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25 aprile - venerdì
 
GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITA', PIU' SOLDI PER SALVARE I CORSO
CUPA. I soci fondatori del Consorzio, Comune, ex Provincia regionale e Camera di Commercio, si sono impegnati all'erogazione di un milione e 272 mila euro
Nuova iniezione di fondi per riuscire salvare l'università di Agrigento dal declino. Dopo la paventata chiusura di alcuni corsi di laurea, i soci fondatori del Cupa, Comune, ex Provincia regionale e Camera di Commercio hanno pensato che fosse decisamente il caso di fare quattro conti per evitare il tracollo dell'intera università, impegnandosi a far fronte finanziariamente al mantenimento dell'attuale offerta formativa che comprende Giurisprudenza, Architettura, Servizi Sociali, Ingegneria gestionale ed informatica, Beni culturali e Archeologia. Con una nota congiunta firmata dai rappresentanti degli enti fon- - datori del Cupa, Benito Infurnari per l'ex Provincia, Vittorio Messina per la Camera di Commercio e Marco Zambuto per il comune di Agrigento, è stata infatti formulata la proposta per il rinnovo della convenzione finalizzata a disciplinare i rapporti con il Consorzio Universitario, I soci fondatori si sono impegnati a corrispondere al Consorzio i milione e 272 mila euro che serviranno a coprire parte dei costi della convenzione pari al 25 per cento del costo complessivo dei corsi di laurea già attivi presso il Polo agrigentino, mentre l'università di Palermo si farebbe carico del rimanente costo che verrà coperto mediante le quote dl iscrizione degli studenti che vengono introitate dalla stessa Università. La proposta di convenzione prevedeva un costo totale a carico del Consorzio di 1 milione e 808 mila euro di cui 536 mila circa, quale fondo di riequilibrio che però, stante alle conclusioni dei soci fondatori che compongono l'Assemblea del Cupa, non possono essere corrisposti per l'inesistenza di qualsiasi fondamento tecnico-giuridico che legittimi la corresponsione del fondo di riequilibrio per eventuali passività pregresse. Gli stessi soci fondatori hanno ribadito la legittimità e la conformità dell'operato del Consorzio in ordine alle regole contabili come evidenziato anche dal Collegio dei revisori. La sostenibilità dell'attuale offerta formativa viene dunque confermata dall'Assemblea dei soci e dunque per il momento ed in particolare per il prossimo anno accademico 2014-2015 e per i cicli successivi non dovrebbero esserci problemi sul mantenimento dei corsi di laurea anche se adesso si attende una risposta da parte dell'ateneo palermitano che però già ha manifestato la disponibilità a ridurre la quota di compartecipazione per il Cupa al 25 per cento.
E nei mesi scorsi, l'annunciata decisione del Cda del Polo universitario di Agrigento di eliminare i corsi di laurea in Servizio sociale e Ingegneria informatica e gestionale ha provocato una serie di reazioni, trale quali anche quella degli studenti iscritti.
I ragazzi di Servizio sociale, in special modo, nei loro documenti di protesta, avevano spiegato come «tagliare quel corso non rappresenterebbe una sconfitta solo per la comunità Agrigentina, ma anche per l'Italia intera, essendo Agrigento frontiera d'Europa e punto d'arrivo ogni annodi migliaia di persone in condizioni di disagio e povertà, su cui si dovrebbe considerare prioritario i 'intervento di professionisti formatisi e specializzatisi nel territorio.
(AMM)
 

LA SICILIA
 

Film commission è già realtà Ieri la presentazione ufficiale
Anche il regista Tornatore tra i nomi da coinvolgere
C'è un grande fermento intorno alla neonata "Distretto Valle dei Templi Film Commission". Già dalla prossima settimana sarà in allestimento il data-base: una sorta di catalogo consultabile dalle case cinematografiche e non solo, di tutte le risorse territoriali (location, aziende, service per luci, riprese e audio, manodopera, operatori, fotografi, attori e comparse).
L'istituzione potrebbe vantare anche nomi eccellenti, attraverso la costituzione di un "comitato d'onore", affidata al critico cinematografico e saggista Beniamino Biondi: «Pensiamo - dice - a registi del cinema mondiale che hanno tessuto le loro opere con immagini del nostro territorio, come Ugo Gregoretti, Francesco Rosi, Lina Wertmuller, Michael Cimino, Peppuccio Tornatore ed Emanuele Crialese, e da cineasti di rilievo venuti fuori dalla nostra provincia, quali Toni Trupia (Favara) e Giuseppe Ferlito (Burgio) ». Una realtà che punta a inserire Agrigento e dintorni, all'interno di un circuito di luoghi di ambientazione di fiction, film, documentari e videoclip, non dimenticando di promuovere la cinematografia nostrana.
A sollecitare la nascita della Film Commission agrigentina, eventi come lo sta-ge di recitazione dell'attore Salvatore Lazzaro, e le produzioni Sky e Rai con protagonista Agrigento, nonché l'interesse del socio Emanuele Farruggia», afferma Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto. Ma l'indicazione delle location, il supporto organizzativo, il disbrigo pratiche e la messa a disposizione di beni e servizi non sono i suoi soli obiettivi: «Puntiamo alla promozione dell'area distrettuale turistica - aggiunge Pendolino - all'incentivazione dell'occupazione, con il coinvolgimento di professionalità e maestranze locali; alla creazione d'itinerari di cineturismo, con luoghi resi famosi e familiari da scene di film e fiction; all'attrazione di produzioni internazionali nel nostro territorio fornendo un'opera di mediazione». Al fianco di Pendolino, il direttore del Distretto Enzo Camilleri, che chiama alla massima collaborazione le parti pubbliche: "la scommessa di oggi - dice - è la capacità di mettere in campo risorse umane e servizi per competere con altri territori». Un progetto ambizioso, per il quale dello staff fanno parte pure: Rossana Danile, presidente di Ad Maiora Natura e Cultura; Benedetto Allotta, professore ordinario di robotica a Firenze; Benedetto Puglisi, docente di marketing turistico a Catania e direttore dell'Etna Film Commission. Ancora, i giornalisti: Felice Cavallaro, ideatore della Strada degli Scrittori; Antonio Pancamo Puglia, critico musicale; Anna Maria Scicolone, media relations. "Il mio ruolo sarà quello d'invitare le produzioni italiane ed estere a scoprire il talento di artisti locali, le maestranze e la bellezza dei luoghi - afferma la Danile - è un progetto di ricerca e sperimentazione, con un nuovo linguaggio che coniughi modernità/passato/storia». «Il mio, invece - racconta Pancamo Puglia - è di coinvolgere artisti, musicisti e case discografiche nella produzione di colonne sonore e videoclip. L'idea è di promuovere insieme immagine del territorio e musica, coinvolgendo sia artisti di grande spessore, sia video maker. A Beniamino Biondi, l'impegno di operare una valutazione culturale e cinematografica dei progetti presentati; fornire una mappatura dell'attività cinematografica del territorio, sostenendo il lavoro di giovani registi.
CHIARA MANGIONE
 

