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Rassegna stampa del 7, 8 e 9 giugno 2014

7 giugno - sabato
GIORNALE DI SICILIA
TURISMO. Nuovi pacchetti pervalorizzare il territorioL'ex Provincia ha firmatol'adesione al «Green Tour Valle dei Templi»Il Libero Consorzio Comunale, exProvincia, ha aderito, attraverso una lettera di intenti conl'associazione temporanea di Scopo (Paraiba Travel societàcapofila) alla proposta progettuale "Green Tour Valle dei Templi".Si tratta di un progetto presentato in occasione del bando di garadell'assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo sulla"Realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismonaturalistico) e prevede la collaborazione tra il Libero Consorzio el'associazione allo scopo di posizionare il territorio sul mercatoturistico, e in particolare su quel particolare segmento legato alcosiddetto "viaggio natura". Incremento dei flussi turistici edestagionalizzazione dei flussi, sviluppo dell'offerta turisticalocale nell'ottica della tutela e valorizzazione delle raritàambientali e del paesaggio, realizzazione di nuove proposteturistiche mirate e spendibili sul mercato: sono questi, in sostanza,gli obiettivi della proposta progettuale. Le attività previste sonoil censimento, monitoraggio e messa in rete delle risorse naturali,ambientali e culturali, il rafforzamento delle filiere produttive,interventi finalizzazione all'innovazione ed accrescimento dellostandard quantiqualitativ0 del servizi offerti al turista, formazionee assistenza tecnica agli operatori, realizzazione di pacchettituristici tematici e azioni di promozione e commercializzazione.(PAPI)

TURISMO. Domani arriverà il primoconvoglio proveniente da Palermo che trasporterà centinaia dipersoneValle dei templi, riapre la vecchialinea ferrata"Giornata storica, quella di domaniper la riapertura della Ferrovia turistica della Valle dei Templi, lacelebre linea Agrigento bassa - Porto Empedocle che attraversa lavalle con fermata al Tempio di Vulcano. La partenza da Agrigento èprogrammata alle ore 11.15 dalla stazione Bassa, con fermata proprioal Tempio di Vulcano. Dopo due anni di chiusura totale dunque, laFondazione Ferrovie dello Stato ha proceduto alla riattivazione dellalinea ribattezzata la «Ferrovia dei Templi», pro - mossa a ferroviaturistica insieme ad altre tre linee italiane, sottoutilizzate odismesse.
Il treno partirà dalla stazioneNotarbartolo di Palermo con un momento celebrativo finale allastazione di Porto Empedocle, stazione storica gestitadall'Associazione Ferrovie Kaos, che collabora con le Ferroviedello Stato nello sviluppo dei progetti di rilancio turistico dellevie ferroviarie, intorno alle 15.30. Per il Gruppo FS Italiane, cisaranno Luigi Cantamessa e Andrea Cucinotta, per la Regione FrancescoVecchio, della Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento e irappresentanti delle Associazioni Feramatoriali partnerdell'iniziativa
«Per il nostro territorio — commental'assessore comunale ai Beni culturali Maurizio Masone — sitratta di un risultato importante, considerato che la linearappresenterà una attrattiva non indifferente per i turisti e lecomitive in transito nella valle dei templi».
Masone sarà a bordo del treno doveavrà modo di discutere con il direttore della Fondazione FSItaliane, Luigi Cantamessa, la definizione di un calendario specificodi eventi ferroviari a carattere storico, con lo scopo diincrementare i flussi turistici tra Agrigento, il suo centro storicoe la Valle dei Templi. «La riapertura del tratto di ferroviaturistica Agrigento bassa —Porto Empedocle - dice il deputatonazionale del Pd Maria Iacono - è in linea con quanto previstodalla mia proposta di legge e costituisce una storica opportunitàper il nostro territorio. Sono quattro, in tutta Italia le ferrovieturistiche recuperate dalla Fondazione FS italiane. Grazie a questofondamentale strumento i turisti potranno prenotare un treno storicoe viaggiare all'interno di un parco archeologico di eccezionalebellezza. (AMM).

