Turismo, nuova tassa per i pullman
Le tariffe passano in Commissione
Dibattito aperto per la tassa di
soggiorno che gli autobus turistici dovranno pagare per entrare e
stazionare in città. La riduzione del traffico e dell'inquinamento
ambientale e allo stesso tempo l'utilizzo delle somme per
finanziare oneri di manutenzione e arredo urbano. Ad avanzare la
proposta dopo l'atto di indirizzo dell'ex sindaco Marco Zambuto,
avvenuto la corsa estate era stato il comandante della polizia
municipale Cosimo Antonica ed aveva lo scopo di ridurre traffico e
inquinamento ambientale e l'utilizzo delle somme per finanziare
oneri di manutenzione e arredo urbano. Adesso, gli atti sono arrivati
all'esame della II Commissione composta dai consiglieri comunali
Michele Mallia, Riccardo Mandracchia, Gerlando Gibilaro, Carmelo
Settembrino e Giuseppe Miccichè per i pareri di competenza.
«Riteniamo fonda- mentale per lo sviluppo economico del comune anche
questa proposta di delibera - scrivono - ma riteniamo necessario
proporre all'intero Consiglio degli emendamenti riguardanti alcune
agevolazioni tariffarie e nello specifico un significativo
abbattimento della tariffa per quei bus turistici, dove tutti gli
occupanti soggiornino presso una delle strutture locali, così come a
quelli che abbiano effettuato una prenotazione per almeno uno dei
pasti principali presso un esercizio di ristorazione locale».
Attualmente è comunque già previsto che i bus turistici pagheranno
70 euro al giorno e 40 i minibus. Il 30 per cento di sconto sulla
tariffa giornaliera è prevista in caso di prenotazione in esercizi
di ristorazione, il 50 per cento in caso di pernottamento in
strutture ricettive locali, sempre il 50 per cento per gite
scolastiche tra novembre e febbraio ed il 50 per cento in caso di
prenotazione visita ad un museo civico. Il 90 percento di sconto
viene previsto in caso di prenotazione e visita a tutti i musei e
centro storico, mentre è tutto gratis in caso di comitive di persone
diversamente abili.
Via al pagamento della tassa Tari
E' un anticipo, in arrivo la
stangata
Sono stati spediti ieri i bollettini
per il pagamento della prima rata della Tari, la tassa sui rifiuti
che colpirà 12 mila e 500 soggetti tra nuclei familiari (che sono la
maggioranza) ed esercenti commerciali. Per non incorrere in sanzioni,
bisognerà effettuare i versamenti entro il 20 luglio. Le successive
scadenze sono quelle del 20 agosto, 20 ottobre e 16 novembre che
ingloba eventuali conguagli.
«La Tari - spiega la dirigente del
dipartimento Finanze, Carmelina Russello finanzia i costi del
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed è
una componente della nuova imposta unica comunale (Iuc)». In attesa
che venga inviato al consiglio comunale il piano finanziario, che
dovrà stabilire il reale costo del servizio di nettezza urbana per
il 2014, al momento gli uffici hanno emesso bollettini in acconto.
A novembre, quando si avranno maggiori
certezze e idee più chiare, è molto probabile che arrivi la
stangata. L'anno scorso il costo del servizio si attestò intorno
ai 5 milioni e 800 mila euro e a questi importi, al momento, fanno
riferimento tutti in attesa che venga definito, come detto, il piano
finanziario che dovrà essere approvato dal consiglio comunale come
anche le tariffe. Che la materia finanziaria sia quella che suscita
le maggiori attenzioni ma anche le più grosse preoccupazioni è
comprovato dall'invito rivolto dal sindaco Manganella ai 30
consiglieri comunali al fine di affrontare in maniera congiunta,
senza steccati tra maggioranza e opposizione, l'introduzione e la
relativa regolamentazione della Iuc, la nuova imposta comunale il cui
schema di massima è già stato elaborato dagli uffici finanziari.
«Tale iniziativa, che mi auguro possa
contare sul contributo di tutti i soggetti politici a cui sono stati
demandati i compiti istituzionali - dice il primo cittadino - è da
annoverare nelle azioni sinergiche costruttive da me richieste nei
giorni scorsi per superare le criticità e le prese di posizione che
certamente non giovano alla città in questo particolare momento di
grave difficoltà economico-finanziaria».