ARS Decisione della IV Commissione su richiesta di ingegneri ed architetti per i quali non c'è stata concertazione
Sospeso per 4 mesi il piano paesaggistico
Gli Ordini professionali degli architetti e degli ingegneri della provincia di Agrigento hanno raggiunto il loro obiettivo e vinto la prima battaglia contro la revoca del Piano paesaggistico pubblicato dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali. Nella tarda serata di mercoledi scorso, l'Assemblea regionale siciliana ha votato un ordine del giorno che impegna il governo regionale a sospendere, per 120 giorni, l'efficacia del documento di pianificazione della provincia di Agrigento. L'ordine del giorno è stato portato in aula all'onorevole Giovanni Panepinto ed approvata all'unanimità dall'intera assemblea. Di fatto, la scelta politica fatta dall'aula sospende l'efficacia del piano e apre le porte a quelle strategie territoriali che vengono reclamate dagli Ordini per uno sviluppo sostenibile del territorio provinciale. Si potrebbe dire, seguendo un vecchio detto del mondo politico che "un ordine del giorno non si nega a nessuno" e che non rappresenta la soluzione definitiva del problema, ma nel caso in questione è necessario sottolineare che il provvedimento va nella direzione voluta dai professionisti e da tutto il mondo politico, facendo proprio il documento stilato unitariamente da tutti gli ordini professionali tecnici della provincia di Agrigento, nel quale vengono fatti rilevare tutta una serie di errori e incongruenze presenti nel piano, nonché la circostanza prioritaria che esso è stato stilato senza avere prima proceduto alla fase della concertazione con gli enti locali e con i soggetti rappresentativi di interessi diffusi. La notizia della sospensione è giunta a poche ore dalla riunione in IV Commissione - Ambiente e Territorio, in cui il comitato interprofessionale composto dagli Ordini delle professioni tecniche ha incontrato il direttore generale dell'assessorato ai beni culturali, Sergio Gerardi e i deputati Giampiero Trizzino, Roberto Di Mauro, Maria Di Marco Cirone, Giuseppe Federico, Giampiero Fazio, nonché Matteo Mangiacavallo, promotore dell'incontro, e Giovanni Panepinto, primo firmatario dell'Ordine del giorno. "Oggi — commenta soddisfatto Massimo Trapani, presidente provinciale dell'Ordine degli architetti - torniamo finalmente a parlare di concertazione per uno strumento esclusivamente vincolistico, quale è il Piano paesaggistico che, se non redatto con i giusti strumenti di analisi ed affrontato in maniera corale con gli operatori sociali ed economici del territorio, rischia di ricondurre il territorio ad uno stato d'immobilismo economico senza precedenti ed ancora più grave rispetto a quello odierno". Soddisfazione ieri è stata espressa da più fronti del quadro politico provinciale.
GIUSEPPE RECCA
 

SOLTANTO 4 LINEE IN TUTTA ITALIA SAIANNO DESTINATE A QUESTO SCOPO
Anche le ferrovie impegnate in un progetto turistico per il miglioramento delle visite alla Valle dei Templi
La vecchia linea ferroviaria Agrigento — Porto Empedocle è tra le quattro in Italia scelte da Fondazione ferrovie dello Stato per la creazione di altrettanti itinerari turistici. La notizia è stata diffusa dalla stessa "costola" di Rfi, la quale ha spiegato che la linea ferrata è stata individuata in quanto "splendido itinerario che tocca Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio dell'Unesco". L'investimento da parte della Fondazione consisterà nella manutenzione e nell'ammodernamento della linea, che è già in gran parte avvenuto nei mesi scorsi, e nel fornire mezzi d'antiquariato, ovvero carrozze in legno dei primi del '900 e "littorine", che accompagneranno i turisti lungo l'itinerario. Sul territorio insieme a Fondazione Ferrovie opererà l'associazione "Ferrovie Kaos", che da anni lavora proprio per riportare alla fruizione collettiva (e turistica) le "ferrovie dimenticate" e che da tempo gestisce la stazione ferroviaria di Porto Empedocle, che ospita anche un museo. Una collaborazione, con la Fondazione Fs, che prosegue ormai da tempo ma che sarà concretizzata nelle settimane a venire con una convenzione.
"Per noi la creazione di questo itinerario è il riconoscimento del tanto lavoro svolto in questi quattro anni- ci spiegano da Ferrovie Kaos -. Al momento non ci è possibile diramare ancora i dettagli ufficiali, che saranno verosimilmente resi noti solo nel prossimo futuro". Quello che è certo— lo si deduce dallo stesso sito della Fondazione — è che in città arriverà nelle prossime settimane una vecchia "littorina" che sarà poi usata per il trasporto dei turisti ma manca, appunto, ogni dettaglio rispetto agli itinerari, la frequenza dei viaggi e l'eventuale inserimento degli stessi in un circuito di fruizione turistica più complessivo.
Soddisfatta è anche la deputata Pd Maria Iacono, che questa estate era stata la prima firmataria di una proposta di legge per l'istituzione delle Ferrovie turistiche. "Si tratta - ha detto - dell'avvio di un processo straordinario per la salvaguardia delle aree dal degrado e per il rilancio del turismo. La riattivazione della ferrovia della Valle dei Templi di Agrigento, adesso finalmente intesa come ferrovia turistica, è di certo il più grande risultato ottenuto nell'ottica di valorizzare a pieno la fruizione del parco archeologico".
 

