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Approvato il piano delle alienazioni
e delle valorizzazioni dei beni. Per i relitti prevista la vendita
Il Commissario Straordinario Benito
Infurnari ha approvato, su proposta del settore Edilizia e Gestione
Patrimoniale, il piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni
della Provincia non strumentali all'esercizio delle funzioni
istituzionali per l'anno 2014-2016. Il piano prevede la dismissione dei
seguenti immobili: lotto di terreno, adibito a villetta comunale,
sito nel comune di Castrofilippo, confinante con la proprietà del
Comune di Castrofilippo e proprietà private, dal valore di €
318.123,46; edificio ubicato nel comune di Comitini, confinante con
proprietà private del valore € 21.101,54; relitto stradale lungo
la SP. n° 38 tratto "Licata - c/da Cascino - Montesole -
S.S. 115″ al Km. 3+300 circa, nel Comune di Licata confinante
con il tratto di SP. n° 38 e con terreno distinto, prezzo stimato €.
4.775,00; relitto stradale lungo la ex SP. n° 17 tratto
"Raffadali - Santa Elisabetta al Km. 0+700″ confinante con il
tratto di SP. n° 17 sopra citato e con terreno privato, prezzo
stimato €. 3.000,00. Per i relitti stradali è prevista la vendita
mediante pubblico incanto. Il piano contiene anche i seguenti lotti
da destinare per operazioni di riqualificazione e recupero mediante
cessione in locazione o concessione, anche con mutamento di
destinazione d'uso: ex convento di Alessandria della Rocca,
confinante con proprietà della Curia stimato in € 504.057,96, da
valorizzare mediante cessione in locazione o concessione a medio -
lungo termine (non superiore a 50 anni) ex art. 3bis D.L. 351/01;
edificio ex preventorio antitubercolare nel comune di Santo Stefano
Quisquina, utilizzato in parte come sede del Liceo Scientifico M.T.
Calcutta, stimato €. 5,332706,61 da valorizzare mediante cessione
in locazione o concessione a medio - lungo termine (non superiore a
50 anni) ex art. 3bis D.L. 351/01. Il Piano approvato fa parte integrante
dei documenti allegati al bilancio di previsione 2014 deliberato dal
Commissario Straordinario.
Iniziati i lavori di bonifica sulla
SP n. 34
Il
Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente, diretto dall'Ing.
Bernardo Barone, ha iniziato i lavori di bonifica di due strade di
competenza della Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero
Consorzio Comunale. Attualmente è in corso la rimozione di un
notevole quantitativo di amianto (almeno sei "big bags" già
pronte per essere trasportate ai centri autorizzati di stoccaggio e
smaltimento di questo pericoloso materiale) sulla Strada Provinciale
n. 34 Bivio Tamburello-Bivona. Oltre all'amianto, sono stati
rimossi anche pneumatici dismessi e materiale ferroso di varia
origine, segnalati dal personale stradale del Libero Consorzio e
dagli agenti del Corpo Forestale Regionale. I
lavori, coordinati dal direttore di cantiere geom. Vincenzo Dainotto,
sono eseguiti dagli operai dell'impresa "Ecorecuperi" di San
Cataldo, aggiudicataria dell'appalto per la raccolta,
trasporto e conferimento in discarica (o presso le ditte autorizzate
al recupero) dei rifiuti. Dopo la SP n. 34 sarà la volta della SPC
(ex consortile) n. 36 Borgo Pasquale-Vallelunga. Direttore dei lavori
di queste operazioni è il Geom. Nando Parello, mentre il Dr.
Giovanni Bellavia e il Geom. Rosolino Chibbaro sono, rispettivamente,
il funzionario responsabile e il responsabile unico del procedimento.
