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Rassegna stampa del 5 Gennaio 2016

Giornale di Sicilia

Burocrazia, la Madia rivoluziona i servizi locali
...È in arrivo una rivoluzione per le spa locali, le aziende, per lo più controllate dai Comuni, che offrono servizi pubblici d'interesse generale: dalla fornitura dell'acqua alla gestione dei rifiuti, dal trasporto all'energia. La bozza del decreto attuativo della riforma Madia obbliga a ridisegnare il complesso puzzle, promuovendole aggregazioni attraverso la formazione di distretti.  Il governo punta anche sulla trasparenza, con l'istituzione, presso il ministero dello Sviluppo Economico,di un Osservatorio ad hoc.Il Testo Unico sui servizi locali viaggia in parallelo con quello relativo alle partecipate, che guarda all'universo delle aziende con capitale pubblico. Si tratta di 7.767 imprese, almeno stando a quelle attive, secondo gli ultimi dati dell'Istat. L'obiettivo in questo caso nonè solo accorpare, ma eliminare, ricorrendo  al fallimento, tutte quelle che sono state definite scatole vuote. Si tratterebbe di un megataglio, che porterebbe adun dimezzamento delle  poltrone. Insomma l'esecutivo Renzi non vuole fare di tutta un'erba un fascio. E distingue tra le aziende che creano valore, offrendo direttamente servizi  al cittadino anche sulla base di un' impostazione industriale, dalla selva di società strumentali che offrono servizi esclusivamente alla P.A. Ecco quindi il perchè di un provvedimento specifico  sui servizi locali. Si tratta di un Testo Unico, che fa il punto sulla materia riprendendo anche le discipline di settore  già in vigore. Ma le novità non mancano: innanzitutto si spinge sui cosiddetti «ambiti o bacini territoriali  ottimali» che faranno capo a un ente di Governo apposito che può anche coincidere con la città metropolitana (l'ex Provincia). Si invita a uscire dalla  logica per cui ogni Comune ha una sua società, allargando i confini per «organizzare  lo svolgimento dei servizi a rete » in cluster, «tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare  l'efficienza del servizio ». Potrà essere indetta una consultazione pubblica per decidere quali siano i servizi da lasciare   l mercato e quelli da mettere in mano pubblica.

Task-force per organizzare la Sagra del Mandorlo
...Si occuperanno di «tutti gli adempimenti connessi alle procedure amministrative per realizzare il progetto, individuando i dipendenti da assegnarvi». È la task force per la Sagra del mandorlo in fiore e festival internazionale del folclore 2016. Il gruppo di lavoro è  costituito dal funzionario Luigi Ruoppolo del servizio Cultura e Turismo, da Angela Orlando dell'ufficio di staff del sindaco, da Loredana Bruccoleri del servizio Turismo, Ignazio Gambino del servizio  Cultura, da Giuseppe Bartolomeo dell'ufficio di staff del sindaco e da Antonella Lattuca dello staff Gabinetto del sindaco. Il coordinamento della task force è stato assegnato a Luigi Ruoppolo che si avvarrà di Giuseppe Bartolomeo perla parte contabile e per la rendicontazione.  Il gruppo di lavoro era stato costituito, con determina dirigenziale, perl'attuazione delle attività del progettodenominato«Sagra del mandorlo in fiore e festival internazionale del folclore 2016» già lo scorso 20 novembre. «Per  mero errore la determina - scrivono da palazzo d   Giganti - non è stata pubblicata ai sensi della legge regionale «obbligo di pubblicazione di atti nel sito internet del Comune ». «Considerato che è necessario avviare immediatamente l'impianto progettuale per la necessità di procedere con le numerose attività  programmate atte a garantire la realizzazione del progetto e il raggiungimento dell'obiettivo» - hanno  argomentato, sempre da palazzo dei Giganti, - s'è proceduto a costituire, formalmente, il gruppo di lavoro, privilegiando «l'esperienza acquisita negli anni da professionalità interne alla dotazione organica  del Comune». La relativa determina dirigenziale è stata pubblicata ieri sull'albo online dell'ente. E rientra nel progetto approvato dalla Giunta all'inizio dello scorso settembre. (*CR*)


