LA SICILIAIL FATTO. Il 90% del
sistema depurativo non è in regola. Vertice in Capitaneria tra
Comuni, Girgenti Acque, Demanio
Concessioni entro 90
giorni, a1trimenti...
FRANCESCO DI MARE
PORTO EMPEDOCLE. Il 90 è
da sempre il numero della paura. Infatti, c'è di che averne di
paura al cospetto del 90% degli impianti di depurazione di tutti i
tipi, posti da anni sulla fascia costiera tra Agrigento e Sciacca, ma
senza le indispensabili concessioni demaniali o con le concessioni
demaniali scadute e mai rinnovate. Una situazione ditale precarietà
che il comandante della Capitaneria di Porto Empedocle, Massimo Di
Marco ha deciso di affrontare di petto. convocando una riunione
decisamente plenaria. Ieri mattina negli uffici della Capitaneria
empedoclina si sono dunque ritrovati gli esponenti dei comuni di
Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana e Sciacca, dell'Ato
Idrico, di Girgenti Acque, del Demanio Opere marittime regionale,
dell'ex Provincia regionale di Agrigento e dell'Irsap, l'ente
che ha ereditato il carrozzone Asi. C'erano tecnici, ma anche
qualche amministratore comunale. Per Girgenti Acque c'era il
presidente Marco Campione. Ma cosa è emerso? Come detto, è stato
quantificato nel 90% il numero degli impianti di depurazione di fatto
abusivi. Centraline di sollevamento o di funzionamento in generale,
tubi a terra, condotte sottomarine meglio note come «pennelli» e
altro sistema di smaltimento dei liquami ricade in ambito demaniale,
ma di fatto, senza averne titolo, In quel 10% di virtuosità pare che
un posto se lo sia ritagliato l'impianto empedoclino. Per il resto
ce da mettere le mani tra i capelli. Se l'autorità giudiziaria
decidesse questa mattina di andare a sequestrare tutto, non si
potrebbe gridare all'esagerazione. Ma siccome i liquami, specie in
questo periodo devono comunque essere trattati in particolare lungo
le zone costiere, la capitaneria di porto, con l'indispensabile
sostegno della Procura ha di fatto concesso 90 giorni (ecco che torna
il numero della paura) a tutti coloro i quali devono mettersi in
regola con le concessioni demaniali. Chi non l'ha mai avuta se ne
dovrà dotare prima possibile, chi ce l'ha scaduta dovrà
rinnovarla altrettanto in fretta. Facile immaginare come - ad esempio
- Girgenti Acque e Comuni interessati debba scattare un'azione
immediata, improntata alla collaborazione reciproca, sia dal punto di
vista burocratico che tecnico, il tutto, entro i 90 giorni concessi,
periodo entro il quale gli impianti potranno essere utilizzati
normalmente, a tutela dell'ambiente e dei cittadini. Trascorso
questo periodo l'estate sarà già finita, ma si spera che questa
incredibile vicenda possa andare in archivio. Chi non si fosse messo
in regola incapperà nelle sanzioni del caso.
"GREEN MACROFASE 5»
E' stata ultimata la
selezione
Conclusa la selezione di
partecipazione al percorso di accompagnamento alla progettazione di
idee imprenditoriali green Macrofase 5 del progetto Gree Job
Opportunities: «Azioni di sostegno allo start up di imprese green».
L'elenco dei giovani ammessi al progetto è disponibile sulla home
page del sito dell'Ente www. provincia, agrigento. it Il bando era
riservato a 30 giovani, di età tra 20 e 30 anni, residenti nella
provincia di Agrigento disoccupati o inoccupati iscritti ad un corso
di laurea triennale o magistrale specialistica presso Università
italiana oppure in possesso di Diploma di laurea triennale,
magistrale/specialistica o vecchio ordinamento conseguita presso
Università italiana. Il progetto «Gjo-Green Jobs Opportunities,
promosso dalla Provincia di Lecce, in collaborazione con il Centro
Turistico Studentesco e giovanile e la Provincia di Agrigento, si
propone di deare e realizzare una serie di iniziative finalizzate
alla promozione dei «lavori verdi e della sostenibilità nelle
Province di Lecce e Agrigento. In particolare, mira a informare ed
orientare studenti universitario neolaureati nella valorizzazione dì
beni ambientali e culturali, e successivamente a supportarli nella
ideazione e creazione di idee imprenditoriali innovative nel settore
della green economy.
Tutti insieme
appassionatamente
la prima volta il
Consiglio comunale non è spaccato: «Evitare il dissesto»
Tutti insieme,
appassionatamente. Dopo due annidi scontri, polemiche e a volte anche
offese condite da minacce e ricorso alle vie legali, il Consiglio
comunale di Agrigento si riscopre unito e coeso per far fronte al
difficile periodo che ci si troverà ad affrontare. L'ascia di
guerra viene sepolta con una nota stampa congiunta dei capi- gruppo
Cinzia Puleri, Lillo Pisano, Marco Vullo, Alfonso Mirotta, Alfonso
Vassallo e Nino Amato, al termine di una conferenza dei capigruppo
«dove dicono - si è discusso sull'attuale situazione politica
del Comune di Agrigento, alla luce delle dimissioni del sindaco.
Situazione politica che, al momento, vede il Consiglio comunale come
unico organo eletto dal popolo ed in quanto tale la responsabilità
dello stesso Consiglio è fondamentale per una collaborazione fattiva
e pro- positiva nei confronti del Commissario che verrà designato
dalla Regione per traghettare il Comune a nuove elezioni. Pertanto
concludono -, in questa fase così delicata per la vita
politico-amministrativa per l'Ente, gli stessi Gruppi consiliari si
assumono. responsabilmente l'impegno di un'azione sinergica ed
incisiva, nell'interesse esclusivo della città, accantonando
polemiche e contrasti». L'appello alla coesione pare sia partito
nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio comunale Aurelio
Trupia, il quale ha ricordato a tutti che l'Aula «Sollano»
rimarrà l'unico «baluardo» della politica a Palazzo San
Domenico. «E' evidente spiega che in questa fase di
passaggio non si potrà fare quasi nulla con il sindaco facente
funzioni per mancanza di tempo e di condizioni burocratiche. La
partita con la città si gioca evidentemente con l'arrivo del
commissario, ed è indispensabile che il Consiglio comunale si
presenti coeso per difendere i cittadini da eventuali provvedimenti
che possano rispondere solo alle necessità burocratiche e non a
quelle del territorio». Un esempio? «Beh, innanzitutto il tanto
paventato dissesto - risponde - Sarà compito nostro cercare ogni
soluzione possibile per scongiurare questa eventualità cercando
soluzioni alternative».
