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Rassegna stampa del 14 gennaio 2016

Siciliainformazioni.it

Mancano 150 milioni di euro

La lunga notte delle ex Province
Secondo quanto annuncia il Dipartimento della Funzione pubblica siciliana quest'anno ci sarebbero da trovare da 120 a 150 milioni di euro per le ex Province. Mancherebbero infatti per le spese di funzionamento risorse pari a queste cifre. Nel 2016 la Regione trasferirà alle ex Province solo 19 milioni 150 mila euro, a differenza dello corso anno in cui la dotazione prevedeva anche 20 milioni di euro per la viabilità e mancherà la quota degli investimenti. E così i Liberi consorzi rimangono placidamente in attesa. Per le ex Province la riforma non ha inciso più di tanto sulla parte finanziaria. Casomai l'esatto contrario. Le Province, Sicilia in testa, hanno dovuto concorrere al contributo di risanamento della finanza pubblica. L'anno scorso la parte che la Sicilia ha dovuto versare nelle casse dello Stato è stata pari a 125 milioni di euro, quest'anno di sarà 180. Le competenze in Sicilia sono rimaste immutate, la parte che lo Stato di fatto trattiene vale una quota compresa tra il 25 ed il 28% di quello che gli enti incassano. A livello statale sono state tagliate alcune funzioni e quindi il personale, da qui la minore incidenza delle risorse che sono diminuite. In Sicilia sono confermate le funzioni ed il personale, quindi le spese fisse restano fisse. La conseguenza di questa premessa è che, per quanto riguarda i numeri complessivi delle ex Province, nel 2015 le entrate sono state pari a circa 432 milioni di euro. La riforma delle Province certamente non ha aiutato a risolvere il problema finanziario. E' ormai un lontano ricordo quello delle Province che fino ad una decina di anni vedeva queste istituzioni territoriali particolarmente rigogliose. Uno dei casi che si sono rivelati più incresciosi riguarda quello della statalizzazione dei dipendenti del personale delle scuole provinciali. Il ministero dell'Istruzione non ha riconosciuto di fatto le graduatorie provinciali. Di fatto adesso non si comprende quale sarà ed in che tempi il destino dei docenti. Da tutte queste premesse nasce anche l'esigenza di velocizzare il percorso d'aula all'Ars che riguarda la definizione conclusiva della legge sui liberi consorzi, dopo l'impugnativa da parte dello Stato : "Il senso di responsabilità del parlamento deve riguardare tutti - spiega l'assessore Lantieri - la situazione attuale non consente ulteriori allungamenti di tempi. Per questo va rivolto l'invito a tutti a contribuire per la propria parte a rendere il cammino di questi enti una ripartenza reale e non un percorso ad ostacoli".

Giornale di Sicilia


Libero Consorzio comunale
Oggi sorteggio dei revisori dei conti

Si svolgerà questa mattina alle 11, alla sede centrale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in piazza Vittorio Emanuele, il sorteggio per la nomina nel collegio dei revisori dei conti dell'Ente per il triennio 2015/2018. I candidati avevano tempo per presentare la propria candidatura fino al 18 dicembrescorso. IlnuovoCollegio resterà in carica perun periodo di tre anni. Unavolta nominati, a ciascun componente spetterà uncompenso lordo di 12mila euro annui, oltre iva e c.p.a. se dovuti, mentre il presidente del collegio dei Revisori dei Conti avrà un compenso di 18 mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti. Il collegio dei revisori dei conti èunodegli organismi fondamentali per il funzionamento dell'Ente. Esprime il parere obbligatorio sul bilancio di previsione e su numerosi atti dell'amministrazione.


Il futuro resta ancora avvolto dall'incertezza. Chiesta alla Regione la conferma dei fondi concessi negli altri anni, convocato il Consiglio di amministrazione
Senza la Provincia il Cupa non sopravviverà
Pietro Vitellaro: «Sono due le principali motivazioni della crisi: l'Ateneo di Palermo pretende costi troppo alti ed il governo regionale attualmente non garantisce una corretta programmazione».