Sicurezza pubblica, Brandara chiede
ai sindaci di formare i "Patti per la Sicurezza"
"Dinnanzi
al quotidiano aumento di furti, aggressioni e fenomeni di
danneggiamento , truffe ad anziani e fenomeni di danneggiamento, che
provocano una diffusa sensazione di insicurezza sociale
i
Comuni della Provincia si stringano intorno alla Prefettura e
approfittino dell'opportunità offerta dal Ministero dell'Interno
già da anni rispetto ai cosiddetti "Patti per la sicurezza"".E'
questa la proposta del presidente del Consorzio per la Legalità e lo
Sviluppo Mariagrazia Brandara la quale, rilevato l'aumento di casi
di reati contro la persona e il patrimonio riportati dalla stampa
locale lancia ai Comuni dell'agrigentino la "sfida" per la
creazione di strutture intermedie che possano riuscire a coordinare
gli interventi sui territori."Lo
strumento messo a disposizione dal Ministero mira alla possibilità,
ad esempio, di condurre azioni coordinate tra le forze di Polizia e
le Polizie Municipali - spiega - per l'attuazione di specifici
interventi che affrontino le criticità riscontrate dalla comunità,
rafforzando ovviamente la collaborazione istituzionale con la
Prefettura. Occuparsi di ordine pubblico, del resto, dovrebbe essere
normale per un sindaco, dato che la sicurezza urbana è una
componente essenziale della qualità della vita. Così, se la la
competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto
alla criminalità appartiene allo Stato, alle Amministrazioni Locali
spetta l'onere di porre le basi per quella che può essere definita
una 'sicurezza partecipata', che parta dalle istanze dei
cittadini e degli stranieri che vivono sui territori e adottando le
misure di prevenzione necessarie". Si
tratta, a ben vedere, di una razionalizzazione delle competenze già
esistenti, con la creazione di un comitato provinciale che
interloquisca con l'ufficio territoriale del Governo e avanzi le
proprie proposte. Tra queste la possibilità di impiegare
associazioni di volontariato nell'azione di presidio presso gli
istituti scolastici, ottimizzando così anche i compiti e le attività
proprie della Polizia Locale; la previsione della vigilanza di
esercizi pubblici e aree di pubblico utilizzo - soprattutto in aree
notturne - ad assicurare una perfetta integrazione tra le forze
organica di cui dispongono le Polizie locali con le forze dell'Ordine
nell'espletamento ad esempio dei servizi di sicurezza stradale,
garantendo la viabilità ordinaria e concorrendo a garantire i
servizi di quella straordinaria legati a manifestazioni od eventi.
"Ad
oggi - spiega Brandara in conclusione - solo in tre province in
Sicilia si è provveduto a realizzare dei Patti per la sicurezza, e
tra questi ovviamente non c'è Agrigento. Credo che sia una
opportunità perché i sindaci, primi tra i cittadini, possano
assumere su di sé il diritto-dovere di tentare di migliorare le
condizioni di vita delle persone che si amministra passando per città
più sicure, in cui nessuno venga tenuto ai margini e dove al
contempo nessuno debba poter parlare la lingua della violenza. Un
esperimento in tal senso, tra l'altro - prosegue - lo avevo già
portato avanti durante la mia esperienza da sindaco di Naro nel 2008.
Allora si trattava di un Osservatorio cittadino delle Istituzioni in
rete finalizzato nello specifico
a pianificare ed attuare iniziative locali per la sicurezza
delle famiglie, per la diffusione della cultura della legalità e per
la prevenzione dei fenomeni di devianza sociale".
LA SICILIA
TRASFERMENTI DI RISORSE
DECRETATI IERI DA CROCETTA E DALL'ASSESSORE VALENTI
Pronti i fondi per i
Comuni, acconti del 60%
PALERMO. Il presidente
della Regione Rosario Crocetta e l'assessore alle Autonomie locali
Patrizia Valenti hanno decretato i trasferimenti di risorse agli Enti
locali a cominciare dal pagamento del terzo acconto sulla annualità
2014, «al fine - si legge nel comunicato congiunto - di sostenere i
Comuni e fornire immediato sollievo gestionale». L'ammontare
dell'acconto è pari al 60% della terza trimestralità concessa sul
Fondo Autonornie Locali 2013. Al fine di accelerare l'esito del
procedimento, il dipartimento procederà al pagamento nelle prossime
ore. Intanto, sul piano
squisitamente politico, ormai non ci sono dubbi. La mozione di
sfiducia al governatore Crocetta sarà presentata entro il 22
ottobre. Questo è l'accordo raggiunto dalla coalizione di
centrodestra. Ma è chiaro che ci sarà la sfiducia anche dei
pentastellati. E, al di là, delle motivazioni, che potrebbero essere
differenti, i «sì» e i «no» si sommano. Il punto è un altro: le
opposizioni seppurvariopinte hanno i numeri per raggiungere quota 46?
