Giornale di Sicilia
Statali: meno assenze per malattie
Da settembre in vigore il Polo unico per le visite fiscali che attribuisce all'Inps la competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo oltre che per i privati anche per l'82% dei lavoratori pubblici. Aumentano i certificati ma calano i giorni di malattia dei dipendenti pubblici: nel primo trimestre 2018, forse anche grazie all'affidamento all'Inps della competenza esclusiva sulle visite fiscali e all'aumento dei controlli, il numero dei giorni di malattia dei travet è sceso sotto quota nove milioni (a 8,92 milioni) con un calo dell'1,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Tra gennaio e marzo - secondo l'Osservatorio sul Polo unico di tutela della malattia diffuso ieri dall'Inps - i lavoratori privati hanno inviato 4,68 milioni di certificati medici (+12,4% sullo stesso periodo del 2017) per oltre 28 milioni di giorni di malattia (+5,6% tendenziale). Per i lavoratori pubblici sono stati inviati 1,89 milioni di certificati medici (+3,1%) con un calo dei giorni complessivi di malattia (8,92 milioni) dell'1,1%. In pratica in entrambi i comparti è diminuito il numero medio di giorni di malattia chiesto nei certificati. Dal primo settembre è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali che attribuisce all'Istituto la competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo oltre che per i privati anche per l'82% dei lavoratori pubblici. Tra gennaio e marzo l'Inps ha effettuato 101.000 visite fiscali ai lavoratori pubblici e 123.000 ai lavoratori privati pur in presenza di un numero di certificati medici totale più alto nel privato (dato il numero molto più alto di dipendenti in questo settore). In pratica il numero delle visite fiscali è risultato di 53 ogni mille certificati nel pubblico e di 26 ogni mille nel privato. I lavoratori con almeno un giorno di malattia nel primo trimestre 2018 sono stati 2,65 milioni per il settore privato (+11,6%) e un milione per quello pubblico (+1,9%). Il numero medio di giorni di malattia per lavoratore nel settore è cresciuto nel privato (da 2,6 a 2,7 mentre è rimasto stabile nel pubblico (3,2). Il numero di giornate di stop per i lavoratori che hanno avuto almeno un giorno di malattia è stato in media di 10,5 giorni per il privato e di 8,9 per il pubblico. È diminuito per entrambi i settori il numero medio di giorni di malattia per certificato (da 6,4 a 6 per il settore privato, da 4,9 a 4,7 per il pubblico). Nella gran parte delle visite fiscali è stata confermata la prognosi del medico. La riduzione della prognosi è stata pari all'1,8% delle visite per il settore pubblico e del 4,5% per il privato. La riduzione della prognosi però è stata di 4,6 giorni in media per il pubblico e di 2,9 per il privato. Nel pubblico, quindi, sono «meno frequenti - spiega l'Inps - i casi di errore nella previsione prognostica ma con effetti maggiori in termine di riduzione delle giornate». Nel settore pubblico il 93% delle visite fiscali sono richieste dal datore di lavoro mentre nel settore privato la percentuale scende al 39%.
Lotta agli Incendi, Procura in campo
Gerlando Cardinale
Uno sportello per segnalare violazioni di legge, un particolare servizio di osservazione dei siti di pregio e un'attenzione particolare al fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti. La Procura della Repubblica di Agrigento e l'Ispettorato ripartimentale delle Foreste firmano un protocollo di intesa per prevenire i reati in materia ambientale e migliorare l'efficacia delle indagini «in materia di incendi boschivi, commercio di animali protetti, maltrattamento di animali, violazione delle leggi sulla caccia, inquinamento di acque e suoli e abbandono di rifiuti ». Il documento è stato sottoscritto nei giorni scorsi. A illustrarne i contenuti, ieri, è stato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio che ne ha spiegato nel dettaglio le finalità. «Il protocollo - ha spiegato il capo dell'ufficio inquirente - nasce dall'esperienza investigativa maturata nel corso dell'ultimo biennio che ha visto il Corpo regionale forestale della Regione siciliana, attraverso le sue articolazioni territoriali e attraverso la sezione di polizia giudiziaria Aliquote forestale, incidere significativamente in materie di particolare interesse ambientale. Patronaggio, quindi, spiega quali sono i punti principali del protocollo che prevede, innanzitutto, il rafforzamento della prevenzione in materia di incendi. L'obiettivo sarà raggiunto spingendo i Comuni e i privati possessori di terreni agricoli ad attuare operazioni di pulizia e bonifica e a vietare l'accensione di fuochi nel periodo estivo». Un capitolo a parte riguarda la repressione dell'illecito smaltimento dei rifiuti. «Ugualmente - aggiunge il procuratore - vi sarà dedicato particolare impegno perché si tratta di un fenomeno in gravissima esponenziale crescita nella città di Agrigento e in provincia». Il fenomeno, nei mesi scorsi, ha fatto registrare molti altri episodi sintomatici di un sistema diffuso. La magistratura, ad esempio, ha disposto il sequestro dell'impianto di compostaggio di Joppolo Giancaxio che avrebbe violanto le normative ambientali in materia di smaltimento. «In tema di inquinamento delle acque - aggiunge il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio - saranno particolarmente attenzionati gli impianti di molitura delle olive nel periodo compreso fra settembre e dicembre ». Negli anni scorsi, infatti, sono state riscontrate diverse irregolarità nello smaltimento e la Procura, con la stipula del protocollo di intesa, vuole intensificare e ottimizzare i controlli e il contrasto del fenomeno valorizzando l'esperienza specifica del Corpo forestale presente sul territorio. Patronaggio conclude: «Non ultimo, particolare attenzione verrà data, attraverso mirati servizi di osservazione, alle aree protette di grande pregio ambientale quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le riserve delle Isole di Lampedusa e Linosa, Maccalube di Aragona e Sant'Angelo Muxaro». Ma non è tutto. La Procura, infatti, ha attivato all'interno del proprio front office, dove vengono ricevuti e protocollati tutti gli atti, uno sportello dove possono essere raccolte le segnalazioni dei privati cittadini e delle associazioni ambientaliste «riguardante la commissione di reati di natura ambientale». (*GECA*)
LA SICILIA
BAGNINI ANCORA SENZA SOLDI
Impossibile il servizio per il 2018.
g.c.) Un anno di ritardo nei pagamenti:
A tanto si è dilatata l'attesa di percepire quanto atteso da parte
dei bagnini che durante la precedente stagione ,estiva hanno prestato
il servizio or vigilanza e sicurezza sulle spiagge libere del
litorale licatese. Con l'estate 2018 ormai alle porte, la Guardia
Costiera Ausiliaria (associazione aggiudicataria dell'appalto bandito
dal Comune) non ha ancora visto un euro relativamente all'estate
scorsa. Malgrado diversi solleciti, gli uffici comunali non hanno
ancora ottemperato al saldo della fattura emessa dall'associazione.
Sembra superfluo aggiungere altro. A poco a poco, durante l'anno è
subentrata una sorta di incredulità per una situazione davvero ai
limiti del paradossale. E, ad aggravare il problema, c'è l'ormai
prossima necessità di affidare nuovamente il servizio per la
stagione estiva che sta per iniziare. Nessuno degli Enti chiamati in
causa (Comune, Libero Consorzio o Regione) ha mosso la prima pedina
con la procedura rimasta quindi bloccata al punto di partenza.
Difficilmente qualcuno potrà rispondere positivamente ad un
eventuale invito da parte del Comune per affidare nuovamente
l'appalto. I presidi, come si ricorderà, erano stati garantiti
dall'associazione Guardia Costiera ausiliaria aggiudicataria del
bando proposto dal Comune per la cifra di 30mila euro. Servizio che
era stato prestato con la collocazione di torrette di avvistamento
sulle spiagge in prossimità delle località balneari di Due Rocche,
Poggio di Guardia, Playa, Marianello Ovest e Foce della Gallina per
una durata estesa dallO luglio al 7 settembre. L'onere finanziario
per l'attivazione del servizio era stato a carico di Palazzo di Città
poiché sia la Regione che il Libero Consorzio di Agrigento hanno
risposto picche alle richieste partite dal Comune relativamente
all'attivazione del servizio dei bagnini: Servizio che attende ancora
di essere pagato da chi lo ha prestato un anno fa.
Lunga riunione a Palermo sui
depuratori e diffida da parte dell'Ati.
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO UNA
GIORNATA DI "FUOCO".
Servizi e disservizi idrici, ieri è
stata una giornata molto calda, e non meteorologicamente.
Innanzitutto, dopo alcuni giorni di "dico e non dico" l'Ati
ha formalmente comunicato che lo studio legale Mazzarella ha
notificato alla Girgenti Acque la contestazione delle presunte
inadempienze che, se non riscontrate dal gestore, dovrebbero portare
all'avvio della procedura di risoluzione del contratto. Il documento,
ancora, non circola nemmeno tra i sindaci della stessa Assemblea
territoriale idrica che alcune settimane fa hanno votato l'avvio
della procedura, ma è una nota di Ati a spiegare che le
contestazioni "hanno riguardato l'intero ciclo del servizio
idrico integrato, dall'erogazione dell'acqua allo smaltimento dei
reflui, alle manutenzioni delle reti e degli impianti ai rapporti con
gli utenti nonché questioni di carattere societario". Tutto
come da copione e come ampiamente anticipato dalla stampa e da questo
giornale, compreso il riferimento alle questioni societarie, con la
creazione della partecipata Hydortecne e la scalata del gruppo
Campione alla maggioranza assoluta delle quote societarie. "Alla
luce della gravità e rilevanza dei fatti emersi - conclude la nota
del presidente Vincenzo Lotà - qualifica il ruolo dell'Ati e dei
sindaci, impegnati a difendere il diritto supremo dei cittadini ad un
servizio idrico economico, efficiente e rispettoso dell'ambiente".
Dal gestore, ovviamente, nessuna replica. Ma da quanto trapela vi
sarebbe davvero molta poca preoccupazione per l'iniziativa e,
soprattutto, per le contestazioni mosse, stante che alcune non
dipenderebbero direttamente dal privato e altre sarebbero comunque
impossibili da portare a termine (si chiede, ad esempio, di
effettuare investimenti entro 90 giorni).
Di depurazione, invece, si è parlato
ieri durante una lunghissima seduta della Commissione Salute
dell'Ars, presieduta dal deputato agrigentino Margherita La Rocca
Ruvolo. Attorno al tavolo il gestore, alcune associazioni per l'acqua
pubblica come Intercopa e Titano e organi di controllo come l'Arpa
regionale. Proprio questa, durante la seduta, ha confermato la
gravità della situazione agrigentina, dove, su 18 controlli
effettuati su depuratori (anche comunali) nel 2017, sarebbero state
comminate 18 sanzioni. L'attenzione dei lavori si è quindi
concentrata soprattutto sulle questioni del potenziale inquinamento
ambientale sotteso al malfunzionamento degli impianti, con il
coordinamento "Titano" che ha chiesto la nomina di un
commissario ad acta da parte della Regione che subentri a gestore e
Ati, spingendo inoltre sul tema della risoluzione contrattuale per
colpa. La stessa associazione chiede infine "che vengano
effettuati analisi a spot lungo il cammino degli scarichi dei
depuratori e fino alla foce dei corsi d'acqua, analizzando infine i
sedimenti alla foce ed i pesci che li vivono, per avere contezza di
quanti metalli pesanti contenuti nei reflui , oltre a tutti gli altri
contaminanti, negli anni e nel tempo si sono accumulati".
Addebiti che il gestore ha, ovviamente, fortemente respinto al
mittente, evidenziando tra l'altro che l'attività di ammodernamento
e manutenzione dei depuratori è comunque progettata e attende solo
di essere finanziata. Inoltre gli impianti di loro competenza sono in
larga parte sotto sequestro e il custode giudiziario è l'ormai ex
dirigente del Dipartimento acque e rifiuti, Gaetano Valastro.
La commissione, stando a quanto
comunicato, potrebbe raccogliere almeno in parte le segnalazioni
fornite e provvedere nelle prossime settimane a redigere una
risoluzione da sottoporre al voto di Sala d'Ercole per impegnare il
Governo regionale ad affrontare il tema della depurazione in
provincia di Agrigento. Con quali esiti? Lo scopriremo. (G.SCH.)
RIBERA
Si affermano i talenti del Toscanini
e.m.)
Ancora premi per i giovani
musicisti dell'istituto superiore di studi musicali "Toscanini"
che hanno ottenuto i primi posti al concorso nazionale Ama "Eventi
Armonie Sicane" di Bivona. Hanno ottenuto i primi posti assoluti
i pianisti con Calogero Lupo 100 su cento Giulio Lodato 98 su cento,
Andrea Lodato 97 su cento. Dopo i concerti finali, a Calogero Lupo e
Giulio Lodato la giuria ha assegnato due premi speciali e borse di
studio. Inoltre, il soprano Klizia Prestia e la pianista Ines Giusy
Tuttolomondo hanno ottenuto i primi premi nelle rispettive categorie
al 20° concorso nazionale di Barcellona Pozzo di Gotto. Molto
soddisfatta dei risultati conseguiti dagli allievi la direttrice
Mariangela Longo, alla vigilia della statalizzazione.
PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI
AMBIENTALI
Firmato protocollo tra Procura e
Forestale
di DARIO BROCCIO
La Procura della Repubblica ha firmato
con l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste un protocollo di
intesa finalizzato a prevenire la commissione di reati ambientali e a
migliorare l'efficacia delle indagini su incendi boschivi, commercio
di animali protetti, maltrattamento di animali, violazione delle
leggi sulla caccia, inquinamento di acqua e suolo e abbandono di
rifiuti. L'accordo nasce dall'esperienza investigativa maturata nel
corso dell'ultimo biennio che ha visto il Corpo Forestale, attraverso
le sue articolazioni territoriali e attraverso la sezione di Polizia
giudiziaria (aliquota forestale), incidere in maniera significativa
in materie di interesse ambientale.
«Per quest'anno - si legge in una nota
a firma del procuratore capo Luigi Patronaggio - si intende
rafforzare la prevenzione degli incendi, spingendo i Comuni e i
privati ad attuare pulizia e bonifica e a vietare l'accensione di
fuochi nel periodo estivo. Particolare impegno sarà dedicato alla
repressione dell'illecito smaltimento dei rifiuti, fenomeno in
gravissima crescita nella città capoluogo e in provincia. Nel
settore dell'inquinamento delle acque saranno attenzionati gli
impianti di molitura delle olive nel periodo compreso tra settembre e
dicembre. Inoltre, particolare attenzione sarà rivolta, attraverso
mirati servizi di osservazione, alla aree protette di grande pregio
ambientale quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le
riserve delle Isole Lampedusa e Linosa, Maccalube di Aragona e
Sant'Angelo Muxaro».
La Procura della Repubblica ha
attivato, presso il proprio front office, uno sportello dove possono
essere raccolte le segnai azioni dei provati e delle associazioni
riguardanti la commissione di reati ambientali.