DALLO STATO SUBITO 518 MILIONI.CROCETTA: PENSEREMO ANCHE AI POVERI AGNELLO:ALLO STUDIO MISURE PER LEIMPRESESi sbloccano fondi per forestali eprecariMeno vincoli da Roma, così entro unpaio di settimane il governo presenterà all'Ars una nuova manovrafinanziariaFirmato il patto di stabilità StatoRegione, Crocetta ottiene da Roma più di quanto potesse sperare allavigilia. Si allenta il pressing che ha imposto fino a ora misurelacrime e sangue. E arriva inoltre una iniezione di liquidità chevale almeno 518 milioni. Soldi che permettono al governo dipresentare dl'Ars entro un paio di settimane una Finanziaria terper garantire il pagamento degli stipendi fino a fine anno e provarea stanziare qualcosa anche per le imprese e per i disoccupati.
Si allenta il patto di stabilità
La firma sul patto di stabilita èarrivata ieri mattina, dopo un incontro clic Crocetta ha avuto a Romagiovedì sera, In estrema sintesi, rispetto alle somme che la Regionepoteva spendere nel 2013 c'è un aumento di 700 milioni. Non sitratta di vero e proprio denaro ma di una sorta di confine contabileall'interno del quale, se ha i soldi, la Regione può muoversi. Masi tratta di un confine molto importante perchè proprio temendo chepotesse essere molto più stretto di quanto stabilito, a gennaio nelbilancio furono congelate spese per 400 milioni. Prudenzialmente erastato accantonato mediamente Un terzo delle risorse previsto perComuni, precari, partecipate, forestali, consorzi di bonifica, Pip,teatri, attività sportive, scuole, premi di rendimento dei regionalie almeno un'altra trentina di soci di spesa. Adesso tutte questesomme verranno sbloccate.
Ma fin qui si tratta solo diun'operazione contabile. La vera manovra punta invece su 518milioni (questa volta soldi reali) che l'accordo con lo Statogarantisce subito. E la vera novità strappata da Crocetta e daitecnici di Palazzo d'Orleans al governo Renzi: vengono stornatialla Regione gettiti tributari che, prima di recenti sentenze dellaConsulta, venivano invece incassati dallo Stato.
«Stipendi e aiuti ai bambini»
Non tutti questi 518 milioni verrannoperò investiti nella Finanziaria ter. Anche qui scattanoprudenzialmente accantonamenti: «Prevediamo di investire circa 350milioni, forse qualcosa in più - ha detto l'assessore all'EconomiaRoberto Agnello - per assicurare la copertura fino a fine anno delbudget necessario agli stipendi negli enti regionali. In più stiamostudiando qualche misura a vantaggio delle imprese. Crocetta haaggiunto che è intenzione del governo «varare una riforma delwelfare che punterà ad assicurare un contributo non a tutti i poverima almeno a quelle famiglie che hanno un reddito compreso Ira zeri) e5 mila euro animi. Stabiliremo a breve quanto stanziare a questoscopo». Un secondo provvedimento riguarderà di sicuro la crea/ionedi un fan do con cui finanziare i Corti uni chiamati a garantirel'assistenza nelle case famiglia ai minori non accompagnatiarrivati con gli sbarchi delle ultime settimane.
Il risanamento
La pioggia di danaro in arrivo da Romaaiuta Crocetta a coprire le spese fino a fine anno ma non risolvetutti i guai finanziari. L'accordo firmato con lo Stato permettepero di spalmare su 10 anni (a partire dal prossimo) la copertura deicosiddetti residui attivi: si tratta di quelle entrate che, puriscritte in bilancio, non si verificano. Complessivamente salgono 15miliardi anche se non tutta questa somma è da considerareinesigibile. Proprio in vista della copertura del buco (li bilanciache si verificherà per effetto della cancellazione dei residuiattivi inesigibili, il commissario dello Stato aveva impugnato questitutte le norme di spesa della finanziaria di gennaio per dirottare irelativi 360 milioni in un fondo rischi. Ora Crocetta potrebbeversare in questo fondo una cifra minore di quella imposta dalCommissario.

LA SICILIA

PROSSIMAMENTE RIUNIONE AL GENIOCIVILEC'è una speranza per il recuperoalmeno parziale della sede IpiaE' prevista tra una decina di giorni,negli uffici del Genio Civile di Agrigento, una riunione indetta dalcommissario della Provincia (ora Libero Consorzio), Benito Infurnari,tesa a inserire un nuovo tassello sulla questione del recupero dialmeno una parte della vecchia sede dell'istituto professionale perl'industria e l'artigianato Fermi di via RS.Mattarella.
Era il 12 settembre 2013 quandoInfurnari, con una lettera indirizzata al presidente della Regione eall'assessore all'istruzione e formazione, chiese l'ammissioneal finanziamento del progetto definitivo, redatto dall'enteprovincia, per i lavori di adeguamento delle strutture di tutto ilcomplesso Ipia Fermi di Agrigento alle nuove norme tecniche per lecostruzioni, dell'importo complessivo di oltre Il milioni 850 milaeuro.
A motivare la richiesta dellarealizzazione dell'opera di pubblico interesse, si specificò "lanecessità di garantire la sopravvivenza della medesima istituzionescolastica, con carattere d'urgenza e indilazionabilità». Ilprogetto definitivo, che per legge doveva riguardare l'interastruttura, venne vagliato dalla conferenza speciale dei servizi degliuffici del Genio Civile. «Speriamo — dice Infurnari — di poterrecuperare un lotto del complesso in disuso, in modo da ricavare unadecina di aule e una presidenza». «Il trasferimento nella zona Asi- precisa il provveditore Zarbo - è solo un momento di transizione.La vera battaglia è restituire una struttura stupenda, da cui inquesti anni sono usciti tanti giovani preparati a immettersi nelmondo del lavoro».
CHIARA MANGIONE

SI LAVORA SUL "CONSORZIO"
Si allarga l'adesione dei comuniagrigentini del comprensorio occidentale del territorio, dalla Valledel Belice con le cittadine agrigentine e trapanesi, al fiume Platanie sino ai Monti Sicani dove si trovano collocati pure alcuni centripalermitani. Nel corso della riunione, la terza in ordine temporaledopo quella di Sciacca e Partanna, ieri tenuta nella sala consiliaredel comune di Calamonaci, alla presenza di una buona dozzina disindaci e di amministratori comunali, è stato deciso di invitare leamministrazioni comunali che vogliono aderire al consorzio, chesostituirà le province dismesse, a redigere entro il prossimo20giugno le de- libere di giunta municipale con le qualimanifesteranno la volontà degli enti locali di adesione al LiberoConsorzio.
Nel contempo, i sindaci presenti, conin testa il primo cittadino di Sciacca Fabrizio Di Paola che harelazionato sulla proposta, hanno deciso di promuovere un incontroper i primi giorni della prossima settimana con i comunidell'entroterra, quelli dei Monti Sicani, dove sono presenti unadiecina di centri agrigentini e palermitani. Per la fine del mese,inoltre, è stata avanzata la proposta di radunare un'assemblea ditutti comuni che vorranno far parte della nuova struttura consortileperché i consigli comunali dovranno entro sei mesi dall'entrata invigore della legge n. 8 del 2014, cioè entro il 28settembreprossimo, produrre l'atto deliberativo dei civici consessi,approvato con maggioranza qualificata, e indire nei due mesisuccessivi un referendum confermativo tra la popolazione.
Alla riunione di Calamonaci eranopresenti gli amministratori comunali di Burgio, Caltabellotta,Calamonaci, Lucca Sicula, Cattolica Eraclea, Montallegro, Cianciana,Palazzo Adriano. Il segretario generale del comune di Sciacca CarmeloBurgio ha annunciato che un'altra diecina di comuni agrigentinidella Valle del Belice hanno già dato l'adesione al LiberoConsorzio a seguito della riunione svoltasi a Partanna. Questa lageografia dei comuni agrigentini, trapanesi e palermitani che sonointeressati alla struttura con- sottile che deve avere unapopolazione di 180 mila abitanti: Alessandria della Rocca, Bivona,Bisacquino, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Campofiorito, Castelvetrano, Cattolica Eraclea, Chiusa Sclafani, Cianciana, ContessaEntellina, Giuliana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Montevago,Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, SantaMargherita Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano Quisquina, Sciacca,Villafranca Sicula e Vita.
E. M

Agrigentoflash
LiberoConsorzio fra Comuni, Menfi ha già avviato la procedura di adesione
Il Comune di Menfi ha manifestato lavolontà politica di aderire al costituendo Libero Consorzio fraComuni compreso fra il Belice, il Platani ed i Monti Sicani, inaccordo con la legge regionale numero 8 del 24/03/2014. Questo attofa seguito all'incontro fra i Sindaci tenutosi a Sciacca nei giorniscorsi e costituisce una chiara manifestazione politica di intenti.
Il processo di costituzione del LiberoConsorzio si svilupperà in tre fasi:
* i Comuni coinvolti dovranno,innanzitutto, manifestare il proprio interesse a procedere per verificare il raggiungimento del limite minimo di popolazione,fissato in 180.000 abitanti, per poter costituire il LiberoConsorzio.
* si dovrà sottoporre la formaleadesione al Consorzio fra Comuni ai Consigli Comunali, da approvarecon una maggioranza qualificata di due terzi dei loro componenti.
* seguirà infine l'approvazione,da parte di ogni Consiglio Comunale, del regolamento del Referendumconfermativo che dovrà celebrarsi entro sei mesi ( ottobre 2014)dall'entrata in vigore della legge regionale numero 8 del24/03/2014.
A coordinare la preparazione degli attiutili a supportare tale processo hanno provveduto il SegretarioGenerale del Comune di Sciacca, Carmelo Burgio, il SegretarioGenerale del Comune di Castelvetrano, Elia Maggio ed il SegretarioGenerale del Comune di Menfi, Alfonso Spataro.
"Si tratta - afferma il SindacoLotà -, di procedimenti amministrativi molto complessi cherichiedono l'impegno politico del Consiglio Comunale e lacondivisione dei cittadini. La costituzione del Libero Consorziorappresenta un'occasione unica per rilanciare lo sviluppo economicoe l'erogazione di servizi del nostro territorio e mettere a sistemaun territorio omogeneo sotto il punto di vista geografico, economicoe sociale, ricco di meraviglie naturali, eccellenze enogastronomichee cultura".


