/ Rassegna stampa » 2014 » Aprile » 23 » Rassegna stampa del 23 aprile 2014

LA SICILIA
Discariche a cielo aperto nelle strade della periferia
Un vero e proprio campo di battaglia le aree adiacenti ai cassonetti della spazzatura, e non solo, posizionati nelle zone di villeggiatura fuori Licata. Un ampio segnale dei festeggiamenti in occasione della Pasquetta, giornata tradizionalmente dedicata alle grigliate e scampagnate, è stata la quantità di pattume di qualsiasi genere che si riscontra tra le strade che costeggiano la panoramica licatese, ove sono situate le residenze di villeggiatura di molti cittadini. Visto il clima mite, molti sono stati coloro i quali hanno deciso per l'occasione di fare le cosiddette pulizie dì primavera gettando nelle suddette zone, nei pressi dei cassonetti, pneumatici e soprattutto materassi. Dalla strada molto trafficata che costeggia la carreggiata della Montesole Cuti Cascino di Licata a quella di Nicolizia, nonché la parte opposta della cittadina che conduce verso Riesi i materassi impazzano. Anche se trattato con un pizzico di ironia, il tema presenta la sua serietà e tante sono state le segnalazioni attraverso il nostro giornale, poiché a causa dell'incuria di alcuni cittadini si è fatto sì che sorgessero discariche a cielo aperto, con annessi spesso materiali nocivi abbandonati, dando così vita ad uno spettacolo indecente. Non si tratta di certo di un buon benvenuto per i visitatori che nei giorni appena trascorsi di Pasqua hanno percorso la nota panoramica licatese, in quanto ad attirai-e l'attenzione degli stessi non è stata di certo la bellezza indiscussa del mare e dei tramonti, bensì le «carcasse» dei televisori abbandonati scendendo da Monserrato, i materassi nei pressi di Nicolizia, poltrone, lavabo e Wc percorrendo la Montesole Cuti Cascino. Luoghi curiosi per farsi un'idea su come arredare casa.
GLORIA INCORVAIA
 

La pista ciclabile viene disconosciuta San Leone. Ai problemi legati alla sua realizzazione si aggiunge il comportamento della gente
Il resoconto di quanto accade praticamente ad ogni fine settimana nell'area della pista ciclabile di via Dune assomiglia sempre di più ad un resoconto di guerra. Sono ormai consuete le scene di panico, provocate dalla sosta selvaggia, che vengono condivise sui social network o pubblicate dai giornali. Auto incolonnate, bus imbottigliati, aree ciclabili e pedonali invase dalle automobili di automobilisti assolutamente indisciplinati i quali sembra non riescano a rassegnarsi all'idea di dover sostare solo da un lato della carreggiata e, soprattutto, del fatto che ormai lungo il viale Dune è presente la pista ciclabile e quindi bisognerà cambiare abitudini.
Una situazione che sembra divenuta ormai ingestibile, al punto che la Polizia municipale di Agrigento il sabato di Pasqua aveva anche avviato i tanto annunciati controlli, elevando alcune decine di multe — qualcuno, come l'associazione Mareamico sostiene che abbiano multato le auto presenti sul lato in cui non apposto divieto, che è stato imposto prima da un lato e poi dall'altro con due distinte ordinanze ma non riuscendo ad arginare l'invasione.
Per far fronte alla situazione è ormai chiaro che sarebbe necessario dedicare una pattuglia almeno nei week end solo all'area dei chioschi del viale Dune (soprattutto nell'area della terza spiaggia, dove la strada si restringe). Un impegno di risorse notevole considerata l'assenza di risorse umane della nostra Polizia municipale e che potrebbe solo "tamponare" la situazione. Sarebbe infatti necessario multare a tappeto decine e decine di mezzi, ottenendo solo un'azione di repressione che, senza una altrettanto puntuale azione di prevenzione porterebbe a poco.
La pista, tra l'altro, non è stata ancora consegnata all'amministrazione comunale — manca ancora il collaudo —' sebbene a collaudarla ci stiano gi pensando alcuni ciclisti e ancora più automobilisti. L'area della pista a raso, ricavata quindi unicamente con una segnaletica orizzontale nella corsia a traffico limitato del lungomare Falcone e Borsellino, è stata utilizzata nei giorni scorsi quasi integralmente come area di sosta, mentre la pista costruita sul viale Dune a rilievo rispetto alla sede stradale (il tanto contestato "marciapiede") per impedire proprio quel fatto è stata "colonizzata" dai mezzi più alti, come le, jeep, che hanno poggiato le proprie ruote sulla superficie di mattoni.
 

