Giornale di Sicilia
Burocrazia, la Madia rivoluziona i servizi locali
...È in arrivo una rivoluzione per le spa locali, le aziende, per lo più controllate dai Comuni, che offrono servizi pubblici d'interesse generale: dalla fornitura dell'acqua alla gestione dei rifiuti, dal trasporto all'energia. La bozza del decreto attuativo della riforma Madia obbliga a ridisegnare il complesso puzzle, promuovendole aggregazioni attraverso la formazione di distretti. Il governo punta anche sulla trasparenza, con l'istituzione, presso il ministero dello Sviluppo Economico,di un Osservatorio ad hoc.Il Testo Unico sui servizi locali viaggia in parallelo con quello relativo alle partecipate, che guarda all'universo delle aziende con capitale pubblico. Si tratta di 7.767 imprese, almeno stando a quelle attive, secondo gli ultimi dati dell'Istat. L'obiettivo in questo caso nonè solo accorpare, ma eliminare, ricorrendo al fallimento, tutte quelle che sono state definite scatole vuote. Si tratterebbe di un megataglio, che porterebbe adun dimezzamento delle poltrone. Insomma l'esecutivo Renzi non vuole fare di tutta un'erba un fascio. E distingue tra le aziende che creano valore, offrendo direttamente servizi al cittadino anche sulla base di un' impostazione industriale, dalla selva di società strumentali che offrono servizi esclusivamente alla P.A. Ecco quindi il perchè di un provvedimento specifico sui servizi locali. Si tratta di un Testo Unico, che fa il punto sulla materia riprendendo anche le discipline di settore già in vigore. Ma le novità non mancano: innanzitutto si spinge sui cosiddetti «ambiti o bacini territoriali ottimali» che faranno capo a un ente di Governo apposito che può anche coincidere con la città metropolitana (l'ex Provincia). Si invita a uscire dalla logica per cui ogni Comune ha una sua società, allargando i confini per «organizzare lo svolgimento dei servizi a rete » in cluster, «tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio ». Potrà essere indetta una consultazione pubblica per decidere quali siano i servizi da lasciare l mercato e quelli da mettere in mano pubblica.
Task-force per organizzare la Sagra del Mandorlo
...Si occuperanno di «tutti gli adempimenti connessi alle procedure amministrative per realizzare il progetto, individuando i dipendenti da assegnarvi». È la task force per la Sagra del mandorlo in fiore e festival internazionale del folclore 2016. Il gruppo di lavoro è costituito dal funzionario Luigi Ruoppolo del servizio Cultura e Turismo, da Angela Orlando dell'ufficio di staff del sindaco, da Loredana Bruccoleri del servizio Turismo, Ignazio Gambino del servizio Cultura, da Giuseppe Bartolomeo dell'ufficio di staff del sindaco e da Antonella Lattuca dello staff Gabinetto del sindaco. Il coordinamento della task force è stato assegnato a Luigi Ruoppolo che si avvarrà di Giuseppe Bartolomeo perla parte contabile e per la rendicontazione. Il gruppo di lavoro era stato costituito, con determina dirigenziale, perl'attuazione delle attività del progettodenominato«Sagra del mandorlo in fiore e festival internazionale del folclore 2016» già lo scorso 20 novembre. «Per mero errore la determina - scrivono da palazzo d Giganti - non è stata pubblicata ai sensi della legge regionale «obbligo di pubblicazione di atti nel sito internet del Comune ». «Considerato che è necessario avviare immediatamente l'impianto progettuale per la necessità di procedere con le numerose attività programmate atte a garantire la realizzazione del progetto e il raggiungimento dell'obiettivo» - hanno argomentato, sempre da palazzo dei Giganti, - s'è proceduto a costituire, formalmente, il gruppo di lavoro, privilegiando «l'esperienza acquisita negli anni da professionalità interne alla dotazione organica del Comune». La relativa determina dirigenziale è stata pubblicata ieri sull'albo online dell'ente. E rientra nel progetto approvato dalla Giunta all'inizio dello scorso settembre. (*CR*)
SiciliaInformazioni
Ex province, commissari scaduti: attesa per le nuove nomine
Tutto fermo nella ex province siciliane. Da quattro giorni, infatti, gli enti intermedi sono senza vertice. Il 31 dicembre, infatti, è scaduto il mandato dei vecchi commissari e il Governo Crocetta non ha proceduto alla nomina dei nuovi né alla proroga di quelli già in carica. E così parte l'allarme. Una telenovela vecchia, mai passata di moda.
