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Rassegna stampa del 31 dicembre e 2 3 e 4 Gennaio 2016

31 Dicembre 2015

GrandangoloAgrigento

Agrigento, chiusa via Panoramica dei templi: nei prossimi giorni primo intervento
La via Panoramica dei templi chiusa
E' già in fase di allestimento, da stamani, il cantiere aperto dall'Ente Parco Archeologico che nei prossimi giorni effettuerà un primo intervento sull'area interessata dal crollo di un masso nei pressi della Strada Provinciale n. 4 Panoramica Valle dei Templi che ha portato lo scorso 19 dicembre alla sua chiusura al traffico. Si tratta di una fase preliminare, curata dall'Ente Parco (che ha esclusiva competenza sulle aree circostanti la SP 4) nella quale verranno rimossi la vegetazione sottostante al blocco principale dal quale si era verificato il distacco, e tutti i detriti minuti di roccia presenti nell'area interessata.Successivamente, anche con l'impiego di rocciatori, sarà possibile individuare con esattezza gli interventi utili ad evitare ulteriori crolli, anche di modesta entità, che possano mettere a repentaglio la sicurezza degli automobilisti.Nell'attesa di questi interventi, ovviamente, e sino alla rimozione completa dei potenziali pericoli, la SP n. 4 rimane chiusa al transito veicolare a tutela della pubblica incolumità e a tempo indeterminato, come da ordinanza urgente dello scorso 19 dicembre  del Direttore dell'Area Tecnica del Libero Consorzio Comunale.

GDS.it

AGRIGENTO
Viabilità provinciale, a gennaio la riapertura del Ponte sul Drago
AGRIGENTO. Sono in fase di completamento le opere di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione del ponte sul torrente Drago, lungo il tracciato della Strada Provinciale n.1 Spinasanta-Villaseta, chiusa al traffico dal febbraio 2012.
Per la verità le opere vere e proprie di ristrutturazione sono state già completate, mentre sono in corso le cosidette opere di corredo stradale, che consistono nella posa dei guard rail e nella collocazione della segnaletica tra cui quella riguardante il limite massimo di peso sopportabile dalla struttura. Tecnici dell'impresa e del Libero Consorzio stimano in alcuni giorni i tempi di ultimazione di queste opere. Manca dunque davvero poco alla riapertura del ponte, che consentirà di ripristinare i collegamenti stradali diretti tra il quadrivio Spinasanta e la frazione di Villaseta. Il ponte era stato chiuso in seguito alle attente verifiche dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio, allora Provincia Regionale di Agrigento, che avevano evidenziato le pessime condizioni della struttura.