No. La sfiducia potrà passare col voto aggiuntivo di settori della
maggioranza. Questo avverrà? Forse l'interrogativo è pleonastico:
sarà difficile che i malpancisti della coalizione di governo dicano
«sì» alla sfiducia che, peraltro, si vota per appello nominale,
quindi palese. Il vero significato
politico della sfiducia, con realismo, lo definisce Nello Musumeci,
leader della coalizione di centrodestra: «Con la mozione di sfiducia
metteremo allo scoperto quei depurati di centrosinistra che criticano
Crocetta di giorno e vanno poi a trattare di notte. C'è chi fa
l'anticrocettiano solo davanti alle telecamere o in tribuna e poi
tratta con il governatore per ottenere posti di governo e di
sottogoverno. Siamo stati eletti per interpretare gli interessi
legittimi della gente. Questa è l'occasione buona affinché la
politica dia un segno di credibilità, anche se questo può
significare per me e i colleghi deputati lasciare l'Ars con tre
annidi anticipo. L'importante è porre fine a questa condizione di
stallo in cui vive la gente). Sebbene diversificata
nella forma e nella conclusione, la sostanza della dichiarazione del
capogruppo del Ncd Nino D'Asero non cambia: «La mozione di
sfiducia al governatore Crocetta sia un momento di verifica reale e
non una procedura formale. Da questo governo nessuna risposta è
arrivata ai tanti problemi dell'isola e le emergenze continuano ad
aumentare, il cambio di rotta che da tempo sollecitiamo non c'è
stato, per questo, assieme agli altri partiti d'opposizione,
riteniamo che sia arrivato il momento di andare al voto». E fin
troppo chiaro che al voto ci si va se una parte della maggioranza
vota la sfiducia. Ma è evidente che la mozione di sfiducia oltre che
mettere alla prova almeno la metà del Pd aIl'Ars e lo stesso Pd in
quanto partito, servirà a fare il punto sullo stato di salute del
governo. Peraltro, la sfiducia si
voterà dopo che l'Ars si sarà pronunciata su due momenti
fondamentali, almeno in questo periodo: prima il voto sulle mozioni
di censura nei confronti degli assessori Nelli Scilabra e Linda
Vancheri, previsto per la prossima settimana; dopo il dibattito con
voto d'Aula sul recepimento della Delirio relativa alle città
metropolitane e liberi consorzi. L'uno e l'altro sono vere e
proprie bombe d'acqua che si abbattono nei palazzi dirimpettai
della Regione. Il conflitto tra il presidente deil'Ars Giovanni
Ardizzone e il governatore Crocetta ha un chiaro significato
politico. Il primo ha dalla sua l'adesione di tutti i gruppi
parlamentari favorevoli alla Delrio; il secondo con la difesa della
sua riforma appare isolato. Il momento, come si vede,
è difficile e mentre la politica litiga, non si va alla soluzione
dei problemi anche se essa è possibile solo se libera da partito
preso. Ancora una volta la «formazione»: gli sportellisti della
formazione, per i quali Marco Falcone suggerisce una ricetta:
«Riteniamo che si possa dare risposta al disagio di questi 1.753
lavoratori usando le risorse residue del programma operativo Fesr
2007-2013, per il rafforzamento amministrativo, comunemente detto di
assistenza tecnica, per circa 70 milioni. La misura che proponiamo al
governo regionale è assolutamente attuabile e in tempi brevi».
Riforma Pa, critica la
Corte dei conti
Dirigenti, ecco i
superstipendi 2012
ROMA. Il ddl sulla
Pubblica amministrazione, messo a è punto dal ministro Marianna
Madia, è "coraggioso e ambizioso», ma "va meglio calibrato'.
Altrimenti, secondo il presidente della Corte dei conti, Raffaele
Squitieri, c'è il rischio che in alcuni casi gli effetti siano
opposti a quelli di razionalizzazione dei costi e meritocrazia
enunciati dai governo. Tra i punti critici
evidenziati durante l'audizione in commissione Affari
costituzionali dei Senato, Squitieri ha citato "la genericità di
alcune deleghe" come quelle sulla dirigenza pubblica e le società
partecipate. Sul primo fronte, la riforma "aumenta i margini di
discrezionalità per 11 conferimento degli incarichi, con un insieme
di elementi che potrebbero sacrifica- re l'autonomia dei
dirigenti". In particolare, sotto la lente ci sono l'abolizione
della distinzione di fasce dirigenziali, la breve durata degli
incarichi attribuiti, e "il rischio che il mancato conferimento di
una funzione possa provocare la decadenza del rapporto di lavoro".
