Grandangolo
Fabaria rally, dopo "Striscia la notizia" l'ecatombe: ma nessuno si è accorto prima?
Ormai è una corsa contro il tempo: tutti a prendere le distanze dal Fabaria Rally, dopo il servizio di Striscia la notizia andato in onda ieri sera. Eppure, l'ottimo Fabio Russello, su La Sicilia, il giorno prima, aveva anticipato notizia e vicenda. Ma nessuno aveva fiatato.
Da ieri, invece, i comunicati si sprecano. Prima la Regione: "L'Assemblea regionale siciliana non è tra i partner del 23° Fabaria rally di Favara, né lo è stata nelle edizioni precedenti. Pur avendo gli organizzatori presentato ripetutamente negli ultimi anni richiesta di patrocinio, l'Ars non lo ha mai autorizzato. Pertanto gli uffici dell'Assemblea stanno provvedendo a diffidare la società 'Proracing' dall'utilizzo del logo sul proprio sito e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo". Ed oggi rincara la dose: (trovandosi spiazzata sull'utilizzo del logo istituzionale e già ieri aveva diffidato l'associazione "Proracing" di Favara dall'utilizzo del proprio logo quale partner del "23 Fabaria rally", in quanto non era stato concesso alcun patrocinio. Da stamattina il logo dell'Ars è stato rimosso dal sito internet dell'associazione): "Per evitare usi impropri del logo dell'Assemblea regionale siciliana e nell'ottica di assicurare ulteriore trasparenza, sul sito istituzionale dell'Ars saranno pubblicati anche i beneficiari dei patrocini gratuiti concessi dal Parlamento siciliano. Lo ha disposto il presidente dell'Assemblea, Giovanni Ardizzone. "Per poter consentire ai cittadini, così come previsto dal diritto di "accesso civico", di verificare, in tempo reale, se realmente l'Ars risulti tra i partner - afferma Ardizzone - abbiamo deciso di rendere tutto pubblico. Qualora dovesse essere ravvisato un utilizzo non autorizzato del logo, l'Assemblea agirà giudizialmente nei confronti degli abusivi".
Ed ancora la Camera di commercio di Agrigento: "Attraverso un servizio giornalistico televisivo si viene a conoscenza che tra i loghi istituzionali inseriti a supporto della 23a edizione del Fabaria Rally figura anche quello della Camera di Commercio di Agrigento. A tal proposito si precisa che nessuna richiesta è stata fatta all'Ente per l'utilizzo del logo e che nessuna autorizzazione in tal senso è stata disposta da parte della Cciaa agrigentina".
E anche il Parco archeologico e paesaggistico della Valle del templi comunica che "lo stesso non è tra i partner del 23eslmo Fabaria rally e che si è provveduto a diffidare gli organizzatori all'utilizzo del logo sul sito internet della manifestazione e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo".
Ed infine, sperando che non ci sfugga alcuno, l'ex Provincia regionale di Agrigento: "Il commissario straordinario Benito Infurnari ha provveduto con propria determinazione a revocare il patrocinio alla manifestazione sportiva "230 Fabaria Rally - 280 Rally dei Templi". La decisione è stata presa alla luce di quanto scaturito in occasione della trasmissione "Striscia la Notizia" in onda il 14 ottobre 2014".
E' notorio, Grandangolo non tifa per la mafia. Anzi. Ma Grandangolo capisce anche che nessuno, ai tempi di Carmelo Milioti (Milcar per gli amanti dei rally) vivo e operativo per conto di Brusca e Riina e con Angelo Siino (Bronson per gli sportivi e già vincitore di una edizione del Fabaria rally), ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra prima di diventare pentito, tutto questo probabilmente non sarebbe avvenuto.
Bronson e Milcar, negli anni del loro splendore mafioso, frequentavano la Agrigento bene, regalavano gioielli alle signore in vista della città acquistati nelle migliori gioiellerie di Via Atenea e andavano in barca con imprenditori e politici. Soprattutto raccoglievano 200 milioni di lire al mese di tangenti per consegnarli al capo dei capi.
Ecco, noi ci stupiamo per il passato e per il presente. Bastava essere un po' più accorti. Prima e dopo
Giornale di Sicilia
Fabaria rally ,
Infurnari ritira il patrocinio
Tutti a prendere le
distanze dalla società sportiva "Proracing" che ha organizzato
la 23A edizione del "Fabaria RalIy" a cui era abbinato il 28
"Rally dei Templi'.
