"Donne vittime di tratta e sfruttamento" è il tema di un convegno che si terrà giovedì 30 novembre 2017 alle ore 10,00 presso l'Aula "Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il convegno ha come obiettivo quello di sensibilizzare e informare le Istituzioni e la società civile sul fenomeno della tratta, che viola la dignità e i diritti umani della persona.
Il programma prevede alle ore 10.00 i saluti istituzionali, seguirà la sessione "Violenza di genere: Focus sulle Vittime di tratta e sfruttamento" a cura della Dott.ssa Caterina Melai Psicologa e Psicoterapeuta della Cooperativa Sociale Proxima. Alle ore 10.45 si parlerà di "Storie di tratta" a cura di Roseline Aiureghia Operatrice di origine straniera della Cooperativa Sociale Proxima. Seguirà la proiezione video di "Rito Wodoo" e alle ore 11.30 si parlerà del funzionamento del Sistema Nazionale Antitratta e presentazione del Progetto FARI 2.0 a cura della Dott.ssa Ausilia Cosentini Coordinatrice Progetto FARI della Cooperativa Sociale Proxima. I lavori si concluderanno dopo il dibattito previsto alle 12:45.
Il convegno è organizzato dal Libero Consorzio in collaborazione con la Cooperativa Sociale Proxima, che da anni svolge la propria attività insieme a istituzioni pubbliche o private attuando programmi di assistenza e integrazione sociale in favore di persone vittime di tratta e sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, attività illegali.
Come si ricorderà lo scorso settembre il Libero Consorzio Comunale di Agrigento è diventato partner del progetto "Fari 2.0" proposto dalla cooperativa Proxima di Ragusa per contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sessuale.
Il target di riferimento a cui si riferisce il progetto "FARI 2.0" è rappresentato da persone straniere e/o cittadini di Stati membri dell'UE, che intendono sottrarsi alla violenza e alle varie tipologie di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, attività illegali (sbarchi clandestini), segnalate da Enti titolari di progetti ubicate fuori dal territorio locale, o dal Servizio Numero Verde Anti-tratta, o individuate sul territorio di riferimento mediante servizi sociali, sanitari e sportelli di enti locali, sindacati, patronati.