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Rassegna stampa del 9 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
VIA ACRONE Ex Provincia, uffici inagibili Dichiarata inagibile un'ala dello stabile ex Enel prospiciente alla via Acrone che ospita gli uffici dell'Ambiente e del centro elaborazioni dati dell'ex Provincia Regionale di Agrigento. Il provvedimento si è reso necessario in seguito ad un rovinoso crollo di una parte del tetto che ospita i tecnici del Ced abilitati alla manutenzione degli apparecchi informatici dell'Ente. Il crollo, fortunatamente è accaduto di sabato quando gli uffici sono chiusi. Alcuni dipendenti si sono trasferiti nella sala dei convegni «Silvia Pellegrino». Dopo alcuni sondaggi richiesti all'Ufficio Tecnico Provinciale, sono venuti giù pezzi di tetto, che hanno ovviamente consigliato la chiusura di questa ala che si affaccia sulla via Acrone ed il trasferimento in una zona più sicura. Una situazione comunque in evoluzione che dovrà certamente essere attentamente monitorata per la sicurezza e l'incolumità del numeroso personale che lavora nel complesso dell'ex Enel. (VA)


IL CASO Molti post in cui si chiede che destino avrà il pezzo di costa dell'Agrigentino ormai famoso in tutto il mondo, C'è chi invita ad accelerare i tempi per l'esproprio La Scala dei Turchi di un privato Il dibattito accende sempre «fb» "Ma com'è che si scopre improvvisamente che quella della Scala dei Turchi è un'area di proprietà privata? La fascia costiera non è demaniale di solito?
Quello di Filippo Bosco è uno dei tanti commenti che animano sui social network il dibattito sulla Scala dei Turchi dove la Regione siciliana, il Comune di Realmonte e Legambiente Sicilia sono a lavoro per un nuovo piano di gestione sul modello dell'isola dei Conigli di Lampedusa, che prevede nuovi servizi in spiaggia per i turisti e il pagamento di un ticket di ingresso.
Ma prima bisognerà fare i conti con l'unico proprietario privato della scogliera di marna bianca candidata a diventare patrimonio dell'umanità con il sigillo dell'Unesco.
Il proprietario della Scala dei Turchi, Ferdinando Sciabbarrà, dopo un primo incontro con il sindaco Pietro Puccio ha fatto sapere di non aver ancora deciso se concedere o meno gratuitamente l'area di marna bianca che ricade tra le sue proprietà o se chiedere, addirittura, il pagamento di un canone che sarebbe tra le sue possibilità. In ogni caso, si potrebbe procedere con l'esproprio e una nuova delimitazione dei confini demaniali incorrendo però nel rischio di un ricorso al Tar e di una molto probabile perdita di tempo.
«Espropriate tutto, per costruire una strada e per salvaguardare un patrimonio dell'umanità si creano problemi», posta su Facebook Giuseppe Corallo Agozzino commentando la storia della proprietà privata della Scala dei Turchi.
Come annunciato dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata le spiagge ad est e a ovest della Scala dei Turchi verranno affidate dalla Regione al Comune di Realmonte che le gestirà in collaborazione con Legambiente, ma tutta l'area di marna bianca, quella presa d'assalto ogni anno da migliaia di turisti, la più pregiata dal punto di vista ambientale, paesaggistico e turistico, al momento è di proprietà privata.
«E nel frattempo se si sale a fare una foto sulla Scala dei Turchi ti possono denunciare per violazione di proprietà privata?», chiede Antonio Pitruzzella sulla pagina Facebook di Mareamico Agrigento.
«La spiaggia è, ovviamente, demaniale. Ma alle spalle no, purtroppo a nessuno mai era venuto in mente di demanializzarla e adesso la frittata è fatta! Ma alla fine cambia poco, è solo questione di tempo e un po' di sana burocrazia", spiega il responsabile di Mareamico Agrigento, Claudio Lombardo. Ribatte sarcasticamente Pietro Caruana: "Sì, un po' di sana burocrazia italiana 10 anni per risolve re tutto! Dai che siamo sulla buona, scia!". (CAGI)

