ha detto ieri la Camusso, lamentando un trattamento privilegiato per i pubblici impiegati se fosse accolta l'idea della Madia di dare il via ad una serie di prepensionamenti nella Pa. Il ministro ha replicato, ricordando che «i pensionamenti nella Pa con le regole precedenti alla riforma Fornero sono previsti da norme dei governi Monti e Letta e clic l'unica novità da lei lanciata è piuttosto utilizzare i risparmi conseguiti per favorire l'ingresso di giovani. Il ministro ha poi detto di «contare sull'aiuto dei sindacati per rinnovare la Pa>'. E un' apertura in tal senso è arrivata dal leader della Cisl, Raffale Bonanno, pronto «a collaborare, se il governo aprira un vero confronto con il sindacato sulla riforma della Pa e sul turn-over».
Assunzioni nelle scuole. Il Cdmn ha autorizzato il ministero dell'Istruzione ad assumere a tempo indeterminato 5.3.36 unità di personale Ata (tecnico-amministrativo) per l'anno scolastico 2012/2013, e 3.730 unità per il 2013/2014. Assunti anche 4.417 docenti per il sostegno di alunni disabili per l'anno scolastico 2013/2014.
6 aprile - domenica
LA SICILIA
E il mare diventò nero..
Una macchia scura ha colorato l'acqua sulla sponda sinistra della foce del fiume Salso
Immediato l'intervento degli enti preposti. Già raccolti i primi campioni per le analisi
Una macchia nera di notevole larghezza è stata individuata sulla sponda sinistra della Foce del Fiume Salso.
A causare la formazione dell'estesa chiazza, la fuoriuscita di liquido nero da un tubo di scarico afferente all'impianto di depurazione di Contrada Ripellino. Sul posto nella tarda mattinata di ieri sono intervenuti militari dell'ufficio circondariale marittimo di via Libotti e gli agenti di Polizia Municipale di Piazzale Libia, agli ordini del commissario Giovanna Incorvaia. Il blitz di ieri mattina, come ci è stato confermato da fonti interne alla Guardia Costiera, è la giusta conclusione di una lunga attività di controllo della tutela ambientale messa in atto sia dalla Capitaneria di Porto che dalla Municipale. La macchia nera in acqua era visibilmente distinguibile anche osservando dall'alto del ponte che collega il quartiere Fondachello Playa con il Corso Argentina. Ancora da chiarire le cause che hanno provocato quella che ha tutta l'aria di poter diventare una bomba ecologica. La Guardia Costiera ha immediatamente provveduto a prelevare dei campioni di acqua nera che sono stati inviati alla sezione di Agrigento dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale per le necessarie analisi e verifiche sull'effettiva natura del liquido. Ad essere analizzati saranno i parametri contenuti nei campioni prelevati che dovranno corrispondere ai valori previsti dal testo unico ambientale 152 del 2006, Gran parte del liquido nero scaricato dal grosso condotto di sfogo ha invaso anche la piccola insenatura che delimita la sponda sinistra della Foce del Salso, Saranno le verifiche dell'Arpa a chiarire se si tratta di inquinamento ambientale e in quel caso bisogner ovviamente accertare le responsabilità.
Il tubo anche dopo l'intervento di Guardia Costiera e Polizia Municipale ha continuato a espellere il proprio contenuto di acque nere contribuendo a ingigantire la chiazza che ha notevolmente colorato le acque del fiume Salso. Come si ricorderà, nei giorni scorsi è stato emesso un decreto da parte dell'assessorato regionale alla Salute nel quale è stato specificato che il tratto della Foce è inibito alla balneazione per duecento metri a destra e trecento metri a sinistra. L'episodio di ieri non fa che corroborare il provvedimento regionale anche se in questo caso è il depuratore di Contrada Ripellino a causare uno sversamento che si spera non comporti lo scarico in acqua di liquido inquinato. Saranno adesso i laboratori a convalidare l'attività di tutela ambientale svolta dai due corpi armati che ieri hanno fatto luce sulla vicenda.
GIUSEPPE CELLURA
GIORNALE DI SICILIA
SOPRINTENDENZA. Gli uffici stanno facendo arrivare dei nuovi supporti informatici ritrasmettendo i file corretti in sostituzione di quelli che erano stati trasmessi
Piano paesaggistico, in arrivo le planimetrie
E si riaprono i termini di pubblicazione perla presentazione delle osservazioni. Diversi Comuni le hanno già pubblicate
In arrivo io questi giorni ai vari comuni agrigentini le nuove tavole grafiche del Piano Paesaggistico.
E si riaprono i termini di pubblicazione per la presentazione delle osservazioni. Già alcuni comuni hanno provveduto nei loro rispettivi albi on line alla pubblicazione della nuova nota inviata dalla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento. E' il caso di Racalmuto, di Ribera. La nota è arrivata anche a Santa Margherita di Belice.