L'invadenza della politica, insomma, resta contro- versa. Perché
il ddl "aumenta la discrezionalità nel conferimento degli
incarichi", solo in parte "temperata dalla previsione dì
requisiti legati alla particolare complessità degli uffici, e al
grado di responsabilità che i dirigenti sono chiamati ad assumere". Con l'abolizione delle
fasce, inoltre, secondo Squitieri la previsione di un unica qualifica
dirigenziale con trattamento economico superiore a quello attualmente
previsto per la seconda fascia, "non potrà che generare maggiori
costi a regime", man mano che entreranno assunti con i nuovi
concorsi. invece di ridurre le spese pubbliche, insomma, si rischia
di aumentarle.Ci sono poi altre
"perplessità" sul piano economico. La riforma, infatti, indica
che la retribuzione di risultato (il bonus legato agli obiettivi
raggiunti, in altre parole) debba essere "non superiore al 15% del
totale degli emolumenti. Attualmente, invece, 11 bonus rappresenta il
30% del totale, Quindi, "il criterio appare in controtendenza
rispetto alla più volte enunciata necessità di correlare una parte
congrua del trattamento economico al raggiungimento di obiettivi
prefissati". La Corte dei conti per
altri versi fornisce i dati del 2012, gli ultimi disponibili, sui
compensi annui degli alti dirigenti di Stato, che viaggiano tra i 150
mila e i 220 mila euro lordi fra parte fissa (stipendio tabella- re)
e trattamento variabile (riconoscimento di risultato e voci
accessorie). Per le entità svettano le agenzie fiscali (entrate,
demanio e dogane) e gli enti pubblici non economici (dall'Inps
all'Aci). Le buste paga degli enti di ricerca (dal Cnr all'istituto
nazionale di Geofisica) sono invece le più leggere, comunque
superiori ai l5O mila euro.
EX PROVINCIA
OPERAZIONE CONCLUSA DAL COMMISSARIO
E' stato approvato il
piano delle alienazioni
Il Commissario
Straordinario dell'ex Provincia regionale di Agrigento Benito
Infurnari ha approvato, su proposta del settore Edilizia e Gestione
Patrimoniale, il piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni
della Provincia non strumentali all'esercizio delle funzioni
istituzionali per l'anno 2014-2016. Lo strumento prevede la
dismissione dei seguenti immobili: lotto di terreno, adibito a
villetta comunale, sito nel comune di Castrofilippo, confinante con
la proprietà del Comune di Castrofilippo e proprietà private, dal
valore di 318.123,46 euro; edificio ubicato nel comune di Comitini,
confinante con proprietà private del valore i21,101,54; relitto
stradale lungo la SP. n" 38 tratto «Licata - e/da Cascino -
Montesole — S. S. 115» al 1Km. 3+300 circa, nel Comune di Licata
confinante con il tratto di SP. n 38 e con terreno distinto, prezzo
stimato 4.775,00 euro: relitto stradale lungo la ex SP. n° 17 tratto
«Raffadali - Santa Elisabetta al 1Km, 0+700» confinante con il
tratto di SP. n° 17 sopra citato e con terreno privato, prezzo
stimato 3.000,00 euro.Per i relitti stradali è
prevista la vendita mediante pubblico incanto. Il piano contiene anche i
seguenti lotti da destinare per operazioni di riqualificazione e
recupero mediante cessione in locazione o concessione, anche con
mutamento di destinazione d'uso: ex convento di Alessandria della
Rocca, confinante con proprietà della Curia stimato in 504.057,96
euro, da valorizzare mediante cessione in locazione o concessione a
medio - lungo termine (non superiore a 50 anni) ex art. 3bis D. L.
351/01: edificio ex preventorio antitubercolare nel comune di Santo
Stefano Quisquina, utilizzato in parte come sede del Liceo
Scientifico M. T. Calcutta, stimato 5,332706,61 euro da valorizzare
mediante cessione in locazione o concessione a medio - lungo termine
(non superiore a 50 anni) ex art. 3bis D. L. 351 /01.