L'aver dedicato un premio a "Milcar", pseudonimo che
Carmelo Milioti, ucciso nella sala di un barbiere nell'estate del
2003 dopo essere stato condannato in primo grado per fatti di mafia,
utilizzava nelle corse automobilistiche, ha scatenato la reazioni dì
enti e istituzioni che si sono ritrovati, alcuni a loro insaputa,
sponsor della manifestazione.
Dopo il presidente dell'Assemblea
Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha negato che il
parlamento siciliano sia stato tra i partner dell'evento sportivo,
adesso arriva la revoca del patrocinio da parte del commissario
straordinario della Provincia Regionale, Benito Infurnari. "Una
decisione presa - si legge nel comunicato - alla luce di quanto
scaturito in occasione della trasmissione "Striscia la Notizia"
in onda il 14ottobre". Cade dalle nuvole, invece, la Camera di
Commercio di Agrigento che s e dì essere venuta a conoscenza da un
servizio giornalistico televisivo che tra i loghi istituzionali
inseriti a supporto della 23A edizione del "Fabaria Rally"
figurasse anche il suo. A tal proposito viene precisato che nessuna
richiesta era stata all'ente per l'utilizzo del logo e che
nessuna autorizzazione tal senso era stata disposta da parte della
CCIA di agrigentina. Risentito anche il Parco Archeologico
Paesaggistico della Valle dei Templi che tiene a precisare che non è
tra i partner della manifestazione annunciando che ha provveduto a
diffidare gli organizzatori all'utilizzo del logo sul loro sito
internet e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo.
La vicenda è stata
portata alla ribalta dall'inviata di "Striscia la Notizia",
Stefanja Petyx, piombata a Favara con il suo bassotto domenica sera
per capire cosa ci stesse dietro al "Trofeo Milcar'. Il relativo
servizio è andato in onda martedì sera. Gli organizzatori avrebbero
riferito che il "premio" era fuori concorso perché organizzato
dalla famiglia visto che voleva ricordare un congiunto che amava le
corse tanto da essere stato il primo pilota a vincere la prima
edizione del "Fabaria Rally", quella disputatsi nel 1991.
In ogni
caso, domenica sera, nella piazza Cavour di Favara dove sono awenute
le premiazioni, gremita di tifosi e appassionati di corse, nessun
trofeo "Milcar" è stato assegnato. Di quanto accaduto a margine
del 23 "Fabaria Rally" sarebbe stata informata la Direzione
Distrettuale Antimafia di Palermo. I carabinieri della locale Tenenza
avrebbero inviato un rapporto.
Ex provincia- pubblicato l'elenco delle associazioni per la gestione dei servizi ai disabili
Sono in tutto 29 le
associazioni, la maggior parte della provincia di Agrigento, iscritte
nel registro per la gestione dei servizi in favore degli alunni con
handicap grave che frequentano le scuole medie superiori dell'Ente
per l'anno scolastico 201412015, L'elenco è stato pubblicato sul
sito dell'ente. Ecco chi è stato accreditato: associazione Irma di
Sciacca, Avoclic di Favara, Saieva di Agrigento, QuoVadis di Favara,
Torre di sole di Favara, Vincenzo e Teresa Reale di Ribera, consorzio
Agrica di Agrigento, cooperativa sociale Amantea di Caccamo, Azione
sociale di Caccamo, Humanitas di Licata, Uvamar di Ribera, La città
del sole di Catania, Unione italiana ciechi ed ipovedenti di
Agrigento, Nuovi orizzonti di San Fratello (Messina), cooperativa
Pasa di Ribera, Quadrifoglio di Santa Margherita Belice, San
Francesco D'Assisi di Licata, Segni di integrazione di Palermo,
cooperativa sanitaria 2 C di Canicattì, Viva Senecms di Cammarata,
Servizi sociali di Pietro Patti (Messina), Iside di Carini, Luna di
Sciacca, Aics solidarietà di Raffadali, Naponos di Favara, La
Sapienza Calamonaci, Ago di Agrigento, Avipad
Favara e Gulliver di
Palma di Montechiaro. Grazie al nuovo registro degli enti sarà
dunque possibile proseguire nell'attuazione del sistema
dell'accreditamento per lo svolgimento dei servizi. il Libero
Consorzio ha previsto anche una eventuale proroga della sua validità
per l'anno scolastico successivo. Proroga che però dovrà essere
esplicitamente sia per le ditte iscritte ma anche con la possibilità
di nuove iscrizioni, nell'ipotesi di prosecuzione dell'operatività
e delle competenze dell'Ente riguardanti l'assistenza agli
studenti in questione. Questi servizi di supporto organizzativo
all'integrazione scolastica hanno da sempre costituito uno dei
punti di avanguardia dell'Ente in quanto tengono conto non solo dei
bisogni dei soggetti disabili ma coinvolgono direttamente le famiglie
Istituto Alberghiero,
se salta il «Re Capriata» pronta la soluzione «Ambrosini» di
Favara
La costituzione della
scuola alberghiera a Palma dì Montechiaro ha registrato ieri un
nuovo capitolo. Si è svolta, infatti, ad Agrigento una conferenza di
servizi alla quale hanno partecipato il commissario straordinario
della provincia di Agrigento, Benito Infurnari, il sindaco di Palma
di Montechiaro, Pasquale Amato, e Sergio Coniglio, preside
dell'istituto statale Re Capriata di Licata, dei quale
l'alberghiero di Palma dovrebbe essere sezione distaccata.
