GIORNALE DI SICILIA
TRIBUNALE. Il pm
Cinque:«Le spese istituzionali in realtà servivano per soddisfare i
piaceri personali di D'Orsi»
«Spese pazze fatte
dalla Provincia»
La Procura chiede cinque condanne
«Le spese istituzionali
in realtà servivano per soddisfare i piaceri personali del
presidente Eugenio D'Orsi. Cene, cenette ma anche pizze, caffè e
chewingum, Sostenere che si trattasse di soldi spesi per promuovere
l'immagine dell' ente non è proponibile». Con queste premesse
il pm Carlo Cinque, ieri mattina, ha chiesto la condanna dei cinque
funzionari della Provincia accusati di abuso di ufficio
nell'ambito dell'inchiesta che ha portato a giudizio lo stesso
D'Orsi il cui processo è in dirittura di arrivo. Si tratta di
Ignazio Gennaro, vice direttore generale dell'ente; e dei
funzionari Giuseppina Miccichè, Piero Hamel, Antonino Graci e
Gaetano Gucciardo. La pena più alta, tre annidi reclusione, è stata
proposta per Gennaro. Un anno e sci mesi per Miccichè (richiesta di
assoluzione per un singolo capo), sette mesi per Hamel (assoluzione
per alcuni capi), sette mesi per Gucciardo e un anno e sei mesi per
Graci. Il processo, dopo uno stop abbastanza consistente dovuto alle
difficoltà nella composizione del collegio, si sta celebrando
davanti al tribunale presieduto da Francesco Provenzano con a latere
Giancarlo Caruso e Maria Alessandra Tedde. Oltre all'accusa
principale, relativa alle procedure di rimborso delle spese sostenute
da D'Orsi che sarebbe avvenuto in assenza di un "concreto fine
istituzionale", vengono contestate altre ipotesi di abuso di
ufficio. Un filone dell'inchiesta è relativo all'acquisto di
alcuni beni di rappresentanza. Altre accuse riguardano l'illegittimo
affidamento esterno di alcuni incarichi che, invece, secondo l'accusa
potevano essere evitati facendo ricorso a risorse interne. "Gli
incarichi - ha spiegato il prn Carlo Cinque durante la requisitoria -
venivano assegnati a scelta senza alcuna motivazione. Era il
presidente D'Orsi a decidere senza alcuna valida motivazione».
(GECA)
CONTRADA BASTIANELLA
Dopo il grave raid vandalico
Sistemate tutte le
aule Alunni dell'Ipia a lezione
Tutto è andato liscio
questa volta per gli studenti dell'istituto Professionale Marconi
che ieri hanno potuto iniziare il proprio anno scolastico nelle
classi ricavate in alcuni locali del Centro Sociale di contrada
Bastianella. Lo stesso che la settimana scorsa, proprio il giorno
prima dell'avvio ufficiale delle lezioni, era stato visitato da tre
vandali che avevano messo a soqquadro la stanza al primo piano della
struttura, riservata al gruppo degli Scout, e di locali già pronti
ad accogliere gli alunni della scuola professionale. Proprio
quell'evento ha causato il trasferimento per una settimana dei
ragazzi al Liceo Scientifico "Sciascia" ma a causa dei disagi
provocati dal fatto di effettuare lezioni pomeridiane molti studenti
pendolari non hanno potuto seguire le lezioni a causa dell'assenza
dimezzi di trasporto pubblico che potessero riaccompagnarli nei
propri paesi d'origine in serata. Un obbligato prolungamento delle
vacanze estive che si sono però concluse ieri mattina con gli
studenti del Marconi hanno ultimato gli interventi di sistemazione
delle aule, aiutando i collaboratori scolastici a posizione banchi,
sedie e cattedre per poter dare finalmente il via all'anno
scolastico. «Finalmente possiamo
dire di aver raggiunto il nostro obiettivo - ha spiegato il
professore Gioacchino Capizzi - e cioè quello di iniziare le lezioni
al Centro Sociale in maniera serena e comoda. I ragazzi, dopo una
settimana di disagi, potranno adesso seguire in maniera regolare le
lezioni ed anche i pendolari non avranno più problemi d'orario con
i mezzi che dovranno riaccompagnarli a casa. Le aule sono state
nuovamente sistemate anche grazie al sostegno degli stessi studenti
che, stanchi di patire continui disagi a causa della mancanza di una
sede stabile, si sono sbracciati ed hanno dato una mano per rimettere
in sesto i locali che ci sono stati concessi in comodato d'uso
gratuito dal comune di Canicattì». Gli interventi di pulizia dei
locali danneggiati con l'incursione di dieci giorni fa sono stati
realizzati non soltanto da personale comunale con il sostegno degli
studenti. Ma a dare manforte sono stati anche i genitori dei tre
ragazzi, due fratelli minorenni ed un l8enne, responsabili
dell'episodio vandalico che si è verificato 10 scorso 12
settembre, I genitori dei tre hanno provveduto a ripulire la stanza
degli scout liberandola dal disordine creato dai figli. Un gesto di
responsabilità seguito a quello invece meno nobile e sicuramente
deprecabile compiuto dai tre giovani e che è costato loro, dopo le
indagini effettuate dalla Polizia che hanno portato alla loro
individuazione, la denuncia per danneggiamento. (GIMO)
CONSORZIO PER LA
LEGALITA'
" Valutiamo se costituirci parte civile al processo"
VITTORIO MESSINA : "LE
ISTITUZIONI DEVONO STARE AL FIANCO DELLA LEGGE"
Cominciano ad arrivare i
«grazie» alla Magistratura e alle Forze dell'ordine agrigentine
che hanno lavorato per anni nell'operazione ormai conosciuta
familiarmente come «104». «in attesa che vengano stabilite le
responsabilità degli indagati - dice il presidente della Camera di
Commercio Vittorio Messina - ancora una volta va evidenziata la
professionalità con cui gli inquirenti agiscono nella nostra
provincia sotto gli aspetti della prevenzione e della repressione di
ogni forma di illegalità. Le iniziative per accreditare la cultura
della legalità, servono a poco se in simili circostanze società
civile ed istituzioni non fanno sentire la loro vicinanza a chi
presidia il rispetto della legge e tutela i diritti dei cittadini che
osservano le regole». Secondo Messina inoltre, la finestra aperta su
un fenomeno grave e particolarmente odioso che sottrae assistenza e
diritti alle fasce più deboli, "restituisce la speranza di una
Agrigento pulita". Particolarmente incisivo l'in del presidente
del Consorzio per la legalità e lo sviluppo di Agrigento Maria
Grazia Brandara che da tempo sostiene la campagna per l'applicazione
a politici e funzionari infedeli la confisca di beni perché questi
possano rientrare nella fruizione pubblica. «Per sconfiggere la
corruzione - dice- così come vale per la mafia, è necessario
inoltre tenere alta l'attenzione e disporre strumenti di
monitoraggio costanti della macchina burocratica ad ogni livello. Le
incrostazioni, le zone grigie devono sparire, restituendo mura di
cristallo alle strutture pubbliche, che devono tornare ad essere la
casa di tutti. Stiamo inoltre valutando
con i nostri legali la possibilità di costituirci parte civile in un
eventuale processo, perché il danno presumibilmente arrivato dagli
accusati si ripercuote evidentemente su tutto il territorio».
LAVORO. La riforma
varata in giunta ora va in aula. Previsti più tirocini per le
aziende e assegni agli allievi per scegliere gli Enti da frequentare.
Ieri protesta dei dipendenti.
FORMAZIONE, CROCETTA:
LA GESTIONE PURE AI LIBERI CONSORZI
La programmazione dei
corsi rimarrà in mano alla Regione, ma la gestione passerà anche ai
Liberi consorzi e alle Città metropolitane.
