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Rassegna stampa del 15 marzo 2016

Giornale di Sicilia.

La protesta. Chiedono l'approvazione della legge.

Ex Province, lavoratori oggi in piazza
Sit-in davanti a Palazzo dei Normanni

Lavoratori delle ex Province  regionali in piazza oggi per chiedere risposte sul futuro degli enti. I dipendenti dei nove Liberi Consorzi siciliani terranno oggi, a partire dalle ore 14, un sit in di protesta davanti a Palazzo dei Normanni, in concomitanza con l'inizio dei lavori d'aula a Sala d'Ercole. I lavoratori chiedono di approvare al più presto la nuova legge, dopo che la riforma approvata la scorsa estate dall'Ars è stata impugnata dal governo nazionale. Le casse degli enti hanno già registrato lo scorso anno un buco di 120 milioni, quest'anno il contributo alla finanza pubblica si aggira intorno ai cento milioni. Il Governo ha  chiesto il recepimento di alcune norme nazionali per dimezzare il prelievo forzoso. Sulla situazione finanziaria degli enti pesa poi l'esclusione dai trasferimenti, 495 milioni che lo Stato destina qust'anno a tutte le altre Province. La Sicilia è stata esclusa dal riparto perchè appunto non è stata recepita la legge Delrio e in alternativa non c'è una riforma analoga, dopo l'impugnativa. La mancata attuazione della riforma comporta anche l'impossibilità di attuare la mobilità per i lavoratori in esubero: in tutta Italia sono 1.644 e hanno a disposizione 3.205 posti liberi da scegliere, la maggior parte al Nord (1.733) con la Lombardia che fa la parte del leone (1.361 posti liberi). Sul fronte del personale, la mancata attuazione della riforma inoltre impedisce la stabilizzazione dei precari: sono oltre 500 quelli in servizio nelle ex Province siciliane.

Bilancio e finanziaria non pubblicati: la spesa è bloccata.

Approvato due settimane fa, il bilancio non è ancora stato pubblicato. E  neppure la Finanziaria è finita sulla Gazzetta Ufficiale.Resta quindi bloccata la spesa della Regione. E dovrebbe essere così almeno fino a domani e forse anche fino alla fine di questa settimana, secondo quanto filtra dall'assessorato all'Economia. Mai verificatosi prima un ritardo di due settimane nella pubblicazione della manovra. L'esercizio provvisorio, che aveva permesso nei due mesi precedenti di spendere seppure col contagocce, è scaduto il 29 febbraio. Ma la Regione era arrivata in tempo, il primo marzo,a varare la Finanziaria per evitare di dover prolungare questa misura transitoria. Invece poi la pubblicazione in Gazzetta, senza la quale la legge non entra in vigore, è rimasta bloccata. E con essa rimane bloccata la spesa della Regione. Il Ragioniere generale, Salvatore Sammartano, non vede problemi nel ritardo: «Stiamo solo verificando che tutti i numeri siano corretti. Quest'anno il bilancio ha una nuova impostazione contabile e ciò ha richiesto un supplemento di controlli per evitare problemi». Sammartano assicura che entro oggi o domani sarà inviato il testo ufficiale al presidente dell'Ars per la firma, questo dovrebbe permettere poi alla Regione di pubblicare tutto già mercoledì o giovedì. Servirà a quel punto un'edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale. Anche se i boatos che si sono diffusi alla Regione mettono un po' di incertezza sulla situazione. Il ritardo sarebbe dovuto alla difficoltà di far combaciare due voci: una, nel bilancio, taglia di un milione ilfondo per i premi ai dirigenti mentre l'altra, nella Finaziaria, restituisce questa somma. Operazione votata dal Parlamento che fa storcere il naso ai tecnici. Il ritardo nella pubblicazione è stato notato con preoccupazione negli uffici regionali: senza questo passaggio non è possibile mettere in pagamento neppure stipendi e pensioni, e le scadenze contabili si stanno avvicinando. Ma Sammartano assicura che «non ci saranno problemi da questo punto di vista » Tuttavia la Fp Cgil rilancia l'allarme: «Un ritardo senza precedenti che dà un ulteriore colpo alla credibilità di una classe politica siciliana ormai ridotta al lumicino. A rischio i pagamenti degli stipendi dei regionali e i trasferimenti delle risorse agli enti locali» commentano Michele Palazzotto ed Enzo Abbinanti. Gia. Pi.