Il Fattopopolare

Cupa di Agrigento, le sigle sindacali tornano a protestare: "Sia gestita dal territorio"
I Segretari Generali e di Categoria di CGIL CISL UIL in Assemblea con il personale del CUPA esprimono forti preoccupazioni sul loro futuro alla luce di due fatti nuovi, al termine dell'incontro hanno diffuso la seguente nota:
"La lettera del 24.12.2015,  con la quale il nuovo Rettore di Palermo comunica che non è in condizione di accogliere una rideterminazione della percentuale di contribuzione del CUPA (che proponeva di passare dal 35% al 15%) e nella quale si accenna alla esistenza di un contenzioso tra CUPA ed UNIPA è un fatto gravissimo ed inspiegabile alla luce del fatto che l'UNIPA, attraverso la Prof. Immordino, ne esprime la Presidenza.
Essa rappresenta a tutti gli effetti una "mozione di sfiducia" verso la Presidente che, a questo punto, dovrebbe trarne le dovute conseguenze.
Questo fatto enorme che mette in serio pericolo il Bilancio del CUPA, insieme alla (probabile) ufficializzazione della "fuoriuscita" da Soci del Libero Consorzio e della Camera di Commercio nel corso dell'Assemblea dei Soci di oggi, rappresentano due fatti nuovi di cui prendere atto non già per dichiarare la fine e la resa della esperienza del CUPA ma per rilanciare su basi nuove il suo percorso futuro.
CGIL CISL UIL sono favorevoli ad una "riappropriazione" da parte del territorio di questa struttura ma non possono esimersi dal chiedere a chi si candida a farlo e agli altri soggetti della politica la massima chiarezza sul percorso.
Imprescindibile è per Noi la garanzia dell'attuale occupazione del lavoratori che in atto vi operano e che non possono essere maldestramente legati all'offerta formativa che, ovviamente, auspichiamo venga potenziata.
CUPA espressione del territorio non deve fermarsi solo al fatto che Comune/Libero Consorzio/ Camera di Commercio ed Enti territoriali si riappropriano anche della Presidenza e della gestione dell'Ente, ma deve significare un coinvolgimento vero delle istanze economiche e sociali del territorio nelle scelte fondamentali di questa importante struttura: qualità e quantità dei Corsi; rapporti con il sistema universitario che non si fermino più solo al rapporto con la Università di Palermo; un ruolo attivo nella "governance" dell'Ente del mondo imprenditoriale e associativo.
Chiediamo a chi opera in questo Territorio e che oggi è chiamato a primari ruoli di responsabilità nel governo dello Stato e  della Regione, del Comune di Agrigento  di "uscire allo scoperto" e di dirci come intende salvare e rilanciare il CUPA-
Ci preoccupa il calo delle iscrizioni che è figlio diretto di questo clima di incertezza e di instabilità da cui abbiamo di uscire al più presto. Il CUPA può tornare a vivere nuove ed importanti stagioni di rilancio e di crescita ed il Sindacato Confederale è pronto a sostenere ogni tentativo che vada in questa direzione."
I Segretari Generali Provinciali

02 gennaio 2016

Giornale di Sicilia

Cupa, Mpa e Forza Italia: «Da salvare»
...Mpa e Forza Italia intervengono sul polo universitario di Agrigento. Per Roberto Di Mauro, capogruppo dell'Mpa- Pds all'Ars"beneha fatto il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, a disertare volutamente la seduta del cda. Salvare il Cupa è un dovere, ma anche un impegno nei confronti dei nostri giovani e del territorio". La seduta del consiglio di amministrazione del Cupa è andata a vuoto per mancanza del numero legale. "Il paventato rischio di chiusura del Cupa, che minaccia la serenità degli studenti, delle famiglie e di tutto il personale in servizio - aggiunge Di Mauro - va assolutamente e definitivamente accantonato attraverso un serio ed incisivo intervento da parte della Regione. Il governo Crocetta si occupi allora concretamente di questa vicenda e corra subito ai ripari, prima che sia troppo tardi". Giovanni Civiltà, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ha ribadito "il rammarico verso la volontà confermata dall'ex Provincia Regionale di Agrigento di recedere dalla compagine societaria dell'Università di Agrigento. Prendiamo atto invece con ottimismo dell'impegno della Camera di Commercio e dell'amministrazione comunale di Agrigento ad adoperarsi, senza riserva alcuna,a favoredelmantenimentodell'importante e irrinunciabile Polo universitario agrigentino".  In tale contesto - conclude il capogruppo di Forza Italia al Comune - è doveroso rilanciare un appello alle forze politiche affinchè, ad ogni livello, intervengano al fine di risolvere  l'unico e il solo ostacolo, ossia la garanzia, peraltro già promessa dal Governo regionale, del finanziamento stabile e triennale del Polo universitario.

