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Rassegna stampa del 17 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
DISAGI PER GLI STUDENTI. Niente corse perla zona di Calcarelle da Giardina Gallotti, Montaperto e Fiume Naro Frazioni, collegamenti precariPer gli studenti agrigentini e per i pendolari, non è mai stato particolarmente facile recarsi a scuola soprattutto se gli istituti si trovano fuori dal centro abitato. Autobus spesso stracolmi, con orari non perfettamente in linea con gli orari dei diversi istituti, hanno, negli anni, causato disagi e malumori.E quest'anno non sembra essere da meno. A lezioni ormai iniziate da qualche giorno, ci sono infatti problemi per gli studenti che da Montaperto e Giardina Gallotti devono raggiungere gli istituti scolastici di contrada Calcarelle perchè la ditta Tua non ha attivato alcuna linea.Difficoltà oggettive anche per chi deve andare a scuola da Via Farag, zona Fiume Naro totalmente sfornita di collegamenti, mentre per gli studenti dell'Ipia Fermi, pare essere stata trovata una soluzione «sperimentale». Della cosa si stanno occupando adesso i consiglieri della VI commissione Di Rosa, Picone, Vaccarello, Cicero e Amato.«Il servizio di bus urbano della Tua - sottolineano - non collega direttamente Montaperto e Giardina con zona Calcarelle, con ulteriore aggravio anche sui costi finanziari che le famiglie residentinelle frazioni sono costrette a sostenere. Sollecitiamo i 'Amministrazione comunale affinché si attivi presso la Tua per modificare il percorso degli autobus per consentire direttamente il raggiungimento delle scuole di Calcarelle agli studenti provenienti da Montaperto e Giardina, per semplificarne le difficoltà di trasporto e venire incontro alle spese sostenute dalle famiglie».Per la zona di Fiume Naro, sembrerebbe che la Tua a giorni, assicurerà anche il trasporto degli studenti residenti in via Farag zona a tutt'oggi non servita.Per quanto concerne l'Ipia Fermi trasferito nella zona industriale in territorio di Aragona, la ditta Lattuca in collaborazione col Comune di Agrigento, ha predisposto una sorta di progetto sperimentale pilota che dovrebbe agevolare il raggiungimento della sede scolastica degli studenti agrigentini a cui il Comune rimborserà il costo dell'abbonamento per il servizio. Servizio per cui esprimono soddisfazione i consiglieri della VI commissione.Gli autobus, in orari scolastici, copriranno la tratta da piazzale Rosselli alla sede dell'Ipia e viceversa.(AMM)
«DISTRETTO VALLE DE TEMPLI». Premiato il collage realizzato al teatro Regina Margherita da Patrizia Mangione Concorso selfie, vince RacalmutoÈ Patrizia Mangione la vincitrice del Concorso fotografico «You, Ymrself, Your Places» indetto dal Distretto turistico Valle dei templi. Dalla mezzanotte del 15 settembre infatti, sulla pagina facebook del Distretto, Visit Valle dei templi, 3ono stati registrati i like espressi dagli utenti del popolare social network. Il selfie di Patrizia Mangione scattato a Racalmuto, all'interno del Teatro Regina Margherita,ha ottenuto 346 voti, uno scarto d 73 «mi piace» sulla seconda in classifica, Viviana Baio con il suo selfie a San Leone. Terzo posto per la stessa Patrizia Mangione che ha ottenuto 176 like per altre foto scattate in centro a Racalmuto. Il perno per la vincitrice è un week end per due persone, comprensivo di pernottamento e cena, in una delle più belle strutture ricettive del nostro territorio, con la disponibilità di una Renault Twizy elettrica per visitare agevolmente il centro storico di Agrigento. Il selfie, che realizza un collage di splendidi autoscatti con alcuni allegri, spiritosi e spontanei giovani del luogo, è stato particolarmente apprezzato, concentrando l'attenzione dei quasi 5 mila sostenitori della pagina facebook Visit Valle dei Templi sul Comune di Racalmuto e, in particolare, sul suo splendido teatro. Venti sono i Comuni del Distretto turistico, i cui scorci di valore e di bellezza potevano essere fotografati con un selfie: un'area compresa da Caltanissetta ad Agrigento, da Realmonte a Gela, che ha al centro