EPPURE I DATI DELLE PRESENZE IN CITTÀ SONO AUMENTA  NOTEVOLMENTE
Grido di allarme delle guide turistiche agrigentine «La liberalizzazione della professione ci danneggia»
"Gli accessi alla Valle dei Templi saranno anche aumentati, ma questo non ha aumentato il lavoro per le guide turistiche". Il giorno dopo la pubblicazione, da parte del nostro giornale, dei dati positivi rispetto ai visitatori del Parco archeologico di Agrigento, cresciuti di ben 50mila unità dal 2012 al 2013, le guide turistiche della città espongono quella che è la parte "mezza vuota" del bicchiere, che dipinge una situazione di crisi profonda per la categoria.
L'aumento in termini di presenze ci sarà anche stato — spiega Claudio Castiglione, guida turistica e vicepresidente del Distretto Turistico Valle dei Templi - ma non si è tradotto per noi in maggiori occasioni di lavoro. Questo, verosimilmente, è dovuto anche al fatto che la nostra categoria negli ultimi due anni si è dovuta confrontare con trasformazioni e liberalizzazioni che hanno portato ad una estensione delle competenze territoriali. In sostanza — continua — sono state create le guide regionali, e questo consente nello specifico ad una guida turistica che opera in una parte qualunque della Sicilia ad essere legittimata a lavorare anche ad Agrigento, questo nostro turismo è di transito che viene da fuori".
Un fatto quindi previsto dalla legge ma che ha, per una zona caratterizzata dal turismo "mordi e fuggi" conseguenze disastrose. "Tutto il turismo crocieristico, dei tour organizzati o anche dei circuiti isolani — spiega ancora Castiglione — parte da Palermo e da Catania e quindi in pratica portano con sé da quei centri anche la guida turistica. C'è tra l'altro da dire che esiste la presenza di una certa sacca di abusivismo che sfugge ai controlli, che evidentemente non si rivelano sufficienti".
Insomma, i pulman organizzati ormai non si portano solo dietro il "pranzo a sacco" ma anche la guida turistica "a sacco", con la conseguenza che sul territorio, alla fine, le ricadute in tenni— nidi sviluppo e guadagno sono sempre più limitate. "Più passa il tempo — dice ancora Castiglione — più sta diventando difficile svolgere questa attività come lavoro principale. Credo sia tempo perché si faccia realmente il punto della situazione e si tenti cli capire perché la gente ad oggi preferisca fare due, tre ore di macchina piuttosto che risiedere ad Agrigento anche solo una notte".
 

IL GOVERNO STANZIA ALTRI 9,5 MILIAARDI PER DEBITI E FISSA REGOLE STRINGENTI
Niente assunzioni se la Pa non paga in 60 giorni
ROMA. Fatture pagate entro 60 giorni a partire dal 2015 con il blocco delle assunzioni - anche di co. co. co - per chi i sfora. Ma anche l'arrivo di un registro unico delle fatture per evitare che nuovi debiti possano accumularsi, senza averne nemmeno coscienza. Il governo, con il decreto Irpef, mette altri 9,6 miliardi di euro sul tavolo del pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche, che si aggiungono ai 47 già stanziati e che possono estendersi fino a 13 miliardi senza intaccare il deficit. Ma contemporaneamente, dedica al tema dei pagamenti Pa ben 19 articoli del provvedimento per evitare che il problema si possa riproporre in futuro.
RISORSE, 9,6 MILIARDI Le risorse vengono stanziate in diversi capitoli. 6 miliardi sono previsti per i debiti «certi, liquidi ed esigibili» delle Regioni e degli enti locali, mentre 2 miliardi vanno ai crediti verso le partecipate degli enti locali. Accanto a queste due macro cifre ci sono risorse per anticipazioni nei settore sanitario (770 milioni), per il pagamento dei debiti del ministero delle interno alle Asi (altri 250 milioni) e anche per i comuni dissestati (300 milioni).
SPAZIO INTERVENTI FINO A 13 MLD.  I 9,6 miliardi sono quelli che il governo pensa di spendere quest'anno, ma è stato stimato che si possa arrivare fino a 13 miliardi senza avere impatti negativi sui conti. La cifra di 5 miliardi sulla quale si calcolano i maggiori incassi Iva è invece prudenziale: considera solo i pagamenti per i quali le regioni hanno già ricevuto la richiesta di pagamento.
PAGAMENTI ENTRO 60 GIORNI. Vengono introdotte norme per velocizzare, nel rispetto anche dei vincoli europei, i pagamenti delle amministrazioni pubbliche. Con il rischio di penalizzazioni: nessuna assunzione, nemmeno per co. co. co o tramite contratti di servizio, è infatti prevista per le amministrazioni pubbliche che registreranno, nei pagamenti delle fatture, tempi superiori ai 90 giorni nel 2014 e 60 nel 2015. La norma del decreto, però, è meno stringente di quella prevista in una bozza di un ipotizzato disegno di legge per il pagamento dei debiti che non ha mai visto la luce: in quel testo il governo ipotizzava limiti di 60 e 30 giorni rispettivamente per il 2014 e il 2015.
REGISTRO DELLE FATTURE. Un «registro unico delle fatture)> dovrà essere tenuto da tutte le amministrazioni pubbliche a partire dal primo luglio. Le fatture dovranno essere registrate entro 10 giorni e non saranno ammessi sotterfugi (come registri per singoli settori).
FACILITATA CESSIONE CREDITI. Il governo riscrive le norme per la certificazione dei crediti della Pa, con nuovi strumenti per favorire la cessione dei crediti certificati. Il meccanismo passa attraverso le banche che acquistano i crediti e possono cederli alla Cassa depositi e prestiti che può prevedere dilazioni di pagamento di molti anni. È prevista la garanzia di ultima istanza dello Stato sul quale il governo mette un "gettone" pari a 1 miliardo di euro per rimpinguare l'apposito fondo.
RISTRUTTURAZIONE DEBITO REGIONI. Il decreto prevede anche la ristrutturazione dei debiti contratti dalle Regioni. Il Tesoro può per questo emettere nuovi titoli di Stato. Le tabelle del decreto danno spazio fino a 8,7 miliardi di nuovi titoli. La norma consente anche di liberarsi di strumenti derivati sottoscritti in passato dalle Regioni. Con un solo limite: l'operazione non sarà possibile se comporta un aumento del debito pubblico dello Stato.
CORRADO CHIOMINTO
 

