GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITA' Marinello convoca la
Regione
Il presidente della Regione e
l'assessore hanno chiesto di chiudere l'accesso per il pubblico a
tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia,
di affidare la custodia al Corpo Forestale, di provvedere alla
recinzione di tutte le aree interessate. Intanto il presidente della
commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, convoca Regione
e Legambiente a Roma: «il rimbalzarsi le responsabilità tra Regione
e Legambiente sulla tragedia non è un bell'esempio di come
dovrebbero andare le cose in Sicilia. li fatto che Rosario Crocetta
abbia ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente
della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva
Macalube di Aragona non risolve una situazione pericolosa in una zona
dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di controllo,
nessuno del personale che gestisce la riserva è un geologo e i
controlli non sono sufficienti. Nei prossimi giorni convocherò tutti
gli attori di questa tragica vicenda in audizione presso la sede
della commissione Ambiente al Senato per capire meglio eventuali
responsabilità a decidere il da farsi.
UNIVERSITA' Il Comune di Licata
ritorna nel Cupa
Dal primo gennaio del 2015 il Comune
tornerà nel Cupa, il consorzio universitario agrigentino. Lo ha
stabilito Dario Cartabellotta, commissario straordinario del Comune,
che ha dato indicazioni ai dirigenti dei dipartimenti Affari Generali
e Finanze, rispettivamente Pietro Carmina ed Andrea Occhipinti.
Cartabellotta ha però stabilito che "il tetto massimo di spesa,
per il raggiungimento dell'obiettivo, non dovrà superare i
5.000euro". (AAU)
Tutta la documentazione è stata già
inviata all'assessorato regionale dell'Istruzione
Borse di studio, ammesse oltre 6
mila richieste
Ammesse 6443 domande su 6713
presentate, in possesso dei requisiti, alla graduatoria per
l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/14 relative
alle scuole medie superiori della nostra Provincia. Il settore
Politiche Attive del Lavoro e dell'istruzione ha, infatti,
completato l'iter del controllo delle pratiche raccolte dalle
scuole superiori della provincia e ha provveduto ad inviare la
documentazione all'assessorato regionale dell'Istruzione e della
formazione professionale. L'intervento della Regione consiste
nell'assegnazione di borse di studio a favore di tutti gli alunni
delle scuole statali e paritarie (primarie, secondarie di primo grado
e secondarie di secondo grado) a sostegno della spesa sostenuta per
l'istruzione da parte delle famiglie che versano in particolari
condizioni economiche previste dal bando pubblicato. La verifica
delle domande ha coinvolto 12 unità del settore coordinate dal
direttore Amelia Scibetta, rigettando quelle istanze non conformi al
bando predisposto dall'assessorato. L'elenco completo degli
ammessi è disponibile sul sito www.provincia.agrigento. it, nella
home page.
IGIENE AMBIENTALE La proroga alle
imprese è stata firmata nel pomeriggio di ieri. Permetterà a
prosecuzione del servizio fino al 31 gennaio del prossimo anno
Rifiuti, arriva l'ordinanza e
riparte la raccolta
Ieri scadevano i termini fissati
dalla precedente amministrazione. Il commissario Giammanco lavora al
nuovo bando.
E' tornata ad essere di grande
attualità, la gestione rifiuti in città.
Tari
Il Consiglio comunale ha boccio tu con
12 voti contrari, 2 favorevoli e 3 astenuti il Piano finanziario sui
rifiuti e le aliquote Fari in contestazione con il Costo complessivo
del servizio e per il ritardo con coi il Piano è stato portato in
aula in considerazione al fatto che le pi ime bollette sono già
state inviate.
