GIORNALE DI SICILIA
È stata autorizzata la costituzione della nuova Pro loco
La Provincia ha autorizzato la costituzione della Pro Loco "Terra dello Zolfo" di Comitini, rilasciando apposito nulla osta per a registrazione all'albo regionale. La Pro Loco di Comitini, costituita il marzo scorso con atto notarile della dottoressa Calogera Gagliano di Licata, intende qualificare Comitini, mediante le sue peculiarità naturalistiche, archeologiche e monumentali come località interessante dal punto di vista turistico. Inoltre trasformare il piccolo centro in un paese albergo. (PAPI)
Provincia
Si insedia Osservatorio contro la violenza
Si insedia questa mattina alle 10 presso la sala "Pellegrino" della Provincia l'Osservatorio permanente sulla violenza e stalking. I lavori saranno aperti dal Prefetto e dal Commissario straordinario della Provincia. L'osservatorio, costituito dagli Enti Pubblici e coordinato dal centro antiviolenza e antistalking Telefono Aiuto, diretto da Antonella Gallo Carrabba, ha come scopo principale quello di studio, ricerca e monitoraggio dei casi di violenza, ma anche di attuare strategie e metodologie comuni. (PAPI)
Provincia
Mercato turistico, l'Osservatorio illustra i nuovi dati
L'andamento del mercato turistico provinciale e i dati del 2013 saranno l'oggetto di un incontro organizzato dall'osservatorio dell'assessorato al Turismo della Provincia. L'incontro si terrà ad Agrigento nell'Aula Luigi Giglia del Consiglio Provinciale alle io del io aprile. Nel corso dell'incontro sarà distribuito un report dove sono analizzati i tutti dato della stagione turistica 2013: arrivi, presenze, dati sulle strutture turistiche, flussi turistici italiani e stranieri e prospettive per il 2014. (PAPI)
PROVINCIA. Antonio Rizzuto è risultato il vincitore della selezione avviata per un esperto in start up d'impresa
Progetto «GjoGreen», conclusa la selezione
Antonio Rizzuto il vincitore della selezione per un esperto in start up d'impresa avviata dalla Provincia nell'ambito del progetto "Gjo- Green jobs opportunities", promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane (programma Azione ProvincEGiovani 2013), in partenariato con la Provincia di Lecce (ente capo- fila) e il Cts. Rizzuto ha ottenuto 15,90 punti e si è imposto sugli altri concorrenti: Gianfranco Attaguile, Giovanna Filoramo e Giovannni Racalbuto. Unico escluso Matteo Plevano.
Il progetto "Gjo- Green jobs opportunities" si propone di ideare e realizzare una serie di iniziative finalizzate alla promozione dei "lavori verdi" e della sostenibilità nelle Provincie di Lecce e Agrigento, ed è rivolto a giovani studenti universitari o neo- laureati, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. In particolare, mira a informare ed orientare studenti universitari o neolaureati nella valorizzazione di beni ambientali e culturali, e successivamente a supportarli nella ideazione e creazione di idee imprenditoriali innovative nel settore della green economy. In particolare, i giovani saranno direttamente coinvolti nelle seguenti attività: un percorso informativo e di orientamento;un percorso di sostegno alla creazione di start up nel settore della green economy che si propone di favorire l'elaborazione di idee imprenditoriali innovative legate soprattutto alla valorizzazione del territorio. (PAPI)
AMMINISTRAZIONE, Pace chiederà il pronunciamento del consiglio comunale. Il primo cittadino di Sciacca, Di Paola:«Impossibile dare certezze sull'istituto musicale»
Libero Consorzio, Ribera frena sull'adesione
La decisione del sindaco legata alle sorti del conservatorio «Toscanini» ma il suo passo indietro potrebbe far saltare tutto
Ribera frena sulla costituzione del libero consorzio con capofìla Sciacca e Castelvetrano e la posizione del Comune crispino potrebbe mandare a monte il progetto. Il sindaco, Carmelo Pace, non manca di sottolineare il proprio consenso all'iniziativa, che riunirebbe comuni del Trapanese, del Palermitano e di una vasta area della zona occidentale dell'Agrigentino, ma è preoccupato per i rischi che correrebbe l'istituto musicale Toscanini. «Con Sciacca abbiamo un rapporto direi simbiotico per diverse iniziative - dice Pace - ma stiamo riflettendo su alcuni aspetti che riguardano l'adesione al consorzio. Ribera è sede dell'unico conservatorio della provincia attualmente in gestione al libero consorzio Agrigento. Se noi dobbiamo aderire al libero consorzio di Sciacca e Castelvetrano chiederò che il consorzio accetti anche la gestione del Toscanini. Se il nostro Comune infatti aderisce al consorzio di Sciacca mentre il Toscanini rimane in quello di Agrigento è evidente che l'istituto rischierebbe di essere trasferito altrove». Pace chiederà il pronunciamento in proposito del consiglio comunale «Noi non abbiano difficoltà ad aderire al consorzio di Sciacca e di Castelvetrano precisa Pace ma è chiaro che se quest'adesione dovesse compromettere il mantenimento del Toscanini a Ribera non potremmo che fare scelte diverse»,
