/ Rassegna stampa » 2014 » Dicembre » 16 » Rassegna stampa del 16 dicembre 2014

Rassegna stampa del 16 dicembre 2014

LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO Pro. Pi. Ter., quote in vendita fino all'8dicembre Scade dopodomani 18 dicembre il termine stabilito dal Libero consorzio (ex Provincia regionale) per presentare le offerte per l'acquisto delle quote della Società "Agenzia PRO. PI. TER Terre Sicane" di proprietà dello stessoi Libero Consorzio Comunale di Agrigento. In vendita le azioni che rappresentano il 22,89% del capitale sociale della compartecipazione alla Società per un prezzo a base d'asta di 11.600 euro per l'intera quota posseduta. I soggetti interessati possono presentare la propria offerta entro e non oltre le 11 di giovedì prossimo. L'avviso della vendita delle quote è consultabile nel sito internet dell'ente www. provincia. agrigento.it, nella home page. L'aggiudicazione avrà luogo a favore del soggetto che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa e il cui prezzo sia migliore o almeno pari a quello a base d'asta. Non saranno ammesse offerte a ribasso. L'aggiudicazione sarà definitiva a unico incanto. La società "Agenzia PRO. PI. TER Terre Sicane" s. p. a., con sede nel comune di Sciacca, promuove attività destinate allo sviluppo del comprensorio interessato. Pro. Pi. Ter. ha lo scopo di occuparsi di attività integrate di studio, di ricerca, di progettazione dì formazione, dì assistenza tecnica, di consulenza e sostegno nell'accesso a tutte le forme di sussidio regionale, nazionale e comunitario. Esercita anche il ruolo di legame tra i soci, Enti pubblici e privati aderenti al patto, e la Regione, lo Stato e l'Unione Europea.

Ex Provincia, nuovi indirizzi di studio per l'Istituto tecnico Galilei Si verificano le richieste di autorizzazione di nuovi indirizzi di studio inviate dagli istituti superiori alla Provincia, oggi libero consorzio agrigentino. Questa volta, ad arricchire la propria offerta formati- va, sarà l'istituto tecnico "Galilei" di Canicattì.
Il commissario straordinario, Alessandra Di Liberto, ha accolto la proposta del settore politiche del lavoro e dell'istruzione, autorizzando la creazione di nuovi indirizzi di studio, per l'anno 2015/16, al fine di aumentare l'offerta formativa, sia della sede centrale di Canicattì che in quella associata di Naro, da destinare ai giovani creando maggiori occasioni di studio. La sede di Naro si arricchirà, dell'indirizzo 'turismo", "informatica e telecomunicazioni", "agraria, agroalimentare e agroindustria", "produzione e trasformazione", "relazioni internazionali per il marketing". Nella sede di Canicattì, nell'ambito dell'indirizzo già esistente amministrazione, finanza e marketing", l'Ente ha autorizzato percorsi di secondo livello per adulti per il conseguimento del titolo AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) e CAT (Costruzione Ambiente e Territorio). La richiesta era stata formulata dal dirigente scolastico del Galilei, Vincenzo Fontana, il quale aveva assicurato che le aule individuate sono, ad oggi, idonee per le attività didattiche relative ai nuovi indirizzi di studio.
Sarà, adesso, la Regione, con appositi decreti regionali, a sancire l'istituzione di questi nuovi indirizzi di studi. «Il libero consorzio comunale di Agrigento - è specificato in una nota dell'ex provincia - in ogni caso, a causa delle difficoltà finanziarie derivanti dai minori trasferimenti da parte della Regione non potrà assumere eventuali oneri aggiuntivi consequenziali all'approvazione regionale dei nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico2015/16».
VALENTINA ALAIMO