"SIA BANDITO UN CONCORSO PER FORMARE L'UFFICIO STAMPA"
PALERMO. Si torna a parlare di Ufficio Stampa alla Regione. Ma questa volta con criteri razionali di selezione concorsuale delle professionalità, E il testo del ddl bipartisan, primo firmatario Nello Musumeci, che non tiene conto, come è giusto che sia, del disciolto Ufficio Stampa nato con criteri discussi di cui si attende la pubblicazione della decisione già assunta dalla Consulta. Sul ddl presentato da Musumeci ed altri, ci sarebbe anche il consenso del governatore Rosario Crocetta.
La proposta prevede che l'Ufficio Stampa dovrà essere composto da 15 giornalisti professionisti (Il Lazio ne ha 40, il Piemonte 38,1' Emilia Romagna 35, la Lombardia 31, il Trentino Alto Adige 20, il Friuli Venezia Giulia 19) selezionati per pubblico concorso. Si rileva, infatti, che rispetto alla legge originaria di istituzione dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Regione, la cui pianta organica era di 24 posti e tutti inquadrati con la qualifica di «capo redattore», si prevede una riduzione organica di quasi il 40% e l'inquadramento di caporedattore non è esteso a tutti i giornalisti, né - come avveniva col disciolto Ufficio stampa - sono previsti distaccamenti in sedi estere. Sottolinea Nello Musumeci, a proposito del vuoto creatosi alla Regione: basta con la pirateria giornalistica, l'informazione sia restituita alla competenza dei professionisti. E una questione di trasparenza, prima ancora che di efficacia.
I giornalisti dovranno essere esclusivamente professionisti come prevede la norma istitutiva dell'Ufficio stampa e documentazione della Presidenza della Regione e quelle del Senato, della Camera e dell'Ars. Dei 15 giornalisti, tre presteranno servizio alla Presidenza e i rimanenti nei 12 assessorati, uno per assessorato. Il coordinamento dell'Ufficio Stampa è assegnato, per scelta discrezionale del Presidente della Regione, ad uno dei giornalisti che lo compongono. Egli assumerà, per tutta la durata dell'incarico, la qualifica di capo Ufficio Stampa. Lo status di giornalista componente dell'Ufficio Stampa sarà incompatibile, pena la decadenza dall'incarico, con l'esercizio di attività professionali nel settore radiotelevisivo, della stampa e delle relazioni pubbliche. In particolare, l'articolo 9 detta le fondamentali direttive in materia di costituzione e di composizione degli Uffici Stampa prevedendo, tra l'altro, che «l'individuazione e la regolamentazione dei profili professionali sono affidate alla contrattazione collettiva nell'ambito di una speciale area di contrattazione, con l'intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti. Inoltre, nella relazione si rileva che «si rende quanto mai opportuno ed urgente l'intervento normativo con il quale si intende sbloccare l'attuale situazione di impasse che condiziona l'avvio delle procedure di ricostituzione dell'Ufficio Stampa della Regione, essendo connessa alla incerta durata dei contenziosi in atto, a seguito del giudizio sollevato dai giornalisti addetti all'Ufficio Stampa della Presidenza, i cui rapporti di lavoro sono stati dichiarati cessati dall'attuale Governo regionale.
 

26 aprile - sabato
 

GIORNALE DI SICILIA
 

Direttiva di Infurnari
Fondi Ue, nuove procedure peri progetti
Il commissario straordinario del Libero Consorzio Agrigento, Benito Infurnari, ha approvato la direttiva sulle procedure di presentazione di progetti in Finanziamento comunitario o comunque esterno al Bilancio dell'ente o in partenariato. Il settore Ambiente, territorio e Politiche Comunitarie - secondo le indicazioni fornite - dovrà emanare entro dicembre un avviso pubblico con il quale verrà sollecitata la presentazione di progetti. (PAPI)
 

Ex Provincia
Piano Italia-Tunisia, pagati 10 mila euro all'esperto agronomo
L'importo di 10mila euro è stato liquidato ad Alessandro Silvestre Gristina, per aver svolto l'incarico professionale di esperto agronomo nell'ambito del progetto "Italia - Tunisia" gestito dall'ex Provincia. Gristina era subentrato al dottor Francesco Guarasci, risultato vincitore della selezione per il conferimento dell'incarico professionale, che poi in considerazione dell'impossibilità di proseguire ha comunicato di volere rinunciare all'incarico di agronomo. (PAPI)
 

ISTITUTO TOSCANINI
Ultimi giorni per iscriversi ai corsi musicali
Scadranno il3o aprile prossimo i termini perla presentazione delle istanze di partecipazione agli esami di ammissione ai Corsi di formazione musicale di base ed a quelli universitari di Diploma Accademico di primo e secondo livello per l'anno 2014/2015 presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini", conservatorio di Musica istituito e finanziato dal Libero Consorzio - Provincia di Agrigento ed accreditato dal Ministero dell'Università e Ricerca. Le ammissioni saranno disposte secondo graduatoria di merito e numero chiuso. (PAPI)
 

SCUOLA. Corbo: «È una soluzione che appare praticabile. Se la Pirandello non ha i numeri per formare una nuova classe viene a cadere il progetto dell'anno scorso»
L'IPIA «MARCONI» A BORGALINO? IL SINDACO VALUTA
È esiguo del resto il numero di alunni che hanno deciso di iscriversi, per il 2014-2015, alla prima classe della scuola media
In attesa che venga risolta la questione relativa al temporaneo trasferimento degli studenti dell'istituto Professionale Marconi al Centro Sociale di contrada Bastianella, attualmente in stand by a causa di alcuni intoppi logistici, prende nuovamente con forza piede un'idea che assicurerebbe maggiori garanzie per studenti ed insegnanti e che già lo scorso anno era stata esplorata dall'amministrazione comunale prima di essere però successivamente scartata, Il sindaco Vincenzo Corbo infatti sta valutando la possibilità di destinare al Marconi i locali siti nel quartiere di Borgalino, adiacenti alla scuola elementare Crispi, che sono stati destinati all' inizio dello scorso anno scolastico alla scuola media Pirandello per ospitare una classe di primo anno dell'istituto guidato dal dirigente scolastico Giovanna Pisano. I,'ennesimo colpo di scena nella vicenda del Professionale, da anni alla ricerca di locali adeguati ed ospitali dove poter accogliere i propri studenti, arriva proprio negli stessi giorni in cui sembrava allontanarsi, per l'ennesima volta, la soluzione dell'ingarbugliata questione. La mossa di Corbo è legata al numero esiguo di alunni che hanno deciso di iscriversi, per l'anni) scolastico2lll 4)2015proprio alla prima classe della scuola media Pirandello, allocata a Borgalino, lasciando nei locali che sorgono in via Colombo soltanto una classe. Da qui la decisione del sindaco di valutare la possibilità di revocare la concessione fatta lo scorso anno alla Pirandello, sollecitata anche da una raccolta firme tra i genitori dei bambini che frequentano l'elementare Crispi, della struttura di Borgalino all'interno della quale andrebbero allocati, a partire dal prossimo anno scolastico, gli studenti dell'ipia Marconi con la classe della scuola Pirandello che verrebbe spostata nel plesso centrale di via Trieste. Una soluzione che appare la più comoda e praticabile - ha spiegato il sindaco Vincenzo Corbo -. Se la Pirandello non ha i numeri per formare una nuova classe a l3orgalino elenca cadere quel progetto, sostenuto lo scorso anno, di garantire continuità territoriale ai bambini clic frequentano la vicina scuola elementare. Nei prossimi giorni sentirò la preside Pisano alla quale esporrò la nostra intenzione nell'ottica dl una più ampia collaborazione che dovrà portare a risolvere in maniera certa e definitiva i problemi dell'Ipia Marconi'>. Se l'opzione Borgalino sarà praticabile comunque a partire da Settembre rimane ancora in piedi anche la soluzione, che a questo punto sarebbe soltanto temporanea e limitata a questo ultimo scorcio di anno scolastico, del trasferimento al Centro Sociale di Bastianella per il quale si è un accordo già definito con il Commissario Straordinario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari. »Si cercherà di risolvere questo intoppo legato alla condivisione tra scuola ed un'altra associazione di un ambiente interno agli spazi destinati ad ospitare il Marconi - ha concluso Corbo procedendo in questo modo entro breve terSip0 al trasferimento degli alunni». (GIMO)
 