Ritornando alla Iuc, l'Imposta unica
comunale, questa prevede l'Imu, la Tari e la Tasi. Il relativo
regolamento è stato già predisposto per essere avviato agli
inquilini dell'aula «Falcone e Borsellino» non prima che su di
esso si esprima il collegio dei revisori dei conti e ne prendano
contezza i 30 consiglieri comunali, così come auspicato dal sindaco
Manganella che, attraverso la materia dei tributi locali, intende
riannodare i fili del dialogo anche con quella parte dell'opposizione
che via via si è ingrossata essendo stato luogo di approdo di non
pochi transfughi.
(UR)
GIRGENTI ACQUE
L'ex amministratore: Irregolarità
nel bilancio
Il consigliere Di Stefano: serve
verifica dei costi
Sulle dichiarazioni rese dall'ex
amministratore delegato della «Girgenti Acque», Carmelo Salamone,
in occasione dell'approvazione del bilancio della società,
ritenuto viziato da irregolarità, interviene il consigliere comunale
Giacomo Di Stefano che, con un'interpellanza rivolta al sindaco,
chiede a verifica dei costi di gestione e le tariffe applicate. Di
Stefano ritiene che il Comune abbia il dovere di indagare su quanto
denunciato da Salamone considerato che fa parte del Consorzio del
Voltano che, a sua volta, è componente azionario della Girgenti
Acque. Il consigliere ricorda che le tariffe applicate dalla stessa
società risultano tra le più alte in Italia a fronte di un servizio
offerto ai cittadini non soddisfacente, con turni di distribuzione
che ultimamente hanno registrato picchi di 7/8 giorni. (UR)
CONTRADA PETRULLA La decisione è
stata presa nel corso del vertice, in prefettura,tra l'azienda, la
polizia stradale e gli amministratori dei quattro comuni interessati
Ponte crollato, Anas realizzerà il bypass
Il vicesindaco di Licata:'Serviranno
sessanta giorni per eseguire l'intervento». Convocati per domani i
proprietari dei terreni
C'è il via libera dell'Anas alla
proposta, presentata dai sindaci di Licata, Campobello di Licata,
Ravanusa e Canicattì, di realizzare un by pass in prossimità del
ponte Petrulla (crollato lunedì della scorsa settimana), in modo da
riaprire in tempi brevi la statale che collegai Licata all'entroterra
agrigentino e nisseno. L'intesa è stata raggiunta ieri pomeriggio,
nel corso del vertice in prefettura ad Agrigento, presieduto dal
prefetto Nicola Diomede, ed al quale hanno partecipato l'Anas, la
polizia stradale ed i rappresentanti delle amministrazioni comunali
di Licata, Canicattì, Ravanusa e Campobello di Licata, i centri
maggiormente colpiti dal crollo del ponte sulla 123. "Dall'Anas —
ha annunciato al termine del vertice Angelo Cambiano, vice sindaco di
Licata— abbiamo ricevuto due assicurazioni: intanto che entro la
fine della settimana saranno ultimati i lavori di manutenzione del
percorso alternativo alla strada in cui il ponte è crollato. In
questo caso i collegamenti tra Licata e di Comuni dell'entroterra
agrigentino saranno più rapidi e sicuri. E poi abbiamo ottenuto l'ok
alla realizzazione del by pass del viadotto Petrulla". A Licata,
per domattina nell'aula consiliare del Comune, sono stati convocati
i proprietari dei terreni prossimi al ponte. L'Anas, per ottenere
la possibilità di realizzare una strada provvisoria, utile al bypass
del viadotto, intende infatti riconoscere un'indennità di
occupazione ai titolari dei fondi interessati. L'incontro si terra
alle li ed una volta ottenuto l'ok dei proprietari dei terreni,
l'Anas potrà andare avanti con la realizzazione del by
pass."Riguardo ai tempi di costruzione della bretella — ha
aggiunto Angelo Cambiano un mese servirà per la pubblicazione degli
atti ed altrettanto per eseguire i lavori Salvo in toppi. dunque. tra
sessanta giorni la statale potrebbe essere riaperta. Sia mo
soddisfatti per la celerità con la quale si sta procedendo".
