GIORNALE DI SICILIA
PALAZZO DEI GIGANTI Si è insediata
ieri mattina Luciana Giammanco, è stata nominata dalla Regione dopo
la condanna e dimissioni del sindaco Marco Zambuto
IL COMMISSARIO SUBITO LA VERIFICA AL
BILANCIO
«Devo prendere conoscenza delle
varie emergenze, le urgenze e le scadenze. Oggi avrò un incontro con
tutti i dirigenti»
Ieri, il formale passaggio di consegne.
Oggi, incontrerà i dirigenti dei settori di palazzo dei Giganti e
prenderà atto "delle singole urgenze" e "delle scadenze" .
Luciana Giammanco, neo commissario straordinario del Comune di
Agrigento, avrà bisogno di tempo. Il tempo necessario per prendere
in mano le carte e conoscere le situazioni specifiche
dell'amministrazione comunale. Non ho avuto ancora modo di
conoscere le situazioni specifiche - ha detto Luciana Giammanco,
poche ore dopo l'insediamento - . Non ho ancora avuto modo di
',edere i dati inerenti al bilancio, mi riservo di farlo con
particolare attenzione perche il bilancio è la spina dorsale
dell'amministrazione comunale attorno alla quale girano tutti i
settori e quindi quella a cui dare più attenzione,'. Nessuno, al
momento, è in grado di stabilire, a priori, quanto tempo sarà
necessario per prendere cognizione delle urgenze ed emergenze di
Agrigento.
Il periodo è un po' particolare, è
a ridosso del periodo feriale - ha spiegato Giammanco - . Un periodo
che però sarà utile perché mi permetterà di leggere quanto più
possibile lutto ciò che c'è da leggere, in modo da ricominciare
subito dopo le ferie ad entrare nel vivo per prendere le decisioni
per mandare avanti l'amministrazione e per dare servizi ai
cittadini".
Luciana Giammanco si e insediata a
palazzo dei Giganti 45 giorni dopo le dimissioni - a seguito di una
condanna a due mesi e 20 giorni per abuso d'ufficio - del sindaco
Marco Zambuto. "Non so se ci siano stati dei ritardi. Non so - ha
detto il commissario straordinario - se il tempo che si è accumulato
dalle dimissioni alla mia nomina sia tale da potersi definire ritardo
veri e proprio. In ogni caso, dovrò prendere conoscenza di ciò che
da fare, di quali sono le emergenze, se ve ne siano, le urgenze e le
scadenze. Domani (oggi ndr.) ho un incontro con tutti i dirigenti e
quindi già da domani (oggi ndr.) comincerò ad entrare nel merito
delle singole urgenze». Per Luciana Giammanco non sarà facile
coniugare il ruolo di dirigente apicale della Regione con quello di
commissario straordinario al Comune di Agrigento. Così come in
passato ho dovuto coniugare i ruoli di commissario straordinario
alla Provincia regionale di Trapani e di dirigente delle Autonomie
locali e del dipartimento Funzione pubblica e personale poi, - ha
detto - spero di riuscire a farlo anche in questa occasione nel
miglior modo possibile».
«1-ta voluto conoscere un po' per
linee generali quali sono le situazioni amministrative, quali le
pendenze che ancora ci aspettano - ha detto Piero Luparello dopo il
passaggio di consegne - Spero che la gestione commissariale sia
quanto più breve possibile per far sì che l'elettore torni a
scegliere. La prima impressione che ho avuto della dottoressa
Giammanco è quella di una persona dal forte carattere, propositiva,
determinata. Credo che sia il soggetto adatto per traghettare questo
Comune alle elezioni».
"Una persona molto preparata» - ha
detto l'ormai ex assessore Francesco Messina - . «Sono contento
che sia arrivato il commissario - ha detto, invece,
l'orinaiexassessore Maurizio Masone - perché si ricomincia a
lavorare speditamente. Di questo la città ai eva bisogno. Ci sono
molte cose rimaste in sospeso. Mi auguro che porterà avanti i tanti
appuntamenti che sono ormai all'ordine del giorno di questo Comune.
(CR)
LA LEZIONE DEGLI INDUSTRIALI
Più legalità e rispetto delle regole
per contrastare la concorrenza sleale, È questo il filo conduttore
di Confindustria Centro Sicilia, che ieri ad Agrigento ha siglato un
nuovo protocollo d'intesa con la Prefettura.
