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Rassegna stampa del 20 novembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
OCCUPAZIONE. Una determina firmatadal commissario ha anticipato, dal 30 giugno 2015 al 31 dicembre2014, la scadenza di 107 contratti di lavoro a tempo determinato"La Provincia non potrà assumerei precari"Un parere della Corte dei conti:"in attesa della riduzione degli enti la legge vieta chiamate a tempoindeterminato"
Non ci saranno contratti prorogati finoal giugno 2015 al Libero consorzio comunale, ex Provincia diAgrigento. Il rapporto di lavoro con i 107 contrattisti a tempodeterminato scadrà il prossimo 31 dicembre. E sarà un capodanno"amaro" quindi per i precari dell'ente che sono statipraticamente messi alla porta. La decisione è quella di non avviarealcun percorso di stabilizzazione, per ragioni finanziarie ma,soprattutto, perché la legge vieta alle Province di procedere adassunzioni a tempo indeterminato.
La seconda riguarda la durata deicontratti a tempo determinato, il cui termine finale, ad avvisodell'Ente, non può più essere quello convenuto nei contrattiindividuali ma deve essere quello fissato dalla legge. Nel casospecifico, la determina commissariale, ha anticipato, dal 30 giugno2015 a131 dicembre2014, a scadenza di 107 contratti di lavoro a tempodeterminato.
La decisione dell'Ente ha suscita:malumore tra i "contrattisti", prese di posizione dure da partedi qualche esponente politico, culminate in una interrogazioneall'Assessore regionale alla "Famiglia ed alle PoliticheSociali", ed è stata contestata aspramente dal sindacato Ugl. L'exProvincia, con spirito di collaborazione, ha ritenuto di investiredella questione la Corte dei Conti che ha anche comunicato il parereall'ente. La Corte contabile, dando ragione all'ex Provincia, haricordato come, in attesa dell'attuazione delle disposizioni diriduzione e razionalizzazione delle Province, la legge vieta allestesse di programmare assunzioni a tempo indeterminato, facendosalva, solo, la possibilità di proroga dei contratti a tempodeterminato fino al 31 dicembre, per le strette necessità connessealle esigenze di continuità dei servizi. L'autorevole organo diControllo ha inoltre sostenuto che le normative limitative delladurata dei contratti costituiscono norme imperative e che i contrattia tempo determinato, in essere, devono seguire le scadenze di voltain volta indicate dal legislatore, eventualmente in sostituzione diclausole contrattuali diverse. La Corte dei Conti conclude ricordandoalla ex Provincia, oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento, cheil recente decreto legge 90 del 2014, nel ribadire il blocco delleassunzioni a tempo indeterminato, ha previsto un'ulteriore ipotesidi proroga di cui l'Ente potrebbe beneficiare.
Si tratta di una possibilità di cuil'Ente, per la verità, si è già avvalso nell'agosto scorso, eche consiste nella facoltà di prorogare tutti i contratti a tempoindeterminato fino all'insediamento dei nuovi soggettiistituzionali che governeranno il Libero Consorzio. «Non si trattadi un provvedimento di poco conto — si legge in un comunicato delsettore Risorse umane della Provincia - atteso che i tagli deitrasferimenti regionali e, ancor di più, di quelli statali hannosvuotato le casse delle vecchie Province e c'è davvero poco spazioper l'ottimismo. In mancanza di un intervento legislativostraordinario, tempestivo, chiaro e deciso per i nuoviamministratori, sarà impresa ardua, non la stabilizzazione, ma lasemplice, ulteriore, proroga dei contratti dei precari». (PAPI)