03 gennaio 2016

Giornale di Sicilia

Panoramica dei Templi, assegnati i lavori urgenti

Costeranno 24.400 euro, complessivamente,i primi interventi avviati sul costone, lato Ovest di casa Fiandaca, che sovrasta la Panoramica dei Templi. Il Parco archeologico Valle dei Templi, di cui è direttore Giuseppe Parello, ha firmato l'impegno ed assegnato i lavori urgentidopoil crollo di un blocco di calcarenite  dal versante sovrastante la strada provinciale numero 4. «Preso atto - viene scritto nell'atto del Parco - del crollo facente parte di un notevole accumulo di pregressi fenomeni di cedimenti a spese delle scarpate del posto e considerato che nel verbale di sopralluogo  redatto dal geologo Giuseppe Presti si segnalava la delicata situazione statica dell'area,che compromette anche la sede stradale sottostante» s'è deciso di procedere con la massima urgenza, affidando, in maniera diretta, l'incarico di esecuzione dei lavori «da eseguire in economia, mediante cottimo, all'impresa che dispone di mezzi d'opera idonei agli interventi richiesti e già affidataria di altri lavori all'interno del Parco dellalle». Un'impresa - la Diparc srl di Favara - che s'è dichiarata disponibile ad intervenire immediatamente ai prezzi e alle condizioni di perizia di spesa redatta dall'architetto Carmelo Bennardo, per un importo complessivo di 24.400 euro, Iva compresa. Già giorno 30, ossia mercoledì scorso, gli operai hannoiniziatoarimuoverela vegetazionenell'area circostante al blocco del costone dove si è verificato il distacco e, poi, lentamente, - visto che si tratta di un'area decisamente "delicata" - verrà ripulito tutto o quasi il pendio. La pulizia servirà ad avere contezza delle condizioni del costone, accertando se e quanti altri blocchi rischiano di distaccarsi. Soloquandosarà rimossa la vegetazione, secondo quanto aveva spiegato il direttore del Parco Giuseppe Parello, sarà possibile individuare con esattezza gli interventida effettuare per evitare ulteriori crolli. Le ipotesi d'interventosono: il disgancio, ossia l'eliminazione, facendoli crollare, degli eventualimassi inprecarie condizioni di stabilità, ola chidatura del versante che risulterà essere a rischio. La strada provinciale 4, ossia la Panoramica dei Templi, resta, intanto, chiusa alla circolazione stradale e dallo scorso 19 dicembre, da quando, appunto, il gigantesco masso si è staccato dal pendio ed è ruzzolato fino a valle, ma senza invadere la carreggiata. Soltanto quando dal Parco archeologico verrà comunicato all'ormai ex Provincia regionale di Agrigento che tutto è stato messo in sicurezza, dal Libero consorzio comunale verrà dato il via libera alla riapertura della strategica strada provinciale. Strategica perché, specie dopo i lavori di raddoppio della statale 640, risulta l'asse stradale privilegiato per raggiungere, e rapidamente, il quartiere commerciale del Villaggio Mosè. (*CR*)

2 gennaio - sabato

agrigentoweb

CDA Università, il Comune non si presenta e cade il numero legale
Comune di Agrigento ha deliberatamente fatto venire meno, questa mattina, il numero legale alla riunione del Consiglio di Amministrazione del Polo Universitario per evitare che l'ex Provincia Regionale recedesse dal Consorzio facendo venire meno la compagine consortile. Sarebbe stata così, la morte dell'Università ad Agrigento.
"Il Governo regionale con il suo presidente in testa - ha dichiarato Lillo Firetto - dovrà, con la Finanziaria in gestazione, dare certezza di esistenza al Consorzio Universitario, prevedendo il relativo contributo. Occorre che Crocetta assuma un impegno chiaro in fase di proposta all'Assemblea Regionale Siciliana, evitando di lasciare la vicenda all'iniziativa di qualche pur volenteroso parlamentare!".