IL GENERALE
AGRIGENTINO nuovo comandante dell'Unifil, la missione di pace Onu
in Libano Comanderà Portolano
Sarà un agrigentino il
nuovo comandante di Unifil, la missione di pace Onu in Libano. Si
tratta del generale di Divisione Luciano Portolano, personalità
molto conosciuta in ambito internazionale. La notizia è stata
diffusa in nottata dal televideo Rai a seguito dell'annuncio dato
all'assemblea delle Nazioni Unite dal segretario generale Ban Ki
Moon. Portolano ha 54 anni ed ha una lunga esperienza alle spalle per
avere operato in numerose missioni all'estero, tra cui le ultime,
in ordine di tempo, in Iraq ed in Afghanistan dove ha guidato il
contingente italiano quando era al comando della Brigata Sassari. Tra
le altre cose è stato anche per tre anni addetto militare all'amba
sciata italiana a Londra. Recentemente è stato insignito della
"Legion of Merit", la più alta onorificenza americana,
concessagli dal presidente statunitense Barak Obama, e che gli è
stata consegnata personalmente dal generale John Allen che fu il
comandante delle truppe alleate in Afghanistan e che lo ebbe in
quell'occasione alle proprie dipendenze. Nella motivazione relativa
alla concessione sono stati sottolineati «il servizio meritorio e la
superba capacità di leadership» dell'ufficiale italiano. Numerosi
gli altri riconoscimenti ricevuti, a testimonianza di una carriera
brillante che gli ha conferito un elevato grado di prestigio anche a
livello internazionale, cosa che avrà pesato non poco sulla scelta
che stata operata dagli organi dell'Onu, oltre al fatto che
l'Italia è uno dei paesi che ha il contingente più numeroso nella
missione di pace libane se. E' il terzo generale italiano che
assume il comando della missione Onu in Libano, dopo il mandato
triennale nel 2007 di Claudio Graziano (attuale capo di Stato
Maggiore dell'Esercito) e dopo il periodo di due anni svolto dal
comandante uscente Paolo Serra, cui il segretario delle Nazioni Unite
ha rivolto parole di ringraziamento per il lavoro compiuto nel
biennio che sta portando a termine. Lo scambio delle consegne, e
dunque l'insediamento del nuovo comandante di Unifil, è previsto
per il 24 luglio prossimo. S.Z
GIORNALE DI SICILIA
ex Provincia
Manutenzione Revocata
la gara
La gara relativa ai
lavori di manutenzione straordinaria delta copertura del palazzo sede
della Provincia regionale di Agrigento sé tata revocata. A firmare
la revoca è stato il dirigente Mario Concilio. La revoca della gara,
già pubblicata dall'ente, è stata fatta, e dunque la gara non verrà
espletata, per adeguare il progetto e gli elaborati tecnici alla
normativa vigente. (CR)
ex Provincia
Si sono concluse le
selezioni del «Gree Job»
Conclusa la selezione di
partecipazione al percorso di accompagnamento alla progettazione di
idee imprenditoriali green Macrofase 5 progetto Gree Job
Opportunities: "Azioni di sostegno allo start up di imprese green".
L'elenco dei giovani ammessi al progetto è disponibile sulla home
page del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it.
ENTI. La maggior parte
delle somme utilizzate prima dell'arrivo del commissario
Spese di
rappresentanza, nel 2013 la Provincia ha speso cinquemila euro
Ammonta a poco più di 5
mila euro (5.261 euro per la precisione), la somma spesa per
interventi di rappresentanza dell'ex Provincia, oggi Libero
consorzio comunale nell'anno 2013. Lo hanno reso noto i dirigenti
Giuseppe Vella, segretario generale (1ell'Eflte ed il responsabile
del servizio finanziario, Fabrizio Caruana. La maggior parte delle
somme sono state impiegate nei primo semestre, quando ancora era in
carica il presidente Eugenio D'Orsi e la sua giunta. Nel dettaglio,
90 euro sono stati spesi per l'ospitalità di un gruppo di
imprenditori britannici, 120 euro per l'acquisto di una corona di
alloro per la festa del 25 aprile, 150 euro perla festa della
Repubblica ed il commiato al dottor Burruesci, in organico alla
Questura di Agrigento, 120 euro per una corono da utilizzare per la
festa delle forze armate, 160 euro per la corona sistemata nella
stele del giudice Livatino e 200 per quella deposta sulla statale 640
per Caltanissetta nei pressi del luogo dell'uccisione del giudice
Antonino Saetta e del figlio Stefano. Il resto sono tutti soldi spesi
per pranzi e rinfreschi. Il più consistente è il buffet da 800 euro
in occasione della presentazione a Palma di Montechiaro del libro del
professor Francesco D'Orsi Meli, zio dell'ex presidente della
Provincia, Eugenio D'Orsi. Queste le spese per gli altri
rinifreschi: per la visita di imprenditori inglesi è stata spesa la
somma di 275 euro mentre i pranzi sono costati 425 euro; 495 euro è
costato il rinfresco in occasione della visita del gruppo
folcloristico, 180 euro i pranzi offerti ai tecnici ed ai dirigenti
dell'Anas, 65 euro il rinfresco per gli alunni della scuola
Manzoni, 462 euro per la visita degli studenti del liceo Ugo Foscolo
e Liceo Sciascia di Canicattì, 440 euro per la visita degli alunni
dell'istituto Roncalli di Grotte, 150 euro per pranzi istituzionali
con l'onorevole Roberto Di Mauro e con il presidente del Cupa, il
Consorzio universitario, 363 euro per la visita degli studenti
dell'istituto Vivaldi" di Porto Empedocle, 407 euro per la visita
di una delegazione dei paesi europei (progetto Comenius) ed un coffee
break in occasione della costituzione della Srr, società di
regolamentazione dei rifiuti per un costo di 22 euro. (PAPI)
SCUOLA. Locali
