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Rassegna stampa del 18 giugno 2014

LA SICILIAIL FATTO. Il 90% del sistema depurativo non è in regola. Vertice in Capitaneria tra Comuni, Girgenti Acque, Demanio Concessioni entro 90 giorni, a1trimenti... FRANCESCO DI MARE PORTO EMPEDOCLE. Il 90 è da sempre il numero della paura. Infatti, c'è di che averne di paura al cospetto del 90% degli impianti di depurazione di tutti i tipi, posti da anni sulla fascia costiera tra Agrigento e Sciacca, ma senza le indispensabili concessioni demaniali o con le concessioni demaniali scadute e mai rinnovate. Una situazione ditale precarietà che il comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, Massimo Di Marco ha deciso di affrontare di petto. convocando una riunione decisamente plenaria. Ieri mattina negli uffici della Capitaneria empedoclina si sono dunque ritrovati gli esponenti dei comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana e Sciacca, dell'Ato Idrico, di Girgenti Acque, del Demanio Opere marittime regionale, dell'ex Provincia regionale di Agrigento e dell'Irsap, l'ente che ha ereditato il carrozzone Asi. C'erano tecnici, ma anche qualche amministratore comunale. Per Girgenti Acque c'era il presidente Marco Campione. Ma cosa è emerso? Come detto, è stato quantificato nel 90% il numero degli impianti di depurazione di fatto abusivi. Centraline di sollevamento o di funzionamento in generale, tubi a terra, condotte sottomarine meglio note come «pennelli» e altro sistema di smaltimento dei liquami ricade in ambito demaniale, ma di fatto, senza averne titolo, In quel 10% di virtuosità pare che un posto se lo sia ritagliato l'impianto empedoclino. Per il resto ce da mettere le mani tra i capelli. Se l'autorità giudiziaria decidesse questa mattina di andare a sequestrare tutto, non si potrebbe gridare all'esagerazione. Ma siccome i liquami, specie in questo periodo devono comunque essere trattati in particolare lungo le zone costiere, la capitaneria di porto, con l'indispensabile sostegno della Procura ha di fatto concesso 90 giorni (ecco che torna il numero della paura) a tutti coloro i quali devono mettersi in regola con le concessioni demaniali. Chi non l'ha mai avuta se ne dovrà dotare prima possibile, chi ce l'ha scaduta dovrà rinnovarla altrettanto in fretta. Facile immaginare come - ad esempio - Girgenti Acque e Comuni interessati debba scattare un'azione immediata, improntata alla collaborazione reciproca, sia dal punto di vista burocratico che tecnico, il tutto, entro i 90 giorni concessi, periodo entro il quale gli impianti potranno essere utilizzati normalmente, a tutela dell'ambiente e dei cittadini. Trascorso questo periodo l'estate sarà già finita, ma si spera che questa incredibile vicenda possa andare in archivio. Chi non si fosse messo in regola incapperà nelle sanzioni del caso.

"GREEN MACROFASE 5» E' stata ultimata la selezione Conclusa la selezione di partecipazione al percorso di accompagnamento alla progettazione di idee imprenditoriali green Macrofase 5 del progetto Gree Job Opportunities: «Azioni di sostegno allo start up di imprese green». L'elenco dei giovani ammessi al progetto è disponibile sulla home page del sito dell'Ente www. provincia, agrigento. it Il bando era riservato a 30 giovani, di età tra 20 e 30 anni, residenti nella provincia di Agrigento disoccupati o inoccupati iscritti ad un corso di laurea triennale o magistrale specialistica presso Università italiana oppure in possesso di Diploma di laurea triennale, magistrale/specialistica o vecchio ordinamento conseguita presso Università italiana. Il progetto «Gjo-Green Jobs Opportunities, promosso dalla Provincia di Lecce, in collaborazione con il Centro Turistico Studentesco e giovanile e la Provincia di Agrigento, si propone di deare e realizzare una serie di iniziative finalizzate alla promozione dei «lavori verdi e della sostenibilità nelle Province di Lecce e Agrigento. In particolare, mira a informare ed orientare studenti universitario neolaureati nella valorizzazione dì beni ambientali e culturali, e successivamente a supportarli nella ideazione e creazione di idee imprenditoriali innovative nel settore della green economy.
Tutti insieme appassionatamente la prima volta il Consiglio comunale non è spaccato: «Evitare il dissesto» Tutti insieme, appassionatamente. Dopo due annidi scontri, polemiche e a volte anche offese condite da minacce e ricorso alle vie legali, il Consiglio comunale di Agrigento si riscopre unito e coeso per far fronte al difficile periodo che ci si troverà ad affrontare. L'ascia di guerra viene sepolta con una nota stampa congiunta dei capi- gruppo Cinzia Puleri, Lillo Pisano, Marco Vullo, Alfonso Mirotta, Alfonso Vassallo e Nino Amato, al termine di una conferenza dei capigruppo «dove — dicono - si è discusso sull'attuale situazione politica del Comune di Agrigento, alla luce delle dimissioni del sindaco. Situazione politica che, al momento, vede il Consiglio comunale come unico organo eletto dal popolo ed in quanto tale la responsabilità dello stesso Consiglio è fondamentale per una collaborazione fattiva e pro- positiva nei confronti del Commissario che verrà designato dalla Regione per traghettare il Comune a nuove elezioni. Pertanto — concludono -, in questa fase così delicata per la vita politico-amministrativa per l'Ente, gli stessi Gruppi consiliari si assumono. responsabilmente l'impegno di un'azione sinergica ed incisiva, nell'interesse esclusivo della città, accantonando polemiche e contrasti». L'appello alla coesione pare sia partito nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio comunale Aurelio Trupia, il quale ha ricordato a tutti che l'Aula «Sollano» rimarrà l'unico «baluardo» della politica a Palazzo San Domenico. «E' evidente — spiega — che in questa fase di passaggio non si potrà fare quasi nulla con il sindaco facente funzioni per mancanza di tempo e di condizioni burocratiche. La partita con la città si gioca evidentemente con l'arrivo del commissario, ed è indispensabile che il Consiglio comunale si presenti coeso per difendere i cittadini da eventuali provvedimenti che possano rispondere solo alle necessità burocratiche e non a quelle del territorio». Un esempio? «Beh, innanzitutto il tanto paventato dissesto - risponde - Sarà compito nostro cercare ogni soluzione possibile per scongiurare questa eventualità cercando soluzioni alternative».

IL GENERALE AGRIGENTINO nuovo comandante dell'Unifil, la missione di pace Onu in Libano Comanderà Portolano Sarà un agrigentino il nuovo comandante di Unifil, la missione di pace Onu in Libano. Si tratta del generale di Divisione Luciano Portolano, personalità molto conosciuta in ambito internazionale. La notizia è stata diffusa in nottata dal televideo Rai a seguito dell'annuncio dato all'assemblea delle Nazioni Unite dal segretario generale Ban Ki Moon. Portolano ha 54 anni ed ha una lunga esperienza alle spalle per avere operato in numerose missioni all'estero, tra cui le ultime, in ordine di tempo, in Iraq ed in Afghanistan dove ha guidato il contingente italiano quando era al comando della Brigata Sassari. Tra le altre cose è stato anche per tre anni addetto militare all'amba sciata italiana a Londra. Recentemente è stato insignito della "Legion of Merit", la più alta onorificenza americana, concessagli dal presidente statunitense Barak Obama, e che gli è stata consegnata personalmente dal generale John Allen che fu il comandante delle truppe alleate in Afghanistan e che lo ebbe in quell'occasione alle proprie dipendenze. Nella motivazione relativa alla concessione sono stati sottolineati «il servizio meritorio e la superba capacità di leadership» dell'ufficiale italiano. Numerosi gli altri riconoscimenti ricevuti, a testimonianza di una carriera brillante che gli ha conferito un elevato grado di prestigio anche a livello internazionale, cosa che avrà pesato non poco sulla scelta che stata operata dagli organi dell'Onu, oltre al fatto che l'Italia è uno dei paesi che ha il contingente più numeroso nella missione di pace libane se. E' il terzo generale italiano che assume il comando della missione Onu in Libano, dopo il mandato triennale nel 2007 di Claudio Graziano (attuale capo di Stato Maggiore dell'Esercito) e dopo il periodo di due anni svolto dal comandante uscente Paolo Serra, cui il segretario delle Nazioni Unite ha rivolto parole di ringraziamento per il lavoro compiuto nel biennio che sta portando a termine. Lo scambio delle consegne, e dunque l'insediamento del nuovo comandante di Unifil, è previsto per il 24 luglio prossimo. S.Z


GIORNALE DI SICILIA ex Provincia Manutenzione Revocata la gara La gara relativa ai lavori di manutenzione straordinaria delta copertura del palazzo sede della Provincia regionale di Agrigento sé tata revocata. A firmare la revoca è stato il dirigente Mario Concilio. La revoca della gara, già pubblicata dall'ente, è stata fatta, e dunque la gara non verrà espletata, per adeguare il progetto e gli elaborati tecnici alla normativa vigente. (CR)

ex Provincia Si sono concluse le selezioni del «Gree Job» Conclusa la selezione di partecipazione al percorso di accompagnamento alla progettazione di idee imprenditoriali green Macrofase 5 progetto Gree Job Opportunities: "Azioni di sostegno allo start up di imprese green". L'elenco dei giovani ammessi al progetto è disponibile sulla home page del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it.
ENTI. La maggior parte delle somme utilizzate prima dell'arrivo del commissario Spese di rappresentanza, nel 2013 la Provincia ha speso cinquemila euro Ammonta a poco più di 5 mila euro (5.261 euro per la precisione), la somma spesa per interventi di rappresentanza dell'ex Provincia, oggi Libero consorzio comunale nell'anno 2013. Lo hanno reso noto i dirigenti Giuseppe Vella, segretario generale (1ell'Eflte ed il responsabile del servizio finanziario, Fabrizio Caruana. La maggior parte delle somme sono state impiegate nei primo semestre, quando ancora era in carica il presidente Eugenio D'Orsi e la sua giunta. Nel dettaglio, 90 euro sono stati spesi per l'ospitalità di un gruppo di imprenditori britannici, 120 euro per l'acquisto di una corona di alloro per la festa del 25 aprile, 150 euro perla festa della Repubblica ed il commiato al dottor Burruesci, in organico alla Questura di Agrigento, 120 euro per una corono da utilizzare per la festa delle forze armate, 160 euro per la corona sistemata nella stele del giudice Livatino e 200 per quella deposta sulla statale 640 per Caltanissetta nei pressi del luogo dell'uccisione del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano. Il resto sono tutti soldi spesi per pranzi e rinfreschi. Il più consistente è il buffet da 800 euro in occasione della presentazione a Palma di Montechiaro del libro del professor Francesco D'Orsi Meli, zio dell'ex presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi. Queste le spese per gli altri rinifreschi: per la visita di imprenditori inglesi è stata spesa la somma di 275 euro mentre i pranzi sono costati 425 euro; 495 euro è costato il rinfresco in occasione della visita del gruppo folcloristico, 180 euro i pranzi offerti ai tecnici ed ai dirigenti dell'Anas, 65 euro il rinfresco per gli alunni della scuola Manzoni, 462 euro per la visita degli studenti del liceo Ugo Foscolo e Liceo Sciascia di Canicattì, 440 euro per la visita degli alunni dell'istituto Roncalli di Grotte, 150 euro per pranzi istituzionali con l'onorevole Roberto Di Mauro e con il presidente del Cupa, il Consorzio universitario, 363 euro per la visita degli studenti dell'istituto Vivaldi" di Porto Empedocle, 407 euro per la visita di una delegazione dei paesi europei (progetto Comenius) ed un coffee break in occasione della costituzione della Srr, società di regolamentazione dei rifiuti per un costo di 22 euro. (PAPI)

SCUOLA. Locali destinati all'inizio dello scorso anno alla media Pirandello per ospitare una classe di primo
Il «Marconi» sarà trasferito al «Crispi»
Si è appena concluso l'anno scolastico, del quale inizia oggi per i maturandi la coda più attesa degli esami di maturità, ma lo sguardo per l'Istituto Professionale Marconi è già rivolto al prossimo mese di settembre ed agli scenari possibili relativi al futuro della scuola. La mancanza di locali dove svolgere le lezioni e tutte le attività didattiche che caratterizzano il corso professionale che tanto ha penalizzato i pochi studenti del Marconi ormai rimasti e costretti a sopportare fastidiosi turni pomeridiani, ospiti del Liceo Scientifico Sciascia, dovrebbe essere superata proprio entro i mesi estivi in modo da garantire il regolare avvio del nuovo anno scolastico. La speranza, alimentata invano nei mesi scorsi, di trovare una nuova soluzione per gli studenti del Marconi sembra adesso essersi trasformata in certezza ed è legata al fatto che, a meno di ulteriori stravolgimenti,dal prossimo anno scolastico il Professionale sarà ospitato nei locali siti nel quartiere di Borgalino, adiacenti alla scuola elementare Crispi, che sono stati destinati all'inizio dello scorso anno scolastico alla scuola inedia Pirandello per ospitare una classe di primo anno dell'istituto guidato dal dirigente scolastico Giovanna Pisano. La scelta di destinare al Marconi questi locali è maturata già nelle scorse settimane quando si è avuta la certezza del numero esiguo di alunni che hanno deciso di iscriversi, per l'anno scolastico 2014/2015 ,proprio alla prima classe della scuola media Pirandello, allocata a Borgalino. Da qui la decisione del sindaco Vincenzo Corbo, d'accordo con il dirigente scolastico della scuola Pirandello, di revocare la concessione dei locali all'Istituto comprensivo e di dare il via libera, quindi, al Professionale Marconi. (GIMO)

ENTI LOCALI Il sindaco dimissionario Zambuto: «La legge va rispettata anche quando non è una buona legge»
Agrigento attende il nome del commissario
Pochi giorni ancora e la Regione nominerà il commissario ad acta che guiderà il Comune di Agrigento dopo le dimissioni del sindaco Marco Zambuto. Una decisione potrebbe essere presa in settimana. Già venerdì scorso da Palazzo dei Giganti è stata inoltrata copia della lettera di dimissioni: destinatario il Dipartimento degli Enti locali. «Non ne ho ancora preso visione - dice l'assessore regionale Patrizia Valenti , la legge m'impone di scegliere tra dirigenti in pensione o anche in servizio». L'attesa ad Agrigento cresce. Il dibattito è aperto anche su Facebook, dove c'è chi propone Nicola Scilabba, il funzionario regionale passato alla storia per essere riuscito a dare acqua tutti i giorni e per questo ancora «amato» dagli agrigentini. C'è anche chi ha avviato una petizione per fare diventare sindaco di Agrigento Lillo Firetto, attuale sindaco della vicina Porto Empedocle.Il commissario guiderà il Comune con i poteri della giunta fino a nuove elezioni, ben che vada nella sessione primaverile. Dunque passerà almeno un anno. Il dimissionario Zambuto intanto torna a spiegare la sua scelta: «Il gip ha ritenuto di condannarmi a due mesi per una pagina pubblicitaria. Fatto che, in sede di appello, dovrà essere esaminato, dato che io non ho commissionato alcuna pubblicità e, conseguentemente, né il Comune né la Fondazione hanno pagato alcunché». «Data la prevalenza delle assoluzioni e la lieve condanna, avrei potuto chiedere - aggiunge Zambuto - una minima sospensione dalla carica, per ritornare subito dopo in attività. Ho seguito, invece, i miei sentimenti, ho interrogato la mia coscienza ed ho rassegnato le dimissioni irrevocabili. Un atto di amore nei confronti della mia città che non può essere macchiata da alcun tipo di dubbio». Zambuto sottolinea che «le leggi, anche se ingiuste, e la "Severino" di certo non è una buona legge ed è palesemente anticostituzionale, vanno comunque rispettate». (AB)