Intanto nel week end dall'entroterra agrigentino e nisseno i
bagnanti hanno comunque raggiunto le spiagge licatesi. Non c'era il
pienone, ma sa considerato anche il fatto che il tempo è stato
tutt'altro che clemente. Evidentemente, dunque, i percorsi
alternativi stanno funzionando. (AAU)
DA DOMANI SI VOTA IN COMMISSIONE
BILANCIO. SULLE SPESE ACCORDO LONTANO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE
Da precari alle Opere Pie, manovra
nel pantano
A vuoto l'appello di Crocetta. Nelle
ultime ore depositati all'Ars 150 nuovi emendamenti. Si rischia
un'altra Finanziaria
Una valanga di emendamenti si abbatte
sulla Finanziaria ter. E a questo punto lo sforamento dei conti non è
più semplicemente un rischio. All'Ars matura la prospettiva di una
Finanziaria quater da varare a ottobre per dare copertura alle spese
fino a fine anno.
Ai 300 emendamenti presentati venerdì
se ne sono aggiunti ieri altri 150 circa. Da domani si vota in
commissione Bilancio anche se, in mancanza di un accordo, la manovra
rischia di impantanarsi. La spesa infatti, per effetto degli
emendamenti isa già superato gli 800 milioni e Crocetta ha invocato
«senso di responsabilità per eliminare quelli di maggior peso
economico».
Un appello che non è stato accolto,
neanche nella maggioranza. L'Udc, con Nicola D'Agostino, punta ad
aumentare il budget per le Opere Pie dagli attuali 2 milioni a 10.
L'emendamento permarrebbe anche la vendita del patrimonio per far
cassa. I centristi hanno anche proposto di stanziare 400 mila euro
per il Telefono Azzurro e di prorogare di altri 18 mesi i termini del
Piano Casa (la legge nazionale che permette di aumentare le
cubature).
Quest'ultima è una proposta a cui
lavora anche Articolo 4 con Valeria Sudano. Il capogruppo Luca
Sammartino ha invece chiesto di stanziare 300 mila euro per il teatro
antico di Taormina e di autorizzare l'lrsap a vendere i capannoni
dei vecchi consorzi Asi. Un altro emendamento di Samnmartino taglia
fino a 40 centesimi a ettaro il canone irriguo che gli agricoltori
versano ai consorzi di bonifica.
Articolo 4 è la formazione che con
l'assessore all'Agricoltura, Paolo Reale, ha presentato emendamenti
che fanno lievitare di 93 milioni la spesa per forestali ed enti
regionali: «Così garantiamo gli stipendi fino a fine anno invece
che solo fino a ottobre, come prevedeva il disegno di legge
originale» ha detto l'assessore.
La Finanziaria ter nasce con
l'obiettivo di recuperare parte delle nonne impugnate a gennaio dal
Commissario dello Stato, garantendo così fondi a tutti gli enti che
devono pagare stipendi. Malo stanziamento iniziale era di poco più
di 500 milioni e le nuove norme inserite valgono almeno altri 300
milioni: una spesa insostenibile, secondo Crocetta. Per di più
l'assessore all'Economia, Roberto Agnello, dovrà probabilmente
aumentare le somme accantonate nel fondo rischi destinato a coprire i
buchi che si materializzeranno per via della cancellazione delle
entrate inesigibili: oggi ci sono 200 milioni ma i tecnici della
commissione Bilancio hanno stimato che serva molto di più.
La coperta è cortissima e le norme di
spesa invece si moltiplicano. Il Pd con Pippo Digiacomo ha proposto
di cancellare il tiket per quasi tutti quelli che lo pagano ora e cm
costerebbe 60 milioni. Le stesse somme che Crocetta vorrebbe
destinare al contributo per i poveri. Su questo filone si inserisce
anche l'opposizione che con Marco Falcone (Forza Italia) ha
proposto una via di mezzo: eliminare il tiket solo per chi ha un
reddito inferiore ai 16 mila euro calcolati col modello Isee (oggi il
limite è 8 mila). Forza Italia propone anche di assegnare 3 milioni
al buono scuola e uno alle famiglie che hanno parenti portatori di
handicap per consentire l'abbattimento delle barriere
architettoniche. Altri 3 milioni, secondo Forza Italia, dovrebbero
andare alle associazioni dei ciechi e con 12 si dovrebbe finanziare
il credito di imposta per le aziende che assumono.
Non mancano gli emendamenti per
recuperare i circa 200 Pip di Palermo licenziati perchè hanno
redditi elevati o reati gravi alle spalle: la norma è di Edy Tamajo
(Democratici riformisti).
In questo clima, in cui tutti cercano
di dare risposte all'elettorato di riferimento, si inizia a votare
da domani in commissione e dalla prossima settimana in aula Senza un
accordo i tempi si allungheranno e inevitabilmente si rischia di
sforare la spesa per via della maggioranza variabile che si
formeranno sulle varie proposte. Per questo Marco Falcone rileva che
"al momento non c'è collaborazione ma attendiamo di sapere dal
governo su quali norme verterà l'intesa altrimenti si va al voto
su tutte>.. E Luca Sammartino avverte un altro rischio: «In
questa formulazione la la finanziaria è molto tecnica e non consente
di coprire tutte le spese per assicurare stipendi. C'è il rischio
di dover fare un'altra manovra a ottobre per arrivare poi a fine
anno».
LA SICILIA
IL CROLLO DEL VIADOTTO PETRULLA
Vertice in Prefettura c'è cauto
ottimismo sul progetto di by pass
A una settimana dal crollo del ponte
Petrulla che collega Licata, Ravanusa, Campobello e Canicattì, ieri
pomeriggio si è svolto il programmato, incontro in Prefettura a cui
hanno preso parte il prefetto Nicola Diomede, i sindaci dei comuni
coinvolti, il responsabile Anas No- cera e il dirigente della Polizia
Stradale Morreale.
Due gli argomenti sul tavolo: la
viabilità nel comprensorio interessato dal disastro e dalla
successiva interdizione del ponte e la realizzazione di un by-pass
che permetta di sopperire alla momentanea chiusura del viadotto. Il
gestore della rete stradale nel corso del vertice ha portato dei
risultati. Entro la fine di questa settimana verrà infatti
definitivamente riaperta la Strada Statale 123 completando i lavori
di sistemazione e messa in sicurezza per ripresentare in condizioni
percorribili un'arteria che, alla luce del crollo, assume
un'importanza fondamentale come valvola di sfogo per il traffico da
e per Licata. Anas ha aperto anche alla possibilità di realizzare il
by-pass che permetta di aggirare la parte di ponte crolla ta
ripristinando così una viabilità quanto più fluida possibile, su
modello di quello realizzato in occasione del crollo del ponte sul
fiume Verdura in territorio di Ribera. La proposta progettuale per la
realizzazione della bretella deve però necessariamente passare
attraverso un incontro coni proprietari dei fondi terrieri sui quali
dovrà passare il by-pass. In questo senso, è già stato fissato un
incontro per domani mattina a Palazzo di Città a Licata nel corso
del quale, insieme ai tecnici dell'Anas, verrà chiesta la
disponibilità ai proprietari dei terreni dove dovrebbe essere tirato
su il by-pass stradale. Superato questo ostacolo, si potrebbe
procedere già in tempi brevi con l'inizio dei lavori di
realizzazione della bretella che però non avranno durata inferiore
ad almeno due mesi. La situazione adesso andrà ovviamente monitorata
giorno dopo giorno. Al termine del vertice, i sindaci dei comuni
coinvolti hanno mostrato un cauto ottimismo, a cominciare dal primo
cittadino di Campobello di Licata, Gianni Picone, il quale ha
affermato come "ci è stato garantito dall'Anas il ripristino
della Statale 123 con il limite massimo di trenta chilometri orari".
li vicesindaco di Licata Angelo
Cambiano ha invece puntato sull'incontro di domani. "La proposta
progettuale dell'Anas c'è — le sue parole — adesso però
bisogna sondare la disponibilità dei proprietari terrieri
nell'incontro che avremo al Comune, in quanto il ponte ricade su
territorio di Licata, per capire se i lavori per realizzare il
by-pass potranno prendere il via in tempi brevi". Si lavora
pertanto su due fronti. L'urgenza è senz'altro rappresentata
dalla sistemazione della Statale 123 per aprire un canale
preferenziale diretto al transito verso Licata e Canicattì. Poi c'è
in ballo anche la questione by-pass che, se realizzato, risolverebbe
non pochi problemi.
GIUSEPPE CELLURA
LUNGOMARE SAN LEONE Il provvedimento
riguarda le serate dal venerdì alla domenica Istituita la ztl anche
nella corsia sud
Lungomare Falcone e Borsellino, arriva
la Ztl anche per il lato mare, ma solo nelle ore serali. E' stato
infatti pubblicato ieri il nuovo piano del traffico per l'estate
2014 che riguarderà complessivamente il "rettangolo" di San
Leone delimitato, oltre che dal lungomare, dal viale dei Pini, La
zona, quindi, più interessata dalla presenza di auto e pedoni
soprattutto nel periodo estivo, "Una nuova disciplina del traffico,
compatibile — si legge nella proposta prodotta dal Comando di
Polizia locale - con le esigenze di vivibilità urbana e ottimale
fruizione degli spazi pedonali e con le esigenze di avventuri e
commercianti'.
Se nell'area a monte del Lungomare la
Ztl rimane regolamentata come da ordinanze precedenti, con l'unica
novità delle regole rivolte ai ciclisti (i quali potranno percorrere
la pista ciclabile solo "all'interno della corsia a loro
riservata nel rispetto dei sensi di marcia" ad eccezione di quando
vi sia 'notevole afflusso di pedoni"), già a partire dal
prossimo week end sarà vigente la nuova regolamentazione del lato
mare. Dal 16 luglio al I agosto, infatti, ogni venerdì e domenica la
strada rimarrà chiusa al transito veicolare chiusa dalle 22 alle 24,
mentre il sabato sarà chiusa dalle 22 all'una di notte, dal
2agosto al 31agosto, invece, la zona a traffico limitato varrà tutti
i giorni dalle 22 all'1, mentre dal primo settembre e fino al 14
settembre i transito dei mezzi sarà vietato solo sabato e domenica
dalle 22 alle 24. Uniche deroghe possibili, ovviamente, quelle per i
mezzi di soccorso, per i residenti o per i portatori di handicap.
Lungo è invece l'elenco dei divieti
e delle limitazioni nelle aree limitrofe al lungomare: in viale dei
giardini (tratto tra piazzale Giglia e via Edera) sarà istituito il
senso unico di marcia in direzione via Cavaleri Magazzeni con
l'ausilio di barriere catarifrangenti; nel tratto tra il bar Vullo
e l'incrocio con la via Nettuno, in raso di necessità a causa di
particolari densità di traffico, si potrà istituire il divieto di
circolazione, con coloro che provengono dall'ex eh- porto che
dovranno proseguire verso via Venere e viale dei Pini. Stesso
discorso per il traffico proveniente dalla rotatoria Pantalena, dove
potrà essere imposta la chiusura al transito peri veicoli diretti al
Porticciolo, e in via Senatore
Cognata, nel tratto compreso tra la via
Nettuno e il lungomare. Insomma, un piano del traffico "modulabile",
per rispondere in tempo reale alle esigenze che si potrebbero
presentare nel corso di questi ultimi due mesi d'estate. Per fare
tutto questo, ovviamente, servirà la presenza dei vigili urbani. In
tal senso il comandante Cosimo Antonica ci spiega che a San Leone
sarà realizzato un presidio fisso prolungato anche nelle ore
notturne.
Con l'arrivo della pista ciclabile,
tra l'altro, nel piano del traffico spuntano per la prima volta le
prescrizioni per le bici: i ciclisti, si legge, hanno l'obbligo di
rispettare i punti del codice della strada a loro "dedicati", tra
cui l'obbligo di utilizzo delle piste ciclabili, e dello smontare
di sella in caso di rischio connesso all'alta presenza di pedoni.
Rispetto alle connessioni tra le aree dedicate alle bici e alle
strade comuni la Polizia locale invita alla "comune diligenza,
attuando una condotta prudente".
G.SCHICCHI
Torna il valzer dei traghetti
PORTO EMPEDOCLE. L'European
Voyager a Malta per una veloce pulizia della carena Al suo posto
riproposto il minuscolo «Novelli», ma tra qualche giorno si rischia
il caos
FRANCESCO DI MARE
Nel bel mezzo della stagione estiva
riesplode come un «classico» l'emergenza nei collegamenti via
mare da e per le isole Pelagie.