Stipendi e fatture
Le ditte del raggruppamento, con
l'Iseda come capofila, sono da mesi all'erta rispetto alla
gestione del servizio, tornata, dopo il fallimento del sistema degli
Ato, al Comune. Le imprese chiedono una maggiore puntualità nelle
liquidazioni delle fatture per i servizi resi, in modo da essere
altrettanto puntuali con i propri operai e solvibili con tutti i
creditori. Ieri mattina, la Giammanco, insieme al segretario generale
e al ragioniere capo dell'ente, ha incontrato i rappresentanti
delle imprese e dei sindacati con i quali per discutere dell'aspetto
meramente economico e che influisce sugli stipendi, l'ultimo dei
quali, quello di agosto ha portato allo sciopero. La proposta è
stata quella di pagare mezza fattura alle imprese per complessive 350
mila euro e procedere così di mese in mese fino a quando il comune
non avrà più disponibilità economiche. I,e imprese hanno risposto
clic con questi soldi non si potrebbero pagare gli stipendi perchè
le banche si tratterrebbero tutto. Ma per chiarire le cose, questa
mattina il dirigente Mantione incontrerà l'amministratore delegato
del l'Ati Giancarlo Alongi.
Nuova ordinanza
Ieri scadeva la proroga concessa alle
imprese cinque mesi addietro dall'amministrazione comunale di
Agrigento. A sistemare le cose, ci ha pensato il commissario Luciana
Giammanco che ha firmato un'altra ordinanza di quattro mesi che
permetterà alle imprese di non interrompere il servizio facendo
ripartire la raccolta già da (Incita mattina. Il lavoro da tare per
gli operatori ecologici sarà raddoppiato visto che i cassonetti non
vengono svuotati da do- Inculca scorsa.
Il bando
Ancora più delicata la questione
legata al nuovo bando di gara per l'affidamento pluriennale del
servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in città. Anche su questo
aspetto, il commissario straordinario sta mettendo mano per sbloccare
una situazione che sembra essersi cristallizzata.
LA SICILIA
Ci risiamo, caos nella raccolta c'è
la proroga, ma niente soldi
g. s.) Gestione dei rifiuti: punto e a
capo. Per raccontare cosa potrebbe impedire per i giorni a venire la
raccolta della spazzatura in città basterebbe fare "copia e
incolla" degli articoli pubblicati nelle settimane e nei mesi
scorsi sulla tematica: il Comune non ha i soldi per la copertura dei
costi, sta per scadere l'ordinanza di proroga e i lavoratori
minacciano di incrociare le braccia ad oltranza,
Se questi gli ingredienti", il modo
in cui sono "cucinati" cambia sempre. La situazione attuale è
questa: il Comune dopo aver anticipato le spese per la garanzia del
servizio in attesa di introitare la Tari (della quale comunque si
incassa sempre meno del 50 per cento rispetto al bollettato) non ha
più liquidità per pagare alle ditte il dovuto, così i lavoratori
si sono trovati a non incassare lo stipendio di agosto e, supportati
dalle associazioni sindacali, hanno proclamato due giornate di
sciopero per il 29 e 30 settembre.
Un'astensione che però, in molti
temono potrebbe protrarsi, visto che manca l'accordo tra l'Ente e
le ditte che gestiscono il servizio rispetto al pagamento dei
crediti. La proposta del Municipio è che alle società verrà
versato subito la metà del dovuto, dilazionando il resto nel tempo
in attesa di incassare la seconda rata Tari e, a dicembre, calcolare
il resto in conguaglio, sebbene dopo la bocciatura dell'Aula non si
tratterà appunto della Tassa rifiuti, ma di qualcosa che somiglia
nei numeri e nella forma alla vecchia "cara" Tarsu.
Una proposta che le ditte pare non
vogliano accogliere, sebbene nel pomeriggio di ieri il commissario
Luciana Giammanco ha firmato un'ordinanza di proroga
dell'affidamento a Iseda, Seap e Progeo fino al 31 gennaio 2015.
Entro quella data, secondo i pronostici, il Comune dovrebbe essersi
pronunciato rispetto alla tipologia di servizio di raccolta dei
rifiuti e, soprattutto, dovrebbe aver avviato le procedure di gara
per l'aggiudicazione. Intanto il Municipio ha impegnato circa due
milioni e ottocentomila euro per il costo del servizio. A complicare
la situazione è tra l'altro è intervenuta, lunedì sera, la
bocciatura da parte del Consiglio della Tari. Il problema è che nel
nuovo piano economico respinto con la tassa, erano previsti una serie
di adeguamenti economici rispetto al servizio limitatamente ai
contratti dei lavoratori e alla revisione dei prezzi delle materie
prime. Secondo gli uffici ci sarebbero dei margini di manovra
collegati al maggior introito previsto con la Tares e la presenza di
alcuni capitoli di spesa "modificabili" per rispondere alle nuove
esigenze.
Il consiglio comunale
«Mostra i muscoli»
Bocciata la Tari, ma sul fronte
tasse saranno giorni difficili
Il Consiglio comunale ritrova l'unità
e boccia la Tari, aumentando però, per quanto marginalmente, le
tasse.
Aula "Sollano" nella seduta di
lunedì sera, dopo lunga discussione e senza essere riuscita a
ottenere le risposte sperate da parte degli uffici, ha deciso di
respingere la proposta avanzata dall'Amministrazione per la tassa e
per il piano dei rifiuti con 12 no, 3 sì e un astenuto. Una linea
della 'fermezza" che è sorta in modo autonomo tra i banchi per
quella che in molti hanno reputato l'ennesimo tentativo di far
approvare "con l'acqua al collo" un regolamento, La struttura
tariffaria non solo è stata infatti notificata ai consiglieri il
26settembre per essere discussa il 29, ovvero un giorno prima che
scadesse, ma i costi in essa previsti erano stati già impegnati e
spesi per nove dodicesimi, trattandosi della tassa per l'anno 2014.
Il Consiglio, insomma, avrebbe dovuto per l'ennesima volta prendere
atto, venendo meno alla sua funzione di controllo e indirizzo,
A rendere ancora meno "serena"
l'atmosfera è stato il rifiuto da parte del dirigente del settore
Igiene, Gaetano Di Giovanni, di partecipare al dibattito in aula,
nonostante le numerose sollecitazioni. Il suo unico intervento è
stato incentrato sul fatto che la tematica era di natura tariffaria,
e che quindi tutto doveva essere demandato a Giovanni Mantione,
dirigente Economo, Nemmeno l'intervento del commissario Luciana
Giammanco, eccezionalmente
presente in Aula, la quale ha garantito
il suo impegno nella verifica della gestione del servizio erogato, è
servito a rasserenare i toni.
Così nei vari interventi i consiglieri
Trupia, Saieva, Gibilaro, Vassallo, Di Rosa, Urso e Mallia hanno
rinnovato accuse simili a quelle dello scorso anno alla struttura
tariffaria prodotta, evidenziando ..incongruenze e chiedendo
chiarimenti, con Patti, poi, che
registrati i numerosi "no"
preannunciati dai colleghi è stato il primo a chiedere concretamente
quali sarebbero state le conseguenze di una bocciatura. E qui si apre
un capitolo complesso. Mantione, infatti, ha chiarito che i possibili
scenari sono due: in mancanza della Tari si applica la Tares, oppure,
ed è lo scenario definito "catastrofico", lo Stato decide che
non approvata la Tassa sui rifiuti il servizio deve essere coperto
dall'Ente. In attesa di chiarimenti da parte del Ministero il
Comune sta seguendo la prima strada, e questo si tradurrà — comico
a dirsi — in un aumento dei costi per i cittadini quantificabile in
una differenza di circa 60 mila euro. Un fatto che è sfuggito ai
consiglieri, così come molti di quelli che hanno parlato di cattiva
gestione del settore dei rifiuti (innegabile) e della volontà di
ridurre i costi del servizio che il 4agosto scorso diversi
consiglieri comunali votarono un atto d'indirizzo che impegnava
l'Amministrazione ad utilizzare circa 200mila euro risparmiate dal
servizio di potenziamento estivo (perché partiti in ritardo) per
"per valutare l'avvio di ulteriori unità di personale stagionale
individuate nell'ambito comunale". Un documento che all'epoca
trovò la contrarietà proprio del dirigente finanziario ma fu colto
con applausi di giubilo dalla ventina di persone che da giorni
chiedevano di essere assunte.
GIOACCHINO SCHICCHI
LIBERI CONSORZI
Riforma Province secondo Delrio
i deputati agrigentini gradiscono
Enti intermedi, composti da sindaci
e consiglieri comunali
Riforma delle Province, anche ai
deputati regionali agrigentini piace l'ipotesi "Delrio". Cioè
quella che - in estrema Sintesi e tra le altre cose - prevede
l'istituzione dì enti intermedi, con organismi composti da sindaci
e consiglieri comunali.
Se alla Regione sembra letteralmente in
fase di stalin il progetto tanto sbandierato dal governatore Rosario
Crocetta, prende sempre più piede la possibilità che anche
nell'isola sia applicato il progetto attualmente seguito a livello
nazionale dal Governo Renzi.
Su questa linea, ad esempio, sono i
depurati Lillo Greco, Michele Cimino, Roberto Di Mauro e Vincenzo
Fontana, "Credo che scegliere di applicare quante contenuto in
quella riforma — spiega il sindaco di Porto Empedocle — sia una
scelta di buon senso. Bisogna prendere atto clic l'innovazione e la
riforma che Crocetta ha tanto annunciato non sono andare in porto e
bisogna rinunciare all'idea di essere speciali nella specialità, I
cittadini ci dipendenti delle ex province in primis vogliono
chiarezza",
"Nella riunione cli maggioranza dei
giorni scorsi dice Cimino — è Stata avanzata proprie questa
proposta e bisogna discuterne senza polemiche e pregiudiziali,
Ricercare a tutti i costi l'autonomia
potrebbe alla fine provocare danni rispetto alla possibilità cii
reperire finanziamenti nazionali sia per le province che per la
Regione, e non possiamo permettercelo". "La riforma è stata
annunciata da Crocetta — dice Roberto Di Mauro — ma ad oggi non
vi è traccia nemmeno di rio disegno di legge da parte del Governo,
Credo che il suggerimento migliore sia quello di applicare anche in
Sicilia la proposta Delrio per evitare di essere esclusi dal circuito
nazionale.
Qualcuno avanza la proposta di
reinserire le elezioni dirette, ma credo che se le nuove provincia
avranno la natura di enti strettamente tecnici non avrebbe nessun
senso da un punto di Vista politico".
"Abbiamo in più occasioni detto come
Ncd — dice l'ex presidente della Provincia
— clic era necessario fare un passo
indietro sin da subito e mantenere in vita gli enti intermedi, ma il
governatore si era ormai esposto mediaticamente e la stia proposta
alla fine è stata un boomerang.
Crediamo che in attesa della riforma
del Titolo 5° della Costituzione si potrebbe puntare sulla riforma
Delrio".
Alternativi rispetto alla linea
Giovanni Panepinto e Matteo Mangiacavallo, anche se con motivazioni
diverse,
"A giorni — dice il sindaco di
Bivona — presenterà una mia proposta rispetto ai liberi consorzi
che preveda il mantenimento degli attuali confini geografici ma dia
maggiori competenze e maggiori poteri agli enti intermedi, in primis
quelli che attualmente sono della Regione come la gestione dal punto
cii vista urbanistico e degli ormai ex ambiti territoriali ottimali".
"Per il Movimento 5 stelle — dice
Mangiacavallo — l'obiettivo era l'abolizione dell'organo
politico. Stiamo studiando i dettagli della riforma Delrio per vedere
se è compatibile con le nostre idee sul tema.