IL CASO. La manovra, che oggi dovrebbe arrivare in commissione, garantisce risorse a Comuni, precari, forestali e teatri, eri sera confronto tra Crocetta e i vertici del Pd
Slitta ancora la presentazione della Finanziaria ter all'Ars
Trovata parte della copertura finanziaria per il reddito minimo destinato ai disoccupati: un contributo per clii incassa meno di 5 mila euro all'anno. Nella Finanziaria ter approvata dal governo per questa voce ci Sono 38 milioni. Ecco l'unica nota nuova di una manovra che ancora stenta ad arrivare all'Ars, in una giornata convulsa, in cui a slittare è anche il confronto tra Crocetta e i vertici del Pd. Il governo continua a modificare il testo della manovra e la commissione Bilancio, che l'avrebbe dovuta esaminare ieri mattina, non si è potuta concentrare neanche sulle due leggine: quella che tutela i testimoni di giustizia e quella clic riguarda l'impignorabilità della prima casa. La Finanziaria, che oggi dovrebbe arrivare in commissione, dovrebbe garantire risorse a Comuni, precari, forestali, teatri e vari enti regionali fino a fine anno. La manovra vale già 360 milioni, che però non sono ancora sufficienti a garantire tutti gli interventi che Crocetta vorrebbe finanziare. Nelle stesse ore il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha protestato per i ritardi: «La manovra doveva essere già pre5eItata e invece leggiamo solo annunci sui giornali. Il governo spedisca subito i documenti e sia pronto a illustrarli in aula e nelle commissioni><. L'assessore all'Economia Roberto Agnello rimanda al mittente le accuse dei ritardi: "E' tutto fisiologico. Stiamo definendo i documenti. Nel frattempo, la manovra bis ci consente distare tranquilli. Incardineremo la Finanziaria ai primi di luglio". Sul fronte politico, il confronto tra il Pd e Crocetta, si è svolto nella tarda serata. Al centro, le questioni aperte dall'area Cuperlo che attualmente non è rappresentata in giunta e l'azione del governo sulle riforme. Il presidente era atteso nella sede del Pd in via Bentivegna a Palermo alle 14.30. Dopo tre ore di attesa, Crocetta ha chiamato il segretario Fausto Raciti chiedendo il rinvio della riunione a oggi, ma alla fine è stato deciso di aggiornare l'incontro alle 21. Crocetta ha avvertito il partito mentre si trovava a Palazzo dei Normanni, dopo aver partecipato a Palazzo d'Orleans alla riunione di giunta. Sarebbero stati diversi i tentativi dei dirigenti democratici, nel corso del pomeriggio, di mettersi in contatto col presidente della Regione. Soltanto dopo le 16 il governatore avrebbe detto di aver «frainteso» e di attendere a Palazzo d'Orleans i compagni di partito, tutti presenti invece, nella serie del Pd. Ad attenderlo, oltre a Raciti, c'erano anche la vice Mila Spicola, il capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi, il presidente della direzione Giuseppe Lupo, il presidente dell'Assemblea dei partito Marco Zambuto e il responsabile organizzativo Antonio Rubino. A protestare contro la "stasi", del governo è la fronda interna all'Udc: «Il secondo governo Crocetta ha lasciato irrisolti i limiti dei primi venti mesi di governo» - attaccano i deputati Nino Dino, Calogero Firetto, Margherita La Rocca e Mimmo Turano -. Era e rimane imprescindibile una compagine con maggiore respiro politico e autorevolezza, in grado di far fronte alle gravi criticità finanziarie e ad un piano strategico per il turismo«. Critico anche Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della commissione Bilancio: «Siamo alla schizofrenia politica. In ballo c'è il fallimento della Regione». G.VAR




















Agrigentoweb

Valle dei Templi. Le economie generate dall'infopoint turistico
Sono 10.583 le informazioni somministrate in undici mesi dall'infopoint turistico attivato dal Distretto Turistico Valle dei Templi, all'interno del Parco Archeologico. Sono state servite in totale 26.458 persone, il 43,28 per cento di lingua Italiana e il 56,72 per cento stranieri.
Grazie alle indicazioni fornite, il 15,51 per cento ha deciso di prolungare la permanenza ad Agrigento oltre le due ore di visita programmate, generando un'economia per effetto di un servizio che necessita di ulteriori investimenti di risorse umane e finanziarie per garantire e potenziarne le funzioni.
Questi e altri dati statistici sull'andamento dei flussi nella Valle dei Templi in rapporto alle presenze dei turisti nelle strutture alberghiere, saranno presentati oggi, nel corso di una conferenza stampa in programma dalle 10,30 a Casa Sanfilippo.
Saranno presenti l'amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi, Paolo Pullara, il coordinatore dell'infopoint, Claudio Castiglione.
I lavori saranno aperti dal direttore del Parco Archeologico, Giuseppe Parello. L'attività dell'infopoint si è potuta mantenere anche grazie all' impegno del Mudia e di Legambiente che, con il coordinamento di don Giuseppe Pontillo e di Claudia Casa, i quali saranno presenti alla conferenza, hanno messo a disposizione propri volontari per assicurare il servizio.

Agrigentoflash

Agrigento, tra qualche giorno il nome del commissario
L'Assessore regionale Patrizia Valenti tra la fine di questa e l'inizio della prossima settimana, nominerà il Commissario ad acta che dopo le dimissioni del sindaco Marco Zambuto, guiderà il Comune di Agrigento per i prossimi mesi fino a nuove elezioni amministrative. La scelta così come impone la legge sarà tra dirigenti in servizio o anche in pensione. Il commissario guiderà il Comune con i poteri della giunta e resterà in carica almeno sei mesi. Intanto è arrivata al Dipartimento degli Enti locali la copia della lettera di dimissioni di Zambuto, il quale nei prossimi giorni, ha dato ai suoi legali di presentare appello contro la sentenza di condanna del Tribunale di Agrigento, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per un caso di abuso d'ufficio nell'ambito del processo scaturito da un'inchiesta della Procura su presunte irregolarità nella gestione della Fondazione Luigi Pirandello.


