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LA SICILIA
 
GESTORE E ATO SOTTO ACCUSA
I sindaci e i cittadini di dieci comuni hanno chiesto al commissario Benito Infurnari un maggiore controllo e la rescissione del contratto con Girgenti Acque per inadempienze
Sindaci, associazioni cittadine e comitati, tutti uniti presso la sede dell'Asi dell'Ato Idrico per chiedere la rescissione del contratto con a Girgenti acque per inadempienze e a puntare il "dito" contro l'assenza, a loro parere, di controlli e verifiche cia parte dell'ambito territoriale. Dopo un sitin con tanto di striscioni, i rappresentanti dei comitati e i primi cittadini (o i loro delegati) dei comuni di Caltabellotta, Grotte, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Realmonte, Montevago, Casteltermini, Licata, Lucca Sicula e Raffadali e soprattutto i vertici dell'Intercopa, il comitato intercomunale per la gestione pubblica dell'acqua, hanno svolto un lungo incontro con i vertici dell'Ambito, ovvero il commissario della Provincia Benito Infurnari e i dirigenti Barone, Gucciardo e Hamel,
Confronto dai toni accesi e a volte aspri, durante il quale i vari intervenuti hanno evidenziato quelle che, a loro parere, erano la prove della sussistenza di evidenti margini per la risoluzione del contratto con Girgenti acque. Al commissario l'Intercopa ha chiesto specificatamente di dare mandato per un parere legale specialistico che possa valutare la sussistenza dei presupposti per adire alle vie legali finalizzate appunto a chiudere il contratto. Tutto, precisano, provvedendo nelle more ad attuare una serie di richieste in tutela dei consumatori. «Noi non siamo contro la gestione privata in sé — ha spiegato Franco Zammuto, coordinatore del comitato -, ma riteniamo che questo gestore sia incapace e inefficiente e applichi delle tariffe non controllate. Per questo — ha aggiunto - crediamo che la risoluzione anticipata per inadempienza sia una strada percorribile. Tra l'altro, se questo dovesse essere sancito da una sentenza, ovviamente, il privato sarebbe anche obbligato a pagare i danni ai cittadini».
Sulla linea della possibilità di una rescissione del contratto si sono posizionati anche i sindaci presenti. «Gli Ato hanno fallito - ha detto Nuccio Sapia, primo cittadino di Casteltermini -, e perpetrano situazioni di palese ingiustizia. Per questo insieme ad altri comuni come quelli di Licata, Agrigento e Realmonte stiamo predisponendo un'azione legale che verifichi le condizioni perla rescissione». «I, sindaci — ha spiegato invece il primo cittadino di Sambuca di Sicilia Leonardo Ciaccio — non riescono più a trattenere la rabbia dei cittadini di cui sono terminale finale. E' il momento di dire basta: questo ambito non ha raggiunto gli scopi prefissati». «Siamo qui — ha detta il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo, unico politico della depurazione regionale presente — per rappresentare la stanchezza dei cittadini rispetto a questi temi. Chiedo a voi dell'Ato: ma le lamentele che da anni raccogliamo e che i cittadini vi rivolgono che fine hanno fatto? Sono state raccolte e trasformate in azioni concrete? E' il momento - ha continuato — che l'Ato accerti in prima istanza le eventuali responsabilità da parte dei suoi dirigenti rispetto un omesso controllo)>.
Sul "banco degli imputati", infatti, l'assemblea ha posto soprattutto gli ingegneri Hamel e Gucciardo, entrambi responsabili proprio dei controlli al gesto- re e autori, per il 2013, di una relazione sull'attività di verifica che è stata definita da più parti poco incisiva.
La grande abilità di Benito Infurnari, che è intervenuto al termine di una serie infinita di interventi (e che è riuscito a completare il suo discorso con qualche difficoltà a causa di alcune proteste) è stata quella di "salvare" entrambi i dirigenti da un confronto diretto con l'assemblea, proponendo due soluzioni alternative. La prima è la costituzione, già la prossima settimana, di un nucleo apposito all'interno dell'Ato che si occupi di fornire chiarimenti e se necessario far visionare documentazione a chi ne chieda l'accesso, la seconda è la creazione dita- voli di confronto tra l'Ambito, i suoi dirigenti e una delegazione del comitato per affrontare i singoli temi e trovare le soluzioni. E sulla rescissione del contratto? "Trattandosi di un tema estremamente delicato e di un'eventuale causa potenzialmente molto lunga - ha detto-. sono pronto ad interpellare direttamente la Regione perché sia essa a chiarire se esistono le condizioni per una rescissione".
G. SCHICCHI
 