UN "PEZZO" DI MARE PULITO
SPIAGGE. Il Comune revoca il divieto di balneazione dell'agosto scorso nella prima parte di Marianello
Adesso c'è anche l'ufficialità. Per mezzo di un'ordinanza sindacale datata 16aprile e pubblicata ieri sull'Albo pretorio online del Comune, è stato revocato il divieto di balneazione nel primo tratto della spiaggia di Marianello emesso lo scorso 8 agosto 2013 a seguito di una serie di accertamenti operati dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale che, dopo alcuni campionamenti e le relative analisi di laboratorio, aveva riscontrato un riversamento fognario nelle acque della prima parte dell'arenile di Marianello.
Si potrà pertanto tornare a immergersi senza alcun problema lungo tutta la spiaggia. Il divieto comprendeva anche un'estensione della restrizione per quaranta metri ad ovest della diga di Ponente del porto. Anche questa è decaduta per effetto del provvedimento reso noto ieri. L'ordinanza prevede invece altre tre limitazioni che sono le stesse emanate qualche settimana fa nel decreto emesso dall'Assessorato regionale Territorio e Ambiente. In particolare si tratta della Foce del Fiume Salso in cui il divieto dovrà interessare un tratto di complessivi cinquecento metri: duecento metri a destra e trecento a sinistra della Foce. Balneazione inibita anche nell'area portuale per un'estensione complessiva di 1.008 metri. E infine 322 metri di limitazione per quanto concerne la zona Giummarella Sud, relativa allo specchio d'acqua del Porto turistico Marina di Cala del Sole. Tutte le tre zone inibite sono per conformazione naturale già di per sé interdette alla balneazione e il provvedimento segue la falsa- riga di quelli già emessi negli anni passati.
La durata del divieto di balneazione va dal 16 aprile al 31 ottobre. La palla passa adesso tra i piedi del Dipartimento di Polizia Municipale, incaricato di predisporre l'apposizione nelle zone inibite di idonei segnali di divieto di balneazione, di pesca e di utilizzo delle acque di mare a qualsiasi scopo, per motivi igienico- sanitari" che dovranno essere apposti in numero adeguato e ben visibili e collocati con sufficiente anticipo rispetto all'apertura ufficiale della stagione balneare. In tema di balneazione sono senz'altro giorni particolarmente caldi, Il riversamento dei liquami fognari nella zona a ridosso la sponda sinistra della Foce del Fiume Salso da un tubo afferente al depuratore di Contrada Ripellino ha infatti fatto suonare diversi campanelli d'allarme tra gli operatori del settore che sono inattesa di capire se vi potranno essere difficoltà in vista dei mesi cruciali della stagione estiva licatese che da sempre coincidono con giugno, luglio e agosto.
I controlli sul depuratore sono sempre costanti sia da parte dell'Ufficio Circondariale Marittimo di via Libotti, diretto dal Tenente di Vascello Luca Montenovi, che da parte degli agenti di Polizia Municipale di Piazzale Libia. Si è anche inattesa dell'esito degli esami sui nuovi campioni di acqua prelevati dalla Guardia Costiera in occasione del secondo riversamento di liquami.
GIUSEPPE CELLURA
 

GIORNALE DI SICILIA
 

AGRICOLTURA. La Commissione europea ha dato il via libera ufficiale all'"Indicazione geografica protetta"
Pesca di Bivona, riconosciuto il marchio
Adesso è ufficiale: l'Europa ha detto di si al marchio igp per la "Pescabivona". La Commissione europea ha infatti riconosciuto con apposito provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale l'indicazione Geografica Protetta ai preziosi frutti della zona dei Monti Sicani appartenenti ai quattro ecotipi (Murtiddnira o Primizia Bianca, Bianca, Agostina e Settembrina) coltivati nei circa 1000 ettari di terreno del comprensorio montano che interessa oltre a Bivona anche Alessandria, Cianciana, Santo Stefano e San Biagio Platani. Un traguardo inseguito da circa un decennio e raggiunto dopo un lungo iter iniziato dalla Giunta bivonese nel maggio del 2007. Soddisfazione hanno espresso sia il sindaco Giovanni Panepinto clic l'assessore per le Politiche agricole Vincenzo Balsamo. "A giugno chiederemo una salvaguardia a livello nazionale della produzione contro le contraffazioni. Da anni - ha detto il primo cittadino - lavoriamo per promuovere la "Pescabivona", celebrata nella omonima Sagra che si tiene ogni anno ad agosto con una grande affluenza di estimatori provenienti da ogni parte d'Italia".
 LO.G.
 

SEGNALI DI RIPRESA. Francesco Picarella: «Grazie al bel tempo abbiamo rivisto, in questo periodo, i viaggiatori»
Turismo, presenze raddoppiate nei primi 3 mesi
Interessanti segnali dì ripresa per il turismo nell'Agrigentino e per lutto il comparto alberghiero ed extralberghiero.
Da gennaio a marzo le presenze turistiche sono praticamente più che raddoppiate. Ed anche durante il ponte pasquale che ci siamo appena lasciati alle spalle questa tendenza è aumentata.
«Grazie alle temperature più calde rispetto allo scorso anno ed al fatto che la pasqua è caduta in un periodo alto, cioè ad aprile inoltrato - ha spiegato Francesco Picarella, presidente di Federalberglii - ad Agrigento abbiamo potuto rivedere i turisti che da tempo non venivano a trovarci, soprattutto in questo periodo». Parla di segnali incoraggianti anche Gaetano Pendolino del consorzio turistico della Valle dei Templi.
«Siamo felici di poter ravvisare elementi concreti di crescita nel settore turistico - ha detto Pendolino - con la speranza che il trend possa aumentare con l'arrivo dell'estate». Ma andiamo ai dati. Secondo quanto riportato dall'osservatorio turistico della Provincia di Agrigento, a marzo si è registrata la presenza di 33.088 turisti che hanno pernottato, nella misura di 28.708 in albergo e 4.380 in altre strutture ricettive. Gli italiani sono stati 17.444, gli stranieri 15.644. Un dato sicuramente incoraggiante rispetto ai numeri di gennaio 2014 quando si erano registrate presenze di 16.334 turisti di cui 11.305 italiani e 5.029 turisti.
Preferiti gli alberghi: 12.716 visitatori hanno scelto i tre stelle mentre 3.618 sono andati a pernottare in altre strutture ricettive. Dati che sembrano aver fatto dimenticare il 2013, che è stato un anno "orribilis" in termini di presenze turistiche diminuite del 2,82 per cento, mentre gli arrivi avevano registrato un saldo negativo dell'1,33 per cento. Rispetto al 2012, nel 2013 si è registrato un dato negativo con una diminuzione delle presenze. Variazioni significative negli arrivi degli italiani che nel 2013 hanno registrato un calo del 9,52 per cento e un incremento degli stranieri del 7,49 per cento. In calo anche il dato delle presenze degli italiani con un - 10,59 per cento, mentre le presenze degli stranieri sono aumentate del 9 per cento. In calo, rispetto al 2012 la presenza media per turista che si è attestata sui tre giorni e mezzo. Le località che hanno maggiormente sofferto sono state Sciacca, Lampedusa e Linosa. L'attenzione è, adesso, tutta puntata sulle prossime occasioni: i ponti del 25 aprile e del primo maggio e poi, naturalmente, sull'imminente stagione estiva.
PAOLO PICONE
 

Ipia, si blocca il trasferimento degli studenti
Si è inceppato proprio nel rush finale l'iter per il trasferimento degli studenti dell'istituto Professionale Marconi nei locali del Centro Sociale di contrada Bastianella, A bloccare la procedura sono sopraggiunti negli ultimi giorni alcuni intoppi di carattere burocratico e che sono legati alla decisione di utilizzare un locale, all'interno al Centro Sociale, per scopi diversi rispetto a quelli previsti dal comodato d'uso definito tra amministrazione comunale e Provincia di Agrigento. L'accordo definito nei mesi scorsi tra il sindaco Vincenzo Corbo ed il Commissario Straordinario Benito Infurnari infatti prevedeva l'utilizzo da parte della scuola di alcune stanze interne della struttura che avrebbero permesso di ospitare tutte e dieci le classi di cui si compone l'istituto, attualmente ospite del Liceo Scientifico Sciascia. Inoltre, una delle condizioni previste era quella che l'area destinata alla scuola fosse stata completamente separata dal resto della struttura, con un accesso autonomo ed i locali individuati esclusivamente utilizzati da alunni e corpo docente. Per rendere effettiva questa "separazione" sono stati predisposi una serie di interventi strutturali, finanziati dalla Provincia, che però non sono ancora partiti a causa della situazione di stallo che si è venuta a creare nelle ultime settimane.  Il problema, che sta creando molti malumori tra gli operatori scolastici e gli alunni del Marconi, è sorto a seguito della decisione dell'amministrazione comunale di concedere una stanza, nell' area riservata alla scuola, ad un' altra associazione locale nonostante quanto previsto dal comodato d'uso firmato con la Provincia di Agrigento che prevedeva un utilizzo esclusivo dell'area da parte della scuola. L'iter quindi al momento è bloccato in attesa di soluzioni alla vicenda. Per gli studenti dell' Ipia, che hanno preannunciato la volontà di inscenare nuove forme di protesta se la situazione non trova uno sbocco positivo nei giro di pochi giorni,si tratta di una vera e propria beffa anche perché i locali del Centro Sociale di contrada Bastianella sono stati già da diverse settimane arredati con banchi, sedie, lavagne e cattedre e sono potenzialmente già pronti ad ospitare i ragazzi del Professionale. L'amministrazione spiega che si sta valutando come risolvere la vicenda trovando altri spazi per l'associazione.
GIMO
 

