GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCIA Aggiudicato appalto per
la manutenzione degli immobili
La commissione di gara del'ex
provincia, ha aggiudicato appalto per i lavori di manutenzione
straordinaria di immobili di proprietà dell'Ente. L'importo
complessivo dell'appalto è di 99.279 ed è stato aggiudicato
provvisoriamente all'impresa "Bellavia Alfonso", con sede a
Favara, che ha offerto i ribasso del 34, 9101 percento. Seconda in
graduatoria è l'impresa CO.MAT, Soc. Coop. (PAPI)
LIBERO CONSORZIO Pronte le domande
per i finanziamenti di iniziative sportive
Fino al 31 ottobre si possono
presentare le istanze di finanziamento perla realizzazione di
manifestazioni sportive durante il 2015. Gli interessati possono
rivolgersi al settore promozione sportiva di via Esseneto, 66 ad
Agrigento, presso tutte le sedi dell'Urp dell'ex provincia,
presso la sede del Coni provinciale e delle Federazioni Sportive e
presso gli Enti di Promozione Sportiva. (PAPI)
IERI FIRMATO L'ACCORDO Lo Stato
passa a mano: verserà ogni anno circa 111 milioni di euro all'Isola.
L'assessore Torrisi: saremo noi ad avere la regia dei collegamenti
Sicilia, la Regione gestirà il
sistema dei trasporti
In Sicilia sarà la Regione e non più
lo Stato a gestire i rapporti con le Ferrovie. Il definitivo via
libera al trasferimento delle funzioni e delle competenze è avvenuto
ieri mattino con la firma digitale dell'accordo di programma
quadro. Il primo a firmare è stato l'assessore regionale alle
Infrastrutture, Nico Torrisi, a seguire, nell'arco di qualche ora e
telematicamente, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il
ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi e il ministro
dell'Economia, Carlo Padoan. L'accordo definitivo prevede che
alla Regione verranno versati ogni anno circa 111 milioni di euro
coni quali dovranno essere garantiti circa 9 milioni e Olezzo di
treni/Km compresi gli eventuali autobus/Km relativi ai servizi
sostitutivi su gomma. "Ma soprattutto alla Regione spetterà la
regia (li lotto il sistema trasporti nell'isola, da oggi ferrovie
comprese - afferma Torrisi -. Saremo cioè noi governo regionale a
scegliere in merito a qualità e quantità dei servizi da erogare per
offrire finalmente ai siciliani il diritto a un trasporto pubblico
più efficiente ed efficace».
BENI CULTURALI Appuntamento il 19 e
il 26 perle visite alle bellezze monumentali. Il sindaco Messana:
"Siamo orgogliosi d'essere entrati a far parte di questo
circuito»
Racalmuto, due domeniche tra le Vie
dei tesori
Il festival delle passeggiate e
delle idee e dei sapori partirà domani da Palermo e arriverà nel
centro di Leonardo Sciascia
Due domeniche tra cultura,
enogastronomia e turismo tra «Le vie dei tesori» anche
nell'Agrigentino. Tappa a Racalmuto per l'iniziativa che vede
coinvolti in Sicilia solo cinque città dopo Palermo. «Tante
iniziative a costo zero e un buon ritorno per l'immagine del paese
e per le strutture alberghiere, pizzerie e ristoranti", ha
sottolineato il sindaco Emilio Messana presentando l'iniziativa
dell'assessorato Turismo e Cultura che ha deciso di aderire alla
rassegna palermitana «Le vie dei tesori», il festival delle
passeggiate e delle idee, degli eventi e dei sapori che dal 3 al 26
ottobre parte a Palermo e arriva nell'Agrigentino alla scoperta dei
luoghi di Sciascia. A Racalmuto due le domeniche dedicate ai "tesori"
da riscoprire: il 19 e il 26ottobre. Il percorso turistico prevede la
visita alla Fondazione Sciascia, dove si conserva la donazione dello
scrittore, all'orda scolastico dell'elementare "Macaluso"
dove ha insegnato l'autore de «ti giorno della civetta» dall 1949
al '57, al santuario della Madonna del Monte, il teatro comunale e
la mostra dei costumi del tenore Salvatore Puma, la Matrice con le
opere pittoriche del "Monoculus racalmutensis" Pietro D'Asaro,
la statua di Sciascia e il Circolo Unione, nove è in corso una
mostro di incisioni di Simone Stuto, e il Castello Chiaramontano dove
prosegue, tra le iniziative, l'esposizione di "Perduti e
ritrovati", pale d'altare del Seicento conservate presso le
chiese del paese, «Far porte di un prestigioso itinerario che
coinvolge in tutta la Sicilia solo cinque città ci inorgoglisce
particolarmente", ha detto il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana.
«Attraverso il richiamo di Sciascia vogliamo presentare ai turisti
le bellezze storiche di Racalmuto rappresentate da cinese
straordinarie, castelli, circoli e il bellissimo teatro
dell'ottocento», ha aggiunto l'assessore alla Cultura e al
Turismo, Salvatore Picone. «Rispetto agli anni precedenti — ha
proseguito Picone - abbiamo registrato in estate una buona presenza
di visitatori, dovuto anche alla promozione del territorio e alle
tante iniziative che sicuramente hanno contribuito ad un ritorno
economico per alberghi, pizzerie e ristoranti" (CAGI)
Gli ambientalisti ieri hanno
lanciato un appello alla Regione. L'Esercito: «Chiesto uno studio»
«Istituite la riserva naturale»
«Basta esercitazioni militari al
poligono Drasy, si istituisca al più presto la riserva naturale a
Punta Bianca». A chiederlo alla Regione sono le associazioni
ambientaliste agrigentine - Mareamico, Marevivo, Lipu, Legambiente e
WWf - che hanno schierato anche un drone per filmare dall'alto la
presunta «relazione esistente - hanno spiegato gli ambientalisti
diffondendo nuovi video - tra le frequenti frane che affliggono la
zona e i crateri causati dalle esplosioni che ha dovuto subire questa
bella ma fragile costa agrigentina in 58 lunghi annidi esercitazioni
militari. Incontreremo il nuovo assessore regionale al Territorio e
Ambiente Piergiorgio Gerratana - hanno detto Fabio Galluzzo di
Marevivo e Claudio Lombardo di Mare- amico - per sollecitare
l'istituzione della riserva naturale a Punta Bianca e per
individuare un territorio alternativo da destinare alle esercitazioni
militari. Nei mesi scorsi - hanno aggiunto - abbiamo richiesto e
ottenuto l'intervento dell'Arpa, che ha scoperto la presenza di
piombo dicendo che appare opportuno evitare la contaminazione di quel
territorio. Sono state presentate anche delle interrogazioni
parlamentari alla Regione siciliana, sarà la giunta regionale a
dover cercare un sito alternativo». "La nostra costa è in
erosione e questo lo sapevamo tutti. Però, guardando le immagini -
ha spiegato il geologo Antonio Calamita ieri in conferenza stampa -
si può dire che gli spari scatenano le frane, il dissesto sul ciglio
è determinato dalle esplosioni». Non si fa attendere al replica
dell'Esercito: »Stanchi di questi continui attacchi senza alcun
fondamento, abbiamo da tempo interessato il dipartimento di geologia
dell'università di Palermo e proprio oggi (ieri per chi legge,
ndr) è partita un'istanza ufficiale con cui il Comando Regione
Militare Sud chiede uno studio scientifico sui crolli delle falesie».