SiciliaInformazioni

Ex province, commissari scaduti: attesa per le nuove nomine

Tutto fermo nella ex province siciliane. Da quattro giorni, infatti, gli enti intermedi sono senza vertice. Il 31 dicembre, infatti, è scaduto il mandato dei vecchi commissari e il Governo Crocetta non ha proceduto alla nomina dei nuovi né alla proroga di quelli già in carica. E così parte l'allarme. Una telenovela vecchia, mai passata di moda.
La legge istitutiva dei Liberi consorzi e delle città metropolitane, infatti, prevedeva l'elezione dei nuovi organi il 29 novembre, ma lo stop alla riforma imposto dopo l'impugnativa da parte del Consiglio dei ministri per recepire le indicazioni nazionali, ha stabilito la possibilità di un'ulteriore proroga di sei mesi per i commissari. "Le nove ex Province siciliane - dice adesso Giuseppe Messina, responsabile regionale dell'Ugl Sicilia - sono senza vertice e per migliaia di dipendenti e precari, docenti dei licei provinciali e cittadini aumentano disagi e disservizi".
Provvedere "senza alcun indugio" alla nomina dei nuovi commissari delle province siciliane e all'apertura di "un tavolo di trattativa" per la tutela dei lavoratori. "In Sicilia il governo regionale e il Parlamento dell'Isola a trazione Pd hanno abolito a metà le nove Province ottenendo solamente la precarizzazione dei dipendenti - aggiunge - senza dimenticare che, non completando il processo di riforma, hanno dimostrato di non aver mai avuto le idee chiare sul da farsi. Intanto il governo centrale - conclude il leader sindacale -ha tagliato i fondi mettendo in ginocchio i servizi erogati che toccano soprattutto le fasce più deboli della popolazione, ancora una volta colpite da un Esecutivo siciliano fallimentare che soccombe sempre più alle decisioni romane".

Sicilia24h

Bellini su Polo universitario Agrigento
Il dirigente del Partito Democratico di Agrigento, Epifanio Bellini, esprime vicinanza verso gli studenti e tutti gli altri soggetti che si battono per il mantenimento del Polo universitario di Agrigento a rischio per il mancato contributo annuale 2016 da parte della ex Provincia di Agrigento di 800mila euro. Bellini afferma : "Fin quando la questione è ridotta solo a una questione economica, e non invece ad occasione di generare ricchezza e accrescimento sociale e culturale, allora la stessa questione non sarà mai risolta".

LAvalledeitempli.it

EX PROVINCE SICILIANE: MESSINA (UGL) "CHIEDIAMO ALL'ESECUTIVO SICILIANO DI PROVVEDERE ALLA NOMINA DEI NUOVI COMMISSARI "
"Chiediamo all'Esecutivo siciliano di provvedere, senza alcun indugio, alla nomina dei nuovi commissari ed all'apertura di un tavolo di trattativa per la tutela dei lavoratori visto che a partire da oggi le nove ex Province siciliane sono senza vertice e per migliaia di dipendenti e precari, docenti dei licei provinciali e cittadini aumentano disagi e disservizi.
E questo perché il governo regionale, che sulle province ha fallito miseramente, entro la fine del 2015 non ha proceduto alla nomina di nuovi commissari ne alla proroga degli esistenti. E così, da 4 giorni, le Province sono senza vertice ed a pagare saranno i siciliani".
E' quanto dichiara Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell'Ugl Sicilia commentando i disservizi che si registrano da questa mattina in alcune parti dell'Isola a causa del mancato rinnovo dei vertici delle ex Province siciliane.
"In Sicilia il governo regionale e il Parlamento dell'Isola a trazione Pd hanno abolito a metà le nove Province ottenendo solamente la precarizzazione dei dipendenti - aggiunge - senza dimenticare che non completando il processo di riforma, hanno dimostrato di non aver mai avuto le idee chiare sul da farsi".
"Ed intanto - prosegue Messina - il governo centrale ha tagliato i fondi mettendo in ginocchio i servizi erogati dalle ex Province che toccano soprattutto le fasce più deboli della popolazione, ancora una volta colpite da un esecutivo siciliano fallimentare che soccombe sempre più alle decisioni romane".
"La verità è che la legge istitutiva dei nuovi Liberi Consorzi Comunali e delle città metropolitane - sostiene il Responsabile dell'UGL siciliana - prevedeva che il loro mandato non andasse oltre il 31 dicembre 2015 e che si procedesse all'elezione dei nuovi organi fissata per il 29 novembre".
"Nulla di tutto ciò è stato posto in essere - rimarca Messina - e la rivoluzione annunciata dal presidente della Regione Rosario Crocetta si è rivelata una maniera per sfornare incarichi a go-gò. Una gestione fallimentare come ha dimostrato la decisione del governo Renzi di sospendere le elezioni in Sicilia per effetto dello stop alla legge imposto dall'Ars a seguito dell'impugnativa ".
"Stessa norma - conclude il sindacalista - che sospendendo le elezioni in vista della revisione della legge di riforma per recepire le indicazioni nazionali a iniziare dal sistema elettorale di secondo grado e da altre indicazioni di grande riforma contenute nella legge Delrio, ha dato mandato al governo per una ulteriore proroga di sei mesi per i commissari".