destinati all'inizio dello scorso anno alla media Pirandello per
ospitare una classe di primo
Il «Marconi» sarà
trasferito al «Crispi»
Si è appena concluso
l'anno scolastico, del quale inizia oggi per i maturandi la coda
più attesa degli esami di maturità, ma lo sguardo per l'Istituto
Professionale Marconi è già rivolto al prossimo mese di settembre
ed agli scenari possibili relativi al futuro della scuola. La
mancanza di locali dove svolgere le lezioni e tutte le attività
didattiche che caratterizzano il corso professionale che tanto ha
penalizzato i pochi studenti del Marconi ormai rimasti e costretti a
sopportare fastidiosi turni pomeridiani, ospiti del Liceo Scientifico
Sciascia, dovrebbe essere superata proprio entro i mesi estivi in
modo da garantire il regolare avvio del nuovo anno scolastico. La
speranza, alimentata invano nei mesi scorsi, di trovare una nuova
soluzione per gli studenti del Marconi sembra adesso essersi
trasformata in certezza ed è legata al fatto che, a meno di
ulteriori stravolgimenti,dal prossimo anno scolastico il
Professionale sarà ospitato nei locali siti nel quartiere di
Borgalino, adiacenti alla scuola elementare Crispi, che sono stati
destinati all'inizio dello scorso anno scolastico alla scuola
inedia Pirandello per ospitare una classe di primo anno dell'istituto
guidato dal dirigente scolastico Giovanna Pisano. La scelta di
destinare al Marconi questi locali è maturata già nelle scorse
settimane quando si è avuta la certezza del numero esiguo di alunni
che hanno deciso di iscriversi, per l'anno scolastico 2014/2015
,proprio alla prima classe della scuola media Pirandello, allocata a
Borgalino. Da qui la decisione del sindaco Vincenzo Corbo, d'accordo
con il dirigente scolastico della scuola Pirandello, di revocare la
concessione dei locali all'Istituto comprensivo e di dare il via
libera, quindi, al Professionale Marconi. (GIMO)
ENTI LOCALI Il sindaco
dimissionario Zambuto: «La legge va rispettata anche quando non è
una buona legge»
Agrigento attende il
nome del commissario
Pochi giorni ancora e la
Regione nominerà il commissario ad acta che guiderà il Comune di
Agrigento dopo le dimissioni del sindaco Marco Zambuto. Una decisione
potrebbe essere presa in settimana. Già venerdì scorso da Palazzo
dei Giganti è stata inoltrata copia della lettera di dimissioni:
destinatario il Dipartimento degli Enti locali. «Non ne ho ancora
preso visione - dice l'assessore regionale Patrizia Valenti , la
legge m'impone di scegliere tra dirigenti in pensione o anche in
servizio». L'attesa ad Agrigento cresce. Il dibattito è aperto
anche su Facebook, dove c'è chi propone Nicola Scilabba, il
funzionario regionale passato alla storia per essere riuscito a dare
acqua tutti i giorni e per questo ancora «amato» dagli agrigentini.
C'è anche chi ha avviato una petizione per fare diventare sindaco
di Agrigento Lillo Firetto, attuale sindaco della vicina Porto
Empedocle.Il commissario guiderà il Comune con i poteri della giunta
fino a nuove elezioni, ben che vada nella sessione primaverile.
Dunque passerà almeno un anno. Il dimissionario Zambuto intanto
torna a spiegare la sua scelta: «Il gip ha ritenuto di condannarmi a
due mesi per una pagina pubblicitaria. Fatto che, in sede di appello,
dovrà essere esaminato, dato che io non ho commissionato alcuna
pubblicità e, conseguentemente, né il Comune né la Fondazione
hanno pagato alcunché». «Data la prevalenza delle assoluzioni e la
lieve condanna, avrei potuto chiedere - aggiunge Zambuto - una minima
sospensione dalla carica, per ritornare subito dopo in attività. Ho
seguito, invece, i miei sentimenti, ho interrogato la mia coscienza
ed ho rassegnato le dimissioni irrevocabili. Un atto di amore nei
confronti della mia città che non può essere macchiata da alcun
tipo di dubbio». Zambuto sottolinea che «le leggi, anche se
ingiuste, e la "Severino" di certo non è una buona legge ed è
palesemente anticostituzionale, vanno comunque rispettate». (AB)
IL CASO. La manovra,
che oggi dovrebbe arrivare in commissione, garantisce risorse a
Comuni, precari, forestali e teatri, eri sera confronto tra Crocetta
e i vertici del Pd
Slitta ancora la
presentazione della Finanziaria ter all'Ars
Trovata parte della
copertura finanziaria per il reddito minimo destinato ai disoccupati:
un contributo per clii incassa meno di 5 mila euro all'anno. Nella
Finanziaria ter approvata dal governo per questa voce ci Sono 38
milioni. Ecco l'unica nota nuova di una manovra che ancora stenta
ad arrivare all'Ars, in una giornata convulsa, in cui a slittare è
anche il confronto tra Crocetta e i vertici del Pd. Il governo
continua a modificare il testo della manovra e la commissione
Bilancio, che l'avrebbe dovuta esaminare ieri mattina, non si è
potuta concentrare neanche sulle due leggine: quella che tutela i
testimoni di giustizia e quella clic riguarda l'impignorabilità
della prima casa. La Finanziaria, che oggi dovrebbe arrivare in
commissione, dovrebbe garantire risorse a Comuni, precari, forestali,
teatri e vari enti regionali fino a fine anno. La manovra vale già
360 milioni, che però non sono ancora sufficienti a garantire tutti
gli interventi che Crocetta vorrebbe finanziare. Nelle stesse ore il
presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha protestato per i
ritardi: «La manovra doveva essere già pre5eItata e invece leggiamo
solo annunci sui giornali. Il governo spedisca subito i documenti e
sia pronto a illustrarli in aula e nelle commissioni><.
