Giornale di Sicilia
Sabato 19 marzo 2016
Cupa
Chiesta convocazione da Firetto
...La convocazione di un incontro per affrontare le difficoltà economiche che sta attraversando il Polo universitario di Agrigento, è stato chiesto dal sindaco del capoluogo Calogero Firetto alla V commissione legislativa dell'Ars. "Il Consorzio - scrive Firetto - versa in gravi difficoltà che possono costituire pregiudizio per il mantenimento di un'offerta formativa di qualità dopo l'uscita del Libero Consorzio e della Camera di commercio e l'eliminazione del contributo regionale straordinario erogato fino al 2012". (*AMM*)
Domenica 20 marzo 2016
Linosa, la seconda nave non ferma al ritorno
...«La seconda motonave di linea di collegamento tra le Isole Pelagie e Porto Empedocle ad oggi non effettua scalo a Linosa nella tratta di ritorno verso PortoEmpedocle ». Lo afferma il presidente del Consiglio, Gerardo Errera, nel "denunciare" il fatto in una lettera- appello inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e per conoscenza al prefetto e ai vertici regionali. L'appalto quinquennale, affidato dalla Regione per circa 42milioni di euro, prevede 780 scali annui e un importo di circa 24mila euro più Iva a tratta riconosciuto alla compagnia di navigazione. «L'isola di Linosa offre due approdi - dice Errera -: uno a sud, denominato "Scalo Vecchio", ed uno ad ovest, "Cala Pozzolana diPonente". Entrambi sono sprovvisti, ad oggi, di segnali marittimi luminosi che possano consentire l'esecuzione, in condizioni di sicurezza, delle manovre di avvicinamento e di attracco al personale di comando di qualsiasi imbarcazione. Inoltre, manca ogni forma di illuminazione delle aree deputate alle operazioni commerciali a terra e delle vie di collegamento degli sbarchi al centro abitato. Sono queste le ragioni per le quali si salta lo scalo di Linosa nel percorso notturno?», si chiede l'amministratore. In realtà il 10 febbraio scorso l'amministrazione lampedusana dichiarava l'esigenza di porre in essere una serie di interventi di adeguamento infrastrutturale e annunciava come fossero state «intraprese attività che coinvolgono, oltre al Genio civile, anche la Capitaneria di Porto» per le opere in itinere che riguardano, tra l'altro "l'illuminazione dei due scali di Linosa" il cui costo, secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio, ammonterebbe a 247.945 euro. Per cui "basterebbe procedere al finanziamento della somma già richiesta dal Genio civile di Agrigento che, su segnalazione dell'Autorità marittima, ha elaborato i progetti trasmessi al Dipartimento regionale Infrastrutture e mobilità", aggiunge Errera per il quale, comunque sia, rimane il dato: abitanti, operatori, turisti, merci e mezzi destinati all'isola di Linosa non possono fruire del servizio di trasporto offerti dalla seconda nave. Sulla vicenda è stato sentito il presidente della compagnia "Traghetti delle isole", Francesco Fontana, il quale ha affermato che "nel contratto non è previsto attracco di ritorno. La tratta prevede 5 corse a settimana, 260 corse annue tra Porto Empedocle, Linosa, Lampedusa, quindi con soli tre scali, e non il secondo scalo nella minore delle Pelagie". (*LOG*)
Lunedì 21 marzo 2016
Lampedusa, arrivano aerei di turisti maltesi
Il 2 giugno la compagnia «Medavia» avvierà i collegamenti. Nicolini: «Un tassello che rafforza i rapporti di cooperazione»
