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/ Rassegna stampa » 2014 » Ottobre » 13 » rassegna stampa dell'11 - 12 e 13 ottobre 2014

rassegna stampa dell'11 - 12 e 13 ottobre 2014

11 ottobre - sabato

GIORNALE DI SICILIA

EX PROVINCIA E VIABILITA'
Si riorganizza il settore
Disposta una nuova organizzazione del settore "Infrastrutture stradali" della Provincia, oggi Libero Consorzio comunale di Agrigento. Il direttore del settore, Bernardo Barone, assegnando il personale e i mezzi ai vari gruppi per rendere più efficace le azioni di monitoraggio e manutenzione della complessa rete strale di competenza del Libero consorzio. Con una precedente disposizione erano stati definiti i tre gruppi di riferimento della Viabilità provinciale e nominati i funzionari tecnici responsabili Michelangelo Di Carlo (gruppo 10,viabilità sezione est), Alfonso Giulio (gruppo 11, viabilità sezione centro-nord) e ing. Filippo Napoli (gruppo 12, viabilità sezione ovest). Il gruppo 3 invece ha assunto la nuova denominazione di Gruppo "segnaletica e logistica". Il recente provvedimento integra le competenze, gli obiettivi e le risorse umane assegnate ai vari gruppi, disponendo anche assegnazione dei mezzi in dotazione al Settore e il personale. Al fine di migliorare e rendere più efficienti e produttivi i servizi, è stata effettuata anche una rotazione del personale tecnico e stradale. (PAPI)

AMBIENTE Nel corso dell'incontro il presidente del Cappelli di paglia Siragusa ha esposto le ragioni del "no"
Trivellazioni a mare, ieri la conferenza stampa

"Trivellazioni petrolifere? No grazie!". E' stato questo il tema della conferenza stampa tenuta nella sede del Club Cappelli di Paglia in vista del convegno confermato per questo pomeriggio alle 17 nella sala consiliare "Leonardo Frenna" del Municipio di Ribera. A tenere la conferenza stampa, che ha visto anche la presenza della biologa marina riberese Anna Ruvolo, è stato il presidente del club, il geologo Emanuele Siragusa, il quale ha esposto i pencoli derivanti nello spazio marino antistante la costa che va da Siracusa fino a Trapani dalla eventuale collocazione di piattaforme marine per i estrazione del petrolio Siragusa ha sottolineato il fatto che in particolare nel tratto di mare che va da Agrigento a Siculiana e da Ribera a Sciacca ci sono degli insediamenti vulcanici e
questo farebbe aumentare notevolmente oltre ai rischi di inquinamento del mare segnalati in particolare dalla biologa marina Anna Ruvolo anche quelli legati a possibili sommovvimenti del terreno sul quale sorgono. Nel corso della conferenza stampa alla luce del fatto che i fautori di questo tipo di interventi portano argomenti che si fondano sul miglioramento delle prospettive economiche per l'isola e stato ribadito il concetto che i danni potenziali per l'ambiente, ma anche per le popolazioni che sono legati a questo tipo di insediamenti sono altrettanto da considerare come un deterrente valido per opporsi alla realizzazione delle piattaforme Auspicato in questa materia l'intervento delle forze politiche soprattutto a livello nazionale dato che la materia delle autorizzazioni per questo tipo di insediamenti e di competenza statale. (TC)

LICATA
INIZIATIVA DI GREENPEACE ITALIA. Sulla nave Rainbow Warrior,approdata ieri al porto, ben 20 città siciliane hanno ribadito il loro no al progetto Offshore Ibleo
Trivelle, c'è il coordinamento dei Comuni