Turismo, Cimino: "Interventi adeguati per rilanciare l'economia"
"Esigenze e problematiche del settore turistico agrigentino al centro dell'incontro svolto ieri sera, in un noto hotel di San Leone, tra l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris e gli albergatori agrigentini. Un appuntamento fortemente voluto dal deputato regionale del Mps, Michele Cimino, sensibile alla necessità di una seria pianificazione di interventi a sostegno dell'imprenditoria agrigentina per rilanciare il turismo nella Città dei Templi, quale potenziale per una ripresa economica ed occupazionale della nostra provincia. Presente all'incontro, oltre al presidente di Federalberghi, Francesco Picarella e numerosi titolari di strutture recettive, anche il Dirigente regionale ai Beni Culturali, Rino Giglione.
"Supportare un lavoro di pubblicità e promozione di questo territorio affinché la Valle diventi la miglior pubblicità per tante altre cose e non solo luogo di passaggio- afferma l'assessore Stancheris-. Un incontro operativo utile per conoscere le problematiche che presenta questa terra e le azioni future da portare avanti, inserendo concretamente nel programma di promozione regionale un progetto che riguardi Agrigento nello specifico".
Dall'incontro è emersa la necessità da parte degli albergatori di rivedere e snellire le procedure burocratico- amministrative dell'assessorato e di potenziare idee alternative al turismo mordi e fuggi, inserendo i percorsi enogastronomici.
"Pensiamo di creare itinerari turistici-paesaggistici e culturali oltre la Valle, che possano interessare dalla Strada degli Scrittori, ai vini, all'offerta di mare come la Scala dei Turchi, realizzando un'offerta completa- ribadisce l'assessore Stancheris- Inoltre, l'idea di creare un pacchetto turistico che propone volo, museo, Valle ed hotel, potrebbe essere un'idea realizzabile con un'apertura da parte dei Beni Culturali, ciò consentirebbe agli albergatori di vendere anticipatamente il biglietto. Una programmazione necessaria perché ormai si lavora sulle linee di un turismo globalizzato, in cui la pretesa è di un anno di anticipo rispetto alla proposta e ciò può preservare alcune iniziative come la Sagra del Mandorlo in Fiore, che sono storiche per Agrigento, potrebbe essere un impegno per il 2015″.
Non solo la provincia di Agrigento, tra i punti trattati ma riflettori accesi sul centro storico di Agrigento. E' quanto hanno sottolineato gli albergatori.
"Abbiamo cercato di riprogrammare - afferma Francesco Picarella - le dinamiche burocratiche della regione in merito agli eventi in programma nell'agenda del governo Crocetta. Finora è mancata una unicità di intenti. Durante l'incontro abbiamo presentato all'assessore un territorio bello come la nostra provincia ed in particolare Agrigento centro ed inoltre, confermiamo la nostra disponibilità a collaborare per la riapertura del Palacongressi, avviando, cosi, un potenziale percorso di turismo congressuale".


Livesicilia

Formazione, rifiuti e Fondi Ue
Nuovo patto tra il Pd e Crocetta
di Chiara Billitteri e Accursio Sabella

PALERMO - Si rivedranno un'altra volta. Già nel corso di questa settimana. E la novità, la vera notizia è proprio lì. Il Pd e Crocetta hanno ripreso a dialogare. Un riavvicinamento sancito da un vertice iniziato sotto i peggiori auspici, a dire il vero. Inizialmente previsto per le 15, è stato "snobbato" dal governatore che ha prima riunito gli assessori per poi recarsi all'Ars. Così, la riunione è slittata alle 20. Ed è durata quasi tre ore. Alla fine, il partito e il presidente hanno siglato una sorta di "patto". Su alcuni temi importanti come la Formazione, i rifiuti, la programmazione europea e l'acqua pubblica, si lavorerà insieme.
"Insieme - precisa il segretario Raciti - significa che le riforme andranno discusse insieme al partito. Che dovrà conoscerle preventivamente". Non si sarebbe parlato, invece, durante il vertice, di rimpasto. Almeno non in maniera esplicita. Quasi certamente, però, se ne riparlerà tra due o tre giorni. Resta sul tappeto la richiesta di Raciti: "Rivedere l'intera delegazione del Pd in giunta, al di là delle possibili conferme o dei possibili innesti". Il governatore dal canto suo ha aperto a un ingresso in giunta dell'area del Pd che fa capo ai cuperliani. Un'esigenza del resto condivisa anche dalle diverse aree dal partito. Lo stesso auspicio, nel primo pomeriggio, era stato espresso ad esempio dal capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi e dall'ex segretario regionale Giuseppe Lupo. La "via di mezzo", insomma non è così distante dalle due parti. "Abbiamo precisato al presidente - spiega però Raciti - che il tema non è e non sarà mai l'ingresso di qualche cosiddetto 'cuperliano'. Non ci interessa. L'incontro di oggi semmai ha sancito un principio base, che deve valere per il futuro: c'è un luogo nel quale vanno prese le decisioni. Ed è la segreteria regionale".
Crocetta dal canto suo è laconico. Appena dopo il vertice, ecco subito un'altra riunione, sul tema della manovra finanziaria. Il governatore parla comunque di un "incontro andato bene" e di "clima positivo". Il presidente, però, durante la riunione col partito avrebbe difeso accoratamente l'operato dei suoi governi in questo anno e mezzo di legislatura. Lì le maggiori frizioni con alcuni big democratici che invece hanno espresso un parere fortemente negativo su questa prima fase dell'era Crocetta.
Ma adesso, come detto, molto dovrà cambiare. A partire da uno dei capisaldi della "rivoluzione crocettiana": la Formazione professionale. "Abbiamo chiesto - dice Raciti - che il governo metta immediatamente mano a un vera e seria riforma del settore. Da esitare entro, al massimo, due settimane. Ovviamente dopo averla concertata col Pd. Bisogna dare immediatamente una risposta alle migliaia di famiglie rimaste in mezzo a una strada. E lavorare a una riforma che chiami in causa anche gli altri assessorati. L'assessore Scilabra? Il Pd non chiede la testa di nessuno. Ma anche la riforma della Formazione dovrà essere discussa preventivamente col partito".
Una sorta di canale preferenziale. Di rapporto privilegiato. Che allontani dal governo l'influenza di lobby, e forze sociali più o meno esterne alla politica. Questo il senso del nuovo "patto". Resta da vedere solo quanto durerà.
Aggiornamento 19.55 E' appena iniziato il vertice tra gli esponenti del Pd e il governatore Rosario Crocetta.
Per non tardare ha preferito disertare l'incontro con i vertici del Partito democratico. Ha fatto attendere i "compagni" di partito per quasi tre ore. Poi, tutto rinviato alle 21. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva già preso un impegno: oggi doveva riferire in aula, a Palazzo dei Normanni, sulle linee guida della nuova programmazione europea.
Un passo fondamentale, visto che (come ha detto lui stesso) l'impiego dei fondi relativi al periodo 2007-2013 "è stato un totale fallimento". Meno di 900 milioni - spiega il governatore - spesi in sessantuno mesi, "fino a prima del mio insediamento, noi invece in diciotto mesi abbiamo raddoppiato la cifra, portandola a più di 1.700.000 euro". Per colpa di questi numeri, aggiunge Crocetta, "ci lecchiamo ancora le ferite". Adesso, però, l'intenzione è quella di avviare un percorso totalmente nuovo. "Un percorso che coinvolga in primo piano anche la politica - afferma il presidente della Regione - con la quale lavoreremo e a cui chiederemo di fare delle proposte che inseriremo nella nuova programmazione".
Gli obiettivi sono principalmente undici: investire nello sviluppo tecnologico e migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione, promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, nello specifico quelle del settore agricolo e della pesca, portare avanti uno sviluppo ecosostenibile e tutelare l'ambiente, promuovere nuovi sistemi di trasporto e il relativo uso efficiente delle risorse. E ancora: promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori, investire nell'istruzione e nel diritto allo studio, promuovere l'efficienza dell'amministrazione pubblica. Ma soprattutto più inclusione sociale. Più solidarietà.
Su questo punto Crocetta punta tutto: "Vanno bene i soldi alle imprese che creano lavoro - spiega a Sala d'Ercole - , ma poi ci sono anche quelli che a lavoro non possono andare. Dobbiamo impegnarci a sostenere le fasce deboli. Non è un obiettivo anti-economico, anzi. Non possiamo vedere la programmazione come isolata, ma va inserita nel contesto delle modifiche di bilancio che facciamo. Ad esempio, in questa manovra stiamo ipotizzando un progetto di cittadinanza solidale: un sussidio alle famiglie con un Isee inferiore a 5.000 euro l'anno. A questo capitolo aggiungeremo risorse del Pac. Vanno integrate le politiche tra Po-Fesr e bilancio della Regione". E per fare tutto questo il governo non intende lavorare da solo. E se finora c'è stato uno scarso coinvolgimento del parlamento - cosa che in molti, tra i deputati, rimproverano al governatore - la colpa è stata "delle continue emergenze": "Il mio governo - spiega Crocetta - ha iniziato a mettere una serie di paletti per uscire dalla crisi inarrestabile, adesso bisogna continuare sulla strada dello sviluppo. Ma in questo anno abbiamo avuto troppe emergenze: bilancio, forestali, stipendi. Non abbiamo avuto il tempo di confrontarci su temi come questi. E l'elemento centrale doveva essere anche il coinvolgimento dei Comuni. Per questo - continua il presidente - abbiamo già avviato il confronto con le parti sociali e con il partenariato, abbiamo fatto incontri con i gruppi di maggioranza e minoranza, faremo il dibattito in parlamento e poi riteniamo di dover sentire i sindaci. Le tematiche delle aree metropolitane sono diverse rispetto a quelle delle altre realtà. Stiamo cercando di fare un programma omogeneo che rispetti tutti. Povertà, sviluppo delle imprese, tutela dell'ambiente, riqualificazione urbana delle città e valorizzazione del patrimonio siciliano: turismo, agricoltura. Poi la lotta alla povertà".
Queste le linee guida delle politiche della programmazione. "Con i fondi europei possiamo fare crescita intelligente ed eco-sostenibile", dice Crocetta. E l'aula, domani, dirà la sua.
18.30 Il presidente della Regione conclude la sua relazione sui Fondi Ue: "Non voglio eliminare l'elemento solidarietà. Vanno bene i soldi alle imprese che creano lavoro, ma poi ci sono anche quelli che a lavoro non possono andare. Dobbiamo impegnarci a sostenere le fasce deboli. Non è un obiettivo anti-economico, anzi. Il mio governo ha iniziato a mettere una serie di paletti per uscire dalle emergenze, adesso bisogna continuare sulla strada dello sviluppo. Lavoreremo insieme con il Parlamento e cercheremo di inserire nella nuova programmazione tutte le vostre proposte. Ma dobbiamo verificare l'andamento dei lavori, dobbiamo esercitare un controllo".
18.22 Crocetta continua con l'elenco dei punti cardine che dovrà contenere la nuova programmazione: "Inclusione sociale, istruzione: riforma per il diritto allo studio, che approveremo la prossima settimana in giunta, ad esempio. Poi la riforma della Formazione. Per questo stiamo già discutendo con i gruppi, dovrà essere pronta entro quindici giorni".
18.18 Crocetta: "Questo governo non vuole lavorare da solo. Ma in questo anno abbiamo avuto troppe emergenze: bilancio, forestali, stipendi. Non abbiamo avuto il tempo di confrontarci su temi come questi. L'elemento centrale doveva essere il coinvolgimento dei Comuni, e invece ci sono stati problemi continui".
18.10 Crocetta: "Le società partecipate avrebbero potuto aiutare nella spesa, nella velocità di sviluppo dei programmi operativi: potrebbero diventare strumenti preziosi per la programmazione".
18.02 Crocetta: "La programmazione 2007-2013 ha fallito. Ancora oggi ci lecchiamo le ferite. E la nuova programmazione si inserisce in un contesto molto critico: una brutta situazione economico. Nel 2012 c'è stata la fase più recessiva in Sicilia, che ha raggiunto il picco massimo di una crisi iniziata nel 2007. Finora c'è stata un'incapacità di spesa fortissima. Nel settore turistico, ad esempio, non si è riuscito a centrare l'obiettivo. Ci sono tante questioni che devono pesare di più: la destagionalizzazione per esempio".
