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Rassegna stampa dell'1 ottobre 2014

 GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITA' Marinello convoca la Regione
Il presidente della Regione e l'assessore hanno chiesto di chiudere l'accesso per il pubblico a tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia, di affidare la custodia al Corpo Forestale, di provvedere alla recinzione di tutte le aree interessate. Intanto il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, convoca Regione e Legambiente a Roma: «il rimbalzarsi le responsabilità tra Regione e Legambiente sulla tragedia non è un bell'esempio di come dovrebbero andare le cose in Sicilia. li fatto che Rosario Crocetta abbia ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Macalube di Aragona non risolve una situazione pericolosa in una zona dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di controllo, nessuno del personale che gestisce la riserva è un geologo e i controlli non sono sufficienti. Nei prossimi giorni convocherò tutti gli attori di questa tragica vicenda in audizione presso la sede della commissione Ambiente al Senato per capire meglio eventuali responsabilità a decidere il da farsi.


UNIVERSITA' Il Comune di Licata ritorna nel Cupa
Dal primo gennaio del 2015 il Comune tornerà nel Cupa, il consorzio universitario agrigentino. Lo ha stabilito Dario Cartabellotta, commissario straordinario del Comune, che ha dato indicazioni ai dirigenti dei dipartimenti Affari Generali e Finanze, rispettivamente Pietro Carmina ed Andrea Occhipinti. Cartabellotta ha però stabilito che "il tetto massimo di spesa, per il raggiungimento dell'obiettivo, non dovrà superare i 5.000euro". (AAU)

Tutta la documentazione è stata già inviata all'assessorato regionale dell'Istruzione
Borse di studio, ammesse oltre 6 mila richieste
Ammesse 6443 domande su 6713 presentate, in possesso dei requisiti, alla graduatoria per l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/14 relative alle scuole medie superiori della nostra Provincia. Il settore Politiche Attive del Lavoro e dell'istruzione ha, infatti, completato l'iter del controllo delle pratiche raccolte dalle scuole superiori della provincia e ha provveduto ad inviare la documentazione all'assessorato regionale dell'Istruzione e della formazione professionale. L'intervento della Regione consiste nell'assegnazione di borse di studio a favore di tutti gli alunni delle scuole statali e paritarie (primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado) a sostegno della spesa sostenuta per l'istruzione da parte delle famiglie che versano in particolari condizioni economiche previste dal bando pubblicato. La verifica delle domande ha coinvolto 12 unità del settore coordinate dal direttore Amelia Scibetta, rigettando quelle istanze non conformi al bando predisposto dall'assessorato. L'elenco completo degli ammessi è disponibile sul sito www.provincia.agrigento. it, nella home page.
IGIENE AMBIENTALE La proroga alle imprese è stata firmata nel pomeriggio di ieri. Permetterà a prosecuzione del servizio fino al 31 gennaio del prossimo anno
Rifiuti, arriva l'ordinanza e riparte la raccolta
Ieri scadevano i termini fissati dalla precedente amministrazione. Il commissario Giammanco lavora al nuovo bando.
E' tornata ad essere di grande attualità, la gestione rifiuti in città.
Tari
Il Consiglio comunale ha boccio tu con 12 voti contrari, 2 favorevoli e 3 astenuti il Piano finanziario sui rifiuti e le aliquote Fari in contestazione con il Costo complessivo del servizio e per il ritardo con coi il Piano è stato portato in aula in considerazione al fatto che le pi ime bollette sono già state inviate.
Stipendi e fatture
Le ditte del raggruppamento, con l'Iseda come capofila, sono da mesi all'erta rispetto alla gestione del servizio, tornata, dopo il fallimento del sistema degli Ato, al Comune. Le imprese chiedono una maggiore puntualità nelle liquidazioni delle fatture per i servizi resi, in modo da essere altrettanto puntuali con i propri operai e solvibili con tutti i creditori. Ieri mattina, la Giammanco, insieme al segretario generale e al ragioniere capo dell'ente, ha incontrato i rappresentanti delle imprese e dei sindacati con i quali per discutere dell'aspetto meramente economico e che influisce sugli stipendi, l'ultimo dei quali, quello di agosto ha portato allo sciopero. La proposta è stata quella di pagare mezza fattura alle imprese per complessive 350 mila euro e procedere così di mese in mese fino a quando il comune non avrà più disponibilità economiche. I,e imprese hanno risposto clic con questi soldi non si potrebbero pagare gli stipendi perchè le banche si tratterrebbero tutto. Ma per chiarire le cose, questa mattina il dirigente Mantione incontrerà l'amministratore delegato del l'Ati Giancarlo Alongi.
Nuova ordinanza
Ieri scadeva la proroga concessa alle imprese cinque mesi addietro dall'amministrazione comunale di Agrigento. A sistemare le cose, ci ha pensato il commissario Luciana Giammanco che ha firmato un'altra ordinanza di quattro mesi che permetterà alle imprese di non interrompere il servizio facendo ripartire la raccolta già da (Incita mattina. Il lavoro da tare per gli operatori ecologici sarà raddoppiato visto che i cassonetti non vengono svuotati da do- Inculca scorsa.
Il bando
Ancora più delicata la questione legata al nuovo bando di gara per l'affidamento pluriennale del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in città. Anche su questo aspetto, il commissario straordinario sta mettendo mano per sbloccare una situazione che sembra essersi cristallizzata.

LA SICILIA

Ci risiamo, caos nella raccolta c'è la proroga, ma niente soldi
g. s.) Gestione dei rifiuti: punto e a capo. Per raccontare cosa potrebbe impedire per i giorni a venire la raccolta della spazzatura in città basterebbe fare "copia e incolla" degli articoli pubblicati nelle settimane e nei mesi scorsi sulla tematica: il Comune non ha i soldi per la copertura dei costi, sta per scadere l'ordinanza di proroga e i lavoratori minacciano di incrociare le braccia ad oltranza,
Se questi gli ingredienti", il modo in cui sono "cucinati" cambia sempre. La situazione attuale è questa: il Comune dopo aver anticipato le spese per la garanzia del servizio in attesa di introitare la Tari (della quale comunque si incassa sempre meno del 50 per cento rispetto al bollettato) non ha più liquidità per pagare alle ditte il dovuto, così i lavoratori si sono trovati a non incassare lo stipendio di agosto e, supportati dalle associazioni sindacali, hanno proclamato due giornate di sciopero per il 29 e 30 settembre.
Un'astensione che però, in molti temono potrebbe protrarsi, visto che manca l'accordo tra l'Ente e le ditte che gestiscono il servizio rispetto al pagamento dei crediti. La proposta del Municipio è che alle società verrà versato subito la metà del dovuto, dilazionando il resto nel tempo in attesa di incassare la seconda rata Tari e, a dicembre, calcolare il resto in conguaglio, sebbene dopo la bocciatura dell'Aula non si tratterà appunto della Tassa rifiuti, ma di qualcosa che somiglia nei numeri e nella forma alla vecchia "cara" Tarsu.
Una proposta che le ditte pare non vogliano accogliere, sebbene nel pomeriggio di ieri il commissario Luciana Giammanco ha firmato un'ordinanza di proroga dell'affidamento a Iseda, Seap e Progeo fino al 31 gennaio 2015. Entro quella data, secondo i pronostici, il Comune dovrebbe essersi pronunciato rispetto alla tipologia di servizio di raccolta dei rifiuti e, soprattutto, dovrebbe aver avviato le procedure di gara per l'aggiudicazione. Intanto il Municipio ha impegnato circa due milioni e ottocentomila euro per il costo del servizio. A complicare la situazione è tra l'altro è intervenuta, lunedì sera, la bocciatura da parte del Consiglio della Tari. Il problema è che nel nuovo piano economico respinto con la tassa, erano previsti una serie di adeguamenti economici rispetto al servizio limitatamente ai contratti dei lavoratori e alla revisione dei prezzi delle materie prime. Secondo gli uffici ci sarebbero dei margini di manovra collegati al maggior introito previsto con la Tares e la presenza di alcuni capitoli di spesa "modificabili" per rispondere alle nuove esigenze.

Il consiglio comunale
«Mostra i muscoli»
Bocciata la Tari, ma sul fronte tasse saranno giorni difficili
Il Consiglio comunale ritrova l'unità e boccia la Tari, aumentando però, per quanto marginalmente, le tasse.
Aula "Sollano" nella seduta di lunedì sera, dopo lunga discussione e senza essere riuscita a ottenere le risposte sperate da parte degli uffici, ha deciso di respingere la proposta avanzata dall'Amministrazione per la tassa e per il piano dei rifiuti con 12 no, 3 sì e un astenuto. Una linea della 'fermezza" che è sorta in modo autonomo tra i banchi per quella che in molti hanno reputato l'ennesimo tentativo di far approvare "con l'acqua al collo" un regolamento, La struttura tariffaria non solo è stata infatti notificata ai consiglieri il 26settembre per essere discussa il 29, ovvero un giorno prima che scadesse, ma i costi in essa previsti erano stati già impegnati e spesi per nove dodicesimi, trattandosi della tassa per l'anno 2014. Il Consiglio, insomma, avrebbe dovuto per l'ennesima volta prendere atto, venendo meno alla sua funzione di controllo e indirizzo,
A rendere ancora meno "serena" l'atmosfera è stato il rifiuto da parte del dirigente del settore Igiene, Gaetano Di Giovanni, di partecipare al dibattito in aula, nonostante le numerose sollecitazioni. Il suo unico intervento è stato incentrato sul fatto che la tematica era di natura tariffaria, e che quindi tutto doveva essere demandato a Giovanni Mantione, dirigente Economo, Nemmeno l'intervento del commissario Luciana Giammanco, eccezionalmente
presente in Aula, la quale ha garantito il suo impegno nella verifica della gestione del servizio erogato, è servito a rasserenare i toni.
Così nei vari interventi i consiglieri Trupia, Saieva, Gibilaro, Vassallo, Di Rosa, Urso e Mallia hanno rinnovato accuse simili a quelle dello scorso anno alla struttura tariffaria prodotta, evidenziando ..incongruenze e chiedendo chiarimenti, con Patti, poi, che
registrati i numerosi "no" preannunciati dai colleghi è stato il primo a chiedere concretamente quali sarebbero state le conseguenze di una bocciatura. E qui si apre un capitolo complesso. Mantione, infatti, ha chiarito che i possibili scenari sono due: in mancanza della Tari si applica la Tares, oppure, ed è lo scenario definito "catastrofico", lo Stato decide che non approvata la Tassa sui rifiuti il servizio deve essere coperto dall'Ente. In attesa di chiarimenti da parte del Ministero il Comune sta seguendo la prima strada, e questo si tradurrà — comico a dirsi — in un aumento dei costi per i cittadini quantificabile in una differenza di circa 60 mila euro. Un fatto che è sfuggito ai consiglieri, così come molti di quelli che hanno parlato di cattiva gestione del settore dei rifiuti (innegabile) e della volontà di ridurre i costi del servizio che il 4agosto scorso diversi consiglieri comunali votarono un atto d'indirizzo che impegnava l'Amministrazione ad utilizzare circa 200mila euro risparmiate dal servizio di potenziamento estivo (perché partiti in ritardo) per "per valutare l'avvio di ulteriori unità di personale stagionale individuate nell'ambito comunale". Un documento che all'epoca trovò la contrarietà proprio del dirigente finanziario ma fu colto con applausi di giubilo dalla ventina di persone che da giorni chiedevano di essere assunte.
GIOACCHINO SCHICCHI

