LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Pro. Pi. Ter., quote in vendita fino
all'8dicembre
Scade dopodomani 18 dicembre il termine
stabilito dal Libero consorzio (ex Provincia regionale) per
presentare le offerte per l'acquisto delle quote della Società
"Agenzia PRO. PI. TER Terre Sicane" di proprietà dello stessoi
Libero Consorzio Comunale di Agrigento. In vendita le azioni che
rappresentano il 22,89% del capitale sociale della compartecipazione
alla Società per un prezzo a base d'asta di 11.600 euro per
l'intera quota posseduta. I soggetti interessati possono presentare
la propria offerta entro e non oltre le 11 di giovedì prossimo.
L'avviso della vendita delle quote è consultabile nel sito
internet dell'ente www. provincia. agrigento.it, nella home page.
L'aggiudicazione avrà luogo a favore del soggetto che avrà
presentato l'offerta più vantaggiosa e il cui prezzo sia migliore
o almeno pari a quello a base d'asta. Non saranno ammesse offerte a
ribasso. L'aggiudicazione sarà definitiva a unico incanto. La
società "Agenzia PRO. PI. TER Terre Sicane" s. p. a., con sede
nel comune di Sciacca, promuove attività destinate allo sviluppo del
comprensorio interessato. Pro. Pi. Ter. ha lo scopo di occuparsi di
attività integrate di studio, di ricerca, di progettazione dì
formazione, dì assistenza tecnica, di consulenza e sostegno
nell'accesso a tutte le forme di sussidio regionale, nazionale e
comunitario. Esercita anche il ruolo di legame tra i soci, Enti
pubblici e privati aderenti al patto, e la Regione, lo Stato e
l'Unione Europea.
Ex Provincia, nuovi indirizzi di
studio per l'Istituto tecnico Galilei
Si verificano le richieste di
autorizzazione di nuovi indirizzi di studio inviate dagli istituti
superiori alla Provincia, oggi libero consorzio agrigentino. Questa
volta, ad arricchire la propria offerta formati- va, sarà l'istituto
tecnico "Galilei" di Canicattì.
Il commissario straordinario,
Alessandra Di Liberto, ha accolto la proposta del settore politiche
del lavoro e dell'istruzione, autorizzando la creazione di nuovi
indirizzi di studio, per l'anno 2015/16, al fine di aumentare
l'offerta formativa, sia della sede centrale di Canicattì che in
quella associata di Naro, da destinare ai giovani creando maggiori
occasioni di studio. La sede di Naro si arricchirà, dell'indirizzo
'turismo", "informatica e telecomunicazioni", "agraria,
agroalimentare e agroindustria", "produzione e trasformazione",
"relazioni internazionali per il marketing". Nella sede di
Canicattì, nell'ambito dell'indirizzo già esistente
amministrazione, finanza e marketing", l'Ente ha autorizzato
percorsi di secondo livello per adulti per il conseguimento del
titolo AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) e CAT (Costruzione
Ambiente e Territorio). La richiesta era stata formulata dal
dirigente scolastico del Galilei, Vincenzo Fontana, il quale aveva
assicurato che le aule individuate sono, ad oggi, idonee per le
attività didattiche relative ai nuovi indirizzi di studio.
Sarà, adesso, la Regione, con appositi
decreti regionali, a sancire l'istituzione di questi nuovi
indirizzi di studi. «Il libero consorzio comunale di Agrigento - è
specificato in una nota dell'ex provincia - in ogni caso, a causa
delle difficoltà finanziarie derivanti dai minori trasferimenti da
parte della Regione non potrà assumere eventuali oneri aggiuntivi
consequenziali all'approvazione regionale dei nuovi indirizzi di
studio per l'anno scolastico2015/16».
VALENTINA ALAIMO
CONSORZIO UNIVERSITARIO
"Se vuole sopravvivere deve
ripensarsi Il suo futuro è nell'immigrazione"
"Il Polo di Agrigento potrà salvarsi
solo se saprà individuare un proprio destino, se saprà puntare su
una funzione specifica, altrimenti nessuno se ne farà carico per
semplice senso di carità".
E' più un rimprovero che uno sprone
quello che il ministro dell'interno Angelino Alfano ha pronunciato
ieri mattina durante l'inaugurazione del nuovo auditorium "Rosario
Livatino" del Consorzio universitario agrigentino. Una struttura
che, ha tenuto a rimarcare il componente del Governo, è una "traccia
di legalità" a lui ascrivibile. "Ero un giovane parlamentare
quando, su stimolo dell'allora presidente del Consorzio Roberto
Lagalla, feci inserire quelle somme nel bilaricio dello Stato per
finanziare questa opera".
Una involontaria indicazione
cronologica che riporta alla mente il lungo percorso progettuale e
costruttivo dell'auditorium, rimasto per anni inutilizzato. Così,
al rettore Lagalla e al presidente del Cupa Maria Immordino, i quali
durante i loro interventi hanno chiesto al Governo di non far venire
meno il sostegno all'università e ai poli decentrati "perché
ha detto Immordino - questo priverebbe molti giovani del diritto allo
studio", Alfano ha replicato indirettamente spiegando, in sostanza,
che il Consorzio potrà trovare salvezza solo se saprà ripensarsi ed
impostare il proprio futuro su nuove basi rispetto sa quanto è stato
fatto fino a questo momento.
"Io sono e sarò al fianco di questo
territorio e di questa università ha detto il ministro durante
il proprio intervento -, ma in questo momento in cui tutti corrono
chi resta indietro non troverà nessuno ad aspettarlo. Le università
territoriali devono trovare una loro vocazione che si agganci alle
specificità territoriali ha proseguito-, oppure è difficile
trovare le necessità della loro sopravvivenza". Specificità
territoriali che, strano a dirsi, per Alfano non sono quelle che
tutti potremmo pensare, ovvero l'immenso patrimonio archeologico o
le tematiche di natura nautica, ittica, turistica, agroalimentare, e
quindi le logiche conseguenze sul piano turistico, ma quelle legate
all'immigrazione. "Dal dramma delle migrazioni, che oggi
rappresenta un peso per questo territorio ha detto - si può
ripartire creando un polo di eccellenza sotto il profilo geopolitico
e sanitario. Questo ha aggiunto il ministro è il mio
progetto, il quale dovrà ovviamente trovare poi il sostegno
dell'Università di Palermo".
L'intitolazione dell'auditorium,
comunque, è stata soprattutto occasione per ricordare la memoria di
Rosario Livatino. Alfano, che ha pronunciato parole forti nei
confronti dei mafiosi, portatori di finti
concetti di famiglia e onore, ha
ricordato quel giorno del 1990 in cui il giudice canicattinese venne
ucciso per mano degli "stiddrari".
"Ero studente universitario a Milano
ha spiegato e avvertii la violenza della notizia di un
ragazzo di 38 anni della mia provincia era stato ammazzato a poca
distanza da dove abitavo io. Quella violenza mi faceva un po'
sentire in imbarazzo nei confronti dei miei colleghi in quanto
siciliano, anche se contemporaneamente avvertii l'orgoglio di
appartenere alla terra che era anche di Livatino".
GIOACCHINO SCHICCHI
GIORNALE DI SICILIA
CONFINDUSTRIA. «L'affidamento di
un servizio pubblico mediante gara costituisce la regola e non
l'eccezione»
Rifiuti, disagi e aumenti con
gestione in House
Si sta sgonfiando, giorno dopo giorno,
l'entusiasmo seguito alla notizia dell'atto di indirizzo votato
da una parte del Consiglio comunale di Agrigento che sostiene la
gestione in house del comparto rifiuti in un momento in cui in quasi
tutta Italia, si sta andando in direzioni diverse. Dopo le
perplessità espresse dai sindacati di categoria, oggi scende in
campo anche Confindustria. «Rispetto a simili scelte - spiega il
delegato per il territorio di Agrigento Antonio Siracusa - dispiace
dover rilevare che il confronto nel dibattito pubblico non verte su
aspetti essenziali, quali le condizioni e i vantaggi da garantire a
famiglie e imprese a fronte del costo corrisposto per fruire del
servizio, bensì esclusivamente sul soggetto competente ad erogarlo.
L'affidamento di un servizio pubblico mediante gara costituisce la
regola, e non l'eccezione, se davvero è interesse di tutti
tutelare la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato.
Scelte differenti, a prescindere se adottate ad Agrigento o altrove,
di fatto rischiano di condizionare la competizione e la libertà di
iniziativa economica». In sostanza anche Confindustria sottolinea
come, in un contesto digestione in house dei rifiuti da parte dei
Comuni con gli Ato, che ha già mostrato di essere fallimentare,
risulterebbe oggi paradossale ripercorrere sotto altra formula
analoga via, con il solo effetto di determinare disservizi e
l'aumento di imposte e tributi». (AMM)
POLO UNIVERSITARIO Il ministro Angelino
Alfano ieri ha inaugurato l'Auditorium intestato al magistrato
ucciso dalla mafia. E ha parlato con i giovani universitari.