La nave-traghetto European Voyager è
stata spedita dalla Compagnia delle Isole a Malta per pulizia alla
carena. Al suo posto è stato infiocchettato come al solito uno dei
mitici traghettini che da 35 anni fanno la spola nei Canale di
Sicilia:
il Pietro Novelli, una «scialuppa» al
confronto con la grande nave spedita a Malta, pare solo per tre o 4
giorni. Il passaggio è avvenuto domenica scorsa e se tutto dovesse
andare secondo programma, mercoledì o giovedì dovrebbe tornare la
European Voyager. Tutto risolto. No, anzi. il 22 luglio scade la
convenzione che consente alla Compagnia delle Isole di utilizzare in
affitto proprio la European Voyager, costringendo la Compagnia a
trovare un'altra nave di pari stazza e Capienza, da inviare sulla
tratta P. Empedode - Linosa - Lampedusa. Si, ma quale nave? Li
Capitaneria da mesi sollecita la Compagnia delle Isole a comunicare
urgentemente quale imbarcazione verrà utilizzata per fare la spola
nel Canale, ma ad oggi nessuna risposta è giunta agli uffici di via
Gioeni. L'ultima garbata sollecitazione del comandante Massimo Di
Marco pare sia della scorsa settimana. Dunque, al momento c'è il
concreto pericolo che turisti, pendolari e soprattutto
autotrasportatori debbano sorbirsi le prestazioni low cost
dell'immarcescibile Novelli. Uno scenario ferale per l'economia
isolana, come sottolineato dal sindaco Giusi Nicolini con una lettera
agli organi competenti: «Tale evenienza farebbe piombare in una
grave condizione emergenziale le Pelagie proprio nel periodo di
maggiore afflusso turistico.
La Paolo Veronese (o Novelli poco
cambia, ndr) è assolutamente inadeguata alle esigenze peculiari
delle Isole più lontane d'italia per le piccole dimensioni del
garage e la scarsa ricettività. Dopo l'incendio all'interno
della Palladio del 5 febbraio 2013 innumerevoli sono stati i tavoli
tecnici convocati per risolvere il problema del collegamento
marittimo e altrettanto abbondanti le promesse fatte e puntualmente
disattese dalla Compagnia delle Isole. Si richiamano, le note con le
quali si è tante volte rappresentata la precarietà ed
emergenzialità del collegamento tra le Pelagie e la Sicilia, Si
chiede pertanto che la European Voyager, qualora necessario, venga
sostituita esclusivamente con la Laurana fino a quando non sarà
assegnata alla Comunità la nave avente i requisiti previsti nella
Convenzione d'affidamento del servizio di continuità
territoriale».
RAFFADALI ha dato ieri pomeriggio
l'estremo saluto al sindaco Giacomo Di Benedetto
In tanti lo piangono
RAFFADALI . Grande commozione e
partecipazione, ieri pomeriggio, al funerale dell'onorevole Giacomo
Di Benedetto, sindaco di Raffadali, stroncato sabato scorso da un
infarto improvviso che l'ha fatto perdere all'affetto dei suoi
cari a soli 52 anni. Tutta la comunità raffadalese ha partecipato
alle esequie e, virtualmente, si è stretta alla famiglia di Giacomo.
Poco prima delle 17, dall'auditorium della biblioteca comunale di
Raffadali, dove era stata allestita la camera ardente, meta per un
giorno intero di un flusso costante di cittadini che gli hanno reso
omaggio, è partito il corteo verso la chiesa Madre. La bara sorretta
a turno, a spalle, dai sindaci della provincia di Agrigento, ha
percorso i pochi metri fino in chiesa dove l'arciprete don Giuseppe
Livatino, amico fraterno del sindaco, ha concelebrato il rito
funebre. Nella sua omelia, Livatino ha affidato l'anima dell'amico
Giacomo alla misericordia di Dio. "E stato un uomo leale e onesto,
perdiamo un grande amico e un grande fratello. Ha fatto il sindaco
con convinzione e con amore alla ricerca sempre, di qualcosa che
potesse migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini. Era
un uomo di un'onestà intellettuale fuori dal comune. Nei nostri
tanti incontri aveva sempre qualcosa da comunicarmi, qualcosa di
realizzato, o qualche progetto di cui andava fiero. Rimanga in noi
questo grande desiderio di emularne l'impegno, la costanza e la
serietà. Il suo ricordò deve rimanere da guida per quanti saranno
chiamati a ricoprire il suo ruolo. In qualsiasi cosa abbia fatto ha
lasciato un segno indelebile, un esempio per tutti noi".
