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Rassegna stampa del 23 maggio 2018

Giornale di Sicilia


Statali: meno assenze per malattie
Da settembre in vigore il Polo unico per le visite fiscali che attribuisce all'Inps la competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo oltre che per i privati anche per l'82% dei lavoratori pubblici. Aumentano i certificati ma calano i giorni di malattia dei dipendenti pubblici: nel primo trimestre 2018, forse anche grazie all'affidamento all'Inps della competenza esclusiva sulle visite fiscali e all'aumento dei controlli, il numero dei giorni di malattia dei travet è sceso sotto quota nove milioni (a 8,92 milioni) con un calo dell'1,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Tra gennaio e marzo - secondo l'Osservatorio sul Polo unico di tutela della malattia diffuso ieri dall'Inps - i lavoratori privati hanno inviato 4,68 milioni di certificati medici (+12,4% sullo stesso periodo del 2017) per oltre 28 milioni di giorni di malattia (+5,6% tendenziale). Per i lavoratori pubblici sono stati inviati 1,89 milioni di certificati medici (+3,1%) con un calo dei giorni complessivi di malattia (8,92 milioni) dell'1,1%. In pratica in entrambi i comparti è diminuito il numero medio di giorni di malattia chiesto nei certificati. Dal primo settembre è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali che attribuisce all'Istituto la competenza esclusiva sulle visite mediche di controllo oltre che per i privati anche per l'82% dei lavoratori pubblici. Tra gennaio e marzo l'Inps ha effettuato 101.000 visite fiscali ai lavoratori pubblici e 123.000 ai lavoratori privati pur in presenza di un numero di certificati medici totale più alto nel privato (dato il numero molto più alto di dipendenti in questo settore). In pratica il numero delle visite fiscali è risultato di 53 ogni mille certificati nel pubblico e di 26 ogni mille nel privato. I lavoratori con almeno un giorno di malattia nel primo trimestre 2018 sono stati 2,65 milioni per il settore privato (+11,6%) e un milione per quello pubblico (+1,9%). Il numero medio di giorni di malattia per lavoratore nel settore è cresciuto nel privato (da 2,6 a 2,7 mentre è rimasto stabile nel pubblico (3,2). Il numero di giornate di stop per i lavoratori che hanno avuto almeno un giorno di malattia è stato in media di 10,5 giorni per il privato e di 8,9 per il pubblico. È diminuito per entrambi i settori il numero medio di giorni di malattia per certificato (da 6,4 a 6 per il settore privato, da 4,9 a 4,7 per il pubblico). Nella gran parte delle visite fiscali è stata confermata la prognosi del medico. La riduzione della prognosi è stata pari all'1,8% delle visite per il settore pubblico e del 4,5% per il privato. La riduzione della prognosi però è stata di 4,6 giorni in media per il pubblico e di 2,9 per il privato. Nel pubblico, quindi, sono «meno frequenti - spiega l'Inps - i casi di errore nella previsione prognostica ma con effetti maggiori in termine di riduzione delle giornate». Nel settore pubblico il 93% delle visite fiscali sono richieste dal datore di lavoro mentre nel settore privato la percentuale scende al 39%.

Lotta agli Incendi, Procura in campo
Gerlando Cardinale

Uno sportello per segnalare violazioni di legge, un particolare servizio di osservazione dei siti di pregio e un'attenzione particolare al fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti. La Procura della Repubblica di Agrigento e l'Ispettorato ripartimentale delle Foreste firmano un protocollo di intesa per prevenire i reati in materia ambientale e migliorare l'efficacia delle indagini «in materia di incendi boschivi, commercio di animali protetti, maltrattamento di animali, violazione delle leggi sulla caccia, inquinamento di acque e suoli e abbandono di rifiuti ». Il documento è stato sottoscritto nei giorni scorsi. A illustrarne i contenuti, ieri, è stato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio che ne ha spiegato nel dettaglio le finalità. «Il protocollo - ha spiegato il capo dell'ufficio inquirente - nasce dall'esperienza investigativa maturata nel corso  dell'ultimo  biennio che ha visto il Corpo regionale forestale della Regione siciliana, attraverso le sue articolazioni territoriali e attraverso la sezione di polizia giudiziaria Aliquote forestale, incidere significativamente in materie di particolare interesse ambientale. Patronaggio, quindi, spiega quali sono i punti principali del protocollo che prevede, innanzitutto, il rafforzamento della prevenzione in materia di incendi. L'obiettivo sarà raggiunto spingendo i Comuni e i privati possessori di terreni agricoli ad attuare operazioni di pulizia e bonifica e a vietare l'accensione di fuochi nel periodo estivo». Un capitolo a parte riguarda la repressione dell'illecito smaltimento dei rifiuti. «Ugualmente - aggiunge il procuratore - vi sarà dedicato particolare impegno perché si tratta di un fenomeno in gravissima esponenziale crescita nella città di Agrigento e in provincia». Il fenomeno, nei mesi scorsi, ha fatto registrare molti altri episodi sintomatici di un sistema diffuso. La magistratura, ad esempio, ha disposto il sequestro dell'impianto di compostaggio di Joppolo Giancaxio che avrebbe violanto le normative ambientali in materia di smaltimento. «In tema di inquinamento delle acque - aggiunge il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio - saranno particolarmente attenzionati gli impianti di molitura delle olive nel periodo compreso fra settembre e dicembre ». Negli anni scorsi, infatti, sono state riscontrate diverse irregolarità nello smaltimento e la Procura, con la stipula del protocollo di intesa, vuole intensificare e ottimizzare i controlli e il contrasto del fenomeno valorizzando l'esperienza specifica del Corpo forestale presente sul territorio. Patronaggio conclude: «Non ultimo, particolare attenzione verrà data, attraverso mirati servizi di osservazione, alle aree protette di grande pregio ambientale quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le riserve delle Isole di Lampedusa e Linosa, Maccalube di Aragona e Sant'Angelo Muxaro». Ma non è tutto. La Procura, infatti, ha attivato all'interno del proprio front office, dove vengono ricevuti e protocollati tutti gli atti, uno sportello dove possono essere raccolte le segnalazioni dei privati cittadini e delle associazioni ambientaliste «riguardante la commissione di reati di natura ambientale». (*GECA*)