LA SICILIA
 

BUROCRAZIA Sulla carta intestata dell'ex Provincia compare un'intestazione lunga e provvisori
Libero consorzio senza nome
E' passato quasi un mese dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia della legge per l'istituzione dei Liberi consorzi che dovrebbero andare a sostituire le Province regionali, e ad Agrigento, come in altri centri, non si è riusciti ancora nemmeno a trovare un nuovo nome.
Una delle prime preoccupazioni all'indomani della pubblicazione della legge era stata infatti quella di capire un presupposto essenziale, ovvero come si chiamasse la nuova creatura. Domanda che è rimasta probabilmente senza risposta, dato che ad oggi gli atti ufficiali del commissario Benito Infurnari vengono prodotti su una carta intestata che reca ancora lo stemma e il nome della Provincia regionale di Agrigento, aggiungendo sotto però "denominata libero consorzio comunale ai sensi della Legge regionale 8/2014".
Siamo quindi ancora fermi alla fase in cui di "libero consorzio" c'è abbastanza poco e l'Ente prosegue quasi per inerzia portando avanti atti di normale gestione ordinaria. In queste settimane, infatti, il commissario ha assegnato incarichi legali soprattutto per il recupero dica- nani passati nei confronti di altri Enti, come ad esempio il Comune di Licata, Al momento, ci spiegano però, si tende a non spostarsi molto più in là dell'ordinaria amministrazione, riservandosi di attendere maggiore chiarezza legislativa prima ad esempio di sostituire il personale in pensione o, ci risulta anche, di attribuire le indennità di risultato ai dirigenti.
La prospettiva rispetto alle modifiche organizzative, del resto, avevano una prospettiva di almeno sei mesi. Entra questo lasso di tempo la Regione dovrà approvare una nuova legge che andrà a disciplinare tutti gli aspetti specifici della nuova creatura, i Comuni dovranno votare l'eventuale creazione di nuovi Consorzi (limite minimo l8Omi- la abitanti), e soprattutto dovranno essere nominate tutte le cariche politiche. I Consorzi, infatti, avranno un presidente, che sarà un sindaco e dovrà essere votato a maggioranza assoluta da primi cittadini e consigli comunali. Il presidente potrà nominare 8 assessori tra i componenti dell'assemblea del Libero consorzio, ovvero altri sindaci o altri consiglieri comunali.
Con una prospettiva ben più breve però sono una serie di scelte importanti, come quella rispetto al futuro del Consorzio universitario di Agrigento, di cui la Provincia (o Libero consorzio?) è tra i soci fondatori. Per tenere invitati Cupa, infatti, i soci dovrebbero integrare pesantemente il capitale sociale, ed è una scelta strutturale che il commissario — per quanto plenipotenziario — potrebbe non assumersi in prima persona sapendo che entro alcuni illesi l'assetto dell'Ente stesso potrebbe essere stravolto.
GIOACCHINO SCHICCHI
"ESORDIO" DI DIOMEDE ALLA FESTA DEL 25 APRILE
"Si mantenga il ricordo di chi ha dato la vita per il Paese"
E' Stata la prima volta di Nicola Diomede da Prefetto di Agrigento alla cerimonia del 25aprile, che quest'anno ricordava il 69 anniversario della Liberazione d'Italia dai nazifascismo. Il rappresentante del Governo è stato il protagonista principale dell'evento, modificando il copione del passato. Al contrario degli altri anni, infatti, alla deposizione della corona d'alloro ai piedi del monumento ai Caduti in guerra, il Prefetto ha voluto accanto a se, oltre al sindaco di Agrigento, e il responsabile della Provincia, anche tutti i vertici delle forze dell'ordine e delle sigle sindacali, e i responsabili dell'Anpi, l'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia. Un gesto di vicinanza apprezzato da tutti i presenti, che va al di là del protocollo, ma sa tanto di unità e gratitudine. E cancella la piccola polemica per una questioni di inviti alle riunioni preparatorie, poi rientrata, dell'anno scorso. La ricorrenza del 25aprile, - ha detto il Prefetto -, oltre ad essere un momento di riflessione, è anche un momento simbolico affinché il tempo non cancelli la memoria di tanti italiani, che hanno sacrificato coraggiosamente la propria vita per il Paese. I principi che ci hanno saputo trasmettere vanno valorizzati >c A fare da cornice alla manifestazione di ieri una giornata di caldo, quasi un assaggio dell'estate, anche se per il resto a parte qualche presenza in più, è stato rispettato lo stesso copione del passato, con i cittadini che hanno nuovamente disertato la cerimonia. Anche all'interno della villa Bonfiglio la partecipazione dei cittadini è stata piuttosto scarsa, se si esclude la presenza di qualche turista attirato dalla curiosità della manifestazione e di alcune famiglie con tanto di bambini al seguito, che sono soliti frequentare la dimezzata area di verde. A proposito, per tutta la durata dell'evento è stato vietato il passaggio delle macchine dal tracciato veicolare aperto dopo il crollo, La stragrande maggioranza delle famiglie agrigentine, invece, ha preferito concentrarsi sulle gite fuori porta. La giornata è iniziata con la Santa Messa nella chiesa di San Domenico in ricordo di tutti i partigiani agrigentini deceduti in guerra, Subito dopo da piazza Pirandello è partito il corteo, a cura dell'Anpi e delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl ed Uil. Alla manifestazione hanno partecipato i vertici delle organizzazioni sindacali provinciali, alcuni Sindaci, pochissimi cittadini, in tutto una cinquantina di persone. Il corteo ha raggiunto il viale della Vittoria. Poi la cerimonia presieduta dal Prefetto e dal comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Sciuto. Presenti tutti i componenti della Giunta comunale di Agrigento, altri Sindaci della provincia, i rappresentanti delle Forze dell'ordine, delle Associazioni Combattentistiche e dell'Arma dei carabinieri, le Autorità civili e religiose, i vigili del fuoco, i vigili urbani e le crocerossine. Hanno inoltre preso parte alla manifestazione gli studenti degli Istituti Comprensivi"Luigi Capuana" di Aragona e "Anna Frank" di Agrigento, che hanno cantato l'inno di Mameli e letto alcune poesie.
ANTONNO RAVANÀ
 