Amianto ed altri
materiali rimossi nei pressi di Bivona
Il Gruppo Tutela
Ambientale del Settore Ambiente diretto dall'lng. Bernardo Barone,
ha iniziato i lavori di bonifica di due strade di competenza della
Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale,
Attualmente è in corso la rimozione di un notevole quantitativo di
amianto (almeno sei "big bags" già pronte per essere trasportate
ai centri autorizzati stoccaggio e smaltimento di questo pericoloso
materiale) sulla Strada Provinciale n 34 Bivio Tamburello Bivona.
Oltre all'amianto, sono stati rimossi anche pneumatici dismessi e
materiale ferroso di varia origine, segnalati dal personale stradale
del Libero Consorzio e dagli agenti del Corpo Forestale Regionale che
svolgono il proprio servizio in quelle zone. i lavori, coordinati dal
direttore di cantiere georn. Vincenzo Dainotto, sono eseguiti dagli
operai dell'impresa "Ecorecuperi" di San Cataldo,
aggiudicataria dell'appalto perla raccolta, trasporto e
conferimento in discarica (o presso le ditte autorizzate al recupero)
dei rifiuti. Dopo la SP n. 3 sarà la volta della SPC (cx consortile)
n. 36 Borgo Pasquale-Vallelunga. Direttore dei lavori di
queste operazioni è Nando Parello, mentre Giovanni Bellavia e
Rosolino Chibbaro sono, rispettivamente, il funzionario responsabile
e il responsabile unico del procedimento.
GIORNALE DI SICILIA
STATISTICA. Ne mese di
luglio si è registrata la terza flessione consecutiva. Positivo il
dato dei primi sette mesi
Nemmeno l'estate ferma
il trend negativo di presenze turistiche nell'Agrigentino.
Nonostante il saldo turistico dell'anno in corso sia ancora
positivo, anche nell'ultima rilevazione, quella del mese di luglio,
si è registrata la terza flessione consecutiva. Una leggera
flessione delle presenze nelle strutture turistico - ricettive con un
—4,09%. Rimane positivo invece il saldo dei primi sette mesi del
settore. In provincia di Agrigento, infatti, rispetto allo stesso
periodo del 2013, da gennaio a Luglio le presenze turistiche, 651.014
contro 645.570 in tutta la provincia, sono aumentate, sia pure
lievemente, dello 0,84 %. Si interrompe anche il trend positivo delle
presenze relativo ai turisti italiani che subiscono una flessione dcl
4,42%. Per gli stranieri il calo è del 3,62%. I dati sono elaborati
dall'osservatorio turistico del settore Attività economiche e
produttive" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Complessivamente da gennaio a luglio, gli arrivi nelle strutture
turistiche e ricettive, registrano un aumento dello 0,27% rispetto
allo stesso periodo del 2013. A luglio si è, invece, registrata una
flessione degli arrivi dell'i 09%, sempre rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno. Nel mese di luglio rispetto allo stesso periodo del
2013, gli arrivi nelle strutture turistiche degli italiani sono quasi
invariati — 0,16% mentre per gli stranieri il saldo negativo è del
2,12%, mentre il calo maggiore delle presenze complessive attesta un
soggiorno dei turisti più breve nella nostra provincia rispetto allo
scorso anno. Da gennaio a Luglio il dato positivo dei turisti
italiani si riferisce sia rispetto al numero di arrivi con un saldo
positivo del 6,29 % che nei giorni complessivi del soggiorno
(presenze) con un più 6,57%. Per gli stranie ri, nei primi sette mesi,
invece la situazione è negativa rispetto allo scorso anno con un
calo delle presenze del 5,11%. Intanto sale a quota 18.628 posti
letti la capacità ricettiva dell'Agrigentino. Sono 33 in più
rispetto all'ultima rilevazione, ed è stato possibile raggiungere
questo numero grazie alle nuove classificazioni di strutture operate
dal settore "Promozione turistica ed attività economiche e
produttive", nel mese di settembre. I dati sommo disponibili
on-line, nel sito del Libero Consorzio provincia.agrigento.it nel
portale del turismo. ('PAPI)
Livesicilia.it
Crocetta
li ha cacciati, ora l'assessorato è vuoto. Il fallimento delle
rotazioni nella Formazione
Di Accursio Sabella
PALERMO
- E adesso il governo si accorge che all'assessorato della Formazione
il personale non basta.