LA SICILIA

Sindaco Firetto assente a Cda del Cupa Secondo Di Mauro: "Ha fatto bene".
Bene ha fatto sindaco Lillo Firetto. a disertare voLutamente la seduta del Cda. Salvare il Cupa è un dovere, ma anche un impegno nei confronti dei nostri giovar e del territorio.
Il capogruppo dell'Mpa-Pds all'Ars, Roberto Di Mauro, prende posizione all'indomani della riunione, andata a vuoto, del consiglio d'amministrazione del consorzio universitario della provincia di Agrigento, il cui risultato, qualora fosse stato raggiunto il quorum, sarebbe stato, a causa della formalizzazione del recesso dell'ex Provincia regionale, la messa in liquidazione dell'Ente.
Questo paventato rischio, che minaccia la serenità degli studenti, delle famiglie e di tutto il personale in servizio al Cupa, va assolutamente e definitivamente accantonato attraverso un serio ed incisivo intervento da parte Regione - sottolinea Roberto Di Mauro - il governo Crocetta si occupi allora concretamente di questa vicenda e correre subito ai ripari, prima che sia troppo tardi.
Nella finanziaria, che dovrà essere varata, si ripristini il fondo originario, destinato proprio ai consorzi universitari siciliani. che si aggirava sui 5 milioni di euro.
L'attuale taglio, operato nella misura di oltre il 50%, si tradurrebbe nel cosiddetto colpo di grazia per le varie realtà dell'isola, compresa ovviamente quella di Agrigento Non resta dunque che attendere le prossime settimane per capire quale sia davvero il destino di una risorsa che pare non abbia mai pace.
R. A.

REPORT Il direttore dell'Ente Parco Parello traccia un bilancio e ipotizza il futuro.
Un 2015 in chiaroscuro
Al calo di circa 10mila turisti rispetto al 2014, la Valle dei Templi si conferma brami in evoluzione Merito delle visite serali e di una offerta sempre variegata. Sagra del Mandorlo da sfruttare davvero.
La Valle dei Templi chiude il 2015 con un dato di leggera flessione rispetto al la visite complessive, ma con tanti spunti importanti per il futuro dell'area archeologica.
Alla fine i freddi numeri dicono che i visitatori sono stati 609mila. contro i 6l9mila del 2014.
Ma quello appena trascorso non è stato un anno qualsiasi. innanzitutto siamo stati pesantemente danneggiati dalla crisi della viabilità interprovinciale — spiega il direttore Giuseppe Parello, oggi in scadenza di mandato ma destinato, pare, ad una riconferma alla guida dell'ente da parte della Regione — che ha spinto molti visitatori verso altre destinazioni.
Oltre a questo, analizzando i dati abbiamo riscontrato come ci sia anche da considerare il danno arrecato dalle cattive condizioni climatiche soprattutto durante il periodo della Sagra del Mandorlo in fiore. A marzo, ad esempio, si sono persi circa 4500 visitatori. Altro mese difficile è stato settembre. dove la flessione è stata però meno sensibile".
li Festival del Folklore, quindi, rappresenta ad og1 modo,qualsiasi sia la proposta e il tempo nel quale è stata realizzata e pubblicizzata uno strumento di attrazione nella Valle.
Una crescita in termini di accessi si è invece registrata nel periodo estivo, come ad esempio ad agosto, quando le visite sono aumentate di circa 5mila unità
In questo caso — spiega ancora Parello — merito delle visite serali, che aumentano a vista d'occhio. Nel 2015, ad esempio, nella stagione estiva abbiamo registrato 47mila visitatori solo nella fascia serale, ovvero 5mila visita tori in più rispetto all'anno precedente. Ancora più chiaro è il trend se valutiamo un periodo più ampio: nel 2010 le visite serali erano state 16mila. Quest'anno sono state 47mila".
A cosa attribuisce questo aumento?
Beh, di certo gli eventi musicali, teatrali e le attrazioni progettate per il periodo estivo hanno svolto un grande ruolo.
E se da un lato ciò conferma anche la bontà del lavoro fatto per trasformare la Valle dei templi in un luogo da vivere anche per gli agrigentini uno spazio della loro città, c'è da dire che ci sono anche diversi turisti che sfruttano la possibilità della visita serale per sfuggire alla calura o per sfruttare la mattina per visitare altri luoghi del nostro territorio",
Avete superato per due anni il mezzo milione di visitatori, adesso l'obiettivo è la cifra tonda?
'In una prospettiva a lungo t senza dubbio. Adesso - sottolinea il di rettore Parello - però bisogna lavorare per consolidare un dato così importante nel medio periodi.
Il 2016 deve essere l'anno della fidelizzazione ma soprattutto dell'aumento della permanenza media all'interno della Valle.
Far crescere le visite in numeri assoluti sarebbe sicuramente importante, ma oggi non dipende solo da noi, ci sono congiunture nazionali e internazionali che non è possibile controllare",
G. SCH.