COMUNE. Per chiarire il futuro deilavoratoriPrecari, oggi un vertice fraManganella ed ex LsuCon la spada di Damocle sul capo, ilpersonale precario che presta la sua attività alle dipendenze delComune per questa mattina è stato convocato al Castello Chiaramontedal sindaco Rosario Manganella. Il capo dell'amministrazioneriferirà degli incontri avuti presso l'Anci e, l'altro ieri, aVilla Niscemi, sede di rappresentanza del Comune di Palermo.Purtroppo, dalle notizie che circolano - dice il primo cittadino - lasituazione sembra volgere al peggio se non ci saranno impegnipolitici di livello nazionale che concedano una proroga di un annosulle scadenze contrattuali previste per la fine del 2014".Manganella ricorda che in effetti è stato presentato alla legge distabilità un emendamento dal suo partito, il Pd, per un differimentodei contratti degli ex Lsu. Ma si tratta di un'iniziativa che nonincontra i favori dei deputati delle circoscrizioni del nord e delcentro dove non ci sono queste figure di lavoratori disperati chesopravvivono con sussidi di farne.
"Occorre una mobilitazione collettiva- spiega Manganella - e l'incontro di domani è finalizzato aquesto scopo. Tutti devono prendere coscienza che bisogna arruolarsiper condurre una battaglia che porti ad ottenere i riconoscimentisperati'. Del resto, senza le migliaia di precari nei gangli deglienti locali, molti Comuni potrebbero chiudere. Le preoccupazioni delsindaco Manganella arrivano anche da un parere della Corte dei Contiin risposta a un quesito formulato dal Comune dì Vita in provinciadi Trapani. Al Comune di Favara, al momento, lavorano 271 precari divarie categorie a cui si aggiungono una sessantina di Asu che vengonopagati dall'Inps ma sempre con fondi che arrivano dalla RegioneSiciliana. Matteo Vetro, che è tra questi, ricorda che se nell'annoin corso non si procederà alla stabilizzazione, anche di una singolaunità, non si potranno prorogare i contratti che scadranno tra il 31dicembre di quest'anno e il 31dicembre del 2016. (UR)

LA SICILIA

TERRE SICANE
Ex Provincia vende quote
Il Libero Consorzio Comunale diAgrigento, già Provincia Regionale, mette in vendita le quote dellaSocietà Consortile "Terre Sicane". Si tratta della vendita del10,50% del capitale sociale con un prezzo a base d'asta di 6.700euro per l'intera quota posseduta. I soggetti interessati possonopresentare la propria offerta entro e non oltre le ore 10 del27novembre 2014. L'avviso di vendita delle quote è pubblicato sulsito internet dell'ente. L'aggiudicazione avrà luogo a favoredel soggetto che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa e ilcui prezzo sia migliore o almeno pari a quello a base d'asta. Nonsaranno ammesse offerte a ribasso.
L'aggiudicazione sarà definitiva aunico incanto. La società Consortile "Terre Sicane a. r. l. ",ha lo scopo di promuovere e gestire iniziative a sostegno dellosviluppo locale e della valorizzazione delle risorse del territorio.

Cento anni della Grande Guerra Sipreparano le celebrazioni
Cominciano i preparativi percommemorare i cento anni della Prima Guerra Mondiale. In proposito laprefettura ha costituito un Comitato che si sta occupando diacquisire tutte le proposte pervenute da Enti e Organismi, che avario titolo sono stati coinvolti, e che hanno fornito - come rendenoto la stessa prefettura - importanti idee per la realizzazione diun nutrito programma di eventi che si articolerà nel corso delprossimo anno. Obbiettivo della manifestazione sarà lavalorizzazione dei luoghi della memoria e del patrimonio storico,artistico e documentario di cui il territorio è dotato, conl'esposizione di libri, oggetti, documenti storici, fotografie, laricognizione dei vari siti e monumenti commemorativi. Agli studentidegli istituti superiori sarà riservata la partecipazione ad unconcorso, che prevederà il riconoscimento di crediti formativi, peri migliori elaborati tematici. Allo scopo di assicurare ampiapubblicità alle iniziative che saranno assunte, la prefettura haorganizzato per il prossimo 24novembre alle ore 10 al teatroPirandello una cerimonia di presentazione del programma dellemanifestazioni, con l'attiva partecipazione di tutti i componentidel suddetto comitato. La giornata avrà come protagonisti glistudenti degli stessi istituti superiori che numerosi affluiranno alteatro per consentire il loro pieno coinvolgimento nelle attivitàpromosse.

RACALMUTO: SI INAUGURA MOSTRAEPISTOLARE SU LEONARDO SCIASCIA
«Lettere al centro del mondo»
Le lettere degli amici e quelle deglialtri scrittori, da Pasolini a Calvino. Leonardo Sciascia le haconservate tutte: sono migliaia ma solo un ricco campionario saràesposto in una mostra che sarà inaugurata oggi a Racalmuto nellesale della fondazione intestata allo scrittore.
L'iniziativa è stata organizzata inoccasione dei 25 anni della scomparsa di Sciascia. E stata pensataper ricordare e ricostruire i suoi rapporti e le sue frequentazionicon il mondo dei giornali e della cultura, ma non solo.L'epistolario, solo in parte catalogato, è uno spaccato della vitacivile, politica e culturale del secolo scorso. E non a caso allamostra è stato dato il titolo: «Lettere al centro del mondo.
Il 28 novembre, sempre a Racalmuto,dove Sciascia nacque l'8 gennaio 1921, lo scrittore sarà ricordatodal presidente del Senato, Pietro Grasso.
Nella pinacoteca della Fondazione, dovesi possono ammirare i circa duecento ritratti di scrittori donati daSciascia (acqueforti, dipinti, disegni), saranno esposte lettere discrittori e intellettuali come Salvatore Quasimodo, Anna MariaOrtese, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Italo Calvino, IgnazioButtitta, Pier Paolo Pasolini, Elio Vittorini, Alberto Bevilacqua,Mario Dell'Arco. E ancora, le lettere e cartoline di FabrizioClerici, Domenico Faro, Bruno Caruso; del biografo di Sciascia ClaudeAmbroise, recentemente scomparso; degli amici Ferdinando Scianna eAldo Scimè. Ci sono anche le lettere di Renato Candida, l'ufficialedei carabinieri che ispirò a Sciascia il personaggio del capitanoBellodi nel "Giorno della civetta".
In mostra anche lettere di giornalisti,come Marcello Sorgi e Tano Gullo, del regista francese, di originiracalmutesi, Vincent Martorana, ma anche fogli vergati a mano firmatida appassionati lettori e studenti. Apre la mostra la lettera del5gennaio 1975 inviata a Sciascia da Giorgio Napolitano.
DARIO BROCCIO

TAVOLO TECNICO AL GENIO CIVILE
Enti e privati a confronto, tante lecriticità emerse
Enti pubblici senza risorse anche soloper poter far funzionare gli ascensori, ma con dirigenti pococollaborativi e liberi professionisti che chiedono più elasticitàma che contestualmente sono a volte restii a seguire le regole.
Sono queste alcune delle criticitàindividuate durante l'incontro svoltosi al Genio civile diAgrigento alla presenza dell'ingegnere capo Duilio Alongi, dellasoprintendente ai Beni Culturali Caterina Greco, dell'ispettoreRipartimentale delle Foreste Lino Salvaggio e dei rappresentantidegli ordini professionali (Epifanio Bellini con Mario Li CausieGiuseppe Riccobene per gli Ingegneri; Giuseppe La Licata per gliArchitetti; Calogero Pecoraro per i Geologi; Salvatore Graceffo conGiuseppe Giordano per i Geometri; Calogero Cumbo per i dottoriAgronomi e forestali; i direttori dell'Ance Francesco Mossuto edella Cassa Edile di Agrigento Stefano Chiapparo). Una primaoccasione, voluta da Alongi, per la creazione di un tavolo tecnicoperenne ed interdisciplinare che poi dovrà portare, nel prossimofuturo, alla creazione di una sorta di 'codice" comportamentaleper consentire che la burocrazia non soffochi lo sviluppo e,contestualmente, per fare in modo che il mondo delle professioni nonrallenti il lavoro degli enti pubblici. Tra le reciproche"rimostranze" vi è stata, da parte degli Ordini e dellaassociazioni, la scarsa trasparenza dei procedimenti amministrativi el'eccessiva discrezionalità di alcuni funzionari e soprattuttol'assenza dell'informatizzazione delle procedure. Gli Enti, aloro volta, hanno potuto replicare di essere in molti casi prividelle risorse necessarie (alla Soprintendenza mancano i fondi perl'acquisto dei software, alla Forestale mancano dei locali, alGenio civile hanno tagliato le auto e ci sono problemi perl'approvvigionamento anche della carta per fotocopie) e hannochiesto ai privati un maggior rispetto delle procedure (e in alcunicasi delle leggi) per non intasare gli uffici di pratiche che poi sirivelano ad esempio incomplete.
"Vogliamo dare — hanno dettoAlongi, Greco e Salvaggio — il nostro contributo per mettere inmoto una economia già abbastanza disastrata. L'obiettivo che ciprefiggiamo è quello di velocizzare la burocrazia: ci sono tantipassi da fare, degli accorgimenti che andranno adottati".
GIOACCHINO SCHICCHI