L'assessore all'Economia Roberto Agnello rimanda al mittente le
accuse dei ritardi: "E' tutto fisiologico. Stiamo definendo i
documenti. Nel frattempo, la manovra bis ci consente distare
tranquilli. Incardineremo la Finanziaria ai primi di luglio". Sul
fronte politico, il confronto tra il Pd e Crocetta, si è svolto
nella tarda serata. Al centro, le questioni aperte dall'area
Cuperlo che attualmente non è rappresentata in giunta e l'azione
del governo sulle riforme. Il presidente era atteso nella sede del Pd
in via Bentivegna a Palermo alle 14.30. Dopo tre ore di attesa,
Crocetta ha chiamato il segretario Fausto Raciti chiedendo il rinvio
della riunione a oggi, ma alla fine è stato deciso di aggiornare
l'incontro alle 21. Crocetta ha avvertito il partito mentre si
trovava a Palazzo dei Normanni, dopo aver partecipato a Palazzo
d'Orleans alla riunione di giunta. Sarebbero stati diversi i
tentativi dei dirigenti democratici, nel corso del pomeriggio, di
mettersi in contatto col presidente della Regione. Soltanto dopo le
16 il governatore avrebbe detto di aver «frainteso» e di attendere
a Palazzo d'Orleans i compagni di partito, tutti presenti invece,
nella serie del Pd. Ad attenderlo, oltre a Raciti, c'erano anche la
vice Mila Spicola, il capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi, il
presidente della direzione Giuseppe Lupo, il presidente
dell'Assemblea dei partito Marco Zambuto e il responsabile
organizzativo Antonio Rubino. A protestare contro la "stasi", del
governo è la fronda interna all'Udc: «Il secondo governo Crocetta
ha lasciato irrisolti i limiti dei primi venti mesi di governo» -
attaccano i deputati Nino Dino, Calogero Firetto, Margherita La Rocca
e Mimmo Turano -. Era e rimane imprescindibile una compagine con
maggiore respiro politico e autorevolezza, in grado di far fronte
alle gravi criticità finanziarie e ad un piano strategico per il
turismo«. Critico anche Vincenzo Vinciullo, vicepresidente della
commissione Bilancio: «Siamo alla schizofrenia politica. In ballo
c'è il fallimento della Regione». G.VAR
Agrigentoweb
Valle dei Templi. Le
economie generate dall'infopoint turistico
Sono 10.583 le
informazioni somministrate in undici mesi dall'infopoint turistico
attivato dal Distretto Turistico Valle dei Templi, all'interno del
Parco Archeologico. Sono state servite in totale 26.458 persone, il
43,28 per cento di lingua Italiana e il 56,72 per cento stranieri.
Grazie alle indicazioni
fornite, il 15,51 per cento ha deciso di prolungare la permanenza ad
Agrigento oltre le due ore di visita programmate, generando
un'economia per effetto di un servizio che necessita di ulteriori
investimenti di risorse umane e finanziarie per garantire e
potenziarne le funzioni.
Questi e altri dati
statistici sull'andamento dei flussi nella Valle dei Templi in
rapporto alle presenze dei turisti nelle strutture alberghiere,
saranno presentati oggi, nel corso di una conferenza stampa in
programma dalle 10,30 a Casa Sanfilippo.
Saranno presenti
l'amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano
Pendolino, il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi,
Paolo Pullara, il coordinatore dell'infopoint, Claudio Castiglione.
I lavori saranno aperti
dal direttore del Parco Archeologico, Giuseppe Parello. L'attività
dell'infopoint si è potuta mantenere anche grazie all' impegno
del Mudia e di Legambiente che, con il coordinamento di don Giuseppe
Pontillo e di Claudia Casa, i quali saranno presenti alla conferenza,
hanno messo a disposizione propri volontari per assicurare il
servizio.
Agrigentoflash
Agrigento, tra qualche
giorno il nome del commissario
L'Assessore regionale
Patrizia Valenti tra la fine di questa e l'inizio della prossima
settimana, nominerà il Commissario ad acta che dopo le dimissioni
del sindaco Marco Zambuto, guiderà il Comune di Agrigento per i
prossimi mesi fino a nuove elezioni amministrative. La scelta così
come impone la legge sarà tra dirigenti in servizio o anche in
pensione. Il commissario guiderà il Comune con i poteri della giunta
e resterà in carica almeno sei mesi. Intanto è arrivata al
Dipartimento degli Enti locali la copia della lettera di dimissioni
di Zambuto, il quale nei prossimi giorni, ha dato ai suoi legali di
presentare appello contro la sentenza di condanna del Tribunale di
Agrigento, a 2 mesi e 20 giorni di reclusione per un caso di abuso
d'ufficio nell'ambito del processo scaturito da un'inchiesta
della Procura su presunte irregolarità nella gestione della
Fondazione Luigi Pirandello.
Turismo, Cimino:
"Interventi adeguati per rilanciare l'economia"
"Esigenze e
problematiche del settore turistico agrigentino al centro
dell'incontro svolto ieri sera, in un noto hotel di San Leone, tra
l'assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris e gli
albergatori agrigentini. Un appuntamento fortemente voluto dal
deputato regionale del Mps, Michele Cimino, sensibile alla necessità
di una seria pianificazione di interventi a sostegno
dell'imprenditoria agrigentina per rilanciare il turismo nella
Città dei Templi, quale potenziale per una ripresa economica ed
occupazionale della nostra provincia. Presente all'incontro, oltre
al presidente di Federalberghi, Francesco Picarella e numerosi
titolari di strutture recettive, anche il Dirigente regionale ai Beni
Culturali, Rino Giglione.
"Supportare un lavoro
di pubblicità e promozione di questo territorio affinché la Valle
diventi la miglior pubblicità per tante altre cose e non solo luogo
di passaggio- afferma l'assessore Stancheris-. Un incontro
operativo utile per conoscere le problematiche che presenta questa
terra e le azioni future da portare avanti, inserendo concretamente
nel programma di promozione regionale un progetto che riguardi
Agrigento nello specifico".
Dall'incontro è emersa
la necessità da parte degli albergatori di rivedere e snellire le
procedure burocratico- amministrative dell'assessorato e di
potenziare idee alternative al turismo mordi e fuggi, inserendo i
percorsi enogastronomici.
"Pensiamo di creare
itinerari turistici-paesaggistici e culturali oltre la Valle, che
possano interessare dalla Strada degli Scrittori, ai vini,
all'offerta di mare come la Scala dei Turchi, realizzando
un'offerta completa- ribadisce l'assessore Stancheris- Inoltre,
l'idea di creare un pacchetto turistico che propone volo, museo,
Valle ed hotel, potrebbe essere un'idea realizzabile con
un'apertura da parte dei Beni Culturali, ciò consentirebbe agli
albergatori di vendere anticipatamente il biglietto. Una
programmazione necessaria perché ormai si lavora sulle linee di un
turismo globalizzato, in cui la pretesa è di un anno di anticipo
rispetto alla proposta e ciò può preservare alcune iniziative come
la Sagra del Mandorlo in Fiore, che sono storiche per Agrigento,
potrebbe essere un impegno per il 2015″.
Non solo la provincia di
Agrigento, tra i punti trattati ma riflettori accesi sul centro
storico di Agrigento. E' quanto hanno sottolineato gli albergatori.
"Abbiamo cercato di
riprogrammare - afferma Francesco Picarella - le dinamiche
burocratiche della regione in merito agli eventi in programma
nell'agenda del governo Crocetta. Finora è mancata una unicità
di intenti. Durante l'incontro abbiamo presentato all'assessore
un territorio bello come la nostra provincia ed in particolare
Agrigento centro ed inoltre, confermiamo la nostra disponibilità a
collaborare per la riapertura del Palacongressi, avviando, cosi, un
potenziale percorso di turismo congressuale".
Livesicilia
Formazione, rifiuti e
Fondi Ue
Nuovo patto tra il Pd
e Crocetta
di Chiara Billitteri e
Accursio Sabella
PALERMO - Si rivedranno
un'altra volta. Già nel corso di questa settimana. E la novità, la
vera notizia è proprio lì. Il Pd e Crocetta hanno ripreso a
dialogare. Un riavvicinamento sancito da un vertice iniziato sotto i
peggiori auspici, a dire il vero. Inizialmente previsto per le 15, è
stato "snobbato" dal governatore che ha prima riunito gli
assessori per poi recarsi all'Ars. Così, la riunione è slittata
alle 20. Ed è durata quasi tre ore. Alla fine, il partito e il
presidente hanno siglato una sorta di "patto". Su alcuni
temi importanti come la Formazione, i rifiuti, la programmazione
europea e l'acqua pubblica, si lavorerà insieme.
"Insieme - precisa
il segretario Raciti - significa che le riforme andranno discusse
insieme al partito. Che dovrà conoscerle preventivamente". Non
si sarebbe parlato, invece, durante il vertice, di rimpasto. Almeno
non in maniera esplicita. Quasi certamente, però, se ne riparlerà
tra due o tre giorni. Resta sul tappeto la richiesta di Raciti:
"Rivedere l'intera delegazione del Pd in giunta, al di là delle
possibili conferme o dei possibili innesti". Il governatore dal
canto suo ha aperto a un ingresso in giunta dell'area del Pd che fa
capo ai cuperliani. Un'esigenza del resto condivisa anche dalle
diverse aree dal partito. Lo stesso auspicio, nel primo pomeriggio,
era stato espresso ad esempio dal capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi
e dall'ex segretario regionale Giuseppe Lupo. La "via di mezzo",
insomma non è così distante dalle due parti. "Abbiamo
precisato al presidente - spiega però Raciti - che il tema non è e
non sarà mai l'ingresso di qualche cosiddetto 'cuperliano'. Non ci
interessa. L'incontro di oggi semmai ha sancito un principio base,
che deve valere per il futuro: c'è un luogo nel quale vanno prese le
decisioni. Ed è la segreteria regionale".
Crocetta dal canto suo è
laconico. Appena dopo il vertice, ecco subito un'altra riunione, sul
tema della manovra finanziaria. Il governatore parla comunque di un
"incontro andato bene" e di "clima positivo". Il
presidente, però, durante la riunione col partito avrebbe difeso
accoratamente l'operato dei suoi governi in questo anno e mezzo di
legislatura. Lì le maggiori frizioni con alcuni big democratici che
invece hanno espresso un parere fortemente negativo su questa prima
fase dell'era Crocetta.
Ma adesso, come detto,
molto dovrà cambiare. A partire da uno dei capisaldi della
"rivoluzione crocettiana": la Formazione professionale.
"Abbiamo chiesto - dice Raciti - che il governo metta
immediatamente mano a un vera e seria riforma del settore. Da esitare
entro, al massimo, due settimane. Ovviamente dopo averla concertata
col Pd. Bisogna dare immediatamente una risposta alle migliaia di
famiglie rimaste in mezzo a una strada. E lavorare a una riforma che
chiami in causa anche gli altri assessorati. L'assessore Scilabra? Il
Pd non chiede la testa di nessuno. Ma anche la riforma della
Formazione dovrà essere discussa preventivamente col partito".
Una sorta di canale
preferenziale. Di rapporto privilegiato. Che allontani dal governo
l'influenza di lobby, e forze sociali più o meno esterne alla
politica. Questo il senso del nuovo "patto". Resta da
vedere solo quanto durerà.