Quello che non accetteremo, è giusto
precisarlo, è il tentativo di far rientrare dalla finestra gli
organi politici, dato che la rappresentatività dei cittadini sarebbe
comunque garantita con le elezioni di secondo grado". Insomma, il
dibattito è più che aperto.
GIOACCHINO SCHICCHI
LE POLEMICHE Si attende la relazione
del vulcanologo
Macalube, scontro su gestione «I
controlli sono insufficienti»
«Nessuno del personale della riserva è
un geologo»
ARAGONA. Nel giorno dei funerali dei
due fratellini, per alcune ore è calato il silenzio tra le parti
coinvolti nella triste vicenda, mentre le indagini proseguono senza
sosta. Ancora ieri nessuna persona risultava iscritta sul registro
degli indagati, anche se tutto sembra solo rimandato di qualche
giorno. La Procura della Repubblica di Agrigento, aspetta di ricevere
tutti gli incartamenti sulla proprietà e la gestione della Riserva
naturale delle Macalube, e punterebbe il dito sulla mancanza di
sicurezza nei sito, dove tutti, grandi e piccoli, potevano entrare e
avvicinarsi ai vulcanelli. Negli anni lo hanno fatto intere
scolaresche provenienti da tutta la Sicilia, turisti e visitatori
locali.
L'area delle Macalube era senza
limitazioni e accessibile a qualsiasi ora del giorno. Solo la sera
restava chiusa, quando i volontari di Legambiente, chiudeva- no i
cancelli. Già al lavoro il consulente della Procura, il vulcanologo
Rocco Favara, che ricevuto l'incarico, nei prossimi giorni
si recherà alle Macalube, per eseguire
accertamenti tecnici e sopralluoghi. La relazione dell'esperto di
eruzioni vulcaniche e movimenti tellurici è ritenuta fondamentale
per l'inchiesta. Al momento si indaga per omicidio colposo plurimo,
ma potrebbero aggiungersi altre ipotesi di reato: il disastro
ambientale, l'omissione di atti d'ufficio in ordine alle presunte
mancate verifiche e agli omessi controlli sulla pericolosità del
sito,
Sulla gestione della zona nei giorni
scorsi i toni si accesi tra la Regione e Legambiente, e siamo solo
all'inizio della questione, che promette altre delicate puntate. E
sulle accuse reciproche c'è da registrare l'intervento dì
uomini del panorama politico nazionale. «Il rimbalzarsi le
responsabilità fra la Regione e Legambiente sulla tragedia avvenuta
due giorni addietro, non è un bell'esempio di come dovrebbero
andare le cose in Sicilia. Il fatto che Rosario Crocetta, abbia
ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della
Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva
Maccalube di Aragona non risolve una situazione pericolosa in una
zona dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di
controllo, nessuno dei personale che gestisce la Riserva è un
geologo e i controlli non sono sufficienti». Lo ha dichiarato il
senatore Giuseppe Marinello, Presidente Commissione Ambiente al
Senato. «Nei prossimi giorni convocherò tutti gli attori di questa
tragedia in audizione presso [a sede della Commissione Ambiente al
Senato per
capire meglio eventuali responsabilità
e decidere il da farsi». Ma c'è anche il duro atto di accusa del
generale Fausto Mililli, vicepresidente nazionale del Movimento
Fareambiente e Presidente della Fondazione italiana per la Legalità
e lo sviluppo. «Ciò che è accaduto alle Macalube di Aragona non
dovrà mai più ripetersi anche perché non è stata solo una
tragedia in cui hanno perso la vita due bambini, ma una delle più
profonde vergogne per l'amministrazione siciliana e per coloro che
erano delegati al controllo e all'uso dell'area - afferma -
Sembra che nei mesi precedenti in quell'area così frequentata
dalle scolaresche si siano ripetute esplosioni di minore entità che
avevano già allarmato e indotto a una chiusura preventiva conclusasi
ad agosto".
