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Rassegna stampa dell'11 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
PORTO EMPEDOCLE Nonostante le rassicurazioni della Regione, visto che si dovrà accertare la copertura finanziaria, prosegue lo sciopero ad oltranza dei lavoratori Italcementi, verso la cassa integrazione in deroga Per 41 dipendenti in esubero ieri è scaduta la Cig straordinaria. Fillea Cgil:«L'azienda ha aperto ai contratti di solidarietà» Nonostante le prime "timide" aperture ai possibili contratti di solidarietà da parte dell'azienda e un impegno, più o menu ufficiale, della Regione per a cassa integrazione in deroga, prosegue lo sciopero ad oltranza dei lavoratori dell'Italcementi di Porto Empedocle. Le ultime novità arrivano dalla commissione Lavoro all'Ars dove ieri, a margine di alcune audizioni, si sono avute le prime rassicurazioni sulla possibile concessione della Cig in deroga visto che per 41 lavoratori in esubero e scaduta ieri la Cig straordinaria. Naturalmente si dovranno fare i conti con le coperture finanziarie e per questo ancora non ci sono certezze. Il prolungamento dell'ammortizzatore sociale potrebbe ridare fiato all'azienda e ai lavoratori in attesa di nuovi progetti che possano scongiurare i licenziamenti, come quello presentato da Italkali o altre ipotesi allo studio da Nomisma. Non hanno partecipato ai lavori della commissione gli assessori regionali al Lavoro Giuseppe Bruno e alle Attività produttive Linda Vancheri. Presenti i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Cn nOndustria Sicilia e i dirigenti di Italcementi. A rappresentare l'amministrazione regionale il dirigente generale del Dipartimento Lavoro Lucio Ojeni, che si è impegnato a verificare le con dizioni per la Cig in deroga, e quello del Dipartimento Attività produttive Alessandro Ferrara, che si è impegnato a convocare "in tempi brevi" il tavolo tecnico per avviare le procedure di verifica ambientale e urbanistica dei progetti di riconversione del cementificio empedoclino. Ieri stati) deciso che del tavolo tecnico farà parte ari- che un componente della commissione Lavoro, è stata nominatala deputata agrigentina Margherita La Rocca: "Sollecito sin da ora - ha detto - la convocazione urgente del tavolo tecnico. Mi dispiace clic ieri, qui in commissione Lavoro dove erano attesi, non siano riusciti a vedere gli assessori Bruno e Vancheri nemmeno con il binocolo». La Regione sta valutando un progetto di reindustrializzazione del sito ad opera dell'ltalkali, società a partecipazione regionale clic lavora nel settore dei sali potassici e che, nell'ambito dell'estrazione di kainite nella miniera di Realmonte potrebbe rilevare il sito Italcementi di Porto Empedocle per lo stoccaggio dei materiali estratti. Il piano industriale da 250 milioni presentato prevede lavoro per circa 300 persone. Intanto ieri è scaduta la Cigs per 41 lavoratori, ma l'Italcementi ancora non ha mandato comunicazioni nemmeno al 31 lavoratori che dovrebbero restare a lavoro nell' impianto di macinazione, secondo il piano di ristrutturazione. L'azienda ha al momento sospeso le procedure di mobilità. »Importanti i primi segnali arrivati dall'azienda che ha aperto ai contratti di solidarietà, ma occorre l'impegno della Giunta regionale per sbloccare la situazione", ha detto il segretario di Fillea Cgil Agrigento Vito Baglio. <Rassicuranti le prime notizie che arrivano dalla quinta commissione dell'Ars, ma lo sciopero ad oltranza prosegue - ha detto il vice segretario dell'Ugl Agrigento - perché ancora non c'è nulla di scritto, nulla di ufficiale. Continueremo lo sciopero pur restando fiduciosi che dopo il nuovo confronto avviato una soluzione evitare i licenziamenti possa essere trovata. (CAGI)

PUBBLICA ISTRUZIONE Stamani, al «Foderà», i neo assunti riceveranno la comunicazione del luogo di lavoro
Nuova docenti, si assegnano le sedi
Sarà ancora l'istituto "Foderà", diretto da Patrizia Pilato, la sede dove i neo assunti docenti di scuola media di primo e secondo grado, riceveranno la sede di titolarità, dopo aver ricevuto, lo scorso uno settembre, l'immissione nei ruoli della scuola agrigentina.
