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Rassegna stampa del 12, 13 e 14 luglio 2014

Sabato 12 luglio
LA SICILIA
Giovani "disorientati"
Sul Piano emanato dalla Regione attive le organizzazioni di categoria e qualche partito ma da parte degli enti periferici, a parte il bando, si registra solo un preoccupante silenzio Da lunedì sarà possibile presentare richiesta pei partecipare al cosiddetto Piano Giovani' proposto dalla Regione, ma per molti manca una bussola per orientarsi tra agevolazioni, bandi e richieste di tirocinio.
Se infatti le sigle di categoria come Confartigianato o Cna, o anche lo stesso Pd agrigentino, stanno facendo la loro "parte" per fornire indirizzi ai giovani che vogliono tentare di fruire di questa opportunità (e indicazioni anche ai soggetti ospitanti, ovvero le aziende che accetteranno di far svolgere da loro il tirocinio), da parte degli enti pubblici si registra il più totale silenzio. E se Comune e Provincia possono, a loro discolpa, allargare le "braccia" spiegando di non avere competenze specifiche sul tema, non essendo gli enti direttamente coinvolti, nulla sembra che stia facendo la Regione con le sue diramazioni territoriali, in particolare l'ufficio provinciale del lavoro. L'unico "supporto" esistente è il link del bando per il "piano giovani" che può essere scaricato dal sito regionale del Dipartimento dell'Assessorato regionale Famiglia, Politiche sociali e Lavoro. Oltre questo il nulla. Non ci sentiamo di escludere che, recandosi presso l'ufficio agrigentino si possano ricevere indicazioni, ma ad ora le redazioni giornalistiche — e quindi indirettamente gli utenti — hanno ricevuto alcuna rassicurazione in merito.
Del resto l'ufficio del Lavoro di Agrigento non è mai stato particolarmente "prodigo" nei rapporti con la stampa: risale infatti al dicembre 2013 la prima richiesta presentata al nostro giornale alla responsabile locale della struttura burocratica per avere chiarimenti e informazioni sul lavoro svolto ma anche sui dati del fenomeno disoccupazione. A distanza di 7 mesi non abbiamo ancora ricevuto né un sì né un no, ma solo un "densissimo" ed eloquente silenzio.
Il "Piano giovani", comunque, prevede complessivamente 2000 percorsi di tirocinio a favore di giovani disoccupati e inoccupati, diplomati o in possesso dì qualifica professionale, residenti in Sicilia da almeno 24 mesi, di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti e che siano disoccupati o non occupati da almeno 6 mesi, I tirocini avranno una durata di 6 mesi e prevedono una borsa individuale di 500 euro lordi mensili, con agevolazioni per le aziende dai 4.500 alle 7mila euro. Si tratta, comunque, di una prima fase di agevolazioni per i giovani inoccupati: da settembre, infatti, si annunciano anche iniziative dedicate specificatamente ai liberi professionisti concordate con gli ordini professionali. Speriamo che, almeno per allora, sia più facile reperire informazioni,
C. SCH.