Pur capiente la chiesa Madre non è
riuscita a contenere il gran numero di cittadini che avrebbero voluto
assistere alla cerimonia. Presenti, tra gli altri, il presidente
della regione Rosario Crocetta, dell'Ars Giovanni Ardizzone e
l'amico, on. Angelo Capodicasa che hanno voluto ricordare Giacomo
Di Benedetto con un'orazione funebre. Anche i figli e i nipoti,
oltre agli amici e colleghi di lavoro hanno voluto ricordare lo
scomparso. Presenti inoltre quasi tutti i sindaci della provincia di
Agrigento, il commissario della provincia di Agrigento Benito
Infurnari e poi tutti i dirigenti del Pd, onorevoli e politici da
ogni parte della Sicilia. Al termine della cerimonia un lunghissimo
corteo ha accompagnato la salma del sindaco di Raffadali al cimitero
comunale, non prima di una doverosa sosta in piazza Cesare Sessa,
dinanzi la Casa del Popolo, che lo ha visto protagonista di mille
battaglie politiche sin dall'inizio della sua attività. Tutto ciò
sotto una sottile pioggerellina che ha accompagnato il corteo fino al
cimitero. Una pioggia rara per il 14 luglio, rara come la morte
improvvisa di un sindaco che ha avuto pochissimo tempo per far
conoscere a tutti le sue doti e le sue qualità morali.
SALVO DI BENEDETTO
DA OGGI ALL'ESAME DELLA
COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI
Riforma pubblica amministrazione
alla Camera 1.850 emendamenti
Una pioggia di emendamenti è caduta
sul decreto legge "Pubblica amministrazione», che ha totalizzato
circa 1.850 proposte di modifica, tante quelle firmate dalla
maggioranza. Gli interventi riguarderebbero tutto lo spettro coperto
dal decreto legge uscito dal Consiglio dei ministri il mese scorso.
Novità sarebbero state presentate anche per le questioni più
dibattute, come la mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici
entro il raggio dei 50 chilometri.
Il decreto legge sarà anche
l'occasione per risolvere la questione degli "insegnanti rimasti
"intrappolati" nella scuola», a cui è stata negata la
possibilità di andare in pensione per «un errore del governo
Monti», come ha spiegato il presidente della commissione Lavoro
della Camera, Cesare Damiano (Pd).
La messa a punto degli emendamenti è
andata avanti per tutta la giornata, un lavoro intenso per arrivare
pronti davanti alla commissione Affari costituzionali di
Montecitorio.
Oggi si procederà prima con le
dichiarazioni di inammissibilità, che aiuteranno a sfoltire la
matassa, con l'obiettivo - ha fatto sapere il presidente della
commissione, Francesco Paolo Sisto (Fi) - di «iniziare a votare già
domani sera (questa sera per chi legge, ndr) ». D'altra parte
martedì prossimo il testo è atteso in Aula, quindi la commissione
avrà un bel da fare per licenziare il decreto legge entro i tempi.
Ma Sisto ha manifestato tranquillità: «Gestiremo la situazione come
al solito, non ci spaventa. Anche se fossero stati 3.000 gli
emendamenti ce l'avremmo fatta lo stesso».
Per ora ci sono certezze sulle
aggiunte, a cominciare dalla cosiddetta quota 96, con il via libera
al pensionamento per 4 mila dipendenti della scuola, tra insegnanti e
altro personale (ci sarebbero pure le coperture). Non mancherebbero
emendamenti a firma del governo, con Io stanziamento di risorse per i
prepensionamenti di giornalisti in aziende sotto stato di crisi.
Altre novità toccherebbero quindi la
mobilità obbligatoria, che verrebbe addolcita dalla «consultazione
preventiva con i sindacati». Per Damiano si tratterebbe di un
passaggio importante: ((L'indicazione del raggio dei 50 chilometri
è omogenea rispetto a quanto accade nel lavoro privato, ma va
chiarito che il lavoratore può awalersi del proprio rappresentante
sindacale». Secondo l'ex ministro del Lavoro bisognerebbe anche
distinguere tra permessi sindacali (che non dovrebbero «essere
intaccari», o meglio non andrebbero dimezzati), e distacchi, che
invece meritano «un discorso a parte», ricadendo sulla fiscalità
generale.