Antonio Petix ed Enzo Di Vincenzo hanno già convocato questi docenti per le ore 9,00 di oggi.
Il reclutamento di questi nuovi docenti di ruolo è avvenuto tra coloro che erano nelle graduatorie dei concorsi a cattedra e quanti occupavano la graduatoria ad esaurimento dell'ex Provveditorato agli Studi di via Leonardo da Vinci.
Si tratta ovviamente di cattedre intere molte delle quali, comunque, trovano il completamento in un secondo istituto.
Previste anche le cattedre dei Ctp, i centri territoriali per l'istruzione a persone adulte. Queste si trovano a Favara, Licata, Cammarata, Sciacca. L'ufficio ha dovuto operare numerosi accorpamenti per consentire la composizione di una cattedra con 18 ore, per cui questi professori si ritroveranno ad avere più di una sede di titolarità.
Per quanto riguarda il sostegno nella scuola media di primo grado le otto cattedre si trovano alla "Reale" di Agrigento, ad Aragona, a Campo- bello di Licata, Canicattì, due a Licata ed una alla "verga" di Siculiana. All'istituto omnicomprensivo "Pirandello" di Lampedusa sono disponibili ben tre cattedre di sostegno. Sempre nella media si avrà una cattedra di Ed. artistica a Ravanusa, per l'ed. Fisica si hanno tre cattedre una ciascuna a Lampedusa, Licata e Racalmuto. Due cattedre di educazione musicale sono una a Lampedusa e l'altra a Palma di Montechiaro con completamento alla Gangitano di Canicattì. Le 18 cattedre di lettere scuola media sono alla Castagnolo di Agrigento, alla "Garibaldi" di Agrigento con completamento alla Reale sempre di Agrigento ed alla Cangiamila di Palma di Montechiaro. Insomma l'ufficio reclutamento ha cercato, laddove è stato possibile, di assemblare in comuni vicini i vari spezzoni di ore per evitare eccessivi disagi a questi docenti. Il maggior numero di nuove sedi và alla scuola media di primo grado. Per quanto riguarda le superiori pochissime le cattedre che hanno necessità di completamento su altra sede. Solo all'istituto alberghiero "Senatore Molinarì" di Sciacca il docente di lettere dovrà completare con l'istituto tecnico agrario della cittadina termale quindi nello stesso comune. Diversa, invece, la situazione del docente di lingua spagnola che oltre all'istituto professionale per l'industria e l'artigianato di Sciacca dovrà recarsi all'Ipia di Ribera. Per il resto tutte le cattedre individuate insistono nello stesso istituto. (VA)

AMBIENTE Secondo le analisi dell'agenzia, le percentuali di "metalli pesanti" sono addirittura inferiori a quanto previsto dalla normativa europea per gli alimenti.
L'ARPA SU PUNTA BIANCA
"NON CI SONO RADIAZIONI"
Non ci sono problemi di inquinamento radioattivo, contrariamente a quanto denunciato dagli ambientalisti, nell'area di Punta Bianca e del poligono di tiro di Drasy ad Agrigento. A "certificarlo", ancora una volta, è l'Arpa Sicilia. L'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, che dopo i prelievi ha effettuato le analisi di laboratorio, non ha riscontrato differenze di concentrazione di radionucludi (nuclidi instabili che decadono emettendo energia sotto forma di radiazioni). È quanto emerge dagli esiti delle analisi di radioattività relativa ai campioni di terreno superficiale prelevati il 26 maggio 2014 dall'Arpa. Dalle analisi di laboratorio viene fuori che le percentuali di"metalli pesanti" presenti nel campione esaminato sono addirittura inferiori a quanto previsto dalla vigente normativa europea per gli alimenti, Si esclude quindi la presenza di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti dalle normative io zone adibite a "verde agricolo",Per questo motivo l'area Drasy è ben al di sotto dei valori ammessi per legge nei poligoni militari che, per decreto del 24 giugno 2014, n.91, sono equiparati alle aree industriali, Dai campioni di terreno prelevati ed esaminati dall'Arpa risulta più inquinata l'area esterna al poligono rispetto a quella interna.
