livesicilia.it
La 'mala gestio'
dei soldi pubblici.
Condanne erariali per 28 milioni
Utilizzo
illegittimo di Fondi europei, ricorso immotivato a consulenti,
distrazione degli introiti destinati alla Regione, false pratiche per
assicurare pensioni di reversibilità.
Soldi
pubblici, insomma, usati un po' come fossero soldi propri. Tanti,
tanti soldi: 28 milioni di euro. Che adesso onorevoli, burocrati,
sindaci e amministratori dovranno restituire. Dal caso
Monterosso, ai danni erariali causati dai sindaci di grandi e piccoli
centri. La Corte dei Conti ha un libro nero, dentro ci sono i
nominativi - che il mensile "S" pubblica integralmente - di tutti
i politici e gli amministratori ritenuti responsabili di aver causato
una vera e propria voragine nei conti siciliani utlizzando, in modo
illegittimo, i soldi dei cittadini.
Ecco
alcuni esempi. Solo
tra Acicastello e Acicatena è stato fatto un danno da 150 mila euro.
Coinvolti tre sindaci. Ad Acicastello, la condanna ha riguardato i
due primi cittadini che si sono avvicendati, mantenendo lo stesso
"vizio": quello dell'attribuzione di incarichi esterni assai
dubbi. Così, a Silvestra Maria Raimondo è stato contestato un danno
da 70 mila euro per due incarichi (uno in materia di urbanistica e
uno per un esperto giudiziario), a Filippo Maria Drago, invece, ecco
una richiesta di risarcimento da 28 mila euro per un altro incarico
in materia urbanistica. Pippo Nicotra, invece, oggi è un deputato
regionale, transitato da gruppi centristi (Udc e Articolo 4) al Pd. A
lui la Corte dei conti ha contestato un danno da quasi 60 mila euro
per avere istituito una "unità di staff interassessoriale alle
dipendenze del sindaco".
Avanti
e indietro dagli States
E
per restare tra gli enti locali, nell'ottobre dell'anno scorso è
arrivata una condanna per l'ex presidente della Provincia di Palermo
Giovanni Avanti. Il risarcimento richiesto non è vertiginoso: 11
mila euro. Ma curiosa è la motivazione. Quei soldi, secondo la tesi
dell'amministratore, sarebbero serviti per il viaggio e il soggiorno
negli Stati Uniti per il "Sesto Galà internazionale e premio Csna
2012". Peccato che Avanti avesse deciso di soggiornare negli
States, a spese della Provincia, anche quando la manifestazione si
era conclusa. E da giorni.
Non
si tratta di promozioni, nel
caso di Multiservizi, ma di vere e proprie assunzioni, avvenute nel
2008 nonostante il divieto già vigente. Persone assunte in
sostituzione di alcuni dipendenti deceduti. Il danno erariale
stavolta è stato quantificato in 180 mila euro. Un risarcimento
richiesto ai componenti del cda. Un danno erariale da oltre 350
mila euro è stato contestato agli ex amministratori della Seus, la
società che gestisce il servizio di emergenza 118. Il motivo è
legato alle promozioni interne all'azienda, disposte senza concorsi e
in violazione del divieto legale di assunzione previsto dalla
normativa regionale per il contenimento della spesa pubblica nelle
società regionali.
Ma
l'elenco di condanne contabili in questo 2015 è davvero lungo. E
si trova di tutto. In particolare, una sfilza di risarcimenti
richiesti a dipendenti pubblici, con varie mansioni. Condanne in
qualche caso di poche migliaia di euro, altre milionarie. Nella prima
categoria, ad esempio, rientra la curiosa storia di un curatore
fallimentare condannato a risarcire al Ministero di Giustizia la
somma di seimila euro. Il motivo? Semplice: la procedura fallimentare
andava avanti da... 15 anni. Assai più pesante la condanna piovuta
addosso a un funzionario del Parco archeologico greco-romano di
Catania. E non sono mancate le condanne giunte a carico dei deputati
regionali dell'Ars. L'indagine è quella sulle "spese pazze" a
Palazzo dei Normanni, che ha coinvolto una dozzina di capigruppo
della scorsa legislatura. E sono già arrivate, nelle settimane
scorse, le prime decisioni. Sentenze che raccontano, al di là delle
cifre, uno "spaccato" a tratti disarmante.
Nel
2015 l'importo complessivo delle condanne ha sfiorato i 28 milioni di
euro. Di
questi, quasi 9 milioni per risarcimenti allo Stato e quasi 19
milioni in favore di Regione e Comuni. Quanti di questi soldi vengono
recuperati? Tutti i particolari sul mensile S in edicola da
venerdì.
Sicilia24.it
Libero Consorzio
si complimenta con Sambuca di Sicilia, "Borgo dei borghi"
d'Italia.
