GIORNALE DI SICILIA
VIA ACRONE
Ex Provincia, uffici inagibili
Dichiarata inagibile un'ala dello
stabile ex Enel prospiciente alla via Acrone che ospita gli uffici
dell'Ambiente e del centro elaborazioni dati dell'ex Provincia
Regionale di Agrigento. Il provvedimento si è reso necessario in
seguito ad un rovinoso crollo di una parte del tetto che ospita i
tecnici del Ced abilitati alla manutenzione degli apparecchi
informatici dell'Ente. Il crollo, fortunatamente è accaduto di
sabato quando gli uffici sono chiusi. Alcuni dipendenti si sono
trasferiti nella sala dei convegni «Silvia Pellegrino». Dopo alcuni
sondaggi richiesti all'Ufficio Tecnico Provinciale, sono venuti giù
pezzi di tetto, che hanno ovviamente consigliato la chiusura di
questa ala che si affaccia sulla via Acrone ed il trasferimento in
una zona più sicura. Una situazione comunque in evoluzione che dovrà
certamente essere attentamente monitorata per la sicurezza e
l'incolumità del numeroso personale che lavora nel complesso
dell'ex Enel. (VA)
IL CASO Molti post in cui si chiede
che destino avrà il pezzo di costa dell'Agrigentino ormai famoso
in tutto il mondo, C'è chi invita ad accelerare i tempi per
l'esproprio
La Scala dei Turchi di un privato
Il dibattito accende sempre «fb»
"Ma com'è che si scopre
improvvisamente che quella della Scala dei Turchi è un'area di
proprietà privata? La fascia costiera non è demaniale di solito?
Quello di Filippo Bosco è uno dei
tanti commenti che animano sui social network il dibattito sulla
Scala dei Turchi dove la Regione siciliana, il Comune di Realmonte e
Legambiente Sicilia sono a lavoro per un nuovo piano di gestione sul
modello dell'isola dei Conigli di Lampedusa, che prevede nuovi
servizi in spiaggia per i turisti e il pagamento di un ticket di
ingresso.
Ma prima bisognerà fare i conti con
l'unico proprietario privato della scogliera di marna bianca
candidata a diventare patrimonio dell'umanità con il sigillo
dell'Unesco.
Il proprietario della Scala dei Turchi,
Ferdinando Sciabbarrà, dopo un primo incontro con il sindaco Pietro
Puccio ha fatto sapere di non aver ancora deciso se concedere o meno
gratuitamente l'area di marna bianca che ricade tra le sue
proprietà o se chiedere, addirittura, il pagamento di un canone che
sarebbe tra le sue possibilità. In ogni caso, si potrebbe procedere
con l'esproprio e una nuova delimitazione dei confini demaniali
incorrendo però nel rischio di un ricorso al Tar e di una molto
probabile perdita di tempo.
«Espropriate tutto, per costruire una
strada e per salvaguardare un patrimonio dell'umanità si creano
problemi», posta su Facebook Giuseppe Corallo Agozzino commentando
la storia della proprietà privata della Scala dei Turchi.
Come annunciato dall'assessore
regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata le spiagge ad
est e a ovest della Scala dei Turchi verranno affidate dalla Regione
al Comune di Realmonte che le gestirà in collaborazione con
Legambiente, ma tutta l'area di marna bianca, quella presa
d'assalto ogni anno da migliaia di turisti, la più pregiata dal
punto di vista ambientale, paesaggistico e turistico, al momento è
di proprietà privata.
«E nel frattempo se si sale a fare una
foto sulla Scala dei Turchi ti possono denunciare per violazione di
proprietà privata?», chiede Antonio Pitruzzella sulla pagina
Facebook di Mareamico Agrigento.