La legge istitutiva dei Liberi consorzi e delle città metropolitane, infatti, prevedeva l'elezione dei nuovi organi il 29 novembre, ma lo stop alla riforma imposto dopo l'impugnativa da parte del Consiglio dei ministri per recepire le indicazioni nazionali, ha stabilito la possibilità di un'ulteriore proroga di sei mesi per i commissari. "Le nove ex Province siciliane - dice adesso Giuseppe Messina, responsabile regionale dell'Ugl Sicilia - sono senza vertice e per migliaia di dipendenti e precari, docenti dei licei provinciali e cittadini aumentano disagi e disservizi".
Provvedere "senza alcun indugio" alla nomina dei nuovi commissari delle province siciliane e all'apertura di "un tavolo di trattativa" per la tutela dei lavoratori. "In Sicilia il governo regionale e il Parlamento dell'Isola a trazione Pd hanno abolito a metà le nove Province ottenendo solamente la precarizzazione dei dipendenti - aggiunge - senza dimenticare che, non completando il processo di riforma, hanno dimostrato di non aver mai avuto le idee chiare sul da farsi. Intanto il governo centrale - conclude il leader sindacale -ha tagliato i fondi mettendo in ginocchio i servizi erogati che toccano soprattutto le fasce più deboli della popolazione, ancora una volta colpite da un Esecutivo siciliano fallimentare che soccombe sempre più alle decisioni romane".
Sicilia24h
Bellini su Polo universitario
Agrigento
Il dirigente del Partito Democratico di
Agrigento, Epifanio Bellini, esprime vicinanza verso gli studenti e
tutti gli altri soggetti che si battono per il mantenimento del Polo
universitario di Agrigento a rischio per il mancato contributo
annuale 2016 da parte della ex Provincia di Agrigento di 800mila
euro. Bellini afferma : "Fin quando la questione è ridotta solo a
una questione economica, e non invece ad occasione di generare
ricchezza e accrescimento sociale e culturale, allora la stessa
questione non sarà mai risolta".
LAvalledeitempli.it
EX PROVINCE SICILIANE: MESSINA (UGL)
"CHIEDIAMO ALL'ESECUTIVO SICILIANO DI PROVVEDERE ALLA NOMINA DEI
NUOVI COMMISSARI "
"Chiediamo all'Esecutivo siciliano
di provvedere, senza alcun indugio, alla nomina dei nuovi commissari
ed all'apertura di un tavolo di trattativa per la tutela dei
lavoratori visto che a partire da oggi le nove ex Province siciliane
sono senza vertice e per migliaia di dipendenti e precari, docenti
dei licei provinciali e cittadini aumentano disagi e disservizi.
E questo perché il governo regionale,
che sulle province ha fallito miseramente, entro la fine del 2015 non
ha proceduto alla nomina di nuovi commissari ne alla proroga degli
esistenti. E così, da 4 giorni, le Province sono senza vertice ed a
pagare saranno i siciliani".
E' quanto dichiara Giuseppe Messina,
Responsabile regionale dell'Ugl Sicilia commentando i disservizi
che si registrano da questa mattina in alcune parti dell'Isola a
causa del mancato rinnovo dei vertici delle ex Province siciliane.
"In Sicilia il governo regionale e il
Parlamento dell'Isola a trazione Pd hanno abolito a metà le nove
Province ottenendo solamente la precarizzazione dei dipendenti -
aggiunge - senza dimenticare che non completando il processo di
riforma, hanno dimostrato di non aver mai avuto le idee chiare sul da
farsi".
"Ed intanto - prosegue Messina -
il governo centrale ha tagliato i fondi mettendo in ginocchio i
servizi erogati dalle ex Province che toccano soprattutto le fasce
più deboli della popolazione, ancora una volta colpite da un
esecutivo siciliano fallimentare che soccombe sempre più alle
decisioni romane".
"La verità è che la legge
istitutiva dei nuovi Liberi Consorzi Comunali e delle città
metropolitane - sostiene il Responsabile dell'UGL siciliana -
prevedeva che il loro mandato non andasse oltre il 31 dicembre 2015 e
che si procedesse all'elezione dei nuovi organi fissata per il 29
novembre".
