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LA SICILIA

CLASSIFICATE QUATTRO NUOVE STRUTTURE
TURISTICO-RICETTIVE


Prosegue incessante l'attività di classificazione e di verifica, delle strutture ricettive ed alberghiere della provincia di Agrigento, effettuata dal settore «Promozione turistica ed Attività economi— che e produttive». L'ufficio in questione ha provveduto, nel mese di aprile, alla classificazione di tre nuove strutture turistiche nella tipologia dei bed and breakfast e una nella tipologia delle ca— se vacanze.
Si tratta delle seguenti strutture ricettive: «La Pomelia», sita ad Agrigento, nella via delle Stelle Alpine n. 7, nella tipologia «casa vacanze», classificazione una stella, unità abitativa con sei posti letto; della struttura ricettiva denominata «La casetta degli aranci» sita ad Agrigento in via delle Ninfee, nella tipologia di b&b, classificazione tre stelle, con due camere e quattro posti letto; della struttura ricettiva denominata «Villa Alba Sunrise» sita a Favara, in contrada Crocca, nella tipologia di b&b,  classificazione 2 stelle con una disponibilità di due camera e otto posti letto e del b&b «Di Mare» a Porto Empedocle due stelle in via Linclon il, con due camere e tre posti letto.
Con le nuove classificazioni in provincia di Agrigento sono attualmente disponibili 18.507 posti letto.
L'ufficio «Promozione turistica ed Attività economiche e produttive», inoltre, proseguirà i controlli del secondo trimestre nelle strutture turistiche della provincia per la verifica dei requisiti previsti dalla legge.
R.A.


MINISTERO DELL'ISTRUZIONE OBBLIGA IL MUNICIPIO A GIRARE I SOLDI AL «GALLO» DI AGRIGENTO

Niente sbarchi, scuola lampedusana perde 5Omila euro

FRANCESCO DI MARE

LAMPEDUSA. ((No sbarchi, no soldi».
Non è la becera pubblicità di una fantomatica cooperativa di scafisti, ma l'estremizzazione di una storia a dir poco curiosa. Una storia che si snoda sull'asse Roma, Lampedusa e Agrigento. Protagonisti sono 50 mila euro, il Comune e una scuola isolani, una scuola della città dei Templi e il Ministero dell'Istruzione. Quest'ultima istituzione ha intimato al Municipio pelagico di girare immediatamente all'istituto »Gallo» di Agrigento quei 50 mila euro che nell'agosto 2011 Roma aveva erogato alla scuola Pirandello di Lampedusa, ((per iniziative e progettazioni di carattere nazionale sulla tematica dell'integrazione».
Ma perché? Ecco le tappe della vicenda: il ministero stanziò questi soldi in favore della scuola lampedusana, ritenendola evidentemente avamposto altamente simbolico in materia di cultura dell'integrazione. Con una nota del 9 ottobre scorso, »a causa della tragedia avvenuta allargo di Lampedusa il 3 ottobre» - si legge nella determina di liquidazione emessa dal comune isolano lo scorso 2 maggio - «il ministero ha comunicato al dirigente scolastico del Pirandello la decisione di trasferire al Comune di Lampedusa e Linosa detti fondi». Come dire che in quell'emergenza, quei 50 mila euro avrebbero fatto più comodo al Comune rispetto alla scuola.
Si legge ancora nelle determina: »Essendo queste risorse finalizzate all'utilizzo per i minori stranieri non accompagnati presenti nel centro di prima accoglienza e che a seguito della chiusura dello stesso si è impossibilitati a utilizzare dette risorse, il ministero ha chiesto al Comune di Lampedusa e Linosa con nota del 14aprile2014 di trasferire la somma di 50 mila euro all'istituto scolastico Ipssct N. Gallo di Agrigento», in via Quartararo contrada Calcarelle». Viene da chiedersi come mai il Ministero non abbia deciso di restituire alla scuola Pirandello di Lampedusa quei soldi che il Comune non ha potuto spendere per mancanza di immigrati minorenni nel centro d'accoglienza, Mistero. L'amministrazione delle isole Pelagie ha dunque liquidato la somma all'istituto della città dei Templi, come da ordini superiori. A so ridere sono ovviamente docenti e alunni del »Gallo», con la speranza che almeno loro questi soldi riescano a spenderli in tempo, secondo il fine imposto dalla Capitale, prima che qualcuno decida di sto mani ad altri.

