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Rassegna stampa del 6 aprile 2016

GIORNALE DI SICILIA

accordo raggiunto.
Comparti ridotti da 11 a 4. Il ministro: «Sistema contrattuale più semplice e innovativo»   
pubblico impiego, si cambia

Marina Berti

...La partita dei rinnovi contrattuali si giocherà su quattro campi, tanti quanti i comparti in cui è stato diviso il pubblico impiego con l'accordo raggiunto nella notte tra sindacati e Aran, l'Agenzia che rappresenta l'esecutivo. «Funzioni centrali», «funzioni locali», «Sanità» ed «Istruzione e ricerca» sono le nuove bandiere della Pubblica amministrazione, frutto di accorpamenti che hanno cancellato i confini finora vigenti (fin qui i settori erano undici). «Sistema contrattuale più semplice e innovativo», sintetizza il ministro della P.A, Marianna Madia, mentre i leader di Cgil, Cisl eUil in coro avvertono: per il governo «non ci sono più alibi», apra «subito» il tavolo per lo sblocco degli stipendi. Se è vero che l'intesa appena trovata  era l'ultimo ostacolo formale da superare primadi poter passare ai rinnovi, c'è anche una questione «sostanziale ». I segretari di Cgil, Cisl eUil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo chiedono lo stanziamento  di «altre» risorse, perchè quelle attuali«non badano» (sono 300 i milioni  previsti nella legge di Stabilità 2016). Si guarda così al futuro, ovvero alla prossima finanziaria, anche perchè ormai il 2016 è in parte già andato e il contratto da sottoscrivere avrà una durata triennale. Tuttavia non è solo un problema di quantità, occorre anche riflettere sulla distribuzione dei fondi. E se avverrà nel rispetto della legge Brunetta, che divide il pubblico impiego in tre fasce di merito (25% più bravo, 50% nella media e 25% meno produttivo) il rischio è quello che «una parte vada a perdere», spiega il responsabile settori pubblici Cgil, Michele Gentile. In ballo c'è dunque il sistema di valutazione delle performance.Una materia su cui è stato messo a punto un decreto che in parte rivede la legge Brunetta, legando il giudizio non solo al singolo ma all'andamento di tutta la squadra. Un intervento più incisivo potrebbe però essere inserito nel Testo unico sul pubblico impiego, che Madia vorrebbe presentare entro l'estate. La posta in gioco è rilevante e oltrepassa lo steccato di una, per quanto attesa, tornata contrattuale. Tanto che nella dichiarazione firmata da Aran e sindacati, allegata all'accordo, si legge: «Le parti concordano sulla necessità di un confronto e una riflessione congiunta sui modelli di relazione sindacale nel lavoro pubblico al fine di delineare percorsi evolutivi ed innovativi di revisione degli stessi». Per il momento quel che è stato fatto, riconosce il presidente dell'Aran Giuseppe Gasparrini, è «un passo avanti» verso lo sblocco dei contratti, ormai fermi da sette anni, uno stop la cui prosecuzione è stata dichiarata illegittima dalla Consulta stessa. «Siamo quasi a un anno dalla sentenza della Corte», ricorda la segretaria della Fp Cgil, Rossana Dettori, che definisce il «ritardo inammissibile». E il governo, con il sottosegretario Angelo Rughetti, risponde dicendosi pronto: «Da oggi si potrà aprire la stagione contrattuale». In effetti basta la finalizzazione dell'intesa, un iter burocratico che dovrebbe essere abbastanza celere, e poi si potrebbe passare già ai tavoli almeno per i comparti che hanno subito meno modifiche (sanità ed enti locali). A prima vista appaiono invece più complessi i tavoli per gli altri due settori, dato che c'è il tema delle fusioni tra micro-sindacati e quello della divisione dei contratti in parti comuni e speciali. Ecco la nuova mappa del pubblico impiego. Sindacati-aran, accordo in 12 articoli dopo 7 anni. Era atteso dal 2009, ovvero da quando l'ex ministro della P.a, Renato Brunetta, stabilì nella legge che porta il suo nome di ridurre i comparti da undici al massimo quattro. Ma a causa del blocco della contrattazione tutto è rimasto in standby fino all'autunno scorso. Ci sono voluti quindi sette anni prima di arrivare al round decisivo, con la stesura di un testo, diviso in 12 articoli e concordato tra l'Aran, l'Agenzia che rappresenta il governo,e sindacati confederali. I quattro comparti ed aree dirigenziali Funzioni centrali, funzioni locali, Istruzione e ricerca e Sanità sono i quattro comparti a cui corrispondono altrettante  aree dirigenziali. La presidenza del Consiglio è a se stante. C'è quindi il cosiddetto 'compartone (ministeri, agenzie  fiscali, enti come l'Inps) con 247.000 dipendenti e 6.800 dirigenti; le autonomie locali, per cui sostanzialmente non cambia nulla, con 457.000 dipendenti e 15.300 dirigenti (inclusi i tecnici-amministrativi sanitari); la 'conoscenza che incorpora scuola, università, ricerca e accademie  e con 1,1 milioni di dipendenti e 7.700 dirigenti; la Sanità, che riprende i vecchi confini (531.000 dipendenti e 126.800 dirigenti). Cambia la struttura dei contratti: parte comune e speciale. Non cambia solo il numero dei contratti, tanti quanti i comparti, ma anche il  format. Viene ribadito il concetto di unitarietà ma allo stesso tempo viene  rivista la possibilità di dividerlo in una parte comune,in cui rientrano gli  aspetti condivisi da tutte le amministrazioni affiliate, e in parti speciali o sezioni, per regolare aspetti peculiari. La fase «ponte», due tappe per alleanze sindacali Tutto il periodo 2016-2018 è considerato una fase transitoria. Particolare per i due comparti che hanno subito gli accorpamenti, ovvero funzioni  centrali e conoscenza, viene data la possibilità di dare vita a fusioni così da non disperdere il patrimonio rappresentativo dei sindacati più piccoli. La decisione di aggregarsi deve essere presa in 30 giorni ma per la verifica c'è tempo fino al 31 dicembre del  2017. Il «diritto di tribuna» per le micro-sigle sotto il5% L'accordo prevede il diritto alla partecipazione ai tavoli anche per quei sindacati che non procedono ad accorparsi e che nei nuovi mega-comparti si ritrovino sotto la soglia del5% di voti e deleghe. Una sorta di diritto di tribuna, di sola presenza, che vale esclusivamente  per i rinnovi contrattuali 2016-2018.