8 giugno - domenica

GIORNALE DI SICILIA

Ex Provincia, oggi chiude la mostra
Si concluderà oggi la mostra deglistrumenti in dotazione alla stazione meteorologica della provincia diGirgenti istituita con decreto nel 1865 per volere di VittorioEmanuele Il e aperta nel 1870 nel palazzo della Provincia Si trattadi una interessante collezione di strumenti ottici tecni ci etelescopi per I osservazione visuale Buona si legge in una nota lapresenza di pubblico nei primi giorni di apertura della mostra con unpicco di oltre 400 persone il giorno dell'Inaugurazione Parte delleattrezza ture scientifiche e gli strumenti meteorologici eastronomici in mostra eano appartenuti alla Provincia di Girgenti efacevano parte di un gabinetto scientifico che nella seconda metadell'800 era ubicato all'ultimo piano del palazzo che in originedoveva essere il Reale Ospizio di beneficenza Il primo direttore fuil Prof Luigi Cobau docente di matematica del locale Liceo ClassicoScina La mostra organizzata dalla Provincia comprende anche uninteressante raccolta bibliografica e documenti dell'epoca.Nell'alloggio prefettizio e possibile inoltre visionare unacollezione di alcuni abiti originali del 800 della collezione MilcoDalacchi.

Disponibile su web la nuova citymaprealizzata dall'Urp
Pubblicata sul web la "city map" diAgrigento e la cartina della Valle dei Templi elaborate dall'UfficioRelazioni con il Pubblico dell'ex Provincia. La decisione dimettere a disposizione i degli utenti le due mappe è stata adottatanella considerazione che una gran quantità di cittadini - utenti edi turisti in visita nella città e nella valle utilizzanoprevalentemente strumenti informatici - tra i quali smart phone etablet - sia per gli spostamenti che per programmare le proprievisite a monumenti e siti di interesse culturale, La consultazione"virtuale", quindi risulta molto più agevole ed "immediata",consentendo anche snellezza negli spostamenti.(PAPI)
LA SICILIA

LO HA ANNUNCIATO UN TECNICO DELLA EXPROVINCIA IN UN'ASSEMBLEA INDETTA DAI SINDACATI
Prevista a luglio la consegna deinuovi locali del «Fermi» ma resta il nodo trasporti
c. ma.) Potrebbe avvenire il prossimomese di luglio la consegna dei locali dell'ex C, a. p. che ospiteràl'Ipia Fermi. E' quanto è emerso nel corso dell'assemblea,indetta dalla rappresentanza sindacale Rsu della scuola e dalpresidente del consiglio d'istituto, tenutasi nel pomeriggioinoltrato di venerdì. A darne annuncio, un funzionario dell'exProvincia (oggi Libero Consorzio). ((E' stato dichiarato —afferma il docente Stefano Urso, rappresentante Rsu — che laconsegna avverrà a luglio. Nulla di specifico riguarda la stipuladei contratti d'utenza». In realtà, è dei giorni scorsil'apertura del commissario Benito Infurnari sulla firma deicontratti per acqua, luce e gas, da parte dell'ente. Discorsodiverso per l'altra annosa questione, "i trasporti", i cuiproblemi, come noto, sono legati alla necessità di autorizzazioneregionale della Tua alla tratta e a una serie di vincoli sullasicurezza della strada (manto stradale divelto, mancanza di: barre dirallentamento, segnaletica e illuminazione). Altrettanto noto è chel'area in cui verrà ospitata la scuola professionale ricade interritorio di Aragona e non più di Agrigento. A fornire respiro allanon facile questione trasporti, venerdì sera, le dichiarazioni delsindaco di Aragona, Salvatore Parello, che ha mostrato la volontà diaprire una trattativa con la ditta che si occupa dei trasferimentidegli studenti di Aragona verso Agrigento, finalizzataall'organizzazione di una sorta di navetta tra Piazzale Rosselli el'ipia Fermi, e all'autorizzazione della percorrenza di unastrada di collegamento tra il proprio territorio e la zona Asi. »Ilsindaco ha inostrato una grande apertura — commenta Urso non puòaffrontare i costi della riparazione del manto stradale, ma disegnaletica e d'illuminazione per quanto di sua competenza». Acarico del Comune di Agrigento, invece, sarebbero i costi degliabbonamenti degli studenti (assente il primo cittadino di Agrigento el'assessore al ramo). Presente il consigliere comunale Giuseppe DiRosa, che si è detto pronto a intessere un'interlocuzione con laTua e a un interessamento risolutivo circa l'altra dibattutaquestione, relativa alla permanenza in uso all'I- pia Fermi delleaule del secondo piano del plesso Tortorelle o meno, su cui insistonouna richiesta del dirigente Casalicchio e una nota di favorevoleintermediazione del commissario Infurnari indirizzata al Comune diAgrigento. ((E' emersa una nuova nota, inviata, da Eugenio D'Orsi,dirigente dell'istituto comprensivo Agrigento bassa est '5. G.Bosco", al Provveditorato, alla Provincia e al nostro Istitutoaggiunge Urso — in cui ci invita a liberare le aule del plessoTortorelle entro luglio». Una cosa è certa che i docenti dell'IpiaFermi di Agrigento, non tutti presenti all'assemblea, vivono unasituazione, condivisa con le famiglie e gli studenti, di grandedisagio, dettata anche dal prolungarsi di una serie di rimbalzi dicompetenze e dichiarazioni. Alcuni di loro hanno deciso di costituireun gruppo di rappresentanza intenzionata a chiedere l'istituzionedi un nuovo tavolo tecnico con Provveditorato, Provincia e Comune diAgrigento.