GIORNALE DI SICILIA

VALLE DEi TEMPLi Un itinerario ambientale e turistico unico al mondo dentro l'incontaminata grecità

P. Empedocle, sarà riattivata la tratta ferroviaria
PORTO EMPEDOCLE
La riconquistata funzionalità della tratta Porto Empedocle - Agrigento è un importante e utilissimo traguardo. Un itinerario ambientale e turistico unico al mondo dentro l'incontaminata grecità che può costituire un asset di sviluppo fondamentale. Così il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto annuncia che saranno conclusi a breve i lavori di risistemazione e manutenzione straordinaria della tratta ferroviaria Porto Empedocle - Agrigento. Le nuove opere consentiranno nuovamente il transito del "trenino della Valle dei Templi che, attraverso un suggestivo percorso tra archeologia e natura, dà la possibilità ai turisti di raggiungere,  dalla cittadina marinara, la valle dei templi di Agrigento. Dopo le opere di manutenzione lungo la linea, il deputato regionale dell'Udc Firetto chiede la definitiva valorizzazione e utilizzazione a fini turistici della tratta ferroviaria. Nei mesi scorsi si erano registrati degli smottamenti in alcuni punti del terreno che avevano sconsigliato il transito del convoglio. Le Ferrovie stanno rendendo nuovamente transitabile il binario in vista di alcuni collegamenti speciali. (CAGI)


UNIVERSITÀ. Lettera al presidente
Crocetta e all'intero

Consorzio per mantenere gli impegni sui finanziamenti
CUPA, PRESSING DEGLI STUDENTI

L'annuncio dei soci fondatori del Cupa, che davano la propria disponibilità all'aumento di capitale per salvare l'offerta formativa, risale ad una decine di giorni addietro. Adesso gli studenti chiedono il rispetto degli impegni di bilancia, tutela, salvaguardia e potenziamento diritto allo studio polo universitario di Agrigento. I rappresentanti degli Studenti dei corsi di laurea hanno Scritto ai soci fondatori del Cupa, Comune, ex Provincia e Camera di Commercio, al presidente della Regione Crocetta  e  all'assessore Nelli Scilabra, al prefetto Diomede, al Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Palermo e ai componenti il Cda del Cupa.
«Quello che chiediamo - scrivono - Antonio Mesi, Manuel Alonge, Salvatore Mangi, Sabrina Armenio, Kevin Atria, Davide Borzoee, Fabio Cappello, Davide Santo Cardella, Lorena Diana, Floriana Eterno, Mauro Gandolfo, Ambra Leto, Alba Scalia,
Giuseppe Sicorello e Marcella Tripoli - è che la Regione Siciliana, con l'approvazioni della prossima finanziaria, mantenga l'impegno assunto nel versare il contributo previsto dall'accordo, facendosi così garante di Democrazia e Tutela del diritto allo studio. Chiediamo inoltre, che l'università  degli studi di Palermo si impegni attivamente, facendo proprie le esigenze del Consorzio Universitario di Agrigento, sottoscrivendo la convenzione al 25 per cento del costo complessivo dei corsi di laurea già attivi».
Inoltre, i rappresentanti hanno invitato la Governance dell'UNIPA a scindere quello che è il costo di funzionamento del polo universitario dai debiti pregressi relativi ad amministrazioni precedenti, che non devano in nessun modo gravare ulteriormente sugli studenti e sulle economie, già di per sé precarie, delle loro famiglie.
"Gli studenti tutti - conclude il documento - auspicano che tutte le parti interessate dalla vicenda collaborino tra di loro, ma anche con le delegazioni studentesche, nella massima trasparenza e coesione per la risoluzione di una problematica che se dovesse realmente verificarsi costituirebbe l'ennesimo fallimento di una provincia ormai depauperata di tutte quelle istituzioni in grado di rilanciare l'economia e lo sviluppo di un territorio dimenticato dalla politica e dalle istituzioni».
('AMM')

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