I militari sostengono che le esercitazioni non provocano dei crateri
come quelli che si vedono nei video mostrati ieri dagli
ambientalisti, che per la forma rotondeggiante potrebbero essere
provocati solo da un impatto verticale, mentre l'Esercito spara in
orizzontale, In più, secondo i militari, tali danni non sono
possibili sparando proiettili inerti che sono gli unici grossi
calibri che usiamo, a differenza di quelli forse erroneamente
mostrati nel video diffuso da Mareamico. (CAGI)
IGIENE AMBIENTALE Gli operatori
ecologici sono rimasti fermi anche ieri per via del taglio di 21
posti di lavoro che avrebbe causato un articolo dell'ordinanza di
proroga.
"TROVATI I SOLDI"
LA RACCOLTA RIPRENDE
Il paradosso è andato in scena negli
ultimi tre giorni in una città dei templi, ormai ridotta ad una
pattumiera a cielo aperto. I protagonisti sono stati il Comune di
Agrigento, gli operatori ecologici e le imprese. Spettatori paganti,
i cittadini. Quando, nel tardo pomeriggio di martedì era, era
arrivata l'ordinanza del commissario Luciana Giammanco che
riaffidava alle imprese, nel giorno stesso della scadenza della
proroga, l'appalto del servizio, si era pensato fosse una buona
notizia. Le ditte infatti, avevano risposto a stretto giro di tempo,
che avrebbero dato esecuzione all'ordinanza attivandosi per
un'immediata ripresa della raccolta. Tutto a posto dunque. E invece
no. Perchè poco più tardi, giusto il tempo necessario ad Alongi e
ai suoi collaboratori di leggere il documento, che si è scoperto che
l'ordinanza commissariale disponeva un taglio di 21 posti di
lavoro. «Si dispone - riportava testualmente l'ordinanza -.che
l'impiego di 21 unità lavorative destinate contrattualmente alle
sostituzioni per ferie o assenza ad altro titolo di personale, dovrà
essere preventivamente autorizzato con apposita comunicazione
sottoscritta dal dirigente del settore ecologia e da quello del
settore finanziario di questo comune, in assenza della quale, il
relativo costo non potrà essere liquidato da questo Comune».
Una cosa assurda. Tanto che le imprese
hanno subito fatto sapere che per queste persone, che garantiscono la
presenza giornaliera delle 154 unità impiegate dei servizi, non
avrebbero potuto sostenere l'onere economico di personale definito
in "eccedenza" e in attesa che venisse meglio definita la
questione, hanno cautelativamente sospeso il personale part-time
destinato allo spazzamento della città. È ovvio che saputa la cosa,
nessuno degli operatori ecologici, ieri mattina è voluto salire sui
mezzi e tornare al lavoro. Si sono dati piuttosto appuntamento
davanti al municipio per chiedere la modifica immediata
dell'ordinanza. Una protesta andata a buon fine, tanto che in meno
di due ore, l'ordinanza è stata modificata togliendo l'improbabile
taglio repentino di 21 posti di lavoro. Risolto questo aspetto, su
cui i sindacati non hanno però intenzione di soprassedere, intorno a
mezzogiorno, l'amministratore delegato dell'Ati Giancarlo Alongi,
ha incontrato, alla presenza di rappresentanti sindacali e di una
delegazione dei lavoratori, il dirigente Giovanni Mantione e altri
funzionari comunali per discutere dell'aspetto meramente economico
della vicenda, quello legato alla fattura non pagata che ha portato
alla mancata elargizione dello stipendio di agosto che ha causato lo
sciopero. «L'impegno preso dal Comune - ha spiegato Alongi al
termine dell'incontro - è che entro il 7 ottobre, ci verrà,
pagata la fattura arretrata che entro i tempi burocratici necessari
di due o tre giorni, ci permetterà di versare ai nostri lavoratori
l'intero stipendio di agosto". In tutto questo, la città è
rimasta per un altro giorno invasa dai rifiuti con buona pace di
visitatori, turisti e residenti che hanno dovuto fare lo slalom tra i
sacchetti di spazzatura. E la raccolta, alla luce delle ultime
novità, dovrebbe riprendere all'alba di oggi. Infine oggi alle
10,30, i consiglieri Aurelio Trupia, Riccardo Mandracchia e Alfonso
Vassallo hanno indetto una conferenza stampa nell'ufficio di
presidenza sulla recente bocciatura del piano economico per i
rifiuti.
(AMM)
LA SICILIA
Abolizione Province
Recepire la legge Delrio non
annullerà del tutto il lavoro svolto all'Ars
PALERMO, In seguito all'incontro dei
presidenti dell'Ars Giovanni Ardizzone e dell'Anci Sicilia
Leoluca Orlando sembra delinearsi un profilo del provvedimento
legislativo cui sarà investita la capigruppo martedì prossimo per
il recepimento della legge Delrio in ordine all'abolizione delle
Province, l'istituzione dei Liberi Consorzi e la nascita delle
città metropolitane. In buona sostanza, il lavoro svolto dalla
Regione non andrebbe del tutto annullato. Salve le competenze
previste dalla legge del 1986 sulla istituzione delle Province
regionali; salve le competenze ad esse attribuite; salva
l'istituzione delle città metropolitane sancite dalla legge
regionale varata nel marzo scorso relativa alla istituzione dei
Liberi Consorzi alla cui abrogazione il governatore Crocetta si
opporrebbe creando imbarazzo nel Pd il cui gruppo parlamentare
deciderà nei prossimi giorni, sebbene si sappia già che sarebbe
favorevole al recepimento della Delrio, adatta alla Sicilia.
li testo che sarà portato all'esame
dell'Ars per il recepimento della riforma Delrio dovrébbe tendere
a mettere ordine nel funzionamento degli ex enti provinciali
siciliani. Non ha ancora una forma, ma in linea di massima ci si
dovrebbe muovere verso una riforma—bis per attuare in Sicilia la
legge nazionale nazionale sull'organizzazione delle province, le
aree metropolitane e i liberi consorzi di comuni. Come detto si
dovrebbe dare efficacia e attuazione alle città metropolitane
istituite con la legge regionale n. 8 del 2014: saranno tre, Messina,
Catania e Palermo, il loro territorio coinciderà con quello
dell'attuale provincia. Conseguentemente dovrebbero prevedersi sei
liberi consorzi che coincidono con i territori delle province di
Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In sostanza, in questi siti, si
sostituirebbe la Provincia con il Libero Consorzio che
rappresenterebbe in questo caso la struttura di collegamento tra i
comuni e la nuova organizzazione del governo locale.
Si confermerebbe che per province e
consorzi gli organi eletti sarebbero regolati col sistema di secondo
grado. Tuttavia, resterebbe una porta aperta al dibattito politico,
che vede le opposizioni, in particolare Lista Musumeci e FI, ma anche
il M5S, chiedere a gran voce l'elezione diretta dei presidenti. Si
proporrebbe, infatti, che lo statuto della città metropolitana possa
prevedere l'elezione diretta del sindaco e del consiglio
metropolitano con il sistema elettorale determinato con mina
successiva legge regionale che poi sarebbe simile a quella vigente
per i comuni.
Sulle funzioni degli enti si
rimanderebbe l'attenzione alla riforma del titolo V della
Costituzione, mentre le funzioni svolte attualmente dalle Province
continuerebbero ad essere esercitate dalle rispettive città
metropolitane e dai consorzi e restano quelle individuate dall'art.
117 della costituzione.
Salvo il personale dipendente delle
disciolte Province: si prevedrebbe la disciplina di trasferimento di
azienda. In sostanza, il rapporto di lavoro resterebbe in essere e
proseguirebbe come una "cessione" con il passaggio da un ente
all'altro. Il nuovo ordinamento degli enti entrerebbe in vigore dal
1 gennaio 2015.