Le erbacce della Panoramica «accolgono» i turisti
Il vicesindaco: «L'intervento straordinario di pulizia e decespugliamento, del Comune, sarà effettuato a partire da oggi»
Erbacce in abbondanza, in piena stagione turistica, lungo la strada panoramica che circonda la valle dei templi di Agrigento.
«Anche in occasione della Pasqua si è persa l'opportunità per far vedere ai turisti una Città pulita e in ordine. Giù, alla Valle dei Templi, le erbacce hanno dato quell'immagine di abbandono e incuria madornale, un Patrimonio Unesco unico al mondo in mano ad una amministrazione distratta e incapace». Così protesta Marcello La Scala, l'agrigentino diventato "famoso" e andato alla ribalta delle cronache nazionali, anche con diverse partecipazioni in trasmissioni televisive, do- poche è stato diffidato dal Comune di Agrigento per aver tagliato, da volontario cittadino, le erbacce che invadevano la Villa Lizzi, abbandonata a se stessa.
«Caro sindaco invece di fare degli slogan inutili — scrive in una nota Marcello La Scala condividendo anche su Facebook le immagini delle erbacce in bella vista che accolgono i turisti lungo la via Panoramica dei Templi e vicino agli ingressi della Valle - si adoperi per far pulire e decespugliare la Valle almeno nel tratto di competenza del Comune di Agrigento. Venerdì prossimo — aggiunge Marcello La Scala sul social network dove tutti i giorni porta avanti le sue "battaglie per la città" - è il 25aprile, ci sarà un'altra ondata di turisti perché coincide con un altro fine settimana. Mi auguro — conclude La Scala - che la città, almeno in quel tratto della Valle dei Templi, sia decorosa e pulita, degna di un vero Patrimonio Unesco».
E così mentre il sindaco Marco Zambuto invita con campagne promozionali e video appelli anche in cinese i "turisti di tutto il mondo" a "invadere" la città di Agrigento, la Panoramica dei Templi, una delle vie più visitate dai turisti durante le loro visite tra i templi dorici e la Kolymbetra, tra ll museo San Nicola e il quartiere ellenistico romano, resta invasa dalle erbacce.
Il primo cittadino, impegnato nella campagna elettorale per le Europee, preferisce non replicare. A parlare è invece il vice sindaco di Agrigento, Piero Luparello, che ha le deleghe per Ecologia ed ambiente, Urbanistica, Polizia locale e sicurezza. «Abbiamo già pronto — ha assicurato ieri il vice sindaco - un intervento straordinario di pulizia e decespugliamento che sarà svolto subito, già a partire da domani (oggi per chi legge, ndr). Intervento che noi come amministrazione comunale — ha aggiunto Piero Luparello - avevamo già programmato per la parte che riguarda il Comune.
Ma nel frattempo —ha sottolineato - restiamo ancora in attesa di capire quali sono le competenze dell'Anas e dell'Ente Parco archeologico della Valle dei Templi nella zona della valle dei templi. In ogni caso — ha aggiunto il vice sindaco Luparello - le squadre di operai del Comune si attiveranno sin da subito per ripulire la via Panoramica dei Tempi. È naturalmente tra le nostre priorità — ha concluso - accogliere nel migliore dei modi i numerosi turisti che arrivano nella nostra città e il nostro impegno va certamente in questa direzione».  CA.GI.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO