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GIORNALE DI SICILIA
OSSERVATORIO PROVINCIALE. Le presenze nelle strutture turistiche hanno registrato un 8,42% in più del 2013
Turismo, sono positivi i primi due mesi dell'anno
Positivo il saldo dei primi mesi del 2014 delle presenze turistiche in provincia di Agrigento. Dai dati elaborati dall'osservatorio turistico dell'Assessorato provinciale al Turismo nei mesi da gennaio a marzo, la provincia, in termini di presenze nelle strutture turistiche e ricettive, ha evidenziato un saldo positivo dell'8,42% rispetto allo stesso periodo del 2013, frutto di un saldo ampiamente positivo nel mese di febbraio 2014. Buoni i dati sulla permanenza media per singolo turista. Nel mese di gennaio (dati consolidati) si è registrato un calo delle presenze, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, deI2,63%, mentre a febbraio (dati consolidati) l'incremento è stato dello 19,0 1%. La permanenza media si attesta oltre i due giorni e mezzo, leggermente più alta rispetto al 2013. Contrastanti i dati sugli arrivi in provincia. Gli arrivi di turisti italiani sono stati 9.599, con un aumento del 9,36%, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 4.443 con un calo del 10,31%. Diversa la situazione delle presenze nelle strutture turistiche. Il dato positivo si riferisce sia agli italiani con un + 9,37% che agli stranieri con un saldo positivo del 6,31%, per un totale complessivo di un + 8,42%. Questi dati indicano che sono arrivati meno stranieri, almeno nei primi due mesi, ma hanno soggiornato per un periodo più lungo, mentre per quanto riguarda i turisti italiani il dato positivo si riferisce anche al numero di arrivi (+ 7,7 6%) oltre che alle presenze. A marzo si è registrata la presenza di 33088 turisti che hanno pernottato, nella misura di 28.708 in albergo e 4.380 in altre strutture ricettive. Gli italiani sono stati 17.444, gli stranieri 15.644. Un dato sicuramente incoraggiante rispetto ai numeri di gennaio quando si erano registrate presenze di 16.334 turisti di cui 11.305 italiani e 5.029 turisti. Preferiti gli alberghi: 12.716 visitatori hanno scelto i tre stelle mentre 3.618 sono andati a pernottare in altre strutture ricettive. Dati che sembrano aver fatto dimenticare il 2013, che è stato un anno orribilis" in termini di presenze turistiche diminuite del 2,82%, mentre gli arrivi avevano registrato un saldo negativo dell'i33%. Rispetto al 2012, nel 2013 si è registrato un dato negativo con una diminuzione delle presenze. (PAPI)
 

AMBIENTE I vertici della società che cura la raccolta dei rifiuti si sono rivolti alle istituzioni e ai negozianti.
«Cumuli di cartone per le strade» La Dedalo: serve più collaborazione
Maggiore attenzione e collaborazione è stata richiesta ai commercianti dai vertici della Dedalo Ambiente che cura anche il servizio di raccolta e smaltimento differenziati degli imballaggi ed in particolare dei cartoni.
Lo hanno fatto con un comunicato stampa i commissari straordinari Antonino Lo Brutto ed Antonio Morreale assieme al commissario liquidatore Rosario Miceli. La nota è stata indirizzata a tutti i commercianti e, per conoscenza, al sindaco dello stesso comune. Nella comunicazione si richiama la recente ordinanza sindacale, (214 del 28gennaio scorso), relativa proprio alla raccolta e smalti- mento differenziati dei cartoni ma soprattutto "si segnala che sovente si riscontrano per le vie della città cumuli di cartoni abbandonati dentro i cassonetti per i rifiuti solidi urbani e sui marciapiedi riconducibili ad attività commerciali".
I vertici della Dedalo Ambiente quindi ricordano ai cittadini ed ai commercianti che "il servizio di raccolta di cartone presso le attività commerciali verrà svolto -recita il comunicato- tutti i giorni feriali nelle ore antipomeridiane, con turno straordinario nel caso di festivo infrasettimanale" e che "inoltre sarà possibile il conferimento diretto presso la sede di contrada Petrillo". La nota di Lo Brutto-Morreale-Miceli conclude ricordando che "è pure attivo il servizio di ritiro cartoni a "chiamata"  telefonando al numero 0922 852919 e concordando il ritiro con i responsabili''.
Lamentele da parte dei cittadini si registrano comunque per i cassonetti maleodoranti, non lavati da mesi, per la loro collocazione e per i volantini pubblicitari che tappezzano da settimane le strade dei quartieri cittadini. (EG)
 

CGIL, CISL E UIL. La cassa integrazione per questi lavoratori è garantita solo fino al prossimo mese di settembre
ITALCEMENTI, I SINDACATI «CONVOCANO» CROCETTA
Alla vigilia della celebrazione della festa del lavoro, i sindacati agrigentini, scrivono al presidente della Regione Rosario Crocetta, al prefetto Nicola Diomede e all'arcivescovo Franco Montenegro, per esprimere tutta la loro preoccupazione per la vicenda occupazionale legata a Italkali e Italcementi e non solo.
«Sul territorio agrigentino - spiegano i segretari sindacali Massimo Raso, Maurizio Saia e Aldo Broccio - abbiamo accumulato una serie di problemi che attendono risposta, dalla vicenda Italcementi alla Vetem, dalla Moncada alla situazione Italkali, per non parlare degli investimenti Enel su rigassificatore e trasformazione della centrale che noi riteniamo vadano sostenuti e difesi. Se allarghiamo l'orizzonte vi sono poi le questioni che attengono alla infrastrutturazione del territorio all'assetto delle ex Aree ASI, dalla vicenda delle Terme tino alle questioni che attengono a quel pezzo di lavoratori che dipendono più o meno direttamente dal bilancio regionale e parlano di forestali, ex consorzi di bonifica, ESA, precari enti locali».
I sindacalisti non hanno dubbi sul fatto che occorra, su ognuna di queste questioni, che sì possa aprire, nelle sedi competenti, un confronto di merito e risolutivo delle questioni aperte.
«Vogliamo focalizzare in particolare - insiste la traide sindacale - la questione Italcementi che è diventata urgente vista l'imminenza della scadenza della Cassa Integrazione Guadagni per il settembre prossimo. Da troppo tempo sì parla di un interessamento di Italkali su questa area che consentirebbe alla stessa di sviluppare la verticalizzazione dei sali potassici ma la stessa dice di essere bloccata dall'atteggiamento della Regione. Occorre un momento di verità e di chiarezza».
Da qui la richiesta dei sindacati affinchè, in tempi brevi, si possa organizzare e calendarizzare un incontro col presidente Crocetta insieme ai rappresentanti di Italkali e Italcementi alla Prefettura di Agrigento, in modo da potei' scrivere la parola "fine" sulla vicenda e assicurare per questa via un futuro di lavoro e speranza ai lavoratori Italcementi. (AMM)
 

AMMINISTRATIVE 2014. A Racalmuto il candidato sindaco Emilio Messana ha presentato l'elenco dei candidati
Elezioni in cinque Comuni, entro oggi le liste
Scatta l'ora X per le amministrative che il 25 maggio, in provincia di Agrigento, coinvolgeranno 5 Comuni. A mezzogiorno di oggi, infatti, scade il termine per la presentazione delle liste dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri comunali a Caltabellotta, Naro, Racalmuto, San Biagio Platani e Santa Elisabetta.
A Racalmuto si aggiunge la lista Messana Il primo a presentarsi al cospetto del segretario generale per depositare liste e simboli è stato Enzo Sardo che si avvarrà degli assessori designati:
Giusi Cino e Lillo Alaimo Di Loro. I candidati al Consiglio comunale sono: Se- iene Arnone, Rosalia Palmeri, Angela Castellano, Linda Curto, Giusi Cino, Valentina Festa, Piero Sardo Viscuglia, Alessio Parisi, Tonino Mulé, Salvatore Bufalino,Simone Craparo e Luigi Capitallo, Il candidato sindaco Carmelo Borsellino ha indicato gli assessori designati in Nicoletta Marchese, Giusi Casodino, Luigi Romano e Cinzia Leone. Questa la lista completa dei candidati consiglieri: Giusi Mulè, Ginetta Rizzo, Valentina Zucchetto, Luigi Amico, Jessica Pirrera, Paolo Agrò, Giusi Castellana ed Angelo Di Vita, Filomena Morreale, Sergio Alairno, Cinzia Leone, Luigi Romano, Giuseppe Nicotra, Calogero Vinci e Tiziana Borsellino. La terza lista è stata presentata ieri mattina dal candidato sindaco Emilio Messana. I candidati sono: Carmelisa Gagliardo, Ivana Mantione, Morena Mattina, Patrizia Messana, Maria Morgante, Maniena Piscopo, Carmelo Collura, Pietro Curto, Gianluca Di Marco, Giuseppe Guagliano, Salvatore Maniglia, Vincenzo Mattina, Sergio Pagliaro, Giuseppe Spalanca, Marcello Tufarulo. Designati due assessori. Si tratta dell'ingegnere Paolo Alessi e della psicologa Carmela Matteliano.
A Caltabellotta pronta la lista Segreto. Tutto pronto, anche se la lista non è stata depositata ufficialmente, per la candidatura a sindaco dì Caltabellotta di Paolo Segreto.
Naro. A Naro la consultazione elettorale prevede la ricandidatura dell'uscente Giuseppe Morello, che punta alla riconferma. Punta ad essere eletto il medico di 62 anni, Lillo Cremona. Altri nomi: Vincenzo Spadaro, 34 anni ingegnere, candidato de "L'opportunità", Fabio Schembri, impiegato dell'agenzia delle entrate Fabio Schembri, 35 anni candidato del Partito democratico. Ci sarebbe anche Salvatore Manzone. Ed infine il candidato dei Cinque stelle Stefano Barberi, tecnico radiologo in servizio presso l'ospedale Barone Lombardo di Canicattì, 37 anni.
S. Elisabetta. A Santa Elisabetta dovrebbero competere Mimmo Gueli per la coalizione di centrosinistra (Pcl-Udc), mentre sul fronte opposto è confermata la candidatura di Francesca Bizzo, avvocato, già vicesindaco e consigliere comunale.
S. Biagio. Infine ancora non ci sono indiscrezioni per quanto riguarda i candidati sindaco a San Biagio Platani. Dopo le dimissioni di Filippo Bartolomeo i partiti non erano pronti alla tornata. Ma 'è la presenza dei Cinque Stelle che aspirano ad avere un sindaco nel piccolo Comune agrigentino. (PAPI)
 

DATI. Per chi arriva sono a disposizione il village, i bus navetta perla visita gratuita della città di Andrea Camilleri, esibizioni di gruppi folkloristici e info point dedicati
PORTO EMPEDOCLE, IL TURISMO DELLE CROCIERE CRESCE
Lo scorso anno sbarcarono 6 mila persone, quest'anno ne sono stimate il doppio. Programmati 24 scali fino a novembre
Calogero Giuffrida
L'anno scorso arrivarono via mare seimila turisti, quest'annoi numeri sono destinati raddoppiare, ventiquattro gli scali già programmati: la Vigata del commissario Montalbano nuova frontiera del turismo crocieristico.
«Anni fa, l'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita ad Agrigento, chiese cosa si potesse fare per aiutare lo sviluppo di questo nostro territorio. Gli venne fatta presente la necessità di sviluppare la portualità per consentire l'arrivo delle navi crociera. Oggi, a distanza di anni, plaudo al sindaco Lillo Firetto che non solo ha proposto l'idea ma ha saputo realizzarla». Così il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, durante il suo intervento ad un incontro sul tema dello Sviluppo nell'Agrigentino, organizzato dalla Cisl, svoltosi a Porto Empedocle e conclusosi con la relazione del segretario regionale Maurizio Bernava. Parole che vengono rilanciate in una nota stampa dell'amministrazione comunale empedoclina in cui si sottolinea che «i flussi crocieristici in arrivo a Porto Empedocle sono costanti e segnano un trend positivo per l'intera area. I dati relativi ai primi arrivi 20l4 hanno registrato migliaia di crocieristi in transito che hanno visitato la valle dei templi e che grazie ai servizi di accoglienza predisposti dal Comune di Porto Empedocle hanno potuto godere della visita alla cittadina marinara. Sono migliaia i turisti entrati nella Torre Carlo V lasciando la loro firma e i loro commenti sul registrò delle presenze».
A parte gli arrivi calendarizzati della Costa NeoRiviera a maggio sono attese la «Serenissima e la «Stai Pride battente bandiera di St Vincent & G e delle Bahamas entrambe con a bor do crocieristi internazionali di alta fascia (crociere da 14 giorni a partire da 12 mila euro a testa). La stagione crocieristica empedoclina durerà fino a fine novembre 2014 con 24 scali già prograrnmati. «Grazie alla sinergia dell'amministrazione comunale di Porto Empedocle e la Capitaneria di porto - ha dichiarato in una nota il presidente di Federalberghi Agrigento Francesco Picarella - si cercherà di offrire il meglio dell'accoglienza per l'arrivo dei croceristi in transito e in partenza nell'imminente stagione estiva. Il village, bus navetta per la visita gratuita della città di Andrea Camilleri, gruppi folkloristici, info point dedicato, sono solo alcune delle azioni che si stanno sviluppando per offrire ai turisti un'accoglienza degna del Calore che contraddistingue la popolazione locale.
 

SI ALZA IL LIVELLO DI SCONTRO TRA GLI ENTI LOCALI E LA REGIONE. BLOCCATI I PIANI DI STABILIZZAZIONE DEI CONTRATTISTI
Posto fisso, traballa il sogno per 18 mila precari
L'Anci: «Casse in rosso, non possiamo andare avanti». Oggi vertice a Palazzo d'Orleans. Crocetta: «La sfida non porta a nulla»
I sindaci bloccano i piani di stabilizzazione dei precari. Ormai in aperto scontro con la Regione, lunedì pomeriggio i vertici dell'Anci hanno comunicato ai sindacati l'intenzione di fermare le procedure che avrebbero dovuto portare al posto fisso gran parte dei 18.500 contrattisti degli enti locali. E stamani, nel corso di un vertice già convocato a Palazzo d'Orleans, l'associazione guidata da Leoluca Orlando rinuncerà anche al governo lo stop.
Le norme varate dalla Regione a gennaio sono un fallimento. E i tagli che i Comuni stanno subendo non consentono di portare avanti i piani di stabilizzazione,, ha anticipato ieri il vice presidente dell'Anci, Paolo Amenta.
Le stabilizzazioni sono previste da una norma nazionale ispirata dall'allora ministro Gianpiero D'Alia e dalla Finanziaria regionale di gennaio (nella parte non impugnata dal Commissario dello Stato). il posto fisso sarebbe scattato dopo i contratti rinnovati il primo gennaio ed entro la fine del 2016 ma nel frattempo i sindaci, in accordo cori la Regione, devono mettere a punto un piano che passa anche dalla creazione di aun albo e dall'individuazione dei vuoti in pianta organica. Tutti passaggi che fino a ora hanno subito ritardi e che adesso i sindaci annunciano di voler interrompere del tutto. 'La Regione - spiega ancora Amenta ha finanziato gli stipendi dei precari, sulla carta, solo per tre anni. Ma già sappiamo che quest'anno si rischia una decurtazione del finanziamento di 70 milioni se non si raggiungerà con lo Stato un accordo sul patto di stabilità. In più dall'ottobre del 2013 non arrivano soldi per pagare gli stipendi. In questa situazione quale sindaco può assumersi la responsabilità di fare contratti a tempo indeterminato. Non a caso fino a ora i sindaci hanno preferito nella maggioranza dei casi contrattualizzare per un solo anno invece dei tre possibili in base alle nuove norme.
L'Anci ritiene anche che le procedure stabilite nella Finanziaria siano inapplicabili: 'Tra vincoli legati al patto di stabilità, obbligo di contrattualizzare in fasce basse e limiti di spesa, abbiamo calcolato che appena 3 mila precari su 18.500 potrebbero trovare spazio.
Lo stop alle stabilizzazioni è una nuova puntata del braccio di ferro che i sindaci hanno intrapreso con il governo regionale, accusato di aver tagliato 100 milioni di finanziamenti destinati al pagamento delle vecchie rate dei mutui, di ritardare i finanziamenti ordinari )fermi all'autunno scorso) e di impedire covi l'approvazione dei bilanci. Orlando ha detto che «la maggior parte dei Comuni sopra i 5 mila abitanti va verso il dissesto. Da qui l'annunciata mobilitazione di massa di sindaci, assessori e consiglieri comunali già fissata per il 5maggio a Palermo.
Oggi però Crocetta proverrà a recuperare in extrimis la situazione durante un vertice convocato in mattinata a Palazzo d'Orleans. Ieri il presidente ha dapprima annunciato che il governo è pronto a erogare l'ultima tranche di finanziamenti ordinari del 2013. Dall'altro ha però criticato l'atteggiamento dì sfida assunto dall'Anci. Crocetta intravede nella decisione dei sindaci il pericolo di scaricare su Palazzo d'Orleans la protesta dì quasi 20 mila precari. E allora rilancia: 'La Regione si sta adoperando e intende proporre un piano per il salvataggio dei Comuni. Mari sembra singolare che mentre noi stiamo cercando di salvare gli enti locali, il presidente dell'Anci insista nella protesta, già prima della trattativa, determinando il crac certo ditali Comuni. Il riferimento di Crocetta è a 41 Comuni che sono davvero a rischio crac: a loro non potrà essere erogata la prima rata di finanziamenti del 2014 (e per questo motivo i fondi al momento sono bloccati per tutti) perchè su questa rata altri rami di amministrazione - l'assessorato ai Rifiuti e quello alle Infrastrutture - chiedono di recuperare attraverso trattenute soldi erogati in passato ma non sfruttati dai sindaci: si tratta di finanziamenti per la raccolta differenziata (malandata a regime) o per la progettazione di opere mai fatte. La Regione - spiega l'assessore agli Enti locali, Patrizia Valenti - sta provando a evitare che questi 41 Comuni restino davvero senza fondi. Stiamo preparando un piano che illustreremo ai sindaci nel vertice di oggi. (G. PIPITONE)
LA SICILIA
 

LIBERO CONSORZIO COMUNALE
Approvato il piano di formazione per il'personale dell'ex Provincia
Approvato dal Segretario-Direttore Generale della Provincia regionale oggi Libero Consorzio comunale, Giuseppe Vella, il piano di formazione 2014/2016 per il personale dell'Ente. Il provvedimento è stato adottato in considerazione del fatto che la formazione e l'aggiornamento del personale costituiscono una leva strategica fondamentale per sostenere l'attuale processo di modernizzazione della pubblica amministrazione. Inoltre numerose disposizioni di legge stabiliscono l'obbligo della formazione del personale. Tra queste le "Disposizioni per la prevenzione e le repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione», che prevedono l'organizzazione di interventi formativi obbligatori, individuando nella formazione del personale uno degli strumenti più rilevanti per contrastare il fenomeno della corruzione. Anche il piano triennale per la prevenzione della corruzione 2014/2016, adottato con determinazione del Commissario Straordinario n. 13 del 29/01/2014, individua, infatti, la necessità di realizzare due tipologie di formazione per la prevenzione dei fenomeni di corruzione. Lo stesso vale in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e della tutela ambientale che rientra tra gli interventi obbligatori, come previsto dalla normativa in materia.
Questi i corsi previsti per il 2014: «I profili generali della 1. 190/2012 in materia di anticorruzione e regolamenti attuativi; le novità in materia di appalti e dei contratti della p. a.: il conferimento degli incarichi; il nuovo sistema contabile degli Enti Locali dopo il d. lgs 118/2011: corso obbligatorio per il rinnovo patente speciale: Le fonti in materia di procedure concorsuali: le nuove norme su concorsi e progressioni contenute nel d. lgs 150/2009 e nell'accesso alla dirigenza dopo il d. lgs 150/2009: la tutela dell'ambiente e controllo del territorio: ruoli e responsabilità del corpo di polizia provinciale: l'aggiornamento sulla programmazione dei fondi strutturali; l'aggiornamento sulla normativa squadre antincendio e primo soccorso; le nuove norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; le forme alternative di finanziamento al fondo risorse decentrate per il personale di regioni ed Enti Locali e la gestione delle sponsorizzazioni; il codice della strada; guida all'uso di autocad; guida all'uso del foglio elettronico excell.
 

TURISMO
Nei primi due mesi saldo positivo dell'8%
Più italiani che stranieri
Positivo il saldo dei primi due mesi del 2014 delle presenze turistiche in provincia di Agrigento.
Dai dati elaborati dall'osservatorio turistico dell'assessorato provinciale al Turismo nei mesi di gennaio e febbraio, la nostra provincia, in termini di presenze nelle strutture turistiche e ricettive, ha evidenziato un saldo positivo dell'8,42% rispetto allo stesso periodo del 2013. E questo soprattutto grazie all'afflusso registrato nel mese di febbraio 2014, quando si è svolta la nuova e più lunga edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore.
Buoni i dati sulla permanenza media per singolo turista. Nel mese di gennaio si è registrato un calo delle presenze, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 2,63%, mentre a febbraio (dati consolidati) l'incremento è stato dello 19,01%.
La permanenza media si attesta oltre i due giorni e mezzo, leggermente più alta rispetto ai 2013. Contrastanti i dati sugli arrivi di turisti italiani che sono stati 9.599, con un aumento del 9,36%, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 4.443 con un calo del 10,31%.
Diversa la situazione delle presenze nelle strutture turistiche. Il dato positivo si riferisce sia agli italiani con un + 9,37% che agli stranieri con un saldo positivo del 6,31%, per un totale complessivo di un + 8,42%. A raccogliere tutti i dati sono stati gli uffici dell'ex Provincia regionale di Agrigento che li ha pubblicati sul suo sito on line.
 

RENZI: RIVOLUZIONE NELLA PA
E minaccia le dimissioni il premier cede sul Senato, ma «o riesco a fare le cose o me ne vado»
 

ROMA. Nel giorno in cui, per la prima volta, deve mediare e cedere un po' di sovranità per non far affossare la riforma del Senato, Matteo Renzi avverte che l'eccezione non diventerà la norma. E lui non cambia stile. «O riesco a fare le cose o me ne vado e se ne trovino un altro», è l'aut aut che rinnova nel salotto di Bruno Vespa, garantendo che lui non diventerà «un pollo da batteria» della politica. E, chiuso un fronte, oggi il premier ne apre un altro, quello della riforma della Pubblica amministrazione, già consapevole che «farà discutere».
Con la campagna elettorale che entra nel vivo, Renzi ha deciso di anteporre «ai quotidiani fuochi di artificio» di Silvio Berlusconi e di Beppe Grillo il profilo di chi fa promesse e le mantiene stando dalla parte dei cittadini.
Rivendica il decreto degli 80 euro, «per il Cav e Grillo sono pochi perché loro ne hanno tanti. Insiste sulla novità delle misure del governo che «per la prima volta fa pagare chi non ha mai pagato«. Ma, ribatte al Cavaliere, «lo ringrazio per il simpatico, ma certo non sono un tassatore. Visto che «meno politici ci sono in giro e più sono i posti di lavoro per combattere la disoccupazione giovanile». Slogan che i critici
bollano come demagogiche ma Renzi dà poco peso alle critiche. E molto agli impegni presi insediandosi al governo. Anche perché se non riesco «mi fanno fuori politicamente», sa bene il leader Pd, da poco alla ribalta della politica nazionale ma conscio della velocità con cui leader e premier vengono archiviati.
Per portare a casa le riforme, il segretario Pd si dice pronto a «compromessi«. Ma non a farsi fermare. Né dai tecnici della Ragioneria che - dice - «mi avevano smontato il decreto dalla a alla z». Ma poi lui - spiega - si è imposto, Né dalle associazioni di categoria, siano magistrati (dall'Anm «frasi offensive e sbagliate») o sindacati. Ed infatti oggi la riforma della Pubblica amministrazione arriva a Palazzo Chigi e prima dell'approvazione sarà sottoposta «ad una forma di consultazione ma non ad un referendum».
La «rivoluzione» della pubblica amministrazione, che il premier vuole, «è la più difficile, non basta la Nasa, ci vorrebbero i marines«. E si basa su una filosofia che Renzi riassume nella sintesi di 2 tweet: semplificare dando un pin, un'»identità digitale«, ad ogni cittadino per entrare negli uffici pubblici ed evitare le code e la necessità «di pagare in un certo modo la bolletta». E «beccare i fannulloni e farli smettere, valorizzare i tanti non fannulloni dando un premio a chi non è fannullone incentivando gli scatti di carriera e magari lo stipendio. Il premier non vuole generalizzare come fece Brunetta, liquidando come fannulloni tutti i dipendenti pubblici. «Non la facciamo contro la Pubblica amministrazione ma coinvolgendola e sfidandola", sostiene assicurando che il numero degli 85mila esuberi, dati dal commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, «è teorica» e che «nessuno sarà licenziato.
Renzi preferisce convincere a votare Pd con i fatti, evitando attacchi politici. Pur sicuro che il Cav «ha interesse« a rispettare il patto del Nazareno, lo stoppa sugli attacchi alla magistratura: «Non la penso come lui, io rispetto, chiedendo lo stesso rispetto, le sentenze della magistratura. Si possono rimettere in discussione? Non commento e le rispetto«. Poi difende il capo dello Stato dagli attacchi di Fi e M5s rinnovandogli la «stima e l'affetto profondo«.
Più vis polemica invece gli provoca Grillo: «Non ha a cuore l'Italia ma il suo spettacolo», si sfila dal confronto e dalle riforme perché «vuole che l'Italia vada male.
CRISTINA FERRULLI
 

Zarbo:Saremo vigili sui finanziamènti»
Il provveditore giudica positivamente l'impegno del premier Renzi
«E' una grande attenzione quella del premier Renzi sul mondo della scuola e in particolar modo sul tema dell'edilizia scolastica. Soprattutto dopo pronunce da campagna elettorale da parte di tutte le forze politiche, questo mi sembra il primo grande provvedimento che guarda alla sicurezza dei nostri alunni. Saremo vigili sulla possibilità dei finanziamenti del Governo.
Sono parole del direttore dell'Ufficio scolastico provinciale di Agrigento, Raffaele Zarbo che sottolinea, al contempo, il ruolo fondamentale degli enti locali: «essendo i preposti a occuparsi di edilizia e sicurezza nelle scuole - dice - sono loro che devono trasmettere i progetti da finanziare e nelle condizioni in cui possano essere approvati». Il provveditorato si è attivato per la realizzazione di un monitoraggio di tutte le situazioni "delicate" dell'intera provincia: «l'intento è di aiutare i capi d'istituto nelle loro richieste - aggiunge - non mi pare ci sia, nel nostro territorio, una precisa attenzione degli enti locali. Tutte le scuole sono messe in sicurezza? Hanno possibilità di accogliere i ragazzi o assicurare la normale attività didattica? Sono queste le domande che bisogna porsi, A esempio, giorni fa, proprio sul vostro quotidiano, il preside Salvatore Di Carlo ha lamentato gravi infiltrazioni d'acqua. Agli enti locali la capacità d'intervenire su queste situazioni». C'è già una qualche forma d'interlocuzione in tema d'edilizia scolastica con gli enti locali? «Ho trovato la Provincia Regionale, nella persona del Commissario Infurnari, molto attiva e attenta ai problemi, con interventi, seppur piccoli, laddove si sono presentate difficoltà. il Comune di Agrigento, invece, non ci coinvolge - prosegue — a esempio sono a conoscenza, dalla stampa, della volontà dell'assessore al ramo di ristrutturare a Villaseta degli ambienti da adibire ad aule multifunzionali. L'interesse che ho, come Provveditore agli Studi - precisa - è che prima vi siano le aule nelle scuole; dopo, gli spazi integrativi dell'offerta formativa. Di quello che il Comune sta facendo non so nulla». Per il Provveditore Zarbo, tante scuole, anche in provincia, necessitano d'interventi strutturali all'interno di un piano di riordino d'edilizia scolastica. «Con le scuole superiori secondarie siamo davvero in difficoltà. Ad Agrigento - afferma - non c'è solo l'annosa questione dell'Ipia Fermi, prossima alla consegna dei locali della zona Asi. A riguardo - sottolinea - non c'è dubbio che la vecchia struttura vada recuperata e ristrutturata, con la previsione di un grosso intervento. In provincia - prosegue - ci sono scuole con importanti carenze strutturali. la situazione più grave è rappresentata dall'istituto professionale Ipia "Marconi" di Canicattì. Con i suoi indirizzi eccezionali, come quello della moda, potrebbe essere un centro d'eccellenza e invece quest'anno gli alunni sono stati costretti a doppi turni in altre scuole. Ma com'è possibile fare moda con le attrezzature conservate, senza attività laboratoriale? C'è un'offerta formativa che viene meno, non viene svolto il percorso pedagogico e didattico scelto dai ragazzi». Quale il rapporto alunni/insegnati in provincia di Agrigento? «La scuola agrigentina è eccellente - dichiara - non ci sono problemi diversi dall'edilizia e per quanto riguarda gli organici c'è una buona situazione. A oggi, con l'organico "di diritto", rispetto alle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, non ci sono problemi. Anzi quest'anno, per la prima volta, la direzione regionale, su disponibilità del Ministero dell'istruzione, ha aumentato sull'organico di diritto i posti "di sostegno", con oltre 50 insegnanti in più per gli alunni diversamente abili, dal primo settembre del prossimo anno».
Il Provveditore Zarbo parla anche della possibilità per l'anno 2015/2016 dell'attivazione di un liceo musicale in provincia di Agrigento, annunciando di aver avviato una positiva interlocuzione con l'assessorato regionale ai beni culturali e il Ministero.
CHIARA MANGIONE
 

Sicilia24h
 

Turismo, dati positivi Agrigento gennaio e febbraio
Sono incoraggianti i dati dal settore turistico nei primi due mesi del 2014 ad Agrigento e provincia. Secondo l'osservatorio turistico dell'Assessorato provinciale al Turismo, durante i mesi di gennaio e febbraio, la provincia agrigentina, in termini di presenze nelle strutture turistiche e ricettive, ha ottenuto un saldo positivo dell'8,42% rispetto allo stesso periodo del 2013. La permanenza media si attesta oltre i 2 giorni e mezzo, leggermente più elevata rispetto al 2013. Gli arrivi di turisti italiani sono stati 9.599, con un aumento del 9,36%, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 4.443 con un calo del 10,31%. Per quanto riguarda le presenze nelle strutture turistiche, gli italiani aumentano con un + 9,37%, e gli stranieri con un saldo positivo del 6,31% . I dati elaborati sono pubblicati sul sito internet della Provincia Regionale di Agrigento.
 