Probabilmente la presenza dell'Esercito Italiano nell'area di Drasy in qualche modo serve da salvaguardia all'ecosistema e svolge nel contempo anche una funzione di deterrenza tutelando il territorio dallo scempio edilizio che invece ha sfregiato le aree circostanti, dalla valle dei templi a Zingarello.
L'intervento dell'Arpa, che ha già avviato i controlli lo scorso maggio facendo i prelievi e monitorando la situazione, è stato sollecitato dall'associazione MareAmico Agrigento guidata dal responsabile Claudio Lombardo che ha lanciato su facebook la campagna "Punta Bianca, si alla riserva naturale, esercitazioni non qui". Sulla riserva naturale da istituire a Punta Bianca hanno assicurato il loro impegno, in un tavolo tecnico istituito nei mesi alla Provincia su richiesta delle associazioni ambientaliste Mareamico, Marevivo, Legambiente e del distretto turistico e 0 consorzio turistico - parlamentari nazionali e regionali. Sul social network il dibattito è sempre acceso. L'associazione ambientalista ha ipotizzato, inoltre, correlazioni dirette tra le esercitazioni militari e i crolli della falesia di Punta Bianca. Quanto avviene a Drasy, però, si veri- Oca anche nelle scogliere di marna bianca dalla Scala dei Turchi e di Capo Bianco ad Eraclea Minoa. A tal proposito pare che l'Esercito Italiano stia promuovendo un'attività di monitoraggio finalizzata a verificare l'improbabile rapporto di causa-effetto tra esercitazioni e crollo delle falesie colpite da frane in tutta la costa agrigentina, e in maniera più estesa tutta l'area mediterranea, anche per la continua azione erosiva del mare. (CAGI)

VERSO LE AMMINISTRATIVE La Scala: «Non abbiamo mai dato nessun appoggio a Giuseppe Di Rosa»
Movimento Cinque Stelle annuncia: «Avremo una lista e un candidato»
I meetup sognano un sindaco "Grillino" anche ad Agrigento. Il portavoce del movimento Cinque stelle, Marcello La Scala, annuncia che i grillini saranno presenti alle prossime consultazioni elettorali cittadine, siano esse a novembre - dicembre oppure a maggio, con un proprio candidato a sindaco e la lista pentastellata. «Non abbiamo mai dato nessun appoggio al candidato Giuseppe Di Rosa - dice La Scala - anzi è proprio il caso di annunciare che il sindaco questa volta lo scegliamo noi e sarà collaborato da una rosa di validi amministratori e candidati al Consiglio comunale con la lista del Movimento». Insomma, i grillini fanno sul serio e vogliono capitalizzare il risultato ottenuto Io scorso maggio, per le europee quando ad Agrigento si piazzarono alle spalle del Partito democratico. Per il movimento di Beppe Grillo si contarono 4.777 voti di lista nella sola città dì Agrigento, con una percentuale del 25,48. Per il momento, il portavoce dei meetup grillini, La Scala, non si sbottona. E non fa il nome del potenziale candidato. Mentre i primi ad uscire allo scoperto sono stati Giuseppe Di Rosa ed Andrea Chino. il primo ha addirittura presentato un contratto di 13 punti con gli agrigentini durante una conferenza stampa, mentre Cirino lo farà questa mattina alle il, presso l'ufficio di presidenza del Comune, dove questo tipo di conferenze dovrebbero essere vietate essendo un incontro non istituzionale, ma che comunque riguarda un consigliere che ha deciso di candidarsi a sindaco, Ieri Cii'ino ha rjb adito le sue intenzioni: «Non importa scsi andrà alle urne in autunno o in primavera