AMMINISTRATIVE NEL CAPOLUOGO. Sembrava abbandonata l'ipotesi di una finestra autunnale adesso si apre qualche spiraglio per mandare alle urne i cittadini ELEZIONI A NOVEMBRE? E CIRINO SCENDE IN CAMPO Elezioni amministrative entro la fine del 2014: la politica ne discute. Anche se sembrava abbandonata l'ipotesi di una finestra autunnale per rinnovare le amministrazioni in scadenza e quelle rimaste senza sindaco (per dimissioni o premature scomparse), adesso si apre qualche spiraglio per mandare alle urne i cittadini delle comunità amministrate da commissari straordinari. La legge dice che il palamento regionale, so proposta dell'assessore agli Enti locali, può legiferare, ma dopo il 5 ottobre visto che per quella data sono previste le consultazioni a Siracusa per un seggio all'Ars dopo la pronuncia del Tar. Fatta la legge, dal 5 ottobre in poi l'assemblea siciliana potrà stabilire la data delle elezioni, che dovranno rispettare comunque un margine di 45 giorni dall'indizione dei comizi. E considerare altri15 giorni per gli eventuali ballottaggi. Parliamo quindi di due mesi. Quindi i tempi indicano che si potrebbe votare alla fine di novembre ed opportunamente entro il 15 dicembre per evitare di far trascorrere il natale o la vigilia di capodanno agli agrigentini dentro i seggi. Parafrasando, il sindaco di Agrigento potrebbe essere sotto l'albero di natale. Ieri lo aveva chiesto Piero Macedonio, di votare entro la fine dell'anno. I politici più accorti dicono che tutto ciò è impossibile, altri invece pensano che ci possa essere l'eventualità di andare al voto a dicembre. E lo dimostra il fatto che già alcuni candidati si sono fatti avanti. Come il vice presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Rosa e proprio ieri un altro consigliere, Andrea Cirino, ha rotto gli indugi ed ha annunciato la sua "scesa in campo". Lo stesso Cirino, funzionario presso la Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento e consigliere comunale da quattro mandati, annuncia una conferenza stampa, a giorni, per ufficializzare la sua decisione. "Dopo un lunghissimo travaglio iniziato con le dimissioni di Zambuto e dopo una attenta analisi politica del nostro territorio - ha detto Cirino - ho deciso discendere in campo per concorrere alla candidatura a sindaco di Agrigento. Certamente il fatto di avere acquisito una certa esperienza nel corso di questi venti anni, è stato uno dei motivi principali che mi ha spinto a prendere questa decisione; tra l'altro mi è anche servita a capire che la città di Agrigento ha bisogno di tante piccole cose che magari in passato non sono state effettuate e che contribuiscono a fare crescere la nostra comunità. La mia intenzione è quella di creare servizi essenziali per dare dignità alla nostra città; creare nuovi parcheggi e arricchirla con il verde pubblico significare dare respiro anche ai cittadini. Il verde pubblico dovrà interessare maggiormente il centro storico che deve tornare a vivere come una volta. Dare dei benefit a chi ristruttura i prospetti del centro storico, per esempio non pagare l'Imu, non pagare la spazzatura, non pagare il suolo pubblico e annullare i costi per cambiare destinazione d'oso a coloro i quali vogliono creare attività artigianali, commerciali e turistiche all'interno del centro storico stesso". Cirino annuncia anche che sarà sostenuto da liste civiche con candidati al Consiglio comunale che saranno espressione della società civile e lascia aperte le porte a chi vorrà sposare il suo progetto politico. "Se ci saranno le condizioni per una eventuale convergenza - ha spiegata Cirino - valuterò la posizione degli alleati che chiedono di sostenere la mia candidatura alla guida del Palazzo dei Giganti". (PAPI)

LA SICILIA
PORTO EMPEDOCLE: OGGI ULTIMO GIORNO DI LAVORO PER 40 LAVORATORI. AZIENDA AD AGRIGENTO Italcementi, cominciati i "blocchi" sulla statale 115 PORTO EMPEDOCLE. f. d. m.) Come due anni fa, peggio di due anni fa. Come nel settembre 2012 sono scattati i blocchi a singhiozzo del traffico veicolare sulla strada statale 115, da parte degli operai dello stabilimento Italcementi.
L'impianto nel quale proprio da oggi pomeriggio (salvo colpi di scena miracolosi) non potranno mettere piede e timbrare il cartellino 40 operai su 31, alla luce delle scelte adottate dalla casa madre bergamasca, Una casa madre per che questo pomeriggio ha «spedito» una propria delegazione per partecipare a un vertice in Confindustria - e non in Prefettura, come auspicato dalle maestranze - per snocciolare la loro idea sul futuro dello stabilimento. La snoccioleranno ai sindacati, ai «confindustriali» agrigentini e ai prefetto Nicola Diomede. Ad attendere fuori dalla sede di via Demetra la delegazione bergamasca saranno tutti i lavoratori. Il livello di tensione sale di ora in ora, anche se tra la stragrande maggioranza dei lavoratori pare non ancora resasi conto della reale situazione in itinere. Una strana esitazione, un torpore insolito che ieri mattina si è manifestato alla vigilia dell'avvio dei blocchi. C'è voluto l'intervento di «stimolo» dai sindacalisti di oggi Roberto Migliara e di «ieri» Umberto Nero - in lotta non per se, ma per il proprio figlio a rischio mobilità - per invogliare tutti a indossare le pettorine catarinfrangenti e avviare la protesta. Il tutto sotto lo sguardo attento di polizia e carabinieri.
I disagi per la circolazione non sono ovviamente mancati, come gli inviti a recarsi in altri paesi rivolti da alcuni automobilisti poco solidali con i lavoratori. Nel pomeriggio gli operai hanno ricevuto la visita - come due anni fa - dell'arcivescovo Francesco Montenegro in Vespa. Oggi la parola passa all'azienda, con la speranza di una possibile apertura a strade alternative di utilizzo delle maestranze empedocline considerate in esubero. Domani verrà apparecchiato il tavolo tecnico alla Regione sul tema Italkali.

SCUOLA Sui 496 nuovi iscritti agli istituti superiori cittadini, 190 frequenteranno la I classe dell'Istituto guidato da Coniglio Il «Re Capriata» e stato il più gettonato Al secondo posto c'è il "Vincenzo Linares" con 135 domande pervenute Sono 496 gli studenti che hanno presentato domanda di iscrizione al primo anno delle scuole d'istruzione secondarie superiori statali. Il nuovo anno scolastico prenderà il via mercoledì 17 settembre e si concluderà il prossimo 9 giugno.
L'Istituto più "scelto" è il Filippo Re Capriata. 190 sono le richieste di iscrizione pervenute alla segreteria-studenti del plesso diretto dal preside Sergio Coniglio. Quaranta le domande per frequentare la Ragioneria (è verosimile che si formino due classi), addirittura centoventi (verranno create più di quattro prime) i giovani che si sono iscritti al primo anno dell'Alberghiero e trenta infine coloro che frequenteranno il corso serale (anche in questo caso molto probabile la divisione in due classi). "Re Capriata' che guida pertanto la classifica degli iscritti al primo anno, ma anche quella generale con una popolazione totale di 793 frequentanti. Sul secondo gradino di questo ipotetico podio c'è poi il "Vincenzo Linares" diretto dal preside Santino Lo Presti, confermato per il quarto anno alla guida del plesso di via Preside Salvatore Malfitano. 135 le domande di nuove iscrizioni al Linares: 85 allo Scientifico (si va verso la creazione di quattro prime), 30 al Classico (due prime) e 20 al Liceo di Scienze Umane (Pedagogico, probabilmente ospitato ancora al Profumo). Il dirigente scolastico del Linares ci ha tenuto ad augurare un buon inizio di anno scolastico agli studenti, ai docenti e a tutto il personale impegnato nella scuola. "Auguro un anno scolastico spiega Santino Lo Presti — che sia ricco di senso del dovere sia da parte degli studenti che dei docenti. Non si studia solo per sé ma lo si fa per la collettività. Rivolgo anche un appello ai docenti affinché ricordino di compiere l'insegnamento come un servizio pubblico a disposizione della collettività senza mai pensare di esercitare potere per il ruolo ricoperto". La panoramica sulle scuole superiori si chiude con il Geometra "Ines Giganti Curella" di via Re Grillo e con l'Ipia "Enrico Fermi" di via Campo- bello, istituti diretti dalla preside Maria Gabriella Malfitano. Le domande di iscrizione al primo anno dei corsi del Geometra sono state in tutto 93, mentre 78 sono quelle pervenute per frequentare il Professionale per un totale di 171 nuovi studenti che il 17 settembre varcheranno i cancelli dei due plessi. Quasi 500 pertanto gli studenti provenienti dalle scuole medie che tra pochi giorni inizieranno a frequentare gli indirizzi di superiore presenti in città.
Nel computo totale non ci sono solo giovani licatesi. Diversi studenti di Palma di Montechiaro, Ravanusa e Campobello di Licata hanno scelto infatti indirizzi non presenti nelle loro città perfezionando l'iscrizione negli istituti licatesi. C'è anche il primo dato ufficiale relativo agli esami di riparazione, All'Ipia Fermi, sui cento studenti che durante l'anno didattico 2013-2014 avevano maturato debiti formativi, ben 98 hanno superato le prove di "riparazione" e si sono garantiti la promozione all'anno successivo. Al Geometra e negli altri istituti gli scrutini sono invece in corso anche se il trend sembra essere positivo con le bocciature che dovrebbero essere pochissime o addirittura nulle.
GIUSEPPE CELLURA

AMMINISTRATIVE C'è una possibilità di andare subito al voto, ma a decidere dovrà essere l'Ars Elezioni, in autunno si può Se fino ad un mese fa chiunque parlasse di sessione elettorale autunnale veniva rapidamente — e in malo modo — zittito, oggi in molti sembrano prendere seriamente in considerazione questa possibilità.
Il fiorire di candidature a sindaco di Agrigento in un momento in cui in verità tutto dovrebbe essere congelato in attesa della fase finale della consiliatura, è infatti abbastanza indicative di un movimento interno alla politica cittadina che sembra sempre più prepararsi al grande salto. Del resto se il voto a novembre sarà una realtà oppure no lo scopriremo a brevissimo. Sì, perché se inizialmente i sostenitori del voto a maggio affermavano con convinzione che non esistessero tornate elettorali autunnali, in verità l'Assemblea regionale siciliana può votare una propria legge che indica i comizi elettorali per quel periodo, sfruttando quello che era subito apparso come un Cavallo di Troia: in autunno dovrebbero infatti andare al voto i comuni sciolti per mafia. Poca roba, siamo chiari, ma quanto basta forse per giustificare un voto anticipato. La legge però dovrebbe essere fatta entro sessanta giorni dalle elezioni, quindi — si vocifera — con un termine massimo individuato nel 25 di settembre.
Tutto, come è evidente, è nelle mani della politica regionale, che dovrà fare i propri conti e valutare se giocare l'effetto sorpresa oppure se attendere qualche mese, bruciando le candidature attuali e consentendo di prendere tempo per chiudere gli accordi.
Intanto di certo non mancano gli spunti di dibattito, che in questa fase sembra molto acceso tra il Pd e Forza Italia. Se i Forzisti avevano risposto ieri attraverso il consigliere comunale Gerlando Gibilaro alla sfida dei democratici di confrontarsi sui temi per la città, oggi il segretario Pd Zambito controreplica. "Apprezzo l'apertura del consigliere Gibilaro per la condivisione di un progetto per la città di Agrigento - dice - ma il dibattito nel Partito Democratico è appena iniziato e saremo impegnati in una fase di ascolto della città, con il coinvolgimento di sindacati, associazioni, movimenti, cittadini ecc per addivenire ad un programma elettorale corrispondente alle reali esigenze della città. Ciò darà valore anche alle tante risorse umane che sono patrimonio del partito. intelligenze e professionalità che non possono venire mortificate da vecchie logiche politiche, ma che giustamente ambiscono a dare un contributo fattivo frutto di confronto e partecipazione. L'eventuale incontro con le altre forze politiche, compresa Forza Italia, riguarda in caso una fase successiva, ma dovrà essere fatto in modo trasparente e non accetterò logiche legate esclusivamente alla sommatoria di voti».
GIOACCHINO SCHICCHI

Agrigentonotizie

GIUSEPPE RUVOLO SULLA STRADA STATALE 640: "VIADOTTO LESIONATO GIÀ PRIMA DELLA CONSEGNA"
Lo rivela il senatore della Repubblica, Giuseppe Ruvolo, dopo aver esaminato il tratto agrigentino della costruenda infrastruttura i cui lavori, secondo gli ultimi annunci, saranno consegnati il prossimo 30 settembre
Il senatore Ruvolo sulla Ss640"Nel corso di un sopralluogo nei cantieri per il raddoppio della strada statale 640 ho constatato con preoccupazione delle lesioni strutturali ad un viadotto che ricade in territorio di Racalmuto, in contrada Mezzarati". Lo rivela il senatore della Repubblica, Giuseppe Ruvolo, dopo aver esaminato il tratto agrigentino della costruenda infrastruttura i cui lavori, secondo gli ultimi annunci, saranno consegnati il prossimo 30 settembre.
"Sottoporrò la questione al ministro Maurizio Lupi, all'Anas e, se necessario - continua l'esponente di Forza Italia - alla Protezione civile. Avevo già concentrato il mio interessamento parlamentare sulla precaria rete viadottistica della provincia di Agrigento a partire dal ponte sul fiume Verdura a Ribera, dal Carabollace nel Saccense e il Petrulla a Ravanusa, ma mai mi sarei aspettato di rilevare delle criticità su un'opera nuova di zecca. Integrerò la mia interrogazione a Lupi, considerato che ancora il ministro non ha riferito in Senato nonostante siano trascorsi oltre 2 mesi dal cedimento del viadotto lungo la statale 626. Per quanto riguarda invece la Agrigento-Caltanissetta, pretenderò chiarimenti sulle cause delle lesioni all'appoggio in calcestruzzo del viadotto racalmutese e ai danni riportati dalla cerniera sferica unidirezionale. Dopo aver consultato dei tecnici in loco, le prime ipotesi farebbero pensare ad un carico trasversale, anche se non è da sottovalutare uno smottamento del terreno che ha già prodotto gravi conseguenze al vecchio tratto di statale e ad un'abitazione privata della zona. Mi auguro - conclude Ruvolo - che la carreggiata interessata possa essere ripristinata in tempi brevi, anche se temo che gli interventi dilateranno ancora una volta i termini della consegna dei lavori. Ciò che conta maggiormente però è la sicurezza degli utenti della strada, sempre più sfiduciati dalla gestione e manutenzione delle vie siciliane di comunicazione".


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