LIBERI CONSORZI
Riforma Province secondo Delrio
i deputati agrigentini gradiscono
Enti intermedi, composti da sindaci e consiglieri comunali
Riforma delle Province, anche ai deputati regionali agrigentini piace l'ipotesi "Delrio". Cioè quella che - in estrema Sintesi e tra le altre cose - prevede l'istituzione dì enti intermedi, con organismi composti da sindaci e consiglieri comunali.
Se alla Regione sembra letteralmente in fase di stalin il progetto tanto sbandierato dal governatore Rosario Crocetta, prende sempre più piede la possibilità che anche nell'isola sia applicato il progetto attualmente seguito a livello nazionale dal Governo Renzi.
Su questa linea, ad esempio, sono i depurati Lillo Greco, Michele Cimino, Roberto Di Mauro e Vincenzo Fontana, "Credo che scegliere di applicare quante contenuto in quella riforma — spiega il sindaco di Porto Empedocle — sia una scelta di buon senso. Bisogna prendere atto clic l'innovazione e la riforma che Crocetta ha tanto annunciato non sono andare in porto e bisogna rinunciare all'idea di essere speciali nella specialità, I cittadini ci dipendenti delle ex province in primis vogliono chiarezza",
"Nella riunione cli maggioranza dei giorni scorsi dice Cimino — è Stata avanzata proprie questa proposta e bisogna discuterne senza polemiche e pregiudiziali,
Ricercare a tutti i costi l'autonomia potrebbe alla fine provocare danni rispetto alla possibilità cii reperire finanziamenti nazionali sia per le province che per la Regione, e non possiamo permettercelo". "La riforma è stata annunciata da Crocetta — dice Roberto Di Mauro — ma ad oggi non vi è traccia nemmeno di rio disegno di legge da parte del Governo, Credo che il suggerimento migliore sia quello di applicare anche in Sicilia la proposta Delrio per evitare di essere esclusi dal circuito nazionale.
Qualcuno avanza la proposta di reinserire le elezioni dirette, ma credo che se le nuove provincia avranno la natura di enti strettamente tecnici non avrebbe nessun senso da un punto di Vista politico".
"Abbiamo in più occasioni detto come Ncd — dice l'ex presidente della Provincia
— clic era necessario fare un passo indietro sin da subito e mantenere in vita gli enti intermedi, ma il governatore si era ormai esposto mediaticamente e la stia proposta alla fine è stata un boomerang.
Crediamo che in attesa della riforma del Titolo 5° della Costituzione si potrebbe puntare sulla riforma Delrio".
Alternativi rispetto alla linea Giovanni Panepinto e Matteo Mangiacavallo, anche se con motivazioni diverse,
"A giorni — dice il sindaco di Bivona — presenterà una mia proposta rispetto ai liberi consorzi che preveda il mantenimento degli attuali confini geografici ma dia maggiori competenze e maggiori poteri agli enti intermedi, in primis quelli che attualmente sono della Regione come la gestione dal punto cii vista urbanistico e degli ormai ex ambiti territoriali ottimali".
"Per il Movimento 5 stelle — dice Mangiacavallo — l'obiettivo era l'abolizione dell'organo politico. Stiamo studiando i dettagli della riforma Delrio per vedere se è compatibile con le nostre idee sul tema.
Quello che non accetteremo, è giusto precisarlo, è il tentativo di far rientrare dalla finestra gli organi politici, dato che la rappresentatività dei cittadini sarebbe comunque garantita con le elezioni di secondo grado". Insomma, il dibattito è più che aperto.
GIOACCHINO SCHICCHI

LE POLEMICHE Si attende la relazione del vulcanologo
Macalube, scontro su gestione «I controlli sono insufficienti»
«Nessuno del personale della riserva è un geologo»

ARAGONA. Nel giorno dei funerali dei due fratellini, per alcune ore è calato il silenzio tra le parti coinvolti nella triste vicenda, mentre le indagini proseguono senza sosta. Ancora ieri nessuna persona risultava iscritta sul registro degli indagati, anche se tutto sembra solo rimandato di qualche giorno. La Procura della Repubblica di Agrigento, aspetta di ricevere tutti gli incartamenti sulla proprietà e la gestione della Riserva naturale delle Macalube, e punterebbe il dito sulla mancanza di sicurezza nei sito, dove tutti, grandi e piccoli, potevano entrare e avvicinarsi ai vulcanelli. Negli anni lo hanno fatto intere scolaresche provenienti da tutta la Sicilia, turisti e visitatori locali.
L'area delle Macalube era senza limitazioni e accessibile a qualsiasi ora del giorno. Solo la sera restava chiusa, quando i volontari di Legambiente, chiudeva- no i cancelli. Già al lavoro il consulente della Procura, il vulcanologo Rocco Favara, che ricevuto l'incarico, nei prossimi giorni
si recherà alle Macalube, per eseguire accertamenti tecnici e sopralluoghi. La relazione dell'esperto di eruzioni vulcaniche e movimenti tellurici è ritenuta fondamentale per l'inchiesta. Al momento si indaga per omicidio colposo plurimo, ma potrebbero aggiungersi altre ipotesi di reato: il disastro ambientale, l'omissione di atti d'ufficio in ordine alle presunte mancate verifiche e agli omessi controlli sulla pericolosità del sito,
Sulla gestione della zona nei giorni scorsi i toni si accesi tra la Regione e Legambiente, e siamo solo all'inizio della questione, che promette altre delicate puntate. E sulle accuse reciproche c'è da registrare l'intervento dì uomini del panorama politico nazionale. «Il rimbalzarsi le responsabilità fra la Regione e Legambiente sulla tragedia avvenuta due giorni addietro, non è un bell'esempio di come dovrebbero andare le cose in Sicilia. Il fatto che Rosario Crocetta, abbia ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Maccalube di Aragona non risolve una situazione pericolosa in una zona dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di controllo, nessuno dei personale che gestisce la Riserva è un geologo e i controlli non sono sufficienti». Lo ha dichiarato il senatore Giuseppe Marinello, Presidente Commissione Ambiente al Senato. «Nei prossimi giorni convocherò tutti gli attori di questa tragedia in audizione presso [a sede della Commissione Ambiente al Senato per
capire meglio eventuali responsabilità e decidere il da farsi». Ma c'è anche il duro atto di accusa del generale Fausto Mililli, vicepresidente nazionale del Movimento Fareambiente e Presidente della Fondazione italiana per la Legalità e lo sviluppo. «Ciò che è accaduto alle Macalube di Aragona non dovrà mai più ripetersi anche perché non è stata solo una tragedia in cui hanno perso la vita due bambini, ma una delle più profonde vergogne per l'amministrazione siciliana e per coloro che erano delegati al controllo e all'uso dell'area - afferma - Sembra che nei mesi precedenti in quell'area così frequentata dalle scolaresche si siano ripetute esplosioni di minore entità che avevano già allarmato e indotto a una chiusura preventiva conclusasi ad agosto".
AN.RAV.