Livesicilia
 

Manovra-bis, niente testo all'Ars
L'esame slitta a maggio
di Accursio Sabella
Il testo di modifica del governo alla 'Finanziaria due' era atteso per le 20 di ieri sera. Ma l'attesa è stata vana: tutto rimandato a oggi. L'assessore Agnello assicura: "E' tutto pronto". Ma Cracolici attacca: "Una norma prevede la possibilità di ritoccare i contratti dei dipendenti pubblici". E cresce l'allarme stipendi.
PALERMO - Lo hanno atteso fino alle venti. Un'attesa inutile. Il maxiemendamento del governo alla Finanziaria-bis alla fine non è arrivato. "Ma arriverà domani, è già pronto", assicura l'assessore Roberto Agnello, al termine di una giornata intensissima che lo ha visto dapprima volare a Roma, per cercare rassicurazioni negli uffici del Ministero dell'Economia, e terminata con un lungo colloquio col presidente della Regione Crocetta, proprio per definire i dettagli del testo che dovrebbe consentire di "chiudere i conti". Un lungo colloquio, dicevamo, quello tra Agnello e Crocetta. Forse troppo lungo. Visto che, alla fine ci si è accorti che non c'era più il tempo per rispettare i termini fissati dalla commissione bilancio per il deposito dell'emendamento. Così, tutto slitta. Il nuovo termine è fissato per domani alle 16. I deputati avranno tempo per presentare i propri emendamenti entro il 2 maggio. In pratica, si parlerà di Finanziaria-bis in Commissione non prima del 5 maggio prossimo. Uno slittamento ulteriore che si tradurrà in un ulteriore ritardo nell'erogazione degli stipendi dei circa 25 mila siciliani che lavorano in enti regionali, teatri, Fondazioni finanziate dalla Regione. Già superati i termini per i pagamenti degli stipendi di aprile, a rischio adesso sono anche quelli di maggio.
"Siamo qui, con elmetto e baionetta", diceva così tra il serio e il faceto qualche deputato della Commissione bilancio nel pomeriggio. Una battuta amara, che però rende bene l'idea di quello che potrebbe essere il clima che il governo troverà a Palazzo dei Normanni. Elmetto e baionetta. Per evitare che, sulla scia dell'emergenza e sulla scorta degli appelli alla "responsabilità" del presidente della Regione possa passare qualche norma sgradita ai deputati.
E a dire il vero, qualcuno è già uscito allo scoperto. Antonello Cracolici, ad esempio, ha già lanciato il primo "affondo". L'obiettivo del deputato Pd è l'articolo 15 del testo attualmente in commissione. In un comma si prevede, in pratica, la possibilità di rivedere i contratti dei dipendenti pubblici attraverso il passaggio a contratti di solidarietà.
"Il governo regionale - ha detto il parlamentare democratico - pensa di applicare tagli ai contratti anche ai dipendenti degli enti pubblici: credo che questo sia un percorso inaccettabile, ho presentato un emendamento per sopprimere il comma 2 dell'articolo 15 della 'manovra-bis' che prevede questa opzione. Il governo deve dare risposte a migliaia di siciliani - aggiunge Cracolici - e deve indicare come intende coprire i diversi capitoli sottostimati e gli effetti finanziari previsti dal decreto Renzi. L'assessore all'Economia ha mostrato ottimismo? Vuol dire che potremo finalmente dare buone notizie a chi aspetta di avere pagato il proprio stipendio".
E la norma è considerata discutibile anche da buona parte della commissione Bilancio. "Bisognerà modificare qualcosa - ha detto il presidente Nino Dina - visto che intervenire su contratti già stipulati può avere chiari contorni di incostituzionalità". Sul tema, per il momento, l'assessore Agnello sceglie la via della cautela: "Non ho ancora depositato il testo in commissione - ha detto - entreremo nel merito solo dopo questo atto formale".
Ma il "cuore" dell'emendamento è già stato, in qualche modo, illustrato dal governo. Un meccanismo che consentirebbe, con l'assenso del governo nazionale, di utilizzare le somme ricavate dalle imposte Irpef e Irap come "competenza" e non come "cassa". Un sistema che permetterebbe di ricavare qualcosa come 190 milioni. Somme che verrebbero utilizzate in parte (poco meno di 90 milioni) per "neutralizzare" gli effetti del decreto Renzi attraverso il quale vengono chiesti ulteriori sacrifici alle Regioni a Statuto speciale. Il resto, invece, servirà per scongelare parte delle voci accantonate nell'allegato 2 della Finanziaria-bis impugnata dal commissario (voci che ammontano oggi a circa 320 milioni di euro).
"Ancora una volta il premier Renzi e il suo governo - ha commentato il deputato regionale renziano  Gianfranco Vullo - confermano grande attenzione nei confronti della Sicilia. Oggi il neo assessore al Bilancio del governo Crocetta ha ottenuto il via libera alla manovra finanziaria bis della regione con la condivisione chiara ed inequivocabile di poter inscrivere tra le entrate le anticipazioni per competenza relative ad Irap e Irpef. Con tale procedura vengono coperti i tagli del decreto 118 varato dal governo di Matteo Renzi. Sono soddisfatto che anche con l'assessore Roberto Agnello prosegua il rapporto fattivo e di collaborazione con Roma. Sono certo - ha aggiunto - che la Sicilia abbia intrapreso la via retta per il risanamento dei conti e da un premier come Renzi, attento a ridurre le spese e gli sprechi, non potrà che attendersi adesioni convinte".
Una lettura completamente opposta a quella dell'opposizione. Secondo il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone, infatti, il decreto di Renzi è una norma "ammazza Sicilia". "Tra l'altro - continua Falcone - non si capisce come si possa quantificare una cifra che non è il frutto di nessun tavolo tecnico. L'unica strada che dovrebbe essere seguita - prosegue - sarebbe l'abolizione dell'articolo 46 del decreto Renzi, e per questo servirebbe la pressione dei deputati siciliani a Roma".
L'assessore Agnello assicura, però, anche in tarda serata, di avere ricevuto buone notizie da Roma. "E' tutto pronto", conferma. Ma il testo alla fine, in commissione non è ancora arrivato. L'esame della Finanziaria-bis slitta ancora. Nonostante gli inviti "a far presto" lanciati anche dal governatore. E nonostante i timori di oltre 25 mila siciliani.
 