Monti: il decreto "Sblocca Italia" indebolisce le valutazione di impatto ambientale. Cartabellotta: difendiamo il nostro mare
E' arrivata dalla Grecia la nave di Greenpeace approdata ieri a Licata con a bordo gli ambientalisti che si oppongono all'Offshore Ibleo. Greenpeace ha accolto sulla Rainbow Warrior gli amministratori dei Comuni siciliani che, insieme agli ambientalisti, hanno presentato ricorso al Tar contro il Via che il Ministero dell'Ambiente ha concesso al progetto. La campagna di Greenpeace si chiama "Non è un paese per Fossili", ed è stata Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia, ad annunciare l'iniziativa, "Non potevamo ammainare le bandiere — dice Giorgia Monti — proprio ora che si va preparando il peggior attacco mai concepito ai danni del nostro mare. Il decreto "Sblocca Italia" indebolisce le valutazioni di impatto ambientale ed emargina i governi locali, che avranno ben poca voce in capitolo rispetto a progetti che impatteranno pesantemente sui loro territori. Alle "trivelle facili" di Renzi diciamo no. Non passeranno". Dario Cartabellotta, che oltre ad essere il commissario straordinario del Comune di Licata è anche il dirigente regionale della Pesca, conosce a fondo la questione e non ha avuto peli sulla lingua nell'affermare che "la presenza delle trivelle finirebbe per distruggere la "nursery" che il mediterraneo rappresenta per tante specie di pesci, come gamberi e triglie per citarne alcuni. Pensate che Io spazio interessato dalle operazioni occuperebbe una superficie di 2.190 chilometri quadrati. Inoltre leggo che nella zona non ci sono rischi sismici, è vero il contrario. Non è possibile pensare che il mondo del petrolio sia più importante di quello della pesca". Per Paolo Menta, vice presidente di Anci Sicilia, "le città siciliane sono qui a fare fronte comune ed è doveroso da parte nostra coordinare questo sforzo". All'iniziativa erano presenti ben otto amministrazioni Comunali, mentre altri 12 hanno garantito il loro sostegno. C'erano il commissario straordinario del Comune di Licata ed il presidente del consiglio comunale, rispettivamente Dario Cartabellotta e Saverio Platamone, gli assessori all'Unesco di Noto e Scicli, Cettina Raudino e Giampaolo Schillaci, il vice presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, il vice sindaco ed il capogruppo del Pd di intera, Giovanna Donzella e Gino Vassallo, il sindaco di Santa Croce Camerina, Francesca Iurato, l'assessore di Menfi Rossella Sansone, Mario Di Giovanna dell'associazione "Stop alla piattaforma". Il no alle trivelle è stato ribadito nel pomeriggio in occasione del consiglio comunale aperto al teatro "Re Grillo". Delusione per le scolaresche che, ieri mattina, non hanno potuto salire sulla Rainbow Warrior, ma Greenpeace era stata chiara: visite sabato e domenica. "Non ce la prendiamo con gli ambientalisti - ha detto l'insegnante Enrico Bona -, ma con il Comune. Perchè ci hanno invitato a portare i ragazzi al porto se il venerdì le visite alla nave non erano previste?". (AAU)

LA SICILIA

ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI Partecipata assemblea con docenti universitari -
Piano paesaggistico da correggere con la concertazione

Il piano paesaggistico agrigentino è da correggere, subito, e a condizione che si tenga conto di una reale concertazione con tutti gli enti e le organizzazioni delle professioni presenti sul territorio della provincia. Bisogna correggere i tanti errori, già individuati, che il piano presenta nel rispetto delle esigenze della tutela e finalità di sviluppo territoriale sostenibile in sintonia con quanto riportato nel codice dei beni culturali e ambientali. Questo in linea di massima quanto è venuto fuori dalle diverse proposte che so no state avanzate e discusse durante l'affollato convegno provinciale che si è svolto ieri pomeriggio all'Hotel Dioscuri di San Leone e che è stato promosso da tutte le organizzazioni degli Ordini e dei Collegi di agronomi, architetti, geologi, geometri, periti agrari e agrotecnici e Ingegneri della provincia di Agrigento.
Le relazioni sullo scottante argomento del piano paesaggistico, la cui discussione si trascina ormai da mesi, con incontri e riunioni anche a Palermo presso la Regione Siciliana, sono state tenute dai docenti dell'università di Palermo, i professori Ferdinando Trapani e Giuseppe Trombino, i quali si sono occupati rispettivamente del territorio in transizione, dal disastro alla proposta, e del paesaggio contro l'urbanistica e hanno trovato la piena condivisione dei professionisti agrigentini.
I lavori del convegno hanno fatto registrai-e gli interventi degli onorevoli Moscatt e Di Mauro e Panepinto in rappresentanza dei rispettivi governi, Giuseppe Mazzotta a nome del presidente provinciale Capraro del Wwf, Mimmo Fontana di Legambiente e tutti i rappresentanti degli Ordini e dei collegi delle professioni dell'area tecnica. I responsabili degli Ordini e dei Collegi hanno sottolineato ancora una volta che nel piano paesaggistico provinciale, già redatto e contro il quale già vi sono diversi i corsi da parte delle amministrazioni locali come quelle di Menfi che ha ottenuto la sospensiva e di Ribera che ha nominato un legale per presentare un ricorso contro il decreto Atta, vi sono prescrizioni in contrasto con l'articolo 143 del O. Lgs i 42/2004 che prevede la tutela e le finalità di sviluppo territoriale sostenibile che non sono ad oggi interessate da specifici procedimenti e che invece risultato disciplinate dal piano paesaggistico con delle norme di attuazione che lasciano ampi spazi alla arbitrarietà interpretativa. E' stato auspicato che si debba cercare subito un percorso di confronto con i vari operatori (amministrazioni comunali, soprintendenza bb. cc. aa. e portatori di interessi) che consenta la rettifica del piano paesaggistico, con il fine di evitare di ottenere un provvedimento regionale che, pur salvaguardando il territorio, lo mortifica e lo inviluppa nei suoi aspetti di sviluppo economico sostenibile. Il prossimo passo richiesto da Ordini e Collegi è la concertazione con le istituzioni, i professionisti e gli enti presenti sul territorio.
ENZO MINIO

