/ Rassegna stampa » 2014 » Aprile » 11 » Rassegna stampa dell'11 aprile 2014

 GIORNALE DI SICILIA
 
DIFFUSI I DATI.  Il report è stato presentato ieri mattina nell'aula «Giglia»
Turismo in netto calo in provincia
Sempre meno turisti scelgono la provincia di Agrigento per le loro vacanze. 112013 è stato un anno "orribilis" in termini di presenze turistiche che sono diminuiti del 2,32%, mentre gli arrivi hanno registrato un saldo negativo dell'1,33%. Il report è stato presentato ieri mattina nell'aula Giglia della Provincia, ed ha riguardato l'andamento del mercato turistico provinciale coni dati elaborati dall' osservatorio al Turismo. In particolare sono stati analizzati i dati relativi ai flussi delle strutture turistiche della provincia. A esporre i dati il direttore del settore turismo della Provincia, Achille Contino. Rispetto al 2012, nel 2013 si è registrato un dato leggermente negativo con una diminuzione delle presenze. Variazioni significative negli arrivi degli italiani che registrano un calo del 9,52% e un incremento degli stranieri del 7,49%. Sempre in calo il dato delle presenze degli italiani con un - 10,59%, mentre le presenze degli stranieri sono aumentate del 9%. In calo, rispetto allo scorso anno, la presenza media per turista che risulta essere di 3 giorni e mezzo. Le località che hanno maggiormente sofferto nel periodo estivo sono state Sciacca, Lampedusa e Linosa che hanno registrato cali consistenti, mentre leggermente positivo il saldo della città di Licata con un + 0,66%.
Più contenuto il calo della città di Agrigento, che ha visto un maggior numero di arrivi di turisti stranieri rispetto agli italiani. In calo le presenze nelle strutture alberghiere della provincia dell' 8,27% mentre aumentano notevolmente quelle nei b&b e nelle altre strutture extra-alberghiere che registrano un saldo positivo del 33,10%. In aumento il numero di posti letto arrivati a 18.518 cosi come le strutture turistico-ricettive che sono aumentate del 4,4% rispetto al 2012. Questo dato conferma le aspettative di espansione del settore turistico, nonostante la crisi economica. Un segnale di fiducia che rappresentata una delle poche opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro per l'intera provincia. Il direttore Achille Contino ha, poi, analizzato la provenienza dei flussi turistici. Tra gli stranieri i francesi sono gli ospiti con il maggior numero di presenze, in maggioranza alloggiati dalle strutture alberghiere di Sciacca. I dati sono già pubblicati sul sito istituzionale dell'Ente. PAOLO PICONE
 

LA SICILIA
 

PRENTATO DALLA CARITAS E DAL COMMSSARIO
Progetto delle Province per stimolare
Il dialogo interculturale tra i giovani
Promuovere attraverso i giovani e tra i giovani il dialogo interculturale e la conoscenza reciproca, favorendo la crescita delle competenze e delle abilità professionali spendibili nel mondo del lavoro sia per migliorare le relazioni, che l'autonomia professionale. Sono gli obiettivi del progetto"integrare per includere", promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane che tra i partner annovera le Province siciliane, compresa quella di Agrigento, e l'Urps. E, ieri mattina sono state presentate le attività formative e di start-up d'impresa del progetto, che ad Agrigento sarà realizzato dalla Fondazione Mondoaltro, braccio operativo della Caritas diocesana di Agrigento. «Gli obiettivi principali del progetto sono la promozione del dialogo interculturale tra i giovani attraverso scambi culturali e processi di sensibilizzazione- spiega Giuseppe La Rocca -operatore della Caritas- l'offerta di opportunità ai destinatari di rafforzare le proprie competenze professionali, la fornitura di elementi di conoscenza per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e il miglioramento dell'inserimento socio-professionale dei giovani. Il progetto è rivolto a 54 giovani di ogni provincia, di età compresa tra i 14 ed i 35 anni ed a circa 180 studenti degli istituti superiori delle nove provincie siciliane". Il Commissario Straordinario della Provincia, Benito Infurnari ha illustrato l'iniziativa alla presenza di Bernardo Barone, direttore del Settore "Ambiente, Politiche Comunitarie della Provincia, Raffaele Zarbo, Dirigente dell'USP, Massimo Rizzuto, Coordinatore Area Welfare UPI Sicilia e Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana dì Agrigento. "Un progetto, articolato in seminari formativi che promuovano l'imprenditoria autonoma e laboratori informativi presso gli istituti della nostra provincia al fine di favorire la cittadinanza attiva e l'inclusione dei giovani provenienti da contesti svantaggiati con un focus sull'integrazione degli stranieri", afferma il Commissario Infurnari.
 