Gli istituti si costituiscono in reteper garantire maggiore sicurezza
Presidi e istituzioni competentiinsieme per risolvere i problemi

Avviare una programmazione che, già apartire da settembre, possa accompagnare lo svolgimento ordinariodelle attività scolastiche in piena sicurezza. E' l'imperativo acui vuole rispondere la 'Rete Scuole Sicure", costituitasi loscorso febbraio e che riunisce oggi 41 scuole di ogni ordine e gradodi tutto il territorio agrigentino.
Con questo presupposto, dirigenti erappresentanti scolastici si sono riuniti ieri mattina all'HotelDioscuri Bay Palace di San Leone per un seminario, utile a forniredirettive comuni sulle situazioni più diffuse e difficili inprovincia. Un primo incontro, formativo e
interlocutorio, con le Istituzionipreposto alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, per "fareil punto sulla situazione degli adempimenti in materia". Scuolacapofila della rete è l'Istituto Comprensivo "Anna Frank' diAgrigento: «abbiamo preferito riunirci adesso a giugno, in chiusuradi anno scolastico —dice Alfio Russo, dirigente dell'Anna Frank -per acquisire
degli elementi utili in vistadell'avvio del nuovo anno, con l'intento di riuscire a coordinaretutti quegli adempimenti in materia di sicurezza con le ordinarieattività scolastiche».
Ad accogliere l'invito, e per questopresenti ieri, Asp, Ispettorato del lavoro, Inail, Comando dei Vigilidel Fuoco, di Agrigento, e un consulente d'azienda, i cuirappresentanti hanno relazionato, fornendo elementi e suggerimentiutili a potere avviare la programmazione per il prossimo anno.«Riteniamo - aggiunge - che una rete possa comportare vantaggi, siain termini di economia di scala, sia di standardizzazione delleprocedure di sicurezza». La Rete Scuole Sicure della provincia diAgrigento è nata per volontà dell'associazione nazionale presidi.«Il problema che a noi dirigenti assilla di più è proprio quellodella sicurezza dichiara Giuseppe Alfano, preside dell'IstitutoComprensivo "Reale" (Villaggio Mosè-Villaggio Peruzzo) — ciritroviamo in una duplice difficoltà: essere datori di lavoro eresponsabili perla sicurezza, senza le competenze in materia,tecniche e giuridiche, spettanti al proprietario degli edifici.Questa situazione ibrida ci mette in pericolo, anche in terminisanzionatori, con un bagaglio di responsabilità da cui nonintendiamo tuttavia sollevarci. Abbiamo così deciso di aprire noi leporte alle Istituzioni sull'argomento - prosegue - cercandocollaborazione nell'ottica di prevenire i problemi, laddovepossibile, con l'intento di affrontarli insieme, quando sipresentano».
Lo sguardo dei componenti della ReteScuole Sicure è quindi proiettato "alla prevenzione",preoccupati anche della mancanza di certificazioni di agibilità eantincendio di alcune scuole: «molti plessi sono privi dì quelladocumentazione necessaria a garanzia della sicurezza - aggiungeAlfano e il fatto che sia un problema condiviso da più istituti ciha portato alla costituzione della rete, con lo scopo di unire leforze, coinvolgendo anche quegli enti che fino a oggi ci siamoritrovati come controparte. Purtroppo costatiamo l'assenza, e nonla sordità precisa - del Comune su questi temi. A fianco delle altreIstituzioni coinvolto, anche l'Ufficio Scolastico Territoriale(Provveditorato agli Studi di Agrigento). «Il nostro primariointento — dice ancora il preside Alfano — è comprendere sepossiamo captare all'interno della rete le istituzioni preposto alcontrollo della sicurezza per programmare una reale pianificazionecomune».
CHIARA MANGIONE