"Questa Soprintendenza ha verificato che alcune tavole di piano, tra le quali anche quelle riguardanti il territorio del Comune di Ribera, - si apprende da quanto pubblicato nell'albo digitale del comune crispino - contenevano delle lacune nelle parti di contatto tra le sezioni che formano il complesso dell'apparato cartografico. Trattasi ovviamente non di errata impostazione del sistema informativo da cui deriva il progetto di Piano" sottolinea la nota a firma del Soprintendente Caterina Greco, che aggiunge "ma semplicemente di un errore materiale nell'impostazione dell'area da stampare nei file PDF con firma digitale che sostituiscono la copia cartacea".
Pertanto gli uffici della Soprintendenza stanno facendo arrivare dei nuovi supporti informatici, di diverse decine di mega, ritrasmettendo i file corretti in sostituzione di quelli già trasmessi, affinché possano essere depositati presso gli uffici proposti dei comuni per ulteriore novanta giorni consecutivi, dandone avviso nell'albo pretorio on line. i successivi trenta giorni lavorativi dalla scadenza di pubblicazione gli interessati potranno presentare lo osservazioni, I tecnici, ma anche i cittadini, quindi, dovranno di nuovo recarsi nei vari uffici comunali, per prelevare i nuovi file e riesaminare quelle parti di territorio che non erano state ricomprese nella pubblicazione dei primi di
febbraio. In queste settimane tante le prese di posizione di amministratori, parti politiche e sindacali, sul piano paesaggistico. Questa mattina a Sciacca il Nuovo Centro Destra parlerà del piano come "Opportunità per il territorio o paralisi per il territorio".
Alle ore 10 presso la sala "Badia Grande" di piazza Noceto relazioneranno l'Avv. Massimo Pellingra professore in Diritto dell'Economia, dei Trasporli e dell'Ambiente presso l'Università degli studi di Palermo e il Prof. Ferdinando Trapani associato di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura. Il 24 aprile fra Soprintendenza e professionisti agrigentini è fissato un tavolo tecnico. I professionisti sperano di riaprire la fase di concertazione riscrivendo interamente lo strumento di pianificazione.
FRANCESCO GRAFFEO
7 aprile - lunedì
LA SICILIA
CIANCIANA
Riaprirà dopo 3 anni la provinciale per Cattolica
CIANCIANA. Finalmente, dopo oltre tre annidi spasmodica attesa, riaprirà nel corso della prossima estate, la strada provinciale n. 31, la Cianciana-Cattolica Eraclea, bloccata da frane, dossi, buche che hanno rappresentato per diverso tempo un grave pericolo per l'incolumità degli utenti. Nei giorni scorsi, la Provincia Regionale di Agrigento ha sottoscritto con la ditta appaltatrice dei lavori il contratto che prevede la spesa complessiva di 410 mila euro per la riparazione dell'arteria, l'unica che unisce i due centri agrigentini, e per la riapertura al transito dei veicoli su una strada impraticabile dal lontano 2010.
Il contratto per l'esecuzione dei lavori prevede quattro mesi per la realizzazione dell'opera che si spera possa essere completata entro la stagione estiva, grazie anche alla bontà delle condizioni climatiche non dovrebbero ritardare l'apertura del cantiere e il completamento delle riparazioni. La gara di appalto era stata completata l'anno scorso. A comunicare la notizia è stato nei giorni scorsi il sindaco di Cianciana Santo Alfano che, con i colleghi Alfonso Frisco di Alessandria della Rocca,
Giovanni Panepinto di Bivona e Francesco Cacciatore di Santo Stefano Quisquina, si è fatto più volte portavoce delle difficoltà delle popolazioni dell'area montana a spostarsi verso il litorale e verso Cattolica Eraclea e Montallegro. L'arteria provinciale è stata per anni intransitabile e chiusa al traffico veicolare perché in più parte interessata da frane, da flussi di acqua piovana non regimentati, dall'asfalto scucito per diversi chilometri e da grossi bubboni che mettono a rischio la sicurezza dei veicoli e dei viaggiatori.
ENZO MINIO
Chiarezza sullo sversamento dei liquami
LICATA. Il vicesindaco Angelo Cambiano chiede un tavolo tecnico fra tutte le parti coinvolte
LICATA. L'accertamento dello sversamento in mare, sulla sponda sinistra della foce del fiume Salso, di sostanze reflue maleodoranti provenienti dal depuratore di Contrada Ripellino di cui abbiamo riferito nell'edizione di ieri del nostro giornale ha causato, come era ampiamente prevedibile, strascichi polemici. Dopo i campionamenti operati sabato dalla Guardia Costiera, l'esito delle verifiche effettuate dal dipartimento provinciale dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dovrebbe essere comunicato tra poche ore e sarà propedeutico per constatare l'eventuale grado di inquinamento causato nell'ambiente marino. Della vicenda si sono interessati l'assessore alle Risorse idriche, Carmelo Sambito e il vicesindaco Angelo Cambiano.
"Già nelle prossime ore ci ha anticipato ieri l'assessore Sambito convocheremo un tavolo tecnico per riunire tutte le componenti in causa, Ognuno è giusto che si assuma le proprie responsabilità e che il problema venga risolto nel più breve tempo possibile'. Da quanto è emerso in sede di indagini (condotte da Guardia Costiera e Polizia Municipale) sembrerebbe che la causa dello sversamento sia dovuta a un guasto tecnico dell'impianto che ha portato alla fuoriuscita di fanghi che si sono versati nelle acque del fiume Salso e da lì in mare. Fonti interne alla Capitaneria e alla Polizia Municipale ci hanno fatto sapere chegli accertamenti pro- seguiranno anche nei prossimi giorni per stabilire la natura dell'inquinamento e del cause del probabile malfunzionamento".
Sulla questione è intervenuto anche Tony Licata, ex sindacalista da sempre sensibile all'accertamento del corretto funzionamento dell'impianto di depurazione. "Ci siamo chiesti da tempo e continuiamo a chiedercelo oggi se il processo di depurazione si basa su una estrazione di fanghi, oltre che a processi chimici e biologici, come può funzionare correttamente il nostro depuratore cittadino se non abbiamo notizia sull'uscita di fanghi da quell'impianto? Eppure ne dovrebbero uscire circa 1.800 tonnellate annue. Dove sono andati a finire e dove vanno tuttora questi fanghi? Atteso che ci avviamo a grandi passi verso la stagione balneare continua Licata e che tutto quel che abbiamo detto si riversa sulla salute pubblica, pensiamo che le istituzioni, oltre ad imporre il divieto di balneazione nei pressi dell'impianto e a togliere l'autorizzazione allo scarico, dovrebbero approfondire un pò di più la conoscenza su come viene gestito l'impianto".
GIUSPPE CELLURA
GIORNALE DI SICILIA
URBANISTICA. Sindaci e tecnici riuniti a Sciacca in occasione di un incontro organizzato dai Nuovo Centrodestra
Piano paesaggistico, già pronto il ricorso al Tar
I Comuni sono pronti al ricorso dinanzi ai giudici amministrativi per fermare il piano paesaggistico. Lo hanno affermato sindaci e tecnici riuniti ieri a Sciacca in occasione di un incontro organizzato dal Nuovo Centrodestra. Presto la riconvocazione di un tavolo tecnico ha detto il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola - ma, intanto, abbiamo appreso che le osservazioni presentate dal nostro comune nel febbraio 2t) il alla Soprintendenza non sono state mai consegnate all' Osservatorio e quindi non ne hanno tenuto conto in quella fase di concertazione, Erano osservazioni che rappresentavano le ragioni e le vocazioni del Comune di Sciacca». Il tema scelto per l'incontro è stato particolarmente indicativo: "Piano paesaggistico: opportunità o paralisi per il territorio". Evidenziata da amministratori e tecnici l'esigenza di far comprendere che in questo piano ci sono "delle cose per nulla condivisibili e che bisogna assolutamente alzare i toni del dibattito per evitare discussioni complesse da superare successivamente", L'assessore Gaetano Cognata, del Comune di Sciacca, ha sottolineato che "con questo piano si rischia di bloccare la vocazione del territorio". Da oggi, intanto, la pubblicazione dei nuovi atti del piano paesaggistico del Comune di Sciacca, dalla quale scattano i nuovi termini per la presentazione delle osservazioni. Tecnici, ma anche cittadini potranno prendere visione delle nuove planimetrie digitali depurate dagli errori formali che la Soprintendenza ha ritrasmesso. Ignazio ilivona, altro assessore del Comune di Sciacca, nel ribadire la convocazione di un nuovo tavolo tecnico, ha comunicato che le osservazioni passeranno dal consiglio comunale. Al dibattito anche l'urbanista Ferdinando Trapani che, nella sua disamina, ha distinto il lato pubblico da quello privato. ((Si potrebbe attivare una rete dei sindaci con un'azione che interessi lo sviluppo di una intera area ha detto - mentre l'aspetto dei singoli punti attiene ai privati. Ma bisogna che questi privati, nelle loro opposizioni, facciano massa critica ha aggiunto - e che siano integrati tra di loro. Devono essere inoltre in una condizione di concertazione e di saldatura con le amministrazioni comunali. Infatti, può accadere, come per gli strumenti urbanistici, che l'interesse privatistico non viene preso in considerazione in fase di osservazione /opposizione in quanto portatore di interesse particolare. Quando noi parliamo di piano paesaggistico, stiamo parlando di un processo di costruzione territoriale condiviso di sviluppo sostenibile».
(GP-FG R)