Coniglio, però, ha avanzato dei dubbi, modificando la decisione che
era stata presa lo scorso maggio dai consiglio d'istituto, che
aveva dato parere favorevole. Non c'è stata, però, una chiusura
netta: nelle prossime settimane ci saranno nuovi incontri per
prendere una decisione definitiva. Ad ogni modo l'amministrazione
comunale di Palma non è stata spiazzata dalla notizia, avendo già
sondato altre soluzioni. L'altro ieri, infatti, il sindaco Amato e
il suo vice, Daniele Balìstreri, si erano recati a Favara per
incontrare il dirigente scolastico Giuseppe Salamone dell'istituto
"Ambrosini" che avrebbe dato la propria disponibilità. Dunque,
nelle prossime settimane si verifìcherà la possibilità di
continuare con il Re Capriata che è la prima scelta, essendo
l'istituto alberghiero più vicino; altrimenti si procederà con
Favara. in quest'ultimo caso all'amministrazione comunale non
rimarrà altro che modificare la delibera di giunta nella quale si
faceva riferimento, per la costituzione di una sezione distaccata
dell'alberghiero, al Re Capriata di Licata, sostituendola con
l'istituto Ambrosini di Favara. In ogni caso, dal prossimo anno
l'offerta scolastica per gli studenti palmesi, dopo l'istituzione
di tre nuovi corsi ai liceo scientifico Odierna, sarà ancora più
ampia, riducendo così il fenomeno del pendolarismo.
L'amministrazione comunale è, infatti, convinta di ciò, essendo
già stati effettuati i sopralluoghi nei locali del plesso D'Arrigo
al Villaggio Giordano, dove l'alberghiero dovrà essere ospitato.
La Sicilia
IL CASO MILCAR
Il magistrato
Fulantelli acquisisce servizio di Canale 5, tutti negano patrocinio
al Fabaria Rally' - Dda visiona Striscia, (farsa) patrocinio
FAVARA. Il magistrato
della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Rita Fulantelli ha
chiesto ai carabinieri di Agrigento di acquisire la copia del
servizio mandato in onda martedì sera da Striscia la notizia, su
Canale 5, sullo scandalo scoppiato al 23° Fabaria Rally, Lo scandalo
per il trofeo — che gli organizzatori dicono sia una iniziativa
autonoma della famiglia — intitolato a Carmelo Milioti, in arte
«Milcar», il primo vincitore, nel 1991, della corsa favarese.
L'imprenditore
considerato un boss di Cosa nostra ucciso in un agguato dì mafia il
13 agosto 2013 all'interno di una sala da barba con un colpo di
lupara in testa. Il trofeo «Milcar», come si leggeva sul sito
ufficiale della manifestazione doveva essere (assegnato dalla
famiglia all'equipaggio che registrerà il minor tempo dalla somma
dei tre passaggi nella prova speciale Favara di 4,5 chilometri». La
manifestazione, organizzata dalla Pro Racing, evidenziò il
patrocinio dei Comuni di Agrigento e Favara, della Provincia, della
Camera di Commercio di Agrigento, della Regione, dell'assessorato
regionale al turismo, dell'Assemblea regionale, dell'Aci e
persino dell'ente Parco archeologico della Valle dei Templi. Tutti
enti che (adesso) si dissociano ufficialmente con tanto di note
stampa dall'avere patrocinato l'evento.
Tra questi l'ente
Parco, la Camera di Commercio e anche l'Ars e la Provincia che ha
addirittura revocato il patrocinio. Da indiscrezioni filtrate da
ambienti molto vicini alla società Pro Racing pare che il «giallo
del patrocinio) sia stato generato da un (copia e incolla» fatto
male, utilizzando materiale delle scorse edizioni, dove i
patrocinatori non avevano pensato di dissociarsi. Inizialmente il
regolamento del trofeo «Milcar», dal nome di battaglia nel mondo
delle corse di Milioti, prima di essere rimosso in fretta e furia era
comparso sul sito internet ufficiale della manifestazione.
Dopo la scoperta della
vicenda fatta da questo giornale, anche Striscia La Notizia con la
corrispondente da Palermo Stefania Petyx - e bassotto al seguito - si
è occupata del caso. Ha sentito Leonardo Cognata della Pro Racing e
Pasquale Mauro, presidente provinciale dell'Aci. Il primo è stato
decisamente «poco disponibile, mentre Mauro ha cercato di rispondere
alle incalzanti domande della corrispondente con l'impermeabile
giallo. Le immagini del servizio sono state acquisite dalla Dda e
poste a corredo dell'indagine sul fatto, Sull'evoluzione della
vicenda gli organizzatori del Rally ieri non hanno voluto rilasciare
dichiarazioni a chi scrive, riservandosi di diramare un comunicato
stampa nella prossima ore, dopo essersi consultati con i propri
legali.
L'uscita della
Regione dal settore termale un pozzo senza fondo
CATANIA. Il presidente
Crocetta per fare cassa ha deciso di vendere anche le terme regionali
di Acireale e Sciacca. «La Regione non può fare tutto, dare spazio
ai privati)), ha detto. Vendere è un termine semplicistico per
siginificare che cede il pacchetto azionario della Regione che così
esce finalmente dal settore termale in perdita costante: altre cose
come il bacino idrotermale, o le antiche terme di Santa Venera (da
non confondere con quelle di Santa Caterina) sono incedibili.
E' da almeno venti anni
che scriviamo di darle anche gratis perché sono state un pozzo senza
fondo. Pensate un po': le terme di Acireale acquistate dalla
Regione dal barone di Flonstella con la legge regionale 12 del 1956
(erano state istituite dai Floristella nel 1872) andarono abbastanza
bene nei primi tempi, ma poi per almeno 30 anni hanno perduto
qualcosa come cinque miliardi di lire l'anno per ciascuna. Ogni
anno la Regione doveva pareggiarei bilanci rimettendoci lO miliardi.
Se fate un po' il conto, si tratta di circa 300 miliardi di lire,
pari a 150 milioni di euro. Questo perché le terme regionali erano
considerate come dei bacini elettorali e venivano ingolfate di
personale raccomandato dai vari onorevoli di turno. Ad esempio alle
terme di Acireale in amministrazione c'erano più di quaranta
persone. Di recente la Regione ha nominato un autorevole commissario
liquidatore nella persona dell'ing. Luigi Bosco, assessore ai
Lavori pubblici del Comune di Catania, il quale ha ristretto le spese
del personale e sta facendo funzionare i servizi. Prima di lui il
commissario Margherita Ferro aveva già dato una prima sistemata.
«Abbiamo avuto persino 120 anziani pugliesi di Polignano a mare che
te la Regione aveva nominato un advisor. «Sicilia E-Servizi», per
preparare un bando internazionale per l'affidamento della gestione.
Ma tutto si è arenato perché c'è l'ostacolo di un mutuo di 8
milioni da pagare a Unicredit. C'è sta-
sono stati dieci giorni
riempiendo gli alberghi. I fanghi delle terme di Acireale sono
eccezionali», dice Bosco.
Però naturalmente è una
situazione in apnea nel senso che tutti aspettano il cambiamento e il
rilancio. Se ricorda- to un accordo in base al quale Unicredit è
disposto a concordare un rientro gradle degli 8 milioni se nel bando
di gara verrà inserita la clausola secondo cui il gestore o
proprietario che sia, si impegna a sanare il debito. Nei prossimi
giorni «Unicredit a Roma dovrebbe dare il suo benestare alla
transazione, il che ci consentirà di fare il bando», dice l'ing.
Bosco. Questo mutuo di 8 milioni è stato fatto per l'albergo
Excelsior di Acireale e per il centro medico polifunzionale.