«La spiaggia è, ovviamente,
demaniale. Ma alle spalle no, purtroppo a nessuno mai era venuto in
mente di demanializzarla e adesso la frittata è fatta! Ma alla fine
cambia poco, è solo questione di tempo e un po' di sana
burocrazia", spiega il responsabile di Mareamico Agrigento, Claudio
Lombardo. Ribatte sarcasticamente Pietro Caruana: "Sì, un po' di
sana burocrazia italiana 10 anni per risolve re tutto! Dai che siamo
sulla buona, scia!". (CAGI)
AMMINISTRATIVE NEL CAPOLUOGO.
Sembrava abbandonata l'ipotesi di una finestra autunnale adesso si
apre qualche spiraglio per mandare alle urne i cittadini
ELEZIONI A NOVEMBRE?
E CIRINO SCENDE IN CAMPO
Elezioni amministrative entro la fine
del 2014: la politica ne discute. Anche se sembrava abbandonata
l'ipotesi di una finestra autunnale per rinnovare le
amministrazioni in scadenza e quelle rimaste senza sindaco (per
dimissioni o premature scomparse), adesso si apre qualche spiraglio
per mandare alle urne i cittadini delle comunità amministrate da
commissari straordinari. La legge dice che il palamento regionale, so
proposta dell'assessore agli Enti locali, può legiferare, ma dopo
il 5 ottobre visto che per quella data sono previste le consultazioni
a Siracusa per un seggio all'Ars dopo la pronuncia del Tar. Fatta
la legge, dal 5 ottobre in poi l'assemblea siciliana potrà
stabilire la data delle elezioni, che dovranno rispettare comunque un
margine di 45 giorni dall'indizione dei comizi. E considerare
altri15 giorni per gli eventuali ballottaggi. Parliamo quindi di due
mesi. Quindi i tempi indicano che si potrebbe votare alla fine di
novembre ed opportunamente entro il 15 dicembre per evitare di far
trascorrere il natale o la vigilia di capodanno agli agrigentini
dentro i seggi. Parafrasando, il sindaco di Agrigento potrebbe essere
sotto l'albero di natale. Ieri lo aveva chiesto Piero Macedonio, di
votare entro la fine dell'anno. I politici più accorti dicono che
tutto ciò è impossibile, altri invece pensano che ci possa essere
l'eventualità di andare al voto a dicembre. E lo dimostra il fatto
che già alcuni candidati si sono fatti avanti. Come il vice
presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Rosa e proprio ieri un
altro consigliere, Andrea Cirino, ha rotto gli indugi ed ha
annunciato la sua "scesa in campo". Lo stesso Cirino, funzionario
presso la Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento e
consigliere comunale da quattro mandati, annuncia una conferenza
stampa, a giorni, per ufficializzare la sua decisione. "Dopo un
lunghissimo travaglio iniziato con le dimissioni di Zambuto e dopo
una attenta analisi politica del nostro territorio - ha detto Cirino
- ho deciso discendere in campo per concorrere alla candidatura a
sindaco di Agrigento. Certamente il fatto di avere acquisito una
certa esperienza nel corso di questi venti anni, è stato uno dei
motivi principali che mi ha spinto a prendere questa decisione; tra
l'altro mi è anche servita a capire che la città di Agrigento ha
bisogno di tante piccole cose che magari in passato non sono state
effettuate e che contribuiscono a fare crescere la nostra comunità.
La mia intenzione è quella di creare servizi essenziali per dare
dignità alla nostra città; creare nuovi parcheggi e arricchirla con
il verde pubblico significare dare respiro anche ai cittadini. Il
verde pubblico dovrà interessare maggiormente il centro storico che
deve tornare a vivere come una volta. Dare dei benefit a chi
ristruttura i prospetti del centro storico, per esempio non pagare
l'Imu, non pagare la spazzatura, non pagare il suolo pubblico e
annullare i costi per cambiare destinazione d'oso a coloro i quali
vogliono creare attività artigianali, commerciali e turistiche
all'interno del centro storico stesso". Cirino annuncia anche che
sarà sostenuto da liste civiche con candidati al Consiglio comunale
che saranno espressione della società civile e lascia aperte le
porte a chi vorrà sposare il suo progetto politico. "Se ci saranno
le condizioni per una eventuale convergenza - ha spiegata Cirino -
valuterò la posizione degli alleati che chiedono di sostenere la mia
candidatura alla guida del Palazzo dei Giganti". (PAPI)
LA SICILIA
PORTO EMPEDOCLE: OGGI ULTIMO GIORNO
DI LAVORO PER 40 LAVORATORI. AZIENDA AD AGRIGENTO
Italcementi, cominciati i "blocchi"
sulla statale 115
PORTO EMPEDOCLE. f. d. m.) Come due
anni fa, peggio di due anni fa. Come nel settembre 2012 sono scattati
i blocchi a singhiozzo del traffico veicolare sulla strada statale
115, da parte degli operai dello stabilimento Italcementi.
L'impianto nel quale proprio da oggi
pomeriggio (salvo colpi di scena miracolosi) non potranno mettere
piede e timbrare il cartellino 40 operai su 31, alla luce delle
scelte adottate dalla casa madre bergamasca, Una casa madre per che
questo pomeriggio ha «spedito» una propria delegazione per
partecipare a un vertice in Confindustria - e non in Prefettura, come
auspicato dalle maestranze - per snocciolare la loro idea sul futuro
dello stabilimento. La snoccioleranno ai sindacati, ai
«confindustriali» agrigentini e ai prefetto Nicola Diomede. Ad
attendere fuori dalla sede di via Demetra la delegazione bergamasca
saranno tutti i lavoratori. Il livello di tensione sale di ora in
ora, anche se tra la stragrande maggioranza dei lavoratori pare non
ancora resasi conto della reale situazione in itinere. Una strana
esitazione, un torpore insolito che ieri mattina si è manifestato
alla vigilia dell'avvio dei blocchi. C'è voluto l'intervento
di «stimolo» dai sindacalisti di oggi Roberto Migliara e di «ieri»
Umberto Nero - in lotta non per se, ma per il proprio figlio a
rischio mobilità - per invogliare tutti a indossare le pettorine
catarinfrangenti e avviare la protesta. Il tutto sotto lo sguardo
attento di polizia e carabinieri.
I disagi per la circolazione non sono
ovviamente mancati, come gli inviti a recarsi in altri paesi rivolti
da alcuni automobilisti poco solidali con i lavoratori. Nel
pomeriggio gli operai hanno ricevuto la visita - come due anni fa -
dell'arcivescovo Francesco Montenegro in Vespa. Oggi la parola
passa all'azienda, con la speranza di una possibile apertura a
strade alternative di utilizzo delle maestranze empedocline
considerate in esubero. Domani verrà apparecchiato il tavolo tecnico
alla Regione sul tema Italkali.
SCUOLA Sui 496 nuovi iscritti agli
istituti superiori cittadini, 190 frequenteranno la I classe
dell'Istituto guidato da Coniglio
Il «Re Capriata» e stato il più
gettonato
Al secondo posto c'è il "Vincenzo
Linares" con 135 domande pervenute
Sono 496 gli studenti che hanno
presentato domanda di iscrizione al primo anno delle scuole
d'istruzione secondarie superiori statali. Il nuovo anno scolastico
prenderà il via mercoledì 17 settembre e si concluderà il prossimo
9 giugno.
L'Istituto più "scelto" è il
Filippo Re Capriata. 190 sono le richieste di iscrizione pervenute
alla segreteria-studenti del plesso diretto dal preside Sergio
Coniglio. Quaranta le domande per frequentare la Ragioneria (è
verosimile che si formino due classi), addirittura centoventi
(verranno create più di quattro prime) i giovani che si sono
iscritti al primo anno dell'Alberghiero e trenta infine coloro che
frequenteranno il corso serale (anche in questo caso molto probabile
la divisione in due classi). "Re Capriata' che guida pertanto la
classifica degli iscritti al primo anno, ma anche quella generale con
una popolazione totale di 793 frequentanti. Sul secondo gradino di
questo ipotetico podio c'è poi il "Vincenzo Linares" diretto
dal preside Santino Lo Presti, confermato per il quarto anno alla
guida del plesso di via Preside Salvatore Malfitano. 135 le domande
di nuove iscrizioni al Linares: 85 allo Scientifico (si va verso la
creazione di quattro prime), 30 al Classico (due prime) e 20 al Liceo
di Scienze Umane (Pedagogico, probabilmente ospitato ancora al
Profumo). Il dirigente scolastico del Linares ci ha tenuto ad
augurare un buon inizio di anno scolastico agli studenti, ai docenti
e a tutto il personale impegnato nella scuola. "Auguro un anno
scolastico spiega Santino Lo Presti che sia ricco di senso del
dovere sia da parte degli studenti che dei docenti. Non si studia
solo per sé ma lo si fa per la collettività. Rivolgo anche un
appello ai docenti affinché ricordino di compiere l'insegnamento
come un servizio pubblico a disposizione della collettività senza
mai pensare di esercitare potere per il ruolo ricoperto". La
panoramica sulle scuole superiori si chiude con il Geometra "Ines
Giganti Curella" di via Re Grillo e con l'Ipia "Enrico Fermi"
di via Campo- bello, istituti diretti dalla preside Maria Gabriella
Malfitano. Le domande di iscrizione al primo anno dei corsi del
Geometra sono state in tutto 93, mentre 78 sono quelle pervenute per
frequentare il Professionale per un totale di 171 nuovi studenti che
il 17 settembre varcheranno i cancelli dei due plessi. Quasi 500
pertanto gli studenti provenienti dalle scuole medie che tra pochi
giorni inizieranno a frequentare gli indirizzi di superiore presenti
in città.
Nel computo totale non ci sono solo
giovani licatesi. Diversi studenti di Palma di Montechiaro, Ravanusa
e Campobello di Licata hanno scelto infatti indirizzi non presenti
nelle loro città perfezionando l'iscrizione negli istituti
licatesi. C'è anche il primo dato ufficiale relativo agli esami di
riparazione, All'Ipia Fermi, sui cento studenti che durante l'anno
didattico 2013-2014 avevano maturato debiti formativi, ben 98 hanno
superato le prove di "riparazione" e si sono garantiti la
promozione all'anno successivo. Al Geometra e negli altri istituti
gli scrutini sono invece in corso anche se il trend sembra essere
positivo con le bocciature che dovrebbero essere pochissime o
addirittura nulle.
GIUSEPPE CELLURA
AMMINISTRATIVE C'è una
possibilità di andare subito al voto, ma a decidere dovrà essere
l'Ars
Elezioni, in autunno si può
Se fino ad un mese fa chiunque parlasse
di sessione elettorale autunnale veniva rapidamente e in malo
modo zittito, oggi in molti sembrano prendere seriamente in
considerazione questa possibilità.
Il fiorire di candidature a sindaco di
Agrigento in un momento in cui in verità tutto dovrebbe essere
congelato in attesa della fase finale della consiliatura, è infatti
abbastanza indicative di un movimento interno alla politica cittadina
che sembra sempre più prepararsi al grande salto. Del resto se il
voto a novembre sarà una realtà oppure no lo scopriremo a
brevissimo. Sì, perché se inizialmente i sostenitori del voto a
maggio affermavano con convinzione che non esistessero tornate
elettorali autunnali, in verità l'Assemblea regionale siciliana
può votare una propria legge che indica i comizi elettorali per quel
periodo, sfruttando quello che era subito apparso come un Cavallo di
Troia: in autunno dovrebbero infatti andare al voto i comuni sciolti
per mafia. Poca roba, siamo chiari, ma quanto basta forse per
giustificare un voto anticipato. La legge però dovrebbe essere fatta
entro sessanta giorni dalle elezioni, quindi si vocifera con
un termine massimo individuato nel 25 di settembre.
Tutto, come è evidente, è nelle mani
della politica regionale, che dovrà fare i propri conti e valutare
se giocare l'effetto sorpresa oppure se attendere qualche mese,
bruciando le candidature attuali e consentendo di prendere tempo per
chiudere gli accordi.
Intanto di certo non mancano gli spunti
di dibattito, che in questa fase sembra molto acceso tra il Pd e
Forza Italia. Se i Forzisti avevano risposto ieri attraverso il
consigliere comunale Gerlando Gibilaro alla sfida dei democratici di
confrontarsi sui temi per la città, oggi il segretario Pd Zambito
controreplica. "Apprezzo l'apertura del consigliere Gibilaro per
la condivisione di un progetto per la città di Agrigento - dice - ma
il dibattito nel Partito Democratico è appena iniziato e saremo
impegnati in una fase di ascolto della città, con il coinvolgimento
di sindacati, associazioni, movimenti, cittadini ecc per addivenire
ad un programma elettorale corrispondente alle reali esigenze della
città. Ciò darà valore anche alle tante risorse umane che sono
patrimonio del partito. intelligenze e professionalità che non
possono venire mortificate da vecchie logiche politiche, ma che
giustamente ambiscono a dare un contributo fattivo frutto di
confronto e partecipazione. L'eventuale incontro con le altre forze
politiche, compresa Forza Italia, riguarda in caso una fase
successiva, ma dovrà essere fatto in modo trasparente e non
accetterò logiche legate esclusivamente alla sommatoria di voti».
GIOACCHINO SCHICCHI
Agrigentonotizie
GIUSEPPE RUVOLO SULLA STRADA STATALE
640: "VIADOTTO LESIONATO GIÀ PRIMA DELLA CONSEGNA"
Lo rivela il senatore della
Repubblica, Giuseppe Ruvolo, dopo aver esaminato il tratto
agrigentino della costruenda infrastruttura i cui lavori, secondo gli
ultimi annunci, saranno consegnati il prossimo 30 settembre
Il senatore Ruvolo sulla Ss640"Nel
corso di un sopralluogo nei cantieri per il raddoppio della strada
statale 640 ho constatato con preoccupazione delle lesioni
strutturali ad un viadotto che ricade in territorio di Racalmuto, in
contrada Mezzarati". Lo rivela il senatore della Repubblica,
Giuseppe Ruvolo, dopo aver esaminato il tratto agrigentino della
costruenda infrastruttura i cui lavori, secondo gli ultimi annunci,
saranno consegnati il prossimo 30 settembre.
"Sottoporrò la questione al
ministro Maurizio Lupi, all'Anas e, se necessario - continua
l'esponente di Forza Italia - alla Protezione civile. Avevo già
concentrato il mio interessamento parlamentare sulla precaria rete
viadottistica della provincia di Agrigento a partire dal ponte sul
fiume Verdura a Ribera, dal Carabollace nel Saccense e il Petrulla a
Ravanusa, ma mai mi sarei aspettato di rilevare delle criticità su
un'opera nuova di zecca. Integrerò la mia interrogazione a Lupi,
considerato che ancora il ministro non ha riferito in Senato
nonostante siano trascorsi oltre 2 mesi dal cedimento del viadotto
lungo la statale 626. Per quanto riguarda invece la
Agrigento-Caltanissetta, pretenderò chiarimenti sulle cause delle
lesioni all'appoggio in calcestruzzo del viadotto racalmutese e ai
danni riportati dalla cerniera sferica unidirezionale. Dopo aver
consultato dei tecnici in loco, le prime ipotesi farebbero pensare ad
un carico trasversale, anche se non è da sottovalutare uno
smottamento del terreno che ha già prodotto gravi conseguenze al
vecchio tratto di statale e ad un'abitazione privata della zona. Mi
auguro - conclude Ruvolo - che la carreggiata interessata possa
essere ripristinata in tempi brevi, anche se temo che gli interventi
dilateranno ancora una volta i termini della consegna dei lavori. Ciò
che conta maggiormente però è la sicurezza degli utenti della
strada, sempre più sfiduciati dalla gestione e manutenzione delle
vie siciliane di comunicazione".