LA SICILIA
BAGNINI ANCORA SENZA SOLDI

   Impossibile il servizio per il 2018. g.c.) Un anno di ritardo nei pagamenti: A tanto si è dilatata l'attesa di percepire quanto atteso da parte dei bagnini che durante la precedente stagione ,estiva hanno prestato il servizio or vigilanza e sicurezza sulle spiagge libere del litorale licatese. Con l'estate 2018 ormai alle porte, la Guardia Costiera Ausiliaria (associazione aggiudicataria dell'appalto bandito dal Comune) non ha ancora visto un euro relativamente all'estate scorsa. Malgrado diversi solleciti, gli uffici comunali non hanno ancora ottemperato al saldo della fattura emessa dall'associazione. Sembra superfluo aggiungere altro. A poco a poco, durante l'anno è subentrata una sorta di incredulità per una situazione davvero ai limiti del paradossale. E, ad aggravare il problema, c'è l'ormai prossima necessità di affidare nuovamente il servizio per la stagione estiva che sta per iniziare. Nessuno degli Enti chiamati in causa (Comune, Libero Consorzio o Regione) ha mosso la prima pedina con la procedura rimasta quindi bloccata al punto di partenza. Difficilmente qualcuno potrà rispondere positivamente ad un eventuale invito da parte del Comune per affidare nuovamente l'appalto. I presidi, come si ricorderà, erano stati garantiti dall'associazione Guardia Costiera ausiliaria aggiudicataria del bando proposto dal Comune per la cifra di 30mila euro. Servizio che era stato prestato con la collocazione di torrette di avvistamento sulle spiagge in prossimità delle località balneari di Due Rocche, Poggio di Guardia, Playa, Marianello Ovest e Foce della Gallina per una durata estesa dallO luglio al 7 settembre. L'onere finanziario per l'attivazione del servizio era stato a carico di Palazzo di Città poiché sia la Regione che il Libero Consorzio di Agrigento hanno risposto picche alle richieste partite dal Comune relativamente all'attivazione del servizio dei bagnini: Servizio che attende ancora di essere pagato da chi lo ha prestato un anno fa.


Lunga riunione a Palermo sui depuratori e diffida da parte dell'Ati.