DATI  DELL'OSSERVATORIO TURISTICO
Le strutture ricettive sono in aumento ma i visitatori in calo
Abbiamo più strutture ricettive ma complessivamente meno turisti. Sono questi i dati "agrodolci" dell'andamento del mercato turistico locale 2012 e 2013 resi pubblici ieri dalla Provincia regionale che dal suo Osservatorio turistico. Il settore cresce, ma tra tanti stop e tanti distinguo: il turismo, insomma, cambia volto e risente alla lunga dell'incapacità di attrarre sul territorio nuovi turisti. Se l'anno appena trascorso, ad esempio, ha visto l'apertura di 21 nuove strutture ricettive, per 69 nuovi posti letto complessivi, la nostra provincia ha perso quattro alberghi (-3,4%) a fronte di una crescita di oltre il 7% di affittacamere, bed and breakfast, appartamenti per vacanze ecc. «Tale evoluzione — precisa però il report — è in linea con l'andamento dei mercati, che vede una crescita delle strutture ricettive extralberghiere a scapito di strutture magari da una o due stelle». Questo si traduce anche nel fatto che se le strutture alberghiere hanno perso il 8,27% in termini di presenze, quelle extralberghiere hanno guadagnato il 33,10%. A questa crescita di strutture ricettive non è corrisposto, tuttavia, un aumento dei turisti, Il 2013 si chiude infatti con un -2,82% di presenze e soprattutto una riduzione della permanenza media, che passa da 4,19 giorni a 3,44 giorni. «E' purtroppo un segnale negativo — si legge ancora — seppure la perdita non è rilevante. Tale informazione infatti indica un peggioramento della redditività delle aziende ricettive». Il turismo, inoltre, diventa sempre più stagionale, con un concentramento nel periodo estivo e primaverile «segno — dice la Provincia — di limitate iniziative tese alla destagionalizzazione», e i nostri turisti parlano sempre meno italiano: la domanda turistica nazionale è infatti in calo di oltre il 10 per cento, compensata da una crescita del 9% della presenza di stranieri. I distinguo valgono ovviamente anche rispetto ai diversi centri turistici. Agrigento, ad esempio, segna un aumento delle strutture ricettive (se quelle alberghiere vanno in pareggio quelle extralberghiere crescono del 11,8 per cento). In gran parte (+33%) si tratta di appartamenti vacanze, perché a visitare il capoluogo e la valle sono soprattutto famiglie con figli. Se sono in lieve crescita gli arrivi (+0,09%), sono calate del 2,07 le presenze. Ad Agrigento arrivano principalmente turisti francesi (25300 arrivi nel 2013), seguiti da tedeschi (33.500) e inglesi (26.353). In flessione il turismo anche a Sciacca, che perde il 5,99% e ha un incremento delle strutture ricettive molto contenuto. Unico punto positivo è la diluizione durante l'anno del turismo e la presenza di un turismo meno mordi e fuggi (5,33 giorni di media, anche se nel 2012 la media era il 6,08%). Stabile la situazione a Licata, che ha una crescita delle strutture ricettive dei 9,1% e anche un +0,66% della presenza turistica. "Stagnante" viene definita la crescita di Lampedusa e Linosa. G.S.
 