Informazioni ai turisti della Sagra
Protagonisti gli studenti del Politi

Per due giorni, sabato e domenica scorsi in occasione della Sagra del mandorlo in fiore, gli studenti del liceo scientifico e delle scienze umane «Politi» di Agrigento hanno affiancato il personale dell'ex Provincia di Agrigento nella gestione del chiosco informativo di piazzale Aldo Moro, a Porta di Ponte. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto «Alternanza scuola lavoro » che gli studenti svolgono all'interno del Libero consorzio di Comuni. «Gli studenti - si legge in una nota diffusa dall'ex Provincia - hanno contribuito ad offrire un servizio di «prima informazione », ai numerosi visitatori che hanno affollato le vie e le piazze del centro storico.Un servizio tempestivo ed efficiente, caratterizzato dalla disponibilità e professionalità degli studenti che hanno fornito assistenza ed informazioni anche in diverse lingue. Tra le informazioni più richieste gli orari dell'esibizione dei gruppi folkloristici, l'ubicazione dei servizi igienici pubblici, dove mangiare e come muoversi da Agrigento alla Valle dei Templi e notizie su iniziative collaterali al festival. Molto richiesta la mostra del "Salvator Mundi" di Bernini nella chiesa di Santo Spirito». «Con questo servizio - aggiunge il Libero consorzio di Comuni - molto apprezzato dai visitatori, gli studenti hanno avuto la possibilità di mettere in pratica la formazione già acquisita all'interno dell'Urp del Libero Consorzio ». «Un servizio a «costo zero», che nasce da un progetto di collaborazione sinergica tra il Comune di Agrigento e l'ex Provincia Regionale, volto alla promozione e valorizzazione del territorio. La realizzazione di questo progetto - conclude il Libero Consorzio - costituisce un valido esempio di come il percorso formativo di "alternanza scuola - lavoro" possa realmente introdurre i giovani nelle dinamiche lavorative e, nello stesso tempo, produrre servizi di pubblica utilità». (*AAU*)

Sicilia24h


Cimino su futuro lavorativo dipendenti Province

Crisi e difficoltà di conduzione e sostentamento delle ex Province : il deputato regionale di Sicilia Futura, Michele Cimino, interviene nel merito del futuro lavorativo dei dipendenti. Cimino afferma : "In questi giorni si sente tanto parlare di trasferimenti di dipendenti regionali da un dipartimento all' altro, come deportazioni. Ritengo che, sebbene all'interno degli uffici amministrativi vi sia il ruolo unico, sarebbe opportuno approfondire, prima della cosiddetta deportazione, la competenza e l'esperienza di lavoro maturata negli anni. Inoltre, se un lavoratore è stato assunto per occuparsi di beni culturali, può per ordine superiore curarsi di rifiuti o altri comparti. Credo sia meglio e utile approfittare delle innumerevoli ed ottime professionalità appartenenti alle ex Province, garantendo una mobilità dai Liberi Consorzi dei Comuni, verso quei comparti maggiormente scoperti. Dunque, un' azione tesa all' introduzione di nuove competenze per valorizzare i diversi settori dal Legislativo alla Formazione, dall' Ambiente e Beni Culturali, alla Programmazione, che attraverso la nuova Agenda Europea rappresenterà la vera sfida della Sicilia".

QdS

Ex Province: sit-in dipendenti
PALERMO - I dipendenti delle 9 ex province siciliane terranno oggi, a partire dalle ore 14, un sit in di protesta davanti a Palazzo dei Normanni, in contemporanea con l'inizio dei lavori di aula, per richiedere l'approvazione della legge sui liberi consorzi comunali che ha lasciato gli enti di area vasta in uno stato di agitazione dopo l'impugnativa del Governo alla norma approvata dall'Ars lo scorso mese di luglio. Senza l'approvazione della nuova legge, la situazione finanziaria delle nove ex province siciliane è pesante perchè si prevede un prelievo forzoso di 120 milioni di euro. E il Governo ha richiesto il recepimento di alcune norme nazionali per dimezzare il prelievo forzoso.

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