3 gennaio - domenica

LA SICILIA

RIFIUTI. Lungaggini burocratiche fanno sfumare finanziamento europeo per potenziare la differenziata
Nel cassonetto 4 milioni.
Quattro milioni di euro circa destinati a potenziare la raccolta differenziata nel la nostra provincia sono andati letteralmente in fumo alla data del 31 dicembre scorso per lungaggini e ritardi.
E' stato questo il destino, nell'Agrigentino — e probabilmente non solo - dei fondi Po—Fesr 2007/2013 destinati a finalità di tipo ambientale, che oggi sono stati dirottati" verso altri centri, o, più semplicemente, restituiti all'Europa.
Si tratta, in particolare, di risorse che erano inserite nel cosiddetto Asse 2', ovvero "Uso efficiente delle risorse naturali", all'interno del quale ricadono appunto interventi infrastrutturali riguardanti la riqualificazione il risanamento ambientale e, ancora più esplicitamente, finalizzati a migliorare
l'efficienza nella gestione dèi rifiuti sostenendo la nascita di un tessuto produttivo nel comparto del riciclaggio".
Capitolo al quale, già nel 2010, attraverso Ato Gesa e Dedalo Ambiente. avevano tentato di accedere i comuni di Aragona, Casteltermini (con due distinti progetti), Racalmuto, Grotte, Castrofilippo, Montallegro, Realmonte e Canicattì, centro che prevedeva lo stanziamento più alto, cioè 2 milioni di euro circa. Progetti esecutivi per acquistare materiale utile alla differenziata, attrezzature o realizzare centri di raccolta, i quali vennero in un primo momenti accettati, poi però, la Regione stabilì che le gestioni delle Ato si sarebbero dovute concludere nel settembre 201 "con
conseguente divieto per i liquidatori degli attuali consorzi e società d'ambito di compiere ogni atto di gestione".
Passano quattro anni nel silenzio più totale della Regione che, nel 2014, convoca gli enti. Solo a quel punto i Comuni sanno che devono mettersi in moto per subentrare agli ambiti. in perenne
liquidazione. Una corsa contro il tempo, dato che, come noto, il 31 dicembre questa linea di intervento si sarebbe chiusa. Subentrano però, in questo percorso, innumerevoli difficoltà di natura
burocratica (per citare un solo esempio, il Comune dì Casteltermini ha avuto difficoltà a trovare chi gli firmasse una fideiussione) e ritardi generalizzati, che portano tutti i municipi nell'impossibilità di rendicontare fondi che in alcuni casi non hanno meno ricevuto le risorse. Scatta la mezzanotte dell'anno nuovo e tutto va in fumo.
"Il decreto di finanziamento è arrivato al Comune solo a novembre - ha spiegato il sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia — e avremmo dovuto rendicontare le somme a dicembre, Abbiamo chiesto al dipartimento regionale di poter avere una proroga perché non avevamo letteralmente tempi tecnici, ma nulla di fatto. Dal nostro punto di vista, comunque, la partita non è chiusa, siamo pronti a chiedere un risarcimento danni".
GIOACCHINOSCHICCHI

CITTADINANZATTIVA
«Ci inquieta tanto il silenzio dell'Ato sul depuratore»
g c) Ennesimo intervento d sezione locale di Cittadinanzattiva per quanto concerne il funzionamento del depuratore di Contrada Ripellino. L'ultimo documento in ordine di tempo è a firma della responsabile Mariagrazia Cimino e de referente per l'Ambiente Tony Licata. Sul banco degli imputati — a sentire l'associazione — da parte delle istituzioni dopo la fazione della struttura territoriale dell'Agenzia regionale per la Protezione ambientate a se del sopralluogo effettuato all'interno dell'impianto al tramonto dello scorso mese di settembre. "Vorremmo poter iniziare il nuovo anno con più Serenità e con più soddisfazione, ma non possiamo — scrivono amino e Licata
— ci inquieta, non poco, questo inspiegabile ed assordante silenzio di Ato Idrico di Agrigento e dell'assessorato all'Energia a proposito del nostro depuratore. Poteva essere comprensibile che ciò accadesse in presenza di bollettini di Arpa che davano esiti confortanti delle analisi in uscita dall'impianto. Dal 21 di settembre — prosegue il documento — la situazione è nettamente cambiata e in un suo comunicato l'Arpa di Agrigento dichiara che l'impianto soffre di gravi carenze strutturali e funzionali per le quali appare indispensabile che si proceda ad interventi di natura risolutiva», ed ancora «sì torna a sottolineare l'assoluta necessità di procedere a un adeguamento dell'intero impianto di depurazione che in atto è privo di autorizzazione allo scarico». I firmatari del documento rivolgono pertanto dei quesiti. «Ci chiediamo e i cittadini si chiedo no: cosa ancora si sta aspettando per dare seguito alle due lettere. partite dal Comune di Licata in data 31 marzo scorso dove, in una, si chiedeva la sospensione del canone di depurazione ed il rimborso dello stesso e nella seconda di dare attuazione ed adempiere a quanto previsto dall' articolo 152, comma 2 e 3 del dlgv 152/ 06 che, per gravi e ripetute inadempienze contrattuali l'Ato idrico deve intervenire e sostituirsi al gestore nella conduzione dell'impianto e se non lo fa l'Ato idrico, deve intervenire l'assessorato. Lettere queste ultime due a cui fa riferimento Cittadinanzattiva a firma dell'allora commissario straordinario Maria grazia BraMata. In conclusione della nota di Cittadinanzattiva somiglia più che altro a un monito. «Nell'attesa che ciò av-venga, assistiamo alla moda di pesci e continuiamo ad assistere immobili ed insensibili a condizioni che determinano compromissione dell'ambiente e pericolo per la salute pubblica? Noi pensiamo che non ci sia più tempo da perdere ed occorre agire a più presto, senza esitazioni ne tentennamenti e mettere sotto la lente di ingrandimento l'intero sistema fognario/depurativo della città.




agrigentoweb

Crollo alla Panoramica dei Templi, assegnati lavori di urgenza
Il Parco archeologico Valle dei Templi ha firmato l'impegno ed assegnato i lavori urgenti dopo il crollo di un blocco di calcarenite dal versante sovrastante la strada provinciale numero 4.
«Preso atto viene scritto nell'atto del Parco - del crollo facente parte di un notevole accumulo di pregressi fenomeni di cedimenti a spese delle scarpate del posto e considerato che nel verbale di sopralluogo redatto dal geologo Giuseppe Presti si segnalava la delicata situazione statica dell'area, che compromette anche la sede stradale sottostante» s' è deciso di procedere con la massima urgenza, affidando, in maniera diretta, l'incarico di esecuzione dei lavori".

4 gennaio - lunedì

grandangolo

Sciacca, via libera ai lavori sul ponte "Verdura".
E' arrivato, dopo mesi, il via libera da parte del Genio militare allacostruzione del nuovo ponte Verdura. E' stato accertato che nella zona non ci sono ordigni bellici. Dunque, dopo l'Epifania il cantiere potrà procedere alle varie fasi lavorative.
I lavori sono stati consegnati lo scorso agosto. La realizzazione del nuovo ponte dovrà avvenire entro un anno. Sarà un'opera realizzata conacciaio e calcestruzzo, con un impalcato a travata continua che si svilupperà su quattro campane.



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