LA SICILIA

SINDACATI E SETTORE RIFIUTI
Ansia sulla pianta organica della Srr.
Srr, dopo il rinvio a "settembre da parte della Regione della pianta organica della costituenda società di raccolta dei rifiuti che dovrebbe, a parti re da 11 giorni oggi, sostituire l'Ato Gesa Ag2e la Dedalo Ambiente, c'è ti more concreto per il futuro dei lavora tori.
La mappa del personale, si ricorderà, giaceva all'Msessorato regionale all'Energia da oltre un anno ed è stata "bocciata", insieme ad altre in Sicilia in forza dell'applicazione di un nuovo principio portato avanti dall'assessore Vania Contrafatto in totale discontinuità con decisioni prese fino a poco tempo prima: non conta i! mantenimento dei livelli occupazionali, bisognerà che i dipendenti siano essenziali alle funzioni delle Srr.
Fuori da questo contesto, stando a quanto trapelato, potrebbe finire il personale amministrativo, ovvero 12 lavoratori in totale che, fino ad oggi, soprattutto a Gesa, si è occupato dì lotta all'evasione.
Un progetto che, ovviamente, trova la totale contrarietà dei segretari di categoria Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, Alfonso Buscemi, Umberto Nero e P no Stella, i quali ribadiscono con tozza che tutto il personale deve essere tu telato specialmente dopo la vicenda dei diciassette licenziamenti al Comune di Agrigento.
C'è un clima politico che non ci convince - dicono sindacalisti - sia a livello regionale che provinciale su l'applicazione delle norme che regola no e garantiscono il livelli occupazionali, sino ad ora i sindaci malgrado sono stati lasciati soli nel garantire i servizi locali sia dai vari Governi regionali che nazionali non hanno fatto macelleria sociale, adesso, dopo i fatti succeduti ne comune di Agrigento dove attraverso uno scarica barile delle responsabilità si sono lasciati nella disperazione 17 famiglie non ci fluiamo più degli impegni basati stilla buona volontà dei singoli.
Il piano d'ambito e la dotazione organica - concludono i rappresentanti sindacali - devono garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali solo cosa si può raggiungere l'obiettivo del 65% della raccolta differenziata e coniugate efficienza, efficacia ed economicità".
Tutto è aggiornato al prossimo 8 gennaio, quando si terrà un'assemblea dei sindaci che sarà cruciale.
R.A.