Sicilia24h

EX PROVINCIA, FINANZIAMENTI PER SPORT E BORSE DI STUDIO
Alla ex Provincia di Agrigento scade il prossimo 31 ottobre il termine per chiedere finanziamenti per manifestazioni sportive durante l' anno 2015. Gli Enti e le Associazioni sportive interessate si rivolgano al Settore promozione sportiva, in via Esseneto 66 ad Agrigento, o presso la sede del Coni e delle Federazioni sportive.
E ancora l'ex Provincia annuncia che sono state ammesse 6.443 domande su 6713 presentate per l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/ 2014 relative alle scuole medie superiori della provincia di Agrigento. L'elenco degli ammessi è pubblicato sul sito internet della ex Provincia, www.provincia.agrigento.it . Le borse di studio saranno pagate quando la Regione accrediterà le somme.
Teleacras

Ex Provincia, finanziamenti per sport e borse di studio
Alla ex Provincia di Agrigento scade il prossimo 31 ottobre il termine per chiedere finanziamenti per manifestazioni sportive durante l' anno 2015. Gli Enti e le Associazioni sportive interessate si rivolgano al Settore promozione sportiva, in via Esseneto 66 ad Agrigento, o presso la sede del Coni e delle Federazioni sportive.
E ancora l'ex Provincia annuncia che sono state ammesse 6.443 domande su 6713 presentate per l'assegnazione delle borse di studio per l'anno 2013/ 2014 relative alle scuole medie superiori della provincia di Agrigento. L'elenco degli ammessi è pubblicato sul sito internet della ex Provincia, www.provincia.agrigento.it . Le borse di studio saranno pagate quando la Regione accrediterà le somme. (30.09.2014)
Agrigentoweb

Il 31 ottobre scade il termine per richiedere finanziamenti per manifestazioni sportive
Fissata perentoriamente al 31 ottobre, come disposto dalla determinazione dirigenziale n.1766 del 24 settembre 2014, la scadenza per la presentazione di istanze di finanziamento per la realizzazione di manifestazioni sportive durante l'anno 2015, in attuazione dell'art. 3 del Regolamento Provinciale per la promozione delle attività sportive.
Farà fede il timbro postale per le proposte spedite a mezzo posta o il timbro di protocollo in entrata per le proposte presentate presso gli uffici provinciali.
Gli Enti interessati, ed in particolar modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, devono presentare istanza indirizzata al Settore Promozione Sportiva compilando l'apposito modello disponibile nel Settore Promozione Sportiva ubicato in Via Esseneto n. 66 ad Agrigento, presso tutte le sedi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia, presso la sede del CONI Provinciale e delle Federazioni Sportive e presso gli Enti di Promozione Sportiva.
L'istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione.
Le Società sportive dovranno allegare all'istanza la seguente documentazione:
1.Relazione dettagliata sulla manifestazione, sulla finalità di promozione sportiva, sugli altri enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della stessa, sulle modalità di spesa.
2.Autorizzazioni necessarie allo svolgimento della manifestazione rilasciate dalle federazioni sportive e/o del CONI e/o E.P.S. Provinciali;
3.Dettagliato preventivo di spesa e di entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento (contributi, compartecipazioni, patrocini, ecc.),
4.Informazioni complete sull'ente proponente la manifestazione e relativo curriculum.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, già Provincia Regionale, in caso di disponibilità di fondi e mantenimento delle competenze in materia di sport, provvederà a stilare il calendario delle manifestazioni ammesse a finanziamento per l'anno 2015 di cui verrà data massima informazione.




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