UNIVERSITA'
«Risparmieremo su tutto pure sulla
bolletta Enel»
Immordino: «Cercheremo di contenere
le spese energetiche»
Consorzio universitario di Agrigento,
pronti a risparmiare anche sull'energia elettrica. Se l'anno
accademico è iniziato nei giorni scorsi—e sarà presentato
ufficialmente a breve— e se la struttura organizzativa del Cupa sta
per subire alcuni cambiamenti, la "battaglia" da condurre per il
presidente Maria Immordino e sempre quella economica. Così, messo in
cassa alcuni mesi fa il contributo da parte della Regione e
recuperato tutto l'arretrato da parte del Comune di Agrigento, si
lavora per allargare la base dei soci e per ottimizzare fino
all'ultimo centesimo le risorse esistenti. Corna era stato già
tatto per il riscaldamento della struttura di via Quartararo, quando
il presidente diramò una circolare che invitava ad utilizzare il
meno possibile i caloriferi, a tenere chiuse le porte per
massimizzare l'effetto e a spegnerli al momento di lasciare le
aule, qualcosa di simile potrebbe arrivare a giorni anche rispetto al
sistema di illuminazione.
"E' il ragionamento del buon padre
di famiglia — spiega Immordino —che ha pochi soldi a disposizione
e deve spenderli nel modo migliore, ed è per questo che ove
possibile realizzeremo nuovi tagli. Sono comunque sempre ottimista
rispetto alla situazione del Cupa, perché ci sono alcuni piccoli
segnali positivi".
Il primo di questi "passi" è,
verosimilmente, il rientro dopo anni nell'Assemblea dei soci del
Comune di Licata e l'interlocuzione che, si dice, è in corso con
partner privati come un istituto di credito o Confindustria che
potrebbero essere intenzionati a dare un contributo come "soci
benemeriti" o, nel secondo caso, come parte dell'assemblea dei
soci. Fondi che, ci annunciano dal Cupa, serviranno unicamente per
creare borse di studio e agevolazioni per gli studenti meritevoli ma
meno abbienti.
Per alcuni che "entrano", altri
però vanno via, Come ad esempio la Camera di Commercio, che oggetto
di una riforma nazionale sarà costretta ad abbandonare consiglio di
amministrazione e assemblea. "Stiamo lavorando — dice Immordino —
per capire se ci sono spazi magari per continuare a mantenere un
contatto sfruttando la possibilità del socio benemerito".
Durante il consiglio di amministrazione
convocato per i prossimi giorni, comunque, sarà formalizzato
l'ingresso della Regione Sicilia. Non che l'Ente non fosse già
tra i contribuenti del Cupa. sia chiaro, ma in tutti questi anni non
aveva mai ritenuto di nominare un componente in seno al Cda, e la
scelta (il ruolo, va ricordato, è gratuito) è caduta adesso
sull'agrigentina Olimpia Campo.
"Finalmente — conclude Immordino
—dopo lettere, solleciti e interlocuzioni è avvenuta questa
nomina, e sono particolarmente contenta che si tratti di un dirigente
regionale agrigentino, che quindi conosce il territorio e sa
l'importanza che il Cupa ricopre in questa parte della Sicilia nel
garantire il diritto allo studio".
GIOACCHINO SCHICCHI
AL COMUNE
E' Liotta il segretario generale
Il Comune di Agrigento ha un nuovo
segretario generale. Dopo il trasferimento volontario da parte di
Sebastiano Piraino, che se n'è andato a Termini Imerese per
ricoprire lo stesso incarico, dal comune del Palermitano arriva
Raimondo Liotta.
Un cambio alla "pari", tra i due
Enti, del tutto casuale però, dato che la scelta del commissario
Luciana Giammanco è caduta sul dirigente perché è tra coloro che
hanno presentato la propria disponibilità al bando pubblicato il 19
settembre scorso da parte del Municipio.
Le prime indiscrezioni seguenti
l'annuncio del trasferimento richiesto da Piraino avevano in verità
indicato come probabile il nome di Giuseppe Scalisi, segretario
generale del libero consorzio di Trapani, con il quale aveva
collaborato Luciana Giammanco, ma questi non ha nemmeno presentato
richiesta di partecipazione alla graduatoria per l'individuazione
del nuovo segretario. Liotta, 52 anni, era a Termini Imerese dal
2012, ma aveva precedentemente prestato servizio presso i comuni di
Carini, Favignana, Castellammare del Golfo, Cefalù, San Cipirrello,
Bisacquino, Pollina, Santa Cristina Gela ed esercitato diversi ruoli
presso altri enti come l'Ipab "Ente di Santo Spirito" di
Palermo e presso il Consorzio legalità e sviluppo di Trapani.
GS.
Sicilia 24h
AGGIUDICATO APPALTO PER LA
MANUTENZIONE DI IMMOBILI DEL LIBERO CONSORZIO
Continua l'attività dell'Ufficio
Gare della Provincia di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale. La
Commissione di gara, presieduta dal Direttore del Settore Edilizia e
Gestione Patrimoniale ing. Gaetano Gucciardo, ha aggiudicato
l'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria di immobili di
proprietà dell'Ente. L'importo complessivo dell'appalto è di
€ 99.279,36, di cui € 37.884,54 a base d'asta, 26.887,84 per
oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e € 24.506,98 per il
costo del personale non soggetto a ribasso.
L'appalto è stato aggiudicato
provvisoriamente all'impresa "Bellavia geom. Alfonso", con sede
a Favara, che ha offerto il ribasso del 34,9101%. Seconda in
graduatoria è l'impresa CO.MAT. Soc. Coop. (ribasso del 34,9087%).
Con provvedimento successivo, e dopo le
opportune verifiche tecniche, si procederà all'aggiudicazione
definitiva dell'appalto, che consentirà di effettuare alcuni
lavori di manutenzione in strutture di proprietà del Libero
Consorzio Comunale.
Siciliainformazioni
Ddl precari, governo non c'è:
salta seduta Commissione Ars
Manca il Governo e la seduta della
commissione Lavoro dell'Assemblea regionale siciliana si risolve
con un nulla di fatto. All'ordine del giorno c'erano i due
disegni di legge che riguardano la definitiva stabilizzazione dei
circa 24 mila precari, i quali da oltre 25 anni lavorano nella
pubblica amministrazione. L'attività della Commissione è già
entrata nel merito dei due ddl, tanto che sono stati anche
presentanti alcuni emendamenti.
"Dispiace constatare che gli
assessori alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Patrizia
Valenti, e quello al Lavoro, Giuseppe Bruno, non erano presenti, non
vorrei pensare che intendono sfuggire al confronto - afferma il
vice presidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino, che è primo
firmatario dei due disegni di legge -. Le mie proposte hanno avuto il
benestare di eminenti avvocati giuslavoristi e giudici del lavoro.
Ritengo che la presenza del Governo sia indispensabile anche alla
luce delle ultime dichiarazioni del presidente Crocetta, il quale in
aula ha invitato le forze politiche a dialogare con il Governo per
mettere in moto il sistema delle riforme".
Nelle proposte di legge, a firma
Venturino, è previsto anche un albo per i precari e nel caso in cui
i posti previsti in organico siano già completi, la creazione di un
ruolo soprannumerario che permetta loro di proseguire il lavoro con
gli enti, con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato,
valorizzando l'esperienza professionale acquisita. Si tratta di
proposte che affrontano la questione per offrire "una soluzione
definitiva" al bacino dei precari della pubblica amministrazione e
quelli utilizzati in Attività socialmente utili, i cui contratti
scadranno nel dicembre 2014 e 2016, senza alcuna ulteriore
possibilità di proroga.
Livesicilia
GOVERNO IN BILICO
DAI TRINACRIA BOND AL CAOS DELLE
PROVINCE
DUE ANNI DI FLOP NELLA MOZIONE
ANTI-CROCETTA
di Accursio Sabella
Prende forma l'atto d'accusa delle
opposizioni al governatore. Verrà depositato ufficialmente nelle
prossime ore. Ma ecco i contenuti: dalla Formazione alla Sanità,
passando per il bluff delle Partecipate. E' iniziato il "mese
della sfiducia": centrodestra e grillini si preparano alla
mobilitazione.