Libero consorzio comunale. Oggi i tecnici del dipartimento regionale Acqua e Rifiuti apriranno le paratie per verificare il corretto funzionamento di tutti gli impianti
«Grandi manovre» alla diga castello
Al massimo dalla diga usciranno 25 metri cubi di acqua al secondo. La Protezione Civile, che monitorerà le operazioni, raccomanda agli automobolisti di non avvicinarsi al Magazzolo.

La diga Castello, sul fiume Magazzolo, oggi sarà aperta parzialmente per verificare il corretto funzionamento degli organi di scarico e degli impianti. Lo ha annunciato ieri il dipartimento regionale dell'Acqua e dei Rifiuti. "Con una nota inviata, tra gli altri, anche al Dipartimento Provinciale della Protezione Civile di Agrigento, il servizio 3 del Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti (gestione Infrastrutture per le acque) ha comunicato - ha reso noto il Libero Consorzio Comunale di Agrigento - che il 6 aprile 2016 (oggi ndr), a partire dalle 11, sarà verificato il corretto funzionamento degli organi di scarico e dei relativi impianti della diga Castello sul fiume Magazzolo, attraverso l'apertura delle paratoie dello scarico di fondo. Si tratta di manovre che comporteranno rilasci di acqua a valle dello sbarramento di portate massime pari a 25 metri cubi al secondo  per periodi limitati. Salvo diverse necessità, si prevede che le stesse manovre termineranno nel pomeriggio della stessa giornata, intorno alle 18". Ovviamenteil rilascio di quantitativi di acqua che potrebbero arrivare fino a 25 metri cubi al secondo potrebbe comportare dei problemi, perciò è previsto l'intervento della Protezione Civile. "Il Gruppo Protezione Civile del Libero Consorzio ha predisposto - si legge ancora nel documento diffuso ieri - il monitoraggio, con personale dello stesso ufficio edel Settore Infrastrutture Stradali, di tutti gli attr aversamenti del fiume Magazzolo, sulle strade provinciali interessate, e precisamente su SP 61 Montallegro-Ribera, SP 32 Ribera-Cianciana e NC 5 (strada di collegamento tra sp 32 e sp 34". "Il Gruppo Protezione Civile - aggiunge il Consorzio Comunale di Agrigento - manterrà inoltre continui contatti con la sala operativa regionale e gli uffici di Protezione Civile dei Comuni di Bivona, Lucca Sicula, Alessandria della Rocca e Ribera". Dal Libero Consorzio arriva anche l'appello agli automobilisti. "Si raccomanda - si legge nel documento - inoltre agli automobilisti e agli utenti delle strade citate di non portarsi inzoneparticolarmente vicine all'alveo del fiume del Magazzolo per la durata delle manovre". Gli interventi previsti, secondo quanto spiegato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, verranno ultimati entro la giornata. L'inizio è previsto alle 11, la conclusione al massimo entro le 18. I disagi per i residenti dei Comuni prossimi alla diga Castello, dunque, dovrebbero essere contenuti.La raccomandazione alla prudenza, però, è necessaria, soprattutto inconsiderazione del fatto che, con l'apertura delle paratoie, grossi quantitativi di acqua verranno fuori nel giro di pochi secondi. Da qui l'appello a non portarsi, per tutta la giornata di oggi, nei pressi delle arterie che passano nelle immediate vicinanze della diga sul Magazzolo. Del resto la verifica del corretto funzionamento dell'intero sistema è necessaria proprio per garantire la sicurezza a tutti i residenti della zona in questione. Il livello dell'acqua nella diga deve essersi alzato soprattutto nell'ultimo mese. Fino alla fine di febbraio, infatti, in tutto l'agrigentino è piovuto pochissimo mentre, invece, le precipitazioni sono state copiose quasi esclusivamente a marzo. Gli interventi di oggi consentiranno, dunque, di essere certi del fatto che nel caso n cui le precipitazione dovessero presentarsi copiose (magari a partire dall'autunno prossimo)  paratoie ed intero sistema funzioneranno a dovere. (*AAU*)


Corsa contro il tempo. Il Parco archeologico di Agrigento è già in campo. Parello: «La prossima settimana verosimilmente faremo un sopralluogo congiunto»
Palacongressi, trovati 400mila euro per salvarlo.

...Salvare il Palacongressi. Il Parco archeologico di Agrigento è già incampo. E, virtualmente, ci sono già i primi fondi a disposizione: circa 400 mila euro o poco più. Sono i soldi che provengono dal 10 per cento dei proventi dei biglietti di ingresso e servizi a pagamento. Per il 2015, il Parco archeologico «Valle dei Templi» ha liquidato, negli scorsi giorni, alla Regione - sempre pari al 10 per cento - 439.800 euro. Se il trend di vendita dei ticket rimarrà identico a quello del 2015, la stessa cifra, grossomodo,sarà messa a disposizione del Palacongressi del Villaggio Mosè. «Nella Finanziaria del 2015 era stato inserito il passaggio di dover versare il 10 per cento dei proventi derivanti dai biglietti di ingresso alla Regione per concorrere alle spese per il personale dei parchi - ha spiegato, ieri, il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello - . Questa norma non è stata più riproposta nella Finanziaria del 2016.La stessa aliquota è stata,invece, prevista per la riapertura del Palacongressi». Il Palacongressi del Villaggio Mosè - che poteva ospitare convegni, seminari, workshop, esposizioni e spettacoli teatrali su circa 1.800 metri quadrati, garantendo una capienza globale di 1.400 posti - rientrava fra ibeni demaniali che la Regione aveva posto in vendita. Ad affidare al Parco archeologico di Agrigento la gestione, l'utilizzo e la fruizione del Palacongressi è stata, di recente, una norma inserita nella recente Finanziaria della Regione approvata dall'Ars. Una norma voluta dai deputati regionali Michele Cimino, Vincenzo Fontana e Giovanni Panepinto che si erano fatti promotori dell'emendamento che aveva un unico obiettivo: restituire il Palacongressi alla fruizione. Da oggi, inoltre, partirà il giro informativo del Parco archeologico che, proprio sulle attuali condizioni del Palacongressi, si consulterà con il Genio civile e con il servizio Patrimonio del bilancio regionale. «Da domani (oggi ndr.), abbiamo calendarizzato una serie di incontri per cominciare a parlare della procedura di consegna dell'infrastruttura - ha spiegato il direttore del Parco - e per capire quali siano le reali condizioni. La prossima settimana  verosimilmente faremo un sopralluogo congiunto. E' probabile, naturalmente, che di sopralluoghi tecnici ne serviranno più di uno». I sopralluoghi del Parco serviranno, naturalmente, per stabilire le priorità di intervento e, quindi, per quantificare quanto realmente serve per arrivare al ripristino funzionale della struttura ed ottenere tutti i pareri ed i visti necessari per la riapertura. Dopo anni di inutilizzo, soltanto per rendere funzionali gli impianti dovrebbero essere necessari circa 600 mila euro. (*CR*)