Disbrigo pratiche a domicilio
L'Aci-Pra attiva uno sportello
Pratiche automobilistiche sbrigate a domicilio. L'iniziativa è dell'Aci-Pra che ha reso noto di avere attivato un apposito servizio, per cui i cittadini impossibilitati a recarsi presso gli sportelli dell'Unità Territoriale Ad di Agrigento possono richiedere direttamente, o tramite un'associazione di rappresentanza, l'espletamento di pratiche automobilistiche presso la propria residenza o presso la struttura che li accoglie (ospedale, casa di cura, ecc.) senza alcuna spesa aggiuntiva rispetto alle tariffe previste per quei servizi.
L'espletamento a domicilio è finalizzato all'effettuazione di alcune pratiche automobilistiche, quali: trasferimenti di proprietà, accettazioni di eredità, perdite di possesso, duplicati, I Servizi a domicilio sono rivolti - dietro idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti per usufruirne - alle persone con disabilità o persone affette da patologie che impediscono o rendono difficoltoso lo spostamento dal proprio domicilio.
A seconda della patologia, la documentazione da esibite potrà essere costituita, alternativamente, dalla fotocopia del certificato di riconoscimento dell'invalidità, dal documento dal quale si evince che la persona percepisce l'indennità di accompagnamento, dal certificato del medico durante attestante lo stato di inabilità che impedisce l'allontanamento dal domicilio.

SiciliaLive

ARDIZZONE: "ARS, SUBITO RISPOSTE DDL PROVINCE IN CAPIGRUPPO"
"Dobbiamo avere la capacità di accelerare i tempi. Chi dice no alla Delrio o chi dice che è un recepimento automatico dice delle cose non proprio esatte".
Giovanni Ardizzone

PALERMO - "Martedi si terrà la conferenza dei capigruppo che entrerà nel merito del disegno di legge che mi hanno preparato gli uffici, non è un recepimento automatico della Delrio ma è la Delrio all'interno della cornice della legge regionale che abbiamo approvato la scorsa primavera e della legge 9 del 1986 che attribuisce le funzioni alle Province". Lo ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone conversando con i cronisti a Palazzo dei Normanni. "Dobbiamo avere la capacità di accelerare i tempi - ha aggiunto - Chi dice no alla Delrio o chi dice è un recepimento automatico dice sostanzialmente delle cose non proprio esatte. Nella Delrio viene stabilito un principio fondamentale che è quello della sussidiarietà: l'interlocutore diretto dell'Ue per la gestione dei fondi diventano le istituzioni di area vasta cioè i Consorzi dei comuni ex Province e le città metropolitane che avranno le funzioni che avevano le Province con la legge dell'86 più quelle che saranno trasferite dalla Conferenza Stato-Regioni".
"Non ci dobbiamo fare condizionare dalle tensioni interne ai partiti e alla maggioranza, né dalle rivendicazioni da parte delle opposizioni - ancora Ardizzone -. Tutti insieme, i 90 parlamentari, siamo chiamati a dare delle risposte altrimenti il fallimento sarebbe totale non solo per il governo ma per i singoli parlamentari e per il Parlamento tutto". Anche se le tensioni si riflettono "inevitabile in aula", ha aggiunto Ardizzone, "è stato avviato un percorso utile" quando "ho sottolineato che l'agenda dei lavori la detta la conferenza dei capigruppo". "Sui tagli al personale abbiamo fatto di piu e meglio di Camera e Senato, siamo arrivati prima - ancora il presidente dell'Ars -. Per i dipendenti ci siamo sganciati dal Senato inglobando le indennità aggiuntive nel tetto massimo degli stipendi. Certo siamo in una fase transitoria perché diventa ingestibile la situazione nell'immediato - ha aggiunto - C'è una opinione pubblica che legittimamente reclama maggiori sacrifici, ora bisogna pensare nel tempo a limare ulteriormente i cosiddetti sottotetti".