Un fronte comune a difesa del Polo Universitario di Agrigento. Lo chiede il consigliere comunale Pietro Vitellaro che ieri ha scritto una lunga lettera - appello ai rappresentanti delle istituzioni, regionali e nazionali, con in testa il ministro Angelino Alfano per fare in modo che la città di Agrigento possa preservare la struttura decentrata dell'ateneo palermitano edare la possibilità di accesso agli studi universitari agli agrigentini che non riescono a sostenere le spese per seguire le lezioni in altre città. «Vorrei che uscissimo dai nostri propri colori politici - scrive Vitellaro - ed insieme ci rimboccassimo le maniche in un unico fronte comune per risolvere una volta per tutte la critica situazione in  cui versa il nostro Polo Universitario». «Purtroppo da diverso tempo, nei primi mesi di ognianno,il nostro Consorzio rischia la chiusura, a causa del fatto che il Libero Consorzio di Agrigento (ex Provincia) non viene messo nelle condizioni di sostenere i costi necessari per la sopravvivenza dello stesso Polo».  Vitellaro fa una disamina della situazione e dice: «Sono due le principali motivazioni di tale crisi: l'università degli Studi di Palermo pretende costi troppo alti, il Governo Regionale attualmente non garantisce una corretta programmazione delle attività del Consorzio Universitario». Non sarebbe proprio così invece, per la presidente del Cupa, la professoressa Maria Immordino che riconosce le difficoltà economiche e finanziarie dell'ente, da quando l'ex Provincia ha firmato il recesso, ma le motivazioni non sono imputabili all'ateneo di Palermo. «Abbiamo chiesto l'impossibile ai vertici dell'Ateneo di Palermo - spiega  - ottenendo anche una riduzione del canone annuo. Ma i costi ci sono e possono solo essere affrontati dagli enti pubblici.La Regione deve confermare il finanziamento che ha disposto lo scorso anno in finanziaria. Senza la Provincia è difficile per il Cupa sopravvivere ».
In settimana si riunirà il Consiglio di amministrazione del Cupa, per discutere della situazione e stabilire cosa fare. E tra le soluzioni, suggerite dal consigliere Vitellaro ci sono alcuni spunti importanti: «Si può iniziare scongiurando il recesso del Libero Consorzio dal Cupa: (a tal proposito l'amministrazione Comunale di Agrigento fa cadere deliberatamente il numero legale nel CdA per prendere tempo): monitorare e vigilare sul mantenimento degli impegni di spesa previsti nella Finanziaria Regionale (Compito che la deputazione regionale porterà sicuramente avanti). Infine rinegoziare i rapporti tra il Cupa e l'Università degli Studi di Palermo. Infine rilanciare l'offerta formativa del CUPA contestualizzandola alla realtà territoriale della Provincia di Agrigento». «Siamo nella stessa direzione - dice la professoressa Immordino - queste sono azioni che abbiamo intrapreso da tempo, prova ne sono i master attivati e le iniziative messe in campo per far sopravvivere il Polo». (*PAPI*)


Agrigentoweb
Agrigento, il ponte "Drago" verso la riapertura Il ponte "Drago" sulla SP n. 1 che collega Villaseta a Fondacazzo e Piano Gatta, sarà aperto entro fine mese. I lavori durati circa circa 8 mesi, sono ormai agli sgoccioli, mancano gli ultimi dettagli.

Sicilia24h

Candidature a revisore dei conti del Libero Consorzio: domani il sorteggio

Oggi 14 gennaio, alle ore 11:00, nella sede centrale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il sorteggio per la nomina nel collegio dei revisori dei conti dell'Ente per il triennio 2015/2018. I revisori dei conti, secondo le nuove previsioni di legge, saranno scelti mediante estrazione a sorte computerizzata tra i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali nonché tra gli iscritti all'ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro dell'Interno n. 23/2012. Al nuovo collegio dei revisori dei conti si applica anche la normativa contenuta nella l.r. n.15/2015 sui Liberi Consorzi, il decreto dell'Assessore alle Autonomie Locali n. 231/2015 e la circolare dello stesso Assessore n.11/2015. I candidati avevano tempo per presentare la propria candidatura fino alle ore 13:00 del 18 dicembre 2015. Il collegio dei revisori è uno degli organismi fondamentali per il funzionamento dell'Ente. Esprime il parere obbligatorio sul bilancio di previsione e su numerosi atti dell'Amministrazione. Il nuovo Collegio resterà in carica per un periodo di tre anni. Una volta nominati a ciascun componente spetterà un compenso lordo di dodicimila euro annui, oltre iva e c.p.a. se dovuti, mentre il Presidente del collegio dei Revisori dei Conti avrà un compenso di diciotto mila euro, anch'esso oltre iva e C.p.a. se dovuti. Il componente che assumerà le funzioni di presidente, scelto sempre tramite sorteggio, dovrà avere i seguenti requisiti: a) iscrizione da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; b) aver svolto almeno due incarichi di revisore dei conti presso enti locali, ciascuno per la durata di tre anni; c) conseguimento, nel periodo 1° gennaio - 30 novembre dell'anno precedente, di almeno 10 crediti formativi per aver partecipato a corsi e/o seminari formativi in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali i cui programmi di approfondimento ed i relativi test di verifica siano stati preventivamente condivisi con il Ministero dell'Interno.

agrigentoPress

Vitellaro, appello per il Cupa.

Il consigliere comunale Pietro Vitellaro, fa un appello per il Polo Universitario di Agrigento e "a quello spirito di servizio che ha spinto (e sono sicuro che continui a spingere) ciascuno di Voi ad impegnarsi attivamente per il bene della nostra comunità da diversi anni. Con lo stesso spirito di servizio vorrei che uscissimo dai propri colori politici ed insieme ci rimboccassimo le maniche in un unico fronte comune per risolvere una volta per tutte la critica situazione in cui versa il nostr Polo Universitario.Purtroppo da diverso tempo, nei primi mesi di ogni anno, il nostro Cupa rischia la chiusura, a causa del fatto che il Libero Consorzio di Agrigento (ex Provincia) non viene messo nelle condizioni di sostenere i costi necessari per la sopravvivenza dello stesso Polo.
Sono due le principali motivazioni di tale crisi:
1) L'Università degli Studi di Palermo pretende costi troppo alti;
2) Il Governo Regionale attualmente non garantisce una corretta programmazione delle attività del Consorzio Universitario.
Di fronte a tali problematiche abbiamo il dovere di porre rimedio una volta per tutte.
Non possiamo più consentire che questa grande risorsa culturale per la Provincia di Agrigento continui a "galleggiare" nell'incertezza.
Per questi motivi invito tutta la classe politica della Provincia di Agrigento ad uno scatto d'orgoglio generale, intraprendendo dure e concrete azioni per salvare il Polo universitario.
Si può iniziare con le seguenti azioni comuni:
1) Scongiurare il recesso del Libero Consorzio di Agrigento dal Cupa. (a tal proposito l'amministrazione Comunale di Agrigento fa cadere deliberatamente il numero legale nel CdA per prendere tempo);
2) Monitorare e vigilare sul mantenimento degli impegni di spesa previsti nella Finanziaria Regionale (Compito che la deputazione regionale porterà sicuramente avanti);
3) Rinegoziare i rapporti tra il Cupa e l'Università degli Studi di Palermo (da considerarsi come la madre di tutti i problemi. Il Sindaco di Agrigento ha ingaggiato una dura lotta, ma occorre l'aiuto di tutti.);
4) Rilanciare l'offerta formativa del Cupa contestualizzandola alla realtà territoriale della Provincia di Agrigento;
Confidando che ognuno di noi è nelle condizioni di poter fornire un fattivo contributo per salvare e rilanciare il Cupa invio questo appello con la sottoscrizione di ogni studente universitario o semplice sostenitore che vuole far proprio il presente documento".



Ex Provincia, pronto l'elenco delle istituzioni
   
E' disponibile sul sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella pagina Urp e stampa/Ufficio stampa/pubblicazioni, l'ultimo aggiornamento dell'elenco di istituzioni ed associazioni operanti nella provincia di Agrigento e le massime autorità dello Stato e della Regione. Gli aggiornamenti in primo luogo, riguardano le modifiche dei vertici istituzionalizzali di alcuni Enti tra cui i Commissari dei Liberi Consorzi alcuni dei quali sono stati sostituiti alcuni giorni addietro. Pubblicato in formato pdf a cura dall'ufficio stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, l'elenco include una serie di notizie su autorità, indirizzi e numeri telefonici di enti ed associazioni. Questo indispensabile strumento di lavoro risulta particolarmente utile ai cittadini e a istituzioni pubbliche e private. Viene aggiornato e migliorato da parte dell'ufficio stampa in tempo reale.
Coloro che sono interessati ad inviare segnalazioni ed aggiornamenti per integrare la pubblicazione o per l'inserimento nelle categorie presenti nell'elenco possono rivolgersi allo 0922/593228 oppure 0922/593267 o inviare una e-mail all'indirizzo ufficiostampaproag@yahoo.it.