TURISMO ED ECONOMIA
Sindaci tedeschi in provincia
Sindaci e amministratori comunali tedeschi all'assalto turistico della provincia di Agrigento. Sono presenti, in questi giorni di festività pasquale, ben 14 sindaci della regione Assia che, coni loro familiari, stanno visitando i centri più rinomati e ricchi di storia, di beni monumentali e ambientali del territorio agrigentino, La loro base di permanenza settimanale è Licata perché originaria di quella cittadina è la signora Linda Licata che da anni si trova in Germania, moglie del sindaco Karl Hartmann di Reiriheim, e che ha organizzato la trasferta siciliana alla conoscenza del territorio, dei prodotti tipici e della gente perché Reinheim è gemellata proprio con Licata.
La giornata di ieri è stata dedicata in buona parte a Ribera dove i sindaci tedeschi sono stati ricevuti al palazzo comunale dal sindaco Carmelo Pace, assessori e consiglieri, al museo etnoantropologico da Giuseppe Puma e in un'azienda agricola con agrumeti e arance da Paolo Ganduscio. La delegazione della Germania, una cinquantina di turisti, comprendeva i seguenti sindaci: Horst Baier, Edgar Buchwald, Karl Hartmann, Hans-Dieter Karl, Horg Lautenschlager, RaIf Moller, Georg Josef Rausch, Peter Rohrbach, Krt Verner Schuchmann, Wilfrìed Speckardt, Christel Sprobler, Hebert Weber, Matthias Weber, WernerJacob Karl Thomas i quali sono stati accompagnati dalla traduttrice Linda Licata Hartmann.
Il sindaco di Reinheim Hartmann ha spiegato al sindaco Pace di essere molto interessato alle arance riberesi che sono già molto apprezzate in Germania dove si vuole incrementare acquisto e commercializzazione delle Washington Navel e ha invitato il primo cittadino nella regione dell'Assia, nella provincia di Darmstadt-Dieburg (area di Francoforte) che ha una popolazione di circa 300mila abitanti. Cordiale scambio di doni e visita successiva al museo della civiltà contadina e all'azienda agricola riberese con degustazione di prodotti agrumari.
La delegazione tedesca (una cinquantina di persone in tutto), che assisterà oggi a Licata ai riti del Venerdì Santo, ai fini di incrementare un potenziale flusso turistico verso la terra agrigentina, ha visitato Palermo, la Valle dei Templi, la casa di Pirandello, Racalmuto e il monumento a Sciascia, Palma di Montechiaro, Licata, Cattolica Eraclea, Scala dei Turchi, Sciacca e infine Caltagirone. «Il sole, il mare, le arance, la cucina, il calore della gente e l'ospitalità — ha detto il sindaco Hartmann — ci faranno tornare spesso da voi».
ENZO MINIO
 

IL SINDACO INVITA I CINESI NELLA VALLE PARLANDO IN MANDARINO
Spot sul web: «Invadete la città»
«Turisti cinesi, invadeteci» è il contenuto di uno spot nel quale Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento. Zambuto rivolge un appello, in italiano con sottotitoli in cinese ma anche in mandarino, ai turisti cinesi. Obiettivo: intercettare quei milioni di viaggiatori orientali che già iniziano ad affollare le spiagge e le città d'arte italiane.
Prodotto dall'Agenzia Klaus Davi, realizzato senza alcun costo per il Comune e girato nella Valle dei Templi, io spot diffonde un testo breve ed efficace: «Cari turisti da tutto il mondo, cari amici cinesi. Sono Marco Zambuto, agrigentino doc e Sindaco di questa meravigliosa città, Quella che vedete alle mie spalle è la Valle dei Templi, patrimonio dell'Unesco, testimonianza mondiale di arte, storia e cultura, Agrigento e tutta la Sicilia sono autentiche perle in Italia e in Europa. Vi offriamo sole, mare, gastronomia, storia e divertimento. Un mix unico al mondo. Venire in Italia e non visitare Agrigento e la Sicilia è impossibile. Vi aspettiamo numerosi. Dalla Cina come dal resto del mondo. Amici cinesi, invadeteci, non vi deluderemo».
Complice anche il periodo festivo legato alla Pasqua, il Sindaco Zambuto punta così a rilanciare la stagione turistica in Sicilia, alla vigilia di un'estate che diventa fondamentale occasione di ripresa economica per gli operatori del settore.
Secondo i dati dell'istituto Europa-Asia nel 2013 l'Italia è stata al sesto posto tra le mete mondiali scelte dai turisti cinesi. Nel 2015 saranno 100 milioni i potenziali turisti da intercettare e la Cina, con l'immenso potenziale turistico che genera, è un mercato tutto da coltivare. Per questo Zambuto scommette in prima persona con questa iniziativa che certo è destinata a far discutere, il problema sarà tuttavia quello di curarne la diffusione in Cina.
 

DL LAVORO, SCONTRO PD-NCD
I rinnovi per i precari passano da 8 a 5 Apprendistato, obbligo di formazione pubblica
ROMA. Scontro in commissione tra Pd e Nuovo Centrodestra sul decreto legge lavoro. Gli alfaniani ora promettono battaglia in Aula, dove tra l'altro è atteso il voto di fiducia la prossima settimana, Il partito del ministro dell'interno Angelino Alfano comunque ci tiene a chiarire come non sia all'orizzonte alcuna crisi di governo e di essere pronto a rinnovare il sostegno all'esecutivo.
Il Pd, è l'accusa, ha smontato il dl Poletti, il quale però replica: l'esame della commissione del dl si è svolto «senza stravolgerlo e rispettandone i contenuti fondamentali»: ora l'augurio è che l'Aula lo «approvi rapidamente», per un <(celere completamento» dell'iter Nel mirino di Ncd non finisce però la revisione del numero delle proroghe possibili nell'arco di 36 mesi, che scendono da 8 a 5 così come chiesto dai dem, bensì il pacchetto di modifiche sull'apprendistato. «Faremo una battaglia in Aula - annuncia il vicepresidente Ncd alla Camera Sergio Pizzolante - per ripristinare il testo)). A non convincere in particolare il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi è il ritorno della formazione pubblica obbligatoria, che prevede un ruolo preminente delle Regioni. liti- more infatti è che così si crei un'Italia a due velocità, considerato che al Sud - evidenzia Pizzolante - è facile immaginare che i corsi non partiranno. Una critica dei contenuti ma anche del metodo: "in commissione Lavoro - attacca il capogruppo a Montecitorio Nunzia De Girolamo - si creano spesso maggioranze variabili e si ritrova una vecchia sinistra che nulla ha a che fare con la rivoluzione di Renzi".
Troppi ex sindacalisti Cgil e Fiom è la tesi, che però viene respinta: «Sono orgoglioso della mia storia politica e sindacale», dice il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, sottolineando la propria «indipendenza)) da sindacato e imprenditori.
Ma le critiche non arrivano solo dal partito di Alfano: dubbi sono stati espressi infatti anche da Scelta Civica e da tutte le opposizioni anche se ciascuno per ragioni diverse. In attesa comunque di capire cosa accadrà in Aula dove Damiano avverte: «Se il governo decidesse di mettere la fiducia deve essere sul testo uscito dalla commissione le modifiche principali che sono state approvate riguardano, apprendistato a parte, i contratti a termine. Oltre alla riscrittura della norma sulla quota delle proroghe, infatti i deputati hanno approvato un emendamento del relatore che prevede che le aziende che non rispettano il tetto del 20% dei precari, calcolato sul totale dei posti fissi, sia obbligato a trasformare questi contratti da temporanei a tempo indeterminato.
Via libera infine anche alla proroga di un anno, vale a dire a luglio 2015. per il personale degli asili nido e delle materne comunali.
CHIARA SCALISE
 

GIORNALE DI SICILIA
 

Libero consorzio, l'opposizione:
«Noi favorevoli»
I gruppi di opposizione in consiglio comunale sono favorevoli alla scelta di costituire un nuovo libero Consorzio, occasione rilevante per mettere a sistema le notevoli risorse dei nostri territori, dal turismo, alle attività produttive, ma contestano la linea seguita dal sindaco che 'si è limitato a comunicare nella conferenza dei capi gruppo la scelta, non coinvolgendo sin dall'origine le forze politiche di minoranza'. Chiedono un confronto in consiglio comunale. (GP)
 