Agrigentoweb

PROVINCIA. IL PUNTO INFORMATIVO URP DI PORTO EMPEDOCLE SI RIFÀ IL LOOK
Nuovo look per il punto informativo di Porto Empedocle dell'Ufficio Relazioni con il pubblico dell'ex Provincia Regionale di Agrigento.
Sono infatti state collocate le nuove insegne per migliorare la fruibilità dell'ufficio stesso divenuto, ormai, un punto di riferimento per turisti, croceristi e cittadini che necessitano di informazioni. 
L'ufficio Urp di Piazza Roma, fornisce infatti assistenza alle migliaia di visitatori in transito per la cittadina marinara con destinazione verso le isole Pelagie, ai diportisti e croceristi interessati a meglio conoscere il territorio e le sue realtà monumentali e culturali in genere.
Al punto informativo dell'Urp è stato assegnato personale con un'approfondita conoscenza del territorio empedoclino e del suo hinterland, per meglio radicare la presenza dell'Ufficio nel contesto ambientale ed offrire un servizio migliore.
La riattivazione del punto informativo, è stata resa possibile grazie alla sinergia tra il Commissario straordinario Benito Infurnari e del sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto.

12 ottobre - domenica

GIORNALE DI SICILIA

PROVINCIA Il direttore Barone ha scelto personale e mezzi per rendere più efficaci le azioni di monitoraggio.
Infrastrutture stradali, cambiati i vertici

Cambia la mappa burocratica del settore "Infrastrutture stradali" della Provincia, oggi Libero Consorzio comunale di Agrigento. Disposto un nuovo organigramma. Il direttore del settore, Bernardo Barone, ha assegnato il personale e i mezzi ai vari gruppi per rendere più efficace le azioni di monitoraggio e manutenzione della complessa rete strale di competenza del Libero consorzio. Con una precedente disposizione erano stati definiti i tre gruppi di riferimento della Viabilità provinciale e nominati i funzionari tecnici responsabili Michelangelo Di Carlo (gruppo 10, viabilità sezione est), Alfonso Giulio (gruppo 11, viabilità sezione centro-nord) e ing. Filippo Napoli (gruppo 12, viabilità sezione ovest). Il gruppo 3 invece ha assunto la nuova denominazione di "Gruppo segnaletica e logistica". Il recente provvedimento integra le competenze, gli obiettivi e le risorse umane assegnate ai vari gruppi, disponendo anche l'assegnazione dei mezzi in dotazione al Settore e il personale. AI fine di migliorare e rendere più efficienti e produttivi i servizi, è stata effettuata anche una rotazione del personale tecnico e stradale. Continua, dunque, il processo di riorganizzazione del Settore Infrastrutture Stradali (accorpato al Settore Ambiente, Territorio, Protezione Civile, Politiche Comunitarie e Giardino Botanico) nell'ambito delle competenze del Libero Consorzio Comunale, pienamente operativo nonostante la trasformazione delle Province e il conseguente drastico taglio delle risorse finanziarie. "Con notevoli sforzi — commenta il commissario straordinario Benito Infurnari — stiamo cercando di mantenere tutti i servizi, soprattutto quelli relativi ai settori tecnici, per poter mettere gli agrigentini nelle condizioni di avere infrastrutture migliori ed efficienti. La carenza di fondi non ci scoraggia - aggiunge - e dopo l'approvazione del Bilancio stiamo lavorando alla progettazione". (PAPI)

Architetti e Piano paesaggistico
"Quello attuale ha solo vincoli"
Il Comitato delle professioni tecniche della provincia di Agrigento, continua a dire no al Piano paesaggistico d'ambito territoriale. Nel corso del convegno organizzato in città, sono stati ribaditi i motivi del diniego. «Il Piano - dicono i professionisti - non tiene conto degli interessi collettivi e dei privati che nel territorio investono. Un piano redatto bene porta tanti benefici, il giusto sviluppo economico se si sfruttano le peculiarità del paesaggio, mentre adesso ci troviamo di fronte ad un Piano Paesaggistico Territoriale d'Ambito che non dà certezze di sviluppo del territorio e che rischia, come evidenziato dal tavolo tecnico da noi costituito di innescare processi fuorvianti in antitesi con i precetti detta ti dallo stesso decreto Urbani di cui il PPAT è emanazione. La Soprintendenza ha trasmesso il Piano che è di soli vincoli, che si assommano a quelli già esistenti, e non contiene nessun indirizzo per uno sviluppo che diviene così sempre più una chimera». (AMM)

LA SICILIA

LIBERO CONSORZIO
Aggiudicata manutenzione degli automezzi
La Commissione di Gara, presieduta dal Direttore del Settore Ragioneria Generale. Fortunato Caruana, ha aggiudicato l'appalto per l'affidamento del servizio di manutenzione e riparazione degli automezzi di proprietà del Libero Consorzio di Agrigento. L'appalto, dell'importo complessivo di 146.000,00 euro, iva inclusa, è stato aggiudicato provvisoriamente alla ditta "GS Sciabica Multiservice sri" di Agrigento, che ha offerto un ribasso unico percentuale del 49,83%. Seconda in graduatoria è la ditta "Officina Ala Multiservice" di Ala Vincenzo (ribasso del 47,83%). Con provvedimento successivo, e dopo gli accertamenti relativi alla verifica dei requisiti dichiarati dalla ditta aggiudicataria, si procederà all'aggiudicazione definitiva dell'appalto.