Non esisteranno più
corsi svolti interamente in aula, ma verrà dato più spazio ai
tirocini in azienda. E il cuore della riforma del settore della
formazione professionale, presentata dal presidente Crocetta e
dall'assessore Nelli Scilabra, a Palazzo d'Orleans, dopo il via
libera dalla giunta del disegno di legge. Nel frattempo, in piazza
indipendenza, si svolgeva la manifestazione del movimento dei
disoccupati, che ha mandato il traffico in tilt. La riforma targata
Scilabra ha l'obiettivo di ridisegnare l'attuale sistema della
formazione. Innanzitutto, la Regione avrà soltanto il compito di
coordinamento. «Stanzierà le risorse, programmerà i corsi in base
alle esigenze del mercato - spiegano Crocetta e Scilabra - ma la
gestione vera e propria sarà affidata ai Liberi consorzi, che a loro
volta per la selezione dei progetti dovranno creare dei tavoli di
confronto con imprese, Camere di Commercio e Università: in questo
modo, i singoli territori decideranno quali settori sostenere». Inoltre, secondo pilastro
della riforma, non saranno più finanziati gli enti direttamente, ma
saranno i disoccupati ad avere una sorta di voucer da spendere in
base alle loro esigenze. Il testo, 41 articoli, adesso passerà in
aula per essere votato. Saranno quattro i grandi campi dell'offerta
formativa: la formazione iniziale (i vecchi corsi 0ff) per
l'istruzione obbligatoria, quella superiore tecnica (che passerà
attraverso l'istituzione dei Poli formativi tecnico professionali
di filiera), la oeroìaise1te e quella per soggetti svantaggiati. I
sindacati ancora sono restii. La Uil, con Giuseppe Raimondi, chiede
«chiarimenti e correttivi, perché non sarebbe la prima volta che
alle buone intenzioni segua il caos». Buone notizie per la fiction
del commissario Montalbano. L'assessore al Turismo, Michela
Stancheris, ha presentato il ddl che dovrebbe consentire alla fiction
di restare in Sicilia: «La logica - ha detto è quella di garantire
le produzioni che resteranno in Sicilia per almeno tre anni e che
utilizzeranno nella maggior parte maestranze locali. La copertura
finanziaria è di 200 mila euro».
LA SICILIA
RACALMUTO Decine di
offerte da tutta Italia all'agenzia immobiliare che sta curando la
vendita
Casa Sciascia
«solletica» tanti
RACALMUTO. Nemmeno i
titolari dell'Agenzia immobiliare Penzillo immaginavano tanto
interesse per quell'annuncio piazzato mesi fa nei pressi del
santuario della Madonna del Monte. Quel «vendesi» alla
porta della casa ormai abbandonata ai piedi del Santuario, abitazione
paterna dello scrittore Leonardo Sciascia sta suscitando «l'appetito»
di decine di possibili acquirenti di tutta Italia. Imprenditori e non
solo. Il fabbricato è di proprietà degli eredi della famiglia,
intenzionati però a disfarsi del bene. La struttura venne
inserita dallo scrittore in diverse opere, tra cui «Le parrocchie di
Regalpetra», «Gli zii di Sicilia» e «La Sicilia come metafora».
E' l'abitazione dove lo scrittore abitò anche da sposato, nel
periodo in cui lavorava al Consorzio dell'Ammasso del grano e poi
quando diventò, nel 1947, maestro nella vicina scuola elementare che
prima era collocata nel cortile dell'attuale Palazzo municipale.
Sul tavolo dell'agenzia ci sono offerte ritenute molto credibili e
degne di considerazione, sulle quali sono in corso le valutazioni da
parte dei venditori. Insomma, tira aria di
«affarone» per chi si accaparrerà alla modica cifra di partenza di
100 mila euro un fabbricato, non assimilabile al valore storico,
letterario, paesaggistico di una casa natale di Luigi Pirandello. Una
struttura che però, messa in sesto e adattata magari per farne ad
esempio una struttura ricettiva, potrebbe avere un suo grande
fascino, diventando comunque un punto di riferimento culturale per
l'intera comunità racalmutese. Una prospettiva che però non ha
suscitato la gioia dell'ex Provincia regionale di Agrigento, il cui
commissario straordinario come si ricorderà, ha bandito una
«colletta» tra Comuni e associazioni divario genere, per racimolare
i 100 mila euro necessari ad acquistare la casa, «strappandola»
dalle mani di qualche «cattivo» privato, venuto da chissà dove per
fare business. A giudicare dalla
risposta, la colletta sta fallendo, visto che ad oggi hanno risposto
solo il Comune d Agrigento (2 mila euro), l'associazione Agorà
delle Donne (500 euro) e - un paio di giorni fa - il Comune di Licata
(1.500 euro e non 15 mila, come era stato erroneamente stabilito e
subito corretto dal Municipio). Ecco perché è più che concreta la
possibilità che la casa degli eredi Sciascia possa andare in mani
che - chissà - la sapranno valorizzare privatamente.
LICEO LINARES DIVISO
IN TRE
I
plessi sono lontani tra loro e due sono anche sprovvisti di palestra.
L'allarmante report di
Cittadinanzattiva che ha fatto lo screening a 213 edifici scolastici
di 14 regioni d'Italia (dal rapporto emerge che lo stato di
sicurezza di tante scuole nel nostro Paese è grave), ci dà lo
spunto per una riflessione a livello locale a pochi giorni
dall'inizio dell'anno didattico 2014-2015. Abbiamo posato la
lente d'ingrandimento sulle scuole superiori presenti in città.
Partiamo dall'istituto tecnico per Geometri di via Filippo Re
Grillo che accorpa anche l'ipia Fermi di via Campobello. Rispetto
alle difficoltà dell'anno passato, quando gli studenti scesero
anche in piazza per esternare la loro protesta, il nuovo anno
scolastico sembra essere partito per il verso giusto. Si è raschiato
il fondo del barile ma, almeno a livello di arredo scolastico, tutti
gli studenti del Geometra e del Professionale, hanno sedie e banchi a
sufficienza per svolgere regolarmente le ore di lezione. Discorso inverso invece
per l'organico docenti, Qui le caselle vacanti accomunano tutte le
scuole superiori della Provincia. Le nomine per coprire i posti
scoperti sono iniziate oggi e si concluderanno sabato e pertanto al
Geometra, in attesa del completamento del parco docenti, si farà
orario ridotto fino ai prossimo lunedì. Situazione pressoché
regolare anche al Re Capriata dove hanno sede la Ragioneria,
l'Alberghiero e il serale. Gli arredi scolastici sono in linea con
le esigenze di studenti ed insegnanti e anche a livello di organico
il plesso diretto dal preside Sergio Coniglio è quasi al completo.
Manca solo qualche insegnante di sostegno che verrà nominato nei
prossimi giorni. Re Capriata ok quindi malgrado anche quest'anno si
sia registrato un incremento di iscritti rispetto ai numeri degli
altri anni. E arriviamo ai Liceo
Linares di via Preside Salvatore Malfitano che logistica niente è
l'istituto che deve fare i conti con il maggior numero di problemi.
All'inizio dell'anno mancavano una ventina di sedie che però nel
giro di pochi giorni sono state racimolate permettendo così il
regolare svolgimento delle ore di lezione. Si dovuto però ricorrere
ancora una volta alla divisione della scuola; l'indirizzo di
Scienze umane anche quest'anno sarà infatti dislocato nei locali
del plesso Antonino Profumo nel quartiere San Paolo mentre quattro
classi dello Scientifico sono state dislocate nell'edificio di
Piano Bugiades. Ad entrambe le sedi distaccate mancano le palestre
con gli studenti che non possono pertanto regolarmente svolgere le
due ore settimanali di Educazione Fisica. A rendere peggiore la
situazione del plesso Profumo è poi la presenza di un cassonetto per
la raccolta della spazzatura collocato a pochi passi dal cancello
d'ingresso dell'edificio scolastico da cui si generano
fastidiosissime esalazioni accentuate dalle alte temperature degli
ultimi giorni. La soluzione ai problemi del Linares rimane legata ai
lavori di ristrutturazione dell'edificio di piazza Gondar per cui
la Provincia nei mesi scorsi ha provveduto ad aggiudicare la gara.
GIUSEPPE CELLURA
GRANDE FESTA AL LICEO
SCIENTIFICO
L'arcivescovo mons.
