Sarà
presentato domani mattina, nel corso della conferenza stampa
organizzata in Prefettura alle 11, il programma dettagliato delle
Giornate di Primavera del Fai che si svolgeranno dal 24 al 26 marzo
prossimi.
L'itinerario
di quest'anno, comprende, per la prima volta anche il Giardino
Botanico del Libero Consorzio di Agrigento, che ha recentemente vinto
il sondaggio de "I Luoghi del Cuore" del Fai, classificandosi
all'ottavo posto a livello regionale e all'82esimo in Italia.
Quest'anno
infatti, la delegazione Fai di Agrigento, presieduta da Giuseppe
Taibi, ha inserito tra i beni da visitare ad Agrigento, anche il
Giardino Botanico di via Demetra.
Venerdì, 24 marzo, il sito sarà aperto al pubblico gratuitamente
dalle 9 alle 13 mentre sabato e domenica, il Giardino sarà fruibile
dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Un appuntamento storico, quello
delle Giornate del Fai, che compie i suoi primi 25 anni, organizzato
dal Fondo Ambiente
Italiano e dedicato alla scoperta dei luoghi archeologici, ai palazzi
e ai monumenti storici dell'Italia meno conosciuti al pubblico.
Il Giardino
Botanico rappresenta un "polmone verde" per Agrigento, una sorta
di museo a cielo aperto delle essenze e piante della macchia
mediterranea esteso circa sette ettari (circa 70mila metri quadrati)
incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche
decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica
Akragas e del Parco archeologico.
Il Giardino
Botanico dispone di un patrimonio di circa 20mila piante riferibili
ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della
vegetazione mediterranea.
Oltre a
questo inestimabile patrimonio vegetale, sono inoltre presenti
pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne
naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di
suggestiva bellezza. Sono inoltre visitabili una serie "terrazze"
che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori
un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi.
È
visitabile inoltre un "erbario" con centinaia di essenze erbacee
essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino
dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva
delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai
visitatori.