Centinaia sono anche gli emendamenti
firmati dalle opposizioni (circa 300 dal M5S e altrettanti da Fi). I
Cinque Stelle puntano soprattutto a porre dei limiti alla mobilità e
a rafforzare la parte sull'anticorruzione.
Su questo tema il ministro della
Giustizia, Andrea Orlando, ha detto: «Siamo convinti che, oltre alle
modifiche normative, la risposta più incisiva alla corruzione vada
data con la riforma della pubblica amministrazione». «Codici di
condotta e Patti di Integrità - ha aggiunto il ministro -
rappresentano l'inizio di una nuova frontiera. Per promuovere la
trasparenza e contrastare la corruzione servono iniziative concrete
che rendano visibile l'alleanza tra soggetti pubblici, imprese e la
società civile in tutte le sue articolazioni».
MARIANNA BERTI
OCCUPAZIONE Al Centro per l'impiego
della città dei Templi scatta il"Piano Giovani" finanziato dalla
Regione
In 360 vogliono (davvero) lavorare
In 280 da Agrigento e 800 su territorio
provinciale. Sono le prime iscrizioni al tirocinio in azienda
pervenute fino al 20 giugno scorso al Servizio Centro per l'impiego
di Agrigento, da parte di giovani disoccupati ed inoccupati
disponibili allo svolgimento e ricerca di un'attività lavorativa.
E, da ieri mattina, giorno ufficiale
dell'apertura alle iscrizioni, è iniziata la corsa di migliaia di
ragazzi e ragazze che dovranno presentare la domanda al primo bando
del Piano Giovani, programma da 100 milioni di euro dell'assessore
alla Formazione, Nelli Scilabra per facilitare l'accesso dei
giovani nel mondo del lavoro.
La scadenza è fissata per il 30
novembre prossimo. "Il Piano nasce con l'obiettivo di innalzare
il tasso di occupazione dei giovani siciliani attraverso l'impiego
di strumenti e interventi- spiega il Direttore del Centro Per
l'impiego di Agrigento - spiega Angela Ferrante - orientati a
contrastare l'inoccupazione e la disoccupazione giovanile. Dopo
l'iscrizione al nostro portale, i ragazzi saranno convocati nei
nostri uffici, sottoscriveremo il "Patto di Servizio", un accordo
tra la persona e l'ufficio sulle azioni da svolgere per uscire
dallo stato di disoccupazione. Il Piano Giovani è un sistema che si
aggiunge alla Garanzia Giovani, sistema avviato dal Governo nazionale
dal primo maggio, che prevede la partecipazione per i soggetti di età
inferiore ai 29 anni.
Tra le azioni previste dal Piano
Giovani c'è "Giovani in Impresa", che offre ai disoccupati e
inoccupati di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, in
possesso di diploma o qualifica professionale, la possibilità di
svolgere un tirocinio indennizzato (500 euro) della durata di sei
mesi presso Soggetti Ospitanti localizzati in Sicilia, i quali
riceveranno un contributo per il tutoraggio aziendale e un bonus
occupazionale in caso di assunzione del tirocinante,
Da ieri mattina, possono registrarsi
anche i giovani residenti da almeno 24 mesi in Sicilia, di età
compresa tra i 25 anni compiuti fino ai 35 anni non compiuti (34 anni
e 364 giorni), in possesso di qualifica professionale o diploma.
Dovranno trovarsi nello stato di disoccupazione o inoccupazione, da
almeno sei mesi e aver sottoscritto il Patto di Servizio presso uno
dei CPI della Regione Siciliana. Le imprese ospitanti potranno
continuare a registrarsi e inserire le offerte di tirocinio sul
portale. La data e l'ora di registrazione al portale non stabilisce
alcuna priorità nell'adesione al Piano o avvio del percorso di
tirocinio, che potrà concretizzarsi soltanto a partire dalla
conferma di adesione tra soggetto ospitante e giovane e successiva
convocazione al Centro per l'impiego.
ANNA RITA DI LEO