Aggiornamento 19.55 E'
appena iniziato il vertice tra gli esponenti del Pd e il governatore
Rosario Crocetta.
Per non tardare ha
preferito disertare l'incontro con i vertici del Partito
democratico. Ha fatto attendere i "compagni" di partito per
quasi tre ore. Poi, tutto rinviato alle 21. Il presidente della
Regione, Rosario Crocetta, aveva già preso un impegno: oggi doveva
riferire in aula, a Palazzo dei Normanni, sulle linee guida della
nuova programmazione europea.
Un passo fondamentale,
visto che (come ha detto lui stesso) l'impiego dei fondi relativi
al periodo 2007-2013 "è stato un totale fallimento". Meno di 900
milioni - spiega il governatore - spesi in sessantuno mesi, "fino
a prima del mio insediamento, noi invece in diciotto mesi abbiamo
raddoppiato la cifra, portandola a più di 1.700.000 euro". Per
colpa di questi numeri, aggiunge Crocetta, "ci lecchiamo ancora le
ferite". Adesso, però, l'intenzione è quella di avviare un
percorso totalmente nuovo. "Un percorso che coinvolga in primo
piano anche la politica - afferma il presidente della Regione -
con la quale lavoreremo e a cui chiederemo di fare delle proposte che
inseriremo nella nuova programmazione".
Gli obiettivi sono
principalmente undici: investire nello sviluppo tecnologico e
migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione,
promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, nello
specifico quelle del settore agricolo e della pesca, portare avanti
uno sviluppo ecosostenibile e tutelare l'ambiente, promuovere nuovi
sistemi di trasporto e il relativo uso efficiente delle risorse. E
ancora: promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei
lavoratori, investire nell'istruzione e nel diritto allo studio,
promuovere l'efficienza dell'amministrazione pubblica. Ma
soprattutto più inclusione sociale. Più solidarietà.
Su questo punto Crocetta
punta tutto: "Vanno bene i soldi alle imprese che creano lavoro -
spiega a Sala d'Ercole - , ma poi ci sono anche quelli che a
lavoro non possono andare. Dobbiamo impegnarci a sostenere le fasce
deboli. Non è un obiettivo anti-economico, anzi. Non possiamo vedere
la programmazione come isolata, ma va inserita nel contesto delle
modifiche di bilancio che facciamo. Ad esempio, in questa manovra
stiamo ipotizzando un progetto di cittadinanza solidale: un sussidio
alle famiglie con un Isee inferiore a 5.000 euro l'anno. A questo
capitolo aggiungeremo risorse del Pac. Vanno integrate le politiche
tra Po-Fesr e bilancio della Regione". E per fare tutto questo il
governo non intende lavorare da solo. E se finora c'è stato uno
scarso coinvolgimento del parlamento - cosa che in molti, tra i
deputati, rimproverano al governatore - la colpa è stata "delle
continue emergenze": "Il mio governo - spiega Crocetta - ha
iniziato a mettere una serie di paletti per uscire dalla crisi
inarrestabile, adesso bisogna continuare sulla strada dello sviluppo.
Ma in questo anno abbiamo avuto troppe emergenze: bilancio,
forestali, stipendi. Non abbiamo avuto il tempo di confrontarci su
temi come questi. E l'elemento centrale doveva essere anche il
coinvolgimento dei Comuni. Per questo - continua il presidente -
abbiamo già avviato il confronto con le parti sociali e con il
partenariato, abbiamo fatto incontri con i gruppi di maggioranza e
minoranza, faremo il dibattito in parlamento e poi riteniamo di dover
sentire i sindaci. Le tematiche delle aree metropolitane sono diverse
rispetto a quelle delle altre realtà. Stiamo cercando di fare un
programma omogeneo che rispetti tutti. Povertà, sviluppo delle
imprese, tutela dell'ambiente, riqualificazione urbana delle città e
valorizzazione del patrimonio siciliano: turismo, agricoltura. Poi la
lotta alla povertà".
Queste le linee guida
delle politiche della programmazione. "Con i fondi europei possiamo
fare crescita intelligente ed eco-sostenibile", dice Crocetta. E
l'aula, domani, dirà la sua.
18.30 Il presidente della
Regione conclude la sua relazione sui Fondi Ue: "Non voglio
eliminare l'elemento solidarietà. Vanno bene i soldi alle imprese
che creano lavoro, ma poi ci sono anche quelli che a lavoro non
possono andare. Dobbiamo impegnarci a sostenere le fasce deboli. Non
è un obiettivo anti-economico, anzi. Il mio governo ha iniziato a
mettere una serie di paletti per uscire dalle emergenze, adesso
bisogna continuare sulla strada dello sviluppo. Lavoreremo insieme
con il Parlamento e cercheremo di inserire nella nuova programmazione
tutte le vostre proposte. Ma dobbiamo verificare l'andamento dei
lavori, dobbiamo esercitare un controllo".
18.22 Crocetta continua
con l'elenco dei punti cardine che dovrà contenere la nuova
programmazione: "Inclusione sociale, istruzione: riforma per il
diritto allo studio, che approveremo la prossima settimana in giunta,
ad esempio. Poi la riforma della Formazione. Per questo stiamo già
discutendo con i gruppi, dovrà essere pronta entro quindici giorni".
18.18 Crocetta: "Questo
governo non vuole lavorare da solo. Ma in questo anno abbiamo avuto
troppe emergenze: bilancio, forestali, stipendi. Non abbiamo avuto il
tempo di confrontarci su temi come questi. L'elemento centrale doveva
essere il coinvolgimento dei Comuni, e invece ci sono stati problemi
continui".
18.10 Crocetta: "Le
società partecipate avrebbero potuto aiutare nella spesa, nella
velocità di sviluppo dei programmi operativi: potrebbero diventare
strumenti preziosi per la programmazione".
18.02 Crocetta: "La
programmazione 2007-2013 ha fallito. Ancora oggi ci lecchiamo le
ferite. E la nuova programmazione si inserisce in un contesto molto
critico: una brutta situazione economico. Nel 2012 c'è stata la fase
più recessiva in Sicilia, che ha raggiunto il picco massimo di una
crisi iniziata nel 2007. Finora c'è stata un'incapacità di spesa
fortissima. Nel settore turistico, ad esempio, non si è riuscito a
centrare l'obiettivo. Ci sono tante questioni che devono pesare di
più: la destagionalizzazione per esempio".
17.55 Crocetta: "Non
possiamo vedere la programmazione come isolata, ma inserita nel
contesto delle modifiche di bilancio che facciamo - continua il
governatore dal podio di Sala d'Ercole - . Ad esempio, in questo
bilancio stiamo ipotizzando un progetto di cittadinanza solidale: a
questo capitolo aggiungeremo risorse del Pac. Politiche integrate tra
Pd-Fesr e Bilancio. Ma la nuova programmazione dovrà tenere conto
del Fondo di sviluppo e coesione. Su questo dobbiamo essere sinceri e
leali per evitare che nascano le solite polemiche. Abbiamo 835
milioni rimanenti, ma più di 500 milioni sono impegnati a garanzia
del bilancio. I buchi di bilancio precedente ci hanno penalizzati e
costretti a fare questo, non l'abbiamo fatto per cattiveria, anzi:
avremmo dovuto chiedere altre tasse ai cittadini. Tutte le risorse
non impegnabili entro il 30 giugno pensiamo di utilizzarle per
finanziare opere incompiute, il resto verrà messo nel nuovo fondo di
sviluppo e coesione".
17.50 Ancora Crocetta:
"Vogliamo fare un lavoro nuovo: abbiamo già avviato il
confronto con le parti sociali e con il partenariato, abbiamo fatto
incontri con i gruppi di maggioranza e minoranza, faremo il dibattito
in parlamento e poi riteniamo di dover sentire i sindaci. Le
tematiche delle aree metropolitane sono diverse rispetto a quelle
delle altre realtà. Stiamo cercando di fare un programma omogeneo
che rispetti tutti. Povertà, sviluppo delle imprese, tutela
dell'ambiente, riqualificazione urbana delle città e valorizzazione
del patrimonio siciliano: turismo, agricoltura. Poi la lotta alla
povertà: queste le linee guida delle politiche coesione della
programmazione. Con i fondi europei possiamo fare crescita
intelligente ed eco-sostenibile".
17.46 Prende la parola il
presidente Crocetta, che esporrà le linee guida della nuova
programmazione: "Mi verrebbe voglia di dire che gli unici
dirigenti cattivi delle partecipate sono Cicero e Igroia - dice
rivolto al deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo, che ha chiesto
chiarimenti sulle assunzioni a Sicilia e-Servizi - . Vi preoccupate
solo di loro. Ma non voglio fare polemiche. La manovra è pronta, non
siamo in ritardo ma nei tempi. Sono felice invece di affrontare le
tematiche legate alla programmazione europea, i passati governi non
hanno mai coinvolto deputati e politici".
17.40 Sarebbero stati
diversi i tentativi dei dirigenti democratici, nel corso del
pomeriggio, di mettersi in contatto col presidente della Regione.
Soltanto dopo le 16 il governatore avrebbe detto di aver "frainteso"
e di attendere a Palazzo d'Orleans i compagni di partito, tutti
presenti invece, nella sede del Pd in via Bentivegna.
17.35 Il governatore ha
comunicato ai vertici della segreteria regionale del PD appena un
quarto d'ora fa che "per motivi istituzionali" non avrebbe
potuto partecipare al vertice previsto. Tutto rinviato a stasera.
17.32. "La riunione
al Pd? È stata rinviata alle 21 di stasera. Dovevamo chiudere una
giunta urgente, tutti i problemi legati al fondo di coesione e
sviluppo. Raciti non è ottimista? Gramsci parlava di pessimismo
della volontà e ottimismo dell'intelligenza. Bisogna vedere se lui
ha voglia o meno di incontrarmi. Se ne ha ci metta volontà e
ottimismo, io lo sono". Lo ha dichiarato Rosario Crocetta,
giungendo a Palazzo dei Normanni.
17.30. "In questi
giorni abbiamo lavorato duramente sulla manovra bis. Non ter, perché
quella approvata giorni fa era una pezza messa sulle urgenze, non la
riconosciamo come una cosa nostra. La manovra in discussione oggi ha
subito diverse modifiche, domani sarà in commissione. Con Agnello
non ci sono disaccordi, daremo priorità ai poveri in maniera molto
innovativa. E lanciamo anche un nuovo tema: la cittadinanza solidale
che prevederà anche l'inclusione sociale del diritto di
cittadinanza. Poi misure per le famiglie più povere, con Isee sotto
i 5.000 euro. Verrà escluso chi ha altre forme di sussidio, Pip o
cantieri di servizio". Lo dichiara il presidente Crocetta,
appena arrivato all'Ars.
16.10 L'appuntamento era
previsto per le 15. E dalle 14.30 i big del pd erano già sotto la
sede di via Bentivegna. Ma ancora il presidente della Regione
Crocetta non è arrivato al vertice previsto col partito. Un ritardo
che pare dovuto ai lavori in corso in giunta.
15.20 In attesa del
presidente Crocetta, l'ex segretario regionale Giuseppe Lupo accenna
ad alcuni dei punti che il partito proporrà a Crocetta: "Dobbiamo
accelerare sulle norme riguardanti l'acqua pubblica, il turismo (il
ddl è già pronto), l'applicazione della riforma Renzi sulla
pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa. Le
modifiche in giunta? Anche io penso che tutte le aree debbano essere
rappresentate".
