GIORNALE DI SICILIA
PORTO EMPEDOCLE
Nonostante le rassicurazioni della Regione, visto che si dovrà
accertare la copertura finanziaria, prosegue lo sciopero ad oltranza
dei lavoratori
Italcementi, verso la
cassa integrazione in deroga
Per 41 dipendenti in
esubero ieri è scaduta la Cig straordinaria. Fillea Cgil:«L'azienda
ha aperto ai contratti di solidarietà»
Nonostante le prime
"timide" aperture ai possibili contratti di solidarietà da parte
dell'azienda e un impegno, più o menu ufficiale, della Regione per
a cassa integrazione in deroga, prosegue lo sciopero ad oltranza dei
lavoratori dell'Italcementi di Porto Empedocle. Le ultime novità
arrivano dalla commissione Lavoro all'Ars dove ieri, a margine di
alcune audizioni, si sono avute le prime rassicurazioni sulla
possibile concessione della Cig in deroga visto che per 41 lavoratori
in esubero e scaduta ieri la Cig straordinaria. Naturalmente si
dovranno fare i conti con le coperture finanziarie e per questo
ancora non ci sono certezze. Il prolungamento dell'ammortizzatore
sociale potrebbe ridare fiato all'azienda e ai lavoratori in attesa
di nuovi progetti che possano scongiurare i licenziamenti, come
quello presentato da Italkali o altre ipotesi allo studio da Nomisma.
Non hanno partecipato ai lavori della commissione gli assessori
regionali al Lavoro Giuseppe Bruno e alle Attività produttive Linda
Vancheri. Presenti i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Cn nOndustria
Sicilia e i dirigenti di Italcementi. A rappresentare
l'amministrazione regionale il dirigente generale del Dipartimento
Lavoro Lucio Ojeni, che si è impegnato a verificare le con dizioni
per la Cig in deroga, e quello del Dipartimento Attività produttive
Alessandro Ferrara, che si è impegnato a convocare "in tempi
brevi" il tavolo tecnico per avviare le procedure di verifica
ambientale e urbanistica dei progetti di riconversione del
cementificio empedoclino. Ieri stati) deciso che del tavolo tecnico
farà parte ari- che un componente della commissione Lavoro, è stata
nominatala deputata agrigentina Margherita La Rocca: "Sollecito sin
da ora - ha detto - la convocazione urgente del tavolo tecnico. Mi
dispiace clic ieri, qui in commissione Lavoro dove erano attesi, non
siano riusciti a vedere gli assessori Bruno e Vancheri nemmeno con il
binocolo». La Regione sta valutando un progetto di
reindustrializzazione del sito ad opera dell'ltalkali, società a
partecipazione regionale clic lavora nel settore dei sali potassici e
che, nell'ambito dell'estrazione di kainite nella miniera di
Realmonte potrebbe rilevare il sito Italcementi di Porto Empedocle
per lo stoccaggio dei materiali estratti. Il piano industriale da 250
milioni presentato prevede lavoro per circa 300 persone. Intanto ieri
è scaduta la Cigs per 41 lavoratori, ma l'Italcementi ancora non
ha mandato comunicazioni nemmeno al 31 lavoratori che dovrebbero
restare a lavoro nell' impianto di macinazione, secondo il piano di
ristrutturazione. L'azienda ha al momento sospeso le procedure di
mobilità. »Importanti i primi segnali arrivati dall'azienda che
ha aperto ai contratti di solidarietà, ma occorre l'impegno della
Giunta regionale per sbloccare la situazione", ha detto il
segretario di Fillea Cgil Agrigento Vito Baglio. <Rassicuranti le
prime notizie che arrivano dalla quinta commissione dell'Ars, ma lo
sciopero ad oltranza prosegue - ha detto il vice segretario dell'Ugl
Agrigento - perché ancora non c'è nulla di scritto, nulla di
ufficiale. Continueremo lo sciopero pur restando fiduciosi che dopo
il nuovo confronto avviato una soluzione evitare i licenziamenti
possa essere trovata. (CAGI)
PUBBLICA ISTRUZIONE
Stamani, al «Foderà», i neo assunti riceveranno la comunicazione
del luogo di lavoro
Nuova docenti, si
assegnano le sedi
Sarà ancora l'istituto
"Foderà", diretto da Patrizia Pilato, la sede dove i neo assunti
docenti di scuola media di primo e secondo grado, riceveranno la sede
di titolarità, dopo aver ricevuto, lo scorso uno settembre,
l'immissione nei ruoli della scuola agrigentina.
