Sabato 10 maggio
Giornale di Sicilia
OCCUPAZIONE L'Ente è ancora in attesa delle direttive che devono essere impartite dall'assessorato regionale al Lavoro. Il commissario fa il punto della situazione
PROVINCIA, APPELLO AI DEPUTATI PER SALVARE I PRECARI
Infurnari: «Occorre precisare i termini degli obblighi contrattuali per la prosecuzione del rapporto con questi lavoratori»
Il nodo della proroga dei contratti ai precari che da anni svolgono servizio presso l'ex Provincia di Agrigento, ora Libero consorzio comunale, passa attraverso le direttive che verranno impartite dall'assessorato regionale al Lavoro. È quanto spiega in una dettagliata nota il commissario straordinario dell'ente, Benito Infurnari, chiamato a risolvere la delicata questione della durata dei rapporti a tempo determinato dei lavoratori.
Già da tempo — si legge nel documento — è Stato richiesto all'assessorato regionale delle Politiche sociali e del Lavoro, di precisare i termini degli obblighi contrattuali per garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro di questi lavoratori. Nota che a tutt'oggi non ha avuto risposta. La richiesta all'assessorato è stata inviata per conoscere se sia legittimo che la Provincia rispetti l'obbligo contrattuale e garantisca la prosecuzione del rapporto di lavoro fino alla naturale scadenza del contrasto previsto a giugno del 2015 oppure se tali contratti devono intendersi sottoposti al regime delle proroghe con il conseguente anticipo della scadenza del contratto di lavoro. La presenza di numerose disposizioni di legge rende, infatti, difficile stabilire quale sia la naturale scadenza di questi contratti. Il Commissario Infurnari, da sempre sensibile alle vicende dei lavoratori a tempo determinato, lancia, quindi, un appello alla deputazione regionale agrigentina affinché si adoperi per avere una positiva risposta alla richiesta di chiarimenti sulla durata dei rapporti di lavoro. L'Ente conferma la sua massima disponibilità ad assicurare il proseguimento dei rapporti di lavoro dei lavoratori a tempo determinato, nell'ambito delle disposizioni di legge in vigore, per un periodo il più lungo possibile. Se le norme attuali dovessero essere penalizzanti per questi lavoratori, la Provincia chiede l'intervento del Parlamento Regionale. Ed era stato proprio il deputato regionale del Pd, nonché sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, ad imbeccare il commissario della Provincia sulla mancanza di iniziativa per risolvere la vicenda. È necessario procedere alla proroga dei contratti dei precari in servizio presso la Provincia anche oltre il limite del 31 dicembre 2014, per consentire l'avvio del percorso di stabilizzazione — ha spiegato Panepinto che ha anche presentato un'interrogazione investe del problema l'assessore regionale alla Famiglia ed alle politiche sociali. Le motivazioni sostenute dal commissario — spiega il parlamentare Pd — sono assolutamente prive di fondamento e rischiano di precludere ai lavoratori l'accesso all'iter per la stabilizzazione definitiva. La norma che consente la proroga e la conseguente stabilizzazione, così come previsto dalle disposizione attuative diramate dall'assessorato alla Famiglia — continua Panepinto — deve essere applicata anche ai lavoratori attualmente in Servizio presso le Province il cui diritto alla stabilizzazione—conclude - prescinde dal soggetto utilizzatore essendo derivante dall'appartenenza al bacino degli Lsu o Lpu. (PAPI)
lunedì 12 maggio
Sole 24 ore
Personale. Le istruzioni delta Ragioneria sul conto annuale
Controlli a tutto campo sui fondi integrativi
Attenzione al modo con cui le amministrazioni devono calcolare il tetto del fondo per la contrattazione decentrata rispetto dal 2010 e la sua riduzione per la diminuzione del personale in servizio. E questa la parte di maggiore rilievo della circolare 15/2014 della Ragioneria generale (si veda anche Il Sole 24 Ore del 6 maggio) con le istruzioni per il conto annuale del personale delle Pa 2013. Si conferma cosi che il "cuore" del conto annuale a costituito dalla possibilità di effettuare controlli su larga
scala e automatici sulla contrattazione nelle Pa.
Il documento va trasmesso da ogni ente entro il 3 giugno (primo giorno lavorativo successivo al31 maggio) solo per via telematica. Esso va sottoscritto solo dopo che siano stati eliminati gli errori (rilevati direttamente dal sistema di trasmissione). A
firmare il conto annuale devono essere sia il responsabile del procedimento sia il revisore dei conti. Un elemento di novità preannunciato dalla circolare e che per la fine dall'anno sarà data concreta applicazione, con modalità tali da richiedere solo
poche informazioni aggiuntive, all'estensione dell'obbligo di compilazione del conto da parte delle società partecipate come previsto dal Dl 101/2013.
Il capitolo di maggiore rilievo del conto continua ad essere quello dedicato al monitoraggio della contrattazione decentrata, sia per la costituzione del fondo sia per la sua ripartizione. Un chiarimento che viene fornito per la prima volta riguarda il caso di un ente che abbia un fondo per il 2013 più basso di quello del 2010 senza avere ancora operato la riduzione per la diminuzione del personale in servizio: i controlli considereranno tale cifra utile ai fini del calcolo delta riduzione, quindi con una lettura favorevole per l'ente. Viene evidenziato che il taglio per la diminuzione del personale in servizio va effettuato sia sulla pane stabile, comprendendo anche le somme utilizzate per le progressioni economiche, sia sulla parte variabile. Si chiarisce che le voci del fondo che non vanno sono le seguenti: economie aggiuntive effettivamente realizzate per i piani di risparmio previsti dal Dl 98/2011; economie del fondo anno precedente, comprese le risorse dello straordinario (che non deve essere ridotto in caso di diminuzione del personale) non utilizzate; quote per la progettazione di opere pubbliche e di strumenti urbanistici; compensi professionali legali in relazione a sentenze favorevoli all'amministrazione (non viene richiamata la distinzione sulla condanna o meno al pagamento delle spese processuali); risorse conto terzi individuate e conto terzi collettivo, cioè quelle per prestazioni rese dall'ente prima del 2010; reggenze affidate ai dirigenti per sostituire i colleghi cessati. Vanno invece comprese net tetto e nella riduzione le risorse per recupero di evasione Ici e quelle destinate all'incentivazione del personale della polizia locale con proventi derivanti dalle sanzioni al Codice della Strada. Il conto segnala che da quest'anno nella spesa del personale vanno
rilevati anche i contributi a carico delle Pa per l'adesione dei dipendenti ai fondi di previdenza complementare.
Giornale Di Sicilia
Provincia Pubblicato
online il nuovo numero di Nuove Ipotesi
È in pubblicazione, nell'edicola virtuale dei web, "Agrigento: Nuove Ipotesi", la rivista periodica edita dall'ex Provincia. Il nuovo numero è disponibile in formato telematico sul sito www.provincia.agrigento.it con un link nella home page. La versione
digitale permettere di leggere la rivista da tablet, Pc, tablet o smartphone.
«CUPA»
Si parla in aula di Green Economy
Oggi e domani, dalle g alle 13 nell'aula "Luca Crescente" del Polo Universitario, si svolgeranno due giornate di orientamento e informazione nel settore della Green economy. Nella prima giornata saranno trattate le professioni tecnico scientifiche green, in particolare quelle legate ad agricoltura, energie rinnovabili, edilizia sostenibile, chimica verde, rifiuti, biologia, scienze della terra e alla sicurezza ambientale. Nella seconda giornata si parlerà di professioni verdi legate alla valorizzazione dei beni culturali e naturali, analizzando le figure professionali légate alla cultura, alla tutela dell'ambiente e del territorio in un'ottica di valorizzazione delle risorse naturali e culturali e di sviluppo sostenibile delle imprese. (ACAS)
Una mostra racconta i carabinieri
La storia dei 200 anni dei carabinieri raccontata in una mostra al museo archeologico "Pietro Griffo" di Agrigento in contrada San Nicola (via Passeggiata Archeologica). Una vetrina che ripercorre la storia dell'Arma dei Carabinieri con il coordinamento del Colonnello Riccardo Sciuto e del direttore del museo Gabriella Costantino e con il fondamentale contributo dell'Archivio di Stato di Agrigento, del Museo Archeologico Regionale di Agrigento, della Provincia regionale di Agrigento e della Società agrigentina di Storia della Patria. La mostra raccoglie documenti, stampe, fotografie, uniformi ed oggetti quale concreta testimonianza degli oltre 150 anni di presenza dell'Arma dei Carabinieri ad Agrigento e nella sua provincia. (ACAS)
La Sicilia
Rapporti a tempo determinato
L'ex Provincia chiede lumi
Sulla durata dei rapporti a tempo determinato dei lavoratori della Provincia Regionale di Agrigento, ora Libero Consorzio Comunale, l'Ente chiarisce di avere richiesto, già da tempo, all'assessorato regionale delle Politiche Sociali e del Lavoro, di precisare i termini degli obblighi contrattuali per garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro di questi lavoratori. Nota the a tutt'oggi non ha avuto risposta. La richiesta all'assessorato e stata inviata per conoscere se sia legittimo the la Provincia rispetti l'obbligo contrattatale e garantisca la prosecuzione del rapporto di lavoro fino alla naturale scadenza del contratto previsto a Giugno 2015 oppure se tali contratti devono intendersi sottoposti al regime delle proroghe con il conseguente anticipo della scadenza del contratto di lavoro. La presenza di numerose disposizioni di legge render infatti, difficile stabilire quale sia la naturale scadenza di questi contratti. Il Commissario Infurnari, da sempre sensibile alle vicende dei lavoratori a tempo determinato, lancia, quindi, un appello alla deputazione regionale agrigentina affinché si adoperi per avere una positiva risposta alla richiesta di chiarimenti sulla durata dei rapporti di lavoro. L'Ente conferma la sua massima disponibilità ad assicurare it proseguimento dei rapporti di lavoro dei lavoratori a tempo determinato, nell'ambito delle disposizioni di legge in vigore, per un periodo il più lungo possibile. Se le norme attuali dovessero essere penalizzanti per questi lavoratori, la Provincia chiede l'intervento del Parlamento Regionale.