17.55 Crocetta: "Non possiamo vedere la programmazione come isolata, ma inserita nel contesto delle modifiche di bilancio che facciamo - continua il governatore dal podio di Sala d'Ercole - . Ad esempio, in questo bilancio stiamo ipotizzando un progetto di cittadinanza solidale: a questo capitolo aggiungeremo risorse del Pac. Politiche integrate tra Pd-Fesr e Bilancio. Ma la nuova programmazione dovrà tenere conto del Fondo di sviluppo e coesione. Su questo dobbiamo essere sinceri e leali per evitare che nascano le solite polemiche. Abbiamo 835 milioni rimanenti, ma più di 500 milioni sono impegnati a garanzia del bilancio. I buchi di bilancio precedente ci hanno penalizzati e costretti a fare questo, non l'abbiamo fatto per cattiveria, anzi: avremmo dovuto chiedere altre tasse ai cittadini. Tutte le risorse non impegnabili entro il 30 giugno pensiamo di utilizzarle per finanziare opere incompiute, il resto verrà messo nel nuovo fondo di sviluppo e coesione".
17.50 Ancora Crocetta: "Vogliamo fare un lavoro nuovo: abbiamo già avviato il confronto con le parti sociali e con il partenariato, abbiamo fatto incontri con i gruppi di maggioranza e minoranza, faremo il dibattito in parlamento e poi riteniamo di dover sentire i sindaci. Le tematiche delle aree metropolitane sono diverse rispetto a quelle delle altre realtà. Stiamo cercando di fare un programma omogeneo che rispetti tutti. Povertà, sviluppo delle imprese, tutela dell'ambiente, riqualificazione urbana delle città e valorizzazione del patrimonio siciliano: turismo, agricoltura. Poi la lotta alla povertà: queste le linee guida delle politiche coesione della programmazione. Con i fondi europei possiamo fare crescita intelligente ed eco-sostenibile".
17.46 Prende la parola il presidente Crocetta, che esporrà le linee guida della nuova programmazione: "Mi verrebbe voglia di dire che gli unici dirigenti cattivi delle partecipate sono Cicero e Igroia - dice rivolto al deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo, che ha chiesto chiarimenti sulle assunzioni a Sicilia e-Servizi - . Vi preoccupate solo di loro. Ma non voglio fare polemiche. La manovra è pronta, non siamo in ritardo ma nei tempi. Sono felice invece di affrontare le tematiche legate alla programmazione europea, i passati governi non hanno mai coinvolto deputati e politici".
17.40 Sarebbero stati diversi i tentativi dei dirigenti democratici, nel corso del pomeriggio, di mettersi in contatto col presidente della Regione. Soltanto dopo le 16 il governatore avrebbe detto di aver "frainteso" e di attendere a Palazzo d'Orleans i compagni di partito, tutti presenti invece, nella sede del Pd in via Bentivegna.
17.35 Il governatore ha comunicato ai vertici della segreteria regionale del PD appena un quarto d'ora fa che "per motivi istituzionali" non avrebbe potuto partecipare al vertice previsto. Tutto rinviato a stasera.
17.32. "La riunione al Pd? È stata rinviata alle 21 di stasera. Dovevamo chiudere una giunta urgente, tutti i problemi legati al fondo di coesione e sviluppo. Raciti non è ottimista? Gramsci parlava di pessimismo della volontà e ottimismo dell'intelligenza. Bisogna vedere se lui ha voglia o meno di incontrarmi. Se ne ha ci metta volontà e ottimismo, io lo sono". Lo ha dichiarato Rosario Crocetta, giungendo a Palazzo dei Normanni.
17.30. "In questi giorni abbiamo lavorato duramente sulla manovra bis. Non ter, perché quella approvata giorni fa era una pezza messa sulle urgenze, non la riconosciamo come una cosa nostra. La manovra in discussione oggi ha subito diverse modifiche, domani sarà in commissione. Con Agnello non ci sono disaccordi, daremo priorità ai poveri in maniera molto innovativa. E lanciamo anche un nuovo tema: la cittadinanza solidale che prevederà anche l'inclusione sociale del diritto di cittadinanza. Poi misure per le famiglie più povere, con Isee sotto i 5.000 euro. Verrà escluso chi ha altre forme di sussidio, Pip o cantieri di servizio". Lo dichiara il presidente Crocetta, appena arrivato all'Ars.
16.10 L'appuntamento era previsto per le 15. E dalle 14.30 i big del pd erano già sotto la sede di via Bentivegna. Ma ancora il presidente della Regione Crocetta non è arrivato al vertice previsto col partito. Un ritardo che pare dovuto ai lavori in corso in giunta.
15.20 In attesa del presidente Crocetta, l'ex segretario regionale Giuseppe Lupo accenna ad alcuni dei punti che il partito proporrà a Crocetta: "Dobbiamo accelerare sulle norme riguardanti l'acqua pubblica, il turismo (il ddl è già pronto), l'applicazione della riforma Renzi sulla pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa. Le modifiche in giunta? Anche io penso che tutte le aree debbano essere rappresentate".
Aggiornamento 15.05 "Al presidente Crocetta proporremo alcuni punti programmatici su questioni che consideriamo fondamentali. Rimpasto? Io parlerei di qualche possibile aggiustamento. Ma spetta al presidente decidere come e quando fare. Credo sia giusto che tutte le aree del Pd siano rappresentate". Lo dichiara il capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi, pochi minuti prima del vertice tra il Pd e il presidente Crocetta.
E' stata approvata già giovedì sera. Sarebbe stata perfezionata venerdì. Definita lunedì. E depositata all'Ars ("come previsto", ha precisato il presidente della Regione Rosario Crocetta) entro la giornata di oggi. E invece, nemmeno oggi la "Finanziaria-ter" arriverà in commissione bilancio, dove in queste ore i deputati attendevano il testo tanto annunciato. E del quale il governatore e l'assessore all'Economia Roberto Agnello hanno anche diffuso particolari e dettagli. Dalla "portata" dell'intera manovra (circa 360 milioni di euro, la maggior parte dei quali da utilizzare per garantire gli stipendi dei lavoratori degli enti regionali almeno fino a fine anno), fino a qualche provvedimento specifico, dal reddito minimo garantito alle norme sui precari e sui Pip.
Ma finora, al di là delle dichiarazioni, non c'è altro. E anche oggi la Commissione bilancio ha dovuto alzare le braccia in segno di resa. Il testo non è arrivato. "Debbo prendere purtroppo atto - commenta così il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone - che nemmeno stamattina c'è traccia della manovra in Assemblea".
Un ritardo che sarebbe legato a qualche incomprensione interna alla stesa giunta, che si è riunita stamattina. Non tornano i conti. O almeno, non tutti gli assessori sarebbero contenti. Così, alcuni di loro, presenti all'Ars per prendere parte alle commissioni di merito hanno lasciato Palazzo dei Normanni per recarsi di corsa a Palazzo d'Orleans.
E già ieri il vertice dell'Assemblea regionale aveva lamentato i ritardi nella presentazione del testo. "Temo - ha detto ieri Ardizzone - che tempi possano dilatarsi ulteriormente. E sarebbe molto pericoloso per i siciliani. Non vorremmo che alla fine l'Ars fosse incalzata dagli slogan e dai proclami. O magari, dalle scadenze del giudizio di parifica o da quanto censurato dalla Corte dei Conti. Non vorremo, insomma, che il governo, come al solito, ci chiedesse di lavoare in fretta, finendo poi, come è già accaduto in passato, per produrre un 'obbrobrio'".
Ma il governo Crocetta, come detto, si è riunito nuovamente stamattina, per definire ulteriormente il testo. In quella che sarà una giornata fitta di appuntamenti e di impegni. Alle 15, infatti, è previsto il vertice tra il governatore e i leader regionali del Pd. Non è escluso che anche in quella sede si possa parlare della manovra. Mentre alle 16 il presidente Crocetta è atteso a Sala d'Ercole per una seduta dedicata alla spesa dei Fondi europei.
Ma intanto, crescono i dubbi sulla manovra. Preoccupazioni che oggi poggiano sul nuovo "rinvio", appunto. Nonostante le rassicurazioni di ieri da parte di Crocetta, secondo cui "il governo sta cercando di appostare più risorse possibili per finanziare il salario di solidarietà o reddito di cittadinanza". Ma il nuovo ritardo, come detto, potrebbe essere la spia di qualche problema più serio. "Il parlamento - insiste Ardizzone - è molto preoccupato. Finora siamo fermi alle dichiarazioni di stampa. E magari si finisce per attribuire al parlamento stesso le responsabilità di ritardi dei quali i deputati non hanno alcuna responsabilità. Non è possibile ricevere sempre gli atti finanziari all'ultimo minuto".
"E' davvero insopportabile - rincara la dose il vicepresidente della Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo - il fatto che nemmeno oggi il governo porterà in commissione bilancio la manovra, nonostante le rassicurazioni ricevute nei giorni scorsi. Il mondo del lavoro e la Sicilia attendono lo strumento finanziario per continuare a sperare e credere che la rinascita sia ancora possibile. Questo governo - conclude Vinciullo - non precluda ai siciliani anche la possibilità di sognare". Ma soprattutto di "vivere". La "manovrina" ha coperto gli stipendi fino a fine giugno. Cioè tra due settimane. Da quel momento in poi dovrà pensarci la Finanziaria "vera". Che ancora non è giunta nel Palazzo dal quale dovrà ricevere il via libera.

Canicattìweb

Sicilia, L'Ars avvia un'indagine sulle società partecipate dalla Regione
L'Assemblea avvia un maxi censimento sulle società partecipate della Regione siciliana, che si concluderà con l'invio dell'intero dossier alla Corte dei Conti. Ad occuparsi dell'indagine è la sottocommissione 'partecipate', istituita in seno alla commissione Bilancio, e
presieduta da Vincenzo Vinciullo (Ncd).
Stamani Vinciullo ha stabilito la linea assieme ai deputati presenti in sottocommissione, Giorgio Ciaccio e Claudio La Rocca dei 5stelle. È stato redatto un formulario che sarà trasmesso a tutte le società partecipate, che avranno 15 giorni di tempo per rispondere. Dovranno fornire documenti dettagliati su bilanci, situazione patrimoniale, numeri del personale a tempo indeterminato e determinato con l'indicazione delle date di assunzione, costi relativi ai beni immobili e ai mezzi utilizzati specificando se di proprietà o in affitto, spese per i compensi del management e dei consulenti. La sottocommissione raccoglierà tutti gli atti per un'analisi dettagliata.
«Intendiamo accendere in modo serio un faro su questo settore - dice Vinciullo - Siccome non vogliamo alimentare alcun tipo di sospetto abbiamo stabilito di procedere in maniera lineare, così da evitare anche le incomprensioni come accaduto già in qualche caso durante le audizioni con alcuni responsabili delle società.

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