«IL PIANO MORTIFICA LE PELAGIE»
Lampedusa. Anche per il comune di Lampedusa e Linosa è prevista la sospensione del piano paesaggistico così come è stato per altri comuni della provincia di Agrigento. A dare la conferma della buona notizia è stato l'onorevole Giovanni Panepinto.
«Non inserire anche Lampedusa e Linosa per la sospensione di questi piani paesaggistici è stata una mera svista — ha detto Panepinto — e, la prossima settimana sarà mia cura fare in modo che anche le Pelagie la ottengano, alla pari degli altri comuni. Confermo che l'adozione di questo piano, che aveva già fatto scattare le norme di salvaguardia congelando di fatto, ampie porzioni del territorio provinciale in una posizione di inedificabilità assoluta, non è adeguato e non attuale. Le misure di salvaguardia fino a quando non sarà modificato il piano, bloccherebbero tutte le iniziative imprenditoriali e soprattutto quelle turistiche che credo siano anche fra quelle più importanti. li punto è che sono state evidenziate subito delle difficoltà oggettive addirittura, anche per la sola lettura degli elaborati che riguardano il piano; per la mancata rappresentazione grafica e topografica di aree coincidenti con le linee di unione che fanno mancare vaste porzioni di territorio. Poi, non può non essere preso in considerazione il fatto che mancano in diversi comuni della provincia gli strumenti urbanistici necessari, elementi fondamentali per redigere in conformità, il piano oltre l'aver posto vincolo boschivo o di rimboschimento in zone prive delle caratteristiche specifiche e con vocazioni differenti, Inoltre, la mancanza di elementi utili per il recupero e la riqualificazione delle spiagge, rendono il piano stesso assolutamente inadeguato. Lampedusa è una realtà che non merita di essere mortificata con l'adozione di un piano paesaggistico non adeguato. Questa sospensione quindi è assolutamente necessaria per fare in modo che nel frattempo, possano essere segnalate tutte le esigenze che la collettività isolana nelle sue varie sfaccettature dovranno segnalare agli uffici competenti». Intanto sull'isola la notizia che Lampedusa era rimasta fuori dalla sospensione del piano paesaggistico ha creato non poche perplessità soprattutto fra gli imprenditori che ancora non sanno come stanno le cose e cosa accadrà la prossima settimana quando anche Lampedusa otterrà la sospirata sospensione del piano paesaggistico. Un piano realizzato nel lontano 2004 e non più adeguato alle esigenze della collettività.
E. DESIDERIO
 

GdSonline
 

Canicattì, Ipia Marconi: si pensa al Borgalino
di GIOACCHINO MONCADO
CANICATTÌ. In attesa che venga risolta la questione relativa al temporaneo trasferimento degli studenti dell'Istituto Professionale Marconi al Centro Sociale di contrada Bastianella, attualmente in stand by a causa di alcuni intoppi logistici, prende nuovamente con forza piede un'idea che assicurerebbe maggiori garanzie per studenti ed insegnanti e che già lo scorso anno era stata esplorata dall'amministrazione comunale prima di essere però successivamente scartata. Il sindaco Vincenzo Corbo infatti sta valutando la possibilità di destinare al Marconi i locali siti nel quartiere di Borgalino, adiacenti alla scuola elementare Crispi, che sono stati destinati all'inizio dello scorso anno scolastico alla scuola media Pirandello per ospitare una classe di primo anno dell'istituto guidato dal dirigente scolastico Giovanna Pisano. L'ennesimo colpo di scena nella vicenda del Professionale, da anni alla ricerca di locali adeguati ed ospitali dove poter accogliere i propri studenti, arriva proprio negli stessi giorni in cui sembrava allontanarsi, per l'ennesima volta, la soluzione dell'ingarbugliata questione. La mossa di Corbo è legata al numero esiguo di alunni che hanno deciso di iscriversi, per l'anno scolastico 2014/2015,proprio alla prima classe della scuola media Pirandello, allocata a Borgalino, lasciando nei locali che sorgono in via Colombo soltanto una classe. Da qui la decisione del sindaco di valutare la possibilità di revocare la concessione fatta lo scorso anno alla Pirandello, sollecitata anche da una raccolta firme tra i genitori dei bambini che frequentano l'elementare Crispi, della struttura di Borgalino all'interno della quale andrebbero allocati, a partire dal prossimo anno scolastico, gli studenti dell'Ipia Marconi con la classe della scuola Pirandello che verrebbe spostata nel plesso centrale di via Trieste. «È una soluzione che appare la più comoda e praticabile - ha spiegato il sindaco Vincenzo Corbo -. Se la Pirandello non ha i numeri per formare una nuova classe a Borgalino viene a cadere quel progetto, sostenuto lo scorso anno, di garantire continuità territoriale ai bambini che frequentano la vicina scuola elementare. Nei prossimi giorni sentirò la preside Pisano alla quale esporrò la nostra intenzione nell'ottica di una più ampia collaborazione che dovrà portare a risolvere in maniera certa e definitiva i problemi dell'Ipia Marconi». Se l'opzione Borgalino sarà praticabile comunque a partire da Settembre rimane ancora in piedi anche la soluzione, che a questo punto sarebbe soltanto temporanea e limitata a questo ultimo scorcio di anno scolastico, del trasferimento al Centro Sociale di Bastianella per il quale vi è un accordo già definito con il Commissario Straordinario della Provincia di Agrigento, Benito Infurnari. «Si cercherà di risolvere questo intoppo legato alla condivisione tra scuola ed un'altra associazione di un ambiente interno agli spazi destinati ad ospitare il Marconi - ha concluso Corbo - procedendo in questo modo entro breve tempo al trasferimento degli alunni».
 

27 aprile - domenica
GIORNALE DI SICILIA
 

UIL-FPL Conclusi i lavori del congresso provinciale Funzione pubblica,
Danile è il segretario
Fabrizio Danile è il nuovo segretario provinciale della Uil Fpl, categoria che si occupa di funzione pubblica, L'elezione di Daniele è avvenuta al termine dei lavori del congresso provinciale all'unanimità dei presenti. Novantadue delegati, indicati dalle assemblee dei gruppi aziendali, sono stati chiamati ad eleggere il nuovo Direttivo provinciale composto da 58 unità che ha, anche, eletto ide- legati al congresso della camera sindacale provinciale UIL ed alla segreteria regionale UIL FPL. In precedenza la Federazione dei poteri locali è stata guidata, da Carlo Florio. Ai lavori congressuali hanno preso parte il segretario generale della Uil di Agrigento Aldo Broccio e del segretario regionale della Uil Fpl Enzo Tango. La segreteria provinciale della Uil Fpl è composta. oltre che dal neo segretario Fabrizio Danile, dai segretari provinciali Lorena Midulla, Renato Volpe, Salvatore Cottone e Pellegrino Spinelli. L'incarico di Tesoriere e affidato a Carlo Florio, «La nostra attività - ha detto Danile dopo l'elezione - sarà densa di iniziative rivolte a tutti i lavoratori, ed in particolare agli iscritti recuperando la centralità del lavoratore.
 

LA SICILIA
 

IL 13 AGOSTO 2011 UN'ALFA 156 DELLA COMPAGNIA DI SCIACCA FINI' DENTRO UNA BUCA SULLA SP 61
I carabinieri sollecitano la Provincia per risarcimento danni
FRANCESCO Di MARE
«Dura lex sed lex» dicevano i latini, un adagio al quale loro malgrado si sono adeguati anche i carabinieri della Legione Sicilia. La "dura legge" in questione è quella dettata dalle buche sparse sulle strade provinciali, spesso senza l'opportuna segnaletica che ne evidenzia la presenza.
E siccome questa «legge» non risparmia proprio alcuno ecco che i vertici regionali dell'Arma hanno avanzato richiesta di risarcimento del danno subito il 13 agosto del 2011 da un'Alfa 156 in dotazione alla Compagnia di Sciacca. Il danno sarebbe stato arrecato alla vettura lungo la strada provinciale 61, nei pressi di Cattolica Eraclea. I carabinieri fecero pervenire alla Provincia regionale, competente per quel tratto di strada, il conto del carrozziere e del meccanico, quantificato in 1.245,62 euro. Una cifra consistente per tutti anche per un ente pubblico che, incredibilmente, per avere una conferma rispetto alla richiesta dei carabinieri chiese e ottenne dai vigili urbani di Cattolica Eraclea una dettagliata relazione. Relazione che confermò - ovviamente - quanto esposto dai carabinieri, in merito alla presenza della buca non segnalata e alla fine dannosa per l'Alfa 156. Ottenuto l'ok dai vigili urbani di Cattolica nel settembre del 2011, alla Legione dell'Arma in quel di Palermo di soldi per questo risarcimento danni non hanno visto nemmeno un centesimo.
Tanto che il 4 febbraio scorso dal capoluogo siciliano hanno fatto recapitare al palazzo di piazza Vittorio Emanuele un sollecito di pagamento all'ente commissariato e in attesa di divenire Libero Consorzio. Una figura non certo edificante, tanto che qualche giorno fa sono stati finalmente attivate le procedure per risarcire l'arma. Dura lex sed lex.
 

Valle lontana dagli alberghi
Turismo. Mentre aumentano i visitatori del Parco, le strutture ricettive chiudono in negativo
Se nei giorni scorsi abbiamo pubblicato i dati — assolutamente positivi — degli accessi alla Valle dei Templi negli anni 2012 e 2013, ben meno positivo è raffrontare questi ai rilievi effettuati rispetto all'andamento del mercato turistico.
A fronte di una crescita di oltre 5Omila presenze di turisti, italiani e stranieri, che sono venuti nella nostra città per conoscere il meraviglioso patrimonio archeologico del Parco, infatti, le strutture alberghiere hanno registrato un ennesimo anno negativo. I dati sono quelli della Provincia regionale di Agrigento (ora Libero consorzio) e del suo Osservatorio turistico, che proprio alcune settimane fa ha reso noto come il 2013 si sia chiuso in flessione rispetto al 2012 sia riguardo agli arrivi — ovvero il numero dei turisti fisicamente giunti nelle strutture recettive — che per quanto concerne le presenze - ovvero il numero di giorni in cui le camere erano fisicamente occupate - e la permanenza.
Gli arrivi registrati nel 2012 sono infatti stati 220.968 nella sola Agrigento e sono addirittura cresciuti a 221.160 nel 2013, mentre le presenze sono passate da 401.843 a 393.510, con una perdita di oltre 8.300 giorni di permanenza, ovvero un — 2.07%. Ad avvertire di più il colpo sono state le strutture alberghiere, mentre, nell'economia complessiva sono cresciuti del 14.20% gli arrivi e del 3 5,68% le permanenze in esercizi extralberghieri, ovvero bed and breakfast e affittacamere.
A ben vedere, quindi, non solo non vi è traccia negli alberghi dei 50mila turisti in più,  ma rispetto al dato complessivo degli accessi alla Valle — anche a voler considerare una tara forfettaria per eliminare le presenze di agrigentini -, mancano almeno 200miIa presenze tra quelle che sono entrate nella Valle e quelli che sono rimasti a pernottare nei nostri hotel.
"Purtroppo — spiega Paolo Pullara, di Assohotel - questa è la conferma che per molti turisti la Valle dei Templi non è un motivo sufficiente per rimanere ad Agrigento". Del resto su questi temi da tempo le associazioni di categoria e gli operatori del settore continuano a proporre soluzioni che non vengono ascoltate.
"Permettendo che una quota rispetto a quanto rappresentato dalla Provincia potrebbe essere andato perso a causa dell'abusivismo - spiega invece Francesco Picarella, di Federalberghi - questi dati confermano come si continui a non riuscire ad integrare il Parco alla città. La Valle continua ad essere percepita come lontana da Agrigento e non si riesce a far rimanere qui i turisti oltre i due giorni. Quello che è necessario — aggiunge — è quanto chiediamo da tempo anche al Comune: iniziare a programmare seriamente per far sì che il turismo sia una fonte di sviluppo per l'intero territorio attraverso la creazione dell'indotto e dei servizi. Finché questo non sarà capito è difficile che si possano registrare dati positivi".
GIOACCHINO SCHICCHI
 

28 aprile - lunedì
 

GIORNALE DI SICILIA
 

EX PROVINCIA
Venerdì uffici chiusi per disinfezione
Sarà effettuato venerdì 2 maggio il programmato intervento di disinfestazione degli uffici delle sedi di Agrigento dell'ex Provincia, che è coordinata dal commissario Benito Infurnari. Saranno chiusi al pubblico gli uffici per gli interventi di disinfestazione, disinfezione e derattizzazione, a partire dalle 8, della sede centrale in piazzale Aldo Moro, via Acrone, via Esseneto, via Crispi, l'ufficio tecnico del viale della Vittoria, il giardino botanico e gli uffici di via Demetra. Le regolari attività di lavoro riprenderanno lunedì.
 