Adesso, solo adesso si accorge che la maxirotazione vouta dal
presidente della Regione Crocetta pochi mesi dopo il proprio
insediamento ha portato più problemi che benefici. Anzi, per usare
le parole del neo dirigente generale Gianni Silvia, quel
megatrasferimento ha provocato "un danno sul buon andamento
dell'azione amministrativa".
E
dire che quella maxirotazione era stata indicata come uno dei primi
effetti della rivoluzione. Del
cambiamento. Della rottura. Via i funzionari che fino ad allora
avevano gestito le pratiche di quel settore. E con essi, in qualche
caso, nell'idea del governo, via anche un po' di conflitti di
interesse e posizioni ambigue. Già. Peccato però che dopo la
deportazione dei dipendenti, non sia arrivato nessuno al loro posto.
Lasciando il dipartimento sottodimensionato, indebolito. E lo sanno
bene i tanti lavoratori che a più riprese hanno chiesto notizie
sugli stipendi arretrati. Stipendi che non arrivavano anche, stando
alle giustificazioni provenienti dal dipartimento, per "carenza di
personale".
Era
il gennaio del 2013, quando alla Regione si avvertì il primo vero
"terremoto".
Il presidente Crocetta con l'assessore Scilabra decidono di
trasferire il personale dell'assessorato alla Formazione (una
sessantina di persone) ad altri dipartimenti. Il provvedimento arriva
dopo le denunce del governatore e dell'assessore sulla gestione dei
fondi della Regione, finiti in conti personali di alcuni dipendenti.
Le inchieste coinvolgono anche alcuni enti di formazione che
avrebbero utilizzato risorse destinate a pagare i corsisti per altri
scopi. "Con questo provvedimento - commentava allora Crocetta
- si mette fine ad una gestione consolidata, nel settore formazione
che ha coinvolto l'assessorato, in questi anni, in una serie infinita
di scandali". Sarà. Di certo c'è che con quel provvedimento il
presidente della Regione ha praticamente immobilizzato un
dipartimento impegnato in tante operazione delicatissime. Oltre a
quelle riguardanti i rendiconti sui Fondi europei anche quelle
relative all'emissione dei mandati di pagamento nei confronti dei
lavoratori.
Ovviamente
non è la rotazione in sé a creare il danno.
Quanto il fatto che a quella rotazione non sia seguita alcuna
sostituzione del personale. Quei posti, insomma, sono rimasti vuoti.
E incassato il plauso (anche il nostro, in quei giorni) per un
provvedimento che appariva utile, il governatore non ha, come dire,
completato l'opera. E ha finito per lasciare gli uffici sguarniti.
A
dirlo, adesso, è, paradosso nel paradosso, lo stesso Crocetta. Con
una delibera di giunta che porta la sua firma e che potrebbe persino
suonare come un mea culpa. Una delibera che si fonda anche sui primi
atti del nuovo dirigente generale Gianni Silvia. Che ammette: qua
siamo davvero in pochi. "Lo scrivente - fa sapere Silvia
all'assessore Scilabra con una nota del 16 settembre scorso - ha
operato una ricognizione della dotazione di personale dell'intero
dipartimento. All'esito della stessa, è emerso che a far data dal
primo gennaio 2013 lo scrivente dipartimento ha visto ridotte in modo
significativo le unità di personale allo stesso assegnate".
Nel
gennaio del 2013, era già in carica, da qualche mese, il governo
Crocetta. È
lui a volere quelle rotazioni. "In particolare - prosegue Silvia
- sono venute meno 94 unità di personale, trasferite presso altro
ramo dell'Amministrazione, senza che al contempo si sia provveduto a
reintegrare la struttura delle qualifiche venute meno per effetto di
detti trasferimenti". Il passaggio, ovviamente, tira in causa più
o meno implicitamente, l'ex dirigente generale Corsello che non
avrebbe "rimpiazzato" i funzionari trasferiti dal presidente.
Ma
quelle rotazioni hanno danneggiato l'assessorato. E
Silvia non gira troppo attorno alla questione: "Il maggior danno
sul buon andamento dell'azione amministrativa è stato determinato
dalla perdita di figure di alto profilo". Questo passaggio nella
lettera di Silvia, si tinge un po' di giallo. Nella delibera di
giunta che si basa anche su questo documento, le parole del dirigente
vengono meglio specificate. "La frase - si legge nella delibera -
è da intendersi 'la maggiore difficoltà di perseguire il buon
andamento dell'azione amministrativa". Si sa, parlare di "danno"
quando si ha a che fare con l'Erario non è mai troppo
conveniente.
Ma
la "carenza organica" dovuta ai trasferimenti,
prosegue Silvia, "ha comportato numerose segnalazioni da parte dei
vari dirigenti di servizio di questo dipartimento, i quali hanno
lamentato l'impossibilità, in più occasioni, di raggiungere gli
obiettivi specifici della struttura intermedia ai medesimi
assegnata". Inutili gli atti di interpello in passato emanati
dall'amministrazione. La scelta delle rotazioni ha finito per
rappresentare un autogol. Nessun funzionario ha risposto alla
chiamata dell'assessorato. "Appare di tutta evidenza - scrive
Silvia - come il personale incardinato presso questa struttura
dipartimentale sia fortemente sottodimensionato". Da qui, la
richiesta, contenuta nella delibera di giunta del 7 ottobre scorso,
al dirigente generale della Funzione pubblica Luciana Giammanco di
"porre in essere le iniziative ritenute utili, nel rispetto delle
disposizioni contrattuali, al fine di individuare le risorse umane
per far fronte alle esigenze lavorative del dipartimento". La
dirigente, insomma, provi a mettere una pezza sui danni (già, i
danni) creati dalle "rivoluzionarie" rotazioni del presidente
Crocetta.
Televideoagrigento.it
Approda
alla Camera dei deputati e all'Ars l'inchiesta giudiziaria sulle
false invalidità civili legate alla legge 104.
Presentate due
interrogazioni a firma Movimento cinque stelle.
Effetto
boomerang dell'inchiesta-scandalo 104 ad Agrigento. Approda alla
Camera e all'Ars la vicenda con una doppia interrogazione a firma
del Movimento cinque stelle. A Montecitorio l'atto ispettivo porta
la firma della deputata Giulia Di Vita che chiede ai ministri del
Lavoro, Giuliano Poletti e alla Salute, Beatrice Lorenzin, di
indicare con esattezza il numero dei controlli relativi al piano di
verifiche straordinarie Inps sui cosi detti "falsi invalidi", il
numero delle revoche dei benefici ed una stima del danno erariale
provocato dal fenomeno. Ed il deputato regionale pentastellato,
Matteo Mangiacavallo, chiede al governo regionale controlli a tappeto
in tutte le Asp della Sicilia per scongiurare eventuali ulteriori
abusi dei benefici nati per tutelare ed assistere i veri soggetti
svantaggiati. Intanto l'inchiesta "la carica delle 104",
condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura di Agrigento, approda
al Tribunale del riesame di Palermo. Tutte le udienze per gli
indagati finiti in carcere saranno celebrate tra oggi e domani. In
stato d'arresto, lo ricordiamo sono 12 persone, più 5 obblighi di
presentazione oltre alla denuncia di un centinaio di persone. E non
si esclude che il bilancio dell'operazione possa aggravarsi. Gli
agenti della Digos hanno prelevato altri incartamenti, adesso al
vaglio degli inquirenti, dall'Ufficio Scolastico provinciale di
viale della Vittoria relativi ai movimenti del personale in servizio
nelle scuole che usufruisce della famigerata 104. E questo sulla base
di un protocollo di legalità che l'ufficio scolastico, allora
Provveditorato agli Studi, siglò nel 2007 con la Prefettura. Intanto
all'Asp di Agrigento parte la rivoluzione delle commissioni di
invalidità. Ad annunciarla è il direttore generale, Salvatore
Ficarra. Il bando per partecipare è già uscito, si tratta di 18
commissioni mediche che rimarranno in carica per tre anni con la
possibilità dell'azienda di attivare la rotazione delle
commissioni o dei membri ogni 18 mesi. Sarà obbligo per ogni membro
avvertire i colleghi, allontanarsi e mettere a verbale che la
commissione sta visitando un proprio assistito, coniuge o parente.
Non potrà far parte delle commissioni chi ricopre cariche pubbliche
elettive o per nomina.