SCIACCA Visita ieri mattina del manager dell'Asp 1 Ficarra per fare il punto della situazione sul polo sanitario Rassicurazioni ufficiali sull'Ospedale Il direttore generale dell'Asp, Salvatore Lucio Ficarra, che è Stato a Sciacca per la prima volta nella nuova veste di manager della sanità agrigentina, ha ribadito che l'ospedale di Sciacca non rischia affatto di chiudere, escludendo ogni ipotesi di ridimensionamento, ribadendo che si sta operando per la copertura dei posti vacanti nell'organico del personale sanitario.
Ed alla fine della sua visita nella struttura sanitaria che serve un bacino d'utenza di oltre 100 mila persone, ha raccolto l'invito della Cgil-Sanità provinciale, impegnandosi a presentare all'assessorato regionale alla sanità la richiesta di deroga al blocco delle assunzioni per il settore dell'emergenza urgenza, aggiungendo così una ulteriore speranza ad territorio che negli ultimi mesi ha visto lentamente diminuire i servizi a causa della riduzione di personale e che non può ancora aspettare.
Le rassicurazioni del direttore generale, che è stato accolto in un ospedale che per l'occasione è stato presentato luccicante con tanto di pulizia dell'area verde che lo circonda, non hanno convinto molto i sanitari e le istituzioni locali.
Lo scorso febbraio aveva usato gli stessi toni "protettivi" anche l'assessore regionale Lucia Borsellino nell'aula consiliare del Municipio, annunciando addirittura l'istituzione di nuove unità operative.
I fatti hanno poi dimostrato che la cronica carenza di alcune figure professionali, fa venir meno anche le assunzioni a tempo determinato previste dalle Aziende sanitarie provinciali. Il prefetto Nicola Diomede, presente alla riunione su espresso invito di Ficarra, non ha voluto rilasciare giudizi sulla situazione saccense, riservandosi di approfondire la vicenda solo dopo che avrà il quadro chiaro.
All'incontro, svoltosi nella sala "Piraino" del "Giovanni Paolo II", erano presenti, oltre ai medici ed alle associazioni che hanno costituito il comitato cittadino "Diritto alla salute", anche alcuni parlamentari regionali e nazionali: Margherita la Rocca Ruvolo, Maria Iacono, Salvatore Cascio, Michele Cimino, Enzo Fontana, Giuseppe Marinello.
La commissione consiliare sanità non è stata invitata, ma i componenti erano pre-senti all'incontro insieme ad altri consiglieri comunali, sostenendo dal canto loro di non avere mai pensato che l'ospedale di Sciacca fosse a rischio chiusura e che la raccolta di firme è stata fatta per attirare l'attenzione sul fatto che il nosocomio stia pagando la mancanza di scelte politiche adeguate in termini di valorizzazione e di programmazione da parte della Regione Siciliana.
GIUSEPPE RECCA

GIORNALE DI SICILIA
I precari chiedono al sindaco la stabilizzazione L'ente si è già impegnato ad attuare il piano di fuoriuscita dal precariato per gli ex Lsu. I lavoratori lo diffidano lo stesso RAVANUSA. Chiedono la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato i contrattisti precari ex articolo 23 del Comune di Ravanusa. Lo hanno fatto con una lettera, sottoscritta da un centinaio di lavoratori, inviata al sindaco Carmelo D'Angelo, al presidente del Consiglio comunale Vito Ciotta, ai consiglieri comunali, al presidente della Regione, Rosario Crocetta ed al commissario della Stato presso la regione siciliana. La richiesta di trasformare i contratti di diritto privato è stata fatta anche in considerazione del fatto che con lo scioglimento dell'Ipab "San Vincenzo De Paoli", disposto dal presidente della Regione, al Comune transiteranno i sei dipendenti con un ulteriore costo a carico dell'ente per circa 250 mila euro all'anno. Nella lettera, i precari ricordano di aver reiteratamente, nel tempo, chiesto la stabilizzazione definitiva mediante trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di diritto privato, ma a nulla sono valse le sollecitazioni inoltrate alle varie amministrazioni che si sono succedute dal 2008, rigettate con indisponibilità e indifferenza, limitandosi solo a prorogare i contratti. L'ente si e già impegnato, dal 2001, ad attuare il piano di fuoriuscita dal precariato per gli ex Lsu. Con la lettera, i lavoratori senza contratto, chiedono e diffidano l'ente, attraverso gli amministratori, ad assumere definitivamente il
personale prioritario in servizio da oltre 20 anni. L'attenzione è posta sull' assunzione diretta del personale dell' ex ipab che - secondo i lavoratore precari - oltre a penalizzare e danneggiare chi da tempo garantisce i servizi alla collettività, potrebbe provocare un grave danno alle già disastrate' casse comunali, con il rischio del dissesto finanziario ed il conseguente licenziamento in tronco di chi oggi si ritrova senza alcuna tutela occupazionale.