LIVATINO TRA I GIOVANI
Il giorno del barbaro assassinio di
Rosario Livatino, ero studente universitario a Milano e
nell'apprendere la sconcertante notizia mi sono sentito stringere
il cuore, c'era un po'di imbarazzo, ma nella tragedia che ci
colpiva, mi sono sentito orgoglioso di appartenere a questa terra che
è capace di partorire fulgide figure come Rosario Livatino».Così
si è espresso l'attuale ministro degli Interni, on. Angelino
Alfano nel partecipare all'intitolazione dell'ampio e moderno
auditorium del Polo Universitario alla memoria del giudice
assassinato dalla Stidda. «Rosario Livatino ha proseguito il
ministro Alfano - è morto per la Giustizia alla stessa età in cui
io sono diventato ministro della Giustizia, Quel giorno insediandomi
al Ministero ho subito ricordato Rosario Livatino ed in cuor mio ho
deciso di dedicargli la mia nomina e intestargli la più bella sala
del ministero finora chiamata sala verde' ed oggi divenuta sala
Giudice Rosario Livatino». Il Ministro Alfano ha voluto ricordare la
storia dell'Auditorium: «Davanti a questi studenti, in questo
stupendo auditorium, voglio ricordare l'idea dalla quale è venuto
fuori l'auditorium. Il giovane, allora, prof. La Galla mi telefonò
a Roma. Ero un giovane deputato senza alcun incarico e parlammo di
questo progetto. Mi interessai per il finanziamento e dopo cinque
anni il progetto è diventato una stupenda realtà. Questo per
ricordare a tutti noi che per fare il bene comune dobbiamo remare
insieme ed alla stessa velocità».
Rivolto quindi agli universitari
Angelino Alfano li ha esortati a studiare, «a farsi una solida
cultura, ma soprattutto ad avere rispetto dei valori sociali», Per
il Ministro Rosario Livatino deve essere il fulgido esempio per tutte
le generazioni, «il suo fare con coscienza e dedizione, mettendosi
al servizio della verità e della giustizia, deve essere stimolo non
solo peri giovani ma per tutti». Per il Ministro dell'interno
Livatino rappresenta «un magistrato privo di pregiudizi ideologici,
che giudicava con obiettività i fatti, che valutava le persone
sottoposte al suo giudizio per quello che hanno commesso e non per
quello che sono, un giudice che sia e appaia sereno e autenticamente
indipendente, che non rilascia interviste e non prende anticipate
posizioni sulle questione sulle quali dovrà esprimersi». "Quella
scarpata brulla e cotta dal sole - prosegue Alfano - era troppo
vicina alle mie radici, per non colpirmi in maniera diretta, come un
pugno allo stomaco. Una società civile se non ha rispetto dei valori
èuna società destinata a fallire. Per questo dobbiamo remare tutti
alla stessa velocità per mantenere il passo con il mondo che è in
continua evoluzione. Non possiamo fermarci. Oggi non ci sono più
risorse economiche ed allora per la sopravvivenza dei poli
universitari occorre sviluppare una nuova progettualità, una tra le
quali l'emigrazione dall'Africa che è di ventata una emergenza
planetaria inarrestabile». In precedenza avevano ricordato il
magistrato assassinato dalla Stidda , la prof. Ida Abbate, il prof.
Giuseppe Palilla presidente dell'associazione "Amici del Giudice
Livatino", il presidente del Tribunale Luigi D'Angelo ,il
presidente del Consorzio Universitario Maria Immordino, la
studentessa universitaria Liliana Ingiaimo ed infine il rettore
dell'Università degli Studi Roberto La Galla, Al termine
l'arcivescovo Francesco Montenegro ha benedetto i locali. Il
ministro Alfano si è poi recato nella chiesa dell'Immacolata per
esprimere solidarietà a don Angelo Chillura che nei giorni scorsi è
stato vittima di una intimidazione: »Io Stato ha già acceso i
riflettori su don Chillura per illuminare bene il suo coraggio e far
capire, a chi deve capire, che tutto lo Stato è con lui». (VA)
Sicilia24h
Entro il 18 dicembre le offerte per
l'acquisto della Società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane"
Scade il 18 dicembre il termine per
presentare le offerte per l'acquisto delle quote della Società
"Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane" di proprietà del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento.
In vendita le azioni che rappresentano
il 22,89% del capitale sociale della compartecipazione alla Società
per un prezzo a base d'asta di 11.600,00 per l'intera quota
posseduta. I soggetti interessati possono presentare la propria
offerta entro e non oltre le ore 11:00 di giovedì prossimo.
L'avviso della vendita delle quote è
consultabile nel sito internet dell'ente
www.provincia.agrigento.it, nella home page.
L'aggiudicazione avrà luogo a favore
del soggetto che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa e il
cui prezzo sia migliore o almeno pari a quello a base d'asta. Non
saranno ammesse offerte a ribasso. L'aggiudicazione sarà
definitiva a unico incanto.
La società "Agenzia PRO.PI.TER Terre
Sicane" s.p.a., con sede nel comune di Sciacca, promuove attività
destinate allo sviluppo del comprensorio interessato.
Pro. Pi. Ter. ha lo scopo di occuparsi
di attività integrate di studio, di ricerca, di progettazione dì
formazione, dì assistenza tecnica, di consulenza e sostegno
nell'accesso a tutte le forme di sussidio regionale, nazionale e
comunitario. Esercita anche il ruolo di legame tra i soci, Enti
pubblici e privati aderenti al patto, e la Regione, lo Stato e
l'Unione Europea.
Nuovi indirizzi di studio
autorizzati all' I.T.C.G. "G.Galilei" di Canicattì per
aumentare l'offerta formativa
Il Commissario straordinario Alessandra
Di Liberto, su proposta del Settore Politiche del Lavoro e
dell'Istruzione, ha autorizzato la creazione di nuovi indirizzi di
studio, per l'anno 2015/16, all'I.T.C.G. "G.Galilei" di
Canicattì.
Si tratta dei seguenti indirizzi di
studio: Settore Economico: "Turismo" presso la sede associata di
Naro; Settore Tecnologico: "Informatica e Telecomunicazioni";
"Agraria, Agroalimentare e Agroindustria", Articolazione
"Produzione e Trasformazione"; Articolazione "Relazioni
Internazionali per Il Marketing". Nell'ambito dell'indirizzo
esistente "Amministrazione, Finanza e Marketing" presso la sede
di Canicattì l'Ente ha autorizzato percorsi di secondo livello per
adulti per il conseguimento del titolo AFM (Amministrazione Finanza e
Marketing) E CAT (Costruzione Ambiente e Territorio);.
La richiesta era stata formulata dal
Prof. Vincenzo Fontana, dirigente scolastico dell'I.T.C.G. "G.
Galilei" di Canicattì il quale aveva dichiarato che le aule
individuate sono, allo stato, da ritenersi idonee per le attività
didattiche relative ai nuovi indirizzi di studio.
Dopo l'autorizzazione dell'Ente
spetterà alla Regione, con appositi decreti regionali, stabilire
l'istituzione di questi nuovi indirizzi di studi.
Il Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, in ogni caso, a causa delle difficoltà finanziarie
derivanti dai minori trasferimenti da parte della Regione non potrà
assumere eventuali oneri aggiuntivi conseguenziali all'approvazione
regionale dei nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico
2015/16.
I nuovi indirizzi scolastici
aumenteranno l'offerta formativa da destinare ai giovani delle
scuole medie superiori della zona creando diversificate occasioni di
studio ed una maggiore rispondenza della rete scolastica ai bisogni
degli studenti e del mondo del lavoro.
Sicilialive
Agrigento, intitolato a Livatino
l'auditorium dell'università
Il ministro dell'Interno, Angelino
Alfano, presente alla cerimonia.
AGRIGENTO - L'auditorium del polo
universitario di Agrigento questa mattina viene intitolato al giudice
Rosario Livatino ucciso in un agguato di mafia il 21 settembre 1990.
La manifestazione d'intitolazione è prevista per le 10 ad Agrigento
alla presenza tra gli altri del ministro dell' Interno, Angelino
Alfano, di Giuseppe Palilla ed Ida Abate, presidente e presidente
onorario dell'associazione "Amici del Giudice Rosario Livatino"
di Canicattì, di don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di
canonizzazione e dell'arcivescovo don Franco Montenegro. La fase
diocesana del processo di Canonizzazione del giudice potrebbe
concludersi entro il 21 settembre 2015 quando ricorrerà il 25/mo
anniversario dell'assassinio.