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rassegna stampa del 23 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
Il commissario Infurnari ha accolto la richiesta di Cittadinanzattiva, Megafono e Pd Depuratore, l'Ato idrico eseguirà le verifiche L'Ato idrico di Agrigento eseguirà dei controlli sul depuratore per verificarne il funzionamento. E' stato deciso ieri mattina, nel corso di un vertice presso l'ente che ha sede nella città dei templi, al quale hanno partecipato Tony Licata di Cittadinanzattiva, Pino Piacenti per Il Megafono, Massimo Ingiamo per il Pd e rappresentanti del Comune. "Le risultanze dell'incontro — si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio - non potevano essere più positive di quelle che sono emerse, perché è stata integralmente accettata la richiesta di far effettuare una Audit sull'impianto che ne cristallizzasse le condizioni in cui versa, per poi vedere dove e come reperire le risorse per risolvere i tanti e complessi problemi dei quale l'impianto oggi fa bella mostra di se. Il commissario dell'Ato, Infurnari, unitamente all'ingegnere Barone, all'ingegnere Milano, al dottor Cammalleri ed agli altri tecnici presenti, ha preso atto delle denunce circostanziate delle tante anomalie che l'impianto ha mostrato fino ad oggi, non ultimi gli sversamenti registrati nel mese di aprile scorso, che hanno visto intervenire il personale del Circomare, oltre ai personale della Polizia Municipale, con prelievi di campioni che davano risultati inaccettabili e che, ci risulta, sono stati messi a conoscenza della magistratura competente". 'Oggi — aggiungono Cittadinanzattiva, Il Megafono ed il Pd - siamo arrivati al capolinea e perciò abbiamo chiesto che vada fatta un'audit, (che si farà), per partire con una campagna manutentiva ordinaria e straordinaria, che riporti il depuratore ad assolvere i compiti cui è stato preposto. li suo malfunzionamento ha ricadute negative sul comparto turistico - balneare, mette a repentaglio la salute dei tanti bagnanti che usufruiscono delle nostre spiagge, penalizza pesantemente il comparto dell'agricoltura, perché sottrae ad essa quasi 350.000 metri cubi di acqua per uso irriguo e sono tutti lussi che la città non può eonsentirsi. Per rispondere in maniera concreta al problema, il dottor Infurnari ha programmato un tavolo tecnico"."Il tavolo tecnico — si conclude il documento - è stato convocato per il primo di ottobre alle 16.30. Dovrà stabilire quali controlli dovranno essere fatti, in che modo e da chi. Noi confidiamo di aver intrapreso la strada giusta per arrivare a risolvere definitivamente il problema depuratore, anche perché domattina alle 10 (oggi ndr) la stessa delegazione sarà ricevuta, a Palermo, presso l'assessorato all'Energia, dipartimento Acqua e Rifiuti, con lo stesso punto all' ordine del giorno". (AAU)

Anche il Comune di Licata contribuirà all'acquisto della casa nella quale abitò, a Racalmuto, Leonardo Sciascia.
Lo ha deciso il commissario straordinario, Dario Cartabellotta, che ha firmato una delibera con la quale stanzia 15,000 euro. "Cartabellotta - scrive il Comune -, con atto di indirizzo, formalizzato mediante l'adozione della deliberazione di giunta, ha disposto l'adesione dei Comune di Licata, mediante un sostegno finanziario a favore del Libero Consorzio di Agrigento, nella misura di 15.000 euro, finalizzato all'acquisto della casa di Leonardo Sciascia, che sorge a Racalmuto".
Palazzo dell'Aquila annuncia che "si tratta dell'abitazione in cui il noto scrittore di Racalmuto ha vissuto per parecchi anni ed in cui ha scritto alcune della sue opere più suggestive e significative; abitazione, peraltro, descritta in alcune dei suoi lavori più importanti, quali " Le parrocchie di Regalpetra", "Gli zii di Sicilia", "La Sicilia come Metafora".
Nel documento il Comune aggiunge che "avuta notizia del fatto che la casa è stata posta in vendita, e che il Comune di Racalmuto non è in grado da solo di sostenere l'acquisto di questo ricco patrimonio culturale ed etico, il Libero Consorzio di Agrigento (ez Provincia), nel corso di un'assemblea dei sindaci tenuta- si il 4 agosto scorso, ha espresso la volontà di acquistare la casa di Leonardo Sciascia, per custodire e valorizzare il ricco patrimonio morale e culturale in essa conservato, e di consegnarlo alle nuove generazioni, a memoria del messaggio culturale e civile che da esso è stato diffuso, mediante la creazione di un muro nel quale custodire tutte le testimonianze di vita ed artistiche dell'illustre scrittore racalmutese".
115,000 euro previsti per contribuire all'acquisto dello stabile che a lungo ha ospitato l'autore de "Il giorno della civetta", "Todo modo" e numerosi altri capolavori, saranno previsti nel bilancio di previsione che il commissario straordinario del Comune, D ano Cartabellotta, si accinge ad approvare. (AAU)

REAZIONI Solo il consigliere comunale Giuseppe Di Rosa ha firmato un comunicato stampa sull'operazione
Il silenzio di politici e sindacalisti
Nessuna nota inviata dopo il blitz
È una delle indagini di Polizia più clamorose degli ultimi anni. Un'inchiesta che riguarda trasversalmente un'ampissima categoria di professionisti e cittadini, Gente truffata e danneggiata dal comportamento di altrettanti professionisti e cittadini costati una cifra impressionante alle casse del contribuente. Eppure, da ieri mattina all'alba, quando la notizia del blitz si è diffusa, non si è registrato nessun intervento di solidarietà alla Procura e alla Polizia che ha lavorato per anni su questa indagine. Non c'è stato il consueto elenco di politici, imprenditori e sindacalisti che si sbracciano in solidarietà e compiacimento anche solo per un passaggio di un consigliere comunale da un partito all'altro.
Su questa inchiesta, che ha alzato il coperchio su un malaffare radicato come la peggiore erba maligna nei nostro tessuto sociale, nessuno, almeno fino ad ora, ha preso «carta e penna» per esprimere compiacimento per i risultati conseguiti da poliziotti e magistrati che per anni hanno compiuto un lavoro certosino per dare un taglio a tutto questo. Nessun parlamentare agrigentino, ad ora, ha demandato al propri uffici stampa, il compito di lanciare anche due righe di comunicato per dire un oggettivo «bravi». Niente, silenzio. Magari hanno solo bisogno di più tempo per scrivere quattro parole. L'unica nota che si è registrata nel pomeriggio di ieri, porta la firma del consigliere comunale Giuseppe Di Rosa.
«Il poni di magistrati che la Procura di Agrigento vanta da un quinquennio a questa parte - scrive - è la dimostrazione che quando i cittadini chiedono giustizia lo Stato è presente e risponde. L'operazione della polizia, speriamo metta fine ad un fastidioso e quanto mai indisponente fenomeno, quale il riconoscimento di benefici ai quali non si ha diritto. La risposta data dalla polizia e dalla magistratura è un grande segnale di ottimismo per questa terra. Mi sento di ringraziare, a nome della cittadinanza, quanti hanno lavorato a questa indagine, che ha donato serenità e fiducia nelle istituzioni a tante persone».
(AMM)

SCHEDA Tra gli indagati molti volti noti alle cronache per l'attività professionale svolta. Le accuse della Procura nella rete de pm anche diversi uomini «pubblici»
I poliziotti, negli anni scorsi, lo hanno svegliato di notte centinaia di volte. Questa volta, però, non c'era nessuna ispezione cadaverica urgente da eseguire ma un'ordinanza cautelare nei suoi confronti da eseguire. Il medico legale Gianfranco Pullara, 71 anni, è il personaggio più noto dei centouno che sono rimasti coinvolti nell'inchiesta denominata "La carica delle 104". Per anni, soprattutto in passato, è stato il punto di riferimento di Questura e Procura per consulenze medico legali. Questa volta invece dovrà recitare, suo malgrado, il ruolo di indagato. Dal lunedì al sabato dovrà andare a firmare negli uffici della polizia. La Procura lo accusa di corruzione, falso e truffa: secondo i pm, nella sua qualità di presidente dell'apposita commissione, avrebbe accettato una tangente di 1000 euro in cambio di un'attestazione falsa per una paziente che chiedeva il riconoscimento dell'invalidità. Nella lista degli indagati, fra gli altri, anche il sociologo Giorgio Patti, altra figura particolarmente nota anche in ambito mediatico in quanto responsabile del centro "Telefono aiuto". accusato di un singolo episodio di falso e truffa e per questo la Procura non ha ritenuto di chiedere alcuna misura cautelare. Secondo i pm, in quanto componente della commissione per le invalidità civili, avrebbe attestato falsamente una patologia inesistente a una donna che non sarebbe stata neppure visitata e che, grazie a questo falso referto, avrebbe ottenuto l'assunzione in una ditta nella categoria protetta scavalcando i" veri" invalidi. Anche l'ex assessore provinciale Salvatore Montaperto risulta fra gli indagati. Il medico, componente della commissione per l'accertamento delle minorazioni ed invalidità civile di Agrigento, deve rispondere delle accuse di falso e truffa, Montaperto, in concorso con altri indagati, avrebbe attestato falsamente di avere visitato una donna refertando la circostanza, ritenuta dai pm non vera, che la stessa avesse i requisiti per beneficiare del cosiddetto "accompagnamento" e quindi ottenere un'erogazione assistenziale di 500 euro mensili che fino a ieri percepiva regolarmente. Anche per lui non è stata chiesta alcuna misura. Fra i nomi noti anche quello di Gerlando Taibi, 82 anni, che negli anni Novanta fu coinvolto nel cosiddetto scandalo del manicomio venendo comunque assolto. Ai margini dell'inchiesta anche il cardiologo Antonino Monteleone e l'otorino Antonino Cinà, che come tutti i sanitari coinvolti nell'operazione sono accusati di avere attestato false patologie. Ben più grave la posizione di Candioto, ritenuto uno dei presunti componenti dell'associazione
(GECA)

NUOVE INTIMIDAZIONI, CRESCE IL CLIMA DI TERRORE
A Palma Montechiaro, all'ora di pranzo, la quarta lettera minatoria è stata recapitata al sindaco Pasquale Amato
Il territorio agrigentino piomba nel terrore. Ieri sono stati posti in essere altri due, gravissimi, episodi. Al sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, è stata recapitata la quarta lettera con minacce di morte io meno di due settimane, mentre ad Agrigento un ordigno rudimentale è stato piazzato davanti l'ingresso di un impianto sportivo.
Il pacco bomba è stato trovato, dai gestori, davanti ad un campetto del Villaggio Peruzzo, zona a sud di Agrigento. Si trattava di un ordigno confezionato con un tubo di ferro, numerose munizioni di fucile e l'innesco. Il titolare dell'impianto sportivo, dopo avere fatto la scoperta, non hanno toccato nulla ed hanno avvertito i carabinieri, i quali si sono precipitati nella zona ed ha messo in sicurezza l'intera area. Poi hanno avviato le indagini nel tentativo di scoprire gli autori del gesto, ma anche il movente. Una delle piste battute e quella dell'intimidazione.
Sempre ieri, adora di pranzo, è tornato nel mirino Pasquale Amato, sindaco di Palma di Montechiaro. Per la quarta volta in meno di due settimane il primo cittadino ha ricevuto una lettera con minacce di morte. Stavolta il messaggio, ms foglio piegato in mine, è stato recapitato nello studio professionale del sindaco. Amato, infatti, fa l'ingegnere. A trovarlo, alle 13.20 di ieri, secondo quanto raccontato dallo stesso capo dell'esecutivo, è stata una figlia di Pasquale Amato. "Conie al solito — è stato ieri pomeriggio il commento di un amareggiato Amato - la missiva conteneva minacce di morte, inoltre l'autore scrive che io devo vedermela solo con lui, e che perciò non occorre mettere in mezzo Cosa Nostra e la Stidda che, a suo dire, in questa vicenda non c'entrano nulla". Sabato scorso, nel corso di un incontro che Amato ha organizzato con la città, il senatore Giuseppe Cumia aveva tuonato contro mafia e stidda. "Inutile dire — aggiunge il sindaco che questo nuovo messaggio intimidatorio mi amareggia, ma io non mi lascio intimidire. Sabato scorso ho ricevuto il sostegno di tutta la città, perciò vado avanti". Intanto già da qualche giorno equipaggi di carabinieri e polizia, in maniera discreta, eseguono passaggi davanti al Comune, sotto casa del sindaco e davanti al suo studio. Non si tratta di una scorta, ma certamente di maggiore tutela nei confronti del capo dell'esecutivo. E ieri, a Palma, è arrivato il generale Giuseppe Governale, comandante dei carabinieri della Regione Sicilia. Governale ha incontrato i militari della stazione locale (il cui comandante Luigi Marletta nei giorni scorsi era stato minacciato insieme al sindaco) e gli ha manifestato l'attenzione per il contesto in cui operano, assicurando inoltre che a breve ci sarà "un incremento del personale in servizio, per poter rispondere in modo ancora più appropriato alle richieste della società civile". Il generale Governale, inoltre, in maniera informale ha in contrato il sindaco Pasquale Amato, prima che si apprendesse della nuova intimidazione. E ad esprimere solidarietà a Pasquale Amato ostato, ieri pomeriggio, il deputato del Pd Tonino Moscatt. Questo ennesimo atto disfida scrive Moscatt - non è rivolto solo alla persona, usa anche alle istituzioni e noi non faremo passi indietro sulla lotta alla criminalità organizzata. Lancio fin da subito un'interrogazione ed mina richiesta d'intervento urgente al Ministero negli Interni, che farò sottoscrivere da più parlamentari possibile ed a prescindere dai colori politici e dalla provenienza geografica". Solidarietà ad Amato è stata espresse anche da Dario Cartabellotta e Saverio Platamone, commissario straordinaria e presidente del consiglio comunale di Licata. (AAU)

LA SICILIA

QUINDICIMILA EURO PER CONTRIBUIRE ALL'ACQUISTO DELLA CASA DI SCIASCIA
In piena attività, anche per quanto concerne il settore culturale, il commissario straordinario del Comune di Licata, Dario Cartabellotta, il quale, a sostegno dei patrimonio della nostra terra, ha disposto infatti l'adesione del Comune di Licata, mediante un sostegno finanziario a favore dei Libero Consorzio di Agrigento, nella misura di 15.000 euro finalizzato all'acquisto della casa di Leonardo Sciascia, che sorge a Racalmuto.
Si tratta dell'abitazione in cui il noto scrittore visse in gioventù, ospite alcuni parenti, prima di trasferirsi a Caltanissetta.
Avuta notizia del fatto che la suddetta casa è stata posta in vendita e che l'istituzione amministrativa di Racalmuto, non è in grado da solo di sostenere l'acquisto di questo ricco patrimonio culturale ed etico, il Libero Consorzio di Agrigento, nel corso dì un'assemblea dei sindaci che si è svolta il 4 agosto scorso, ha espresso la volontà di acquistare la casa del celeberrimo Leonardo Sciascia per custodire e valorizzare il ricco patrimonio morale e culturale in essa conservato, e di consegnano alle nuove generazioni, a memoria del messaggio culturale e civile che da esso è stato diffuso, mediante la creazione di un museo nel quale custodire tutte le testimonianze di vita ed artistiche dell'illustre scrittore racalmutese.
Come è ormai risaputo, la cultura sta alla base di un popolo e per tale ragione che, a prescindere dalla distanza geografica, andrebbero tutelati e recuperati i beni artistici della propria terra.
GLORIA INCORVAIA

RAVANUSA / CAMPOBELLO
Il viadotto Petrulla sarà ricostruito in quattordici mesi
Il ripristino del viadotto Petrulla, crollato lo scorso 7 luglio, si farà. Le buone nuove (anticipate dal nostro giornale nell'edizione di sabato) sono state annunciate nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il deputato regionale Enzo Fontana, il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo oltre ad Angelo Bennici del Nuovo Centro Destra. A spiegare gli ultimi passi compiuti e su come si è arrivati allo sblocco della situazione è stato il primo cittadino di Ravanusa Carmelo D'Angelo che mercoledì scorso ha partecipato alla riunione con i vertici di Anas nel corso della quale è stato garantito l'espletamento della gara entro la fine dell'anno.
«La ristrutturazione le ponte si farà — spiega D'Angelo — sono state trovate le coperture finanziarie e Anas sta approntando due progetti: uno per sostituire la campata del viadotto Petrulla, l'altro per la manutenzione del rimanente tratto del viadotto Petrulla e del Salso. Si conta di appaltare i lavori entro il mese di novembre e, dopo l'affidamento, i lavori saranno realizzati entro il 2015».
Ci sono anche le cifre. Il ripristillo del viadotto Fetrulla e l'adeguamento del Salso costeranno tra i 12,5 e i quindici milioni di euro. Le procedure attivate hanno carattere d'urgenza e l'obiettivo dichiarato è quello di riuscire a completare l'opera in un tempo compreso tra i dodici e i quattordici mesi. Rispettando la tabella di marcia, la gara dovrebbe pertanto essere assegnata entro la fine dell'anno.
«I due importi del progetto — conclude il sindaco di Ravanusa — non dovrebbero superare i sei milioni e mezzo di euro ciascuno e quindi l'importo complessivo sarà al di sotto dei quindici milioni. Grazie all'interessamento del ministro Alfano che ha sensibilizzato il presidente di Anas Ciucci, sono state trovate le risorse e dopo l'approvazione del progetto, i lavori potranno già essere mandati in gara".
Si inizia quindi a vedere la luce in fondo al tunnel di una vicenda che ha creato non pochi disagi a livello di viabilità alle popolazioni interessate dal collasso di una parte dell'infrastruttura.
«L'interruzione di questo asse ha messo in crisi l'intero hinterland — le parole di Enzo Fontana
— ed è chiaro che bisognava trovare rapidamente una soluzione. Nel giro di dodici-quattordici mesi avremo il ripristino della viabilità per consentire a tutti gli utenti di attraversare nuovamente questo asse senza aver alcun disagio».
Quotidianamente da Licata in direzione di Ravanusa, Campo- bello e Canicattì (e viceversa) si muovo centinaia di persone (pendolari per motivi di lavoro) e studenti che finora hanno dovuto giocoforza utilizzare la poco funzionale strada statale 123.
GIUSEPPE CELLURA

PALMA DI MONTECHIARO
Per un giorno capitale della mountain bike
PALMA DI MONTECHIARO. Per Rosario Mangiavillano, presidente dell'associazione "Montis Clari Bikers" e per i soci del club palmese, è stata una grande soddisfazione avere dimostrato alle autorità comunali di essere riusciti a spostare domenica nella loro cittadina ben 330 atleti della mountain bike, appartenenti a 23 società siciliane.
Una prova lampante di come la passione per le due ruote, applicata alla capacità organizzativa possono consentire di portare buoni frutti per l'intera comunità palmese.
L'evento sportivo-culturale "MTB Terra del Gattopardo', giunto alla terza edizione, ha riscosso pertanto un enorme e clamoroso successo, poiché le strade della cittadina di buon mattino sono state percorse da decine di ciclisti con le loro variopinte casacche che hanno colorato il centro storico dove, lambendo i monumenti e le chiese del paese, è iniziata la passeggiata per poi spostarsi nel percorso extraurbano.
Percorso che i 330 bikers hanno attraversato con passione e compattezza lungo strade in terra battuta, ma che li hanno portati a raggiungere le località più suggestive ed accidentate del paese per ammirare paesaggi incantevoli ed inesplorati, fatti conoscere così a decine di ciclisti provenienti da diverse cittadine dell'isola.
E' stata una ghiottissima occasione per molti anche per scoprire angoli ignoti della cittadina.
In piazza Matteotti, alla presenza del sindaco Pasquale Amato che ha manifestato al presidente Rosario Mangiavillano tutto il suo stupore per la presenza di un enorme numero di partecipanti, i bikers, al termine della lunga maratona sportiva e culturale, sono stati accolti e rifocillati.
Ai 330 ciclisti è stato offerto un succulento pranzo con riso al forno, preparato da un panificio del luogo, oltre a gustare un ricco buffet e una grande torta confezionata dai pasticcieri palmesi. Insomma, dopo tante calorie bruciate tutti hanno potuto abbondantemente reintegrarsi.
Per dare il suggello ad una manifestazione che resterà negli annali di quelle organizzate nella cittadina in occasione del mese di settembre, in piazza Matteotti sono stati fatti brillare i giochi pirotecnici che hanno illuminato, tra il consenso di tante persone, il cielo del centro storico. Uno spettacolo nello spettacolo.
"Sono felice —ha sottolineato il presidente dell'associazione Montis Clari Bikers Rosario Mangiavillano - poiché abbiamo dimostrato che con la passione, il sacrificio e la capacità organizzative, a Palma c'è la possibilità di ben figurare e nel contempo mi preme ringraziare, attraverso le colonne del giornale La Sicilia, per la partecipazione dei fratelli Rizzo e dell'associazione Racing Team di Agrigento del presidente Totò D'Andrea, capisaldi della mountain bike in Sicilia, che ci hanno onorato della loro presenza".
FILIPPO BELLIA

Sicilia24h

PROGETTO GREEN TOUR VALLE DEI TEMPLI DICHIARATO AMMISSIBILE DALLA REGIONE SICILIANA
Compie un passo in avanti l'iter per il finanziamento del progetto "Green Tour Valle dei Templi", presentato alla Regione Siciliana dall'Associazione Temporanea di Scopo (Paraiba Travel società capofila) alla quale ha aderito la Provincia Regionale, oggi Libero Consorzio Comunale. Con una nota, infatti, l'Assessorato Regionale al Turismo ha comunicato l'ammissibilità a finanziamento della proposta progettuale, presentata in occasione del bando di gara dell'Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo (art.1 c. 1228 della Legge n. 296/96 "Progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico). Il progetto prevede la collaborazione tra il Libero Consorzio e l'ATS, composta da diversi soggetti pubblici e privati, allo scopo di posizionare il territorio sul mercato turistico, e in particolare su quel particolare segmento legato al cosiddetto "viaggio natura".
Obiettivi prioritari sono l'incremento e la destagionalizzazione dei flussi turistici, lo sviluppo dell'offerta turistica locale nell'ottica della tutela e valorizzazione delle rarità ambientali e del paesaggio, la realizzazione di nuove proposte turistiche mirate e spendibili sul mercato. In questo senso sono stati individuati gli itinerari naturalistici, ovvero la fascia costiera da Bovo Marina a Palma di Montechiaro, le riserve naturali Macalube, Grotte di S. Angelo e Parco dei Monti Sicani e la Valle dei Templi.
Si attende, adesso, la graduatoria finale dei progetti ammessi a finanziamento.

Canicattìweb

RAVANUSA, CROLLO VIADOTTO PETRULLA: SI PREPARA L'APPALTO PER IL RIPRISTINO, CIRCA 15 MILIONI DI EURO
"La ristrutturazione le ponte Petrulla si farà. Sono state trovate le coperture finanziarie e Anas sta approntando due progetti: uno per sostituire la campata del viadotto Petrulla, l'altro per la manutenzione del rimanente tratto del viadotto Petrulla e del Salso. Si conta di appaltare i lavori entro il mese di novembre e, dopo l'affidamento, i lavori saranno realizzati entro il 2015". Con queste parole, pronunciate nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche Angelo Bennici ed Enzo Fontana dell'Ncd, il sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo ha reso note le novità dopo l'incontro avuto la scorsa settimana con i vertici dell'Anas a Roma. Ci sono anche le cifre. Il ripristino del viadotto Petrulla e l'adeguamento del Salso costeranno tra i 12,5 e i quindici milioni di euro. Le procedure attivate hanno carattere d'urgenza e l'obiettivo dichiarato è quello di riuscire a completare l'opera in un tempo compreso tra i dodici e i quattordici mesi. Rispettando la tabella di marcia, la gara dovrebbe pertanto essere assegnata entro la fine dell'anno.

SICILIA, CAOS PROVINCE: NISCEMI E PIAZZA ARMERINA VOGLIONO ESSERE CATANESI
Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie il 23 settembre 2014, alle 06:12 | archiviato in Politica, politica sicilia. Puoi seguire ogni risposta attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o un trackback a questo articolo
Niscemi e Piazza Armerina passano al Libero Consorzio di Catania. Schiacciante vittoria dei "si'" nei due Comuni della Sicilia centrale che divorziano rispettivamente da Caltanissetta e da Enna.
Le consultazioni sono previste dalla legge regionale che sopprime le Province e introduce i liberi consorzi dei Comuni ed i pronunciamenti dovrebbero arrivare entro il 25 settembre anche se ancora solo pochi comuni hanno proceduto ad una scelta.
Dopo Gela, però, anche Niscemi e la nota cittadina dei mosaici romani hanno deciso di lasciare le loro ex province. A Niscemi i "si'" sono stati pari al 96,38 per cento, mentre a Piazza Armerina l'83%.
Bassa l'affluenza alle urne in entrambi i Comuni. A Niscemi il 10,15 per cento; a Piazza Armerina il 22 per cento. Tuttavia, c'è chi sostiene che questi referendum per essere validi debbano superare il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto, chi invece presenta perfino ricorsi per validarli quale che sia la partecipazione. Sulla questione l'ultima parola spetterà all'assessorato regionale agli Enti locali a meno che non si decida per un ricorso ulteriore per via amministratriva.
Difficile, però, immaginare come potranno essere disegnati i Liberi consorzi in base ai desiderata fino ad ora espressi dai Comuni. una vicenda che rischia di lasciare nel limbo per chissà quanti anni gli organi di governo intermedi consentendo un lungo commissariamento regionale e dunque il concretizzarsi della longa mano di mamma Regione anche su questo livello di governo.



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