nomine. Eletto il nuovo Cda. Segretario è stato riconfermato Jerri Sanfilippo
Consiglio delle Pro Loco provinciali
Savatteri confermato presidente

...Rinnovato il vertice delle Pro Loco della provincia di Agrigento aderenti all'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia (UNPLI). Riconfermato per la quarta volta consecutiva a Presidente provinciale, Paolo Savatteri, che dirige la proloco di Porto Empedocle. Savatteri sarà anche membro provinciale in seno al Consiglio di amministrazione regionale. Nel corso dell'assemblea è stato rinnovato il nuovo Consiglio provinciale, che per 4 quattro anni si occuperà delle sorti delle 25 Pro loco della Provincia iscritte, con l'obiettivo di raggiungere nuove significative affermazioni nella promozione turistica del territorio. Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto dai riconfermati: Leonardo Nicolosi (Caltabellotta), Antonio Domenico Sferrazza (Castrofilippo), Caterina Montalbano (Santa Margherita di B.) e dei neo eletti: Ignazio Di Giovanna della pro loco di Montevago, Vincenzo Giglio (Naro), Paolo Salemi (Realmonte). Primo dei noneletti Fiorello Filippo della pro loco di Aragona. Segretario è stato riconfermato Jerri Sanfilippo, per l'indispensabile e preziosa opera di raccordo alle Pro Loco e di guida ai Volontari del Servizio Civile. Il Presidente Savatteri ha "manifestato la propria soddisfazione per la partecipazione delle diverse Pro Loco, e per lo svolgimento dei lavori, in un clima di grande serenità e di passione per gli impegni futuri che aspettano le associazioni turistiche al servizio delle località nelle quali operano". (*FRG*) 


Musica, convenzione al Toscanini

...Siglata una convenzione tra l'istituto superiore di studi musicali "Toscanini" di Ribera e l'associazione Skené-centro studi musicali e arti dello spettacolo di Sciacca per attivare i corsi preaccademici nella sede convenzionata. E' stata sottoscritta per il "Toscanini" dal direttore, Mariangela Longo, eper l'associazione "Skenè" dal presidente, Olga Galluzzo. "Si tratta di un evento molto importante per il territorioe per il nostro istituto -dice Mariangela Longo- nell'ottica di perseguire il nostro principale obiettivo statutario di diffondere sempre di più la cultura musicale potenziando la formazione musicale di base, di cui il Toscanini garantirà la qualità e le modalità didattiche. Un numero sempre maggiore di giovani talenti avrà, così, la possibilità di studiare musica professionalmente e di proseguire poi il percorso di studi universitari".(*GP*)


Agrigentoweb

Manovre idrauliche su Diga Castello: Libero Consorzio effettuerà il monitoraggio degli attraversamenti di alcune strade provinciali.

Con una nota inviata, tra gli altri, anche al Dipartimento Provinciale della Protezione Civile di Agrigento, il servizio 3 del Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti (gestione Infrastrutture per le acque) ha comunicato che domani 6 aprile 2016, a partire dalle ore 11.00, sarà verificato il corretto funzionamento degli organi di scarico e dei relativi impianti della diga Castello sul fiume Magazzolo attraverso l'apertura delle paratoie dello scarico di fondo. Si tratta di manovre che comporteranno rilasci di acqua a valle dello sbarramento di portate massime pari a 25 metri cubi al secondo per periodi limitati. Salvo diverse necessità, si prevede che le stesse manovre termineranno nel pomeriggio della stessa giornata intorno alle ore 18.00.Il Gruppo Protezione Civile del Libero Consorzio ha predisposto il monitoraggio, con personale dello stesso ufficio e del Settore Infrastrutture Stradali, di tutti gli attraversamenti del fiume Magazzolo sulle strade provinciali interessate, e precisamente su SP 61 Montallegro-Ribera, SP 32 Ribera-Cianciana e NC 5 (strada di collegamento tra sp 32 e sp 34).Il Gruppo Protezione Civile manterrà inoltre continui contatti con la sala operativa regionale (SORIS) e gli uffici di Protezione Civile dei Comuni di Bivona, Lucca Sicula, Alessandria della Rocca e Ribera.Si raccomanda inoltre agli automobilisti e agli utenti delle strade citate di non portarsi in zone particolarmente vicine all'alveo del fiume del Magazzolo per la durata delle manovre.

Sicilia24h

Al Cupa la "Summer School"

Ad Agrigento, al Polo Universitario nell' aula magna intitolato al magistrato Luca Crescente, è stata inaugurata la "Summer School". L'iniziativa è stata promossa dall'Università di Palermo in collaborazione con una Università della Giordania. L' obiettivo è promuovere attività ed esperienze di interazione, mobilità e scambio tra studenti italiani e giordani, nell'ambito della internazionalizzazione del sistema universitario, con un corso di studi avanzati che si svolge ad Agrigento da oggi fino a 4 a venerdì 8 aprile. Le attività formative sono finalizzate allo studio del linguaggio e della cultura islamica, riconoscendole come patrimonio costitutivo di una civiltà e risorsa fondamentale nella costruzione del dialogo, in una prospettiva di futuro e modernità. Il direttore della scuola è il professore Giovanni Francesco Tuzzolino, dell'Università degli studi di Palermo, docente del Polo didattico decentrato di Agrigento.

Il Commissario straordinario convoca l'assemblea territoriale del servizio idrico integrato.

Il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dr. Roberto Barberi, in qualità di commissario straordinario liquidatore dell'Ato Idrico, tra gli atti adottati subito dopo il suo insediamento ha anche convocato per l'11 aprile in prima convocazione e per il 12 aprile prossimo in seconda, alle ore 16, nella sala delle assemblee dell'ASI (Zona Industriale), l'assemblea territoriale dei sindaci del servizio idrico integrato.
L'assemblea è stata convocata ai sensi della Legge Regionale n. 19 del 2016 e nel rispetto della recente circolare n. 1369 del 7 marzo 2016 dell'Assessorato Regionale all'Energia e Servizi di Pubblica Utilità - dipartimento Acque e Rifiuti, a firma dell'Assessore Regionale Vania Contrafatto, che impone entro il 12 aprile agli enti locali di dar vita alle nuove Autorità d'Ambito.