"Nulla di tutto ciò è stato posto
in essere - rimarca Messina - e la rivoluzione annunciata dal
presidente della Regione Rosario Crocetta si è rivelata una maniera
per sfornare incarichi a go-gò. Una gestione fallimentare come ha
dimostrato la decisione del governo Renzi di sospendere le elezioni
in Sicilia per effetto dello stop alla legge imposto dall'Ars a
seguito dell'impugnativa ".
"Stessa norma - conclude il
sindacalista - che sospendendo le elezioni in vista della revisione
della legge di riforma per recepire le indicazioni nazionali a
iniziare dal sistema elettorale di secondo grado e da altre
indicazioni di grande riforma contenute nella legge Delrio, ha dato
mandato al governo per una ulteriore proroga di sei mesi per i
commissari".
LA SICILIA
SINDACATI E SETTORE RIFIUTI
Ansia sulla pianta organica della
Srr.
Srr, dopo il rinvio a "settembre da
parte della Regione della pianta organica della costituenda società
di raccolta dei rifiuti che dovrebbe, a parti re da 11 giorni oggi,
sostituire l'Ato Gesa Ag2e la Dedalo Ambiente, c'è ti more
concreto per il futuro dei lavora tori.
La mappa del personale, si ricorderà,
giaceva all'Msessorato regionale all'Energia da oltre un anno ed
è stata "bocciata", insieme ad altre in Sicilia in forza
dell'applicazione di un nuovo principio portato avanti
dall'assessore Vania Contrafatto in totale discontinuità con
decisioni prese fino a poco tempo prima: non conta i! mantenimento
dei livelli occupazionali, bisognerà che i dipendenti siano
essenziali alle funzioni delle Srr.
Fuori da questo contesto, stando a
quanto trapelato, potrebbe finire il personale amministrativo, ovvero
12 lavoratori in totale che, fino ad oggi, soprattutto a Gesa, si è
occupato dì lotta all'evasione.
Un progetto che, ovviamente, trova la
totale contrarietà dei segretari di categoria Fp Cgil, Fit Cisl e
Uil Trasporti, Alfonso Buscemi, Umberto Nero e P no Stella, i quali
ribadiscono con tozza che tutto il personale deve essere tu telato
specialmente dopo la vicenda dei diciassette licenziamenti al Comune
di Agrigento.
C'è un clima politico che non ci
convince - dicono sindacalisti - sia a livello regionale che
provinciale su l'applicazione delle norme che regola no e
garantiscono il livelli occupazionali, sino ad ora i sindaci malgrado
sono stati lasciati soli nel garantire i servizi locali sia dai vari
Governi regionali che nazionali non hanno fatto macelleria sociale,
adesso, dopo i fatti succeduti ne comune di Agrigento dove attraverso
uno scarica barile delle responsabilità si sono lasciati nella
disperazione 17 famiglie non ci fluiamo più degli impegni basati
stilla buona volontà dei singoli.
Il piano d'ambito e la dotazione
organica - concludono i rappresentanti sindacali - devono garantire
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali solo cosa si può
raggiungere l'obiettivo del 65% della raccolta differenziata e
coniugate efficienza, efficacia ed economicità".
Tutto è aggiornato al prossimo 8
gennaio, quando si terrà un'assemblea dei sindaci che sarà
cruciale.
R.A.
PALMA DI MONTECHIARO
"L'istituto Hodierna non si
tocca"
L'istituto scolastico superiore di
secondo livello (ex Liceo scientifico) Giovan Battista Hodierna, non
è compreso tra quelli sottodimensionati, elencati dall'Ufficio
scolastico provinciale. Viene cosi smentita la notizia di un suo
accorpamento nel prossimo anno scolastico con la scomparsa della
propria autonomia, conquistata negli anni 90 grazie alla fiducia
rivolta dalle famiglie palmesi nell'unica scuola locale ad
indirizzo superiore. L'assicurazione sul mantenimento della
autonomia scolastica dell'Hodierna è stata confermata dal sub
commissario dell'Uil Scuola Lillo Bugio e dal segretario
provinciale dello Snals Angelo Amato. Due docenti palmesi ai vertici
dei due sindacati di categoria, impegnati affinché nella cittadina
de Gattopardo venga consentita all'istituto scolastico superiore di
secondo grado la possibilità di svolgere il suo importante molo
didattico e di crescita culturale, senza il pericolo di perdere la
direzione e l'ufficio di segreteria oltre naturalmente ad una
programmazione didattica autonoma e non soggetta ad altre direttive,
se si verificasse il suo accorpamento con un altro istituto
dell'hinterland. La situazione in provincia ha dichiarato Lillo
Burgio, Sub commissario della Scuola- è rimasta immutata e se è
vero che dall'Assessorato regionale alla Istruzione non è stata al
momento ratificata la proposta di accorpare la sezione staccata del
Federico II di Naro con l'Hodierna, svincolandola dall'Ipia
Galileo Galilei di Canicattì, è anche assodato the istituto
superiore di secondo grado della nostra cittadina non subirà alcuna
conseguenza. La proposta dell'Ufficio scolastico provinciale -ha
aggiunto il sindacalista- mirava a garantire all'Hodierna una
autonomia stabile e con una popolazione scolastica di olre 800
studenti, derivante dall'eventuale accorpamento della sezione
staccata dell'ipia Federico II di Naro, senza con ciò causare
disagi agli studenti naresi e all'ipia Galileo Galilei di Canicatti
a cui appartiene. Pur tuttavia, anche con oltre 600 iscrizioni,
l'Hodierna sarà in grado di continuare in autonomia, ID una
Cittadina dove ha saputo svolgere un ruolo importante per consentire
agli studenti palmesi di frequentare nel loro paese».