CONSORZIO UNIVERSITARIO "Se vuole sopravvivere deve ripensarsi Il suo futuro è nell'immigrazione" "Il Polo di Agrigento potrà salvarsi solo se saprà individuare un proprio destino, se saprà puntare su una funzione specifica, altrimenti nessuno se ne farà carico per semplice senso di carità".
E' più un rimprovero che uno sprone quello che il ministro dell'interno Angelino Alfano ha pronunciato ieri mattina durante l'inaugurazione del nuovo auditorium "Rosario Livatino" del Consorzio universitario agrigentino. Una struttura che, ha tenuto a rimarcare il componente del Governo, è una "traccia di legalità" a lui ascrivibile. "Ero un giovane parlamentare quando, su stimolo dell'allora presidente del Consorzio Roberto Lagalla, feci inserire quelle somme nel bilaricio dello Stato per finanziare questa opera".
Una involontaria indicazione cronologica che riporta alla mente il lungo percorso progettuale e costruttivo dell'auditorium, rimasto per anni inutilizzato. Così, al rettore Lagalla e al presidente del Cupa Maria Immordino, i quali durante i loro interventi hanno chiesto al Governo di non far venire meno il sostegno all'università e ai poli decentrati "perché — ha detto Immordino - questo priverebbe molti giovani del diritto allo studio", Alfano ha replicato indirettamente spiegando, in sostanza, che il Consorzio potrà trovare salvezza solo se saprà ripensarsi ed impostare il proprio futuro su nuove basi rispetto sa quanto è stato fatto fino a questo momento.
"Io sono e sarò al fianco di questo territorio e di questa università — ha detto il ministro durante il proprio intervento -, ma in questo momento in cui tutti corrono chi resta indietro non troverà nessuno ad aspettarlo. Le università territoriali devono trovare una loro vocazione che si agganci alle specificità territoriali — ha proseguito-, oppure è difficile trovare le necessità della loro sopravvivenza". Specificità territoriali che, strano a dirsi, per Alfano non sono quelle che tutti potremmo pensare, ovvero l'immenso patrimonio archeologico o le tematiche di natura nautica, ittica, turistica, agroalimentare, e quindi le logiche conseguenze sul piano turistico, ma quelle legate all'immigrazione. "Dal dramma delle migrazioni, che oggi rappresenta un peso per questo territorio — ha detto - si può ripartire creando un polo di eccellenza sotto il profilo geopolitico e sanitario. Questo — ha aggiunto il ministro — è il mio progetto, il quale dovrà ovviamente trovare poi il sostegno dell'Università di Palermo".
L'intitolazione dell'auditorium, comunque, è stata soprattutto occasione per ricordare la memoria di Rosario Livatino. Alfano, che ha pronunciato parole forti nei confronti dei mafiosi, portatori di finti
concetti di famiglia e onore, ha ricordato quel giorno del 1990 in cui il giudice canicattinese venne ucciso per mano degli "stiddrari".
"Ero studente universitario a Milano — ha spiegato — e avvertii la violenza della notizia di un ragazzo di 38 anni della mia provincia era stato ammazzato a poca distanza da dove abitavo io. Quella violenza mi faceva un po' sentire in imbarazzo nei confronti dei miei colleghi in quanto siciliano, anche se contemporaneamente avvertii l'orgoglio di appartenere alla terra che era anche di Livatino".
GIOACCHINO SCHICCHI