LA SICILIA

PORTO EMPEDOCLE

E' arrivato il secondo traghetto per i collegamenti con le Pelagie.

Finalmente è arrivata la nave RO-RO Lampedusa che - forse già da domani affiancherà il traghetto della Siremar sulla tratta Porto Empedocle-Pelagie.
Erano anni che le popolazioni isolane aspettavano una seconda imbarcazione a disposizione delle esigenze della comunità e degli operatori commerciali che fanno la spola nel Canale di Sicilia.
Dopo mesi di corsi e ricorsi, ad aggiudicarsi l'appalto è stata la società di navigazione "Traghetti delle Isole". Espletate le formalità di rito con le Autorità marittime per le necessarie certificazioni sulla apertura di una nuova linea di collegamenti, e spostato il motopesca posto sotto sequestro, ormeggiato sulla banchina Sciangula che impedisce al momento il regolare svolgimento delle attività di imbarco e sbarco mezzi e passeggeri, si spera in settimana nell'avvio del nuovo collegamento con le Pelagie.
La motonave Lampedusa, lunga 125 metri, stazza lorda 8975 tonnellate, dispone di l8 cabine, può imbarcare oltre 200 passeggeri, 221 automobili, è abilitata anche per il trasporto di merci pericolose.
Questi gli orari fino al 30 aprile, approvati ieri pomeriggio dalla Regione Siciliana: partenza da Porto Empedocle ore 9, arrivo a Linosa ore 15, partenza da Linosa ore 16, arrivo a Lampedusa ore 17,30, partenza da Lampedusa ore 20.15, arrivo a Porto Empedocle ore 6. Il giovedì e la domenica il viaggio da Porto Empedocle non viene effettuato. Pochi giorni fa il Comune di Lampedusa ha
chiesto alla Regione Sicilia, fino al 30 aprile, di anticipare di due ore arrivo e partenza da Lampedusa per motivi tecnici (di conseguenza ci sarebbe un anticipo di tutti gli orari).
La Regione ha accolto tale richiesta ieri pomeriggio.
Per il periodo 1° maggio - 31dicembre gli orari autorizzati dalla Regione Siciliana sono i seguenti: partenza da Porto Empedocle ore 13, arrivo a Linosa ore 19, partenza da Linosa ore 20, arrivo Lampedusa ore 22, partenza da Lampedusa ore 24, arrivo a Porto Empedocle ore 8 (il giovedì e la domenica il viaggio da Porto Empedocle non viene effettuato). Con la speranza che non si registrino disagi.
Da vedere nei prossimi giorni la convivenza eventuale in banchina di tre traghetti, due funzionanti e uno in disarmo (l'Adriatica I ) e un peschereccio mazzarese sequestrato da un mese.
FRANCESCO DI MARE


LO SCANDALO
Caos rifiuti la Regione rinvia ancora di 90 giorni.

 PALERMO. Oc novanta giorni per completare le procedure di avviamento delle SRR. le società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti, le 18 strutture che sostituiranno gli ATO. La decisione è stata adottata nel corso dell'incontro svoltosi martedì presso il ministero dell'Ambiente tra l'assessore regionale Vania Contraffatto ed i tecnici del ministero. La precedente ordinanza va a scadere domani. E attesa per la fine della settimana la firma da parte di Leoluca Orlando dell'ordinanza relativa alla discarica di Bellolampo. Ci vorranno ancora sei mesi per mettere l'impianto di trattamento meccanico biologico a regime, che partirà comunque a fine mese. Questo consentirà l'ulteriore abbancamento dei rifiuti a Bellolampo. La Sicilia attende il completamento degli impianti di Gela e Caltanissetta già finanziati. La proroga si è resa necessaria anche per consentire ai commissari delle Srr che hanno già inviato gli atti relative alle diffide alle società inadempienti di presentare anche le piante organi che. La presentazione delle datazioni in questione è un atto necessario per il sistema possa partire nel giro dei prossimi tre mesi. Secondo Mimmo Milazzo, segretario regionale della Cisl "La Sicilia
- resta all'anno zero e l'ombra di un default pesante due miliardi, per i Comuni dell'Isola torna a farsi minacciosa. Così i Comuni sono obbligati ora a elaborare bilanci consolidati che dovranno includere i conti delle Partecipate, Ato compresi. Lo stallo nella governance regionale del settore è una miccia accesa in direzione del fallimento degli enti locali.
GIUSEPPE BIANCA


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