FILIPPO BELLIA
FIRMATO
Ex Province siciliane confermati 6
commissari.
Il presidente della Regio ne Rosario
Crocetta e assessore alle Autonomie Locali Luisa Lantieri hanno
firmato il decreto di conferma di sei commissari straor dinari per la
gestione delle ex pro vince, mentre per a tre si riservano di
intervenire probabilmente entro oggi. I confermati sono: Marcello
Malsano, dirigente al diparti mento Formazione, ad Agrigento;
Alessandra Di Liberto a Caltanissetta; Filippo Romano viceprefetto, a
Messina: Manlio Munafò a Palermo; Antonio Lutri a Siracusa; Giuseppe
Amato a Trapani. Sono in stand-by Francesca Paola Gargano. dirigente
dipartimento tecnico, a Catania: Dario Cartabellotta, dirigente
Agricoltura, a Ragusa; Giovanni Corso a Enna Per questi tre
commissari rimasti in sospeso sembra siano in corso valutazioni di
opportunità e non è detto che vengano confermati tutti e tre.
Com'è noto, il precedente man dato è
scaduto i 31 dicembre, la proroga è fino al 30 giugno. Ed ha una
logica: il 29 novembre si sarebbero dovute svolgere le elezioni nei
consorzi e nelle città metropolitane prorogate in attesa che si
definisse la nuova normativa anche al la luce dei rilievi del governo
centrale; si è pure tenuto conto della opportunità che la
formazione de gli organi elettivi venisse rinviata a dopo le
Amministrative, onde evi tare che in secondo grado votassero
consiglieri comunali con mandato scaduto. Da qui il rinvio a dopo la
tornata di primavera 2016.
Secondo Marco Falcone (FI), Lancora una
volta il governo non si smentisce e riporta la sua rivoluzione al
livello del più misero braccio di ferro tra i vari componenti della
coalizione di maggioranza per decidere sulla spartizione delle ambite
poltrone di commissario delle ex province siciliane» ed annuncia la
presentazione di un'interrogazione urgente per conoscere i criteri
sia di esclusione che di scelta con cui sono individuati i
responsabili degli enti di area vasta
G.C.
Commissariati 6 Comuni
TERRITORIO E AMBIENTE. Provvedimenti
firmati dall'assessore regionale Maurizio Croce Riguardano
Racalmuto, Realmonte, Villafranca, Montevago, Sambuca e S. Angelo
Muxaro.
Ondata di commissariamenti da parte
dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente in danno di
diversi comuni anche dell'agrigentino.
I provvedimenti, tutti firmati dal
l'assessore Maurizio Croce, riguardano, per cause diverse, i centri
di Racalmuto, Realmonte, Villafranca Sicula Montevago, Sambuca di
Sicilia e Sant'Angelo Muxaro. Sul tavolo, in tutti i casi, comunque
questioni di natura urbanistica: ai primi due, in fatti, si contesta
il mancato adempi mento agli obblighi di acquisizione al patrimonio
comunale degli immobili abusivi oggetto di sentenze definitive. Nello
specifico, se al paese della Ragione" nel maggio del 2014 la
Regione aveva diffidato il Comune di Racalmuto a provvedere, entro 20
giorni, alla trasmissione de gli atti deliberativi e conclusivi
relativi atte procedure pena la nomina del commissario ad acta, nel
paese della Scala dei Turchi le diffide erano arrivate in ultimo nel
maggio scorso. Il tutto, va precisato, rientra in un contesto di
diffide attivate a livello isolano dopo che la Corte dei Conti aveva
lasciato intravedere un quadro di possibili danni erariali connessi
appunto alla mancata acquisizione e contestuale pagamento da parte
dei privati del dovuto come sanzione per gli abusi.