Manovre idrauliche su Diga Castello: Libero Consorzio effettuerà il monitoraggio degli attraversamenti di alcune strade provinciali.
Con una nota inviata, tra gli altri, anche al Dipartimento Provinciale della Protezione Civile di Agrigento, il servizio 3 del Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti (gestione Infrastrutture per le acque) ha comunicato che domani 6 aprile 2016, a partire dalle ore 11.00, sarà verificato il corretto funzionamento degli organi di scarico e dei relativi impianti della diga Castello sul fiume Magazzolo attraverso l'apertura delle paratoie dello scarico di fondo. Si tratta di manovre che comporteranno rilasci di acqua a valle dello sbarramento di portate massime pari a 25 metri cubi al secondo per periodi limitati. Salvo diverse necessità, si prevede che le stesse manovre termineranno nel pomeriggio della stessa giornata intorno alle ore 18.00. Il Gruppo Protezione Civile del Libero Consorzio ha predisposto il monitoraggio, con personale dello stesso ufficio e del Settore Infrastrutture Stradali, di tutti gli attraversamenti del fiume Magazzolo sulle strade provinciali interessate, e precisamente su SP 61 Montallegro-Ribera, SP 32 Ribera-Cianciana e NC 5 (strada di collegamento tra sp 32 e sp 34).
Il Gruppo Protezione Civile manterrà inoltre continui contatti con la sala operativa regionale (SORIS) e gli uffici di Protezione Civile dei Comuni di Bivona, Lucca Sicula, Alessandria della Rocca e Ribera.
Si raccomanda inoltre agli automobilisti e agli utenti delle strade citate di non portarsi in zone particolarmente vicine all'alveo del fiume del Magazzolo per la durata delle manovre.

LA SICILIA

P.a. in quattro comparti
"Ora rinnovo contratti"
ROMA. La partita dei rinnovi contrattuali si giocherà su quattro campi, tanti quanti i comparti in cui è stato diviso il pubblico impiego con l'accordo tra sindacati e Aran. «Funzioni centrali», «funzioni locali», «Sanità» ed «Istruzione e ricerca» sono le nuove bandiere della P. a., frutto dell'accorpamento di undici settori. «Sistema contrattuale più semplice e innovativo», Sintetizza il ministro Marianna Madia, mentre i leader di Cgil, Cisl e Uil avvertono: per il governo «non ci sono più alibi», apra «subito» il tavolo per lo sblocco degli stipendi.
Se è vero che l'intesa appena trovata era l'ultimo ostacolo fomiale da superare prima di poter passare ai rinnovi, c'è anche una questione sostanziale. I segretari di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo chiedono lo stanziamento di «altre» risorse, perché quelle attuali «non bastano» (sono 300 i milioni previsti nella legge di Stabilità 2016). Si guarda così al futuro, ovvero alla pros sima finanziaria, anche perché il con tratto da sottoscrivere avrà una durata triennale.
Tuttavia occorre anche riflettere sul la distribuzione dei fondi. E se avverrà nel rispetto della legge Brunetta, che divide il pubblico impiego in tre fa di merito (25% più bravo, 50% nella me dia e 25% meno produttivo) il rischio è quello che «una parte vada a perdere», spiega il responsabile settori pubblici Cgil, Michele Gentile.
In ballo c'è dunque il sistema di valutazione delle performance. Una mate ria su cui è stato messo a punto un decreto che in parte rivede la legge Brunetta, legando il giudizio non solo al singolo ma all'andamento di tutta la squadra. Un intervento più incisivo potrebbe però essere inserito nel Testo unico sul pubblico impiego, che Madia vorrebbe presentare entro l'estate.
MARIANNA BERTI

COMUNE
Disabili, a scuola con l'autobus.
Entro il 30 aprile 2016 le istanze. il Comune di Agrigento informa che, le famiglie di alunni delle scuole secondarie di primo grado (scuole medie) della città, anche con disabilità, Possono richiedere un contributo, per l'anno scolastico 2015/20 per il servizio di trasporto urbano finalizzato al raggiungimento della sede scolastica anche con riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità certificata e per i servizi di assistenza specialistica.


RIBERA. Cresce a vista d'occhio, nono stante i lavori abbiano preso il via me no di tre mesi t il nuovo ponte sul fiume Verdura, sulla strada statale 115, nei pressi del bivio per Caltabellotta Burgio, a circa 3 chilometri da Ribera. L'impresa appaltatrice LC di Alcamo, con mezzi e personale che stanno sfruttando la bontà delle condizioni climatiche favorevoli (neLl'inverno c'è stata poca pioggia), è in fase avanzata e rispetta i tempi di realizzazione del l'opera.
Il geom. Maurizio Mistretta, diretto re dei lavori del cantiere, ci ha mostrato che sulla sponda destra del fiume Verdura, lato Sciacca, è stato già realizzato il rilevato stradale e sono stati già posizionati e completati i gabbionati di « contenimento che dovranno tenere i raccordi stradali per l'allaccio alla SS 115. Crescono giorno dopo giorno non solo le fondazioni, le spalle e le pile che sono quasi finite. Si lavora alacremente, con il posizionamento del ferro e con la gittata di cemento da parte delle betoniere, alle pile a fianco del cor so d'acqua che quest'anno non è stato quasi mai in piena e non ha creato grandi intralci ai lavori del cantiere. Su lato sinistro del fiume, in territorio riberese, fervono 'lavori del basamento in cemento armato. Tutte le opere sono ben visibili da chi attraversa la SS 115. Nel cantiere sono presenti pure i tecnici dell'Anas che seguono lo stato di avanzamento dei lavori.
Il nuovo ponte dovrebbe essere completato nel corso di un anno, secondo il programma della gara di appalto, con l'aggiunta dei tre mesi di ritardo con cui hanno preso i lavori a causa dei procedimenti burocrati ci legati al sopralluogo sui terreni da parte dei tecnici che hanno appurato l'assenza di ordigni bellici.


LIBERO CONSORZIO. Tagli su tutti i fronti dal 2 al 60%, compresi carburanti, cancelleria, spese legali e anche fotocopie
La «dieta» ferrea del commissario Barbieri.
Il bilancio in rosso fisso è un fardello Si punta a risparmiare 60mila euro.
Tagli dal 2 al 60% su alcune voci di costo e complessivamente, eliminazione di ogni spesa ritenuta non indispensabile.
Il Libero consorzio di Agrigento, con i bilanci in rosso a causa del taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione e con I Governo nazionale che anzi attende diverse decine di milioni di euro dall'ente intermedio, fa la dieta su alcuni servizi prestati, ipotizzando di poter risparmiare 109.017 euro nel prossimo triennio e circa 6omila euro perla. non corso. Il tutto riducendo soprattutto i costi di utilizzo delle autovetture e del materiale di uso comune con un pia no di contrazione della spesa firmato, nei giorni scorsi, dal commissario Roberto Barberi.
Il settore colpito con maggior "forza", in tal senso, è il Provveditorato, che, si legge nel piano realizzato dal dirigente finanziario, che subirà un "contingentamento del carburante utilizzato che porterà ad una riduzione dei sessanta per cento della spesa (si passerà da 20mila euro ad ottomila euro). Il risparmio maggiore in termini assoluti è comunque quello che deriverà dalle spese per gli incarichi dì patrocinio legale, un - 10,50% che si tradurrà in un risparmio di circa 60mila euro in tre anni e che è possibile grazie alla creazione dell'avvocatura comunale (nel 2014).
E se il taglio del settore Turismo sarà consentito in quanto verranno rimodulati gli interventi di partecipazione al- le diverse manifestazioni che si svolge ranno nel triennio di riferimento", e per il settore Trasporti pubblici e autoscuole si punta ad accorpate le riunioni della commissione per le idoneità agli autotrasportatori", si punta a risparmiare anche sulla carta per fotocopie. Vale ad esempio per la Segreteria generale, dove la riduzione ipotizzata è connessa al fatto che si 'prevede un uso sempre più massiccio della Pec da parte degli uffici", così come alla Ragioneria generale, dove si ritiene possibile una contrazione della spesa 'ipotìzzando l'uso maggiore di comunicazioni fra i diversi settori a mezzo mail, ed un più razionale controllo e gestione delle auto di servizio. Per capire il quadro in cui ci si muove basterebbe, comunque, riportare cosa si Scrive rispetto al taglio di poche migliaia di euro per il settore Servizi sociali: "da tempo le missioni del personale sono state limita te ai sopralluoghi presso gli istituti scolastici e ove vengano espletati, essi rivisto no carattere di eccezionalità ed urgenza.


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