GIORNALE DI SICILIA
SCUOLA. In meno di
diciassette giorni, l'istituto reso agibile consentendo un regolare
inizio dell'attività didattica
L'Ipia finisce il
suo «peregrinare» La sede della zona Asi è pronta
Alle 7,20 di ieri, il
Vincenzo Costanza, apriva il cancello che consente l'accesso ai
nuovi locali che ospiteranno le classi dell'Istituto professionale
Industria ed Artigiano, nell'area Asi. Tutto è pronto per
accogliere domani, 17 settembre, gli studenti in questa sede che è
veramente una scuola, con ampi spazi per le attività sportive e
ricreative, con aule luminose e tutte esposte alla luce naturale che
consentirà ai ragazzi di vivere bene le varie ore di lezioni. La
nuova dirigente, Elisa Casalicchio con tutti i collaboratori, sia
personale docente che Ata, ha vinto la scommessa. In meno di
diciassette giorni è riuscita a rendere agibile l'istituto
consentendo un regolare inizio dell'attività didattica. Quanto
Elisa Casalicchio è entrata per la prima volta in questi locali,
mancava di tutto, dalla luce elettrica all'acqua, dai telefoni al
riscaldamento. Oggi tutto è perfettamente funzionante ed in questi
due giorni prima dell'inizio regolare dell'attività didattica
con il rientro a scuola dei ragazzi, la scuola sarà funzionante in
ogni settore. L'aspetto più determinante della scuola saranno i
collegamenti. "E' una vittoria della scuola - dice Elisa
Casalicchio - del personale docente e non docente, che insieme a me
ha lavorato per un corretto inizio dell'anno. La vittoria più
interessante sono i collegamenti tra i comuni e la nuova sede
dell'Ipia. Tutte le ditte di trasporti urbani ed extraurbani, mi
hanno dato l'okey che prolungheranno la loro corsa fino al cancello
dell'Enrico Fermi, nella zona Asi". Ieri mattina gli 83 docenti
il personale di segreteria ed i bidelli, che operano all'Ipia,
erano tutti presenti. Nei locali era un fervore di attività; il
personale di segreteria provvedeva a consegnare ai professori le
nomine, mentre i mitici bidelli erano intenti, le donne alle pulizie
generali e gli uomini a sistemare banchi, cattedre, sedie e lavagne
all'interno di ogni singola aula. Armati di un piccolo montacarichi
provvedevano a portare dal piano tetra al secondo piano le
suppellettili per allestire le ultime aule didattiche. Per i
laboratori lex Provincia regionale di Agrigento, o meglio, quello che
rimane, ha già avviato le procedure di gara per assegnare ad una
ditta specializzata il compito di trasferire le attrezzature dei
laboratori dalla cadente sede di Agrigento Bassa nei nuovi locali del
consorzio Asi. Domani, quindi, grande festa all'Ipia con la
cerimonia di accoglienza alla quale prenderà parte l'intero corpo
docente. Hanno dato la loro disponibilità a essere presenti il
direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Raffaele Zarbo, il
commissario dell'ex provincia Benito Infurnari, i sindaci cli Aragona
cdi Favara. (VA)
LICATA
DEDALOAMBIENTE. Dal
prossimo primo di ottobre, quando entrerà in vigore la riforma
regionale del settore, il posto degli operatori ecologici sarà a
rischio
Ato, 1225 lavoratori
saranno «salvati»
Miceli: «I netturbini
saranno "comandati" presso i Comuni, che temporaneamente gesti
ranno direttamente il servizio»
C'è una soluzione per i 225
operatori ecologici della Dedalo Ambiente, a partire dal primo di
ottobre, rischiano il licenziamento. Da quella data, come è noto, le
Ato non potranno più assicurare il servizio di raccolta e
smaltimento dei ri- fiuti, che dovrebbe passare alle Srr, società
che sostituiranno le autorità territoriali d'ambito. Esiste,
perciò, il rischio concreto che 225 netturbini (più il personale
amministrativo) rimangano senza lavoro. Ovviamente la Dedalo Ambiente
ed i Comuni sono al lavoro nel tentativo di scongiurare questa
ipotesi. Ad avanzare una proposta in tal senso, nel corso di
un'assemblea dei soci, è stato Rosario Miceli, commissario
liquidato- re della Dedalo Ambiente.
"Ho proposto ai sindaci
dei sette Comuni soci ha annunciato Miceli nel pomeriggio di ieri
di trasferire a loro, dal primo di ottobre, il personale che
lavora in ognuno dei cantieri. Di fatto, dunque, sarebbero i Comuni
ad assicurare il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura.
Gli operatori ecologici lavorerebbero per quegli enti, come
"comandati" ed alla fine di ogni mese i sindaci verserebbero alla
Dedalo Ambiente la somma necessaria per consentirci di pagare gli
stipendi al personale".
Una soluzione, quella
proposta da Rosario Miceli, che pare sia stata accolta con favore dai
rappresentanti dei sette Comuni presenti alla riunione di ieri. Una
decisione, però, non è stata ancora presa. La scelta sarà fatta il
24 di settembre, in occasione di una assemblea dei soci della Dedalo
Ambiente.
"Alcuni sindaci ha
aggiunto il commissario liquidatore dell'Ato Ag3 che conserverà il
ruolo anche dopo il primo di ottobre e fino a quando l'autorità
territoriale d'ambito non sarà stata liquidata hanno chiesto
la possibilità di utilizzare i mezzi presenti nei loro cantieri. La
Dedalo Ambiente ha accolto l'istanza. I mezzi saranno dati in
comodato d'uso, perciò potranno continuare ad essere utilizzati.
Noi svolgeremo una funzione di controllo".
Dunque tra circa due
settimane si assisterà ad una "rivoluzione" nel servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti. A gestirlo saranno direttamente i
Comuni, nell'attesa che decidano di operare insieme, all'interno
delle Srr, o di affidare ad una società privata l'intervento sul
territorio. Ovviamente ciò che più preme a tutti, in questo
momento, è di "salvare" i 225 posti degli operatori ecologici.
E' impensabile, infatti, che tante persone rimangano senza lavoro,
soprattutto in un momento drammatico come quello che la nostra
società sta vivendo. Nei giorni scorsi, come
si ricorderà, era stata la Cgil funzione pubblica di Agrigento, con
il segretario generale Alfonso Buscemi, ad intervenire sulla
questione. La Cgil aveva detto, chiaro e tondo, che i posti di lavoro
non possono essere toccati, ed aveva invitato tutti coloro i quali ne
hanno la competenza, ad agire in modo da salvaguardare la dignità
dei 225 lavoratori ecologici della Dedalo Ambiente. (AAU)
CATANZARO: TUTTI UNITI
PER BATTERE LA CRIMINALITA'
«L'impegno personale e il Coraggio
degli imprenditori trova il pieno sostegno di Confindustria, che
attraverso Confindustria Centro Sicilia sta portando avanti un
progetto PON Sicurezza, promosso dal commissario antiracket ed
antiusura che, partendo proprio da Caltanissetta, Agrigento ed Enna
mira a creare nelle province siciliane una rete di contrasto nei
confronti di ogni possibile infiltrazione della criminalità
organizzata nel mondo dell'impresa e nel mercato del lavoro,
contribuendo a rafforzare le condizioni di sicurezza e di libera
concorrenza degli operatori economici». A parlare è il vice
presidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro presente, ieri
mattina in prefettura, alla presentazione ufficiale di un anno di
attività dell'associazione antiracket "Libero Futuro"
intitolata a Libero Grassi.
Associazione nata il 18
luglio del 2013, ad opera di dieci soci: imprenditori e
professionisti. All'incontro era presente il prefetto di Agrigento
Nicola Diomede e il commissario nazionale antiracket Santi Giuffrè.
«Il 15 settembre, ricorre l'anniversario dell'assassinio di
padre Pino Puglisi la cui morte ha scosso dalle fondamenta le
coscienze dei siciliani ha esordito il Prefetto di Agrigento
Il fenomeno delle mafie c'è ed esiste ed è inutile nascondercelo,
ma oggi è una tappa importante per la nostra provincia. La gente
deve sapere che non è più sola in questa lotta. Il messaggio che
vogliamo far partire da questa prefettura è soprattutto il rispetto
delle regole e su questa strada dobbiamo impegnarci tutti». Il
giovane presidente dell'associazione antiracket agrigentina, Andrea
Messina ha dichiarato: «Ci sono stati molti avvicinamenti ed
incontri ma la selezione è stata piuttosto severa, d'accordo con
il modello di Libero Futuro e con i pareti espressi dalle forze
dell'ordine con le quali abbiamo rapporti quotidiani così come con
la maggior parte delle istituzioni e delle associazioni di categoria
presenti sul territorio». Messina durante la sua relazione ha
rivolto a tutti gli uomini dello Stato, attraverso il prefetto di
Agrigento Diomede, un sentito ringraziamento per le attenzioni alle
vittime del racket e con uno sguardo al futuro ha anticipato che
«sapere che la nostra esperienza si rafforzerà ancor di più in una
cornice maggiormente ampia che comprenderà anche gli operatori
economici delle provincie di Caltanissetta ed Enna ci incoraggia
ulteriormente». Tano Grasso storico
esponente antiracket ed oggi presidente della federazione, ha portato
la sua esperienza. «Devo rilevare - ha detto Grasso - che nella
provincia di Agrigento sono ancora poche le denunce. E' chiaro che
ci troviamo in un territorio difficile ma bisogna combattere". Il
Presidente della Camera di Commercio agrigentina, Vittorio Messina ha
portato una propria testimonianza: «Oggi il clima è cambiato da
tempo ci siamo incamminati sulla strada della legalità e dobbiamo
ringraziare la prefettura per tutto quello che sta mettendo in campo
a favore delle imprese e degli imprenditori».
»Non ci sono più alibi
ha esordito Santi Giuffrè Questa associazione è un presidio di
legalità, una svolta culturale per migliorare il rapporto tra mondo
dell'imprenditoria e lo Stato. A differenza di tanti anni fa, oggi
siamo qui in Prefettura, alla luce del sole, ma bisogna essere
vigili. Non è più il tempo distare a guardare, è giunta l'opera
di scendere in campo per contribuire, insieme, alla lotta contro il
racket. E lo Stato c'è». (V.A)
LA SICILIA
Presentata ieri
"Libero futuro" contro il racket
"Da oggi nessuno sarà
più solo quando deciderà di denunciare i propri estorsori. Potete
contare su ognuno di noi". Così il prefetto di Agrigento Nicola
Diomede ha "accolto", durante una cerimonia formale, la
presentazione ufficiale dell'associazione "Libero futuro
Agrigento", la prima dedicata a sostenere gli imprenditori vittime
del racket. In prima linea, in una sala affollata, tutti i
rappresentati dello Stato, mischiati" ad imprenditori,
rappresentanti di categoria, sindacalisti e componenti di altre
associazioni nazionali che sostengono la liberazione dal giogo
mafioso. Tutti insieme, appunto, per una battaglia che è di moralità
ma anche di sopravvivenza economica,
"Faro", per la
creazione di questa associazione, l'esperienza di rottura portata
avanti da Confindustria e da Giuseppe Catanzaro in questi anni, per
la riscoperta di un tema, quello del racket del "pizzo" che nella
nostra provincia sembra un argomento sconosciuto. "In effetti
ci spiega Andrea Messina, presidente di Libero futuro Agrigento e già
a capo dei giovani industriali di Confindustria uno studio sulla
diffusione del fenomeno di mero valore statistico è stato realizzato
solo anni fa. Il messaggio che vogliamo comunque lanciare agli
imprenditori, e che abbiamo portato già avanti in questo anno di
attività, è quello che denunciare è possibile. Continueremo sulla
strada della sensibilizzazione e dall'assistenza, e garantiremo a
chiunque voglia richiedere il nostro aiuto la massima riservatezza
fino alla denuncia".
Al "battesimo"
ufficiale dell'associazione, tra l'altro, erano presenti il
commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle
iniziative antiracket ed antiusura Santi Giuffrè (il quale ha
parlato di una "giornata di svolta e di festa", esortando però a
tenere in funziona il "fiuto" per scoprire coloro che usano
l'antimafia per "rifarsi una verginità"), il presidente
onorario della Federazione nazionale delle associazioni antiracket,
Tano Grasso (il quale ha sottolineato come solo "fino a quando si
rimarrà uniti come un pugno" si potrà vincere) e il coordinatore
regionale di Libera Umberto Di Maggio (che ha parlato dell'esperienza
positiva della "Summer school" di Robadao e della voglia da parte
dei giovani di "strappare pezzi di mercato alla criminalità
mafiosa").
Agrigento, però dicono
tutti, è solo un punto di partenza per allargare la "rete" anche
a Caltanissetta ed Enna, dove, attraverso un progetto con il Pon
sicurezza, ha detto il vicepresidente di Confindustria Catanzaro, si
sta creando un sistema di "contrasto nei confronti di ogni
possibile infiltrazione della criminalità organizzata"
G.SCH.
Spiagge come
discariche
Cumuli di rifiuti
vengono ammassati lungo tutti gli arenili che non sono gestiti dai
privati
La conclusione della
stagione estiva lascia in eredità una situazione critica per quanto
concerne le condizioni delle spiagge. Dalla Poliscia a Marianello,
dalla Rocca alla Playa, un po' ovunque sugli arenili sono rimaste
ammonticchiate diverse quantità di rifiuti. La situazione è
peggiore nei tratti di spiaggia libera, poiché in quelli sottoposti
a concessione la bonifica periodica viene espletata dai gestori degli
stabilimenti balneari. Le zone libere presentano invece uno scenario
da incubo. Negli anni passati, il servizio di pulizia delle spiagge
era stato effettuato dagli operai trimestrali che, al termine della
stagione estiva, svolgevano la bonifica definitiva così da lasciare
gli arenili in condizioni decorose in vista dell'inverno.
Quest'anno invece la situazione si è capovolta.
Questo argomento sarà
affrontato nel corso di un incontro che si terrà oggi a Palazzo di
Città dove una delegazione di operai trimestrali avrà un confronto
con il commissario straordinario Dario Caltabellotta al fine di
trovare una soluzione al problema e permettere da un lato agli operai
di lavorare e dall'altro di effettuare la pulizia delle spiagge su
cui altrimenti rischiano di rimanere per tutto l'inverno i rifiuti,
I trimestrali sarebbero poi pronti anche ad effettuare qualche
intervento di pulizia straordinaria anche in altre zone della città
che io necessitano (ad esempio l'area portuale).
Nelle scorse settimane un
vertice simile si tenne sempre in Municipio e il commissario
Caltabellotta in quell'occasione non chiuse la porta spiegando che
avrebbe valutato la situazione finanziaria dell'Ente prima di dare
una risposta. Le finanze comunali non sono di certo floride ma
l'intervento relativo alla pulizia delle spiagge sembra davvero
avere una rilevanza importante in vista dell'ormai prossima
stagione invernale.
Diverse lamentele durante
la stagione estiva si sono registrate, sia da parte di residenti che
di addetti ai lavori, a proposito di un servizio di pulizia delle
spiagge che non sempre è apparso impeccabile.
GIUSEPPE CELLURA
L'INGEGNERE MICHELE
BURGIO HA PRESO IL POSTO DEL COLLEGA MARCELLO LOMBARDINI CHE VA A
ROMA
Si e insediato il
nuovo comandante del vigili del fuoco
Cambio al vertice del
comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento. Ieri mattina
si è svolta la cerimonia del passaggio di consegne.
Lascia la Città dei
Templi dopo tre anni di intensa attività Marcello Lombardini,
trasferito a Roma per assumere il prestigioso incarico di comandante
addetto presso il Comando di Roma.
Al suo posto si è già
insediato al Comando provinciale di Agrigento, Michele Burgio,
palermitano di 50 anni, ingegnere, sposato e padre di un figlio,
componente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 1990.
Ha cominciato la carriera
da funzionario presso i comandi di Pistoia, Palermo per poi
transitare alla Direzione Regionale vigili del fuoco Sicilia.
Successivamente trasferito a Roma a far parte dello staff del Capo
dipartimento del Corpo nazionale. E' stato a Firenze la notte
dell'attentato voluto da Cosa Nostra in via dei Georgofili.
Durante la sua ventennale
esperienza tecnico-operativa, ha partecipato alle grandi calamità
come i terremoti in Umbria, Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna. Dal
marzo del 2013 ha diretto il Comando di Caltanissetta. Burgio ha
trascorso la prima giornata da comandante provinciale di Agrigento
incontrando gli ufficiali, sottufficiali e i vigili del fuoco in
servizio nella sede di Viliaseta. Ha fatto la conoscenza
del personale amministrativo e già oggi comincerà il giro nei vari
palazzi delle istituzioni
cittadine e provinciali. Previsto un incontro con il prefetto di
Agrigento, Nicola Diomede, e i vertici delle forze dell'ordine.
Sempre questa settimana passera in rassegna i vari distaccamenti
dislocati in provincia e non mancherà un viaggio nell'isola di
Lampedusa. Altra tappa fondamentale per iniziare la nuova avventura
sarà quella di ascoltare i vigili del fuoco e i loro sindacati per
fare il punto riguardante l'attuale organico e le diverse
problematiche, che ancora oggi aspettano risposte concrete per dare
una funzionalità sempre maggiore ad un organismo meritorio e
prezioso per la salvaguardia della vita umana in occasione di eventi
calamitosi.
Agrigentoflash
ELEZIONI COMUNALI
AGRIGENTO, SALGONO A QUATTRO I CANDIDATI
Ancora mancano certezze
sulla data del voto, ma già c'è una ampia rosa di candidati alla
poltrona di Sindaco di Agrigento. Salgono a quattro i pretendenti,
con gli ultimi due che hanno sciolto la riserva lo scorso weekend. Alle candidature
ufficiali dell'attuale vice presidente del Consiglio comunale
Giuseppe Di Rosa e del consigliere comunale Andrea Cirino, si sono
aggiunte quelle dell'avvocato Enzo Campo e del senegalese Papa
Madoke Diop.
Ad appoggiare il legale
un gruppo di persone, tra intellettuali e professionisti. A sorpresa
ci sarà anche un candidato di colore, da trent'anni residente ad
Agrigento e rappresentante della numerosa comunità senegalese. Papa
Madoke Diop, conosciuto da tutti con l'appellativo di Papi, ha
deciso di giocarsi le sue carte con un motto "Avete il Santo Nero,
San Calogero, lo rispettate, e venerate. Perché non avere anche un
sindaco nero attento alle necessità degli ultimi, della gente?".
Sicilia24h
IL COMMISSARIO BENITO
INFURNARI RIVOLGE UN SENTITO AUGURIO AL MONDO DELLA SCUOLA
Il Commissario
straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, già
Provincia Regionale, Benito Infurnari, in occasione dell'inizio del
nuovo anno scolastico, si rivolge agli studenti e alle loro famiglie,
agli operatori e dirigenti scolastici, ai docenti, e a quanti operano
nel mondo della scuola, per augurare un buon inizio di anno:
"Oggi per alcuni di Voi
inizia il nuovo anno scolastico, mentre per altri la prima campana
squillerà entro mercoledì prossimo e, ricordando con nostalgia il
mio primo giorno di ciascun anno trascorso tra i banchi, ormai tanto
tempo fa, ho sentito il bisogno di rivolgervi un saluto; un saluto
augurale nell'apprestarvi ad affrontare questo anno.
Mi presento, sono Benito
Infurnari, il Commissario Straordinario dell'ex Provincia Regionale
di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento; Ente,
quest'ultimo, che ancora ha il delicato compito, fra gli altri, di
provvedere all'edilizia scolastica delle scuole medie secondarie di
II° grado ed alla loro gestione amministrativa.
Tutti Voi sapete che il
trapasso, peraltro non completato, tra il precedente e l'odierno
Ente ha comportato tante difficoltà, tra le quali in primo luogo
quella finanziaria.
La carenza di risorse
economiche si fa più pressante proprio nei giorni, come questo, in
cui avrei voluto rendere quanto meno più confortevole il Vostro
rientro a scuola.
Non è un caso, che
insieme ad una equipe di persone di buona volontà, operai,
impiegati, funzionari, dirigenti, ho lavorato per consentire tanto un
regolare inizio, quanto, soprattutto, l'apertura di talune scuole
di nostra competenza. A tal proposito mi consentirete di ringraziare
quanti del mondo della scuola, degli amministratori locali, di enti
ed istituzioni istituzionalmente estranei alle difficoltà in
questione, hanno con disinteressato spirito di collaborazione,
contribuito al risultato odierno.
Auguro, pertanto, a tutti
un sereno anno scolastico ed ai più giovani, alunne ed alunni,
raccomando, con la maturità anagrafica che mi è propria, di
cogliere tutto ciò che di proficuo a tutt'oggi la "scuola"
inculca, costituendo la cultura quel valore che affranca l'uomo da
tutti quei condizionamenti che lo privano della libertà. Buon anno
2014/2015.".
Agrigentoweb
Dal 18 Settembre sarà
chiuso un tratto della SS 640
L'Anas comunica che, a
partire dalla mezzanotte del 18 settembre e fino al 31 gennaio 2015,
la strada statale 640 "Di Porto Empedocle" rimarrà chiusa, in
entrambi i sensi di marcia, dal km 65,200 al km 72,500, a
Caltanissetta.Il provvedimento si rende necessario nell'ambito dei
lavori di ammodernamento e adeguamento della statale tra il km 44 e
l'autostrada A19 "Palermo-Catania". I veicoli provenienti
dall'A19 dovranno uscire al km 72,500 (Svincolo Imera), percorrere
la statale 626 in direzione Gela e uscire al km 11,600 in direzione
Agrigento-Caltanissetta. I veicoli provenienti da
Agrigento e diretti sull'A19 dovranno uscire al km 59,000 (svincolo
di Caltanissetta Zona Industriale), immettersi sul raccordo
SS640 - Pietraperzia e seguire le indicazioni per l'A19. Infine, i veicoli
provenienti dalla statale 122bis "Agrigentina" e diretti in A19
dovranno immettersi sulla statale 640 al km 65,200 (Svincolo S.
Caterina Villarmosa), percorrere la statale 640 in direzione
Caltanissetta-Agrigento, uscire in direzione Caltanissetta Zona
Industriale e seguire le indicazioni per l'A19.