"Il commissario ci ha spiegato il
sindaco Emilio Messana - sta conducendo un'attività di
monitoraggio, per quanto il numero di abusi sia abbastanza
contenuto». Insomma, il lavoro è in corso. Rivolti unicamente al
compimento degli atti sindacali necessari al l'approvazione dei
Piani regolatori generali, invece. sono gli altri commissariamenti,
alcuni dei quali sono stati anche prorogati. E' il caso ad esempio
di Villafranca Sicula, dove l'architetto Massimo Aleo, funziona-
rio della Regione nominato ad acta nel comune agrigentino nel luglio
scorso ha chiesto una proroga da novembre 2015 al prossimo febbraio.
Proroga chiesta e ottenuta anche da Roberto Brocato, commissario a
Sant'Angelo Muxaro. A Montevago, invece, il commissario è stato
nominato a metà dello scorso ottobre dopo che, nel marzo del 2015 il
sindaco era stato diffidato a relazionare entro il termine di giorni
dieci, in merito agli atti posti in essere successivamente alla
approvazione deLle "direttive generati" di cui alta Delibera
Consiliare n. 9 del 16/04/2014 relativamente all'iter di formazione
del Prgt
G. SCHICCHI
Acqua «salata», ma c'è chi sta
peggio.
Non siamo tra le città più care, non
siamo nemmeno tra quelle più economiche: ma siamo comunque sopra la
inedia nazionale. Parliamo del costo dell'acqua, così come
fotografato" dall'annuale condotta da Federconsumatori che
analizza per tutti i capoluoghi di provincia quanto siano salate"
le bollette e quale sia la qualità del servizio presunto.
Prendendo come parametro una utenza di
3 persone con un consumo di 150 m3/annui, se ne resto della Nazione
si spende, in media, 260 euro annue, ad Agrigento si sale fino a
quota 309 euro. Si tratta del 26esimo risultato tra i capoluoghi in
cui l'acqua potabile costa di più (prima è Pisa con 4 euro,
ultima è Isernia, con 86 euro), ma non è il peggior dato siciliano.
Più in basso nella graduatoria troviamo infatti Enna, dove l'acqua
costa 393 euro. Cìò che manca nello studIo, tuttavia, è una
scomposizione della tariffa, utile a capire ad esempio quanto il
costo sia dettato da spese per l'acquisto di acqua, quanto per il
servizio in sé e per sé.
E la qualità? Lo studio non prende in
considerazione dati riguardanti le perdite la percentuale di impianti
di depurazione effettivamente funzionanti ecc, ma si limita ad
analizzare aspetti come ad esempio, il tempo medio di esecuzione di
un nuovo allaccio. In tal senso, prendendo come riferimento il tempo
tra l'accettazione del preventivo ed esecuzione dell'allacciamento,
al netto di eventuali autorizzazioni, se la media regionale è di 36
giorni, Agrigento può contare su un tempo di risposta di 28 giorni
(miglior risultato è Benevento, 2 giorni; i peggiori risultati sono
quelli di Taranto e Pavia, con 126 giorni e 180 giorni), mentre, per
quanto riguarda il tempo mas situo di attivazione della fornitura. ad
Agrigento non si indica una data esatta, ma si da come riferimento il
"primo turno di erogazione utile". E mentre Girgenti acque
garantisce le rettifiche nella fatturazione tra 35 e 63 giorni (la
media nazionale è 53 giorni) ci mette mediamente tra 25 e 30 giorni
per rispondere per iscritto agli utenti (media nazionale 26 giorni) e
42 giorni per rispondere ai reclami scritti, con sopralluogo (inedia
31 giorni Girgenti acque è anche tra i gestori c rimborsa meno in
caso di mancato rispetto dei tempi di preventivazione, attivazione
fornitura, risposta agli Utenti ecc: solo 18 euro contro le 100 euro
di Gorizia, ad esempio.
G. SCHICCHI