Agrigentonotizie
 

Bonus di 80 euro in busta paga: come averlo e chi ne ha diritto
Il bonus Irpef da 80 euro per lavoratori "dipendenti e assimilati" sarà riconosciuto in busta paga, a partire da maggio, "senza dover fare alcuna domanda". Chi ne ha diritto e chi no: ecco la guida dell'Agenzia delle Entrate
Buste paga alla mano, gli italiani attendono il bonus di 80 euro. E arrivano a tempo di record le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate per applicare, a partire dalla busta paga di maggio, il bonus promesso dal premier Matteo Renzi.
E' stata infatti pubblicata la circolare con le indicazioni per riconoscere il credito ai lavoratori "dipendenti e assimilati" con un reddito fino a 26mila euro. Il bonus per lavoratori dipendenti e assimilati sarà riconosciuto in busta paga, a partire da maggio, senza dover fare alcuna domanda. Il credito, riservato a chi guadagna fino a 26mila euro, sarà infatti erogato direttamente dai datori di lavoro in tutti i casi in cui l'imposta lorda dell'anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Chi ha tutti i requisiti per ricevere il bonus, ma non ha un sostituto d'imposta, ad esempio perché il rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, chiarisce l'Agenzia, potrà comunque richiederlo nella dichiarazione dei redditi per il 2014.
CHI NE HA DIRITTO - I contribuenti che hanno diritto al credito sono i soggetti che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati) - al netto del reddito da abitazione principale - fino a 26mila euro, purché l'imposta lorda dell'anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus spetta invece se l'imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni, ad esempio quelle per carichi di famiglia.
GLI IMPORTI E I TEMPI -  Il credito complessivo di 640 euro, 80 euro mensili a partire da maggio, vale per i redditi fino a 24mila euro. Se il reddito supera i 24mila il bonus si riduce gradualmente fino a 26mila. Il bonus (che non concorre alla formazione del reddito) andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all'importo della propria detrazione per lavoro dipendente. Inoltre, per espressa previsione del Decreto legge, il credito "è rapportato al periodo di lavoro nell'anno". Per questo motivo il credito dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell'anno. I sostituti d'imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni erogate nel mese di maggio. Nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni tecniche legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.
I soggetti titolari nel corso dell'anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un soggetto che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso. I contribuenti che non hanno i requisiti per ricevere il bonus, ad esempio perché hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro per via di altri redditi (oltre a quelli erogati dal sostituto d'imposta), devono comunicarlo al sostituto che recupererà il credito nelle successive buste paga. Se un contribuente ha comunque percepito un credito in tutto o in parte non spettante dovrà restituirlo nella dichiarazione dei redditi.
 

Turisti in provincia di Agrigento, i dati di gennaio e febbraio 2014
Dai dati elaborati dall'osservatorio turistico dell'Assessorato provinciale al Turismo nei mesi di gennaio e febbraio, la nostra provincia, ha evidenziato un saldo positivo dell'8,42 percento rispetto allo stesso periodo del 2013
Positivo il saldo dei primi due mesi del 2014 delle presenze turistiche in provincia di Agrigento. Dai dati elaborati dall'osservatorio turistico dell'Assessorato provinciale al Turismo nei mesi di gennaio e febbraio, la nostra provincia, in termini di presenze nelle strutture turistiche e ricettive, ha evidenziato un saldo positivo dell'8,42 percento rispetto allo stesso periodo del 2013, frutto di un saldo ampiamente positivo nel mese di febbraio 2014.
Buoni i dati sulla permanenza media per singolo turista. Nel mese di gennaio (dati consolidati) si è registrato un calo delle presenze, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 2,63 percento, mentre a febbraio (dati consolidati) l'incremento è stato dello 19,01 percento. La permanenza media si attesta oltre i due giorni e mezzo, leggermente più alta rispetto al 2013.
Contrastanti i dati sugli arrivi in provincia. Gli arrivi di turisti italiani sono stati 9.599, con un aumento del 9,36 percento, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 4.443 con un calo del 10,31 percento.
Diversa la situazione delle presenze nelle strutture turistiche. Il dato positivo si riferisce sia agli italiani con un +9,37 percento che agli stranieri con un saldo positivo del 6,31 percento, per un totale complessivo di un + 8,42 percento. Questi dati indicano che sono arrivati meno stranieri, almeno nei primi due mesi, ma hanno soggiornato per un periodo più lungo, mentre per quanto riguarda i turisti italiani il dato positivo si riferisce anche al numero di arrivi (+7,76 percento) oltre che alle presenze.
I dati elaborati sono disponibili on-line, nel sito della provincia www.provincia.agrigento.it nel portale del turismo.
 

 

 

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