AN.RAV.
Sicilia24h
EX PROVINCIA, FINANZIAMENTI PER
SPORT E BORSE DI STUDIO
Alla ex Provincia di Agrigento scade il
prossimo 31 ottobre il termine per chiedere finanziamenti per
manifestazioni sportive durante l' anno 2015. Gli Enti e le
Associazioni sportive interessate si rivolgano al Settore promozione
sportiva, in via Esseneto 66 ad Agrigento, o presso la sede del Coni
e delle Federazioni sportive.
E ancora l'ex Provincia annuncia che
sono state ammesse 6.443 domande su 6713 presentate per
l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/ 2014
relative alle scuole medie superiori della provincia di Agrigento.
L'elenco degli ammessi è pubblicato sul sito internet della ex
Provincia, www.provincia.agrigento.it . Le borse di studio saranno
pagate quando la Regione accrediterà le somme.
Teleacras
Ex Provincia, finanziamenti per
sport e borse di studio
Alla ex Provincia di Agrigento scade il
prossimo 31 ottobre il termine per chiedere finanziamenti per
manifestazioni sportive durante l' anno 2015. Gli Enti e le
Associazioni sportive interessate si rivolgano al Settore promozione
sportiva, in via Esseneto 66 ad Agrigento, o presso la sede del Coni
e delle Federazioni sportive.
E ancora l'ex Provincia annuncia che
sono state ammesse 6.443 domande su 6713 presentate per
l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/ 2014 relative
alle scuole medie superiori della provincia di Agrigento. L'elenco
degli ammessi è pubblicato sul sito internet della ex Provincia,
www.provincia.agrigento.it . Le borse di studio saranno pagate quando
la Regione accrediterà le somme. (30.09.2014)
Agrigentoweb
Il 31 ottobre scade il termine per
richiedere finanziamenti per manifestazioni sportive
Fissata perentoriamente al 31
ottobre, come disposto dalla determinazione dirigenziale n.1766 del
24 settembre 2014, la scadenza per la presentazione di istanze di
finanziamento per la realizzazione di manifestazioni sportive durante
l'anno 2015, in attuazione dell'art. 3 del Regolamento
Provinciale per la promozione delle attività sportive.
Farà fede il timbro postale per le
proposte spedite a mezzo posta o il timbro di protocollo in entrata
per le proposte presentate presso gli uffici provinciali.
Gli Enti interessati, ed in particolar
modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, devono presentare
istanza indirizzata al Settore Promozione Sportiva compilando
l'apposito modello disponibile nel Settore Promozione Sportiva
ubicato in Via Esseneto n. 66 ad Agrigento, presso tutte le sedi
dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia, presso la
sede del CONI Provinciale e delle Federazioni Sportive e presso gli
Enti di Promozione Sportiva.
L'istanza deve contenere tutte le
informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile
svolgimento della manifestazione.
Le Società sportive dovranno allegare
all'istanza la seguente documentazione:
1.Relazione dettagliata sulla
manifestazione, sulla finalità di promozione sportiva, sugli altri
enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della
stessa, sulle modalità di spesa.
2.Autorizzazioni necessarie allo
svolgimento della manifestazione rilasciate dalle federazioni
sportive e/o del CONI e/o E.P.S. Provinciali;
3.Dettagliato preventivo di spesa e di
entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli
stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento (contributi,
compartecipazioni, patrocini, ecc.),
4.Informazioni complete sull'ente
proponente la manifestazione e relativo curriculum.
Il Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, già Provincia Regionale, in caso di disponibilità di
fondi e mantenimento delle competenze in materia di sport, provvederà
a stilare il calendario delle manifestazioni ammesse a finanziamento
per l'anno 2015 di cui verrà data massima informazione.