Casa Sciascia. Mille euro da Ravanusa per l'acquisto
RAVANUSA.  Anche il comune di Ravanusa aderisce all'appello lanciato dal Commissario straordinario dell'ex provincia a tutti i sindaci affinché partecipassero all'iniziativa. La giunta municipale ha reso noto il sindaco Carmelo D'Angelo, ha infatti deliberato un contributo di mille euro destinati a contribuire insieme agli altri all'acquisto della casa della famiglia di Leonardo Sciascia a Racalmuto.

Ecco la «nuova» Ss123
Campobello. Messa in sicurezza l'alternativa al viadotto Petrulla

CAMPOBELLO Dl LICATA. Nuovo look per la strada statale Ss123 che collega i Comuni di Ravanusa e Campobello di Licata. Da oggi sarà più sicura. Sono stati completati i lavori di scarificazione e di ripaventazione del manto stradale. I lavori di ammodernamento e di ristrutturazione della Ss 123 erano iniziati a metà Settembre. Dopo circa un mese la statale è divenuta sicura per il transito veicolare.
La 123 abbandonata da decenni è stata attenzionata considerato che quest'estate è crollato il viadotto Petrulla sulla ss. 626.1 lavori sulla Ss 123 sono costati circa un milione di euro. A breve partiranno altresì i lavori di rifacimento del viadotto Petrulla, considerato che il by pass non si potrà realizzare, I primi interventi visibili sulla Ss123 effettuati hanno riguardato il rifacimento totale del manto stradale in tutte e due le carreggiate interessate, il risanamento delle travi di bordo, la ricostituzione dell'impermeabilizzazione dell'impalcato, della pavimentazione e dei giunti nonché la sostituzione delle barriere laterali e delle protezioni antilancio con la sostituzione di tutti i guardarail.
L'Anas ha comunicato che nei prossimi giorni saranno avviati altri lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in altre strade statali che collegano altri comuni a Licata inattesa della consegna dei lavori di 15 milioni di euro per ricostruire il viadotto 'Petrulla' costruito nel 1985, lungo 492 metri e costituito da 12 campate. L'Anas a seguito del collasso, aveva immediatamente nominato una commissione tecnica, presieduta dal docente universitario Mario Paolo Petrangeli, esperto in ponti, che lo scorso 10 luglio ha eseguito il primo sopralluogo sul viadotto, nel corso del quale sono state esaminate le travi collassate ed è stata eseguita un'ispezione visiva sulle altre campate.
CARMELO SCANGULA


«Occasione da non perdere»
Expo 2015. Per l'on. Moscatt serve un progetto organico della provincia per partecipare all'evento
"Mancano esattamente 200 giorni all'Expò 2015, questo territorio si sta preparando ad avanzare una proposta unitaria che possa attrarre investimenti, turisti e ci possa davvero rappresentare a livello mondiale?
L'interrogativo — in parte retorico — lo pone il deputato nazionale del Partito democratico Tonino Moscatt, il quale, durante l'incontro svoltosi nella giornata di venerdì tra gli ordini professionali sul Piano paesaggistico ha rilanciato un tema di estrema attualità rispetto all'esposizione universale che si terrà dal I maggio al 31 ottobre prossimi. Un interrogativo che è, però, anche una preoccupazione rispetto ad un'eventuale mancata partecipazione di questa provincia all'evento a causa dell'assenza di proposte capaci di essere realmente concorrenziali a livello nazionale e internazionale.
"L'opportunità straordinaria — spiega Moscatt — è che si tratta di un evento che si sta svolgendo in Italia e che è centrato su una tematica strategica come l'agroalimentare per la Sicilia". L'Expo, infatti, si chiamerà "Nutrire il pianeta, energia per la vita", "e — si legge sul sito dell'organizzazione - vuole includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell'educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli Ogm". "La riflessione che ho lanciato è chiara - spiega ancora Moscatt - perché se c'è un'idea progettuale magari non ancora nota va bene, attenderemo. Altrimenti, lo dico, sono seriamente preoccupato non solo per l'eventuale assenza della stessa, ma anche potenzialmente per la presentazione di proposte perdenti che si concentrino su singole realtà magari di eccellenza nel settore agro-alimentare ma che prive di un progetto organico potrebbero vedersi chiudere le 'porte'. lo sto visitando diversi centri della provincia per raccogliere informazioni, per avere idea concreta di quello che potrebbe essere proposto ma soprattutto per ricordare a tutti che manca poco all'avvio dell'Expo, anche se mi sento un pò un cantore isolato".
Il territorio, comunque, non è immobile, ma il timore del deputato rispetto ad un certo individualismo pare essere fondato. Giungono notizie, infatti, di singoli comuni che si stanno attivando come se dinnanzi ad essi vi fosse, con tutto il rispetto dovuto, una "Borsa internazionale del Turismo", che in verità si ricorda più per i rimborsi spese in favore di amministratori che per i risultati ufficiali.
Una eccellenza anche  agrigentina all'Expo, comunque, potrebbe esservi. Stiamo parlando della "Strada degli scrittori". "La Regione Sicilia e il Ministero — ci spiega l'amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi Giuseppe Pendolino — hanno indicato quel progetto come un esempio da seguire rispetto a proposte che uniscano letteratura, turismo, agroalimentare e cultura. Stiamo aspettando di capire se sarà il Distretto a fare da 'braccio operativo' oppure no. Intanto stiamo comunque lavorando anche su un altro fronte insieme all'Anci".
GIOACCHINO SCHICCHI