EX PROVINCIA
Infurnari autorizza una missione
 Autorizzata dal commissario straordinario dell'ex Provincia, Infurnari, la missione dei tecnici dell'ufficio "Grande progetto energia". I dipendenti Angola Renzi e Tommaso Avola, parteciperanno alla conferenza di servizi convocata dall'assessorato regionale all'Energia per le autorizzazioni di impianti da fonti rinnovabili e sono coinvolti in campagne di diagnosi energetiche. Per il rimborso delle spese è stata stanziata la somma di 6oo euro. (PAPI)
 

EX PROVINCIA
Ultimi giorni per partecipare agli esami
Scadono il 30 aprile i termini per la presentazione delle istanze di partecipazione agli esami di ammissione ai Corsi di formazione musicale di base ed a quelli universitari di Diploma Accademico di ' e 2'livello per l'anno 2014/2015 all'Istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini Informazioni all'Ufficio didattico telefonando allo 0925612800 inviando e-mail a segreteria@istitutotoscanini.it. (LOG)
 

Ex provincia
Sul sito on line il bando per la piscina
L'Ufficio contratti e gare ha pubblicato sul sito della Provincia www.provinciaagrigentoit il bando per la concessione del servizio digestione della piscina provinciale di Cammarata per gli anni 2014-2018, I soggetti interessati alla gestione dovranno fare pervenire entro il termine perentorio delle 12 del giugno la propria offerta,
(LOG)
 

LA SICILIA
 

E sul turismo alla fine le idee le porta il Fai
«Fare sistema con Valle, Kolymbetra
Scala dei Turchi e B&B della zona»
 

«Turismo si può ma solo se si fa rete, se si crea sistema», E' il messaggio lanciato dal Fai e ribadito dalla responsabile International Tourism del Fondo Ambiente Italiano, Angelika Bartholomai, in visita nei giorni scorsi ad Agrigento, all'interno di un tour siciliano tra i beni del Fai. Per concretizzare l'intento, verranno sviluppate intese con gli enti del territorio e promossi progetti turistico— promozionali che vedano insieme Valle dei Templi, Giardino della Kolymbetra e Centro Storico. Al Comune di Agrigento, il Fai propone, già a maggio, la stipula di una convenzione per un biglietto unico che colleghi il sito dell'antica piscina di Akragas con la collezione Sinatra, in questo momento ospitata dall'ex Collegio dei Filippini, a un prezzo complessivo di 5 euro, strutturato sulla riduzione di un euro del costo del ticket del Giardino gestito dal Fai e un abbattimento di 2 euro di quello dell'ex collegio dei Padri Filippini. Con il Parco Archeologico e Paesaggistico, invece, il prossimo passo è a stesura definitiva di una convenzione già in embrione, che promuove l'ingresso unico dalla Valle dei Templi compreso il Giardino, al prezzo di 13 euro, anche questi con uno sconto del Fai di 1 euro. Con il Comune di Realmonte, invece, l'impegno è d'inserire la Scala dei Turchi e le miniere di sale, nella rete promozionale del sito di prodotto del Fai "VisitFai", con l'intento di valorizzare, attraverso internet, l'intero territorio agrigentino per migliorare l'offerta turistica e rilanciare il settore.
«Il Fai — afferma Angelika Bartholomai — propone questo nuovo modo di fare turismo che punta all'idea che i beni facciano parte del territorio. A essere promossi, non solo i luoghi d'interesse turistico—culturale: «Ci sono tantissimi B&B e per questo - aggiunge - stiamo, pensando di contattarli, inserirli nella stessa rete promozionale e firmare con loro delle apposite convenzioni, Agrigento ci sembra il posto giusto, in cui c'è tutto potenzialmente, per potere sviluppare entrambi i segmenti di turismo; quello organizzato con i tour operatore quello individuale, low cost, sempre più in ascesa. Ma soprattutto bisogna creare - dice ancora - percorsi turistici diversi, non solo culturali, ma anche indirizzati al turismo familiare, e che sfruttino la ricchezza del mare, Il Fai nazionale, quindi, si mette a disposizione delle bellezze e delle peculiarità agrigentine, anche con l'organizzazione di un convegno a dicembre, nella città dei templi, che coinvolga esperti del settore. La collaborazione con l'Ente Parco è gi più che avviata, con la realizzando convenzione del biglietto unico promozionale, nonché con un'interlocuzione Che guarda al futuro: L'obiettivo è la stagione 2015- afferma Giuseppe Lo Pìlato, direttore del Giardino della Kolymbetra — tra il Parco e il Fai, il dialogo è gi intenso. La Bartholomai, ieri mattina, ha incontrato il sindaco di Realmonte Piero Puccio e l'assessore comunale Maurizio Masone che si è detto in perfetta sintonia con l'idea di un non più procrastinabile dialogo tra centro storico e valle dei templi come condizione per fare turismo, Bisogna riproporre il rapporto indissolubile tra l'Acropoli e l'Agorà. Agrigento merita più di un turismo mordi e fuggi.
CHIARA MANGIONE
 

Sicilia24h
 

La Provincia chiuderà i propri uffici il 2 maggio
Sarà effettuato venerdì 2 maggio il programmato intervento di disinfestazione degli uffici delle sedi di Agrigento della Provincia Regionale di Agrigento. Saranno  quindi chiusi al pubblico gli uffici per gli interventi di disinfestazione, disinfezione e derattizzazione, a partire dalle ore 8.00, della sede centrale in Piazzale Aldo Moro;
Via Acrone, ex ENEL; Via Esseneto, ex IPAI; Via F. Crispi, ex APEA; l'Ufficio Tecnico del Viale della Vittoria, il Giardino Botanico e gli uffici di Via Demetra.
Le regolari attività di lavoro negli uffici di Agrigento della Provincia riprenderanno lunedì 5 maggio alle ore 8:00.
 

 

 

 

 

 

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