SAN GIOVANNI DI DIO È presieduta dal direttore sanitario con il responsabile dell'Unità operativa Accreditamento e il responsabile del sevizio tecnico
Ospedale, commissione per il pronto soccorso
Dovrà verificare anche la conformità al decreto sull'accreditamento e alle linee guida di «Joint Commission»
Il primo luglio, giorno del suo insediamento all'Aspi di Agrigento, il neo direttore generale Salvatore Lucio Ficarra lo aveva detto: "Le risposte da dare ai cittadini passano anche dalla riorganizzazione dei pronto soccorso, un problema abbastanza sentito". Lunedì, pochissimi giorni dopo l'insediamento, è stata costituita una commissione di verifica e di controllo che avrà il compito di "verificare sotto il profilo Strutturale e funzionale i pronto soccorso dei cinque presidi ospedalieri dell'Agrigentino". La commissione è presieduta dal direttore sanitario aziendale. I componenti sono il responsabile dell'unità operativa Accreditamento, il responsabile del servizio tecnico. Verificando il profilo strutturale e funzionale del pronto soccorso, la commissione dovrà verificare la conformità al decreto sull'accreditamento e alle linee guida di "Joint Commission". "Entro 10 giorni, la commissione - ha spiegato ieri, attraverso una nota stampa, il neo direttore generale Salvatore Lucio Ficarra - dovrà produrre apposite relazioni da cui si evinca quali siano gli interventi strutturali ed organizzativi posti in essere per rendere funzionali e funzionanti i pronti soccorso, secondo gli standard indicati". L'unità operativa Controllo di gestione aziendale verificherà mensilmente l'inappropriatezza o meno delle prestazioni strumentali erogate anche non richieste, potenziali cause di danno per l'azienda e per gli utenti. All'inizio dell'anno, il deputato dell' Udc all'Ars, nonché componente della commissione Sanità, Calogero Firetto, aveva puntato l'indice contro il pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Secondo Firetto il pronto di contrada Consolida "non è adeguato a fronteggiare, le emergenze e sono disattese le linee guida fissate negli standard Jci adottate per tutti i pronto soccorso". All'assessore regionale alla Sanità, Firetto segnalava che "troppo spesso viene fatto ricorso a consulenze specialistiche di altri reparti con grave e rischioso ritardo nelle diagnosi. A fronte di 60 mila accessi gestiti nel 2013, l'area di emergenza - scriveva Firetto - non ha il minimo delle dotazioni previste dalle linee guida della società Scientifica. Gli operatori hanno un solo elettrocardiografo, obsoleto e periodicamente guasto, da condividere tra le salette di visita e quella dei codici rossi". Secondo
quanto allora riferito dal deputato dell'Udc, 'le salette del pronto soccorso sono prive di apparecchio per l'emogasanalisi, mancano i saturimetri ed ogni medico utilizza lo strumento personale. Manca l'ecografo portatile per l'ecografia fast-track, munito di monitor peri pazienti con
alterazioni del ritmo cardiaco e, situazione paradossale, manca lo sterilizzatore per i ferri chirurgici, che è guasto da oltre due anni". Adesso, spetterà alla appena composta commissione dell'Asp "verificare sotto il profilo strutturale e funzionale il pronto soccorso' della provincia.
Quello della città dei Templi compreso. (CR)

SCHEDA. Nel disegno di legge prevista la possibilità di licenziare i manager pubblici, spuntano incompatibilità degli incarichi e verifiche degli obiettivi raggiunti
Tagli alle prefetture, documento unico perla circolazione dei veicoli
Ecco alcuni dei principali punti del disegno di legge di «delega al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche», approvato dal Consiglio dei ministri e ora atteso alle Camere a partire dalla prossima settimana. Il provvedimento traccia le deleghe legislative da esercitare in gran parte nei dodici mesi successivi all'approvazione della legge.
Rivoluzione digitale.
Trasparenza e tempi certi, la macchina dello Stato si innova, pronta a riversare on line tutti i tipi di certificati, o ad inviarli a domicilio entro 48 ore. L'obiettivo della Pubblica amministrazione è venire incontro ai cittadini, relegando le code a un ricordo del passato. Per realizzare tutto ciò si passa attraverso il superamento dell'uso della carta e la razionalizzazione degli uffici (sportelli unici delle attività produttive e dell'edilizia)
Ufficio unico governo su territorio.
Ci sarà un solo punto di contatto tra cittadino ed esecutivo a livello locale, un «Ufficio territoriale del governo» che racchiude tutta la periferia dello Stato. Insomma ci sarà Una riorganizzazione che comporterà anche una riduzione del numero delle prefetture.
Rafforzato il ruolo della Presidenza del consiglio.
Si va verso un rafforzamento della presidenza del Consiglio nel coordinamento delle politiche pubbliche, così da garantire un'unità d'indirizzo, raccordando i diversi ministeri.
Stop a veti incrociati tra amministrazioni.
Un'amministrazione non potrà più mettersi d'intralcio nei confronti di un altro ufficio pubblico, perchè così facendo impedirebbe allo Stato di svolgere il suo servizio per il cittadino. Ecco che la delega dà il disco verde al silenzio assenso, ponendo precisi limiti di tempo. Sempre nell'ottica della semplificazione il provvedimento pone le basi per un riordino normativo, indicando la strada dei testi unici,
Manager pubblici a termine, ora licenziabili.
Viene confermato il ruolo unico per i dirigenti (non esiste più la divisione per fasce). Se rimangono privi di incarico per un certo periodo (il tempo preciso sarà stabilito dal parlamento) saranno di fatto licenziati. Scatterà quindi un meccanismo competitivo tra i dirigenti e anche per loro vale la regola della mobilità, con la possibilità di passare da un'amministrazione centrale a un ente locale e viceversa. È previsto un meccanismo per la valutazione, per cui un dirigente potrà passare da un incarico più alto a uno più basso o, appunto, rimanerne privo. Novità anche per l'accesso alla dirigenza: resta confermato il doppio binario, concorso e corso-concorso.
Tagli alla dirigenza.
La dimensione della dirigenza« è il principio su cui lavorare, riducendo la quota dei manager, ora troppo alta. Occhio anche agli Stipendi, nel provvedimento si parla in fatti dì «omogeneizzazione delle retribuzioni. 1 dirigenti saranno, infatti, sottoposti a valutazione, o meglio alla verifica dei risultati.
Incompatibilità incarichi pubblici.
Il Governo adotterà decreti legislativi integrativi sull'inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico.
Un singolo documento per l'auto.
Un documento unico di circolazione dei veicoli, con la fusione tra Motorizzazione e Pra, anche al fine di contenere i costi connessi alla proprietà e alla circolazione dei veicoli e realizzare significativi risparmi di spesa per gli Utenti.