"Occupiamo Sala d'Ercole"
Al Convegno provinciale degli Ordini e Collegi di professione si è discusso di piano paesaggistico Il sindaco di Bivona Panepinto ha dissotterrato l'«ascia di guerra», spronando il qualificato uditorio

"Alzare i toni della protesta, risvegliando dai torpore l'amministrazione regionale che pare non abbia colto la protesta degli Ordini e dei collegi professionali.
Serve la redazione di un piano che soddisfi le reali esigenze e peculiarità del territorio.
Bisogna organizzare un evento eclatante quale l'occupazione di Sala d'Ercole in cui i parlamentari si riuniscono in assemblea». Con tale proponimento, proposto dal deputato regionale Giovanni Panepinto, sindaco di Bivona, si è chiuso il convegno provinciale degli Ordini e dei Collegi delle professioni dell'area tecnica della provincia di Agrigento che ha visto centinaia di professionisti, responsabili di associazioni e anche politici e deputazione suggerire delle indicazioni per migliorare il piano paesaggistico provinciale che oggi presenta numerose incongruenze che bloccano decisamente lo sviluppo, in tutti i settori. A moderare l'incontro è stato Stelio Zaccaria, responsabile della redazione provinciale de La Sicilia. Molto critico anche nei confronti della politica è stato pure il professore Giuseppe Trombino, docente all'Università di Palermo, il quale ha affermato nel suo intervento che "bisogna fare pressione sulla politica nazionale perchè si attui una revisione dei Codici dei Beni Culturali. Se ne deve fare carico la politica nazionale perchè si tratta di una norma nazionale. Nel caso del piano paesaggistico agrigentino questo non prevede un progetto di paesaggio, né tiene conto delle peculiarità dell'ambiente, delle potenzialità del paesaggio, nè delle esigenze di chi vive in quei luoghi". Il comitato agrigentino delle professioni tecniche alla fine del convegno è stato abbastanza duro nei toni: "Faremo sentire le nostre ragioni — hanno scritto nel documento finale — che poi sono le lecite istanze del territorio, con forza e determinazione.
Cerchiamo dialogo e concertazione. In loro assenza ci stiamo preparando ad azioni eclatanti". Altrettanto duro è la posizione del presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia Germano Boccadutri che precisa: "Porteremo le nostre osservazioni agli assessorati regionali e al presidente Crocetta, coinvolgendo categorie professionali e produttori. Sono in programma ricorsi al Tar e al Cga. Chiederemo i danni arrecati al settore agricolo e denunciamo l'improponibilità del nuovo Psr".
ENZO MINIO

13 ottobre - lunedì

FINANZIAMENTI C'è tempo fino al 31 ottobre per presentare e istanze
Fondi per manifestazioni sportive L'ex Provincia «apre i cassetti»
C'è tempo fino al 31 ottobre per presentare al Libero consorzio comunale di Agrigento, ex Provincia, le istanze di finanziamento per la realizzazione di manifestazioni sportive durante l'anno 2015. In attuazione del regolamento provinciale per la promozione delle attività sportive, infatti, il commissario straordinario Benito Infurnari, ha stabilito che il termine a fine mese. Farà fede il timbro postale per le proposte inviate o il timbro di protocollo in entrata per le proposte presentate presso gli uffici provinciali. Non saranno prese in considerazione le proposte pervenute dopo il termine di scadenza. Gli Enti interessati, ed in particolare modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, devono presentare istanza indirizzata al Settore Promozione Sportiva su apposito modello disponibile presso il Settore Promozione Sportiva, che si trova in via Esseneto, 66 Agrigento, presso tutte le sedi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia, presso la sede del Coni Provinciale e delle Federazioni Sportive e presso gli Enti di Promozione Sportiva. L'istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l'indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione. All'istanza va allegata la seguente documentazione: una relazione dettagliata sulla manifestazione, sulla finalità di promozione sportiva, sugli altri enti coinvolti o da coinvolgere, sulle modalità organizzative della stessa, sulle modalità di spesa, poi le autorizzazioni necessarie allo svolgimento della manifestazione rilasciate dalle federazioni sportive e dettagliato preventivo di spesa e di entrata con l'indicazione degli enti partecipanti, degli stanziamenti assicurati e delle modalità di intervento. (PAPI)

LA SICILIA

TEMPI STRETTI La "finanziaria" dev'essere pronta mercoledì
Legge di stabilità stangata in arrivo per gli enti locali
Regioni, Province e Comuni perderebbero 6 mld
Confronto aperto su Tfr e tassa unica comunale

ROMA. La Legge di stabilità si preannuncia come una vera e propria stangata per gli enti locali. Dai tagli a Regioni, Province e Comuni arriveranno infatti gran parte delle risorse necessarie per la copertura della manovra da oltre 20 miliardi che il governo Sta affinando in queste ore.
I capisaldi sono quelli annunciati da Matteo Renzi: conferma del bonus irpef, riduzione del costo del lavoro attraverso l'lrap o la diminuzione dei contributi sociali a carico delle imprese, nuovi ammortizzatori del Jobs Act, primi stanziamenti per la buona scuola. Misure a cui si aggiungono - sempre a livello macro - le cosiddette spese indifferibili (missioni di pace, autotrasporto, 5 per mille ecc...), la probabile conferma dei bonus ristrutturazioni, il credito d'imposta sulla ricerca, lo sblocco degli scatti dei contratti delle forze dell'ordine, le eredità del governo Letta per evitare un taglio lineare delle detrazioni fiscali e con ogni probabilità, come annunciato ieri dal premier, anche degli stanziamenti per Genova. Tutti interventi il cui peso finanziario complessivo oscilla tra i 20 e i 24 miliardi di euro.
In vista della scadenza di mercoledì, i contatti, gli incontri e le valutazioni sono ancora in corso. Anche quella di ieri è stata una domenica di lavoro per il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, appena rientrato da Washington e in partenza oggi per Euro- gruppo e Ecolin a Bruxelles. Secondo quanto finora stabilito, le coperture verranno distribuite quasi a metà tra l'utilizzo di risorse in deficit, per un massimo di 11,5 miliardi, ed una spending review da 10 miliardi. La revisione della spesa toccherà innanzitutto i ministeri, per circa 3-4 miliardi, ma ancora di più gli enti locali, dai quali potrebbe arrivare una consistente fetta di 5-6 miliardi.
Il confronto tra governo e diretti interessati, Regioni, Province e Comuni, è costante e - a quanto si apprende - tra le amministrazioni locali si respirerebbe una certa amarezza. Solo i Comuni potrebbero infatti contare in una sorta di contropartita, rappresentata dall'allentamento del Patto di stabilità interno per circa 1,5 miliardi. Niente in cambio sarebbe invece concesso alle Regioni che, di fronte ad un obiettivo di spesa obbligatoriamente ridotto, dovrebbero decidere in autonomia dove tagliare. Da qui il rischio che possa essere intaccata anche la sanità. Il governo ha assicurato che nella spending review centralizzata le prestazioni non saranno toccate, La Sanità è però concretamente appaltata alle Regioni e non è quindi escluso che, dovendo tagliare, qualche risorsa sia poi attinta a livello locale anche da lì.
In bilico restano infine anche le misure fortissimamente volute dal presidente del Consiglio: il Tfr da una parte e la tassa unica comunale dall'altra. Sul trattamento di fine rapporto il Tesoro ha già espresso le sue perplessità e sta valutando, come sottolineato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, una Scelta ragionata). Anche la tassa unica sulla casa presenta peraltro delle complicazioni tecniche al momento ancora di difficile soluzione. L'idea sarebbe quindi quella di inserire i principi di massima nel test che arriverà in Consiglio dei ministri 15, per poi definirne i contorni nel corso dell'iter parlamentare o in un provvedimento successivo, da varare nei primi mesi del 2015 e in cui inserire anche l'aliquota. Da decidere resta infine anche il destino della reverse charge" sull'iva (cioè l'inversione del carico versamento: dal venditore al compratore), appeso alle decisioni l'Europa. Il parere tecnico di Bruxelles è atteso in tempo utile per il della legge e, in termini di copertura farà probabilmente la differenza manovra da 21 miliardi ed una più cospicua da 24. 