GIORNALE DI SICILIA

CONFINDUSTRIA. «L'affidamento di un servizio pubblico mediante gara costituisce la regola e non l'eccezione»
Rifiuti, disagi e aumenti con gestione in House
Si sta sgonfiando, giorno dopo giorno, l'entusiasmo seguito alla notizia dell'atto di indirizzo votato da una parte del Consiglio comunale di Agrigento che sostiene la gestione in house del comparto rifiuti in un momento in cui in quasi tutta Italia, si sta andando in direzioni diverse. Dopo le perplessità espresse dai sindacati di categoria, oggi scende in campo anche Confindustria. «Rispetto a simili scelte - spiega il delegato per il territorio di Agrigento Antonio Siracusa - dispiace dover rilevare che il confronto nel dibattito pubblico non verte su aspetti essenziali, quali le condizioni e i vantaggi da garantire a famiglie e imprese a fronte del costo corrisposto per fruire del servizio, bensì esclusivamente sul soggetto competente ad erogarlo. L'affidamento di un servizio pubblico mediante gara costituisce la regola, e non l'eccezione, se davvero è interesse di tutti tutelare la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato. Scelte differenti, a prescindere se adottate ad Agrigento o altrove, di fatto rischiano di condizionare la competizione e la libertà di iniziativa economica». In sostanza anche Confindustria sottolinea come, in un contesto digestione in house dei rifiuti da parte dei Comuni con gli Ato, che ha già mostrato di essere fallimentare, risulterebbe oggi paradossale ripercorrere sotto altra formula analoga via, con il solo effetto di determinare disservizi e l'aumento di imposte e tributi». (AMM)
POLO UNIVERSITARIO Il ministro Angelino Alfano ieri ha inaugurato l'Auditorium intestato al magistrato ucciso dalla mafia. E ha parlato con i giovani universitari.
LIVATINO TRA I GIOVANI
Il giorno del barbaro assassinio di Rosario Livatino, ero studente universitario a Milano e nell'apprendere la sconcertante notizia mi sono sentito stringere il cuore, c'era un po'di imbarazzo, ma nella tragedia che ci colpiva, mi sono sentito orgoglioso di appartenere a questa terra che è capace di partorire fulgide figure come Rosario Livatino».Così si è espresso l'attuale ministro degli Interni, on. Angelino Alfano nel partecipare all'intitolazione dell'ampio e moderno auditorium del Polo Universitario alla memoria del giudice assassinato dalla Stidda. «Rosario Livatino —ha proseguito il ministro Alfano - è morto per la Giustizia alla stessa età in cui io sono diventato ministro della Giustizia, Quel giorno insediandomi al Ministero ho subito ricordato Rosario Livatino ed in cuor mio ho deciso di dedicargli la mia nomina e intestargli la più bella sala del ministero finora chiamata sala verde' ed oggi divenuta sala Giudice Rosario Livatino». Il Ministro Alfano ha voluto ricordare la storia dell'Auditorium: «Davanti a questi studenti, in questo stupendo auditorium, voglio ricordare l'idea dalla quale è venuto fuori l'auditorium. Il giovane, allora, prof. La Galla mi telefonò a Roma. Ero un giovane deputato senza alcun incarico e parlammo di questo progetto. Mi interessai per il finanziamento e dopo cinque anni il progetto è diventato una stupenda realtà. Questo per ricordare a tutti noi che per fare il bene comune dobbiamo remare insieme ed alla stessa velocità».
Rivolto quindi agli universitari Angelino Alfano li ha esortati a studiare, «a farsi una solida cultura, ma soprattutto ad avere rispetto dei valori sociali», Per il Ministro Rosario Livatino deve essere il fulgido esempio per tutte le generazioni, «il suo fare con coscienza e dedizione, mettendosi al servizio della verità e della giustizia, deve essere stimolo non solo peri giovani ma per tutti». Per il Ministro dell'interno Livatino rappresenta «un magistrato privo di pregiudizi ideologici, che giudicava con obiettività i fatti, che valutava le persone sottoposte al suo giudizio per quello che hanno commesso e non per quello che sono, un giudice che sia e appaia sereno e autenticamente indipendente, che non rilascia interviste e non prende anticipate posizioni sulle questione sulle quali dovrà esprimersi». "Quella scarpata brulla e cotta dal sole - prosegue Alfano - era troppo vicina alle mie radici, per non colpirmi in maniera diretta, come un pugno allo stomaco. Una società civile se non ha rispetto dei valori èuna società destinata a fallire. Per questo dobbiamo remare tutti alla stessa velocità per mantenere il passo con il mondo che è in continua evoluzione. Non possiamo fermarci. Oggi non ci sono più risorse economiche ed allora per la sopravvivenza dei poli universitari occorre sviluppare una nuova progettualità, una tra le quali l'emigrazione dall'Africa che è di ventata una emergenza planetaria inarrestabile». In precedenza avevano ricordato il magistrato assassinato dalla Stidda , la prof. Ida Abbate, il prof. Giuseppe Palilla presidente dell'associazione "Amici del Giudice Livatino", il presidente del Tribunale Luigi D'Angelo ,il presidente del Consorzio Universitario Maria Immordino, la studentessa universitaria Liliana Ingiaimo ed infine il rettore dell'Università degli Studi Roberto La Galla, Al termine l'arcivescovo Francesco Montenegro ha benedetto i locali. Il ministro Alfano si è poi recato nella chiesa dell'Immacolata per esprimere solidarietà a don Angelo Chillura che nei giorni scorsi è stato vittima di una intimidazione: »Io Stato ha già acceso i riflettori su don Chillura per illuminare bene il suo coraggio e far capire, a chi deve capire, che tutto lo Stato è con lui». (VA)