Domenica 13 luglio

LA SICILIA


Vedremo i templi com'erano Una ricostruzione tridimensionale dei monumenti consentirà di "visitarli" virtualmente
Una ricostruzione tridimensionale dei templi di Agrigento con la possibilità di visitarli virtualmente e vederli così come si presentavano duemila anni addietro agli occhi di chi vi entrava all'interno. L'iniziativa è di Federico Moncada, un architetto agrigentino appassionato di archeologia ed animatore di un blog (3Ddada. blogspot. com) nel quale prossimamente pubblicherà il frutto del suo lavoro.
«Sostanzialmente — spiega Moncada— si tratta di un progetto che interesserà tutti i templi agrigentini, Assumendo le notizie dalle fonti ufficiali (libri di archeologi, risultati di scavo, eccetera) l'obbiettivo è di risalire al vero aspetto che avevano a suo tempo i templi, ricostruendo il contesto in cui si trovavano, la colorazione e tutte le altre caratteristiche, in modo da poterle rilevare sul computer, A quel punto sarà possibile anche una visita virtuale, con immagini animate, all'interno di essi, guardandole con gli occhi di chi visse duemila anni addietro, insomma potremo fare un viaggio nel tempo e ritrovare quei monumenti così com'erano quando furono costruiti e venivano fruiti dai nostri antenati.
A che punto è il progetto?
Ho lavorato sull'Oratorio di Falaride poi sul tempio di Zeus, ma su quest'ultimo per il momento sono fermo perchè devo procedere ad alcuni approfondimenti. La mia attenzione attualmente è invece ferma sul tempio di Esculapio».
Quest'ultimo era il dio greco della medicina ed il tempio a lui dedicato, carne si rileva dalle notizie fornite dal sito internet dell'Ente Parco archeologico, è in stile dorico, suddiviso all'interno in un atrio di ingresso preceduto da due colonne ed in un vano rettangolare. Ai lati le scale di accesso al tetto decorato da gronde a teste di leone. ne. Negli edifici porticati sui lati ovest e nord si trovano ambienti di soggiorno e sale di cura, a nord un vano dove si svolgeva il rito dell'incubazione (cioè dormire in quell'ambiente attendendo in sogno la visione del dio che suggeriva la cura o dava la guarigione. Dinnanzi al portico una grande costerna ed un recinto con altare che indica lo svolgimento di altre cerimonie. Nello spazio tra gli edifici è probabile che vi fosse un boschetto di querce ed olivi, I pellegrini giungevano al santuario, sistemavano i carri e le bestie con cui avevano viaggiato ed acquistavano gli cx voto fabbricato sul posto, quindi cominciavano l'itinerario culturale cdi purificazione nella fontana, offrivano gli ex Voto e poi visitavano gli altri edifici nella speranza di poter ricevere le cura e l'agognata guarigione.
«Quando il mio lavoro sarà finito — spiega Moncada -. sarà possibile visitare virtualmente l'interno del tempio di Esculapio, con gli arredi, le statue, il pavimento a mosaico e le piante all'esterno. Lo scopo è di coinvolgere maggiormente gli agrigentini ed attirare la loro attenzione sui templi in modo tale da stuzzicare la loro fantasia e fare in modo che guardino ai templi con oc-
chi diversi rispetto a quanto fanno attualmente. Insomma che non le considerino soltanto, come avviene spesso in modo semplicistico e con una certa superficialità, "quattro pietre" e basta».
SALVATORE FUCA'


