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rassegna stampa del 24 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
TRIBUNALE. Il pm Cinque:«Le spese istituzionali in realtà servivano per soddisfare i piaceri personali di D'Orsi» «Spese pazze fatte dalla Provincia»
La Procura chiede cinque condanne

«Le spese istituzionali in realtà servivano per soddisfare i piaceri personali del presidente Eugenio D'Orsi. Cene, cenette ma anche pizze, caffè e chewingum, Sostenere che si trattasse di soldi spesi per promuovere l'immagine dell' ente non è proponibile». Con queste premesse il pm Carlo Cinque, ieri mattina, ha chiesto la condanna dei cinque funzionari della Provincia accusati di abuso di ufficio nell'ambito dell'inchiesta che ha portato a giudizio lo stesso D'Orsi il cui processo è in dirittura di arrivo. Si tratta di Ignazio Gennaro, vice direttore generale dell'ente; e dei funzionari Giuseppina Miccichè, Piero Hamel, Antonino Graci e Gaetano Gucciardo. La pena più alta, tre annidi reclusione, è stata proposta per Gennaro. Un anno e sci mesi per Miccichè (richiesta di assoluzione per un singolo capo), sette mesi per Hamel (assoluzione per alcuni capi), sette mesi per Gucciardo e un anno e sei mesi per Graci. Il processo, dopo uno stop abbastanza consistente dovuto alle difficoltà nella composizione del collegio, si sta celebrando davanti al tribunale presieduto da Francesco Provenzano con a latere Giancarlo Caruso e Maria Alessandra Tedde. Oltre all'accusa principale, relativa alle procedure di rimborso delle spese sostenute da D'Orsi che sarebbe avvenuto in assenza di un "concreto fine istituzionale", vengono contestate altre ipotesi di abuso di ufficio. Un filone dell'inchiesta è relativo all'acquisto di alcuni beni di rappresentanza. Altre accuse riguardano l'illegittimo affidamento esterno di alcuni incarichi che, invece, secondo l'accusa potevano essere evitati facendo ricorso a risorse interne. "Gli incarichi - ha spiegato il prn Carlo Cinque durante la requisitoria - venivano assegnati a scelta senza alcuna motivazione. Era il presidente D'Orsi a decidere senza alcuna valida motivazione». (GECA)

CONTRADA BASTIANELLA
 Dopo il grave raid vandalico
Sistemate tutte le aule Alunni dell'Ipia a lezione
Tutto è andato liscio questa volta per gli studenti dell'istituto Professionale Marconi che ieri hanno potuto iniziare il proprio anno scolastico nelle classi ricavate in alcuni locali del Centro Sociale di contrada Bastianella. Lo stesso che la settimana scorsa, proprio il giorno prima dell'avvio ufficiale delle lezioni, era stato visitato da tre vandali che avevano messo a soqquadro la stanza al primo piano della struttura, riservata al gruppo degli Scout, e di locali già pronti ad accogliere gli alunni della scuola professionale. Proprio quell'evento ha causato il trasferimento per una settimana dei ragazzi al Liceo Scientifico "Sciascia" ma a causa dei disagi provocati dal fatto di effettuare lezioni pomeridiane molti studenti pendolari non hanno potuto seguire le lezioni a causa dell'assenza dimezzi di trasporto pubblico che potessero riaccompagnarli nei propri paesi d'origine in serata. Un obbligato prolungamento delle vacanze estive che si sono però concluse ieri mattina con gli studenti del Marconi hanno ultimato gli interventi di sistemazione delle aule, aiutando i collaboratori scolastici a posizione banchi, sedie e cattedre per poter dare finalmente il via all'anno scolastico. «Finalmente possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo - ha spiegato il professore Gioacchino Capizzi - e cioè quello di iniziare le lezioni al Centro Sociale in maniera serena e comoda. I ragazzi, dopo una settimana di disagi, potranno adesso seguire in maniera regolare le lezioni ed anche i pendolari non avranno più problemi d'orario con i mezzi che dovranno riaccompagnarli a casa. Le aule sono state nuovamente sistemate anche grazie al sostegno degli stessi studenti che, stanchi di patire continui disagi a causa della mancanza di una sede stabile, si sono sbracciati ed hanno dato una mano per rimettere in sesto i locali che ci sono stati concessi in comodato d'uso gratuito dal comune di Canicattì». Gli interventi di pulizia dei locali danneggiati con l'incursione di dieci giorni fa sono stati realizzati non soltanto da personale comunale con il sostegno degli studenti. Ma a dare manforte sono stati anche i genitori dei tre ragazzi, due fratelli minorenni ed un l8enne, responsabili dell'episodio vandalico che si è verificato 10 scorso 12 settembre, I genitori dei tre hanno provveduto a ripulire la stanza degli scout liberandola dal disordine creato dai figli. Un gesto di responsabilità seguito a quello invece meno nobile e sicuramente deprecabile compiuto dai tre giovani e che è costato loro, dopo le indagini effettuate dalla Polizia che hanno portato alla loro individuazione, la denuncia per danneggiamento. (GIMO)

CONSORZIO PER LA LEGALITA'
 " Valutiamo se costituirci parte civile al processo"
VITTORIO MESSINA : "LE ISTITUZIONI DEVONO STARE AL FIANCO DELLA LEGGE"
 Cominciano ad arrivare i «grazie» alla Magistratura e alle Forze dell'ordine agrigentine che hanno lavorato per anni nell'operazione ormai conosciuta familiarmente come «104». «in attesa che vengano stabilite le responsabilità degli indagati - dice il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina - ancora una volta va evidenziata la professionalità con cui gli inquirenti agiscono nella nostra provincia sotto gli aspetti della prevenzione e della repressione di ogni forma di illegalità. Le iniziative per accreditare la cultura della legalità, servono a poco se in simili circostanze società civile ed istituzioni non fanno sentire la loro vicinanza a chi presidia il rispetto della legge e tutela i diritti dei cittadini che osservano le regole». Secondo Messina inoltre, la finestra aperta su un fenomeno grave e particolarmente odioso che sottrae assistenza e diritti alle fasce più deboli, "restituisce la speranza di una Agrigento pulita". Particolarmente incisivo l'in del presidente del Consorzio per la legalità e lo sviluppo di Agrigento Maria Grazia Brandara che da tempo sostiene la campagna per l'applicazione a politici e funzionari infedeli la confisca di beni perché questi possano rientrare nella fruizione pubblica. «Per sconfiggere la corruzione - dice- così come vale per la mafia, è necessario inoltre tenere alta l'attenzione e disporre strumenti di monitoraggio costanti della macchina burocratica ad ogni livello. Le incrostazioni, le zone grigie devono sparire, restituendo mura di cristallo alle strutture pubbliche, che devono tornare ad essere la casa di tutti. Stiamo inoltre valutando con i nostri legali la possibilità di costituirci parte civile in un eventuale processo, perché il danno presumibilmente arrivato dagli accusati si ripercuote evidentemente su tutto il territorio». 

LAVORO. La riforma varata in giunta ora va in aula. Previsti più tirocini per le aziende e assegni agli allievi per scegliere gli Enti da frequentare. Ieri protesta dei dipendenti.
FORMAZIONE, CROCETTA: LA GESTIONE PURE AI LIBERI CONSORZI
La programmazione dei corsi rimarrà in mano alla Regione, ma la gestione passerà anche ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane.
Non esisteranno più corsi svolti interamente in aula, ma verrà dato più spazio ai tirocini in azienda. E il cuore della riforma del settore della formazione professionale, presentata dal presidente Crocetta e dall'assessore Nelli Scilabra, a Palazzo d'Orleans, dopo il via libera dalla giunta del disegno di legge. Nel frattempo, in piazza indipendenza, si svolgeva la manifestazione del movimento dei disoccupati, che ha mandato il traffico in tilt. La riforma targata Scilabra ha l'obiettivo di ridisegnare l'attuale sistema della formazione. Innanzitutto, la Regione avrà soltanto il compito di coordinamento. «Stanzierà le risorse, programmerà i corsi in base alle esigenze del mercato - spiegano Crocetta e Scilabra - ma la gestione vera e propria sarà affidata ai Liberi consorzi, che a loro volta per la selezione dei progetti dovranno creare dei tavoli di confronto con imprese, Camere di Commercio e Università: in questo modo, i singoli territori decideranno quali settori sostenere». Inoltre, secondo pilastro della riforma, non saranno più finanziati gli enti direttamente, ma saranno i disoccupati ad avere una sorta di voucer da spendere in base alle loro esigenze. Il testo, 41 articoli, adesso passerà in aula per essere votato. Saranno quattro i grandi campi dell'offerta formativa: la formazione iniziale (i vecchi corsi 0ff) per l'istruzione obbligatoria, quella superiore tecnica (che passerà attraverso l'istituzione dei Poli formativi tecnico professionali di filiera), la oeroìaise1te e quella per soggetti svantaggiati. I sindacati ancora sono restii. La Uil, con Giuseppe Raimondi, chiede «chiarimenti e correttivi, perché non sarebbe la prima volta che alle buone intenzioni segua il caos». Buone notizie per la fiction del commissario Montalbano. L'assessore al Turismo, Michela Stancheris, ha presentato il ddl che dovrebbe consentire alla fiction di restare in Sicilia: «La logica - ha detto è quella di garantire le produzioni che resteranno in Sicilia per almeno tre anni e che utilizzeranno nella maggior parte maestranze locali. La copertura finanziaria è di 200 mila euro».

LA SICILIA
RACALMUTO Decine di offerte da tutta Italia all'agenzia immobiliare che sta curando la vendita Casa Sciascia «solletica» tanti
RACALMUTO. Nemmeno i titolari dell'Agenzia immobiliare Penzillo immaginavano tanto interesse per quell'annuncio piazzato mesi fa nei pressi del santuario della Madonna del Monte. Quel «vendesi» alla porta della casa ormai abbandonata ai piedi del Santuario, abitazione paterna dello scrittore Leonardo Sciascia sta suscitando «l'appetito» di decine di possibili acquirenti di tutta Italia. Imprenditori e non solo. Il fabbricato è di proprietà degli eredi della famiglia, intenzionati però a disfarsi del bene. La struttura venne inserita dallo scrittore in diverse opere, tra cui «Le parrocchie di Regalpetra», «Gli zii di Sicilia» e «La Sicilia come metafora». E' l'abitazione dove lo scrittore abitò anche da sposato, nel periodo in cui lavorava al Consorzio dell'Ammasso del grano e poi quando diventò, nel 1947, maestro nella vicina scuola elementare che prima era collocata nel cortile dell'attuale Palazzo municipale. Sul tavolo dell'agenzia ci sono offerte ritenute molto credibili e degne di considerazione, sulle quali sono in corso le valutazioni da parte dei venditori. Insomma, tira aria di «affarone» per chi si accaparrerà alla modica cifra di partenza di 100 mila euro un fabbricato, non assimilabile al valore storico, letterario, paesaggistico di una casa natale di Luigi Pirandello. Una struttura che però, messa in sesto e adattata magari per farne ad esempio una struttura ricettiva, potrebbe avere un suo grande fascino, diventando comunque un punto di riferimento culturale per l'intera comunità racalmutese. Una prospettiva che però non ha suscitato la gioia dell'ex Provincia regionale di Agrigento, il cui commissario straordinario come si ricorderà, ha bandito una «colletta» tra Comuni e associazioni divario genere, per racimolare i 100 mila euro necessari ad acquistare la casa, «strappandola» dalle mani di qualche «cattivo» privato, venuto da chissà dove per fare business. A giudicare dalla risposta, la colletta sta fallendo, visto che ad oggi hanno risposto solo il Comune d Agrigento (2 mila euro), l'associazione Agorà delle Donne (500 euro) e - un paio di giorni fa - il Comune di Licata (1.500 euro e non 15 mila, come era stato erroneamente stabilito e subito corretto dal Municipio). Ecco perché è più che concreta la possibilità che la casa degli eredi Sciascia possa andare in mani che - chissà - la sapranno valorizzare privatamente.

LICEO LINARES DIVISO IN TRE  I plessi sono lontani tra loro e due sono anche sprovvisti di palestra. L'allarmante report di Cittadinanzattiva che ha fatto lo screening a 213 edifici scolastici di 14 regioni d'Italia (dal rapporto emerge che lo stato di sicurezza di tante scuole nel nostro Paese è grave), ci dà lo spunto per una riflessione a livello locale a pochi giorni dall'inizio dell'anno didattico 2014-2015. Abbiamo posato la lente d'ingrandimento sulle scuole superiori presenti in città. Partiamo dall'istituto tecnico per Geometri di via Filippo Re Grillo che accorpa anche l'ipia Fermi di via Campobello. Rispetto alle difficoltà dell'anno passato, quando gli studenti scesero anche in piazza per esternare la loro protesta, il nuovo anno scolastico sembra essere partito per il verso giusto. Si è raschiato il fondo del barile ma, almeno a livello di arredo scolastico, tutti gli studenti del Geometra e del Professionale, hanno sedie e banchi a sufficienza per svolgere regolarmente le ore di lezione. Discorso inverso invece per l'organico docenti, Qui le caselle vacanti accomunano tutte le scuole superiori della Provincia. Le nomine per coprire i posti scoperti sono iniziate oggi e si concluderanno sabato e pertanto al Geometra, in attesa del completamento del parco docenti, si farà orario ridotto fino ai prossimo lunedì. Situazione pressoché regolare anche al Re Capriata dove hanno sede la Ragioneria, l'Alberghiero e il serale. Gli arredi scolastici sono in linea con le esigenze di studenti ed insegnanti e anche a livello di organico il plesso diretto dal preside Sergio Coniglio è quasi al completo. Manca solo qualche insegnante di sostegno che verrà nominato nei prossimi giorni. Re Capriata ok quindi malgrado anche quest'anno si sia registrato un incremento di iscritti rispetto ai numeri degli altri anni. E arriviamo ai Liceo Linares di via Preside Salvatore Malfitano che logistica niente è l'istituto che deve fare i conti con il maggior numero di problemi. All'inizio dell'anno mancavano una ventina di sedie che però nel giro di pochi giorni sono state racimolate permettendo così il regolare svolgimento delle ore di lezione. Si dovuto però ricorrere ancora una volta alla divisione della scuola; l'indirizzo di Scienze umane anche quest'anno sarà infatti dislocato nei locali del plesso Antonino Profumo nel quartiere San Paolo mentre quattro classi dello Scientifico sono state dislocate nell'edificio di Piano Bugiades. Ad entrambe le sedi distaccate mancano le palestre con gli studenti che non possono pertanto regolarmente svolgere le due ore settimanali di Educazione Fisica. A rendere peggiore la situazione del plesso Profumo è poi la presenza di un cassonetto per la raccolta della spazzatura collocato a pochi passi dal cancello d'ingresso dell'edificio scolastico da cui si generano fastidiosissime esalazioni accentuate dalle alte temperature degli ultimi giorni. La soluzione ai problemi del Linares rimane legata ai lavori di ristrutturazione dell'edificio di piazza Gondar per cui la Provincia nei mesi scorsi ha provveduto ad aggiudicare la gara.
GIUSEPPE CELLURA

GRANDE FESTA AL LICEO SCIENTIFICO L'arcivescovo mons. Montenegro ha inaugurato l'anno scolastico Sotto un caldissimo sole di una giornata di fine estate alle ore dieci e trenta, la comunità del Liceo Scientifico, Linguistico e Scientifico ha accolto con grande entusiasmo e fervore l'arrivo dell'Arcivescovo Francesco della Diocesi di Agrigento. Nella Palestra scoperta della sede centrale di Viale della Vittoria più di millecinquecento persone, tra studenti, docenti, personale dell'istituto guidati dal Dirigente Scolastico Enza Ierna, hanno ascoltato un intenso messaggio di Auguri dell'Arcivescovo Montenegro. Una vera e propria inaugurazione del Nuovo anno scolastico con un saluto in cui è stato sottolineato il ruolo della scuola e degli studenti nella società, mirandolo ad uno degli aspetti fondamentali dell'educazione umana: la Solidarietà. Essa deve contraddistinguere la convivenza nella nostra cosiddetta società civile per prevenire ogni forma di emarginazione e per favorire l'integrazione in un mondo in cui l'Italia da stato di emigranti verso le terre degli altri continenti è diventata meta di approdo di disperati alla ricerca della libertà e del lavoro. L'occasione così importante è stata anche contraddistinta dalla presentazione ufficiale da parte della Dirigenza del «Nuovo Gonfalone>) della Scuola. Infine due studenti hanno letto, in italiano ed inglese, a nome di tutta la comunità scolastica, un breve messaggio di gratitudine e riconoscenza nei confronti dell'illustre Ospite donandogli un libro su Gesù di Nazareth.

REQUISITORIA IERI IN TRIBUNALE Processo «D'Orsi Bis» per il pm Carlo cinque «Costituzione violata» FRANCESCO DI MARE Tre anni di reclusione per Ignazio Gennaro, un anno e sei mesi di reclusione per Giuseppina Micciché e Antonino Graci, sette mesi per Piero Hamel, Gaetano Gucciardo. Assoluzione per alcuni capi d'imputazione mossi a carico di Micciché e Hamel. Per tutti - tranne Hamel - chiesta interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Queste sono state le richieste avanzate ieri dal sostituto procuratore della Repubblica Carlo Cinque, dinanzi al Collegio presieduto dal giudice Franco Provenzano, a latere Tedde e Caruso nel processo a carico dei 5 dirigenti dell'ex Provincia regionale, accusati d'abuso d'ufficio, in quello che è il processo parallelo a quello in corso a carico dell'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Il filone principale dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Giacomo Forte (oggi il pm è Carlo Cinque) ipotizza irregolarità che sarebbero state commesse nelle liquidazione dei rimborsi spese all'ex presidente D'Orsi. Per i 5 imputati oltre all'accusa dei rimborsi spese, vengono contestate altre ipotesi di abuso d'ufficio per il periodo compreso fra il 2008 e il 2010, per l'acquisto di beni di rappresentanza. Altre accuse riguardano l'illegittimo affidamento esterno di alcuni contratti. Giuseppina Micciché è assistita dagli avvocati Accardo e Gaziano, Gennaro dall'avvocato Vincenzo Caponnetto e Gucciardo dall'avvocato Daniela Ciancimino, Graci dall'avvocato Rosa Salvago. Quella di Cinque è stata una requisitoria tranciante. «Sono state violate norme costituzionali, oltreché quelle del libero mercato. Qui si faceva ciò che si voleva. Se si fossero effettuati i controlli come si sarebbe dovuto fare, non saremmo qui. E' stata attuata una gestione privatistico imprenditoriale del denaro pubblico. Il capo era D'Orsi, gli affidamenti degli incarichi esterni, i rimborsi dei pranzi, gli appalti pubblici senza gara, tutto era fatto senza rispettare la costituzione. Si faceva copia e incolla su quanto detto dall'organo politico. Il dirigente avrebbe dovuto controllare e agire. Si autorizzava la qualunque, dal rimborso delle pizze ai caffè, cene e cenette varie per soddisfare i piaceri dei presidente della Provincia. Le penne d'oro da 300 euro sono una modica spesa? Credo di nò, io lavoro con una biro» ha detto il pm. Sul concetto di esclusività dei fornitori: «Erano le ditte ad autocertificare la loro esclusività, presentandosi alla Provincia che automaticamente non effettuata ricerche di mercato». Gli incarichi esterni: «La Provincia aveva 62 tra ingegneri e architetti, ma si utilizzavano gli esterni. Mah». Caso Promessi Sposi: «E' stato Michele Guardì a dire dove doveva alloggiare la compagnia, non la Provincia, senza valutare altri alberghi rispetto a quello indicato dal regista». Il 7 ottobre parola alle difese.


BANKITALIA Il Governatore punta il dito sulle difficili condizioni del mercato del lavoro e propone una ricetta per la ripresa "PIU' LEGALITA' E Più EFFICIENZA NELLA P.A." Visco: in Italia gli investimenti pubblici dal 2007 a oggi calati del 30% ROMA. La grande recessione lascia un'eredità dai mille volti, con effetti per le nostre economie che in alcuni casi saranno solo ciclici, ma che in altri saranno permanenti e rischieranno addirittura di lasciare "cicatrici durature". In un momento storico in cui «viaggiamo in un territorio inesplorato», il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco (nella foto col presidente Napolitano) avverte che non si può far conto solo sulla politica monetaria, perché da sola non basta a sostenere la ripresa, ma bisogna piuttosto puntare a rilanciare gli investimenti. E all'Italia in particolare, paese che tra l'altro soffre ben più di altri della piaga disoccupazione, ricorda che gli interventi prioritari da attuare dovranno puntare alla tutela della legalità e all'efficienza della Pubblica Amministrazione. Visco ha parlato insieme ad un pool di grandi economisti internazionali, e alla presenza del Capo dello Stato, durante una tavola rotonda dello Strategic Forum Iea-Isi organizzato dalla stessa Bankitalia. »La debole ripresa - ha detto - non è limitata ai soli paesi sotto stress ma si riscontra anche in quelli che non sono in condizioni di stress». Ha puntato il dito sulle difficili condizioni del mercato del lavoro con la disoccupazione che è »drammaticamente cresciuta» nell'eurozona e ancor più in Italia, in particolare tra i giovani. Da membro del consiglio direttivo della Bce, Visco ha assicurato che la politica monetaria resterà accomodante ma ha avvertito che comunque «da sola non è sufficiente» a trainare la ripresa. Il focus del Governatore è dunque puntato sulla necessità di far ripartire gli investimenti, sia pubblici sia privati, e di »ridurre l'incertezza politica». Il consuntivo degli ultimi anni non è certo positivo: come ha ricordato il Governatore infatti in Eurlandia nel suo complesso gli investimenti sono diminuiti del 20% dal 2007, mentre in Italia sono calati di addirittura oltre il 30% nel caso di quelli pubblici e dei 25% di quelli privati. Per l'Italia, Visco è tornato a ribadire quanto già detto in occasione dell'assemblea di Bankitalia: «gli interventi più urgenti riguardano la salvaguardia della legalità e dell' efficienza della Pubblica Amministrazione» e tutte queste misure «dovrebbero essere ineludibili». Ma il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz ha comunque assicurato che «Renzi nel complesso, sta facendo le cose giuste, ma ha le mani legate», anche perché, afferma, «il problema è nella struttura dell'Eurozona e non dei singoli paesi».
ANGELICA FOLONARI

agrigentoflash
AGRIGENTO, SPESE PAZZE ALLA PROVINCIA: CHIESTE 5 CONDANNE Il pubblico ministero Carlo Cinque ha chiesto la condanna dei cinque funzionari dell'ex Provincia di Agrigento, oggi Consorzio Libero, accusati di abuso di ufficio nell'ambito dell'inchiesta che ha portato a giudizio l'ex presidente dell'Ente Eugenio D'Orsi. La pena più alta è stata avanzata per Ignazio Gennaro, 3 anni di reclusione. Poi 1 anno e 6 mesi per Giuseppina Micciché; 7 mesi per Piero Hamel e Gaetano Gucciardo; 6 mesi per Antonino Graci. Il processo si sta celebrando davanti al collegio del Tribunale di Agrigento presieduto da Francesco Provenzano.

Agrigentoggi Previsti lavori per migliorare l'ITC Foderà di Agrigento e il Liceo Classico Foscolo di Canicattì
Continuano le procedure di gara per migliorare le condizioni di utilizzo delle scuole di competenza della Provincia Regionale ora Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nonostante la forte riduzione dei trasferimenti di fondi statali e regionali. Giungono, infatti, alla fase di gara e di aggiudicazione altri due interventi finanziati con fondi dell'Ente. La scadenza del termine per partecipare alle gare per la manutenzione e la messa in sicurezza di elementi non strutturali del Liceo Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì e l'istituto I.T.C. "Foderà di Agrigento è stata fissata il giorno 24/10/2014.Le due gare sono state organizzate in un'unica tornata per semplificare la partecipazione e ridurre i costi per le imprese. Si tratta, complessivamente, di lavori per oltre 166 mila euro che riguardano l'istituto tecnico di Agrigento e il liceo di Canicattì. I lavori dovranno essere effettuati entro centottanta giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. I plichi per la partecipazione alla tornata delle due gare dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 24 di ottobre 2014 all'indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento, Gruppo Gare, Via Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà nella prima seduta pubblica nella sala del Gruppo Gare della Stazione Appaltante in Via Acrone, alle 09:00 del giorno 28/10/2014.

Infoagrigento
PREVISTI LAVORI DI AMMODERNAMENTO ALL'ITC FODERÀ DI AGRIGENTO Continuano le procedure di gara per migliorare le condizioni di utilizzo delle scuole di competenza della Provincia Regionale ora Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nonostante la forte riduzione dei trasferimenti di fondi statali e regionali. Giungono, infatti, alla fase di gara e di aggiudicazione altri due interventi finanziati con fondi dell'Ente. La scadenza del termine per partecipare alle gare per la manutenzione e la messa in sicurezza di elementi non strutturali del Liceo Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì e l'istituto I.T.C. "Foderà di Agrigento è stata fissata il giorno 24/10/2014.Le due gare sono state organizzate in un'unica tornata per semplificare la partecipazione e ridurre i costi per le imprese. Si tratta, complessivamente, di lavori per oltre 166 mila euro che riguardano l'istituto tecnico di Agrigento e il liceo di Canicattì. I lavori dovranno essere effettuati entro centottanta giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. I plichi per la partecipazione alla tornata delle due gare dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 24 di ottobre 2014 all'indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento, Gruppo Gare, Via Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà nella prima seduta pubblica nella sala del Gruppo Gare della Stazione Appaltante in Via Acrone, alle 09:00 del giorno 28/10/2014.

Grandangolo
PROVINCIA DI AGRIGENTO, PROCESSO SPESE PAZZE: CHIESTE 5 CONDANNE Sono cinque funzionari dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, oggi denominata Consorzio Libero e sono accusati di abuso di ufficio nell'inchiesta che ha portato a giudizio l'ex presidente Eugenio D'Orsi. Nel corso del dibattimento il pm Carlo Cinque ne ha chiesto la condanna. La pena più dura è stata proposta per Ignazio Gennaro, 3 anni di reclusione. Poi 1 anno e 6 mesi per Giuseppina Micciché; 7 mesi per Piero Hamel e Gaetano Gucciardo; 6 mesi per Antonino Graci. Il processo si sta celebrando davanti al collegio del Tribunale di Agrigento presieduto da Francesco Provenzano.


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