LO SCONTRO SULL'ART. 18? «BASTA EMOZIONALITÀ - DICE IL MINISTRO - PENSIAMO ALLA SOSTANZA»
Poletti: urgente chiudere l'iter del Jobs Act se necessario chiederemo il voto di fiducia

ROMA. Il governo vuole chiudere l'iter parlamentare del Jobs Act nei «tempi urgenti che abbiamo», avverte il minisilo del Lavoro Giuliano Poletti. Così - dice - se ci saranno rischi di stravolgimento nel merito o di una spola tra i due rami del Parlamento, con un allungamento «più di quanto sia accettabile» dei tempi, «è normale che il governò penserà al voto di fiducia)> anche alla Camera come già accaduto al Senato. Sì al confronto ma non frenerà l'esecutivo che intende «ascoltare» tutti, «valutare», ma non vede emergere argomenti «insormontabili» dallo scontro sull'articolo 18 e, in ogni caso, vuole mantenere fermo il timone sull'agenda delle riforme: «Non abbiamo intenzione di fermarci di fronte al fatto che ci sono obiezioni, diversità di opinione»; «Nulla sarà trascurato», poi «la responsabilità della decisione ce la prenderemo tutta». L'attacco di Beppe Grillo («Non permetteremo mai di portare la gente alla fame»)? Affermazione «priva di qualsiasi fondamento».
In vista dell'avvio dell'esame alla Camera, giovedì, è da Firenze (dove ha partecipato alla giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro) ed in tv a "In mezz'ora" su RaiTre che il ministro ha ribadito la linea del governo Renzi. Le lacerazioni nel Pd? «Sono convinto di quello che stiamo facendo, ci metto tutto l'impegno», garantisce Poletti, pur ammettendo qualche difficoltà «generazionale», a «più di 60 anni» e con «una storia dentro la sinistra».
Lo scontro con Cgil e Fiom? Basta «emozionalità>, bisogna «guardare alla sostanza delle cose»: le ragioni del no vanno pesate ma «non possono diventare l'elemento che ci impedisce di decidere». L'obiettivo - ha ricordato Poletti - è introdurre un nuovo contratto a tutele crescenti che, creando «un nuovo equilibrio», permetterà anche «una significativa riduzione» delle forme contrattuali: vanno cancellate quelle che non hanno «una ragione specifica» di esistere e bisogna ricondurne altre nel loro corretto perimetro di applicazione.
E il caso delle partite Iva: «non possono essere tolte» ma vanno arginati gli abusi. L'articolo 18? Una riforma è necessaria perché oggi ha «modalità assolutamente incerte», e questo «tasso di incertezza è il veleno degli investimenti»: i casi di reintegra vanno definiti in maniera certa». E ai sindacati Poletti dice: bisogna guardare anche «ai giovani che cercano lavoro e ai precari: i contratti a tempo indeterminato sono ormai solo il 17%» e «se andiamo avanti così il problema dell'articolo 18 si risolve da solo».
Sul fronte politico, il leader di Ncd Angelino Alfano rivendica di aver lanciato già da agosto, la battaglia per l'articolo 18: «Mi dicevano: 'Alfano va in cerca di visibilità". Oggi i fatti ci stanno dando ragione». Se per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio «sbaglia la Cgil a scendere in piazza contro un governo così e contro una riforma che non toglie diritti ma li amplia» nel confronto interno al Pd il leader della minoranza dem, Gianni Cuperlo, dice: "Sarò in piazza il 25 ottobre». Ma nel partito «non c'è nessun rischio di scissione» ribadisce il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
I senatori Pd dissenzienti? Una espulsione sarebbe giustificata solo da «fatti clamorosi», dice Poletti, ma ci può essere una «discussione giusta su come si sta in una comunità politica ed in un gruppo parlamentare».
Quanto all'ipotesi del Tfr in busta paga, il ministero dell'Economia, afferma Poletti, «sta facendo tutte le simulazioni per poter prendere una decisione in maniera assolutamente ragionata e consapevole». Si tratta - aggiunge - di una cosa «molto delicata, importante, con tutte le complessità che Padoan ha illustrato e che conosciamo». Non è quindi un problema di frenare o non frenare ma «un problema di una riflessione molto seria che va fatta e che si sta facendo».

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