Si profila un commissario in rosa"
Rosario Crocetta avrebbe già individuato un dirigente di provata esperienza come Luciana Giammanco
Alla guida del Comune di Agrigento potrebbe arrivare una donna. Sembra infatti in fase di conclusione la lunga pausa di riflessione" presa dal governatore della Sicilia Rosario Crocetta per individuare il commissario che dovrà tenere le fila dell'Ente fino alle prossime elezioni.
Rumors sempre più insistenti vorrebbero il presidente già pronto a ripiegare su un nome, quello di Luciana Giammanco, attualmente dirigente generale del dipartimento della funzione pubblica con incarico di responsabile anticorruzione. Un tecnico, quindi, espressione diretta di Crocetta e con pregresse esperienze come commissario in enti locali da cui la Provincia Regionale di Trapani. Giammanco, tra l'altro, è stata già ad Agrigento — come commissario ad acta tra il 2008 e il 2009 e ha negli anni acquisito competenze specifiche anche in tematiche economiche, Insomma, sino "sparigliamento delle carte in gioco, dato che lino a qualche giorno fasi riteneva che Crocetta fosse "ingessato" nel dibattito politico intorno alla nomina, che potrebbe avere un effetto benefico sulle sorti del nostro "acciaccato" Comune. La non appartenenza politica di Giammanco (sebbene qualcuno la vorrebbe vicina all'ex Udc ,potrebbe infatti sgravare la sua gestione da qualsivoglia "retropensiero" rispetto alle scelte da operare per il futuro, in primis l'eventuale e temuto — dissesto finanziario, Per chi è sensibile alle tematiche sulla parità di genere — e molte donne in primis non lo sono c'è poi il dato che sarebbe nella Storia il primo commissario del "gentil sesso" a guidare il Comune di Agrigento.
Tutto quanto detto, ovviamente, è da "condire" con abbondanti dosi di "forse" e diverbi al condizionale, perché la situazione è ancora in divenire e il governatore è assolutamente noto per i suoi repentini cambi di "umore" e per la imprevedibilità. Incerta è anche la data di possibile insediamento: se c'è chi sostiene il potenziale provvedimento di no mina di Giammanco sia stato già firmato e sarà pubblico lunedì, altri - più cautamente — dicono soltanto che tutto si completerà in settimana.
Prima di quest'ultima 'candidatura" tanti altri nomi erano circolati, ma senza sopravvivere a lungo: sembra, ad esempio ormai cassata l'idea della nomina di Girolamo Di Lazio, così come quella di Domenico Tucri, attualmente impegnato alla Provincia di Palermo, entrambi perché dirigenti in pensione di enti non regionali — il che avrebbe comportato un cumulo di cariche vietato dalla nuova normativa in materia-. Parrebbe tramontata anche la possibilità di nominare Antonino La Mattina, funzionario regionale in pensione è già commissario straordinario dei comuni di Campobello, Grotte e Palma di Montechiaro. Il suo nome veniva ripetuto con insistenza fino ad un paio di settimane fa, ma adesso pare aver perso "quotazioni",
Di certo il Comune è prontissimo ad accogliere il nuovo commissario, dato che dalle dimissioni di Marco Zambuto è passato un mese esatto e nel frattempo l'Ente ha dovuto far fronte alle emergenze con armi "spuntate". Nel mese appena trascorso, tra l'altro, di certo la cosa più intesa è stato il silenzio profondissimo e imbarazzato da parte della politica locale, regionale e nazionale, che non ha speso più cli una parola per stigmatizzare il citai do nell'individuazione della nuova guida dell'Ente da par te della Regione. Nessuno sembrava preoccupato della lunga fase di stasi — non ancora conclusa — in cui il Municipio rischia di crollare.
GIOACCHNO SCHICCHI

GIORNALE DI SICILIA

DOMANI ALLE 16. D'Angelo, sindaco di Ravanusa: aperture per realizzare il by pass
Viabilità, un vertice in Prefettura
L'Anas "apre" all'ipotesi di realizzare un by pass accanto al ponte Petrulla per riaprire, in tempi brevi, la statale 123 Licata — Ravanusa. Ad annunciarlo è stato Carmelo D'Angelo, sindaco di Ravanusa. "I tecnici dell'Anas — dice D'Angelo - lavorano senza sosta al fine di trovare una so lozione allo viabilità dopo il crollo del viadotto Petrolio. Anas conferma gli interventi entro il prossimo sabato sulla statale 123 ed apre alla possibilità di realizzare il bypass. Si lavora, infatti, su due tavolo contemporaneamente: migliorare la viabilità alternativa esistente e ripristinare la viabilità sulla statale 626. Per uno volta, nei tempi, ci piacerebbe avere la dimostrazione di essere Europa". Confermato, per le 16 di domani i prefettura, il vertice con l'Anas, lo polizia stradale e le amministrazioni comunali dei centri interessati.(AAU)

GIUSTIZIA. Il magistrato inquirente ha messo sul piatto le carenze di organico. La replica: «Avere una giustizia efficiente è anche un modo per aiutare la ripresa economica
ARRIVA IL MINISTRO ORLANDO
L'APPELLO DEL PROCURATORE
Avere una giustizia efficiente è anche un modo per aiutare la ripresa economica e il superamento della crisi. Così il ministro della Andrea Orlando (Pd) intervenendo ieri al teatro Pirandello di Agrigento al convegno dal titolo "Riforma della giustizia: magistratura e avvocatura insieme per un'occasione da non perdere'. Un confronto sulla riforma della giustizia del Governo Renzi promosso dall'associazione "Rifare l'Italia" in collaborazione con la sezione agrigentina dell'Am e l'Ordine degli avvocati di Agrigento. Ad accogliere il guardasigilli il prefetto di Agrigento Nicola Diomede e i vertici provinciali di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia penitenziaria. All'incontro, moderato dall'avvocato Giuseppe Aiello, sono intervenuti, tra gli altri, il procuratore della Repubblica Renato Di Natale, ll presidente dell'Ordine degli avvocati Antonino Gaziano, ll presidente del tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo, il deputato all'Ars Giovanni Panepinto ed il deputato nazionale Tonino Moscatt. 'Abbiamo indicato 12 obiettivi e abbiamo aperto la consultazione online con le proposte la giustizia civile e la riforma della magistratura onoraria, ora proseguiremo sull'assetto ordinamentale e sul penale", ha detto Orlando. "Non è che in questo particolare momento l'introduzione della responsabilità civile non sia un tentativo di spuntare le armi della magistratura?", ha detto invece il procuratore della Repubblica di Agrigento Renato Di Natale al confronto con Orlando durante il quale, facendo il punto sulla situazione agrigentina, ha lanciato l'allarme per molti processi che finiscono con la prescrizione dei reati a causa dei tempi della giustizia. "Quando una procura come quella di Agrigento ha il 30% di scopertura di organico, il personale amministrativo è sempre in decremento perché ci sono solo pensionamenti e mai assunzioni, la riqualificazione del personale amministrativo non avviene, tutto questo crea problemi per un funzionamento migliore della giustizia. Sono numerosissimi - ha detto Di Natale - i processi attualmente in corso rischiano di finire con la prescrizione per lungaggini. Taluni processi di grande spessore con esponenti della pubblica amministrazione e reati gravi durano da due a tre anni, ciò ci lascia intendere le difficoltà ci siano sia a tutela degli imputati sia a tutela della giustizia quando vengano affermate responsabilità penali". "E' positivo - ha detto il presidente dell'Ordine degli avvocati di Agrigento Antonino Gaziano - il fatto che il primo ministro Renzi abbia dichiarato che sulla giustizia è necessario discutere con serenità e calma confrontandosi con tutte le parti interessate, anche noi faremo le nostre proposte". "Il tema della giustizia - ha detto la parlamentare del Pd Maria Iacono - è stato utilizzato in questi 20 anni in malo modo, il ministro Orlando sta cercando di risolvere i problemi reali della giustizia, che riguardano anche l'economia del territorio nazionale ma soprattutto del Sud". "Abbiamo bisogno - ha detto Moscatt- di una giustizia più snella e più veloce, più vicina al cittadino e meno farraginosa, che dia il senso del rispetto della dignità della persone e della semplificazione collettive che lo Stato ha bisogno. La riforma Orlando va in questa direzione".
(CAri



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