Montenegro ha inaugurato l'anno scolastico
Sotto un caldissimo sole
di una giornata di fine estate alle ore dieci e trenta, la comunità
del Liceo Scientifico, Linguistico e Scientifico ha accolto con
grande entusiasmo e fervore l'arrivo dell'Arcivescovo Francesco
della Diocesi di Agrigento. Nella Palestra scoperta
della sede centrale di Viale della Vittoria più di millecinquecento
persone, tra studenti, docenti, personale dell'istituto guidati dal
Dirigente Scolastico Enza Ierna, hanno ascoltato un intenso messaggio
di Auguri dell'Arcivescovo Montenegro. Una vera e propria
inaugurazione del Nuovo anno scolastico con un saluto in cui è stato
sottolineato il ruolo della scuola e degli studenti nella società,
mirandolo ad uno degli aspetti fondamentali dell'educazione umana:
la Solidarietà. Essa deve
contraddistinguere la convivenza nella nostra cosiddetta società
civile per prevenire ogni forma di emarginazione e per favorire
l'integrazione in un mondo in cui l'Italia da stato di emigranti
verso le terre degli altri continenti è diventata meta di approdo di
disperati alla ricerca della libertà e del lavoro. L'occasione così
importante è stata anche contraddistinta dalla presentazione
ufficiale da parte della Dirigenza del «Nuovo Gonfalone>) della
Scuola. Infine due studenti hanno letto, in italiano ed inglese, a
nome di tutta la comunità scolastica, un breve messaggio di
gratitudine e riconoscenza nei confronti dell'illustre Ospite
donandogli un libro su Gesù di Nazareth.
REQUISITORIA IERI IN
TRIBUNALE
Processo «D'Orsi
Bis» per il pm Carlo cinque «Costituzione violata»
FRANCESCO DI MARE
Tre anni di reclusione
per Ignazio Gennaro, un anno e sei mesi di reclusione per Giuseppina
Micciché e Antonino Graci, sette mesi per Piero Hamel, Gaetano
Gucciardo. Assoluzione per alcuni capi d'imputazione mossi a carico
di Micciché e Hamel. Per tutti - tranne Hamel
- chiesta interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Queste
sono state le richieste avanzate ieri dal sostituto procuratore della
Repubblica Carlo Cinque, dinanzi al Collegio presieduto dal giudice
Franco Provenzano, a latere Tedde e Caruso nel processo a carico dei
5 dirigenti dell'ex Provincia regionale, accusati d'abuso
d'ufficio, in quello che è il processo parallelo a quello in corso
a carico dell'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. Il
filone principale dell'inchiesta coordinata dal procuratore
aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Giacomo Forte (oggi il pm è
Carlo Cinque) ipotizza irregolarità che sarebbero state commesse
nelle liquidazione dei rimborsi spese all'ex presidente D'Orsi.
Per i 5 imputati oltre all'accusa dei rimborsi spese, vengono
contestate altre ipotesi di abuso d'ufficio per il periodo compreso
fra il 2008 e il 2010, per l'acquisto di beni di rappresentanza.
Altre accuse riguardano l'illegittimo affidamento esterno di alcuni
contratti. Giuseppina Micciché è assistita dagli avvocati Accardo e
Gaziano, Gennaro dall'avvocato Vincenzo Caponnetto e Gucciardo
dall'avvocato Daniela Ciancimino, Graci dall'avvocato Rosa
Salvago. Quella di Cinque è stata
una requisitoria tranciante. «Sono state violate norme
costituzionali, oltreché quelle del libero mercato. Qui si faceva
ciò che si voleva. Se si fossero effettuati i controlli come si
sarebbe dovuto fare, non saremmo qui. E' stata attuata una gestione
privatistico imprenditoriale del denaro pubblico. Il capo era D'Orsi,
gli affidamenti degli incarichi esterni, i rimborsi dei pranzi, gli
appalti pubblici senza gara, tutto era fatto senza rispettare la
costituzione. Si faceva copia e incolla su quanto detto dall'organo
politico. Il dirigente avrebbe dovuto controllare e agire. Si
autorizzava la qualunque, dal rimborso delle pizze ai caffè, cene e
cenette varie per soddisfare i piaceri dei presidente della
Provincia. Le penne d'oro da 300 euro sono una modica spesa? Credo
di nò, io lavoro con una biro» ha detto il pm. Sul concetto di
esclusività dei fornitori: «Erano le ditte ad autocertificare la
loro esclusività, presentandosi alla Provincia che automaticamente
non effettuata ricerche di mercato». Gli incarichi esterni: «La
Provincia aveva 62 tra ingegneri e architetti, ma si utilizzavano gli
esterni. Mah». Caso Promessi Sposi: «E' stato Michele Guardì a
dire dove doveva alloggiare la compagnia, non la Provincia, senza
valutare altri alberghi rispetto a quello indicato dal regista». Il
7 ottobre parola alle difese.
