GIORNALE DI SICILIA
Il commissario Infurnari ha accolto
la richiesta di Cittadinanzattiva, Megafono e Pd
Depuratore, l'Ato idrico eseguirà
le verifiche
L'Ato idrico di Agrigento eseguirà
dei controlli sul depuratore per verificarne il funzionamento. E'
stato deciso ieri mattina, nel corso di un vertice presso l'ente
che ha sede nella città dei templi, al quale hanno partecipato Tony
Licata di Cittadinanzattiva, Pino Piacenti per Il Megafono, Massimo
Ingiamo per il Pd e rappresentanti del Comune. "Le risultanze
dell'incontro si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio -
non potevano essere più positive di quelle che sono emerse, perché
è stata integralmente accettata la richiesta di far effettuare una
Audit sull'impianto che ne cristallizzasse le condizioni in cui
versa, per poi vedere dove e come reperire le risorse per risolvere i
tanti e complessi problemi dei quale l'impianto oggi fa bella
mostra di se. Il commissario dell'Ato, Infurnari, unitamente
all'ingegnere Barone, all'ingegnere Milano, al dottor Cammalleri
ed agli altri tecnici presenti, ha preso atto delle denunce
circostanziate delle tante anomalie che l'impianto ha mostrato fino
ad oggi, non ultimi gli sversamenti registrati nel mese di aprile
scorso, che hanno visto intervenire il personale del Circomare, oltre
ai personale della Polizia Municipale, con prelievi di campioni che
davano risultati inaccettabili e che, ci risulta, sono stati messi a
conoscenza della magistratura competente". 'Oggi aggiungono
Cittadinanzattiva, Il Megafono ed il Pd - siamo arrivati al capolinea
e perciò abbiamo chiesto che vada fatta un'audit, (che si farà),
per partire con una campagna manutentiva ordinaria e straordinaria,
che riporti il depuratore ad assolvere i compiti cui è stato
preposto. li suo malfunzionamento ha ricadute negative sul comparto
turistico - balneare, mette a repentaglio la salute dei tanti
bagnanti che usufruiscono delle nostre spiagge, penalizza
pesantemente il comparto dell'agricoltura, perché sottrae ad essa
quasi 350.000 metri cubi di acqua per uso irriguo e sono tutti lussi
che la città non può eonsentirsi. Per rispondere in maniera
concreta al problema, il dottor Infurnari ha programmato un tavolo
tecnico"."Il tavolo tecnico si conclude il
documento - è stato convocato per il primo di ottobre alle 16.30.
Dovrà stabilire quali controlli dovranno essere fatti, in che modo e
da chi. Noi confidiamo di aver intrapreso la strada giusta per
arrivare a risolvere definitivamente il problema depuratore, anche
perché domattina alle 10 (oggi ndr) la stessa delegazione sarà
ricevuta, a Palermo, presso l'assessorato all'Energia,
dipartimento Acqua e Rifiuti, con lo stesso punto all' ordine del
giorno". (AAU)
Anche il Comune di Licata contribuirà
all'acquisto della casa nella quale abitò, a Racalmuto, Leonardo
Sciascia.
Lo ha deciso il commissario
straordinario, Dario Cartabellotta, che ha firmato una delibera con
la quale stanzia 15,000 euro. "Cartabellotta - scrive il Comune -,
con atto di indirizzo, formalizzato mediante l'adozione della
deliberazione di giunta, ha disposto l'adesione dei Comune di
Licata, mediante un sostegno finanziario a favore del Libero
Consorzio di Agrigento, nella misura di 15.000 euro, finalizzato
all'acquisto della casa di Leonardo Sciascia, che sorge a
Racalmuto".
Palazzo dell'Aquila annuncia che "si
tratta dell'abitazione in cui il noto scrittore di Racalmuto ha
vissuto per parecchi anni ed in cui ha scritto alcune della sue opere
più suggestive e significative; abitazione, peraltro, descritta in
alcune dei suoi lavori più importanti, quali " Le parrocchie di
Regalpetra", "Gli zii di Sicilia", "La Sicilia come
Metafora".
Nel documento il Comune aggiunge che
"avuta notizia del fatto che la casa è stata posta in vendita, e
che il Comune di Racalmuto non è in grado da solo di sostenere
l'acquisto di questo ricco patrimonio culturale ed etico, il Libero
Consorzio di Agrigento (ez Provincia), nel corso di un'assemblea
dei sindaci tenuta- si il 4 agosto scorso, ha espresso la volontà di
acquistare la casa di Leonardo Sciascia, per custodire e valorizzare
il ricco patrimonio morale e culturale in essa conservato, e di
consegnarlo alle nuove generazioni, a memoria del messaggio culturale
e civile che da esso è stato diffuso, mediante la creazione di un
muro nel quale custodire tutte le testimonianze di vita ed artistiche
dell'illustre scrittore racalmutese".
115,000 euro previsti per contribuire
all'acquisto dello stabile che a lungo ha ospitato l'autore de
"Il giorno della civetta", "Todo modo" e numerosi altri
capolavori, saranno previsti nel bilancio di previsione che il
commissario straordinario del Comune, D ano Cartabellotta, si accinge
ad approvare. (AAU)
REAZIONI Solo il consigliere
comunale Giuseppe Di Rosa ha firmato un comunicato stampa
sull'operazione
Il silenzio di politici e
sindacalisti
Nessuna nota inviata dopo il blitz
È una delle indagini di Polizia più
clamorose degli ultimi anni. Un'inchiesta che riguarda
trasversalmente un'ampissima categoria di professionisti e
cittadini, Gente truffata e danneggiata dal comportamento di
altrettanti professionisti e cittadini costati una cifra
impressionante alle casse del contribuente. Eppure, da ieri mattina
all'alba, quando la notizia del blitz si è diffusa, non si è
registrato nessun intervento di solidarietà alla Procura e alla
Polizia che ha lavorato per anni su questa indagine. Non c'è stato
il consueto elenco di politici, imprenditori e sindacalisti che si
sbracciano in solidarietà e compiacimento anche solo per un
passaggio di un consigliere comunale da un partito all'altro.
Su questa inchiesta, che ha alzato il
coperchio su un malaffare radicato come la peggiore erba maligna nei
nostro tessuto sociale, nessuno, almeno fino ad ora, ha preso «carta
e penna» per esprimere compiacimento per i risultati conseguiti da
poliziotti e magistrati che per anni hanno compiuto un lavoro
certosino per dare un taglio a tutto questo. Nessun parlamentare
agrigentino, ad ora, ha demandato al propri uffici stampa, il compito
di lanciare anche due righe di comunicato per dire un oggettivo
«bravi». Niente, silenzio. Magari hanno solo bisogno di più tempo
per scrivere quattro parole. L'unica nota che si è registrata nel
pomeriggio di ieri, porta la firma del consigliere comunale Giuseppe
Di Rosa.
«Il poni di magistrati che la Procura
di Agrigento vanta da un quinquennio a questa parte - scrive - è la
dimostrazione che quando i cittadini chiedono giustizia lo Stato è
presente e risponde. L'operazione della polizia, speriamo metta
fine ad un fastidioso e quanto mai indisponente fenomeno, quale il
riconoscimento di benefici ai quali non si ha diritto. La risposta
data dalla polizia e dalla magistratura è un grande segnale di
ottimismo per questa terra. Mi sento di ringraziare, a nome della
cittadinanza, quanti hanno lavorato a questa indagine, che ha donato
serenità e fiducia nelle istituzioni a tante persone».
(AMM)
SCHEDA Tra gli indagati molti volti
noti alle cronache per l'attività professionale svolta. Le accuse
della Procura nella rete de pm anche diversi uomini «pubblici»
I poliziotti, negli anni scorsi, lo
hanno svegliato di notte centinaia di volte. Questa volta, però, non
c'era nessuna ispezione cadaverica urgente da eseguire ma
un'ordinanza cautelare nei suoi confronti da eseguire. Il medico
legale Gianfranco Pullara, 71 anni, è il personaggio più noto dei
centouno che sono rimasti coinvolti nell'inchiesta denominata "La
carica delle 104". Per anni, soprattutto in passato, è stato il
punto di riferimento di Questura e Procura per consulenze medico
legali. Questa volta invece dovrà recitare, suo malgrado, il ruolo
di indagato. Dal lunedì al sabato dovrà andare a firmare negli
uffici della polizia. La Procura lo accusa di corruzione, falso e
truffa: secondo i pm, nella sua qualità di presidente dell'apposita
commissione, avrebbe accettato una tangente di 1000 euro in cambio di
un'attestazione falsa per una paziente che chiedeva il
riconoscimento dell'invalidità. Nella lista degli indagati, fra
gli altri, anche il sociologo Giorgio Patti, altra figura
particolarmente nota anche in ambito mediatico in quanto responsabile
del centro "Telefono aiuto". accusato di un singolo episodio di
falso e truffa e per questo la Procura non ha ritenuto di chiedere
alcuna misura cautelare. Secondo i pm, in quanto componente della
commissione per le invalidità civili, avrebbe attestato falsamente
una patologia inesistente a una donna che non sarebbe stata neppure
visitata e che, grazie a questo falso referto, avrebbe ottenuto
l'assunzione in una ditta nella categoria protetta scavalcando i"
veri" invalidi. Anche l'ex assessore provinciale Salvatore
Montaperto risulta fra gli indagati. Il medico, componente della
commissione per l'accertamento delle minorazioni ed invalidità
civile di Agrigento, deve rispondere delle accuse di falso e truffa,
Montaperto, in concorso con altri indagati, avrebbe attestato
falsamente di avere visitato una donna refertando la circostanza,
ritenuta dai pm non vera, che la stessa avesse i requisiti per
beneficiare del cosiddetto "accompagnamento" e quindi ottenere
un'erogazione assistenziale di 500 euro mensili che fino a ieri
percepiva regolarmente. Anche per lui non è stata chiesta alcuna
misura. Fra i nomi noti anche quello di Gerlando Taibi, 82 anni, che
negli anni Novanta fu coinvolto nel cosiddetto scandalo del manicomio
venendo comunque assolto. Ai margini dell'inchiesta anche il
cardiologo Antonino Monteleone e l'otorino Antonino Cinà, che come
tutti i sanitari coinvolti nell'operazione sono accusati di avere
attestato false patologie. Ben più grave la posizione di Candioto,
ritenuto uno dei presunti componenti dell'associazione
(GECA)
NUOVE INTIMIDAZIONI, CRESCE IL CLIMA
DI TERRORE
A Palma Montechiaro, all'ora di
pranzo, la quarta lettera minatoria è stata recapitata al sindaco
Pasquale Amato
Il territorio agrigentino piomba nel
terrore. Ieri sono stati posti in essere altri due, gravissimi,
episodi. Al sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, è stata
recapitata la quarta lettera con minacce di morte io meno di due
settimane, mentre ad Agrigento un ordigno rudimentale è stato
piazzato davanti l'ingresso di un impianto sportivo.
Il pacco bomba è stato trovato, dai
gestori, davanti ad un campetto del Villaggio Peruzzo, zona a sud di
Agrigento. Si trattava di un ordigno confezionato con un tubo di
ferro, numerose munizioni di fucile e l'innesco. Il titolare
dell'impianto sportivo, dopo avere fatto la scoperta, non hanno
toccato nulla ed hanno avvertito i carabinieri, i quali si sono
precipitati nella zona ed ha messo in sicurezza l'intera area. Poi
hanno avviato le indagini nel tentativo di scoprire gli autori del
gesto, ma anche il movente. Una delle piste battute e quella
dell'intimidazione.
Sempre ieri, adora di pranzo, è
tornato nel mirino Pasquale Amato, sindaco di Palma di Montechiaro.
Per la quarta volta in meno di due settimane il primo cittadino ha
ricevuto una lettera con minacce di morte. Stavolta il messaggio, ms
foglio piegato in mine, è stato recapitato nello studio
professionale del sindaco. Amato, infatti, fa l'ingegnere. A
trovarlo, alle 13.20 di ieri, secondo quanto raccontato dallo stesso
capo dell'esecutivo, è stata una figlia di Pasquale Amato. "Conie
al solito è stato ieri pomeriggio il commento di un amareggiato
Amato - la missiva conteneva minacce di morte, inoltre l'autore
scrive che io devo vedermela solo con lui, e che perciò non occorre
mettere in mezzo Cosa Nostra e la Stidda che, a suo dire, in questa
vicenda non c'entrano nulla". Sabato scorso, nel corso di un
incontro che Amato ha organizzato con la città, il senatore Giuseppe
Cumia aveva tuonato contro mafia e stidda. "Inutile dire
aggiunge il sindaco che questo nuovo messaggio intimidatorio mi
amareggia, ma io non mi lascio intimidire. Sabato scorso ho ricevuto
il sostegno di tutta la città, perciò vado avanti". Intanto già
da qualche giorno equipaggi di carabinieri e polizia, in maniera
discreta, eseguono passaggi davanti al Comune, sotto casa del sindaco
e davanti al suo studio. Non si tratta di una scorta, ma certamente
di maggiore tutela nei confronti del capo dell'esecutivo. E ieri, a
Palma, è arrivato il generale Giuseppe Governale, comandante dei
carabinieri della Regione Sicilia. Governale ha incontrato i militari
della stazione locale (il cui comandante Luigi Marletta nei giorni
scorsi era stato minacciato insieme al sindaco) e gli ha manifestato
l'attenzione per il contesto in cui operano, assicurando inoltre
che a breve ci sarà "un incremento del personale in servizio, per
poter rispondere in modo ancora più appropriato alle richieste della
società civile". Il generale Governale, inoltre, in maniera
informale ha in contrato il sindaco Pasquale Amato, prima che si
apprendesse della nuova intimidazione. E ad esprimere solidarietà a
Pasquale Amato ostato, ieri pomeriggio, il deputato del Pd Tonino
Moscatt. Questo ennesimo atto disfida scrive Moscatt - non è
rivolto solo alla persona, usa anche alle istituzioni e noi non
faremo passi indietro sulla lotta alla criminalità organizzata.
Lancio fin da subito un'interrogazione ed mina richiesta
d'intervento urgente al Ministero negli Interni, che farò
sottoscrivere da più parlamentari possibile ed a prescindere dai
colori politici e dalla provenienza geografica". Solidarietà ad
Amato è stata espresse anche da Dario Cartabellotta e Saverio
Platamone, commissario straordinaria e presidente del consiglio
comunale di Licata. (AAU)
LA SICILIA
QUINDICIMILA EURO PER CONTRIBUIRE
ALL'ACQUISTO DELLA CASA DI SCIASCIA
In piena attività, anche per quanto
concerne il settore culturale, il commissario straordinario del
Comune di Licata, Dario Cartabellotta, il quale, a sostegno dei
patrimonio della nostra terra, ha disposto infatti l'adesione del
Comune di Licata, mediante un sostegno finanziario a favore dei
Libero Consorzio di Agrigento, nella misura di 15.000 euro
finalizzato all'acquisto della casa di Leonardo Sciascia, che sorge
a Racalmuto.
Si tratta dell'abitazione in cui il
noto scrittore visse in gioventù, ospite alcuni parenti, prima di
trasferirsi a Caltanissetta.
Avuta notizia del fatto che la suddetta
casa è stata posta in vendita e che l'istituzione amministrativa
di Racalmuto, non è in grado da solo di sostenere l'acquisto di
questo ricco patrimonio culturale ed etico, il Libero Consorzio di
Agrigento, nel corso dì un'assemblea dei sindaci che si è svolta
il 4 agosto scorso, ha espresso la volontà di acquistare la casa del
celeberrimo Leonardo Sciascia per custodire e valorizzare il ricco
patrimonio morale e culturale in essa conservato, e di consegnano
alle nuove generazioni, a memoria del messaggio culturale e civile
che da esso è stato diffuso, mediante la creazione di un museo nel
quale custodire tutte le testimonianze di vita ed artistiche
dell'illustre scrittore racalmutese.
Come è ormai risaputo, la cultura sta
alla base di un popolo e per tale ragione che, a prescindere dalla
distanza geografica, andrebbero tutelati e recuperati i beni
artistici della propria terra.
GLORIA INCORVAIA
RAVANUSA / CAMPOBELLO
Il viadotto Petrulla sarà
ricostruito in quattordici mesi
Il ripristino del viadotto Petrulla,
crollato lo scorso 7 luglio, si farà. Le buone nuove (anticipate dal
nostro giornale nell'edizione di sabato) sono state annunciate nel
corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il deputato
regionale Enzo Fontana, il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo
oltre ad Angelo Bennici del Nuovo Centro Destra. A spiegare gli
ultimi passi compiuti e su come si è arrivati allo sblocco della
situazione è stato il primo cittadino di Ravanusa Carmelo D'Angelo
che mercoledì scorso ha partecipato alla riunione con i vertici di
Anas nel corso della quale è stato garantito l'espletamento della
gara entro la fine dell'anno.
«La ristrutturazione le ponte si farà
spiega D'Angelo sono state trovate le coperture finanziarie
e Anas sta approntando due progetti: uno per sostituire la campata
del viadotto Petrulla, l'altro per la manutenzione del rimanente
tratto del viadotto Petrulla e del Salso. Si conta di appaltare i
lavori entro il mese di novembre e, dopo l'affidamento, i lavori
saranno realizzati entro il 2015».
Ci sono anche le cifre. Il ripristillo
del viadotto Fetrulla e l'adeguamento del Salso costeranno tra i
12,5 e i quindici milioni di euro. Le procedure attivate hanno
carattere d'urgenza e l'obiettivo dichiarato è quello di
riuscire a completare l'opera in un tempo compreso tra i dodici e i
quattordici mesi. Rispettando la tabella di marcia, la gara dovrebbe
pertanto essere assegnata entro la fine dell'anno.
«I due importi del progetto
conclude il sindaco di Ravanusa non dovrebbero superare i sei
milioni e mezzo di euro ciascuno e quindi l'importo complessivo
sarà al di sotto dei quindici milioni. Grazie all'interessamento
del ministro Alfano che ha sensibilizzato il presidente di Anas
Ciucci, sono state trovate le risorse e dopo l'approvazione del
progetto, i lavori potranno già essere mandati in gara".
Si inizia quindi a vedere la luce in
fondo al tunnel di una vicenda che ha creato non pochi disagi a
livello di viabilità alle popolazioni interessate dal collasso di
una parte dell'infrastruttura.
«L'interruzione di questo asse ha
messo in crisi l'intero hinterland le parole di Enzo Fontana
ed è chiaro che bisognava trovare
rapidamente una soluzione. Nel giro di dodici-quattordici mesi avremo
il ripristino della viabilità per consentire a tutti gli utenti di
attraversare nuovamente questo asse senza aver alcun disagio».
Quotidianamente da Licata in direzione
di Ravanusa, Campo- bello e Canicattì (e viceversa) si muovo
centinaia di persone (pendolari per motivi di lavoro) e studenti che
finora hanno dovuto giocoforza utilizzare la poco funzionale strada
statale 123.
GIUSEPPE CELLURA
PALMA DI MONTECHIARO
Per un giorno capitale della
mountain bike
PALMA DI MONTECHIARO. Per Rosario
Mangiavillano, presidente dell'associazione "Montis Clari Bikers"
e per i soci del club palmese, è stata una grande soddisfazione
avere dimostrato alle autorità comunali di essere riusciti a
spostare domenica nella loro cittadina ben 330 atleti della mountain
bike, appartenenti a 23 società siciliane.
Una prova lampante di come la passione
per le due ruote, applicata alla capacità organizzativa possono
consentire di portare buoni frutti per l'intera comunità palmese.
L'evento sportivo-culturale "MTB
Terra del Gattopardo', giunto alla terza edizione, ha riscosso
pertanto un enorme e clamoroso successo, poiché le strade della
cittadina di buon mattino sono state percorse da decine di ciclisti
con le loro variopinte casacche che hanno colorato il centro storico
dove, lambendo i monumenti e le chiese del paese, è iniziata la
passeggiata per poi spostarsi nel percorso extraurbano.
Percorso che i 330 bikers hanno
attraversato con passione e compattezza lungo strade in terra
battuta, ma che li hanno portati a raggiungere le località più
suggestive ed accidentate del paese per ammirare paesaggi incantevoli
ed inesplorati, fatti conoscere così a decine di ciclisti
provenienti da diverse cittadine dell'isola.
E' stata una ghiottissima occasione
per molti anche per scoprire angoli ignoti della cittadina.
In piazza Matteotti, alla presenza del
sindaco Pasquale Amato che ha manifestato al presidente Rosario
Mangiavillano tutto il suo stupore per la presenza di un enorme
numero di partecipanti, i bikers, al termine della lunga maratona
sportiva e culturale, sono stati accolti e rifocillati.
Ai 330 ciclisti è stato offerto un
succulento pranzo con riso al forno, preparato da un panificio del
luogo, oltre a gustare un ricco buffet e una grande torta
confezionata dai pasticcieri palmesi. Insomma, dopo tante calorie
bruciate tutti hanno potuto abbondantemente reintegrarsi.
Per dare il suggello ad una
manifestazione che resterà negli annali di quelle organizzate nella
cittadina in occasione del mese di settembre, in piazza Matteotti
sono stati fatti brillare i giochi pirotecnici che hanno illuminato,
tra il consenso di tante persone, il cielo del centro storico. Uno
spettacolo nello spettacolo.
"Sono felice ha sottolineato il
presidente dell'associazione Montis Clari Bikers Rosario
Mangiavillano - poiché abbiamo dimostrato che con la passione, il
sacrificio e la capacità organizzative, a Palma c'è la
possibilità di ben figurare e nel contempo mi preme ringraziare,
attraverso le colonne del giornale La Sicilia, per la partecipazione
dei fratelli Rizzo e dell'associazione Racing Team di Agrigento del
presidente Totò D'Andrea, capisaldi della mountain bike in
Sicilia, che ci hanno onorato della loro presenza".
FILIPPO BELLIA
Sicilia24h
PROGETTO GREEN TOUR VALLE DEI TEMPLI
DICHIARATO AMMISSIBILE DALLA REGIONE SICILIANA
Compie un passo in avanti l'iter per
il finanziamento del progetto "Green Tour Valle dei Templi",
presentato alla Regione Siciliana dall'Associazione Temporanea di
Scopo (Paraiba Travel società capofila) alla quale ha aderito la
Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio Comunale. Con una nota,
infatti, l'Assessorato Regionale al Turismo ha comunicato
l'ammissibilità a finanziamento della proposta progettuale,
presentata in occasione del bando di gara dell'Assessorato
Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo (art.1 c. 1228 della Legge
n. 296/96 "Progettazione e realizzazione di itinerari per la
valorizzazione del turismo naturalistico). Il progetto prevede la
collaborazione tra il Libero Consorzio e l'ATS, composta da diversi
soggetti pubblici e privati, allo scopo di posizionare il territorio
sul mercato turistico, e in particolare su quel particolare segmento
legato al cosiddetto "viaggio natura".
Obiettivi prioritari sono l'incremento
e la destagionalizzazione dei flussi turistici, lo sviluppo
dell'offerta turistica locale nell'ottica della tutela e
valorizzazione delle rarità ambientali e del paesaggio, la
realizzazione di nuove proposte turistiche mirate e spendibili sul
mercato. In questo senso sono stati individuati gli itinerari
naturalistici, ovvero la fascia costiera da Bovo Marina a Palma di
Montechiaro, le riserve naturali Macalube, Grotte di S. Angelo e
Parco dei Monti Sicani e la Valle dei Templi.
Si attende, adesso, la graduatoria
finale dei progetti ammessi a finanziamento.
Canicattìweb
RAVANUSA, CROLLO VIADOTTO PETRULLA:
SI PREPARA L'APPALTO PER IL RIPRISTINO, CIRCA 15 MILIONI DI EURO
"La ristrutturazione le ponte
Petrulla si farà. Sono state trovate le coperture finanziarie e Anas
sta approntando due progetti: uno per sostituire la campata del
viadotto Petrulla, l'altro per la manutenzione del rimanente tratto
del viadotto Petrulla e del Salso. Si conta di appaltare i lavori
entro il mese di novembre e, dopo l'affidamento, i lavori saranno
realizzati entro il 2015". Con queste parole, pronunciate nel corso
di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche Angelo Bennici
ed Enzo Fontana dell'Ncd, il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo
ha reso note le novità dopo l'incontro avuto la scorsa settimana
con i vertici dell'Anas a Roma. Ci sono anche le cifre. Il
ripristino del viadotto Petrulla e l'adeguamento del Salso
costeranno tra i 12,5 e i quindici milioni di euro. Le procedure
attivate hanno carattere d'urgenza e l'obiettivo dichiarato è
quello di riuscire a completare l'opera in un tempo compreso tra i
dodici e i quattordici mesi. Rispettando la tabella di marcia, la
gara dovrebbe pertanto essere assegnata entro la fine dell'anno.
SICILIA, CAOS PROVINCE: NISCEMI E
PIAZZA ARMERINA VOGLIONO ESSERE CATANESI
Scritto da Redazione Canicatti Web
Notizie il 23 settembre 2014, alle 06:12 | archiviato in Politica,
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Niscemi e Piazza Armerina passano al
Libero Consorzio di Catania. Schiacciante vittoria dei "si'"
nei due Comuni della Sicilia centrale che divorziano rispettivamente
da Caltanissetta e da Enna.
Le consultazioni sono previste dalla
legge regionale che sopprime le Province e introduce i liberi
consorzi dei Comuni ed i pronunciamenti dovrebbero arrivare entro il
25 settembre anche se ancora solo pochi comuni hanno proceduto ad una
scelta.
Dopo Gela, però, anche Niscemi e la
nota cittadina dei mosaici romani hanno deciso di lasciare le loro ex
province. A Niscemi i "si'" sono stati pari al 96,38 per cento,
mentre a Piazza Armerina l'83%.
Bassa l'affluenza alle urne in
entrambi i Comuni. A Niscemi il 10,15 per cento; a Piazza Armerina il
22 per cento. Tuttavia, c'è chi sostiene che questi referendum per
essere validi debbano superare il quorum del 50 per cento più uno
degli aventi diritto al voto, chi invece presenta perfino ricorsi per
validarli quale che sia la partecipazione. Sulla questione l'ultima
parola spetterà all'assessorato regionale agli Enti locali a meno
che non si decida per un ricorso ulteriore per via amministratriva.
Difficile, però, immaginare come
potranno essere disegnati i Liberi consorzi in base ai desiderata
fino ad ora espressi dai Comuni. una vicenda che rischia di lasciare
nel limbo per chissà quanti anni gli organi di governo intermedi
consentendo un lungo commissariamento regionale e dunque il
concretizzarsi della longa mano di mamma Regione anche su questo
livello di governo.