9 giugno - lunedì

GIORNALE DI SICILIA

Piano paesaggistico provinciale, unfronte comune per cambiarlo
L'Ordine degli Architetti simobilita per la redazione del documento unico sul piano paesaggisticoprovinciale, E chiama all'appello i professionisti del settoretecnico a descrivere le "incongruenze" del piano entro ilprossimo 13 giugno. Dopo l'incontro con l'assessore ai BB.CC.AA.Giusi Furnari e con i funzionari e dirigenti del medesimoassessorato, avvenuto in lo scorso 3giugno, si è constatata lapossibilità di una sospensione degli effetti del piano paesaggisticodella Provincia di Agrigento già trasmesso ai comuni per lapubblicazione. Ad affermarlo è il Presidente dell'Ordine degliArchitetti, Massimiliano Trapani. Ora in considerazione del fatto cheil prossimo 17giugno si svolgerà a Palermo un nuovo incontro, dovegli Ordini dovranno presentare un documento dettagliato cherappresenti le lacune del piano paesaggistico della provincia diAgrigento, i tecnici sono invitati ad apportare un contributo fattivoper la redazione di un documento che rappresenti in manieradettagliata le incongruenze del piano da sottoporre ai verticidell'Assessorato regionale. «Per questo è necessaria la redazionedi un report, possibilmente documentato fotograficamente, chepuntualizzi le seguenti incongruenze che il piano paesaggisticoindividua nel tuo territorio», spiega il presidente dell'Ordinedegli Architetti, Trapani. E suggerisce ai colleghi professionisti difare presto. Al massimo entro il prossimo venerdì 13 giugno. Lesegnalazioni, che saranno raccolte in un unico documento, dovrannoessere trasmesse, viaemailainario.licausil@tin.it. Le segnalazionipotranno riguardare: l'Errata rappresentazione e/o individuazionedi aree boschive, di incisioni naturali, di alvei fluviali incontrasto con la normativa nazionale o regionale vigente in materia;la presenza di aree di livello di tutela 3 con indicazioni di colturenon più esistenti; la presenza di aree di livello di tutela 3 o 2 incontrasto con interventi relativi alla salvaguardia della pubblicaincolumità (PAI) e/o di piani di protezione civile già adottati oin corso di adozione da parte delle amministrazioni comunali; Aree dilivello di tutela 2 in contrasto coni piani attuativi e zonizzazionidi strumenti urbanistici già approvati dalle amministrazioni alladata di pubblicazione del decreto assessoriale; Aree tutelate diqualsiasi livello su cui le Amministrazioni hanno programmato operepubbliche già finanziate o in corso di finanziamento da bandicomunitari, nazionali o regionali che per effetto dei nuovi vincolinon potrebbero più essere realizzate; oppure altre incongruenze e/ocriticità da specificarsi caso per caso. (ECR)
FRANCESCO GRAFFEO