Sicilia24h

Entro il 18 dicembre le offerte per l'acquisto della Società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane"
Scade il 18 dicembre il termine per presentare le offerte per l'acquisto delle quote della Società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane" di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
In vendita le azioni che rappresentano il 22,89% del capitale sociale della compartecipazione alla Società per un prezzo a base d'asta di € 11.600,00 per l'intera quota posseduta. I soggetti interessati possono presentare la propria offerta entro e non oltre le ore 11:00 di giovedì prossimo.
L'avviso della vendita delle quote è consultabile nel sito internet dell'ente www.provincia.agrigento.it, nella home page. L'aggiudicazione avrà luogo a favore del soggetto che avrà presentato l'offerta più vantaggiosa e il cui prezzo sia migliore o almeno pari a quello a base d'asta. Non saranno ammesse offerte a ribasso. L'aggiudicazione sarà definitiva a unico incanto.
La società "Agenzia PRO.PI.TER Terre Sicane" s.p.a., con sede nel comune di Sciacca, promuove attività destinate allo sviluppo del comprensorio interessato.
Pro. Pi. Ter. ha lo scopo di occuparsi di attività integrate di studio, di ricerca, di progettazione dì formazione, dì assistenza tecnica, di consulenza e sostegno nell'accesso a tutte le forme di sussidio regionale, nazionale e comunitario. Esercita anche il ruolo di legame tra i soci, Enti pubblici e privati aderenti al patto, e la Regione, lo Stato e l'Unione Europea.

Nuovi indirizzi di studio autorizzati all' I.T.C.G. "G.Galilei" di Canicattì per aumentare l'offerta formativa
Il Commissario straordinario Alessandra Di Liberto, su proposta del Settore Politiche del Lavoro e dell'Istruzione, ha autorizzato la creazione di nuovi indirizzi di studio, per l'anno 2015/16, all'I.T.C.G. "G.Galilei" di Canicattì.
Si tratta dei seguenti indirizzi di studio: Settore Economico: "Turismo" presso la sede associata di Naro; Settore Tecnologico: "Informatica e Telecomunicazioni"; "Agraria, Agroalimentare e Agroindustria", Articolazione "Produzione e Trasformazione"; Articolazione "Relazioni Internazionali per Il Marketing". Nell'ambito dell'indirizzo esistente "Amministrazione, Finanza e Marketing" presso la sede di Canicattì l'Ente ha autorizzato percorsi di secondo livello per adulti per il conseguimento del titolo AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) E CAT (Costruzione Ambiente e Territorio);.
La richiesta era stata formulata dal Prof. Vincenzo Fontana, dirigente scolastico dell'I.T.C.G. "G. Galilei" di Canicattì il quale aveva dichiarato che le aule individuate sono, allo stato, da ritenersi idonee per le attività didattiche relative ai nuovi indirizzi di studio.
Dopo l'autorizzazione dell'Ente spetterà alla Regione, con appositi decreti regionali, stabilire l'istituzione di questi nuovi indirizzi di studi.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, in ogni caso, a causa delle difficoltà finanziarie derivanti dai minori trasferimenti da parte della Regione non potrà assumere eventuali oneri aggiuntivi conseguenziali all'approvazione regionale dei nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2015/16.
I nuovi indirizzi scolastici aumenteranno l'offerta formativa da destinare ai giovani delle scuole medie superiori della zona creando diversificate occasioni di studio ed una maggiore rispondenza della rete scolastica ai bisogni degli studenti e del mondo del lavoro.

Sicilialive

Agrigento, intitolato a Livatino l'auditorium dell'università
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, presente alla cerimonia.
AGRIGENTO - L'auditorium del polo universitario di Agrigento questa mattina viene intitolato al giudice Rosario Livatino ucciso in un agguato di mafia il 21 settembre 1990. La manifestazione d'intitolazione è prevista per le 10 ad Agrigento alla presenza tra gli altri del ministro dell' Interno, Angelino Alfano, di Giuseppe Palilla ed Ida Abate, presidente e presidente onorario dell'associazione "Amici del Giudice Rosario Livatino" di Canicattì, di don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di canonizzazione e dell'arcivescovo don Franco Montenegro. La fase diocesana del processo di Canonizzazione del giudice potrebbe concludersi entro il 21 settembre 2015 quando ricorrerà il 25/mo anniversario dell'assassinio.








Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO