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Rassegna stampa del 3/4 dicembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
Ex ProvinciaUffici chiusi, tranne la sede centraleL'intervento programmato d disinfestazione negli uffici delle sedi di Agrigento del Libero Consorzio Comunale. già Provincia Regionale di Agrigento è stato rimandato ad altra data per i locali della sede centrale di Piazzale Aldo Moro per sopravvenute esigenze di servizio. Resteranno, quindi, chiusi domani al pubblico gli uffici per gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, a partire dalle ore 8.oo, delle sedi di Via Acrone, ex ENEL, Via Esseneto, ex IPAI, Via Crispi, ex APEA, l'Ufficio Tecnico del Viale della Vitto da, il Giardino Botanico e gli uffici di Via Demetra. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi indispensabili ed urgenti. Le regolari attività di lavoro negli uffici centrali della Provincia inizieranno a partire dalle 8 di domani fino alle ore 14, mentre per gli altri uffici e attività lavorative riprenderanno martedì alle 8.
SAN GIOVANNIIl Comune avvia la stabilizzazione di 34 precariUna selezione pubblica per soli titoli per la stabilizzazione di 34unità dì personale precario è stata indetta dal Comune di San Giovanni Gemini. Con tale operazione, passerebbero a tempo indeterminato part time a 24 ore settimanali 22 precari assumendo funzioni di collaboratori polifunzionali (categoria 8/3), io precari con funzioni di collaboratori polifunzionali e/o ausiliari del traffico (cat. B/3) e 2 precari con funzioni di operatori polifunzionali (cat. A). (UR)
LICATALAVORATORI PRECARI Sono ben 136 gli impiegati di Palazzo dell'Aquila che saranno licenziati se entro la fine del mese non decollerà l'iter perla stabilizzazioneLsu, assemblea permanente al ComunePersonale con contratto a tempo determinato: «Siamo estenuati dai rinvii e dall'immobilismo politico-amministrativo»"Siamo stanchi delle parole, adesso vogliamo i fatti". 11 personale con contratto a tempo determinato va subito al nocciolo della questione. Il 31 dicembre prossimo, se nel frattempo non saranno avviate le procedure per la stabilizzazione, ben 136 ex lavoratori socialmente utili saranno costretti a rimanere a casa. Ben 136 nuclei familiari perderanno lo stipendio (che in alcuni casi è l'unico) e la città subirà l'ennesimo impoverimento. Una situazione che, vista la gravissima crisi economica che si registra, Licata non può permettersi. Ma, soprattutto, 136 persone non possono permettersi di rimanere senza lavoro. E' per queste ragioni che i precari, ormai da martedì sera, non si muovono dall'aula consiliare del municipio. Al primo piano del palazzo di Città si sono riuniti in assemblea permanente e vi hanno trascorso anche la notte. Da qui, Come hanno ribadito tra gli altri anche i portavoce Silvana Burgio e Giovanni Casano, non hanno intenzione di andare via fino a quando non riceveranno assicurazioni sulla reale volontà dell'amministrazione comunale di stabilizzarli. "Siamo estenuati —si legge in un documento diffuso ieri dai precari riuniti nell'aula consiliare del Comune — dai numerosi rinvii e dal l'immobilismo amministrativo.politico in ordine all'avvio delle procedure di stabilizzazione (vincolanti la prosecuzione lavorativa di 136 famiglie e da attuarsi entro e non oltre il prossimo 31 dicembre)".I precari sono preoccupati soprattutto perché alla fine dell'anno mancano solo poco più di tre settimane. Trascorso il 31 dicembre tutti loro, salvo novità dell'ultimora, saranno licenziati se nel frattempo non decollerà l'iter per la stabilizzazione. I lavoratori chiedono che venga mantenuto l'impegno preso da Dario Cartabellotta, fino a lunedì scorso commissario straordinario del Comune, che aveva chiesto un parere ai revisori dei conti per procedere alla stabilizzazione di sei ex lavoratori socialmente utili prima della fine dell'anno."Siamo riuniti in assemblea permanente nell'aula consiliare del Palazzo di città— si conclude il documento diffuso dagli articolisti —e chiediamo un pronto ed immediato intervento istituzionale, che sia risolutivo della problematica che riguarda, lo ripetiamo, ben 136 famiglie".Ieri sera i precari si sono preparati, con cuscini e coperte, a trascorrere la seconda notte nell'aula consiliare. L'assemblea permanente, infatti, procederà ad oltranza.(AAU)
LA SICILIA
IDEA DEL DEPUTATO RICCARDO GALLOIstituire nella provincia le Zone franche urbaneUna Zona franca urbana per Agrigento ed altri comuni a seguito delle difficoltà e conseguenze negative per l'economia territoriale derivanti dal fenomeno dell'immigrazione. L'idea è del deputato nazionale e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Riccardo Gallo che in tal senso ha predisposto un ordine del giorno che è stato accolto dal Governo nazionale.in particolare, il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando ha accolto, con l'assunzione di impegno da parte del Governo, compatibilmente con le risorse disponibili ed i vincoli di bilancio, a prevedere nei prossimi provvedimenti legislativi iniziative ad hoc volte a incrementare le risorse previste a favore delle zone franche urbane e al contempo estendere le stesse misure anche a Favore delle province di Agrigento, Siracusa e Trapani.Lo stesso Gallo commenta: "l'iniziativa intende compensare, attraverso agevolazioni fiscali e incentivi negli investimenti, le ripercussioni negative soprattutto nel settore turistico e ricettivo provocate dal non placarsi dei flussi di migranti verso le coste siciliane". Se realmente il governo nazionale manterrà l'impegno (preoccupa il condizionamento con le disponibilità ed i vincoli di bilancio) potrebbe essere una buona possibilità di compensare i contraccolpi dell'immigrazione, ma anche per il rilancio di talune attività commerciali e produttive che potrebbero dare un forte impulso all'economia della provincia. S.F.