Sambuca di Sicilia, dunque, dopo Gangi e Montalbano Elicona, è
riuscito nell'impresa di lasciare alla Sicilia lo scettro di borgo
più bello d'Italia. La cittadina della Valle del Belice, già
conosciuta per le sue produzioni agrozootecniche di altissima qualità
e il suo mix di paesaggio agricolo e naturale, è stata proclamata
"Borgo dei Borghi", il concorso lanciato dalla popolare
trasmissione di RAI3 "Alle falde del Kilimangiaro" condotta da
Camila Raznovich, e che ha scelto, tramite il votoweb e una giuria di
qualità, il vincitore tra i 20 borghi selezionati nel corso delle
varie puntate. Una grande soddisfazione non solo per gli abitanti di
Sambuca, ma anche per l'intera provincia di Agrigento, in
particolare per il comprensorio belicino che da Menfi a Sambuca può
contare su una piattaforma di attrazioni naturali, enogastronomiche,
culturali e archeologiche di sicuro impatto sul pubblico. Una
notorietà che indubbiamente, dopo questa affermazione, andrà ben
oltre i confini regionali.
Il Libero Consorzio non può che complimentarsi e associarsi
all'entusiasmo del Sindaco e dell'amministrazione di Sambuca di
Sicilia, che con grande impegno hanno contribuito al successo,
coinvolgendo i sindaci e gli abitanti dei paesi vicini. Come è
avvenuto in occasione della pubblicazione del link per la votazione
sul sito internet dell'ex Provincia Regionale e con la diffusione
di comunicati stampa, anche in futuro Sambuca di Sicilia potrà
contare sul Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio per le
attività di promozione del suo territorio.
Vicepresidente
Lo Bello: plauso Nomina Roberto Barberi Commissario Libero Consorzio.
"A
Roberto Barberi neo commissario del Libero Consorzio comunale di
Agrigento, giunga il mio augurio di buon lavoro ed il plauso per la
nomina".
Lo afferma il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello che
aggiunge " Conosco
Roberto Barberi l'ho voluto come Capo di Gabinetto durante
il mio mandato di Assessore Regionale dell' Istruzione e della
Formazione Professionale, ne ho apprezzato le capacità, l'integrità
morale e la preparazione. Sono certa che queste competenze e la sua
determinazione, messe a disposizione del territorio di Agrigento e
del Libero Consorzio, ci permetteranno di raggiungere importanti
obiettivi. A cominciare dalla risoluzione delle problematiche del
Consorzio Universitario di Agrigento. Con Barberi -
sottolinea Mariella Lo Bello- ne
abbiamo seguito importanti passaggi e conosciamo i percorsi che vanno
delineati per dare il via a quell'idea di potenziamento che ho
elaborato e insieme abbiamo costruito. In questo senso -
conclude
il Vice Presidente della Regione Lo Bello - il
mio primo invito al neo Commissario va nella direzione della
convocazione di un incontro con i vertici del CUPA , al fine di
stabilire le tappe e gli strumenti, sui quali condurre le azioni che
determineranno il futuro e il rilancio del Consorzio Universitario di
Agrigento".
Giornale
di sicilia
Viadotto
Scorciavacche, un tratto va smontato
Il
«rilevato» è da smontare, ma non si sa dove custodire gli ottomila
metri cubi del tratto di strada che cedette, il 30 dicembre 2014,
sulla Palermo-Agrigento: si allungano dunque i tempi della perizia e
di conseguenza slittano il completamento ela riapertura del viadotto
Scorciavacche. L'eccessiva fretta fu probabilmente la causa del
crac e ora i periti nominati dal Gip di Termini Imerese, per svolgere
l'incidente probatorio, non vogliono commettere lo stesso
errore:chiedono dunquepiù tempo per accertarele eventuali
responsabilità dei trenta indagati, ma quella già accordata dal
giudice Michele Guarnotta è la terza proroga. Lo smontaggio del
«rilevato in terra rinforzata», attaccato allo Scorciavacche (non
fu cioè il nuovo viadotto, a cedere,ma l'asfalto che lo collegava
al resto della strada), potrebbe comportare un tempo relativamente
breve, ma prima si deve decidere dove collocare il materiale di
risulta. Ci saranno infatti sette giorni di tempo per consentire
eventuali interventi sullo «stoccaggio del materiale proveniente dal
rilevato»,che dovrà dunque essere completamente demolito, esaminato
e poi ricostruito. Entro il 30 maggio dovrà avvenire la demolizione, il
materiale stoccato dovrà essere esaminato e la perizia dovrà essere
consegnata. Soltanto dopo,dunque, si potrà pensare a una soluzione
definitiva e alla ricostruzione, che interessa uno dei tratti della
Palermo-Agrigento da rimodernare, precisamente il lotto funzionale 2,
compreso tra i chilometri 226,040 e 227,040 della statale 121, e
dell'Opera di sostegno 90. Il problema sollevato dagli esperti
nominati dal Gip (Camillo Airò Farulla, docente di geotecnica
all'Università di Palermo, e l'ingegnere SergioCassarà)
riguarda l'individuazione di «un'area idonea e sufficientemente