la Valle dei templi, ma che è ricca di tanti tesori, molti dei quali poco conosciuti o da riscoprire. I Comuni immortalati sono stati Agrigento, Porto Empedocle, Aragona, Racalmuto, Realmonte, Favara e Caltanissetta e i fan in gara provenivano anche da fuori Distretto ed hanno colto al volo l'opportunità di partecipare al concorso e di esprimere il proprio like sulla pagina.Abbiamo contribuito a valorizzare angoli più o meno conosciuti dei venti comuni dell'area distrettuale - commenta Gaetano Pendo- lino, amministratore del Distretto - ed ottenuto anche il risultato di far crescere la popolarità della pagina facebook Visit Valle dei Templi, che annovera tra gli utenti anche molti stranieri, italiani residenti all'estero e comunità di origine italiana. Un plauso all'ideatrice del concorso, Fiorella Caltagirone, che come altri giovanissimi che con entusiasmo collaborano alle attività di marketing e comunicazione dell'area distrettuale, ha messo a disposizione competenze e spirito d'iniziativa per promuovere il territorio in tutta la sua bellezza». La classifica finale ha visto dietro a Patrizia Mangione, Viviana Baio, un altro selfie di Patrizia Mangione, Melissa Giuliana, Luigi Casà, Marco Mamone, Carmelo Lauricella, Gianluca Gaziano, Morena Priolo, Donata Gallo Afflitto, Maria Colomba Di Pasquali, Filippo Russo, Sara Milioto, Giovanni LoMagno, Luigi Casà, Gianiuca Gaziano, Francesco Gerlando Giunta, Claudia Vizini, Gabriele Sancarlo e Giuseppe Vecchio. (AMM)
DOPO LE ULTIME ANALISI DELL'ARPA. Duro intervento del sindaco Di Paola e dell'assessore Gaetano CognatoTORRENTE INQUINATO: DIFFIDA PER GIRGENTI ACQUELe ultime analisi dell'Arpa avrebbero rilevato la presenza di un carico inquinante nel torrente Foce di Mezzo, il sindaco, Fabrizio Di Paola, e l'assessore ai Servizi a rete, Gaetano Cognato, hanno diffidato Girgenti Acque, gesto- re dell'impianto di depurazione comunale, a 'porre in essere tutti gli atti indispensabili, urgenti e obbligatori ai sensi di legge e della convenzione, per il corretto, regolare e sicuro funzionamento dell'impianto". L'iniziativa degli amministratori comunali è stata assunta dopo che domenica scorsa sono stati i residenti alla Foggia a sollecitare l'intervento del Circomare e della Polizia municipale per verificare la presenza di acqua di colore scuro finire in mare dal torrente. «Noi ci siamo insediati nella gestione— dice Giuseppe Giuffrida, responsabile del settore Ambiente di Girgenti Acque — soltanto dal 24-25 agosto, ma già durante la gestione precedente, come dà noi segnalato, un lavoro che abbiamo fatto modificare alla stessa impresa che lo aveva gestito faceva scaricare una parte del refluo nel torrente. Noi, con una nota al Comune ,abbiamo segnalato tutto e la ditta è intervenuta proprio nei giorni della consegna, riparando questo sistema. Oggi sversamenti non ce ne sono più, può succedere un guasto momentaneo che ci sta nella logica delle cose». Su quanto accaduto domenica scorsa Giuffrida parla di «un corto circuito che aveva bloccato le pompe e che ha determinato uno sversamento di un'ora. Un guasto meccanico, ma allertati siamo subito intervenuti». (GP)
IL CASO. Solo quattro consigli comunali hanno deciso se aderire a un altro consorzio. Ora serve un referendum confermativo. Si vota a Piazza e Niscemi: costerà 70 mila euroRIFORMA DELLE PROVINCE, FLOP E RITARDI NEI COMUNIRiccardo VescovoPALERMOIl voto del Consiglio comunale, poi un costoso referendum, infine la legge dell'Ars che potrebbe capovolgere tutto l'iter. La riforma delle Province procede a rilento e tra mille incognite. Solo quattro i Consigli comunali, al momento, che comunicato alla Regione la propria decisione sull'adesione ad altri consorzi rispetto alla Provincia di appartenenza. E il tempo sta per scadere: la legge approvata dall'Ars e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 24marzo ha dato al Consiglio comunale sei mesi di tempo per deliberare sull'argomento.La situazione dei 390 Comuni resta quindi caotica. Per approvare le delibere è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti e bisogna comunque garantire la continuità territoriale tra il Comune e il nuovo consorzio. La popolazione del consorzio, inoltre, non può in ogni essere inferiore ai 180 mila abitanti. Vincoli che al momento sono riusciti a rispettare solo poche località. Per la precisione tre Comuni, che hanno tutti scelto di aderire al libero consorzio di Catania: sono Piazza Armerina, in provincia di Enna, poi Niscemi, che potrebbe presto lasciare la provincia di Caltanissetta e infine Gela. Le de libere sono state già inviate all'assessorato alle Autonomie locali guidato da Patrizia Valenti e il dirigente generale Giuseppe Morale ha disposto la pubblicazione sul sito internet. «Al momento queste quattro sono le uniche pervenute - dice - ma sappiamo comunque che altri Consigli comunali a breve decideranno».Ma la legge approvata all'Ars stabilisce che l'efficacia della deliberazione è subordinata all'esito di un referendum confermativo che dovrà essere svolto entro sessanta giorni dall'approvazione della delibera. La consultazione si è già tenuta a Gela e si è conclusa con un flop visto che l'affluenza è stata pari a poco più del 36 per cento, di cui comunque il 99 per cento favorevole all'adesione al nuovo consorzio. Adesso anche Piazza Armerina e Niscemi sono chiamate alla consultazione: il referendum si terrà il 21 settembre prossimo. «Costerà circa 70 mila euro» dice il sindaco di Piazza, Filippo Miroddi. Non si terrà invece il referendum a Termini Imerese, in provincia di Palermo, che ha deciso di staccarsi dalla città metropolitana per confluire nell'area che sostituirà la vecchia Provincia. L'ultima parola spetta comunque all'Ars: «Il Parlamento fisserà i nuovi confini e le funzioni» spiega il dirigente Morale. (RIVE)
VERSO LE AMMINISTRATIVE il Pd: "Nessuno pensi che il candidato sarà scelto dalle segreterie. Chiunque ha intenzione di scendere in campo, passi attraverso le primarie.CROCETTA HA DECISO: SI VOTA IN PRIMAVERACrocetta ha deciso. Ad Agrigento, così come negli altri comuni siciliani interessati dal voto, si andrà alle urne in primavera. Ad eccezione di quelli sciolti par mafia che sono Misi!meri, Isola delle Femmine e Campo- bello di Mazara dove si voterà il 16 e 17 novembre, Tutto da rivedere dunque per i politici agrigentini infervorati in questi giorni a trovare nomi e alleanze, nell'ipotesi, ora tramontata, che si potesse votare in autunno.Nel partito Democratico la parola d'ordine rimane comunque quella delle primarie.E la linea tiene illustrata dal segretario provinciale, Peppe Zambito. Che lancia un avvertimento: «Nessuno pensi che il candidato sarà scelto dalle segreterie. Se Rino La Mendola, persona clic noi stimiamo, ha ambizione a can4idarsi a sindaco di Agrigento, anche lui passi attraverso le primarie, così come i vari Masone e Luparello. la nostra linea, condivisa da tutto il partito, è quella della elezioni preliminari».Linea politica da primarie anche per Forza Italia che si esprime attraverso il vice coordinatore regionale Riccardo Gallo e per il Movimento Cinque stelle.La data delle elezioni è stata oggetto di una riunione della commissione Affari istituzionali, di cui fa parte l'onorevole Giovanni Panepinto. «Ne stiamo iniziando a parlare per programmare un passaggio parla- meritare in aula - aveva detto ieri in tarda mattinata il sindaco di Bivona e parlamentare regionale del Pd». Intanto sulle elezioni amministrative della città capoluogo, intervengono i portavoce di" Progetto Agrigento", Marcello Fattori e Calogero Di Piazza. «La prossima ed imminente scadenza elettorale sarà un'occasione unica e probabilmente irripetibile per gli agrigentini - si legge in una nota - in quanto non sarà più concesso sbagliare. La situazione della città,è inutile ripeterlo, è drammatica e scegliere il progetto giusto sarà indispensabile per cominciare a creare le condizioni per una reale crescita del territorio. Si dovrà, a nostro avviso, iniziare dal riuscire a garantire "l'ordinario" che negli ultimi anni è sempre mancato ad Agrigento. Noi di Progetto Agrigento saremo della partita ed invitiamo tutte le coscienze civiche della città ad esserlo insieme a noi ed a mettere in campo quante più idee possibili per il rilancio della città e per disegnare tutti insieme il nuovo 'corso' di Agrigento». Intanto si registra una nuova adesione a Forza Italia. Dopo amministratori locali tra il capoluogo e la provincia, ha aderito al progetto politico l'avvocato agrigentino, Barbara Garascia «Si tratta di una personalità dinamica, impegnata nel sociale - commenta il deputato Gallo - che ha sempre portato avanti valide iniziative con entusiasmo, impegno e professionalità» E mentre Forza Italia "cresce" c'è chi replica alle accuse di Piero Macedonio sul Mpa.«E l'Mpa - dice il capogruppo consiliare Alfonso Vassallo che, per coerenza, linearità e scelta di campo, non si siederà attorno ad un tavolo con il Patto il Territorio, responsabile di avere sostenuto e appoggiato il progetto fallimentare del sindaco Zambuto. Se oggi la città di Agrigento si trova in piena emergenza, il Patto per il territorio ha sue precise responsabilità. E forse non è un caso che Macedonio e Gallo sembrano orientati a riaprire il dialogo con Marco Zambuto». (PAPI)
LA SICILIA
PROVINCIA REGIONALETrasporto alunni disabili le regole sul sito dell'enteIl nuovo regolamento per il servizio di trasporto degli alunni della nostra provincia con handicap grave che frequentano scuole secondarie di secondo grado, approvato dal Commissario straordinario Benito Infurnari, su proposta del settore Politiche del Lavoro e dell'istruzione, è ora disponibile nel sito della Provincia www. provincia, agrigento.it nella home page nella sezione primo piano. Il regolamento è formato da sette articoli e due allegati, quello A che contiene il fac-simile dell'istanza per chiedere il trasporto gratuito degli alunni disabili che frequentano le scuole secondarie di secondo grado della provincia e quello B che contiene l'informativa sulla privacy, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 196/2003. Sono previste, inoltre, le modalità e gli importi previsti dal rimborso spese garantito dall'Ente agli studenti affetti da patologia che non consenta autonomamente il trasporto con i mezzi pubblici di linea. il trasporto gratuito degli alunni disabili dovrebbe essere garantito dall'inizio dell'anno scolastico fino al 31 dicembre di quest'anno in base alla disponibilità finanziaria del Libero Consorzio, già Provincia Regionale di Agrigento.
PROGETTO SPERIMENTALEPer gli studenti dell'Ipia «Fermi» nessun problemaPiace alla VI Commissione consiliare presieduta da Giuseppe Di Rosa e composta dai Consiglieri Picone, Vaccarello, Cicero e Amato la soluzione trovata per il trasporto degli studenti dal centro città (Piazzale Rosselli) al nuovo istituto scolastico Ipia Fermi sito nella zona industriale (ASI) in territorio di Aragona.«Il "Progetto sperimentale pilota" che agevola il raggiungimento della sede scolastica sopradetta degli studenti agrigentini, è stato messo in atto dalla società autolinee Lattuca, concessionaria della linea autobus extraurbana, che collega Agrigento on Aragona, con la collaborazione del Comune di Agrigento. Agli studenti il Comune rimborserà il costo dell'abbonamento per il servizio. Sempre in linea con l'impegno dei consiglieri di promuovere le agevolazioni per il servizio di trasporto degli studenti agrigentini nelle varie scuole della città, il Consigliere Amato invita l'Amministrazione attiva a risolvere anche il problema di trasporto degli studenti che da Montaperto e Giardina devono raggiungere gli istituti scolastici di contrada Calcarelle. E' stato fatto rilevare che gli studenti residenti nelle due frazioni incontrano pesanti difficoltà nel raggiungere le loro sedi scolastiche in quanto il servizio di bus urbano non collega Montaperto e Giardina con Calcarelle, con ulteriore aggravio anche sui costi finanziari che le famiglie residenti nelle frazioni sono costrette a sostenere. Sempre in tema di trasporto di studenti, la VI Commissione informa che la TUA, a giorni, assicurerà il trasporto degli studenti residenti in via Farag (fiume Naro), zona a tutt'oggi non servita".
Corriere di Sciacca
TRASPORTO ALUNNI CON HANDICAP, NUOVO REGOLAMENTOIl nuovo regolamento per il servizio di trasporto degli alunni della nostra provincia con handicap grave che frequentano scuole secondarie di secondo grado, approvato dal Commissario straordinario Benito Infurnari, su proposta del settore Politiche del Lavoro e dell'Istruzione, è ora disponibile nel sito della Provincia www.provincia.agrigento.it nella home page nella sezione primo piano. Il regolamento è formato da sette articoli e due allegati, quello A che contiene il fac-simile dell'istanza per chiedere il trasporto gratuito degli alunni disabili che frequentano le scuole secondarie di secondo grado della provincia e quello B che contiene l'informativa sulla privacy, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 196/2003. Sono previste, inoltre, le modalità e gli importi previsti dal rimborso spese garantito dall'Ente agli studenti affetti da patologia che non consenta autonomamente il trasporto con i mezzi pubblici di linea. Il trasporto gratuito degli alunni disabili dovrebbe essere garantito dall'inizio dell'anno scolastico fino al 31 dicembre di quest'anno in base alla disponibilità finanziaria del Libero Consorzio, già Provincia Regionale di Agrigento. In caso di modifiche al servizio, queste verranno comunicate, rapidamente, ai soggetti interessati se maggiorenni o alle loro famiglie. Per il 2015 bisognerà attendere l'evoluzione legislativa in materia di competenze dei Liberi Consorzi, in attesa di definizione dall'Assemblea Regionale Siciliana.
Live Sicilia
Referendum, dubbi e confusioneLa riforma delle Province è un flopIl 24 settembre scade il termine per quei Comuni che vorranno aderire a nuovi consorzi. Il governo intanto deve lavorare alla "vera" legge: quella che prevede l'attribuzione delle funzioni agli enti. E non mancano i dubbi. Intanto, proroga in vista per i commissari.PALERMO - "Questa è una legge che fa la storia", aveva detto Crocetta. Ma questa, al momento, è solo una storiella. La riforma delle Province, finora, infatti, è solo un flop. O, nel migliore dei casi, un enorme punto interrogativo che grava sugli enti vecchi e nuovi. Cosa faranno? Di cosa si occuperanno? Come rimarranno "in piedi"?Di certo c'è che l'ente ha cambiato nome. Che sono sorte tre città metropolitane (quasi la metà del resto d'Italia). E che i cittadini non potranno scegliere i propri rappresentanti. Per il resto, c'è poco altro. I Comuni facente parte dei "Liberi consorzi", infatti, hanno "liberamente" scelto di restare dove sono. Sono rarissimi i casi di referendum (questo lo strumento introdotto nella norma grazie a un emendamento del Movimento cinque stelle) con il quale un paese o una città abbia deciso di spostarsi dalla vecchia provincia a un nuovo Consorzio.Gli unici "traslochi" al momento probabili (ma non ancora formalizzati) sono quelli di Acireale che uscirà fuori dalla Città metropolitana di Catania e del Comune di Termini Imerese, che lascerà la metropoli palermitana per partecipare a un consorzio che farà capo, probabilmente, a Cefalù. Trasferimenti possibili solo perché la fuoriuscita dalla città metropolitana non deve passare attraverso un referendum confermativo.Adesso, però, il tempo stringe. I Comuni dovranno dare vita al referendum per uscire a un Consorzio o aderirvi entro il 24 settembre. Una decina di giorni, insomma. Prima che la "riforma epocale" sia fortemente ridimensionata dalla volontà dei Comuni di lasciare, in fondo, almeno dal punto di vista geografico, tutto com'è. Senza contare il fatto che le esperienze di referendum si sono risolte in un fiasco. È il caso di Gela, ad esempio, con il quale veniva chiesto ai cittadini se volessero o meno lasciare la provincia di Caltanissetta per aderire a quella di Catania. Il referendum non ha superato il quorum, fermandosi al 36,14%. Un numero di elettori, secondo il comitato promotore, più che sufficiente, visto che si trattava di un referendum confermativo. Una ricostruzione smentita dall'assessore regionale agli Enti locali, Patrizia Valenti: "Era necessario raggiungere il quorum, come previsto dallo Statuto del Comune. E tra l'altro, tra gli aventi diritto andavano computati anche i cittadini all'estero. Insomma, quel referendum non è valido". Nessun trasloco, quindi, per Gela. I sei mesi "transitori" che avrebbero dovuto ridisegnare la geografia dell'Isola si sono rivelati quasi inutili. E adesso, come detto, il tempo sta per scadere.Una situazione di caos totale che ha spinto qualche deputato a chiedere un altro po' di tempo: "Mentre diversi comuni in Sicilia si attrezzano per organizzare referendum confermativi, di dubbia legittimità giuridica, - ha detto il vicepresidente dell'Ars Antonio Venturino - assistiamo alla confusione più totale nei territori che si identificano con le vecchie province regionali, a causa della incompletezza della legge che regola i liberi consorzi. A questo punto, con una riforma del tutto indefinita, è necessario un intervento organico e di conseguenza una proroga di sei mesi per avere chiarezza definitiva da parte del Governo sul testo che riguarda la riforma delle province in Sicilia".Entro il 24 settembre, però, salvo proroghe, si conosceranno i nuovi (si fa per dire) confini dei nuovi (si fa per dire anche qui) enti intermedi. E dopo? Dopo bisognerà compiere la vera... riforma delle Province. Bisognerà, insomma, operare il trasferimento delle funzioni dei vecchi enti ai Liberi consorzi e alle città metropolitane. Un'operazione che dovrà passare, ovviamente, attraverso un nuovo disegno di legge, al quale il governo, stando alle rassicurazioni dell'assessore Valenti, "sta già lavorando da tempo". Ma nonostante gli sforzi dell'esecutivo, ecco all'orizzonte una nuova, necessaria proroga. L'"epocale" legge approvata nel marzo scorso, fissava il termine per il mantenimento dei commissari. Quel termine scade il 31 ottobre. Ed è quantomeno inverosimile immaginare che entro quella data il parlamento possa esitare il nuovo disegno di legge sulle funzioni. E allora? Ecco in vista la nuova proroga dei commissari. Per un periodo che verrà deciso dal governo e Sala d'Ercole. E che prolungherà ulteriormente un commissariamento che va avanti già da un anno e mezzo.Del resto, il trasferimento delle competenze ai Liberi consorzi è un nuovo rebus. Come ammette lo stesso assessore Valenti: "Ovviamente - spiega - per il trasferimento delle funzioni dovremo dialogare col governo centrale. Per lo Stato, infatti, esistono, come enti intermedi, ancora le Province, che sono i soggetti ai quali viene riconosciuto il diritto di incassare alcuni tributi". Per farla breve, per lo Stato e per la nostra Costituzione, il "Libero consorzio" non esiste. Così, le norme che prevedono la possibilità per le Province di applicare e incassare tributi non si traducono in un automatico passaggio delle stesse funzioni ai Consorzi. "Servirà una norma ad hoc", precisa l'assessore Valenti. Intanto, la riforma che ha cambiato la storia rischia di trasformarsi, semplicemente, in una "storia infinita".
Canicattiweb
Racalmuto, l'Agorà delle Donne partecipa alla raccolta fondi per l'acquisto della casa di Leonardo SciasciaAnche l'associazione "Agorà delle donne" aderirà alla "colletta" lanciata dal commissario del Libero Consorzio Benito Infurnari, in linea con l'appello lanciato a fine luglio dall'ex sindaco Enzo Sardo, per salvare dalla vendita la casa di Leonardo Sciascia."Quell'immobile è un bene collettivo, non limitato alla sola Racalmuto, e tutti ci dobbiamo sentire responsabili a pari livello della sua salvaguardia - spiega il presidente Mariagrazia Brandara -. Per questo 'Agorà delle donne' parteciperà alla raccolta fondi con un contributo di 500 euro, ma colgo anche l'occasione per lanciare a tutte le associazioni un ulteriore appello alla partecipazione per far sì che quella casa resti divenga patrimonio pubblico. Il mondo associativo, spesso tacciato di vivere, senza merito, di fondi pubblici, inverta la tendenza e partecipi, insieme alla "mano pubblica" in questa corsa contro il tempo".



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