- ha detto - io intendo iniziare a stilare il programma elettorale con gli agrigentini che incontrerò porta a porta ed ai quali chiederò consigli, mi farò dare suggerimenti da inserire nel programma amministrativo». E mentre dalla Regione non si rompe il silenzio sulla data delle amministrative in Sicilia, il Partito democratico, con il sue segretario provinciale Peppe Zambito, si riunisce per programmare le primarie. «1 tempi stringono - sostiene Zambito - soprattutto nell'eventualità che si vada alla urne entro la fine dell'anno, Ho incontrato i segretari dei circoli ed alcuni esponenti del Pd perché vogliamo portare avanti il progetto delle Primarie per la scelta del candidato sindaco». (PAPI)

LA SICILIA

ITALCEMENTI, C'E' SPERANZA
PORTO EMPEDOCLE Ieri importante riunione presso la Commissione Lavoro della Regione
Chiesto al presidente Crocetta di concedere la deroga alla cassa integrazione fino a dicembre
PORTO EMPEDOCLE. Qualche piccolo spiraglio comincia ad aprirsi sui fronte della vertenza Italcementi, Durante la riunione svoltasi ieri a Palermo alla Commissione Lavoro della Regione. i deputati regionali che ne fanno parte hanno siglato una richiesta ufficiale al Governo Crocetta di concedere la deroga alla cassa integrazione in deroga fino al prossimo dicembre, già erogata un paio d'anni fa e che permise a Italcementi di non licenziare nessuno dei lavoratori dello stabilimento empedoclino. Il tutto, sollecitando l'avvio del tavolo tecnico sulla svolta proposta da Italkali. Partita la richiesta, si dovrà attendere alcuni giorni, quasi certamente entro la prossima settimana per avere la certezza dell'erogazione delle risorse economiche a sostegno di una situazione sempre più insostenibile, Presenti ai vertice di ieri erano ovviamente i sindacalisti che si stanno occupando della questione, mentre i lavoratori erano a Porto Empedocle, a braccia incrociate, dinanzi l'impianto, proseguendo lo sciopero indetto lunedì scorso. Sciopero che continuerà almeno fino al giorno in cui non si avranno certezze sulla concessione della cassa integrazione in deroga. Cassa integrazione che permetterebbe all'azienda di non dover fare seguito alla spettrale «lista nera» dei 41 esuberi, mettendoli in aspettativa-mobilità, a differenza degli altri 3D che continuerebbero a recarsi in un impianto di fatto dimezzato nella sua funzione. Da quanto emerso nelle ultime ore comunque è evidente la »frenata» alla quale è stata costretta l'azienda bergamasca, nel quadro della propria azione di ridimensionamento di investimenti, a causa della crisi del settore cementiero nazionale. Una frenata che si era materializzata già martedì pomeriggio, quasi sera nella sede di Confindustria ad Agrigento. I due alti esponenti di Italcementi giunti nel capoluogo con la «lista nera» nelle borse 24 ore hanno dovuto tenerla ben chiusa senza mostrarla. Non immagina— vano di ritrovarsi attorno a un tavolo, al cospetto non solo dei sindacati, degli industriali e dei deputati La Rocca Ruvolo e Firetto, ma anche e soprattutto del prefetto Nicola Diomede e addirittura dell'arcivescovo Francesco Montenegro. Proprio così, il pastore della Chiesa agrigentina si è seduto accanto ai «padroni del vapore», per far sentire forte la presenza di chi rappresentava le istanze di tanti padri di famiglia disperati. E la presenza di Montenegro ha certamente influito non poco sull'atteggiamento di un'azienda che, dopo anni di palese vicinanza ai lavoratori nonostante la crisi in atto, da alcuni mesi ha cambiato atteggiamento.

IL FATTO Agrigento, Licata e Raffadali tra i Comuni in cui Crocetta autorizzerebbe le elezioni. C'è frenesia
Voto a novembre quasi certo
Entro metà novembre Agrigento, Licata e Raffadali potrebbero avere nuovi sindaci e nuovi Consigli comunali, Durante un incontro svoltosi ad inizio settimana, infatti, il presidente della Regione Rosario Crocetta avrebbe confermato la volontà di portare al voto i Comuni attualmente commissariati entro il 16 di quel mese. Una indiscrezione, ovviamente, che però è supportata dall'intensa attività interna alla macchina burocratica regionale che in questi giorni si è occupata più volte del "caso Agrigento", con confronti in seno all'ufficio Legale e con l'Avvocatura dello Stato per interpretare in modo univoco quello che è il dettame legislativo rispetto al concetto di "prima tornata utile". Come è noto, infatti, a novembre dovrebbe scadere il termine del commissariamento per i Comuni sciolti per mafia, salvo ripensamenti del Ministero dell'interno, che pure sta facendo votare a dicembre in altre parti d'italia.
Da quanto è dato sapersi già ieri mattina, durante una prevista riunione di Giunta regionale, si sarebbe già dovuto firmare il decreto se non fosse intervenuto un aggiornamento dei lavori
alla prossima settimana, il tempo a disposizione, però, è poco, dato che la legge stabilisce un termine di 60 giorni entro i quali poter convocare i comizi elettorali, salvo prevedere poi una riduzione a 50 in casi specifici, e ciò significa che Crocetta ha tempo teoricamente fino al 16 o al 26 settembre per decidere.
Tutte queste indiscrezioni, aggiungiamo, non sono confermate tra l'altro solo dai movimenti "burocratici", ma soprattutto da quelli politici. All'iniziale incredulità rispetto alla possibilità di un voto autunnale molti esponenti locali (in primis i parlamentari regionali) a microfono rigorosamente spento ammettono che le elezioni a novembre sono assolutamente una possibilità concreta e che ci si sta muovendo per quanto possibile per accelerare i tempi rispetto ad accordi, alleanze e candidature. li voto anticipato avrebbe delle conseguenze rispetto agli esiti delle candidature. Votare a novembre, in una situazione di incertezza avvantaggia coloro che hanno già fatto un "passo avanti": Giuseppe Di Rosa o Andrea Cirino (che sono, in un certo senso, "prodotti" già pronti), ma soprattutto avvantaggia Calogero Firetto. Il sindaco di Porto Empedocle, è vero, non ha ancora rotto gli indugi, ma essendo percepito dagli avversari come il "candidato da battere" potrebbe essere agevolato dal voto autunnale.
Intanto è già "curtigliu" da campagna elettorale e si moltiplicano nomi, sussurri, possibilità e alleanze supposte. Innanzitutto alla lista di candidati in "forse" si potrebbe aggiungere l'ex presidente dell'Ordine degli Architetti Rino La Mendola come candidato della nuova creatura politica di Michele Cimino, i "Moderati per Renzi", interessanti appaiono le correnti "secessioniste" all'interno del Pd. Se il segretario provinciale Giuseppe Zambito nei giorni passati aveva tracciato una "linea" rispetto alla necessità di scelte collegiali e attraverso strumenti democratici come le primarie, dentro il Pd vi sarebbero appunto spinte verso il centrodestra, Mpa-Ncd da un lato (si dice per tramite di Angelo Capodicasa) e Patto per il Territorio-Forza Italia dall'altro (con un rinnovato — ma presunto - "amore" tra Riccardo Gallo e Marco Zambuto).
GIOACCHNO SCHICCHI




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