Un documento che non nasce in maniera
casuale, ma è figlio del protocollo di legalità firmato a livello
nazionale dal ministro dell'Interno,,, ha sottolineato il Prefetto
della città dei templi Nicola Diomede.
Grazie a questo accordo -ha aggiunto
- sarà più facile riuscire a tenere lontano chi, in maniera
subdola, cerca dl accaparrarsi risorse pubbliche. A chi briga contro
la legalità- sottolinea Diomede - diciamo chiaramente che qui si fa
sul serio.
A sottoscrivere l'accordo con il
Prefetto, il delegato per la legalità di Confindustria, Antonello
Montante Antonio Siracusa, delegato di Confindustria Centro Sicilia
per Agrigento.
Non siamo qui per fare passerella ma
per sottoscrivere un documento molto importante per aiutare gli
imprenditori agrigentini, ha detto Montante, nel corso del suo
intervento, poco prima della sottoscrizione dell'accordo alla
presenza del Presidente del Tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo,
del Questore Mario Finocchiaro, del Comandante provinciale dei
Carabinieri Riccardo Sciuto, il Comandante Provinciale della Guardia
di Finanza e di diversi imprenditori locali.
«Confindustria negli anni si è dotata
di un codice etico serio e rigoroso - ha aggiunto l'esponente di
Confindustria - e la firma di oggi arriva al termine di un percorso
lungo e di un dialogo costante instaurato, a livello nazionale, con
il ministro dell'interno Angelino Alfano. Tutte le prefetture e le
associazioni territoriali che sottoscriveranno questo protocollo - ha
continuato -potranno attuano garantendo tempi più celeri per il
rilascio della documentazione antimafia".
L'intesa, infatti, prevede che le
imprese aderenti possano chiedere la documentazione antimafia
riguardante i propri partner commerciali e l'iscrizione nella white
list della Prefettura attraverso Confindustria Centro Sicilia. Il
protocollo rappresenta inoltre una delle rnisurequalificanti del
progetto PON Sicurezza, "Caltanissetta e Caserta sicure e tuodeme",
gestito da Confindustria Centro Sicilia per creare una rete di tutela
perle imprese sidiiane dalle pressioni criminali, dal racket e
dall'usura.
«Questo protocollo - ha aggiunto
Antonio Siracusa - va ad incidere non solo nei rapporti con la
pubblica amministrazione, ma anche in quelli tra privati, poiché le
aziende, tramite Confindustria, potranno richiedere le certificazioni
antimafia e valutare i propri fornitori e subappaltatori in base al
possesso di requisiti non solo tecnici ed economici, ma anche
etici,'. Presente anche il vicepresidente di Confindustria Sicilia,
Giuseppe Catanzaro: Quello di oggi - ha detto - è un ulteriore passo
verso la normalità. Abbiamo il dovere - ha aggiunto - di escludere
coloro i quali non sono normali.
Ed Antonello Montante, Presidente di
Confindustria ha aggiunto: Ribadisco che oggi non siamo qui per fare
una passerella. Questa attività e' molto importante perché chi
crea concorrenza sleale distorce il mercato». La legalità conviene
a tutti insomma. Soprattutto alle imprese che operano in un mercato
di libera concorrenza e non vogliono vedersi "fare le scarpe", da
chi in barba alle regole utilizza "corsie preferenziali" e
pretende di mettere le mani su grossi appalti senza attenersi ai
codice etico imposto dall'Unione degli industriali- In Prefettura
hanno partecipato all'incontro anche il magistrato Morrone del
Tribunale di Sciacca e l'ex assessore regionale alle Attività
Produttive, Marco Venturi. (DV)
I NODI DELLA SICILIA
I PRELIEVI SU TRE DIVERSE FASCE
ODDO: GESTO OBBLIGATO IN TEMPI DI CRISI. SCIME NUOVO SEGRETARIO
GENERALE
Ars, arriva la «stangata» sulle
pensioni d'oro
Il Consiglio di presidenza tassa gli
assegni di quiescenza di super-burocrati ed ex deputati: taglio da un
milione di euro l'anno
Giuseppina Varsalona
PA LE RMO
Anche l'Ars ci prova. Una stangata
sulle pensioni d'oro dell'Assemblea regionale, nel giorno della
nomina del nuovo segretario generale Fabrizio Scimè, che prende il
posto di Sebastiano Di Bella. A volerla assestare, a partire dal
primo agosto è il Consiglio di presidenza che vuole tassare gli
assegni di quiescenza di superburocrati e deputati siciliani, nelle
stesse ore in cui il governo Crocetta, nella Finanziaria, tenta di
tagliare le pensioni dei dirigenti regionali. Un contributo di
solidarietà che viaggia in una delibera adottata ieri, con cui viene
recepito un provvedimento approvato a giugno dal Senato, con
l'obiettivo di trovare risorse in tempi di spending review.
Una «tassa» che graverà sulle buste
paga di tutta la pianta organica dell'Assemblea: dalla poltrona più
alta del segretario generale fino all'assistente parlamentare,
passando attraverso i vari gradini di consigliere parlamentare, di
stenografo, segretario parlamentare, coadiutore, tecnico
amministrativo e assistente parlamentare. Sulle buste dei burocrati i
tagli verranno attuati secondo tre fasce: sulle pensioni da 90 a 130
mila euro annoi lordi verrà applicata un'aliquota del 6 per Cento
00eu-
ro sulla soglia di partenza fino ai
7.800 euro sul gradino di arrivo.
Per i pensionati d'oro, quelli cioè
da 130 a 190 mila euro, il taglio sarà più drastico, pari al 12
percento, che corrisponde a una riduzione compresa tra i 15.600 euro
e i 22.600 euro l'anno. I superburocrati che vantano assegni di 190
mila euro di pensione si dovranno «accontentare» di 155.800 euro,
dal momento che la tagliola su di loro graverà per il 18 percento.
Un provvedimento,
di Presidenza stima di risparmiare
oltre un milione di euro l'anno.
Pensioni più leggere anche per gli ex
deputati, i cui assegni non superano i 90 mila euro lordi annui Per
loro un 6 percento in meno e quindi una riduzione di circa 5.400
euro. Per gli ex onorevoli
comunque, gli uffici della Presidenza
aspettano di vedere come si comporterà Palazzo Madama. Una misura
con cui l'Ars vuole anticipare sui tempi il contributo di
solidarietà, previsto da Crocetta nella manovra, che dovrebbe essere
applicato sulle pensioni a partire dai 35 mila euro.
Un provvedimento non nuovo il
contributo di solidarietà. Nel 2011 infatti, sulla spinta del
decreto Monti, gli ex dirigenti dell'Ars avevano subito una
riduzione di pensione, ma dopo
Aver versato per venti mesi il
«balzello», se lo erano visto restituire dopo avere vinto il
ricorso. Soddisfatti i deputati questori Nino Oddo (Megafono) e Paolo
Ruggirello (Articolo 4): «il contributo di solidarietà, in un
momento di grande crisi per la Sicilia, è un gesto di sobrietà e di
sensibilità da parte della classe politica. Un sacrificio richiesto
ai dipendenti pubblici più ricchi, in un generale clima di austerity
e di contenimento della spesa».
Il tema è esplosivo, se si considera
che l'Assemblea oggi paga a 51 ex dipendenti pensioni superiori ai
200 mila euro tra questi ci sono tutti i segretari generali andati in
quiescenza, da Silvio Liotta a Gianliborio Mazzola, Giovanni
Tomasello e da ieri a questa truppa si aggiungerà anche Sebastiano
Di Bella. Sempre all'Ars sono 32 le pensioni tra i 150 e i 200 mila
euro e 126 tra i 100 e i 150 mila euro. In tutto, sono 209 i
pensionati dorati di Palazzo dei Normanni, cioè quelli che ricevono
un assegno da 100 a oltre 200 mila euro lordi all'anno. Che si
aggiungono agli ex deputati che hanno pio di 9O mila euro lordi.
E sulla poltrona più alta dell'Ars
arriva Fabrizio Scimè, consigliere parlamentare, capo ufficio per il
coordinamento dell'area legislativa. Prende il posto di Sebastiano
Di Bella, 61 anni, che lascia il vertice della burocrazia del
parlamento siciliano dopo nove mesi dalla sua nomina, accompagnato
dalle polemiche legate alla sua indennità, che supererebbe i 500
mila euro l'anno. Scimè è considerato una delle «nuove leve»
all'interno della burocrazia de]l'Ars, 46 anni, vincitore di
concorso pubblico, e in servizio al Parlamento regionale dal '99.
In passato si è occupato del "servizio personale", di Bilancio,
sino a guidare l'ufficio per il coordinamento della attività
legislativa. Figlio di un ex segretario generale e giornalista, Aldo
Scimè, il neo segretario commenta così la sua nomina: «Sento tutto
il peso e la difficoltà di questo incarico, mi impegnerò al
massimo. Non servono uomini soli al comando, Bisogna entrare in
Sintonia con l'opinione pubblica. Il Palazzo deve aprirsi e tornare
in contatto con la gente».
(GVAR)
LA SICILIA
EX PROVINCIA
Indennità previste dal Ccnl
dell'area dirigenti
«In merito alla notizia riportata nei
giorni scorsi dagli organi di stampa e relativa alle indennità di
posizione e di risultato ai direttori dell'ex Provincia regionale
di Agrigento, sollevata dal sindacato Cisl, si precisa che queste
indennità, sono previste dal Ccnl dell'Area dirigenza del comparto
regioni — Autonomie locali. Pertanto, la determinazione di
attribuzione delle indennità, si configura come atto dovuto». Lo
precisa il Direttore generale dell'Ente Giuseppe Vella.
E' UN COMMISSARIO PART TIME
Si è insediata Luciana Giammanco,
in Municipio lunedì e martedì. pare per pochi mesi
Esprimere qualunque valutazione sul
nuovo commissario del Comune Luciana Giammanco, sarebbe prematuro, ma
una cosa sembra essere chiarissima: sarà un commissario "part
time'. Non certo per l'impegno profuso, ma quanto per il tempo a
disposizione per potersi dividere tra il nuovo incarico alla guida
del municipio agrigentino e tra quelli già ricoperti di dirigente
regionale e responsabile anticorruzione dello stesso Ente.
A confermarlo pare sarebbe stata la
stessa Giammanco durante le prime strette di mano avute con alcuni
consiglieri comunali: "sarò ad Agrigento ogni lunedì e martedì",
avrebbe detto. La sua prima giornata a Palazzo San Domenico, del
resto, è stata infernale: arrivata in piazza Pirandello intorno alle
dieci ha trascorso l'intera mattinata, dopo aver formalizzato il
proprio insediamento, per i corridoi del palazzo di Città per
conoscere i dirigenti e gli uffici, Il tutto accompagnata dal
segretario generale, il quale avrebbe anche viaggiato insieme al
commissario dal tragitto tra Palermo e Agrigento. Solo intorno alle
13 il commissario ha tenuto il suo primo, breve e ufficioso incontro
con la stampa, durante il quale si è sostanzialmente limitata ad
esporre le sue intenzione a carattere generale, "aprendosi" solo
nel mostrare di conoscere bene le potenziali difficoltà
organizzative collegate al triplice incarico ricoperto.
"Non sarà facile — spiega
Giammanco — e per questo ringrazio particolarmente della stima e
della fiducia il presidente Rosario Crocetta e l'assessore
regionale Patrizia Valenti per avermi nominato. Ho già avuto una
esperienza simile a Trapani. spero anche qui di riuscire a fare il
mio lavoro nel miglior modo possibile". La "road map" rispetto
al lavoro da svolgere ad Agrigento sembra abbastanza chiara:
innanzitutto prendere piena conoscenza delle problematiche dell'ente
leggendo le "carte", poi, non prima di un mese, iniziare con i
primi provvedi menti.
"Domani incontrerò i dirigenti
(oggi, per chi legge ndr), - spiega Giammanco - e solo dopo questo
primo colloquio potrò capire quali sono le emergenze, Il periodo in
cui arriva il mio insediamento — aggiunge - è sicuramente
particolare, dato che è a ridosso delle ferie, anche se questo da un
lato sarà utile perché mi permetterà di leggere tutto
quanto,possibile in modo di entrare nel vivo subito dopo le ferie per
iniziare a prendere le decisioni". Lettura particolarmente
"attenta", ha detto, è quella che riserverà in primis al
filando dell'ente: in questo momento, va ricordato, sul "tavolo"
c'è solo il consuntivo 2013, che in atto è anche allo studio dei
revisori dei conti. E se, spiega Giammanco, per legge non è
nominabile da parte della Regione un vicecommissario (dato che è
ancora in carica il Consiglio comunale), grandi speranze ripone il
dirigente nei suoi "colleghi" comunali, perché gli siano di
supporto durante questo verosimilmente lungo periodo commissariale.
Già, verosimilmente, perché un altro punto sul quale non si è
potuto fare chiarezza è la durata dell'incarico: il voto sarà a
novembre o a maggio 2015? "La durata - ha precisato - è quella
prevista per legge, ovvero fino a prima tornata elettorale utile, che
sarà individuata con decreto presidenziale. Altro non so".
G. SCHICCHI
VERSO IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
Centro di addestramento Asi
«promosso» per l'Ipia
g. sch.) Il centro di addestramento
professionale dell'Asi ha superato il collaudo statico e in
settimana potrà essere consegnato all'ipia "Fermi".
Sono state infatti completate le
procedure tecniche e burocratiche necessarie per verificare
l'utilizzabilità del grande edificio nel cuore della zona
industriale e, come annunciato la scorsa settimana, tra mercoledì e
giovedì la Provincia ha previsto che la struttura possa essere
consegnata all'istituto professionale.
Si appresta a essere chiusa, quindi,
una lunga parentesi iniziata nel gennaio 2013, quando l'oggi Libero
consorzio ricevette dall'Irsap il centro, il quale però attendeva
alcuni interventi di recupero e completamento. La storia più recente
è fatta, poi, da riunioni, sopralluoghi, confronti e proteste circa
le innumerevoli problematiche da risolvere. Se "profezia"dalla
della consegna entro luglio della struttura risale addirittura al
6giugno, al 18 giugno risalgono ad esempio le preoccupazioni rispetto
alla qualità delle strade di collegamento tra l'edificio e le aree
esterne e alla possibilità di garantire un servizio di linea per gli
studenti pendolari, adesso superati. La Provincia, tra l'altro, ha
risolto anche la questione collegata al pagamento delle utenze per i
servizi a rete, anch'essa lungamente al centro di un "braccio di
ferro" tra scuola ed Ente.
Insomma, il prossimo potrebbe essere,
dopo tempo, il primo anno scolastico "normale" per l'Ipia
"Fermi", da anni privo di una sede da quando il grande complesso
porpora di via Mattarella venne ritenuto non idoneo dal punto di
vista statico a causa della presenza di calcestruzzo depotenziato. Da
quel giorno erano cominciati, per alunni e personale docente, giorni
di grandi difficoltà, che adesso potrebbero essere solo un ricordo.
L'Ipia, comunque, non sarà trasferito integralmente alla zona
industriale: grazie ad un accordo stipulato con il Comune nei giorni
scorsi, infatti, gli allievi iscritti al primo biennio e le ragazze
del corso di assistente socio-sanitario almeno per il 2014/2015
frequenteranno le lezioni al primo piano del plesso "Tortorelle".
MONITO AL GOVERNO REGIONALE: «LE
RIFORME NON SI FANNO CONTRO LAVORATORI»
I sindacati: "Via le norme sul
pubblico impiego o sciopero»
I sindacati lanciano un forte appello
al governo regionale e chiedono interventi urgenti a favore del
pubblico impiego. "Crocetta ritiri dalla Finanziaria le norme sul
pubblico impiego o la reazione dei lavoratori sarà fortissima". Il
monito è stato lanciato ieri dai segretari generali della Cgil Fp
Michele Palazzotto, della Cisl Fp Gigi Caracausi, della Uil Fpl Enzo
Tango e della Uil Pa Alfonso Farruggia.
I sindacati hanno chiesto al governo
regionale di "tornare sui propri passi. Altrimenti già da giovedì
sarà mobilitazione generale e se non avremo risposte, siamo pronti
anche allo sciopero". Le sigle sindacali riunite in occasione degli
"esecutivi unitari" hanno contestato al governo Crocetta di avere
previsto nel testo della "manovra-ter" un pacchetto di norme che
colpirebbero in maniera indiscriminata i dipendenti pubblici. Se da
un lato il governo regionale tende a tagliare gli sprechi, dall'altro
un gran numero di lavoratori del pubblico impiego si ribella.
Dai cosiddetti contributi di
solidarietà per i pensionati, alle indennità per i forestali,
passando per le norme che prevedono le riduzioni delle unità
operative di base fino alla cancellazione della cosiddetta "clausola
di salvaguardia" per i dirigenti.
Cgil, Cisl e Uil hanno anche avanzato
una proposta di riforma della pubblica amministrazione, in grado di
aggredire i veri sprechi e dì premiare il merito.
"Le riforme della pubblica
amministrazione— dichiarano infatti Palazzotto, Caracausi, Tango e
Farruggia — si fanno insieme ai lavoratori e non contro i
lavoratori. Finora il governo regionale non ha fatto nulla di diverso
rispetto al passato: ha avanzato solo norme spot e quasi mai
realizzabili. A questo punto, non ci resta che la protesta: una
mobilitazione dei lavoratori potrebbe scattare già da giovedì. E
siamo pronti allo sciopero". Presente all'incontro l'assessore
regionale alla Funzione Pubblica Patrizia Valenti la quale nel suo
intervento ha accennato qualche cenno di apertura: "Mi adopererò
— ha detto la Valenti — per modificare alcuni dei provvedimenti
previsti nel nostro maxi-emendamento. Credo che alcuni temi vadano
discussi in sede di contrattazione sindacale". E un'altra
apertura sarebbe giunta anche dall'Ars: il presidente Ardizzone si
è detto pronto a incontrare i sindacati, che dal canto loro puntano
il dito contro l'ultima finanziaria: "In quel testo—dicono- si
trovano norme incostituzionali e autoritarie. Si toglie al pubblico
impiego per finanziare tre pagine di enti inutili.
Il governo incontri i sindacati per
discutere sul futuro degli impiegati delle ex province e delle
questione legate alla sanità. E subito".
LA SVOLTA Con la manovra attualmente
all'Ars, verrà recepito dl che detta nuove regole per la
contabilità pubblica
«Sicilia, stop ai bilanci drogati
della Pa»
L'assessore Agnello: dal 2015
procedure meno complesse e più trasparenza
PALERMO. Bilancio consolidato,
contabilità economico-patrimoniale e "linguaggio' comune per i
conti degli enti pubblici. Sono questi alcuni dei punti principali
contenuti nel decreto legislativo 118 del 2011, che in Sicilia sarà
recepito con la finanziaria attualmente in discussione all'Ars. La
norma prevede nuove regole per i bilanci della pubblica
amministrazione, con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e
semplificare procedure oggi particolarmente complesse. Se ne è
discusso ieri durante il convegno «L'armonizzazione contabile e le
semplificazioni per la pubblica amministrazione», che si è svolto
alla Camera di Commercio di Palermo. Tra i relatori, l'assessore
regionale all'Economia Roberto Agnello, secondo cui «questa
riforma sarà l'occasione per fare pulizia nel bilancio della
Regione".
«Quando si passa da un sistema ad un
altro - ha sottolineato l'assessore Agnello - emergono tutte le
incrostazioni del passato. Troppo spesso all'interno dei conti
pubblici sono sta te nascoste operazioni non lineari. Col decreto
legislativo 118 del 2011 vengono introdotti nuovi criteri finalizzati
alla trasparenza e alla possibilità di analizzare meglio i bilanci.
Più trasparenza e più concretezza significa anche evitare le
pratiche illegali. La nuova contabilità servirà al cittadino per
favorire il dialogo con la pubblica amministrazione e il controllo su
di essa. Per questo il governo re-gionale sta accelerando su questo
fronte".
Non sarà soltanto la Regione ad essere
investita da questa riforma, ma tra gli altri anche i Comuni, le
Università, le società pubbliche. La svolta inizierà il primo
gennaio del 2015, anche se il decreto dà facoltà agli enti di
prorogare di un anno l'entrata in vigore del nuovo sistema. Alla
contabilità finanziaria, la pubblica amministrazione dovrà
affiancare quella economico-patrimoniale. Insomma, niente più
bilanci "drogati" da residui attivi che difficilmente potranno
essere riscossi oppure disallineamenti derivanti dalla mancata
corrispondenza delle poste. Inoltre, col bilancio consolidato
diventeranno un "unicum" i conti della Regione e quelli delle
società partecipate. Idem per Comuni ed altri enti locali, che
saranno chiamati ad una maggiore responsabilità per evitare
situazioni di deficit.
«Adesso - ha spiegato l'assessore
Agnello - si passerà da una visione parziale ad una integrale. Non
possiamo continuare a fare come gli "struzzi": non sarà più
possibile infilare la testa sotto terra di fronte a problemi
gestionali e deficit. Le aziende collegate, ad esempio, sono già di
fatto sotto la responsabilità degli enti, ma spesso si tende a
considerarle elementi esterni. Il problema dei Comuni cì come quello
della Regione è l'improduttività della spesa. Bisogna eliminare
il superfluo e tagliare gli sprechi».
Un appello rivolto ai tanti
amministratori locali e dipendenti pubblici siciliani presenti ieri
alla Camera di Commercio di Palermo. Per loro soltanto un "antipasto"
delle nuove regole che, per dirla ancora con le parole dell'assessore
regionale all'Economia, «faciliteranno il controllo dei
cittadini».
«Gli enti pubblici - ha detto Raffaele
Mazzeo, coordinatore pubbliche amministrazioni dell'Andaf
(Associazione nazionale direttori amministrativi e finanziari) -
dovranno usare schemi contabili unici, una sorta di linguaggio
comune, affinché aumenti la trasparenza. Luca Cerri, della società
di revisione contabile kpmg, ha infine concluso: «I bilanci
consolidati serviranno a chi governa per assumere decisioni corrette.
La sperimentazione va avviata nel 2015, altrimenti si rischia di
perde7 re tempo prezioso».
Agrigentoflash
AGRIGENTO, COMMISSARIO SUBITO AL
LAVORO. VERIFICA AL BILANCIO
Luciana Giammanco sarà un commissario
part time, "Sarò ad Agrigento ogni lunedì e martedì", avrebbe
detto, ma subito prenderà in mano le carte e conoscere le situazioni
specifiche, in modo di vedere i dati inerenti al bilancio. Nessuno al
momento è in grado di stabilire quanto tempo sarà necessario per
prendere visione delle urgenze ed emergenze di Agrigento. Poi non
prima di un mese il commissario inizierà con i primi provvedimenti.
Il primo incontro il commissario lo ha riservato agli ormai ex
assessori, Luparello, Masone, Galvano, Messina. "Abbiamo esposto al
commissario tutte le pendenze, tutte le emergenze - spiega Piero
Luparello -, tutti gli atti che attendevano di essere approvati e
che non è stato possibile approvare, una su tutte il cartellone
estivo degli eventi per la città". Di lavoro in sospeso c'è ne
molto, non bisogna dimenticare che l'Aula Sollano, non ha ancora
votato le aliquote Tasi, Tari e Imu, che è verosimile i consiglieri
comunali, vogliano rivedere al ribasso, richiedendo una nuova
proposta da parte dell'amministrazione.
RIBERA, ENTRO DICEMBRE L'APPALTO
PER IL PONTE VERDURA
Si dovrà aspettare il prossimo mese
di dicembre per il bando dei lavori per la realizzazione del nuovo
ponte sul fiume Verdura, nel tratto della strada statale 115, tra
Ribera e Sciacca. Il periodo per l'appalto è stato individuato dal
primo cittadino di Ribera, Carmelo Pace, insieme all'ingegnere
Salvatore Tonti, principale esponente regionale dell'Anas Sicilia,
che più volte è venuto nella città crispina, dopo il crollo del
viadotto. E' presumibile un periodo di due mesi per l'approvazione
del progetto e gli espropri. Le aree interessate sono agrumeti. Il
nuovo ponte dovrebbe costare sui 12 milioni di euro.
Infoagrigento
COMUNE DI AGRIGENTO: SI È INSEDIATA
LUCIANA GIAMMANCO
E' iniziata dunque ufficialmente
l'avventura di Luciana Giammanco presso il comune di Agrigento;
sarà lei a guidare l'ente da oggi fino al mese di maggio, quando
si terranno le elezioni anticipate per eleggere il nuovo primo
cittadino ed il nuovo consiglio comunale.
Una gestione commissariata dell'ente,
resa necessaria dalle dimissioni del Sindaco Zambuto e tuttavia
ritardata di qualche settimana per via della mancata immediata nomina
da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta.
I primi impegni per il commissario
Luciana Giammanco, riguardano gli incontri con dirigenti ed ex
assessori per fare il punto della situazione ed iniziare l'attività
che la vedrà sulla poltrona più prestigiosa di palazzo dei Giganti
fino alla prossima primavera.