...LAMPEDUSA. Le Pelagie aprono al turismo internazionale. Il sindaco Giusi Nicolini, assieme agli albergatori e agli operatori turistici di Lampedusae Linosa, ha partecipato alla quattro giorni di fiera all'Amitex holiday slow di Malta, per promuovere il primo volo internazionale che rilancerà l'offerta turistica per le Pelagie. Il due giugno, grazie allacompagnia aerea maltese Medavia, partirà il collegamento. "Si tratta di un tassello importante che rafforza i rapporti di cooperazione già avviati - ha spiegato il sindaco Giusi Nicolini - grazie all'area marina protetta, nell'ambito di progetti europei per la difesa del mare. Lo scorso anno, sempre in materia di collaborazione,Lampedusa e Malta, grazie anchealla Regione Sicilia, erano state teatro di una diffusa esercitazione per il piano di protezione civile. La cooperazione in campo turistico con Malta apre adesso - entra nel merito Giusi Nicolini - scenari interessanti di sviluppo per le isole Pelagie e dimostra che un Mediterraneo di pace, ricchezza e sviluppo si costruisce anche così: con l'azione concreta dei territori e delle isole, col coraggio e l'attivismo degli imprenditori locali, con il dialogo e lo scambio di esperienze tra le comunità residenti. Ci auguriamo che la Regione possa aiutare questi processi virtuosi che i territori sono capaci di attivare". Ad accogliere il sindaco delle Pelagie è stato l'ambasciatore italiano a Malta Giovanni Umberto De Vito. Ma c'era anche Regina Catambrone, "amica" di Lampedusa, impegnata con la sua barca nel soccorso dei migranti. «Che turismo ed accoglienza possono coesistere - ha tenuto a sottolineare Giusi Nicolini - era già emerso, chiaramente, nell'accordo di cooperazione stipulato, nei giorni scorsi, a Barcellona con Ada Colau. Cooperazione, nel caso dell'accordo spagnolo, che coinvolgerà anche l'isola graca di Lesbo, dunque le comunità rivierasche del Mediterraneo». Il 2 giugnosi inaugurerà il primovolo internazionale fra Malta e Lampedusa. «Una prova di volontà e capacità degli imprenditori che non intendono subire - ha concluso Nicolini - il clima di pessimismo che aleggia su scala internazionale ». Intanto i ragazzi del Liceo Scientifico di Lampedusa e Linosa iniziano a prendersi cura delle proprie isole con un progetto finanziato nell'ambito del Piano di Azione e Coesione Studenti a associazioni riqualificano con piccoli interventi scorci dell'isola fino ad oggi degradati,come esempio di cittadinanza attiva e partecipazione alla cura del territorio. Le attività di recupero in questione rientrano nel Piano di Azione e Coesione e sono finanziate dai Fondi strutturali 2007-2013. «Il progetto prevede la riqualificazione attraverso l'educazione alle regole di convivenza civile e di cittadinanza attiva - spiega la sindaca Giusi Nicolini - e quindi sposa appieno la filosofia della mia Amministrazione e gli obiettivi da essa prefissati". Tra le piccole opere in cantiere anche l'apposizione di cartelli in prossimità dimonumenti comei sette palazzi storici dell'isola, per i quali il Comune sta lavorando con un progetto di recupero e riqualificazione». (*CR*)
Domenica 20 marzo
LA SICILIA
La CGIA
Pa, la sua cattiva qualità al Sud
fa perdere 30 miliardi all'anno.
VENEZIA. La cattiva qualità della
pubblica amministrazione nelle regioni del Sud fa perdere all'italia
circa 2 punti di Pil l'anno, pari a quasi 30 mld di euro. Lo
afferma la Cgia di Mestre, sulla scorta di un'indagine europea
condotta daIl'Ue sulla qualità della Pa a livello territoriale.
Rispetto ai 206 territori interessati dallo studio, le regioni del
Sud d'italia compaiono 7 volte nel rank dei peggiori 30, con la
Campania che si classifica al 202° posto. Lo squilibrio tra re gioni
del Nord e del Sud - afferma la Cgia - determina il posiziona mento
negativo dell'italia nella classifica: 17° posto con un indi ce
negativo (-0,930) lontano dalla media europea (posta a zero).
L'indice fornito nell'analisi Ue -
ricorda la Cgia - è il risultato di un mix di quesiti posti ai
cittadini sulla qualità dei servizi pubblici, l'imparzialità con
la quale questi vengono assegnati e la corruzione. I servizi pubblici
monitorati a livello regionale sono quelli a valenza più
«territoriale» (formazione, sanità e sicurezza) ma l'in dice
tiene conto, a livello paese, anche di servizi più generati come la
giustizia. Il risultato finale è un indicatore che varia dal +2781
della regione finlandese Land (primo posto) al -2,658 della turca
Bati Anadolu (206 e ultima posizione).