LA SICILIA

Attraversando la Valle dei Templi intreno
Tutto esaurito per la riaperturadopo due anni della linea ferrata Agrigento-Porto Empedocle
Dopo due anni di stop, ad ogni servizioviaggiatori, sulla tratta «Valle dei Templi» riparte ufficialmentel'esercizio ferroviario turistico che è stato inaugurato ierimattina, Riapre così un binario, lungo circa 10 chilometri, cheattraversa il Parco Archeologico Valle dei Templi, patrimoniodell'umanità, in un viaggio emozionale e suggestivo che collegaPorto Empedocle ed Agrigento passando per la suggestiva fermatadenominata «Tempio di Vulcano» proprio di fronte all'omonimacostruzione, a pochi metri dallo storico giardino della Kolymbetra,con una splendida vista su tutta la Valle e sui Templi di Castore,Polluce e della Concordia, Uno stop over che, comodamente, accompagnaed immerge i turisti, gli appassionati o chiunque vorrà salire sultreno nel bel mezzo della grecità, percorrendo anche la costa, ilmare «africano», la zona Kaos descritta e tanto decantata da LuigiPirandello. Il treno diventa e rappresenta un importante crocevia, unmezzo turistico, utilissimo e spendibile non solo per chi arriva daPalermo ma anche, soprattutto per i numerosi turisti che arrivano aPorto Empedocle ormai affermatasi come porto croceristico. Per nonparlare degli appassionati delle ferrovie e dunque di treni: latratta «Valle dei Templi», inaugurata nel 1874 ed attiva fino al1978, è una delle linee più antiche. Significativo a tal propositola scelta di riaprire la tratta con un treno d'epoca. Al suointerno si è registrato il tutto esaurito, con biglietti esauritigià 10 giorni prima della partenza, al 5510 interno 500 persone tracui, Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione Fs Italiane, MariaIacono deputato nazionale del Pd, e Pietro Fattori, presidentedell'associazione Ferrovie Kaos che tanto si è spesa perraggiungere questo traguardo. Porto Empedocle — Agrigento è unadelle linee storiche italiane che costituiscono un vero e proprio"museo dinamico" e che sono state inserita dal deputatonazionale, Maria Iacono, in una proposta di legge, presentata il 10giugno scorso, per l'istituzione delle ferrovie turistiche. Dalcanto suo invece la Fondazione Ps Italiane, per voce del suodirettore, Luigi Cantamessa, h,s avviato un impegno su quattro lineestoriche nazionali e la ferrovia della ((Valle dei Templi» fa daapripista a questo percorso,
ADRIANA LI CAUSI

"Non c'è un euro, estatecancellata»
Lì "lista nera": dal Cous CousFest a Battiato, fino ai Mondiali di volley
CATANIA. Una delle pochissime cose chesi ricorda della breve esperienza di Franco Battiato come assessoreregionale è quando disse: «Non c'è un euro, hanno rubato tuttodalle casse del Turismo». Era il 7 febbraio del 2013. Adesso,esattamente 16 mesi dopo, Michela Stancheris pronuncia quasi lastessa frase: «In cassa non ho un solo euro, l'estate 2014 inSicilia non esiste. La possiamo ritenere cancellata». L'unicadifferenza è sulle ruberie, perché l'assessore al Turismorivendica una «trasparenza, che ha azzerato tutti gli eventi nonsani.
Eppure la sostanza non cambia: nellastagione ormai di fatto partita, la Regione non concederà alcuncontributo agli eventi. Tradendo anche le aspettative di un bandopubblico con il quale l'assessorato aveva chiesto di presentare leistanze di contributo per tutte le manifestazioni, da quelle dirilievo internazionale alle sagre di paese. «In questo momento -dettaglia l'assessore - la disponibilità di fondi è pari a circa2l2mila euro, ma, oltre a essere una somma irrisoria e assolutamenteirrisoria per finanziare un cartellone estivo, sono soldi di fattogià prenotati per pagamenti già dovuti per progetti dipromozione)).
E adesso che si fa? Niente. Nel sensopiù triste del termine. «Nelle prossime ore - anticipa Stancheris -farò pubblicare sul sito dell'assessorato un avviso in cui diròcon schiettezza a tutti i potenziali destinatari che non sarànemmeno completata l'istruttoria delle istanze, poiché non c'èla disponibilità economica per finanziarie. Punto e basta)). Lalista degli eventi a rischio a rischio è lunga. A partire da chiqualcosa comunque l'ha ricevuta: nella mini-Finanziaria di recentevotata all'Ars: 341 mila curo all'loda di Siracusa, 207 mila aTaormina Arte, 46rnila alle Orestia di di Gibellina, «Eventi fatti oche si faranno lo stesso, ma gli enti riceveranno meno di quantorichiesto e anche di quanto era nelle mie intenzioni concedere».Nemmeno un centesimo per il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, cosìil festival "La Natura della Mente" già svoltosi a Catania acura di Battiato, con il Comune costretto a metterci una pezzariducendo il programma, spingendo sugli sponsor e investendo soldipropri al di fuori dell'iniziale previsione. M'è dispiaciutomolto - confessa Stancheris - anche perché avevamo preso un impegnocol sindaco Bianco e non siamo riusciti a onorario)). Niente soldiper 930 istanze, per un totale di 2,2 milioni di curo, compresi icontributi a eventi sportivi come il Mondiale di volley maschile e ilTour Nba di basket.
Uno dei crucci personali è lacancellazione di un'idea lanciata dall'assessore stesso: la Nottedella scienza, «una settimana costruita attorno alla notte di SanLorenzo, in cui volevo "spegnere" i luoghi più suggestivi dellaSicilia come l'Etna, le Madonie e la Valle dei Templi, per guardarele stelle, accoppiando musica, teatro ed enogastronomia>), unevento «a cui tenevo moltissimo anche perché c'è il via liberaper la partecipazione dell'astronauta siciliano Luca Parmitano».L'altra delusione è »dover rispondere di no al cantante dei Kingof convenience che mi aveva chiesto due lire di contributo per unfestival a Siracusa in luglio», ma la black list del "vorrei manon posso" comprende anche tante altre iniziative, da Cefalù aMenti fino a Sambuca». Niente, perché «l'assessorato è nudo».
Ma anche il re - inteso come Regione -è nudo. Perché la mancanza di fondi viene fuori soltanto adesso?Non è che - ipotesi maliziosa ma plausibile - l'impegno nellacampagna elettorale per le Europee è stata la foglia di fico pernascondere un fatto così grave? «No, perché io sono stata onestacon tutti senza fai-e promesse», sbotta Michela Stancheris. Cheaggiunge: «Speravo che nella manovrina potessero rientrare quei600mila euro che mi erano stati assicurati, ma il presidente Crocettae l'assessore Agnello hanno preferito privilegiare il pagamentodegli stipendi». Beffa finale: «Potrebbero arrivare dei fondiaggiuntivi da Roma, ma con i tempi tecnici non saremmo più in gradodi fare più nulla".
E nello sfogo l'assessore al Turismo,oltre ai «dubbi sull'utilità dell'investimento di soldi perExpo 2015", aggiunge un aneddoto gustoso. Rivelando che «a breveci sarà la 'Cavalcata delle Ferrari", con gli 80 uomini piùricchi del mondo in giro per la Sicilia a bordo dei loro bolidi, conla presenza anche di Alonso». Un evento «voluto dal presidenteMontezemolo, con tappe a Taormina, all'autodromo di Pergusa,all'outlet di Agira e a Siracusa. Ma da quest'ultima città èarrivata una cocente delusione, perché «avevo chiesto ladisponibilità del Teatro Greco per ospitare la cena di gaia, ma lasovrintendente ha rifiutato". Per Stancheris «l'ennesimadimostrazione di miopia in una regione che non sa mettere in rete leproprie risorse.
E lo scopriamo - assieme a tanto altro- in una domenica d'inizio giugno. Quando l'estate non esistepiù. Zero eventi. «Si vede che saremo costretti adestagionalizzare: facciamo tutto da ottobre a dicembre, ironizzal'assessore. Ma sono lacrime amare. E stavolta nemmeno con la tutadi Superman si può fare qualcosa.