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO UNA GIORNATA DI "FUOCO".
Servizi e disservizi idrici, ieri è stata una giornata molto calda, e non meteorologicamente. Innanzitutto, dopo alcuni giorni di "dico e non dico" l'Ati ha formalmente comunicato che lo studio legale Mazzarella ha notificato alla Girgenti Acque la contestazione delle presunte inadempienze che, se non riscontrate dal gestore, dovrebbero portare all'avvio della procedura di risoluzione del contratto. Il documento, ancora, non circola nemmeno tra i sindaci della stessa Assemblea territoriale idrica che alcune settimane fa hanno votato l'avvio della procedura, ma è una nota di Ati a spiegare che le contestazioni "hanno riguardato l'intero ciclo del servizio idrico integrato, dall'erogazione dell'acqua allo smaltimento dei reflui, alle manutenzioni delle reti e degli impianti ai rapporti con gli utenti nonché questioni di carattere societario". Tutto come da copione e come ampiamente anticipato dalla stampa e da questo giornale, compreso il riferimento alle questioni societarie, con la creazione della partecipata Hydortecne e la scalata del gruppo Campione alla maggioranza assoluta delle quote societarie. "Alla luce della gravità e rilevanza dei fatti emersi - conclude la nota del presidente Vincenzo Lotà - qualifica il ruolo dell'Ati e dei sindaci, impegnati a difendere il diritto supremo dei cittadini ad un servizio idrico economico, efficiente e rispettoso dell'ambiente". Dal gestore, ovviamente, nessuna replica. Ma da quanto trapela vi sarebbe davvero molta poca preoccupazione per l'iniziativa e, soprattutto, per le contestazioni mosse, stante che alcune non dipenderebbero direttamente dal privato e altre sarebbero comunque impossibili da portare a termine (si chiede, ad esempio, di effettuare investimenti entro 90 giorni). Di depurazione, invece, si è parlato ieri durante una lunghissima seduta della Commissione Salute dell'Ars, presieduta dal deputato agrigentino Margherita La Rocca Ruvolo. Attorno al tavolo il gestore, alcune associazioni per l'acqua pubblica come Intercopa e Titano e organi di controllo come l'Arpa regionale. Proprio questa, durante la seduta, ha confermato la gravità della situazione agrigentina, dove, su 18 controlli effettuati su depuratori (anche comunali) nel 2017, sarebbero state comminate 18 sanzioni. L'attenzione dei lavori si è quindi concentrata soprattutto sulle questioni del potenziale inquinamento ambientale sotteso al malfunzionamento degli impianti, con il coordinamento "Titano" che ha chiesto la nomina di un commissario ad acta da parte della Regione che subentri a gestore e Ati, spingendo inoltre sul tema della risoluzione contrattuale per colpa. La stessa associazione chiede infine "che vengano effettuati analisi a spot lungo il cammino degli scarichi dei depuratori e fino alla foce dei corsi d'acqua, analizzando infine i sedimenti alla foce ed i pesci che li vivono, per avere contezza di quanti metalli pesanti contenuti nei reflui , oltre a tutti gli altri contaminanti, negli anni e nel tempo si sono accumulati". Addebiti che il gestore ha, ovviamente, fortemente respinto al mittente, evidenziando tra l'altro che l'attività di ammodernamento e manutenzione dei depuratori è comunque progettata e attende solo di essere finanziata. Inoltre gli impianti di loro competenza sono in larga parte sotto sequestro e il custode giudiziario è l'ormai ex dirigente del Dipartimento acque e rifiuti, Gaetano Valastro. La commissione, stando a quanto comunicato, potrebbe raccogliere almeno in parte le segnalazioni fornite e provvedere nelle prossime settimane a redigere una risoluzione da sottoporre al voto di Sala d'Ercole per impegnare il Governo regionale ad affrontare il tema della depurazione in provincia di Agrigento. Con quali esiti? Lo scopriremo. (G.SCH.)


RIBERA
Si affermano i talenti del Toscanini e.m.)

Ancora premi per i giovani musicisti dell'istituto superiore di studi musicali "Toscanini" che hanno ottenuto i primi posti al concorso nazionale Ama "Eventi Armonie Sicane" di Bivona. Hanno ottenuto i primi posti assoluti i pianisti con Calogero Lupo 100 su cento Giulio Lodato 98 su cento, Andrea Lodato 97 su cento. Dopo i concerti finali, a Calogero Lupo e Giulio Lodato la giuria ha assegnato due premi speciali e borse di studio. Inoltre, il soprano Klizia Prestia e la pianista Ines Giusy Tuttolomondo hanno ottenuto i primi premi nelle rispettive categorie al 20° concorso nazionale di Barcellona Pozzo di Gotto. Molto soddisfatta dei risultati conseguiti dagli allievi la direttrice Mariangela Longo, alla vigilia della statalizzazione. PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI AMBIENTALI Firmato protocollo tra Procura e Forestale di DARIO BROCCIO La Procura della Repubblica ha firmato con l'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste un protocollo di intesa finalizzato a prevenire la commissione di reati ambientali e a migliorare l'efficacia delle indagini su incendi boschivi, commercio di animali protetti, maltrattamento di animali, violazione delle leggi sulla caccia, inquinamento di acqua e suolo e abbandono di rifiuti. L'accordo nasce dall'esperienza investigativa maturata nel corso dell'ultimo biennio che ha visto il Corpo Forestale, attraverso le sue articolazioni territoriali e attraverso la sezione di Polizia giudiziaria (aliquota forestale), incidere in maniera significativa in materie di interesse ambientale. «Per quest'anno - si legge in una nota a firma del procuratore capo Luigi Patronaggio - si intende rafforzare la prevenzione degli incendi, spingendo i Comuni e i privati ad attuare pulizia e bonifica e a vietare l'accensione di fuochi nel periodo estivo. Particolare impegno sarà dedicato alla repressione dell'illecito smaltimento dei rifiuti, fenomeno in gravissima crescita nella città capoluogo e in provincia. Nel settore dell'inquinamento delle acque saranno attenzionati gli impianti di molitura delle olive nel periodo compreso tra settembre e dicembre. Inoltre, particolare attenzione sarà rivolta, attraverso mirati servizi di osservazione, alla aree protette di grande pregio ambientale quali Torre Salsa, Scala dei Turchi, Monte Cammarata, le riserve delle Isole Lampedusa e Linosa, Maccalube di Aragona e Sant'Angelo Muxaro». La Procura della Repubblica ha attivato, presso il proprio front office, uno sportello dove possono essere raccolte le segnai azioni dei provati e delle associazioni riguardanti la commissione di reati ambientali.


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