Il
Quirinale punta i propri riflettori sulla vicenda della casa di
famiglia di Leonardo Sciascia a Racalmuto, messa in vendita dagli
eredi.
Gli
Uffici della Presidenza della Repubblica, hanno infatti ufficialmente
scritto alle amministrazioni territoriali di competenza, per chiedere
ulteriori chiarimenti ed informazioni sullo stato dell'arte delle
procedure di vendita dell'immobile e sulle iniziative poste in essere
per evitare la cessione a privati.
La
lettera del Quirinale fa seguito a quella che lo scorso 13
agosto, il Commissario straordinario dell'ex
Provincia Regionale di Agrigento, (oggi Libero Consorzio Comunale),
Benito Infurnari, aveva scritto proprio al Presidente Giorgio
Napolitano per chiedere "ogni utile intervento" affinchè
si potesse trovare una soluzione condivisa che impedisca che della
casa di Racalmuto, venga perso il valore storico e simbolico.
Leonardo
Sciascia e Giorgio Napolitano hanno per altro condiviso un percorso
politico comune quando, nel 1979, lo scrittore racalmutese accettò
la proposta dei radicali di Pannella e si candidò sia al Parlamento
Europeo sia alla Camera. Il
rapporto di stima e amicizia tra Giorgio Napolitano e Leonardo
Sciascia, venne ricordato il 24 maggio del 2009 quando la figlia
dello scrittore, donò al Presidente della Repubblica, recatosi in
visita sulla tomba del cimitero di Racalmuto, una medaglia ricordo
della Fondazione.
Un
fitto indirizzario, quello del Commissario Infurnari alle massime
autorità dello Stato e del Governo, oltre che ad istituzioni ed enti
pubblici e privati, avviato per reperire i 100 mila euro necessari
per acquistare l'immobile e decidere come utilizzarlo al meglio,
mantenendo viva la memoria di Leonardo Sciascia.