La Sicilia
TURISMO: Dati contrastanti: Agrigento altalenante, Sciacca positivo e Lampedusa in cadutaUNA PROVINCIA AGRODOLCEUna stagione che, nel suo insieme, fa registrare numeri positivi per la provincia di Agrigento facendo respirare" gli operatori del settore turistico.I numeri delle prenotazioni di luglio e agosto sono in crescita, rispetto allo scorso anno, e ci sono anche per settembre e ottobre, un fatto che non si verificava da un pò di tempo data la tendenza degli ultimi anni a vacanze last minute piuttosto che programmate su lunga scadenza. Solo nel mese di giugno si è registrata una flessione delle presenze, sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 2,04%. Registra un + 2,6% il mese di luglio, rispetto al 2013, ed è ancora presto per conoscere il dato di agosto, ma anche qui sembra esserci un aumento rispetto allo scorso anno, Così, nonostante la crisi e viaggiatori sempre più attenti al portafogli, rispetto al 2013, ad Agrigento si registra un aumento nelle presenze. Non è andata bene per Lampedusa che ha perso tanti turisti ed è stata una vera e propria "batosta" per l'intero territorio: le presenze nell'isola in soli 4 mesi valgono il 30% di tutta la provincia in un anno. « In provincia di Agrigento ci dice Francesco Picarella, presidente della Federalberghi provinciale-abbiamo registrato variazioni territoriali ben specifiche. Da una parte Lampedusa, probabilmente derivata da una cattiva pubblicità sulla immigrazione, ha subito un consistente calo, altre destinazioni come Sciacca, invece, hanno mantenuto il trend positivo. Agrigento città a doppia velocità, infatti, se da un lato abbiamo registrato un lieve calo globale è stato compensato dalle presenza media, oggi i no-stri ospiti decidono distare un pò di più. Registriamo un flusso più da viaggiatori che da turisti, l'offerta si sta pian piano arricchendo con iniziative private che diversificano l'offerta e non siamo più strettamente legati soltanto dall'attratto- re Valle dei Templi: un ospite che cerca anche cosa fare nel territorio, ad esempio farm Cultural Park, Val di Kam, il fascino senza tempo del treno storico, ed i colori della Scala dei Turchi e delle riserve naturali. Un aspetto culturale conclude Picarella- che è diventato biglietto da visita per la scoperta della natura e dell'arte culinaria». Francesi e tedeschi fanno sempre la parte da leone ma ci sono anche gli americani, i giapponesi e i sudamnericani che scelgono l'agrigentino come meta delle loro vacanze. Non mancano, poi, gli italiani. Gli arrivi di turisti italiani nel mese di giugno sono stati 21.816, con una flessione dell'8,22%, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 22.320 con un aumento del 4,45%. Sembrano esserci margini di miglioramento elevati per la prossima stagione estiva. Sta agli operatori turistici, con il supporto degli enti territoriali, intercettare questi segnali e trasformarli in occasione di sviluppo duraturo. Un notevole contributo arriva dal distretto turistico valle dei templi in cerca di novità con l'obiettivo di agevolare la permanenza del turista nel territorio. Utile, ad esempio, l'App Valle dei templi per smartphone e tablet creata per conoscere tutti gli eventi del distretto turistico Regionale valle dei templi, consultabili con un motore di ricerca avanzato.VALENTINA ALAIMO
SCALA DE] TURCHI: LA PROPOSTA D LEGABIENTE«Meta turistica d'eccellenza»REALMONTE, Scala dei Turchi, quale futuro? Un interrogativo su cui già stamani stanno discutendo, a Palermo, Legambiente, per mezzo della sua portavoce Claudia Casa, ed il sindaco di Realmonte, Piero Puccio, che hanno chiesto ed ottenuto un incontro con l'assessore regionale al Territorio e all'Ambiente, Mariarita Sgarlata. La Scala dei Turchi è considerata non solo uno dei posti più belli ed unici ai mondo candidata a diventare Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco ma è anche un'area del Demanio Marittimo e dunque di competenza Regionale. Ecco perché cambiamenti, possibilità, proposte e soluzioni vanno vagliate e discusse a Palermo.il sindaco di Realmonte e Legambiente partono dall'assunto che ciò che è stato fino ad oggi non va bene. E questo perché Fino a 10 giorni fa nessun controllo e nessuna ordinanza o carte!lo regolamentare hanno fatto sì che il motto fosse «Scala dei Turchi take away» ovvero presa e portata via a proprio uso e consumo ma, non solo, ogni giorno turisti o e non potevano afferrarne un pezzo e portarlo a casa, molti altri la scioglievano e se la cospargevano sul corpo come se fosse una maschera di bellezza, convinti che la marna avesse poteri cosmetici; veniva fatta letteralmente a pezzi ma anche scalfita ed intagliata da scritte d'amore dalle centinaia, migliaia di persone che ogni giorno la fruiscono.Dallo scorso 22 agosto le forze dell'ordine della polizia provinciale in tandem con numerosi volontari la presidiano in modo permanente per far applicare una serie di inibizioni emesse dal Sindaco di Realmonte, Piero Puccio, ed esposte sul luogo con un cartello. Adesso però Legambiente e Puccio fanno «un passo avanti» forse anche più lungo della gamba. Se già l'associazione Mareamico con in testa Claudio Lombardo proponeva l'istituzione di un ticket da fa pagare ai visitatori adesso Legambiente rilancia aggiungendo che la competenza del demanio marittimo dovrebbe decentrarsi e passare nelle mani del comune di Realmonte per poi essere gestita da Legambiente. Ed in particolare l'ambientalista, Claudia Casa, sottolineache la Scala dei Turchi non può essere un lido balneare e pone come modello da seguire l'Isola dei Conigli di Lampedusa o l'isola Bella di Taormina. Nel primo i fruitori non possono materialmente salire, nei secondo sì ma solo con il pagamento di un biglietto e senza sostare ma giusto il tempo di «un giro turistico». Casa parla di fruizione responsabile e compatibile con la delicatezza dei sito ma si chiede se sia socialmente giusto far pagare i visitatori.ADRIANA LI CAUSI
GIORNALE DI SICILIA
Progetti europei, I'ex Provincia cerca partnerLex Provincia 'cerca' partner per l'elaborazione di progetti a finanziamento comunitario o comunque esterno al bilancio dell'ente. E' stata pubblicata, all'albo pretorio on line del Libero consorzio comunale, la delibera sulle direttive per accedere all'iniziativa. Il Settore "Ambiente, Territorio e Politiche Comunitarie" emana entro il mese di dicembre, un avviso pubblico conil quale per l'anno solare successivo, eventualmente sulla base delle materie o dei programmi prescelti dall'Amministrazione, sollecita la presentazione di progetti e/o iniziative da proporre per il finanziamento delle diverse autorità di gestione. Per l'anno in corso, perla presentazione di nuovi progetti da parte dell' Ente si applicheranno le disposizioni dettate con la nuova direttiva. Nel caso in cui vengano richiesti semplici adesioni o patrocini, senza oneri finanziari o comportanti future attività gestionali per l'Ente, potranno essere concesse direttamente dall'organo di vertice odi rappresentanza, dietro apposita istanza scritta che dovrà di norma pervenire almeno 3 giorni prima della data di scadenza per la presentazione delle istanze di finanziamento. Le proposte di candidatura che pro- spettino, invece, la Provincia come capofila o partner dovranno di norma pervenire all'Amministrazione almeno 10 giorni prima della data di scadenza per la presentazionedelle istanze di finanziamento. L'istruttoria della candidature verrà effettuata, di norma, dal Settore "Ambiente, Territorio e Politiche Comunitarie", d'intesa con il Settore competente per materia, e verterà, nel caso di proposte senza oneri per l'Ente o qualora non si debba scegliere tra più istanze, sulla coerenza con la programmazione dell' Ente e sulle materie o programmi eventualmente prescelti dall'amministrazione. (PAPI)
LA POLITICA E LA SANITA' SCELTO IL TERZO DIRETTOREC'è un doppio filo che lega l'azienda sanitaria di Agrigento con quella di Enna. Prima Giuseppe Termine, direttore generale ad Enna viene nominato commissario al posto dell'esautorato Salvatore Messina. Poi Emanuele Cassarà, direttore sanitario ad Enna arriva ad Agrigento nello stesso momento cnmmissariale seguito a ruota da Salvatore Lucio Picarra, che all'Asp di Enna era direttore amministrativo, viene catapultato come direttore generale dell'azienda agrigentina, sempre al posto del nel frattempo sostituito Salvatore Messina.Ieri la politica siciliana, Crocetta e Borsellino in testa, firmano il decreto di nomina per Salvatore Lombardo, che arriva, dall'Asp di Enna dove ha diretto una struttura complessa amministrativa.Su Lombardo pare siano confluite nelle ultime ore, le intese politiche che piu trasversali non si può con buona pace di Bice Salvago più volte tirata in ballo per questo incarico e di Alessandro Mazzara dell'Asp nissena che ha già ricevuto con un altro prestigioso incarico.L'unico «indigeno» rimane Silvio Lo Bosco, nominato giovedì sera direttore sanitario e che dovrà lasciare il suo incarico di primario dell'unità operativa di chirurgia vascolare al San Giovanni di Dio.Squadra completata dunque e meno di rinunce dell'ultim'ora visto che sia Crocetta che la Borsellino, nella loro ultima lettera - dispisizione, evidenziano che è a carico esclusivo dei manager «la responsabilità di procedere alla preventiva verifica dei requisiti di legge in possesso dei soggetti da nominare, nonchè alla preventiva verifica dell'insussistenza di eventuali cause di inconpatibilità dei rispettivi incarichi previste dalla vigente normativa».Quello che la triade, si troverà adesso ad affrontare sono problemi importanti, con in testa, la gestione del Pronto soccorso del San Giovanni di Dio che continua ad avere una sala d'aspetto ogni giorno piena di politraumi ed emergenze che rimangono tali per ore e ore.Per non parlare delle ore che occorrono per pagare un semplice ticket o di aver un timbro su una ricetta esente ticket.E ancora la carenza di personale medico ed ausiliari in tutti gli ospedali dell'Asp, con Sciacca aglionori della cronaca a giorni alterni, fino al mantenimento delle tante promesse sentite negli ultimi mesi, non ultima quella che annunciava il funzionamento di importanti apparecchiature diagnostiche come la risonanza magnetica che però non può essere adoperata ogni volta che serve perchè mancherebbe il personale specializzato. Si vedrà cosa saranno capaci di fare per mantenere le promesse sulla radioterapia che risparmierebbe ai pazienti oncologici di buona parte della provincia di sotto- porsi ogni giorno a sacrifici economici e fisici da non augurare a nessuno. AMM')