Aggiornamento 15.05 "Al
presidente Crocetta proporremo alcuni punti programmatici su
questioni che consideriamo fondamentali. Rimpasto? Io parlerei di
qualche possibile aggiustamento. Ma spetta al presidente decidere
come e quando fare. Credo sia giusto che tutte le aree del Pd siano
rappresentate". Lo dichiara il capogruppo del Pd all'Ars Baldo
Gucciardi, pochi minuti prima del vertice tra il Pd e il presidente
Crocetta.
E' stata approvata già
giovedì sera. Sarebbe stata perfezionata venerdì. Definita lunedì.
E depositata all'Ars ("come previsto", ha precisato il presidente
della Regione Rosario Crocetta) entro la giornata di oggi. E invece,
nemmeno oggi la "Finanziaria-ter" arriverà in commissione
bilancio, dove in queste ore i deputati attendevano il testo tanto
annunciato. E del quale il governatore e l'assessore all'Economia
Roberto Agnello hanno anche diffuso particolari e dettagli. Dalla
"portata" dell'intera manovra (circa 360 milioni di euro, la
maggior parte dei quali da utilizzare per garantire gli stipendi dei
lavoratori degli enti regionali almeno fino a fine anno), fino a
qualche provvedimento specifico, dal reddito minimo garantito alle
norme sui precari e sui Pip.
Ma finora, al di là
delle dichiarazioni, non c'è altro. E anche oggi la Commissione
bilancio ha dovuto alzare le braccia in segno di resa. Il testo non è
arrivato. "Debbo prendere purtroppo atto - commenta così il
presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone - che nemmeno stamattina c'è
traccia della manovra in Assemblea".
Un ritardo che sarebbe
legato a qualche incomprensione interna alla stesa giunta, che si è
riunita stamattina. Non tornano i conti. O almeno, non tutti gli
assessori sarebbero contenti. Così, alcuni di loro, presenti all'Ars
per prendere parte alle commissioni di merito hanno lasciato Palazzo
dei Normanni per recarsi di corsa a Palazzo d'Orleans.
E già ieri il vertice
dell'Assemblea regionale aveva lamentato i ritardi nella
presentazione del testo. "Temo - ha detto ieri Ardizzone - che
tempi possano dilatarsi ulteriormente. E sarebbe molto pericoloso per
i siciliani. Non vorremmo che alla fine l'Ars fosse incalzata dagli
slogan e dai proclami. O magari, dalle scadenze del giudizio di
parifica o da quanto censurato dalla Corte dei Conti. Non vorremo,
insomma, che il governo, come al solito, ci chiedesse di lavoare in
fretta, finendo poi, come è già accaduto in passato, per produrre
un 'obbrobrio'".
Ma il governo Crocetta,
come detto, si è riunito nuovamente stamattina, per definire
ulteriormente il testo. In quella che sarà una giornata fitta di
appuntamenti e di impegni. Alle 15, infatti, è previsto il vertice
tra il governatore e i leader regionali del Pd. Non è escluso che
anche in quella sede si possa parlare della manovra. Mentre alle 16
il presidente Crocetta è atteso a Sala d'Ercole per una seduta
dedicata alla spesa dei Fondi europei.
Ma intanto, crescono i
dubbi sulla manovra. Preoccupazioni che oggi poggiano sul nuovo
"rinvio", appunto. Nonostante le rassicurazioni di ieri da parte
di Crocetta, secondo cui "il governo sta cercando di appostare più
risorse possibili per finanziare il salario di solidarietà o reddito
di cittadinanza". Ma il nuovo ritardo, come detto, potrebbe essere
la spia di qualche problema più serio. "Il parlamento - insiste
Ardizzone - è molto preoccupato. Finora siamo fermi alle
dichiarazioni di stampa. E magari si finisce per attribuire al
parlamento stesso le responsabilità di ritardi dei quali i deputati
non hanno alcuna responsabilità. Non è possibile ricevere sempre
gli atti finanziari all'ultimo minuto".
"E' davvero
insopportabile - rincara la dose il vicepresidente della
Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo - il fatto che nemmeno oggi
il governo porterà in commissione bilancio la manovra, nonostante le
rassicurazioni ricevute nei giorni scorsi. Il mondo del lavoro e la
Sicilia attendono lo strumento finanziario per continuare a sperare e
credere che la rinascita sia ancora possibile. Questo governo -
conclude Vinciullo - non precluda ai siciliani anche la possibilità
di sognare". Ma soprattutto di "vivere". La "manovrina" ha
coperto gli stipendi fino a fine giugno. Cioè tra due settimane. Da
quel momento in poi dovrà pensarci la Finanziaria "vera". Che
ancora non è giunta nel Palazzo dal quale dovrà ricevere il via
libera.
Canicattìweb
Sicilia, L'Ars avvia
un'indagine sulle società partecipate dalla Regione
L'Assemblea avvia un
maxi censimento sulle società partecipate della Regione siciliana,
che si concluderà con l'invio dell'intero dossier alla Corte dei
Conti. Ad occuparsi dell'indagine è la sottocommissione
'partecipate', istituita in seno alla commissione Bilancio, e
presieduta da Vincenzo
Vinciullo (Ncd).
Stamani Vinciullo ha
stabilito la linea assieme ai deputati presenti in sottocommissione,
Giorgio Ciaccio e Claudio La Rocca dei 5stelle. È stato redatto un
formulario che sarà trasmesso a tutte le società partecipate, che
avranno 15 giorni di tempo per rispondere. Dovranno fornire documenti
dettagliati su bilanci, situazione patrimoniale, numeri del personale
a tempo indeterminato e determinato con l'indicazione delle date di
assunzione, costi relativi ai beni immobili e ai mezzi utilizzati
specificando se di proprietà o in affitto, spese per i compensi del
management e dei consulenti. La sottocommissione raccoglierà tutti
gli atti per un'analisi dettagliata.
«Intendiamo accendere in
modo serio un faro su questo settore - dice Vinciullo - Siccome
non vogliamo alimentare alcun tipo di sospetto abbiamo stabilito di
procedere in maniera lineare, così da evitare anche le
incomprensioni come accaduto già in qualche caso durante le
audizioni con alcuni responsabili delle società.