ACQUA PUBBLICA, CHIESTA LA RESCISSIONE CON LA «GIRGENTI»
Il comitato «Inter. Co. Pa», costituitosi nei giorni scorsi ha già registrato l'adesione di 13 Comuni della provincia
«L'acqua è un bene pubblico, lo sancisce anche il risultato di un referendum, eppure sembra che ciò non interessi a nessuno. Basta con la gestione dei privati e il monopolio delle tariffe», Seno questi i temi trattati ieri mattina nel corso della riunione dell'Inter. Co. Pa il Comitato intercomunale per la gestione pubblica dell'acqua, costituitosi nelle scorse settimane e che ha già registrato l'adesione dei comitati civici dei Comuni di Sambuca di Sicilia, Montevago, Cattolica Eraclea, Casteltermini, Siculiana, Naro, Caltabellotta, Ravanusa, Grotte, Licata, Canicattì, Agrigento e Sciacca. «Il Comitato intercomunale - ha ribadito il presidente Franco Zammuto - intende essere un organo di condivisione, su scala provinciale, dei problemi e delle denunce dei cittadini connesse all' esercizio del servizio idrico da parte dell' attuale gestore Girgenti Acque». All'incontro di ieri svoltosi alla sede dell'ex Asi industriale, erano presenti, tra gli altri, l'assessore comunale di Agrigento, Francesco Messina, il stesso coordinatore del comitato, Franco Zammuto e il deputato regionale 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo poi ricevuti dal commissario del Libero Consorzio di Agrigento, Benito Infurnari, L'obiettivo del sit in è quello di portare avanti ogni azione legalmente possibile per ottenere la rescissione del contratto con Girgenti Acque. «Inter.Co.PA - hanno ribadito i componenti del Comitato - porterò avanti una battaglia comune, su scala provinciale, per denunciare le problematiche connesse all'esercizio del servizio idrico da parte del Gesto- re privato GirgentiAcque proponendo, a gran forza, il ritorno alla gestione pubblica previa risoluzione anticipata del contratto per gravi inadempienze del gestore. (AMM)
 

Annunciato a maggio da parte dell'Anas il completamento dei lavori alle barriere e il rifacimento dei cordoli e dei giunti. I disagi da luglio dello scorso anno
«DISCO VERDE» PER I VIADOTTO CARABOLLACE
Ruvolo: «Continuare ad usare i semafori per veicolare il traffico su quest'infrastruttura è l'ennesimo insulto per il territorio»
E' prevista nel prossime mese di maggio la consegna dei lavori, da parte dell' Anas, per la sostituzione delle barriere e il rifacimento dei cordoli e dei giunti di dilatazione sul viadotto Carabollace, lungo la statale 115, nel tratto compreso tra Sciacca e Ribera. Il termine peri esecuzione delle opere e di 240 giorni dalla data del verbale di consegna. Il bando, che prevede un investimento di quasi un milione e 300 mila curo, rientra tra gli interventi urgenti previsti dal "Decreto del Fare" per il rilancio dell'economia e dal piano di manutenzione straordinaria definito nella convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ancora otto mesi, dunque, per vedere completati gli interventi sul Carabollace e questo ieri ha fatto scattare la protesta del senatore Giuseppe Ruvolo, di Forza Italia, clic ieri ha dichiarato: «Quando l'Anas mi rassicurò che il viadotto sarebbe tornato a doppio senso di marcia entro pochi mesi non credevo che l'unità di misura fosse il giorno venusiano, altrimenti mi sarei preoccupato'. Per Ruvolo "continuare ad usare i semafori per veicolare il traffico su quest'infrastruttura strategica e l'ennesimo insulto all'esigenza di servizi di un territorio" Sul Carabollace si procede a senso unico alternato (la luglio del 2013 dopo che sono stati effettuati interventi dimessa in sicurezza. Due mesi prima un ventinovenne di Burgio Alessio Spitaleri è precipitato con la propria auto dal Carabollace e secondo la procura della Repubblica di Sciacca le condizioni di sicurezza delle barriere non erano adeguate.
La gara è stata aggiudicata all'associazione temporanea di imprese composta dalla Strada 2012 srl e dalla Geoambiente srl che, con 849 mila euro, considerato il ribasso praticato, dovranno procedere al rifacimento dei cordoli in cemento armato, dei giunti e della pavimentazione ed alla collocazione delle barriere di sicurezza, Dallo stesso viadotto era precipitata Maria Presti, l'insegnante di 47 anni che ha perso la vita il 27 aprile del 2011 mentre era al volante di un'Opel Astra. E' in precedenza era toccato a una giovane macedone rimasta miracolosamente in vita. Adesso si interverrà con lavori che renderanno sicuro il viadotto sul quale, ogni giorno, si sviluppa un intenso traffico di auto e mezzi pesanti.
 

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