L'albergo è chiuso da anni e il gestore è stato sfrattato per
mancato pagamento dell'affitto, e anche il centro polifunzionale è
andato in malora. L'altro albergo, cioè l'Albergo delle Terme, è
chiuso anch'esso da anni. Vista questa situazione, quanto valgono
oggi le terme di Acireale? Secondo la stima fissata alla Camera di
commercio di Catania il valore dei beni ammonterebbe a 30 milioni dì
euro, solo che bisogna tenere presenti due fattori: cioè il gestore
o proprietario, o principale azionista che dir si voglia, dovrà
prendersi carico del mutuo di 8 milioni e ci sarà anche la necessità
di investire una ventina di milioni per rilanciare alla grande le
terme acesi. Quindi, il prossimo «patron» delle terme di Acireale
gestirà un patrimonio immobiliare che sulla carta vale più di 30
milioni di euro, ma in pratica gli costerà una trentina di milioni
allo scopo di rimettere tutto in sesto e pagare i debiti residui. Non
sarà facile trovare qualcuno disposto ad assumersi in partenza
questo peso e allora sarà necessario trovare un accordo di buon
senso, senza rigidità di posizioni. Teoricamente le terme potrebbero
interessare, per questione di vicinanza territoriale, alla società
«ltem» dello sceicco Hamed Al Hamed della famiglia reale di Abu
Dhabi che di recente ha acquisito la Perla Jonica di Capomulini. Ma
siccome ha trovato una serie di ostacoli, anche locali, per superare
i quali ha dovuto combattere controversie legali per quattro anni e
mezzo, forse non vorrà impelagarsi in una nuova impresa. Del resto
lo stesso ing. Luigi Bosco dice: «Ci sono forze che ostacolano la
cessione delle terme di Acireale», e non ha voluto aggiungere altro.
Le terme di Sciacca
sul mercato, ma il sindaco non lo sa
SCIACCA. Dopo anni e
annidi promesse di rilancio delle terme, di pubblicazioni di bandi
mai andati a buon fine per errori "burocratici"- per affidare a
terzi la gestione delle strutture termali, finalmente viene fuori la
verità: le terme di Sciacca non sono strategiche e le azioni vanno
vendute. La notizia arriva come una doccia fredda rispetto alle
ultime dichiarazioni del presidente Crocetta, offerte al pubblico
saccense nel corso della recente Festa dell 'Unità. E pensare che
le terme di Sciacca nascono con un convinto e partecipato azionariato
pubblico. Furono gli stessi saccensi a far nascere le terme comprando
le azioni. E' dal l999 che c'è la legge regionale sulla
privatizzazione (governo Capodicasa), ma il tempo è trascorso in
abbondanza come l'acqua termale che si disperde dalle piscine
Molinelli fino al mare davanti Sciacca. La partecipazione azionaria
della Regione nella Terme di Sciacca Spa ammonta a 16.870.000 euro,
cifra che costituisce l'intero capitale sociale della società in
liquidazione. La vendita delle azioni non significa vendita del
patrimonio. La sua valutazione si aggira attorno ai 37 milioni di
euro, cifra al netto degli ingenti interventi finanziari da
effettuare per lavori di manutenzione. Il patrimonio ha una
conformazione piuttosto complessa. A parte il patrimonio idrotermale
che è inalienabile ed è demaniale, vi sono delle strutture che sono
della Regione, come il Parco delle Terme, I 'ex convento San
Francesco, il Grand Hotel delle
Terme, il Grand Hotel San
Calogero. Mentre sono di proprietà della Terme di Sciacca lo
Stabilimento Vecchie terme, lo Stabilimento Nuove terme, le Piscine
Molinelli. il Centro direzionale (ex Motel), le Piscine del Parco,
Piccolo Hotel San Calogero, chiesa di San Calogero e il convento
annesso. L'intenzione di Crocetta è dunque di mettere sul mercato
il capitale sociale della Terme di Sciacca Spa, società partecipata
posta in liquidazione. Il paradosso, in questa vicenda, è che il
sindaco Fabrizio Di Paola è all'oscuro della decisione del governo
regionale e continua a sollecitare la pubblicazione del bando per
affidare la gestione delle strutture al privato.
Corriere di Sciacca
INFURNARI REVOCA
PATROCINIO A FABARIA RALLY
Il Commissario
straordinario Benito Infurnari ha provveduto con propria
determinazione a revocare il patrocinio alla manifestazione sportiva
"230 Fabaria Rally - 280 Rally dei Templi". La decisione è
stata presa alla luce di quanto scaturito in occasione della
trasmissione "Striscia la Notizia" in onda il 14 ottobre 2014.
siciliaLive24
Precisazione in merito
alla 23a edizione del Fabaria Rally dalla Camera di Commercio di
Agrigento
Scritto da Antonello Pace
Attraverso un servizio
giornalistico televisivo si viene a conoscenza che tra i loghi
istituzionali inseriti a supporto della 23a edizione del Fabaria
Rally figura anche quello della Camera di Commercio di Agrigento. A
tal proposito si precisa che nessuna richiesta è stata fatta
all'Ente per l'utilizzo del logo e che nessuna autorizzazione in
tal senso è stata disposta da parte della CCIAA agrigentina.