PALERMO - Dai Trinacria bond alle
Province, passando per l'Ast volante e i continui rimpasti. Nella
mozione di sfiducia che il centrodestra sta mettendo a punto, sono
raccolti due anni di fallimenti, spot, bluff e imbarazzanti marce
indietro. E la mozione non è ancora del tutto definita. Nei prossimi
giorni i deputati potrebbero limare e aggiungere nuovi elementi. Il
capogruppo di Forza Italia Marco Falcone in particolare si sta
occupando della stesura. Poi si prevede anche un confronto col
Movimento cinque stelle, per decidere se presentare differenti
mozioni o prevederne una unitaria.
Siamo entrati, ufficialmente, nel "mese
della sfiducia", insomma. Sabato prossimo, a Enna, il segretario
regionale di Forza Italia Gibiino incontrerà gli altri leader del
centrodestra, da Toto Cordaro a Nello Musumeci, da Santi Formica ai
parlamentari ex Grande Sud, per mettere a punto le strategie che
porteranno al voto di questo atto d'accusa contro il governo e il
governatore. Mentre i deputati del Movimento cinque stelle hanno già
indicato il 26 ottobre prossimo come data buona per lo "sfiducia
day". La mozione insomma è quasi pronta. Ed è una carrellata di
fatti, strafalcioni, promesse non mantenute, piccoli e grandi
disastri.
Al governo, tanto per cominciare, il
centrodestra rimprovera chiari "segni di inadeguatezza e
approssimazione", oltre alla "contiguità poitico-amministrativa
con le esperienze dei precedenti governi". Ma si fa riferimento
anche agli "annunci roboanti, eclatanti. Spesso dettati da manie di
sterile grandezza". Tra questi, tre su tutti "che potrebbero
essere ricordati - fa cenno la mozione - anche con ilarità":
l'annuncio della trasformazione dell'Ast in una compagnia aerea,
l'emissione dei Trinacria Bond e la questione "teatrale" del Muos
di Niscemi.
Insomma, secondo il centrodestra
"l'azione del governo è stata sempre claudicante, incerta e
ondivaga". E ha immediatamente dato il via, con le dimissioni di
Zichichi e Battiato "ad una stagione mai chiusa, quella del
rimpasto, che ancora oggi tiene sulle corde l'attuale maggioranza in
perpetuo braccio di ferro col governo". Ma non solo. L'opposizione
contesta a Crocetta - qui il passaggio è anche un po' surreale -
di aver mantenuto, al contrario di quanto dichiarato, stretti legami
con le passate gestioni di governo. Il riferimento, probabilmente, va
alla seconda parte dell'esperienza Lombardo, quando i partiti del
centrodestra erano già stati estromessi dalla maggioranza in seguito
al ribaltone del Pd. "La tanto decantata rottura con le esperienze
delle passate gestioni - si legge - è stata anch'essa disattesa,
non a caso i due terzi dell'architrave della struttura crocettiana
è stata mutuata, pedissequamente, dalle precedenti esperienze
governative".
E i fallimenti del governo sarebbero
disseminati un po' ovunque, dal settore del sistema dei rifiuti,
"costringendo a un pernicioso e costante tatticismo del rinvio",
a quello idrico. Ma un capitolo a parte, nella mozione, riguarda
ovviamente il tema della Formazione professionale. Altro che
rivoluzione, secondo il centrodestra. Gli interventi nel settore
avrebbero provocato solo disastri, riassumibili nei numeri: "Ad
iniziare dagli 8 mila operatori del settore, di cui, da oltre un
anno, circa 2.500 sono licenziati, sospesi o in cassa integrazione.