grande (pari a circa 2000 metri quadrati), dove depositare e
custodire tutto il materiale (circa 8000 metri cubi)». Il contraente
generale, la Bolognetta scpa, il raggruppamento di imprese composto
da Cmc di Ravenna, Tecnis di Catania e Ccc di Bologna, incaricato di
realizzare l'opera, ha dato la propria disponibilità ad approntare
i mezzi meccanici (camion ed escavatori), ma l'area non ce l'ha e
questo fa ulteriormente lievitare i costi, 60mila euro se il terreno
si trovasse a unmassimo di undici chilometri, altri 30 mila se si
arrivasse a una distanza di 21 chilometri. E, visto che le spese
della perizia sono comunque a carico di coloro che verranno
eventualmente condannati, è necessario sentire le parti. Il Gip Guarnotta ha stabilito però che se entro il termine di sette giorni
non verranno presentate note, il silenzio sarà ritenuto «assenso
alla soluzione individuata dai periti». Il materiale demolito potrà
poi essere riutilizzato. Il capofila degli indagati è Pierfrancesco
Paglini, «project manager d'area», difeso dall'avvocato Ilenia
Alongi, ma ci sono anche dirigenti dell'Anas, consulenti e
subappaltatori. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Alfredo
Morvillo e dal pm Francesco Gualtieri. Nel collegio difensivo, tra
gli altri, gli avvocati Enrico Sorgi, Francesco Crescimanno,Mauro
Torti, Ivo Ferrara, Fabrizio Lanzarone. L'incidente probatorio era
stato avviato l'estate scorsa, su un tratto di strada che era durato
da Natale a prima di Capodanno 2015. Tre i mesi previsti per
consegnare la perizia, più 30 giorni della sospensione feriale
dell'attività giudiziaria. A ottobre fu però chiesta una prima
proroga e una seconda fu chiesta a dicembre. La consegna del lavoro
era prevista per domani, ma si sono posti due problemi: la
demolizione (accordata dal Gip) e la collocazione del materiale di
risulta. Bastarono pochi giorni di pioggia, freddo e neve perché si
verificasse lo smottamento.
Sambuca
si gode la sua bellezza«riconosciuta».
Anche
un tweet di Laura Boldrini per il riconoscimento di Sambuca come
Borgo più bello d'Italia peril 2016. Il Presidente della Camera, due
anni fa, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del centro belicino che
adesso è riuscito ad imporsi nella trasmissione Rai «Alle falde del
Kilimangiaro». «Congratulazioni a Sambuca riconosciuto Borgo più
bello d'Italia 2016 e alla Sicilia che perla terza volta ottiene il
prestigioso riconoscimento»ha scrittola Boldrini. Da domenica sera a
Sambuca un migliaio di persone hanno visitato i vicoli Saraceni e tutti
i luoghi che hanno consentito la vittoria nella gara che metteva a
confronto venti borghi d'Italia. «Per noi è un ulteriore sprone a
proseguire con la programmazione di una offerta turistica sempre più
destagionalizzata -ha commentato l'assessore regionale al Turismo,
Antony Barbagallo - basata sul patrimonio storico, artistico,
architettonico e monumentale che caratterizza praticamente ogni
angolo della nostra Sicilia». «Che la Sicilia fosse uno scrigno che
racchiude un tesoro inestimabile lo sappiamo tutti, ci inorgoglisce
che anche i suoi borghi vengano annoverati trai più belli d'Italia».
Questo il commento del vice presidente della Regione, Mariella Lo
Bello. Per Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, e Mario
Emanuele Alvano, segretario dell'associazione: «Il prestigioso
premio nazionale, che per tre anni consecutivi è stato riconosciuto
alla Sicilia testimonia come, nonostante le tante difficoltà
finanziarie ed organizzative, i comuni di minore dimensione
demografica riescano ad esprimere dinamismo ed una offerta culturale
ricchissima e variegata. Si tratta di una ulteriore conferma della
bellezza e dell'attrattivita' turistica dei territori sicilianii
quali sono una straordinaria meta di interesse in cui poter ritrovare
una qualità della vita impensabile in altre regioni d'Europa».
Il
Libero Consorzio di Agrigento
ha dato una mano d'aiuto a Sambuca nella promozione attraverso il
web-voting. Adesso rileva con soddisfazione che «la cittadina della
Valle del Belice, già conosciuta per le sue produzioni
agro zootecniche di altissima qualità e il suo mix di paesaggio
agricolo e naturale, è stata proclamata "Borgo dei Borghi"».
Per Tanino Bonifacio, vice sindaco e assessore alla Cultura della
vicina Santa Margherita Belice,il risultato conseguito da Sambuca ha
sancito una «meritata vittoria». Bonifacio aggiunge che «ha vinto
un borgo che è un magnifico esempio di arte e architettura
mediterranea, dunque vince l'antica e sempre attuale cultura
arabo-siciliana. Questo riconoscimento - conclude - rappresenta una
felice opportunità che ha tutto il nostro territorio per cominciare
a valorizzare le proprie bellezze». Di «vittoria di un intero
territorio»ha subito parlato il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio.
(*GP*)