PARLA L'ON. CAPODICASA CHE, CON L'ON. IACONO, HA FIRMATO EMENDAMENTO PER UN ANNO DI PROROGA«12 Regione deve negoziare la stabilizzazione dei precari»La Commissione Bilancio della Camera ha approvato l'emendamento Angelo Capodicasa — Maria Iacono, del Partito Democratico, che proroga l'attività dei Precari di un anno, che rimarranno in servizio presso gli enti territoriali fino al 31 dicembre 2015. Il primo firmatario è il deputato Angelo Capodicasa e lo abbiamo incontrato a Roma, ai piedi di Montecitorio. Ci ha spiegato che "il traguardo raggiunto è il passaggio più importante, perché senza di questo, i Comuni e la Regione Siciliana non possono procedere alla proroga dei contratti a tempo determinato. Dal primo gennaio del 201S, sarebbero stati messi fuori i circa 23,000 Precari che lavorano presso i Comuni siciliani da oltre 20 anni, il che avrebbe significato un dramma occupazionale per le persone direttamente coinvolte, e si possono comprendere le ripercussioni sul piano sociale: circa 23,000 salari che non sarebbero stati più messi in circolo".— Continua dicendo — "il danno maggiore lo riceverebbero i cittadini perché questi dipendenti svolgono mansioni che, come dice una legge della Regione Siciliana, sono "mansioni d'istituto", cioè non sono mansioni aggiuntive. Hanno sostituito, in questi vent'anni, tutto quel personale che per motivi di pensionamento, per decesso e altro, è uscito dai ranghi dell'amministrazione e non è stato più sostituito perché non si sono tenuti concorsi". In buona sostanza, senza i Precari, molti Comuni si troverebbero in enorme difficoltà a erogare i servizi ai cittadini. "C'è un doppio vantaggio nell'aver approvato questo emendamento — spiega Capodicasa — quello di consentire a questa gente di continuare a svolgere il proprio lavoro, e ai cittadini di avere i servizi necessari". E ora tocca alla Regione: deve destinare i fondi necessari, circa 300milioni annui per il personale addetto agli enti locali. "Adesso, il Problema serio è la stabilizzazione — dichiara l'onorevole, "Abbiamo detto al Governo Regionale che è il momento che cerchi di negoziare con lo Stato una proroga a più lunga scadenza. Noi l'abbiamo fatta per un anno. Abbiamo provato a farla per tre anni, ma non è stato possibile. Ma se il Governo Regionale, negozia con lo Stato una procedura di lunga scadenza per lo svuotamento del bacino, per mettere ordine nell'amministrazione Pubblica siciliana, soprattutto quella degli Enti locali, io credo che finalmente metteremo un punto fermo in una vicenda che si trascina da parecchi decenni e non può più continuare ad essere gestita così". Dunque, questo annodi proroga. è un anno prezioso, in cui occorre lavorare per dare un assetto definitivo, l'approvazione dell'emendamento è un risultato non scontato, "c'è voluto un pò per convincere il Governo Nazionale" commenta Capodicasa "Il Rappresentante del Governo deve, naturalmente, chiedere il parere agli uffici che sono nei rispettivi ministeri, che sono molto rigidi" — conclude - "abbiamo dovuto faticare, ma alla fine è prevalso il buon senso".GLORIA SCAFÈ

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