PALMA DI MONTECHIARO
"L'istituto Hodierna non si tocca"
L'istituto scolastico superiore di secondo livello (ex Liceo scientifico) Giovan Battista Hodierna, non è compreso tra quelli sottodimensionati, elencati dall'Ufficio scolastico provinciale. Viene cosi smentita la notizia di un suo accorpamento nel prossimo anno scolastico con la scomparsa della propria autonomia, conquistata negli anni 90 grazie alla fiducia rivolta dalle famiglie palmesi nell'unica scuola locale ad indirizzo superiore. L'assicurazione sul mantenimento della autonomia scolastica dell'Hodierna è stata confermata dal sub commissario dell'Uil Scuola Lillo Bugio e dal segretario provinciale dello Snals Angelo Amato. Due docenti palmesi ai vertici dei due sindacati di categoria, impegnati affinché nella cittadina de Gattopardo venga consentita all'istituto scolastico superiore di secondo grado la possibilità di svolgere il suo importante molo didattico e di crescita culturale, senza il pericolo di perdere la direzione e l'ufficio di segreteria oltre naturalmente ad una programmazione didattica autonoma e non soggetta ad altre direttive, se si verificasse il suo accorpamento con un altro istituto dell'hinterland. La situazione in provincia —ha dichiarato Lillo Burgio, Sub commissario della Scuola- è rimasta immutata e se è vero che dall'Assessorato regionale alla Istruzione non è stata al momento ratificata la proposta di accorpare la sezione staccata del Federico II di Naro con l'Hodierna, svincolandola dall'Ipia Galileo Galilei di Canicattì, è anche assodato the istituto superiore di secondo grado della nostra cittadina non subirà alcuna conseguenza. La proposta dell'Ufficio scolastico provinciale -ha aggiunto il sindacalista- mirava a garantire all'Hodierna una autonomia stabile e con una popolazione scolastica di olre 800 studenti, derivante dall'eventuale accorpamento della sezione staccata dell'ipia Federico II di Naro, senza con ciò causare disagi agli studenti naresi e all'ipia Galileo Galilei di Canicatti a cui appartiene. Pur tuttavia, anche con oltre 600 iscrizioni, l'Hodierna sarà in grado di continuare in autonomia, ID una Cittadina dove ha saputo svolgere un ruolo importante per consentire agli studenti palmesi di frequentare nel loro paese».
FILIPPO BELLIA

FIRMATO
Ex Province siciliane confermati 6 commissari.
Il presidente della Regio ne Rosario Crocetta e assessore alle Autonomie Locali Luisa Lantieri hanno firmato il decreto di conferma di sei commissari straor dinari per la gestione delle ex pro vince, mentre per a tre si riservano di intervenire probabilmente entro oggi. I confermati sono: Marcello Malsano, dirigente al diparti mento Formazione, ad Agrigento; Alessandra Di Liberto a Caltanissetta; Filippo Romano viceprefetto, a Messina: Manlio Munafò a Palermo; Antonio Lutri a Siracusa; Giuseppe Amato a Trapani. Sono in stand-by Francesca Paola Gargano. dirigente dipartimento tecnico, a Catania: Dario Cartabellotta, dirigente Agricoltura, a Ragusa; Giovanni Corso a Enna Per questi tre commissari rimasti in sospeso sembra siano in corso valutazioni di opportunità e non è detto che vengano confermati tutti e tre.
Com'è noto, il precedente man dato è scaduto i 31 dicembre, la proroga è fino al 30 giugno. Ed ha una logica: il 29 novembre si sarebbero dovute svolgere le elezioni nei consorzi e nelle città metropolitane prorogate in attesa che si definisse la nuova normativa anche al la luce dei rilievi del governo centrale; si è pure tenuto conto della opportunità che la formazione de gli organi elettivi venisse rinviata a dopo le Amministrative, onde evi tare che in secondo grado votassero consiglieri comunali con mandato scaduto. Da qui il rinvio a dopo la tornata di primavera 2016.
Secondo Marco Falcone (FI), Lancora una volta il governo non si smentisce e riporta la sua rivoluzione al livello del più misero braccio di ferro tra i vari componenti della coalizione di maggioranza per decidere sulla spartizione delle ambite poltrone di commissario delle ex province siciliane» ed annuncia la presentazione di un'interrogazione urgente per conoscere i criteri sia di esclusione che di scelta con cui sono individuati i responsabili degli enti di area vasta
G.C.

Commissariati 6 Comuni
TERRITORIO E AMBIENTE. Provvedimenti firmati dall'assessore regionale Maurizio Croce Riguardano Racalmuto, Realmonte, Villafranca, Montevago, Sambuca e S. Angelo Muxaro.
Ondata di commissariamenti da parte dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente in danno di diversi comuni anche dell'agrigentino.
I provvedimenti, tutti firmati dal l'assessore Maurizio Croce, riguardano, per cause diverse, i centri di Racalmuto, Realmonte, Villafranca Sicula Montevago, Sambuca di Sicilia e Sant'Angelo Muxaro. Sul tavolo, in tutti i casi, comunque questioni di natura urbanistica: ai primi due, in fatti, si contesta il mancato adempi mento agli obblighi di acquisizione al patrimonio comunale degli immobili abusivi oggetto di sentenze definitive. Nello specifico, se al paese della Ragione" nel maggio del 2014 la Regione aveva diffidato il Comune di Racalmuto a provvedere, entro 20 giorni, alla trasmissione de gli atti deliberativi e conclusivi relativi atte procedure pena la nomina del commissario ad acta, nel paese della Scala dei Turchi le diffide erano arrivate in ultimo nel maggio scorso. Il tutto, va precisato, rientra in un contesto di diffide attivate a livello isolano dopo che la Corte dei Conti aveva lasciato intravedere un quadro di possibili danni erariali connessi appunto alla mancata acquisizione e contestuale pagamento da parte dei privati del dovuto come sanzione per gli abusi.
"Il commissario — ci ha spiegato il sindaco Emilio Messana - sta conducendo un'attività di monitoraggio, per quanto il numero di abusi sia abbastanza contenuto». Insomma, il lavoro è in corso. Rivolti unicamente al compimento degli atti sindacali necessari al l'approvazione dei Piani regolatori generali, invece. sono gli altri commissariamenti, alcuni dei quali sono stati anche prorogati. E' il caso ad esempio di Villafranca Sicula, dove l'architetto Massimo Aleo, funziona- rio della Regione nominato ad acta nel comune agrigentino nel luglio scorso ha chiesto una proroga da novembre 2015 al prossimo febbraio. Proroga chiesta e ottenuta anche da Roberto Brocato, commissario a Sant'Angelo Muxaro. A Montevago, invece, il commissario è stato nominato a metà dello scorso ottobre dopo che, nel marzo del 2015 il sindaco era stato diffidato a relazionare entro il termine di giorni dieci, in merito agli atti posti in essere successivamente alla approvazione deLle "direttive generati" di cui alta Delibera Consiliare n. 9 del 16/04/2014 relativamente all'iter di formazione del Prgt
G. SCHICCHI

Acqua «salata», ma c'è chi sta peggio.
Non siamo tra le città più care, non siamo nemmeno tra quelle più economiche: ma siamo comunque sopra la inedia nazionale. Parliamo del costo dell'acqua, così come fotografato" dall'annuale condotta da Federconsumatori che analizza per tutti i capoluoghi di provincia quanto siano salate" le bollette e quale sia la qualità del servizio presunto.
Prendendo come parametro una utenza di 3 persone con un consumo di 150 m3/annui, se ne resto della Nazione si spende, in media, 260 euro annue, ad Agrigento si sale fino a quota 309 euro. Si tratta del 26esimo risultato tra i capoluoghi in cui l'acqua potabile costa di più (prima è Pisa con 4 euro, ultima è Isernia, con 86 euro), ma non è il peggior dato siciliano. Più in basso nella graduatoria troviamo infatti Enna, dove l'acqua costa 393 euro. Cìò che manca nello studIo, tuttavia, è una scomposizione della tariffa, utile a capire ad esempio quanto il costo sia dettato da spese per l'acquisto di acqua, quanto per il servizio in sé e per sé.
E la qualità? Lo studio non prende in considerazione dati riguardanti le perdite la percentuale di impianti di depurazione effettivamente funzionanti ecc, ma si limita ad analizzare aspetti come ad esempio, il tempo medio di esecuzione di un nuovo allaccio. In tal senso, prendendo come riferimento il tempo tra l'accettazione del preventivo ed esecuzione dell'allacciamento, al netto di eventuali autorizzazioni, se la media regionale è di 36 giorni, Agrigento può contare su un tempo di risposta di 28 giorni (miglior risultato è Benevento, 2 giorni; i peggiori risultati sono quelli di Taranto e Pavia, con 126 giorni e 180 giorni), mentre, per quanto riguarda il tempo mas situo di attivazione della fornitura. ad Agrigento non si indica una data esatta, ma si da come riferimento il "primo turno di erogazione utile". E mentre Girgenti acque garantisce le rettifiche nella fatturazione tra 35 e 63 giorni (la media nazionale è 53 giorni) ci mette mediamente tra 25 e 30 giorni per rispondere per iscritto agli utenti (media nazionale 26 giorni) e 42 giorni per rispondere ai reclami scritti, con sopralluogo (inedia 31 giorni Girgenti acque è anche tra i gestori c rimborsa meno in caso di mancato rispetto dei tempi di preventivazione, attivazione fornitura, risposta agli Utenti ecc: solo 18 euro contro le 100 euro di Gorizia, ad esempio.
G. SCHICCHI

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