Sicilia24h

Libero Consorzio dei Comuni, Giuntacomunale di Sciacca delibera adesione
La Giunta comunale di Sciacca hadeliberato l'adesione al nuovo Libero Consorzio dei Comuni, che unatrentina di Comuni delle ex province di Agrigento, Palermo e Trapanistanno cercando di costituire.
Ne dà notizia il sindaco Fabrizio diPaola che, dopo avere informato la conferenza dei capigruppo, hariunito nella tarda mattinata di ieri gli assessori per illustrare leiniziative finora promosse, l'iter politico e amministrativoseguito, le opportunità che si aprirebbero con l'istituzione diun nuovo ente territoriale, con comunità con cui si condividonocomuni interessi e aspirazioni di sviluppo, ma anche esperienzematurate nel tempo oltre che storia, cultura, tradizioni, identità ,all'interno di un'area omogenea e contigua.
E' una occasione storicairripetibile, ribadisce oggi il sindaco Di Paola ricordando i diversiincontri che sono stati promossi a partire dall'autunno delloscorso anno, con i sindaci di diversi comuni di un territoriocompreso tra le province di Agrigento, Palermo e Trapani.
La delibera della Giunta Comunale diSciacca segue quanto concordato con gli altri sindaci nel corsodell'assemblea che si è tenuta lo scorso 29 maggio nell'aulaconsiliare Falcone e Borsellino di Sciacca. Ogni Giunta dei Comuniinteressati alla costituzione del nuovo Libero Consorzio è chiamatanel volgere di pochi giorni a approvare atti deliberativi con cuiviene manifestata espressamente la volontà politica di aderire alprogetto. Dal numero di adesioni formali, si capirà se c'è unodei requisiti per procedere con gli altri adempimenti previsti dallalegge regionale 8 del 24 marzo 2014, che i sindaci hanno più voltecriticato perchè ritenuta priva di contenuti e troppo ostacolante dichi si vuole sganciare dagli attuali confini delle province (perstaccarsi dagli attuali confini delle ex province, il nuovo enteterritoriale deve raggiungere il numero minimo di abitanti di 180mila).
Successivamente il Consiglio Comunalesarà chiamato a pronunciarsi sulla proposta di adesione.






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