BANKITALIA Il
Governatore punta il dito sulle difficili condizioni del mercato del
lavoro e propone una ricetta per la ripresa
"PIU' LEGALITA'
E Più EFFICIENZA NELLA P.A."
Visco: in Italia gli
investimenti pubblici dal 2007 a oggi calati del 30%
ROMA. La grande
recessione lascia un'eredità dai mille volti, con effetti per le
nostre economie che in alcuni casi saranno solo ciclici, ma che in
altri saranno permanenti e rischieranno addirittura di lasciare
"cicatrici durature". In un momento storico in cui «viaggiamo in
un territorio inesplorato», il governatore della Banca d'Italia
Ignazio Visco (nella foto col presidente Napolitano) avverte che non
si può far conto solo sulla politica monetaria, perché da sola non
basta a sostenere la ripresa, ma bisogna piuttosto puntare a
rilanciare gli investimenti. E all'Italia in particolare, paese che
tra l'altro soffre ben più di altri della piaga disoccupazione,
ricorda che gli interventi prioritari da attuare dovranno puntare
alla tutela della legalità e all'efficienza della Pubblica
Amministrazione. Visco ha parlato insieme
ad un pool di grandi economisti internazionali, e alla presenza del
Capo dello Stato, durante una tavola rotonda dello Strategic Forum
Iea-Isi organizzato dalla stessa Bankitalia. »La debole ripresa - ha
detto - non è limitata ai soli paesi sotto stress ma si riscontra
anche in quelli che non sono in condizioni di stress». Ha puntato il
dito sulle difficili condizioni del mercato del lavoro con la
disoccupazione che è »drammaticamente cresciuta» nell'eurozona e
ancor più in Italia, in particolare tra i giovani. Da membro del
consiglio direttivo della Bce, Visco ha assicurato che la politica
monetaria resterà accomodante ma ha avvertito che comunque «da sola
non è sufficiente» a trainare la ripresa. Il focus del Governatore
è dunque puntato sulla necessità di far ripartire gli investimenti,
sia pubblici sia privati, e di »ridurre l'incertezza politica».
Il consuntivo degli ultimi anni non è certo positivo: come ha
ricordato il Governatore infatti in Eurlandia nel suo complesso gli
investimenti sono diminuiti del 20% dal 2007, mentre in Italia sono
calati di addirittura oltre il 30% nel caso di quelli pubblici e dei
25% di quelli privati. Per l'Italia, Visco è
tornato a ribadire quanto già detto in occasione dell'assemblea di
Bankitalia: «gli interventi più urgenti riguardano la salvaguardia
della legalità e dell' efficienza della Pubblica Amministrazione»
e tutte queste misure «dovrebbero essere ineludibili». Ma il premio Nobel per
l'economia Joseph Stiglitz ha comunque assicurato che «Renzi nel
complesso, sta facendo le cose giuste, ma ha le mani legate», anche
perché, afferma, «il problema è nella struttura dell'Eurozona e
non dei singoli paesi».
ANGELICA FOLONARI
agrigentoflash
AGRIGENTO, SPESE PAZZE
ALLA PROVINCIA: CHIESTE 5 CONDANNE
Il pubblico ministero
Carlo Cinque ha chiesto la condanna dei cinque funzionari dell'ex
Provincia di Agrigento, oggi Consorzio Libero, accusati di abuso di
ufficio nell'ambito dell'inchiesta che ha portato a giudizio l'ex
presidente dell'Ente Eugenio D'Orsi. La pena più alta è stata
avanzata per Ignazio Gennaro, 3 anni di reclusione. Poi 1 anno e 6
mesi per Giuseppina Micciché; 7 mesi per Piero Hamel e Gaetano
Gucciardo; 6 mesi per Antonino Graci. Il processo si sta celebrando
davanti al collegio del Tribunale di Agrigento presieduto da
Francesco Provenzano.
Agrigentoggi
Previsti lavori per
migliorare l'ITC Foderà di Agrigento e il Liceo Classico Foscolo
di Canicattì
Continuano le procedure
di gara per migliorare le condizioni di utilizzo delle scuole di
competenza della Provincia Regionale ora Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, nonostante la forte riduzione dei trasferimenti di fondi
statali e regionali. Giungono, infatti, alla fase di gara e di
aggiudicazione altri due interventi finanziati con fondi dell'Ente.
La scadenza del termine per partecipare alle gare per la manutenzione
e la messa in sicurezza di elementi non strutturali del Liceo
Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì e l'istituto I.T.C.
"Foderà di Agrigento è stata fissata il giorno 24/10/2014.Le due
gare sono state organizzate in un'unica tornata per semplificare la
partecipazione e ridurre i costi per le imprese. Si tratta,
complessivamente, di lavori per oltre 166 mila euro che riguardano
l'istituto tecnico di Agrigento e il liceo di Canicattì. I lavori
dovranno essere effettuati entro centottanta giorni naturali e
consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
I plichi per la partecipazione alla tornata delle due gare dovranno
pervenire entro le ore 12:00 del giorno 24 di ottobre 2014
all'indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento, Gruppo Gare, Via
Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura delle offerte
avverrà nella prima seduta pubblica nella sala del Gruppo Gare della
Stazione Appaltante in Via Acrone, alle 09:00 del giorno 28/10/2014.
Infoagrigento
PREVISTI LAVORI DI
AMMODERNAMENTO ALL'ITC FODERÀ DI AGRIGENTO Continuano le
procedure di gara per migliorare le condizioni di utilizzo delle
scuole di competenza della Provincia Regionale ora Libero Consorzio
Comunale di Agrigento, nonostante la forte riduzione dei
trasferimenti di fondi statali e regionali. Giungono, infatti, alla
fase di gara e di aggiudicazione altri due interventi finanziati con
fondi dell'Ente. La scadenza del termine per partecipare alle gare
per la manutenzione e la messa in sicurezza di elementi non
strutturali del Liceo Classico "Ugo Foscolo" di Canicattì e
l'istituto I.T.C. "Foderà di Agrigento è stata fissata il
giorno 24/10/2014.Le due gare sono state organizzate in un'unica
tornata per semplificare la partecipazione e ridurre i costi per le
imprese. Si tratta, complessivamente, di lavori per oltre 166 mila
euro che riguardano l'istituto tecnico di Agrigento e il liceo di
Canicattì. I lavori dovranno essere effettuati entro centottanta
giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di
consegna dei lavori. I plichi per la partecipazione alla tornata
delle due gare dovranno pervenire entro le ore 12:00 del giorno 24 di
ottobre 2014 all'indirizzo: Provincia Regionale di Agrigento,
Gruppo Gare, Via Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura
delle offerte avverrà nella prima seduta pubblica nella sala del
Gruppo Gare della Stazione Appaltante in Via Acrone, alle 09:00 del
giorno 28/10/2014.
Grandangolo
PROVINCIA DI
AGRIGENTO, PROCESSO SPESE PAZZE: CHIESTE 5 CONDANNE
Sono cinque funzionari
dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, oggi denominata Consorzio
Libero e sono accusati di abuso di ufficio nell'inchiesta che ha
portato a giudizio l'ex presidente Eugenio D'Orsi. Nel corso del
dibattimento il pm Carlo Cinque ne ha chiesto la condanna. La pena
più dura è stata proposta per Ignazio Gennaro, 3 anni di
reclusione. Poi 1 anno e 6 mesi per Giuseppina Micciché; 7 mesi per
Piero Hamel e Gaetano Gucciardo; 6 mesi per Antonino Graci. Il
processo si sta celebrando davanti al collegio del Tribunale di
Agrigento presieduto da Francesco Provenzano.