PROCLAMATO STATO DI AGITAZIONE ECHIESTO INCONTRO COL PREFETTO SUI DISTACCHI
Girgenti Acque, sindacati sul piededi guerra
g. s.) Taglio delle utenze morose,gestione del personale e risposte immediate alle criticità emersefin qui rispetto alla gestione del servizio idrico e, soprattutto,attenzione per scongiurare la nascita di una vera e propria "guerratra poveri".
Sono questi alcuni dei temi per i qualii rappresentanti dei sindacati di categoria Femca e Filctem EmmanuelePiraino e Francesco Cangemi, i segretari provinciali di Cgil e Cislsindacati Massimo Raso e Maurizio Sala e i rappresentanti diFederconsumatori e Adiconsum Ilenia Capodici e Giuseppe Di Micelitornano a chiedere un immediato incontro con il prefetto di AgrigentoNicola Diomede. Prima urgenza, per tutti, quella di garantire lo stopai tagli delle utenze, che se Girgenti acque ha definitosostanzialmente come un atto doloroso per quanto legittimo einsostituibile, per le sigle è un provvedimento che va rivisto. "Gliaspetti di cui discutere sono numerosi — spiega Raso — perchériguardano sia la gestione del servizio che gli stessi lavoratoriutilizzati dalla società. Crediamo innanzitutto che da partedell'Ato vadano introdotti con urgenza alcuni correttivi che mirinoad eliminare in ogni caso il distacco della fornitura, In secondaistanza bisogna affrontare, una volta per tutte, le questioni cheriguardano il personale impegnato, valutare i contratti applicati edil pieno rispetto delle norme contrattuali. Non si può — conclude— andare avanti a forza di incidenti".
Il riferimento, nello specifico, è aifatti ormai noti di Lucca Sicula e Ravanusa, tra loro molto diversima contemporaneamente uniti dalla circostanza del loro svolgimento,ovvero durante il taglio di un'utenza idrica. Circa l'aggressioneal dipendente di Girgenti Acque, tra l'altro, il presidente dellaSocietà Marco Campione aveva accusato i sindacati di essere rimastiin silenzio, accusa prontamente respinta al mittente. "Non solo cisiamo attivati, richiedendo appunto un incontro in Prefettura —spiega Saia — ma abbiamo posto a suo tempo delle critiche rispettoall'utilizzo della forza lavoro all'interno dell'aziendasoprattutto rispetto alla sicurezza personale dei dipendenti, espostiad eventuali, ed ingiustificabili, reazioni violente. Parlare oggi disilenzio da parte dei sindacati significa solo voler tentare dimontare una congiura inesistente a danno dell'azienda".
Tutti, ovviamente, ritengonoimprocrastinabile la sospensione dei tagli delle utenze el'individuazione di eventuali soluzioni alternative che preservinocomunque il diritto dei cittadini a poter usufruire comunque delservizio idrico. "La ditta - continua Saia - rispetti principi dieconomicità nella gestione del servizio, riducendo le perditeidriche e monitorando il costo del personale invece che massacrare icittadini".
Intanto le sigle di categoria Filctem,Femca e Uiltec di Agrigento hanno proclamano Io stato di agitazionedel personale della Girgenti Acque "poiché anche questo mese glistipendi non sono stati erogati nei tempi consoni".

Altre 100 scarpe sulla scalinata persalvare il Duomo
Agrigento, finora 300 "adozioni"da cittadini
AGRIGENTO. Altre 100 scarpe sarannoposte, questa mattina alle 10, sulla scalinata della cattedrale diAgrigento. "Walk! In progress", il progetto volto asensibilizzare attraverso l'arte sullo stato del Duomo, continua ilsuo cammino, Il dato significativo è che anche queste scarpe, comele prime 200, sono state tutte adottate, per cui al momento 300persone fanno parte dell'opera, nel tentativo, l'ennesimo, disensibilizzare le istituzioni a cancellare il rischio cedimentodell'edificio religioso.
Si tratta di pezzi unici in gessorealizzati a mano e caratterizzati da decorazioni che rispecchiano la"multiformità" dell'essere umano, In tutto 400 le scarpe chesaranno posizionate sulla scalinata entro dicembre.
Molti i nomi noti del panoramaculturale che hanno aderito a "Walk! In progress": GianfrancoJannuzzo, Peppe Zarbo, Giovanna Taviani e ultimo, in ordine di tempo,il noto cantante agngentino Lello Analfino. Anche l'arcivescovo,mons. Francesco Montengro, ha adottato una scarpa. I fondatori di"Walk! In Progress", Giampaolo Riolo e Gaetano Vella, stanchi diuna politica fatta solidi proclami e di promesse mai mantenute, sisono inventati un modo per trovare i fondi (o almeno una parte)necessari per la riapertura della cattedrale di Agrigento.«L'obiettivo che ci prefiggiamo - spiegano Riolo e Vella - ècombattere l'indifferenza, smuovere le coscienze, al fine didiffondere tra tutti i cittadini una sensibilità attiva intorno alleproblematiche che interessano la città in cui vivono. L'operad'arte diventa mezzo per favorire la nascita di uno stabileprocesso virtuoso di amore per la propria terra. Non resta dunque chemettersi in cammino. Oggi la cosa significativa è che installiamoaltre 100 scarpe sulla scalinata della cattedrale e che anche questesono state tutte adottate, quindi, 300 persone in totale stanno qui evogliono che la cattedrale venga riaperta. Viviamo tempi in cuibisogna avviare un'inversione di rotta che, in primis, deve partireda ciascuno di noi».
Per dare maggiore risalto al progetto,gli ideatori - assieme a don Giuseppe Pontillo, parroco dellacattedrale - hanno pensato all'iniziativa collaterale "Ce La So!": laboratori in cui chi vuole adottare una scarpa può anchepersonalizzarla. Ogni sabato, fino a dicembre, l'artista GaetanoVella è presente in uno spazio realizzato in via Duomo. «C'è lapossibilità di laboratori itineranti - spiega Giampaolo Riolo - chivolesse, associazioni, scuole, parrocchie, attività ricettive oristorative che ne fanno richiesta, chiunque voglia adottare dellescarpe nelle proprie sedi lo può fare».
I costi dell'intervento artisticosono interamente coperti dall'Ufficio per i Beni culturaliecclesiastici e dell'arte sacra dell'Arcidiocesi di Agrigento.«Credo che sia una dimostrazione di affetto da parte di tanti chehanno adottato le scarpe - ha commentato l'arcivescovo diAgrigento, mons. Francesco Montenegro -, è un'attenzione neiconfronti della Cattedrale da parte degli agrigentini e spero che lacittà la mantenga sempre viva». Don Franco ha anche lanciato unappello, l'ennesimo, alle autorità compenti: «Non facciamo morirela cattedrale, credo sia l'unico desiderio che è mio ma è con-diviso da tanti altri». Per "adottare una scarpa" o per averemaggiori informazioni, è possibile consultare il sito internetwww.walkinprogress.it oppure la pagina Facebook o, ancora, scrivere ainfo@)walkinprogress. it.VALENTINA ALAIMO

Sicilia24h

Scade il 27 novembre il termine perl'acquisto delle quote della Società consortile "Terre Sicane"
Il Libero Consorzio Comunale diAgrigento, già Provincia Regionale, mette in vendita le quote dellaSocietà Consortile "Terre Sicane". Si tratta della vendita del10,50% del capitale sociale con un prezzo a base d'asta di €6.700,00 per l'intera quota posseduta. I soggetti interessatipossono presentare la propria offerta entro e non oltre le ore 10:00del 27 novembre 2014.
L'avviso di vendita delle quote èpubblicato sul sito internet dell'ente, nella home page,www.provincia.agrigento.it.L'aggiudicazione avrà luogo a favoredel soggetto che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa e ilcui prezzo sia migliore o almeno pari a quello a base d'asta. Nonsaranno ammesse offerte a ribasso. L'aggiudicazione saràdefinitiva a unico incanto. La società Consortile "Terre Sicanea.r.l.", con sede nel comune di Sambuca, ha lo scopo di promuoveree gestire iniziative a sostegno dello sviluppo locale e dellavalorizzazione delle risorse del territorio. Opera in funzione diGruppo di Azione Locale (GAL) per realizzare il Piano di AzioneLocale approvato nell'ambito del programma di iniziativacomunitaria LEADER II.
Fanno parte della società oltre alLibero Consorzio, i comuni di Menfi, Sambuca di Sicilia, SantaMargherita Belice e Montevago e diversi soci privati.

Infoagrigento

Precari, la Corte dei Conti dàragione all'ex Provincia
L'ex Provincia Regionale diAgrigento, ora Libero Consorzio Comunale, con la determinazione delCommissario n. 18 del gennaio scorso ha assunto decisioni in meritoa due importanti questioni relative al personale precario.
La prima è quella di non avviare alcunpercorso di stabilizzazione, per ragioni finanziarie ma, soprattutto, perché la legge vieta alle Province di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.
La seconda riguarda la durata deicontratti a tempo determinato, il cui termine finale, ad avvisodell'Ente, non può più essere quello convenuto nei contrattiindividuali ma deve essere quello fissato dalla legge. Nel casospecifico, la determina commissariale, ha anticipato, dal 30 giugno2015 al 31 dicembre 2014, la scadenza di 107 contratti di lavoro atempo determinato.
La decisione dell'Ente ha suscitatomalumore tra i "contrattisti", prese di posizione dure da partedi qualche esponente politico, culminate in una interrogazioneall'Assessore regionale alla "Famiglia ed alle PoliticheSociali", ed è stata contestata aspramente dal sindacato UGL.
L'ex Provincia, con spirito dicollaborazione, ha ritenuto di investire della questione la Corte deiConti che, nei giorni scorsi, ha deliberato in merito.
La Corte, dando ragione all'exProvincia, ha ricordato come, nelle more dell'attuazione delledisposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province, lalegge vieta alle stesse di programmare assunzioni a tempoindeterminato, facendo salva, solo, la possibilità di proroga deicontratti a tempo determinato fino al 31.12.2014, per le strettenecessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi.
In merito alla seconda questionel'autorevole Organo di Controllo ha sostenuto che le normativelimitative della durata dei contratti costituiscono norme imperative e che i contratti a tempo determinato, in essere, devono seguire lescadenze di volta in volta indicate dal legislatore, eventualmente insostituzione di clausole contrattuali diverse.
La Corte dei Conti conclude ricordandoalla ex Provincia, oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento, cheil recente D.L. n. 90/2014, nel ribadire il blocco delle assunzioni atempo indeterminato, ha previsto un'ulteriore ipotesi di proroga dicui l'Ente potrebbe beneficiare.
Si tratta di una possibilità di cuil'Ente, per la verità, si è già avvalso nell'agosto scorso, eche consiste nella facoltà di prorogare tutti i contratti a tempoindeterminato fino all'insediamento dei nuovi soggettiistituzionali che governeranno il Libero Consorzio. Non si tratta diun provvedimento di poco conto, atteso che i tagli dei trasferimentiregionali e, ancor di più, di quelli statali hanno svuotato le cassedelle vecchie Province e c'è davvero poco spazio per l'ottimismo.
In mancanza di un interventolegislativo straordinario, tempestivo, chiaro e deciso per i nuoviamministratori, sarà impresa ardua, non la stabilizzazione, ma lasemplice, ulteriore, proroga dei contratti dei precari.

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