Altri 1750, da 5 mesi, sono in attesa di una, ancorché aleatoria,
occupazione presso il Ciapi di Priolo, mentre quei pochi che oggi
lavorano registrano ritardi sull'erogazione dei propri stipendi
sino a 24 mesi. La cosa, però, che va evidenziata e censurata - si
legge sempre in una bozza della mozione - è la caduta della qualità
del servizio offerto, soprattutto riguardo al mondo dei ragazzi in
obbligo scolastico che sono, ancora, costretti ad attendere dal
settembre 2013 l'inizio, ad esempio, del terzo anno, quando nel
resto d'Italia la stessa attività corsuale si è già conclusa".
E ovviamente, in questo ambito, non può
mancare il riferimento al Piano giovani. Giovani che, per il
centrodestra, sono "stati vittime di un sistema di accreditamento
che ha negato la meritocrazia, privilegiando, invece, la velocità di
inserirsi nel sistema di selezione, tramite un click". Ma non solo.
I deputati attaccano anche sul tema degli affidamenti diretti agli
esterni per la cosiddetta "assistenza tecnica". "Oltre 11
milioni, in dispregio ai proclami dello stesso Governatore che aveva,
in più occasioni, escluso da parte della sua Amministrazione
affidamenti di servizi o forniture in assenza di una pubblica
evidenza".
Altra nota dolente, la Sanità. I
parlamentari attaccano sulla gestione delle nomine dei direttori
generali. Su due di queste, ricorda il centrodestra, "la Procura di
Catania ha persino aperto un fascicolo". Poi ecco spuntare il "caso
Humanitas: clamoroso esempio - si legge - di come potessero essere
aumentati i posti letto di una struttura privata all'insaputa
dell'Assessore alla Salute Lucia Borsellino".
Ma la mozione tocca davvero un'infinità
di argomenti, dalla crisi degli Enti locali, 15 dei quali, a causa
delle responsabilità del governo, sono già in uno stato di
dissesto, alla vicenda Partecipate. Riguardo a questa faccenda, i
deputati ricordano che "nessuna società è stata soppressa o messa
in liquidazione, anzi qualcuna è stata, persino, riportata in bonis
e, cosa ancora più scandalosa, che nell'ultima legge finanziaria,
solo grazie all'impegno dell'opposizione è stato sventato il
tentativo di eliminare il tetto degli stipendi per i presidenti di
alcune di esse".
Infine, solo in ordine di tempo, il
"caos Province". Prima, ricordano i parlamentari, "la
trasmissione di Giletti e l'annuncio della soppressione. Quindi una
legge per abrogarle, poi la seconda. Oggi siamo ancora al palo". E
ancora, ecco le critiche sul versante finanziario dove il governo,
che più volte ha subito le impugnative del Commissario dello Stato,
avrebbe dimostrato una "inadeguatezza imbarazzante", e sul
versante politico dove "i rapporti all'interno della
pseudo-maggioranza sembrano del tutto deteriorati, una frattura
insanabile che sta arrecando ulteriori danni alla Sicilia, rendendola
del tutto ingovernabile".
Da qui, insomma, parte la richiesta di
sfiduciare il presidente Crocetta, "constatato che il Presidente
non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni, anzi si fregia,
pavoneggiandosi pubblicamente, - si legge nella bozza di mozione -
della sua elezione a suffragio diretto, sostenendo di riscuotere
l'apprezzamento popolare e verificato il dissenso sempre crescente
nei confronti del Presidente della Regione, non ultimo l'indagine
che lo colloca al penultimo posto nella classifica dei presidenti di
regione, vista anche la disapprovazione unanime del mondo sindacale,
ma persino di Confindustria, da sempre tra gli sponsors ufficiali del
Governatore". Una mozione che vorrebbe interpretare le "grida
di disperazione, ma anche di speranza della maggioranza dei siciliani
che ci chiedono di porre fine, quanto prima, a questa nefanda
esperienza di governo". La mozione è quasi pronta. In tanti sono
pronti a votarla, anche tra gli esponenti della maggioranza. È
appena iniziato il "mese della sfiducia".