Per l'Italia i servizi sono valutati
come miglIori nelle due province autonome del Trentino Alto Adige
(indici superiori al) e Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia) che
presentano un indice maggio re di zero, ovvero superiore alla media
delle 206 regioni europee. Del tutto negativa, invece, la situazione
d'ei Sud, a partire dal risultato meno pesante dell'Abruzzo
(-1,097), fino a quelli peggiori di Sicilia, Puglia, Mouse, Calabria
(indici che variano da -1,588 a - 1,687), per finire con la Campania
(-2,242).
NARO
Diga S. Giovanni, nuovo progetto.
NAR0. Ritornano al centro
dell'attenzione le questioni legate alla Diga San Giovanni. Lunedì
la pubblica amministrazione ha riapprovato, in linea amministrativa
il progetto definitivo inerente la realizzazione di strutture e
servizi di completamento dell'impianto per la pratica del
canottaggio e delle opere complementari e de gli impianti connessi
per la valorizzazione turistico - sportiva a carattere
naturalistico della diga narese.
Si tratta di una sorta di ritorno al
passato, considerato che, lo Stesso progetto già presentato nel 2011
(durante la precedente amministrazione). era stato neI 2013 ammesso a
finanzia mento (a seguito di uno scorrimento delta graduatoria, per
in importo di 1 milione di euro ma il tutto si era bloccato, per la
carenza di alcuni documenti (si doveva provvedere entro il termine di
90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria a presentazione del
progetto esecutivo oppure di un progetto definitivo corredato dagli
elaborati necessari per esperire la procedura di appalto), finendo
quasi nel dimenticatoio.
Adesso, l'amministrazione Cremona ha
deciso di rimettere mano al vecchio progetto, procedendo
all'aggiornamento dei prezzi e all'integrazione del capitolato
speciale d'appalto con le modalità dell'appalto integrato. Si
tratta di una questione molto sentita nella Fulgentissirna, sia dagli
amministratori che dai cittadini, di cui si era tornati a parlare
recentemente, a seguito degli atti vandalici ai danni delle strutture
sportive, proprio a pochi giorni dall'inizio della pri- ma regata
regionale che si è tenuta alla diga San Giovanni. In
quell'occasione, era stato il primo cittadino narese Lillo Cremona
ad informare i concittadini sui danni subiti alle strutture sportive
e, tra il malumore generale, si era proprio dibattuto sul vecchio
progetto. Tra gli altri, a chiarire un po' le idee, era intervenuta
l'architetto Maria Stella Mangiarotti. Il comune di Naro si è
candidato ad un progetto europeo per il turismo e canottaggio ha
commentato Mangiarotti - la commissione europea ha consigliato di
ripresentarlo. L'ideale sarebbe creare una rete di imprese locali
operanti sul turismo, un progetto che preveda una serie di attività
attinenti il turismo ed il canottaggio. Le imprese locali dovrebbero
collaborare con il Comune per promuovere attività attinenti il
turismo ed il territorio: gli albergatori o i tour operator si
potrebbero organizzare per fare itinerari tematici, potrebbero
promuovere un concorso avente per oggetto lo sport ed il benessere».
VITO FRANCOLINO
Lunedì 21 marzo
LA SICILIA
CONSORZIO UNIVERSITARIO
"Tutela e sviluppo della costà"
Premiati i migliori progetti.
g. s.) Riqualificare ma anche tutelare
e immaginare una gestione e uno sviluppo sostenibile del sistema
costiero agrigentino nel tratto compreso tra San Leone e Punta
Bianca. Era questo il tema del concorso rivolto agli studenti del
secondo anno del corso di Urbanistica del Consorzio universitario di
Agrigento, tenuto dalla prof. Teresa Alessia Cilena, della Scuola
politecnica dell'università degli Studi di Palermo.
Alla presenza dell'assessore
all'Uurbanistica del Comune di Agrigento, avv, Elisa Virone, sono
stati consegnati i premi egli attestati agli studenti che hanno
elaborato e migliori proposte progettuali. Il primo premio è stato
assegnato agli allievi architetti Federica Scifo e Va Cirafici, il
secondo premio a Roberta Giuliano, il terzo premio a Tiziana Cavaleri
e Anna Mendolia. La costa siciliana e in particolare quella
agrigentina ha subito nei decenni delle trasformazioni spiega Teresa
Messia Cilona-. il fenomeno erosivo del litorale, purtroppo,
continuerà ad aumentare nei prossimi anni e, in assenza di una
programmazione e di interventi adeguati, si rischia la definitiva
compromissione del patrimonio ambientale, coni connessi risvolti in
termini di fruibilità della zona costiera, ma anche in termini
sociali ed economici. A tal fine, all'interno dell'attività
didattica, particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo
sostenibile delle zona costiera, alla rigenerazione urbana, alla
riqualificazione del litorale marino, alle modalità di gestione dei
rischi costieri ed alle conseguenze derivanti dal mutamento del
clima.
RIBERA. Le due opere pubbliche da
oltre 20 anni attendono di essere completate Teatro comunale e casa
per anziani inno allo spreco del denaro pubblico.
RIBERA. Sono due le grandi opere
pubbliche ancora incompiute a Ribera dove le amministrazioni comunali
che si sono succedute negli ultimi 20 anni poco e niente hanno potuto
o voluto fa re per completare due cattedrali, oggi nel deserto, che
avrebbero avuto certa mente un riscontro e una valenza sociale e
culturale.
La città dagli ultimi decenni del seco
lo sorso presenta due strutture pubbliche, il teatro della
circonvallazione e laSsa degli anziani di contrada "Piana", il
primo incompleto da anni e la seconda vandalizzata più volte, che
rappresentano l'emblema dell'inettitudine delle civiche
amministrazioni e dello Stato per opere oggi non facilmente
recuperabili. Ci ha provato; per la verità il senatore Giuseppe
Ruvolo a portare qualche finanziamento, ma l'importo non è stato
sufficiente a completare il progetto del teatro comunale.
Partiamo della casa degli anziani,
costruita con i fondi della Provincia Regionale di Agrigento a metà
degli anni 80', mai entrata in funzione perché l'opera mai è
stata consegnata realmente, dopo tante diatribe tecniche e giuridiche
tra l'impresa che l'ha costruita e l'ente Provincia che avrebbe
dovuto prenderla in carico. La struttura sociale avrebbe dovuto
ospitare circa 120 anziani non solo di Ribera, ma dell'intero
comprensorio, e avrebbe dovuto creare almeno 100 nuovi posti di
lavoro. Sarà costata allora almeno 4 miliardi di vecchie lire.
L'opera di contrada 'Piana' non
ha mai avuto un custode per cui i vandali ripetutamente hanno portato
via di tutto e di più: dagli infissi esterni ai servizi igienici,
dalle porte interne agli impianti di illuminazione e riscalda mento.
I ladri hanno rubato perfino i fili elettrici delle tubazioni e le
condutture di rame. Oggi la casa è solo un rudere che mostra
soltanto [ spreco di tanto denaro pubblico. L'amministrazione
civica ha tentato negli anni scorsi di raggiungere senza successo un
accordo con l'ex Provincia di Agrigento per la riqualificazione
della struttura, con un bando pubblico destinato a privati. Non si è
fatto niente, forse perché le spese di riparazione costerebbero
quanto un nuovo progetto. Il teatro comunale è un bel rudere che
campeggia sulla circonvallazione, completo solo a metà perché
uffici, sa le di intrattenimento, ingresso e scale sono complete da
anni, lasciate nel più completo abbandono e mai utilizzate perché
manca il teatro vero e proprio, ossia il palcoscenico e parte della
gradi nata. Successivamente, il teatro pare che abbia cambiato
destinazione d'uso. Sembra che sia diventata una struttura
polivalente per racimolare 4ualche finanziamento, ma ad oggi, come un
paio di decenni fa, tutto è fermo. Se completato, potrebbe ospitare
il conservatorio musicale "Toscanini" o in museo, le migliaia di
reperti della civiltà contadina e di archeologia. In un tempo di
vacche magre; però, è difficile trovare somme di denaro pubblico.
Un'occasione potrebbero essere i 30 milioni di finanziamento per
progetti dell'area dei Monti Sicani destinati però a ben 12 comuni
del comprensorio.
ENZO MINIO