Ieri pomeriggio nell'aula consiliare del Comune di Sciacca si è svolto un nuovo incontro tra sindaci per la costituzione del consorzio. La decisione di Ribera è fondamentale per il progetto perchè altrimenti verrebbero meno due requisiti fondamentali la popolazione 180 mila abitanti e la continuità temporale. Il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha un grande alleato nel primo cittadino di Castelvetrano Felice Errante che ha subito sposato l'iniziativa. Errante nei mesi scorsi è
andato oltre affermando che lui avrebbe visto favorevolmente anche l'inserimento del suo Comune tra quelli di competenza del Tribunale di Sciacca. Il progetto del libero consorzio prevede il coinvolgimento dei Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Campofiorito, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, Contessa Entellina, Gibellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago, Palazzo Adriano, Partanna ,Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano di Quisquina, Siculiana, Villafranca Sicula, Vita.
L'iniziativa di ieri sera fa seguito all'assemblea di sindaci del 9settembre anno, sempre a Sciacca, e al documento sottoscritto a conclusione del confronto. Ed ancora, alla pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 24 marzo 2014 della legge di istituzione dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane. «In questo momento - dice il sindaco Di Paola - nessuno può dare certezze al sindaco di Ribera, neppure il consorzio di Agrigento, soprattutto in tema di competenze e di risorse finanziarie. E chiaro, però, che se il Toscanini fa parte del consorzio di Sciacca è a questo consorzio che saranno attribuite le competenze sull'istituto musicale».
(GP)
LA SICILIA
«CI HA DIFFAMATI»
Il gruppo Catanzaro chiede i danni a Nicolò Marino
Michele Guccione
PALERMO. Prosegue la polemica senza esclusione di colpi fra l'assessore regionale all'Energia, Nicolò Marino, e il gruppo Catanzaro costruzioni che gestisce la discarica di Siculiana, Quest'ultimo ha avviato un'azione risarcitoria nei confronti di Marino «per tutelare l'immagine e il buon nome del Gruppo Catanzaro». Prima della formale querela per diffamazione, è d'obbligo il tentativo di mediazione civile. In questa fase, quindi, non è dato sapere per quali parole a Marino si contesta il danno d'immagine. L'assessore ha recentemente avviato la revisione delle autorizzazioni alle discariche private nell'isola, partendo da quella di Siculiana. Ma le anomalie amministrative
che, a dire di Marino, sarebbero emerse nel lavoro degli enti che diedero le autorizzazioni, sono oggetto del confronto amministrativo fra assessorato e azienda, E fin qui nulla di offensivo.
In realtà, in precedenza Marino in incontri pubblici e in interviste si era soffermato su presunti interessi mafiosi nell'iter di realizzazione dei termovalorizzatori, poi bloccato. Sulla sua ricostruzione dei fatti si scatenò la polemica con i Catanzaro.
Ieri il consulente giuridico dell'assessore, avvocato Nicolò D'Alessandro, ha riferito che Marino ha ricevuto «la comunicazione dell'avvio di una procedura di mediazione per la considerevole somma di un milione e 65Ornila euro». Marino ha declinato l'adesione «fermo - scrive l'avvocato - nella consapevolezza di avere fornito alla stampa notizie sempre rispondenti a verità e al solo fine di rendere conoscibile ai cittadini l'attività amministrativa dell'assessorato». La Catanzaro ha rimarcato che l'azione risarcitoria non è nei confronti dell'assessorato o della Regione, ma «contro il dott. Nicolò Marino in nome proprio, non contro l'assessore». Messaggio chiaro: in caso di condanna, non pagherebbe la Regione, ma Marino di tasca propria.