IMMIGRAZIONE. Nuova ondata di sbarchi: solo ieri sei operazioni di salvataggio
"Assalto" alle coste siciliane e i sindaci lanciano l'Sos
Da Catania a Porto Empedocle problemi di accoglienza
VALENTINA RONCATI
ROMA. Non si arresta l'ondata di sbarchi sulle coste italiane: oltre un migliaio quelli tratti in salvo ieri dalle unità della Marina e della Guardia costiera. Il totale delle persone soccorse dall'inizio dell'operazione Mare nostrum, a metà ottobre, sale così a quasi 20 mila. Nel dettaglio, 300 migranti sono giunti ieri all'alba nel porto di Catania dopo essere stati salvati da una petroliera. A Pozzallo (Ragusa) dopo i 261 migranti arrivati mercoledì pomeriggio e altri 199 nella notte, un'altra imbarcazione con oltre 200 migranti è entrata in rada nella tarda mattinata di ieri. La Marina Militare, solo nella giornata di ieri, è stata impegnata in sei operazioni di salvataggio: tra l'altro, la fregata Euro ha soccorso un barcone con circa 450 migranti, la fregata Zeffiro ne ha assistito uno con 150, il pattugliatore Foscari ne ha salvati circa 220 e la corvetta Urania un centinaio. E ieri pomeriggio sono sbarcati a Porto Empedocle 318 migranti, di cui 53 donne e 11 minori, tratti in salvo dalla nave Maestrale della Marina militare nel Canale di Sicilia. Sono invece 361 i migranti sbarcati la notte scorsa al molo Colapesce di Messina. Una barca a vela con a bordo circa 50 immigrati è stata nel frattempo intercettata da due motovedette della Guardia costiera di Roccella ionica al largo di Riace, nel Reggino. «Dal 18 ottobre, quando è cominciata Mare Nostrum, sono stati soccorsi 18.546 migranti, in 117 interventi», ha detto il capo di Stato maggiore della Marina militare, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, secondo il quale l'operazione Mare Nostrum «non è la causa dell'aumento del flusso di migranti verso l'Italia: quel flusso era aumentato già da molto prima, a causa di fenomeni sociali e geopolitici che sono noti». Durante l'operazione - che costa alla Difesa «9 milioni al mese": per questo De Giorgi chiede all'Europa «non navi, ma fondi» - sono stati compiuti otto abbordaggi, 66 scafisti sono stati fermati e due navi madri catturate.
E, a proposito di trafficanti di esseri umani, altri ne sono stati bloccati ieri. Polizia e Gdf di Roccella ionica hanno fermato due egiziani accusati di essere gli scafisti dell'imbarcazione soccorsa ieri al largo delle coste calabresi dalla guardia costiera con 236 immigrati egiziani e siriani, tra i quali 146 uomini, 18 donne e 72 minori. L'imbarcazione era salpata da Alessandria d'Egitto. Inoltre, tra i circa 1.200 migranti sbarcati mercoledì sera dalla nave premier Renzi, il sottosegretario Delrio e tutti i ministri interessati, del tema dell'immigrazione. Il ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, ha trasmesso subito la richiesta delle Autonomie locali al Governo. Martedì o mercoledì prossimo l'incontro. "La situazione rischia di diventare esplosiva. Nei primi tre mesi del 2014 abbiamo ricevuto 15 volte richieste di asilo rispetto allo stesso periodo del 2013", ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, secondo il quale «il Governo potrebbe eventualmente ricorrere ad un decreto legge». Regioni e i Comuni chiedono con forza al Governo di affrontare il tema "in un contesto di leale collaborazione fra i livelli istituzionali, in quanto la gestione dell'accoglienza diffusa, tramite le Prefetture e senza il coinvolgimento dei territori, sta creando disagi e tensioni".

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO