DI SICILIA
Ex ProvinciaSi conclude il progetto Gree JobSi conclude stamattina alle 10, nell'aula "Giglia' della Provincia, il ciclo di attività formative del progetto Gjo (acronimo di Green Jobs Opportunities), promosso e cofinanziato dall'Unione Province Italiane nell'ambito del programma Azione ProvincEGiovani 2013, in partenariatocon la Provincia di Lecce (ente capofila), la Provincia di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale, e il Cts. La giornata conclusiva prevede un seminario al quale parteciperà Angela Maria De Luise, del Cts. In particolare, oltre all'approfondimento dei vari temi legati alla green economy ealle professioni verdi maggiormente richieste dal mercato, è prevista la definizione dei progetti predisposti dai giovani, che andranno esaminati per la successiva fase di valutazione. Sono 14, i giovani laureati agrigentini in varie discipline (soprattutto tecniche) che hanno lavorato ad ipotesi progettuali sui green jobs. Sicilia e Puglia, le regioni sulle quali insiste il progetto hanno in comune un notevole patrimonio culturale e ambientale, ma anche elevati tassi di disoccupazione giovanile. PAPI
SCUOLA. I giovani che vogliono lavorare nel settore agricolo possono frequentare corso di studi al «Foderà»Dopo 150 anni torna l'AgrarioTorna ad Agrigento, a 150 anni dalla sua istituzione per Regio Decreto presso l'istituto di istruzione secondaria superiore "Foderà-Brunelleschi", l'indirizzo di Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria. Con decreto dell'Assessorato all'Istruzione della Regione Sicilia dell'aprile scorso è stata infatti autorizzata l'attivazione dell'Istituto tecnico Agrario nella città di Agrigento.Soddisfazione è stata espressa per il raggiungimento di questo importante traguardo, dalla dirigente scolastica dell'istituto, Patrizia Pilato. "Oggi il nostro sistema agricolo e agroalimentare vale il 17% del PIL. È certamente un patrimonio che va valorizzato. Con le provvidenze dell'Unione Europeasono previsti investimenti per 52 miliardi in 7 anni, di cui per esempio 80 milioni verranno destinati ad imprese agricole under 40. Sono previsti inoltre mutui a tasso zero, contributi a fondo perduto, detrazioni e cosi via. Il tutto per favorire il ricambio generazionale. Certamente una grande opportunità per l'occupazione e lo sviluppo, soprattutto in Sicilia e, in particolare, nell'agrigentino dove il settore agricolo non solo resiste, ma fa registrare progressi e nuovi ed interessanti sviluppi".Oggi le aziende agricole attive in Sicilia coprono il 13 per cento di quelle complessivamente presenti in Italia e sono principalmente gestite da imprenditori che hanno un livello diistruzione pari o inferiore alla terza media. "Occorre dunque oggi promuovere tra i giovani, che aspirano a diventare imprenditori agricoli in un momento di grande opportunità per il nostro Paese, la capacità di analisi economica, la cultura d'impresa e una forte attitudine manageriale. Questa è stata la ratio che ha guidato il nostro Collegio dei docenti a proporre il nuovo indirizzo che affiancherà quello delle Costruzioni, Ambiente e Territorio, ex geometra e di "Meccanica, Meccatronica, Energia" già attivi al Brunelleschi. È da sottolineare comunque che il Foderà negli ultimi anni - prosegue Patrizia Pilato - ha puntato sulla promozione dell'apprendimento delle lingue straniere, con attività progettuali che hanno creato partenariati con diversi Paesi europei , con particolare riferimento alla lingua inglese, ma non risulta meno importante l'attivazione di un percorso ESABAC (esame Baccalaureat) che prevede nel triennio lo studio della storia in lingua francese ed il conseguimento di un doppio diploma al termine del quinto anno". Con decreto dell'Assessorato all'istruzione della Regione Sicilia lo scorso aprile è stata autorizzata l'attivazione nel triennio del Foderà dell'articolazione di un corso di "Relazioni internazionali per il marketing".V.A.
Campobeflo di Licata aderisce all'Associazione temporanea di scopo per ottenere fondi per la raccolta ExAto Ag3, Comuni insieme per la differenziataRIFIUTI. Campobello di Licata aderisce all'Associazione temporanea di scopo per ottenere fondi per la raccolta.Ex Ato Ag. 3, Comuni insieme per la differenziata. È stata costituita tra i Comuni dell'ex Ambito territoriale ottimale Ag3 un'Associazione temporanea di scopo per la realizzazione dei progetti per lo sviluppo della raccolta differenziata ammessi a finanziamento dall'assessorato regionale dell'Energia. La giunta di Campobello di Licata, guidata dal sindaco Giovanni Picone, ha deliberato di aderire all'Ats per i progetti presentati dall'Ato Ambiente Ag3 Spa in liquidazione all'Energia e ammessi a finanziamento, relativi alla fornitura di attrezzature ed automezzi per lo sviluppo della raccolta differenziata. È stato dato al mandato al sindaco di adottare tutti gli atti e provvedimenti, nonché di espletare tutti gli adempimenti, operando in nome, per conto e nell'interesse del Comune, necessari e richiesti per la costituzione ed attuazione delle finalità precipue della Società Temporanea di Scopo, riguardanti la realizzazione dei progetti di cui in premessa, fino al relativo collaudo tecnico-amministrativo e rendicontazionedelle somme finanziate, Inoltre è stato individuato il comune di Canicattì, quale comune capofila, e di delegare Laura Tartaglia, segretario comune dei comuni Naro e Ravanusa, alla stipula dell'atto costitutivo dell'Ats, per come stabilito dall'assemblea dei soci della Dedalo Ambiente del 23luglio scorso. G.B.L.
ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO DELLA REGIONE. Il documento arriva dopo mesi di verifiche sull'operato della struttura che ha sancito il rispetto delle norme ambientali.Dopo aver sentito la Provincia di Agrigento, l'ARPA, l'ASP, l'ARTA il dipartimento Urbanistica e i comuni di Siculiana, Montallegro, la Regione ha chiuso il fascicolo che riguarda la discarica.Non sono state ravvisato violazioni ipotizzate all'inizio dell'anno. La discarica di contrada "Matarano" gestita dalla ditta "Catanzaro" rispetta le norme ambientali. E' stato, infatti, archiviato il procedimento avviato dalla Regione, relativo alla revisione dell'autorizzazione integrata ambientale al "Gruppo Catanzaro", Il documento, firmato dal direttore generale Marco Lupo e dal dirigente del servizio Autorizzazioni Antonino Patella, arrisa dopo mesi di verifiche sull'operato della struttura agrigentina. "A seguito dell'approfondita e lunga indagine amministrativa - commentano dal Gruppo Catanzaro - è stata accertata la regolarità delle procedure e l'inesistenza di criticità o violazioni amministrative. Questa verifica straordinaria - aggiungono - si somma alle centinaia di ispezioni, monitoraggi e controlli che in via ordinaria gli organi competenti hanno effettuato nel tempo". Ma, sei mesi dopo, tutto è archiviato. L'ispezione, dunque, si è conclusa con una nota di poche poche del dipartimento regionale Acqua e rifiuti: dopo aver sentito la Provincia di Agrigento, l'Arpa, l'Asp, l'Arta, il dipartimento Urbanistica e i Comuni di Siculiana e Montallegro, la Regione ha chiuso il fascicolo che riguarda la discarica. "La filosofia che caratterizza lo sviluppo delle attività del Gruppo, quindi le soluzioni impiantistiche individuate - si legge dalla ditta Catanzaro - si orientano a considerare il trattamento finale dei rifiuti come integrazione residuale rispetta ad un ciclo che deve essere, sempre più, orientato al recupero e quindi allo sviluppo della raccolta differenziata. In tale contesto, in adesione alle regole introdotte a tutela dell'ambiente, il Gruppo ha sviluppato il progetto industriale orientato al trattamento dei rifiuti ed a recuperare una maggiore quantità possibile dei medesimi per sottrarli alla discarica ed avviarli al recupero o riutilizzo. Gli impianti infatti applicano le Bat (Best Available Techniques) o Mtd (migliori tecniche disponibili) previste dalla Comunità Europea. L'utilizzo delle migliori tecniche e tecnologie disponibili consentono di progettare, realizzare e condurre i nostri impianti in maniera sicura e responsabile. L'impianto è attivo dal 1996 ed è costituito da quattro sezioni di cui una in coltivazione e tre già utilizzate e assoggettate alle procedure di monitoraggio ambientale "in continuo" ed è autorizzata per il trattamento finale di rifiuti non pericolosi. La sua capacità produttiva è di 1.200.000 mc. È caratterizzato dal basso impatto ambientale oltre che da una contestualizzazione con il terrstnrio in cui insiste grazie alla certificazione di compatibilità ambientale conseguita. Nel tempo, la discarica è stata adeguata alle sopravvenute regole di tutela ambientale introdotte dalla Comunità Europea. L'impianto infatti ha conseguito anche le certificazioni di conformità alle regole introdotte a tutela dell'ambiente dall'Unione Europea e le attività dell'impianto sono state autorizzate con apposita Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dall'Autorità preposta. Nell'impianto di contrada Matarana la certificazione di compatibilità ambientale, nell'ottica di contenere e ridurre gli effetti nell'ambiente, prevede anche il recupero ambientale del biogas prodotto e la contestuale valorizzazione energetica. PAPI
LA SICILIA
Un groviglio di strade in capo a 3 enti diversiSpesso difficile capire di chi è la competenza tratto per trattoSe il dibattito sulle competenze rispetto all'area del Parco archeologico della Valle dei Templi è stato in questi anni complesso, lungo e non privo di polemiche roventi (sebbene tutto sia normato da leggi, più o meno chiare) complicato pare pure occuparsi delle arterie che 'cingono" ed attraversano l'area archeologica. Un intrigo inestricabile di responsabilità che in molti casi si sovrappongono, con il risultato sotto gli occhi di tutto che poco si fa proprio perché ognuno ritiene che il compito sia di altri. Complessivamente le arterie che riguardano la Valle, a fare due conti, si possono distribuire a vario titolo a tre enti: Comune di Agrigento, Provincia regionale e Anas. Se queste le informazioni a carattere generale, capire con precisione dove cominci una competenza e finisca un'altra è in alcuni casi cosa ben diversa. Partiamo dalla zona a monte, ovvero da Bonamorone: qui, trovandoci in città la responsabilità è totalmente Comunale. Ma basta spostarsi di qualche decina di metri per ricadere sotto un'altra "giurisdizione", dato che se la via Panoramica dei Templi è municipale solo per il primo tratto e poi si "trasforma" nella Strada provinciale 4, via Passeggiata archeologica è invece totalmente di competenza dell'Anas, sebbene proprio in questo caso i dubbi sono numerosi.Durante specifiche conferenze di servizi, infatti, si è accertato che se la carreggiata va in capo all'azienda autostrade, al momento è "orfano" il marciapiede che si trova tra la sede Anas e il posto di ristoro. Anzi, se il Parco Archeologico non avesse chiesto nel recente passato chiarimenti per capire le competenze e consentire quindi il discerbamento, la manutenzione e alcuni interventi anche di modesta entità (uno per tutti il recupero del muretto di contenimento crollato un paio di anni fa) non si sarebbe giunti nemmeno a questo "storico risultato". Così, mentre Comune e Anas sono impegnati a capire la "paternità" del marciapiede i lampioni restano spenti e l'area pedonale priva di pulizia e di qualsiasi intervento finalizzato all'eliminazione dei rischi. Comunali, ed è accertato, sono invece la via Luca Crescente prosecuzione della via Panoramica dei templi -, la rotatoria di Porta Aurea così come la via La Loggia, meglio nota come "viale alberato", ma attendere qui interventi è più che altro una pia illusione. In capo all'Anas, invece, va la rotatoria Giunone che si trova sulla strada statale 640 Porto Empedocle-Caltanissetta. Tre enti, tra l'altro, e quantomeno 2 polizie diverse, perché se sulle aree comunali può intervenire la Municipale su quelle provinciali la competenza è, evidentemente, della Polizia provinciale, sebbene le due forze abbiano nel recente passato operato congiuntamente con il coordinamento della Questura per specifici servizi di controllo finalizzato al rispetto di norme di svariata natura. GIOACCHINO SCHICCHI
SCIACCA: GIRGENTI ACQUE RASSICURA TUTTI SUGLI SVERSAMENII«Depuratore, problema risolto»«I recenti sversamenti di liquami fognari in diversi punti della costa sono stati causati da un problema tecnico che è stato risolto e che non si ripeterà più». Giuseppe Giuffrida, ieri a Sciacca in rappresentanza del gestore dei servizi fognari per partecipare ad una conferenza di servizi indetta dal sindaco, ha spiegato ai presenti, tra cui la capitaneria di porto ed i comitati di quartiere, ha spiegato che i problemi sono cominciati lo scorso agosto quando è stata scoperta un'anomalia nell'impianto di sollevamento del Cansalamone. Un guasto che avrebbe determinato l'immissione di liquami non trattati. Lo stesso Giuffrida ha detto che i lavori si sono conclusi il 16 settembre scorso e che le emergenze verificatesi in questo periodo sia nel torrente Foce di mezzo, sia nella zona Bagni, potrebbero essere causa ditali anomalie. Oggi tutto sarebbe stato risolto. Le rassicurazioni di Girgenti Acque sono state precedute dall'intervento del sindaco Fabrizio Di Paola, che ha dedicato gran parte della sua relazione alle iniziative adottate dal Comune durante gli ultimi trenta giorni, riferendosi alle accuse che dieci comitati dì quartiere hanno rivolto al gestore ed alla stessa amministrazione in un esposto presentato in Procura nel pomeriggio di mercoledì scorso. Una lunga serie di guasti alla rete fognaria e al sistema di depurazione, spesso non comunicati alla cittadinanza, ha determinato l'esasperazione degli animi e la richiesta di accertamenti presentata all'autorità giudiziaria allo scopo di verificare la presenza di eventuali comportamenti di rilevanza penale. Quest'ultimo aspetto ha innervosito non poco il primo cittadino, che si è riservato di adire le vie legali nei confronti dei firmatari dell'esposto. Di Paola ha messo a disposizione i documenti riguardanti la corrispondenza tra il Comune e Girgenti Acque e rigettato ogni accusa di comportamento accomodante da parte dell'ente. La sensazione è che la questione fognaria abbia per il momento raffreddato i rapporti dell'autorità comunale con i comitati dei quartieri, e ciò poche settimane dopo la individuazione di un nuovo assessore alla gestione ditale confronto. Appare invece impossibile la restituzione delle relative somme del canone fognario, nelle prossime bollette idriche, ai cittadini in proporzione ai loro consumi. I comitati hanno comunque presentato una serie di richieste, tra cui l'attivazione delle procedure per la progettazione e realizzazione di un sistema di accumulo e riutilizzo delle acque reflue già depurate. GIUSEPPE RECCA