Antonio Petix ed Enzo Di
Vincenzo hanno già convocato questi docenti per le ore 9,00 di oggi.
Il reclutamento di questi
nuovi docenti di ruolo è avvenuto tra coloro che erano nelle
graduatorie dei concorsi a cattedra e quanti occupavano la
graduatoria ad esaurimento dell'ex Provveditorato agli Studi di via
Leonardo da Vinci.
Si tratta ovviamente di
cattedre intere molte delle quali, comunque, trovano il completamento
in un secondo istituto.
Previste anche le
cattedre dei Ctp, i centri territoriali per l'istruzione a persone
adulte. Queste si trovano a Favara, Licata, Cammarata, Sciacca.
L'ufficio ha dovuto operare numerosi accorpamenti per consentire la
composizione di una cattedra con 18 ore, per cui questi professori si
ritroveranno ad avere più di una sede di titolarità.
Per quanto riguarda il
sostegno nella scuola media di primo grado le otto cattedre si
trovano alla "Reale" di Agrigento, ad Aragona, a Campo- bello di
Licata, Canicattì, due a Licata ed una alla "verga" di
Siculiana. All'istituto omnicomprensivo "Pirandello" di
Lampedusa sono disponibili ben tre cattedre di sostegno. Sempre nella
media si avrà una cattedra di Ed. artistica a Ravanusa, per l'ed.
Fisica si hanno tre cattedre una ciascuna a Lampedusa, Licata e
Racalmuto. Due cattedre di educazione musicale sono una a Lampedusa e
l'altra a Palma di Montechiaro con completamento alla Gangitano di
Canicattì. Le 18 cattedre di lettere scuola media sono alla
Castagnolo di Agrigento, alla "Garibaldi" di Agrigento con
completamento alla Reale sempre di Agrigento ed alla Cangiamila di
Palma di Montechiaro. Insomma l'ufficio reclutamento ha cercato,
laddove è stato possibile, di assemblare in comuni vicini i vari
spezzoni di ore per evitare eccessivi disagi a questi docenti. Il
maggior numero di nuove sedi và alla scuola media di primo grado.
Per quanto riguarda le superiori pochissime le cattedre che hanno
necessità di completamento su altra sede. Solo all'istituto
alberghiero "Senatore Molinarì" di Sciacca il docente di lettere
dovrà completare con l'istituto tecnico agrario della cittadina
termale quindi nello stesso comune. Diversa, invece, la situazione
del docente di lingua spagnola che oltre all'istituto professionale
per l'industria e l'artigianato di Sciacca dovrà recarsi
all'Ipia di Ribera. Per il resto tutte le cattedre individuate
insistono nello stesso istituto. (VA)
AMBIENTE Secondo le
analisi dell'agenzia, le percentuali di "metalli pesanti" sono
addirittura inferiori a quanto previsto dalla normativa europea per
gli alimenti.
L'ARPA SU PUNTA
BIANCA
"NON CI SONO
RADIAZIONI"
Non ci sono problemi di
inquinamento radioattivo, contrariamente a quanto denunciato dagli
ambientalisti, nell'area di Punta Bianca e del poligono di tiro di
Drasy ad Agrigento. A "certificarlo", ancora una volta, è l'Arpa
Sicilia. L'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, che
dopo i prelievi ha effettuato le analisi di laboratorio, non ha
riscontrato differenze di concentrazione di radionucludi (nuclidi
instabili che decadono emettendo energia sotto forma di radiazioni).
È quanto emerge dagli esiti delle analisi di radioattività relativa
ai campioni di terreno superficiale prelevati il 26 maggio 2014
dall'Arpa. Dalle analisi di laboratorio viene fuori che le
percentuali di"metalli pesanti" presenti nel campione esaminato
sono addirittura inferiori a quanto previsto dalla vigente normativa
europea per gli alimenti, Si esclude quindi la presenza di sostanze
inquinanti oltre i limiti consentiti dalle normative io zone adibite
a "verde agricolo",Per questo motivo l'area Drasy è ben al di
sotto dei valori ammessi per legge nei poligoni militari che, per
decreto del 24 giugno 2014, n.91, sono equiparati alle aree
industriali, Dai campioni di terreno prelevati ed esaminati dall'Arpa
risulta più inquinata l'area esterna al poligono rispetto a quella
interna.
Probabilmente la presenza
dell'Esercito Italiano nell'area di Drasy in qualche modo serve
da salvaguardia all'ecosistema e svolge nel contempo anche una
funzione di deterrenza tutelando il territorio dallo scempio edilizio
che invece ha sfregiato le aree circostanti, dalla valle dei templi a
Zingarello.
L'intervento dell'Arpa,
che ha già avviato i controlli lo scorso maggio facendo i prelievi e
monitorando la situazione, è stato sollecitato dall'associazione
MareAmico Agrigento guidata dal responsabile Claudio Lombardo che ha
lanciato su facebook la campagna "Punta Bianca, si alla riserva
naturale, esercitazioni non qui". Sulla riserva naturale da
istituire a Punta Bianca hanno assicurato il loro impegno, in un
tavolo tecnico istituito nei mesi alla Provincia su richiesta delle
associazioni ambientaliste Mareamico, Marevivo, Legambiente e del
distretto turistico e 0 consorzio turistico - parlamentari nazionali
e regionali. Sul social network il dibattito è sempre acceso.
L'associazione ambientalista ha ipotizzato, inoltre, correlazioni
dirette tra le esercitazioni militari e i crolli della falesia di
Punta Bianca. Quanto avviene a Drasy, però, si veri- Oca anche nelle
scogliere di marna bianca dalla Scala dei Turchi e di Capo Bianco ad
Eraclea Minoa. A tal proposito pare che l'Esercito Italiano stia
promuovendo un'attività di monitoraggio finalizzata a verificare
l'improbabile rapporto di causa-effetto tra esercitazioni e crollo
delle falesie colpite da frane in tutta la costa agrigentina, e in
maniera più estesa tutta l'area mediterranea, anche per la
continua azione erosiva del mare. (CAGI)
VERSO LE
AMMINISTRATIVE La Scala: «Non abbiamo mai dato nessun appoggio a
Giuseppe Di Rosa»
Movimento Cinque
Stelle annuncia: «Avremo una lista e un candidato»
I meetup sognano un
sindaco "Grillino" anche ad Agrigento. Il portavoce del movimento
Cinque stelle, Marcello La Scala, annuncia che i grillini saranno
presenti alle prossime consultazioni elettorali cittadine, siano esse
a novembre - dicembre oppure a maggio, con un proprio candidato a
sindaco e la lista pentastellata. «Non abbiamo mai dato nessun
appoggio al candidato Giuseppe Di Rosa - dice La Scala - anzi è
proprio il caso di annunciare che il sindaco questa volta lo
scegliamo noi e sarà collaborato da una rosa di validi
amministratori e candidati al Consiglio comunale con la lista del
Movimento». Insomma, i grillini fanno sul serio e vogliono
capitalizzare il risultato ottenuto Io scorso maggio, per le europee
quando ad Agrigento si piazzarono alle spalle del Partito
democratico. Per il movimento di Beppe Grillo si contarono 4.777 voti
di lista nella sola città dì Agrigento, con una percentuale del
25,48. Per il momento, il portavoce dei meetup grillini, La Scala,
non si sbottona. E non fa il nome del potenziale candidato. Mentre i
primi ad uscire allo scoperto sono stati Giuseppe Di Rosa ed Andrea
Chino. il primo ha addirittura presentato un contratto di 13 punti
con gli agrigentini durante una conferenza stampa, mentre Cirino lo
farà questa mattina alle il, presso l'ufficio di presidenza del
Comune, dove questo tipo di conferenze dovrebbero essere vietate
essendo un incontro non istituzionale, ma che comunque riguarda un
consigliere che ha deciso di candidarsi a sindaco, Ieri Cii'ino ha
rjb adito le sue intenzioni: «Non importa scsi andrà alle urne in
autunno o in primavera
- ha detto - io intendo
iniziare a stilare il programma elettorale con gli agrigentini che
incontrerò porta a porta ed ai quali chiederò consigli, mi farò
dare suggerimenti da inserire nel programma amministrativo». E
mentre dalla Regione non si rompe il silenzio sulla data delle
amministrative in Sicilia, il Partito democratico, con il sue
segretario provinciale Peppe Zambito, si riunisce per programmare le
primarie. «1 tempi stringono - sostiene Zambito - soprattutto
nell'eventualità che si vada alla urne entro la fine dell'anno,
Ho incontrato i segretari dei circoli ed alcuni esponenti del Pd
perché vogliamo portare avanti il progetto delle Primarie per la
scelta del candidato sindaco». (PAPI)
LA SICILIA
ITALCEMENTI, C'E'
SPERANZA
PORTO EMPEDOCLE Ieri
importante riunione presso la Commissione Lavoro della Regione
Chiesto al presidente
Crocetta di concedere la deroga alla cassa integrazione fino a
dicembre
PORTO EMPEDOCLE. Qualche
piccolo spiraglio comincia ad aprirsi sui fronte della vertenza
Italcementi, Durante la riunione svoltasi ieri a Palermo alla
Commissione Lavoro della Regione. i deputati regionali che ne fanno
parte hanno siglato una richiesta ufficiale al Governo Crocetta di
concedere la deroga alla cassa integrazione in deroga fino al
prossimo dicembre, già erogata un paio d'anni fa e che permise a
Italcementi di non licenziare nessuno dei lavoratori dello
stabilimento empedoclino. Il tutto, sollecitando l'avvio del tavolo
tecnico sulla svolta proposta da Italkali. Partita la richiesta, si
dovrà attendere alcuni giorni, quasi certamente entro la prossima
settimana per avere la certezza dell'erogazione delle risorse
economiche a sostegno di una situazione sempre più insostenibile,
Presenti ai vertice di ieri erano ovviamente i sindacalisti che si
stanno occupando della questione, mentre i lavoratori erano a Porto
Empedocle, a braccia incrociate, dinanzi l'impianto, proseguendo lo
sciopero indetto lunedì scorso. Sciopero che continuerà almeno fino
al giorno in cui non si avranno certezze sulla concessione della
cassa integrazione in deroga. Cassa integrazione che permetterebbe
all'azienda di non dover fare seguito alla spettrale «lista nera»
dei 41 esuberi, mettendoli in aspettativa-mobilità, a differenza
degli altri 3D che continuerebbero a recarsi in un impianto di fatto
dimezzato nella sua funzione. Da quanto emerso nelle ultime ore
comunque è evidente la »frenata» alla quale è stata costretta
l'azienda bergamasca, nel quadro della propria azione di
ridimensionamento di investimenti, a causa della crisi del settore
cementiero nazionale. Una frenata che si era materializzata già
martedì pomeriggio, quasi sera nella sede di Confindustria ad
Agrigento. I due alti esponenti di Italcementi giunti nel capoluogo
con la «lista nera» nelle borse 24 ore hanno dovuto tenerla ben
chiusa senza mostrarla. Non immagina vano di ritrovarsi attorno a
un tavolo, al cospetto non solo dei sindacati, degli industriali e
dei deputati La Rocca Ruvolo e Firetto, ma anche e soprattutto del
prefetto Nicola Diomede e addirittura dell'arcivescovo Francesco
Montenegro. Proprio così, il pastore della Chiesa agrigentina si è
seduto accanto ai «padroni del vapore», per far sentire forte la
presenza di chi rappresentava le istanze di tanti padri di famiglia
disperati. E la presenza di Montenegro ha certamente influito non
poco sull'atteggiamento di un'azienda che, dopo anni di palese
vicinanza ai lavoratori nonostante la crisi in atto, da alcuni mesi
ha cambiato atteggiamento.
IL FATTO Agrigento,
Licata e Raffadali tra i Comuni in cui Crocetta autorizzerebbe le
elezioni. C'è frenesia
Voto a novembre quasi
certo
Entro metà novembre
Agrigento, Licata e Raffadali potrebbero avere nuovi sindaci e nuovi
Consigli comunali, Durante un incontro svoltosi ad inizio settimana,
infatti, il presidente della Regione Rosario Crocetta avrebbe
confermato la volontà di portare al voto i Comuni attualmente
commissariati entro il 16 di quel mese. Una indiscrezione,
ovviamente, che però è supportata dall'intensa attività interna
alla macchina burocratica regionale che in questi giorni si è
occupata più volte del "caso Agrigento", con confronti in seno
all'ufficio Legale e con l'Avvocatura dello Stato per
interpretare in modo univoco quello che è il dettame legislativo
rispetto al concetto di "prima tornata utile". Come è noto,
infatti, a novembre dovrebbe scadere il termine del commissariamento
per i Comuni sciolti per mafia, salvo ripensamenti del Ministero
dell'interno, che pure sta facendo votare a dicembre in altre parti
d'italia.
Da quanto è dato sapersi
già ieri mattina, durante una prevista riunione di Giunta regionale,
si sarebbe già dovuto firmare il decreto se non fosse intervenuto un
aggiornamento dei lavori
alla prossima settimana,
il tempo a disposizione, però, è poco, dato che la legge stabilisce
un termine di 60 giorni entro i quali poter convocare i comizi
elettorali, salvo prevedere poi una riduzione a 50 in casi specifici,
e ciò significa che Crocetta ha tempo teoricamente fino al 16 o al
26 settembre per decidere.
Tutte queste
indiscrezioni, aggiungiamo, non sono confermate tra l'altro solo
dai movimenti "burocratici", ma soprattutto da quelli politici.
All'iniziale incredulità rispetto alla possibilità di un voto
autunnale molti esponenti locali (in primis i parlamentari regionali)
a microfono rigorosamente spento ammettono che le elezioni a novembre
sono assolutamente una possibilità concreta e che ci si sta muovendo
per quanto possibile per accelerare i tempi rispetto ad accordi,
alleanze e candidature. li voto anticipato avrebbe delle conseguenze
rispetto agli esiti delle candidature. Votare a novembre, in una
situazione di incertezza avvantaggia coloro che hanno già fatto un
"passo avanti": Giuseppe Di Rosa o Andrea Cirino (che sono, in un
certo senso, "prodotti" già pronti), ma soprattutto avvantaggia
Calogero Firetto. Il sindaco di Porto Empedocle, è vero, non ha
ancora rotto gli indugi, ma essendo percepito dagli avversari come il
"candidato da battere" potrebbe essere agevolato dal voto
autunnale.
Intanto è già
"curtigliu" da campagna elettorale e si moltiplicano nomi,
sussurri, possibilità e alleanze supposte. Innanzitutto alla lista
di candidati in "forse" si potrebbe aggiungere l'ex presidente
dell'Ordine degli Architetti Rino La Mendola come candidato della
nuova creatura politica di Michele Cimino, i "Moderati per Renzi",
interessanti appaiono le correnti "secessioniste" all'interno
del Pd. Se il segretario provinciale Giuseppe Zambito nei giorni
passati aveva tracciato una "linea" rispetto alla necessità di
scelte collegiali e attraverso strumenti democratici come le
primarie, dentro il Pd vi sarebbero appunto spinte verso il
centrodestra, Mpa-Ncd da un lato (si dice per tramite di Angelo
Capodicasa) e Patto per il Territorio-Forza Italia dall'altro (con
un rinnovato ma presunto - "amore" tra Riccardo Gallo e Marco
Zambuto).
GIOACCHNO SCHICCHI