LOTTA ALLA VIOLENZA IN FAMIGLIA
Oggi il battesimo dell'Osservatorio
Le cronache quotidiane raccontano di violenze assortite a danno di donne di tutte le età. A volte anche a danno di qualche uomo. Comunque e sempre storie di abusi che sul territorio provinciale vengono combattuti dall'associazione «Telefono Aiuto». In oltre dieci anni di attività gli operatori coordinati da Antonella Gallo Carrabba e Giorgio Patti hanno raccolto migliaia di segnalazioni, richieste d'aiuto, diventando anche punto di riferimento e appoggio per le forze dell'ordine presenti sul territorio.
Anni di attività sul campo che adesso sfociano in una sorta di ulteriore salto di qualità.
Con riferimento al protocollo d'intesa sulla violenza e sullo stalking stipulato il 29 novembre 2013 nell'aula "Livatino"del Tribunale di Agrigento alla presenza delle istituzioni della Provincia, oggi alle 10 nella sala "Pellegrino" della Provincia Regionale in via Acrone avrà luogo la riunione d'insediamento dell'Osservatorio permanente sulla violenza e lo stallking.
I lavori saranno aperti dal prefetto Nicola Diomede e dal Commissario straordinario della Provincia Regionale Benito Infurnari. L'osservatorio, costituito dagli Enti Pubblici e coordinato dal centro Antiviolenza e Antistalking Telefono Aiuto ha come scopo principale quello di studio, ricerca e monitoraggio dei casi di violenza, ma non solo.
Tra le priorità c'è anche l'attuazione di strategie e metodologie comuni garantendo ed evitando duplicazioni d'intervento in tutto il territorio della provincia.
L'ordine del giorno prevede l'insediamento dell'osservatorio sulla violenza e sullo stalking e la consegna della scheda di rilevazione dati. E c'è da pronosticare che tali schede siano destinate a riempirsi di nuovi elementi di valutazione e intervento. Dati che da un lato confortano per la crescente voglia di denuncia da parte delle vittime, ma che dall'altro interrogano sul dramma vissuto da chi subisce.
FRANCESCO DI MARE
UN BUSINESS ignorato dalla comunità locale che potrebbe cambiare l'economia della provincia
L'«affaire» acqua minerale
STELIO ZACCARIA
Non c'è agrigentino che non beva acqua minerale per dissetarsi. Alcuni la usano anche per cucinare, soprattutto brodo, minestre, se non te o caffè. Per questo la quantità di acqua minerale che ogni giorno arriva in provincia ha grandi numeri. Addirittura inquantifìcabili, visto che non provengono da un solo mittente e non hanno un solo destinatario. Ma il business è certamente enorme.
Non potendo avere numeri certi, abbiamo provato ad avere almeno delle cifre a campione, per comprendere di che volume stiamo parlando e da un concessionario agrigentino che distribuisce solo ai privati o alle piccole attività, abbiamo saputo che riceve ogni due settimane un autotreno completo da una sola marca: l'acqua Vera. Ma lui ne tratta molte come la Geraci e la Fonte che sono Siciliane come la Vera; la Mangiatorella e la Fonte Noce che arrivano dalla Calabria e dalla Sua; per non parlare delle "nazionali" Fiuggi, Ferrarelle, San Pellegrino o Rocchetta. Queste arrivano pure, ma con frequenza superiore al mese.
Abbiamo chiesto allo stesso commerciante quali sono i prezzi di vendita per cartone da 6 bottiglie da due litri e ci è stato risposto che si parte da un euro al cartone da sei bottiglie da due litri a quasi 370 al cartone da sei bottiglie da un litro e mezzo, Facendo un rapido calcolo si vede come l'acqua in bottiglia viene venduta ai cittadini tra lo 0,08333333 allo 0,30833333 contro quella in bolletta che viene venduta a 0,0005087 al litro nella prima fascia, ovvero fino a 80 metri cubi e 0,00006193 in seconda fascia, ovvero per chi consuma fino a 120 metri cubi. Come si vede la differenza di prezzo è abissale. Ma gli agrigentini non ne vogliono sapere. Spendono molto di più pur di usare l'acqua in bottiglia per uso potabile. Un acqua prodotta anche nella stessa isola o nella stessa provincia. Il fatto merita quindi una riflessione a vari livelli. La prima è: perché non si fidano dell'acqua che sgorga dai rubinetti? Qualsiasi sia la risposta bisognerebbe porvi rimedio o con adeguate assicurazioni o pubblicizzazioni. La seconda: perché l'Ato idrico, Girgenti acque, la Regione non si trasformano in fabbriche e si mettono a produrre acqua minerale da vendere agli agrigentini a prezzi diversi, più adeguati all'acqua che esce dai rubinetti? Terza riflessione: ma se da business ovvero economia e lavoro, perché non viene sfruttato, magari dal nuovo consorzio fra i Comuni che potrebbero così avere un reddito dai cittadini senza penalizzarli ulteriormente?
Sicilia24h
Pronto il bando per la gestione della piscina provinciale di Cammarata
Predisposto dall'Ufficio Contratti e Gare il bando per la concessione del servizio di gestione della piscina provinciale di Cammarata per gli anni 2014-2018. Il bando di gara segue le direttive del Commissario Straordinario Benito Infurnari per la riapertura dell'impianto sportivo di Cammarata e le determinazioni del settore Sport con le quali veniva approvato il capitolato speciale d'appalto e si era provveduto ad impegnare la spesa relativa.
La concessione della piscina di Cammarata sarà assegnata a seguito di una gara di evidenza pubblica, ai sensi della normativa vigente, previa pubblicazione dell'apposito bando di gara che conterrà la data di svolgimento e la documentazione da produrre da parte dei soggetti interessati .
L'importo previsto per ogni anno di gestione è di 60 mila euro, IVA ed altri oneri compresi. La concessione sarà affidata utilizzando il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa valutata in base all'offerta economica e al progetto gestionale e tecnico.
Attualmente la piscina è oggetto di lavori di manutenzione straordinaria da parte della Ditta Ital Impianti.
Navi da Crociera in arrivo a Porto Empedocle: Opportunità da sfruttare per promozione di tutto il territorio.
Grazie alla sinergia dell'Amministrazione Comunale di Porto Empedocle e la Capitaneria di Porto della città portuale si cercherà di offrire il meglio dell'accoglienza per l'arrivo dei croceristi in transito ed in partenza nell'imminente stagione estiva. Il village, bus navetta per la visita gratuita della città di Camilleri, gruppi folkloristici, info point dedicato, sono solo alcune delle azioni che si stanno sviluppando per offrire al passeggero un'accoglienza degna del calore che contraddistingue la popolazione locale. Turismo crocerista che direttamente ed indirettamente interessa in generale la possibilità di ampliare il prodotto turistico e deve essere possibilità di promozione per un intero territorio. Oggi il turismo si deve comunicare e promuovere dopo aver costruito sul territorio un prodotto destinazione valido, ed il segmento crocieristico internazionale ha posato delle basi solide sul porto empedoclino grazie anche alla scelta dei grandi armatori di puntare sulla Valle dei Templi quale punto di visita principale da inserire sui cataloghi. Saranno ben 22 fino alla data odierna le visite di navi da crociere, di queste ben 11 sono state scelte da Costa Crociere come punto di partenza dei tours del Mediterraneo. L'opportunità vera e concreta che si è sviluppata nella vicina Porto Empedocle rappresenta una azione ben strutturata anche di promozione, finalizzata ad un tanto auspicato incremento della presenze turistiche ad Agrigento: un modo efficiente di amministrare la cosa pubblica avendo
una visione imprenditoriale.
Livesicilia
Sei nuovi assessori: ecco il "Crocetta-bis"
Lo strappo del governatore spacca il Pd
di Accursio Sabella
Nella nuova giunta entrano Agnello (Economia), Calleri (Energia), Fiumefreddo, Torrisi, Bruno e Reale. Confermati gli uscenti Borsellino, Vancheri, Scilabra, Stancheris, Sgarlata Valenti. Spaccatura nel Pd: il governatore e Faraone scaricano il segretario Raciti. Tensioni anche nell'Udc
PALERMO - Lo strappo c'è stato. Forte, fortissimo. Solo fra qualche ora si capirà quante possibilità ci siano di ricucirlo. Ma la frattura tra il governatore e il segretario regionale Pd ha generato il "Crocetta-bis". Il secondo governo di questa legislatura. Mutato per metà del proprio identikit. Ai posti-chiave dell'Economia e dell'Energia vanno rispettivamente il professionista palermitano Roberto Agnello e il leader del Megafono in Toscana e presidente dell'associazione Caponnetto, Salvatore Calleri. In quota Pd (area Renzi) ecco Giuseppe Bruno. I Drs di Totò Cardinale invece lanciano l'ex Soprintendente del Bellini di Catania, Antonio Fiumefreddo, mentre Articolo 4 dovrebbe alla fine proporre Paolo Ezechia Reale. Tra i nomi nuovi, ecco anche uno dei due assessori Udc: si tratta del presidente di Federalberghi Nico Torrisi, che si aggiunge a Patrizia Valenti, uno degli assessori confermati insieme a Michela Stancheris, Linda Vancheri, Lucia Borsellino, Nelli Scilabra e, un po' a sorpresa, Mariarita Sgarlata, in quota Pd, che all'ultimo minuto l'ha spuntata su Mariella Lo Bello.
Ma proprio su quest'ultima nomina non è ancora detta l'ultima parola. Una parola che verrà scritta invece nelle prossime ore, durante una direzione regionale del Pd che si prospetta infuocata. Proprio nei minuti nei i quali filtravano le indicazioni dei nuovi assessori, il segretario regionale Raciti, con una nota, precisava che "i nomi del Pd verranno resi noti solo in occasione della direzione regionale". Una precisazione necessaria, in una giornata nella quale il presidente Crocetta faceva sapere di aver ricevuto il "via libera" dal Pd nazionale per la formazione della giunta. Un "sì" che sarebbe giunto direttamente dal componente della segreteria nazionale Davide Faraone, con la benedizione siciliana del senatore Lumia che aveva incontrato il presidente della Regione - insieme a Totò Cardinale - prima dell'accelerazione finale. Ma il sì di Faraone e Lumia non sarebbe stato per nulla gradito al leader regionale del partito. Un malumore che deve essere arrivato a Roma, da dove sono partiti, nel breve giro di pochi minuti, due dichiarazioni un po' contorte. La prima, del vicesegretario nazionale del Pd Guerini attribuiva agli organi politici regionali il compito di scegliere gli assessori. Un'altra, sempre proveniente dal Nazareno, specificava come a occuparsi del rimpasto in Sicilia fosse Faraone per la direzione nazionale, e Raciti per la direzione regionale. Insomma, l'imbarazzo appariva evidente. Mentre le trattative andavano avanti e si scioglievano i nodi più stretti. Ma restavano le tensioni e le macerie. Le divisioni evidenti di un partito che vedeva schierati da un lato i "renziani" e i "crocettiani" dall'altra l'area Cuperlo e AreaDem, rimaste a bocca asciutta a vantaggio della coppia pigliatutto Crocetta-Faraone.
E le divisioni alla fine sono emerse in maniera evidente anche nell'Udc, dove buona parte del gruppo parlamentare non avrebbe gradito la scelta del leader D'Alia di indicare i nomi a Crocetta in controtendenza con quanto deciso propri nel corso di una riunione tra i leader del partito e i parlamentari regionali. Non è piaciuta soprattutto la scelta di confermare Patrizia Valenti, visto che i deputati chiedevano un vero e proprio azzeramento della vecchia delegazione di "tecnici", per fare spazio a personalità con una maggiore caratterizzazione politica. "Il vero motivo - spiega qualche scontento del gruppo - per cui abbiamo deciso di partecipare alla partita del rimpasto". Intanto, i Drs di Totò Cardinale e Beppe Picciolo "incassano" l'ingresso nel nuovo governo, rappresentato da Antonio Fiumefreddo, auspicato nei giorni scorsi da Marco Forzese che a caldo commenta: "Sono felicissimo di questa scelta, che ho voluto fortemente". Nel nuovo governo, poi, ecco anche Articolo 4, che ha dovuto accettare le condizioni del governatore: uno e non due assessori in giunta per gli uomini di Leanza e Sammartino. Non a caso, proprio Leanza esprime, pochi minuti dopo l'ufficializzazione del nuovo esecutivo, "forti perplessità su questa giunta". Il nome scelto da Articolo 4 è quello di Paolo Ezechia Reale, candidato tra le fila del centrodestra nelle ultime elezioni amministrative di Siracusa, proprio contro un uomo di Renzi, Giancarlo Garozzo.
Insomma, la giunta è praticamente fatta. Ma restano le macerie. Crocetta ha spiegato nel comunicato che annunciava la nuova giunta di avere agito "con l'obiettivo di chiudere velocemente la questione che ormai si prolungava da troppo tempo", sottolineando l'impulso dato da Faraone e le richieste pressanti giunte fino a oggi pomeriggio dalle parti sociali (la Confindustria, ma anche Cisl e Uil). Tra poche ore la direzione regionale del Pd dovrà dare ufficializzare l'appoggio del partito siciliano al "Crocetta-bis". O prenderne le distanze. O, come ultima e non così lontana ipotesi, prendere atto della lacerazione stessa di un partito che ha vissuto la notte del rimpasto tra imbarazzi, smentite, passi indietro e contraddizioni.